Ritorna il caso di Provvidenza Grassi a far parlare di sé. Dopo che l’arma dei Carabinieri ha preso provvedimenti contro i due agenti della caserma di Messina registrati dall’inviato di Chi l’ha visto mentre, inconsapevoli di aver lasciato la comunicazione telefonica aperta, che offendevano la ragazza e suo padre che insisteva affinché le ricerche per trovare sua figlia si intensificassero. Purtroppo l’epilogo della vicenda è stato dei più drammatici. Durante il programma Chi l’ha visto sono stati analizzati tanti dettagli che potrebbero mettere in dubbio l’ipotesi dell’incidente stradale. . È strano infatti che nessuno, a parte un testimone che non risulta completamente attendibile, abbia udito lo schianto che deve aver prodotto un auto cadendo dal cavalcavia della Messina – Catania con un salto di 10 metri e in un mese, luglio, in cui il caldo costringe a tenere le finestre aperte. È poi curioso che sia il fidanzato di Provvy, Fabio, sia un amico ricordino perfettamente che la ragazza indossasse la sera della sparizione un paio di jeans con gli strass, una maglietta scollata marrone e scarpe marroni, mentre il corpo al momento del ritrovamento era vestito con un paio di jeans diversi e una maglietta nera. Nei giorni della ricerca, inoltre, Fabio ha ricevuto delle telefonate anonime in cui udiva piangere una ragazza che assicura fosse proprio Provvidenza.
«Perché nessuno cerca mia figlia?», così il padre di Provvidenza Grassi, la 27enne di Messina scomparsa la notte del 10 giugno scorso, ha lanciato il suo grido disperato negli studi di Chi l’ha visto.
«Gli inquirenti ritengono che si tratti di un allontanamento volontario, mi dicono che è maggiorenne e che è libera di sparire. Ma non ha senso», spiega il padre, «Che motivo aveva di scappare, senza avvisare nessuno?».
Sembra però che Provvy, secondo quanto affermato dalla sua migliore amica, non si è mai lasciata andare a confidenze che potessero far presagire un allontanamento, mai che abbia espresso un problema con la famiglia, con il compagno o con l’ex marito.
L’ultima sera, prima della sua scomparsa, la ragazza avrebbe lasciato l’abitazione a bordo della sua Fiat 600, intorno alle 2 ddi notte per poi sparire nel nulla. La mattina dopo è scattato l’allarme quando Provvy non si è presentata a lavoro. Il suo cellulare resta acceso sino alle 10.30 della mattina. Poi si perdono tutte le tracce
Anche alla migliore amica Provvy, come viene chiamata familiarmente, non aveva confidato nessun problema in famiglia, né col compagno, né con l’ex marito. La sera della scomparsa si trovava a Rometta, a casa del compagno.
Suo padre non crede all’allontanamento volontario perché dalla casa di Provvidenza non manca nulla, nemmeno le valigie. Esaminando il profilo Facebook della ragazza, risulta invece una chat con un’amica, del giorno prima della scomparsa, in cui le confidava «Sono a Rometta ke litigo con lui». «Se davvero è scappata, a noi basta che ci contatti e ci dica “sto bene”. Rispetteremo la sua decisione», ha implorato il padre, disperato.