Alla fine è arrivato anche il sì di Silvio Berlusconi: l’Italicum riceve il via libera ma solo per l’elezione della Camera. Per quel che riguarda il Senato, eventualmente si voterebbe con la legge elettorale uscita dalla sentenza della Corte Costituzionale. Il che significa che, fino a quando non ci sarà la riforma di Palazzo Madama, esisterebbero due sistemi di voto distinti per le due camere. E di conseguenza le urne si allontanano. Il presidente di Forza Italia, in una nota scrive: “Prendiamo atto con grave disappunto della difficoltà del presidente del Consiglio di garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi pubblicamente realizzati. Come ulteriore atto di collaborazione, nell’interesse del paese, a un percorso riformatore verso un limpido bipolarismo e un ammodernamento dell’assetto istituzionale, manifestiamo la nostra disponibilità ad una soluzione ragionevole che, nel disegnare la nuova legge elettorale, ne limiti l’efficacia alla sola Camera dei deputati, accettando lo spirito dell’emendamento 2.3”. Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria nazionale del Pd, ha detto: “Positivo che abbiamo trovato l’accordo sulla legge elettorale, segno che il cammino delle riforme può proseguire”. E ancora: “Siamo determinati a portare avanti questa battaglia per il cambiamento. È un’occasione che non possiamo permetterci di perdere per il bene del paese”. Il presidente del Consiglio, da Tunisi, ha assicurato che non si voterà più per il Senato. “Credo che sia importante che ci sia un vincitore certo, e questo è garantito dall’ Italicum”, ha detto in conferenza stampa. “Il fatto che il Senato abbia o meno una propria legge elettorale è secondario, perchè il Senato verrà abolito”.
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Non si voterà più per il Senato: arriva il sì di Berlusconi alla legge elettorale
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/04/non-si-votera-piu-per-il-senato-arriva-il-si-di-berlusconi-alla-legge-elettorale/
Si guarda nella stessa direzione per l’Italicum… tra 12 mesi?
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe avanzato, tramite Verdini e Gianni Letta, un’offerta a Silvio Berluscuni: ok l’Italicum ma con un emendamento che ne posticiperebbe l’entrata in vigore di 12 mesi. Secondo fonti di Palazzo Grazioli, quindi, si sarebbe infine raggiunta l’intesa con Forza Italia: via libera di massima all’Italicum, anche se resterebbero forti criticità per i vertici azzurri sulle nuove modifiche. Questo, dunque, il risultato del vertice convocato nella sua residenza romana da Silvio Berlusconi. In un primo momento la proposta di Renzi non era stata gradita da Berlusconi, tanto che Toti, suo consigliere politico, aveva detto ieri: “Noi stiamo ai fatti e ai patti: Renzi aveva detto che la legge elettorale sarebbe stata la sua prima riforma già nel mese di febbraio. Febbraio è finito, siamo al 4 di marzo. A questo punto, la riforma così come è stata sottoscritta deve essere approvata. E subito, senza ulteriori tentennamenti. Piccoli correttivi sono possibili, ma certo non provvedimenti che snaturino il senso dell’accordo siglato da Berlusconi e Renzi”. A quel punto, l’ex premier ha riunito il suo stato maggiore e, stando a quanto riferito, Verdini starebbe cercando di arrivare a una mediazione che ‘salvi’ la tela dell’accordo che lui stesso ha tessuto. Scrive Repubblica: Una delle ipotesi allo studio è che Forza Italia accetti la clausola dei 12 mesi a patto che il testo dell’Italicum non subisca ulteriori modifiche, e cioè che venga votato nella formulazione approdata in aula.
Per le 16 è convocato il ‘comitato dei nove’ che ha il compito di esaminare i nuovi emendamenti all’Italicum presentati ieri. Successivamente il provvedimento dovrebbe essere esaminato dall’aula ma non sono esclusi slittamenti ai prossimi giorni.
Stamani, intanto, Renzi aveva dato il via alla giornata diffondendo ottimismo sulla legge elettorale. Su Twitter il presidente del Consiglio aveva risposto alle domande – formulate in una chiave cinematografica dettata dal trionfo italiano agli Oscar – del direttore di Vanity Fair, Luca Dini. Il quesito chiave: Forza Italia frena sulla riforma del Senato vincolata alla legge elettorale: “Io ti salverò o Irreversible?”, aveva chiesto il direttore di Vanity Fair ponendo come opzioni di risposta i titoli delle due celebri pellicole. “Irreversible”, era stata la risposta del premier che poi aveva sottolineato: “Ce la facciamo, la portiamo a casa. E sarà una vera rivoluzione” per il Paese.
Alla domanda se il rapporto tra Alfano e Berlusconi fosse paragonabile al film “Quasi amici” o a “12 anni schiavo”, il premier aveva replicato: “Questa è cattiva, direttore. Diciamo quasi amici dai. Stesso giochino sulla difficile situazione del bilancio di Roma. Cosa descrive meglio la situazione: “Prendi i soldi e scappa” o “Roma città aperta”?, aveva chiesto ancora il giornalista. “Roma città aperta – era stata la risposta – nel senso di trasparenza e responsabilità in questa città così straordinaria”.
Da Nuovo centrodestra, tuttavia, sempre stamani era giunto l’avvertimento di Gaetano Quagliariello: una replica a Luigi Zanda che di fatto è suonato come un monito indiretto a Renzi: “Non vi è dubbio che per fare le riforme si debba andare oltre la maggioranza. Ma non è possibile per fare le riforme creare un’altra maggioranza contro la propria maggioranza”.
La replica era arrivata da Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria del Pd: “L’accordo che abbiamo realizzato queste settimane è un accordo il cui impianto è ancora valido, necessita di alcuni aggiustamenti” tra cui “ci possono essere anche particolari interventi che tengono insieme il processo di riforma costituzionale con la riforma della legge elettorale”. Certo è “che gli aggiustamenti possono essere fatti” soltanto “con l’accordo di tutti i contratenti compresa Forza Italia”.
L’operazione appare dunque complicata. Sul tavolo, inoltre, restano sempre due emendamenti che risultano indigesti a Forza Italia: il lodo Lauricella, che prevede il collegamento diretto tra l’entrata in vigore della riforma e la cancellazione del Senato. E la proposta del deputato Pd Alfredo D’Attorre che punta a togliere il Senato dalla legge elettorale (con la conseguenza, in caso di un voto anticipato, di un ritorno alle urne con sistemi elettorali differenti).
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2014
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Che fine ha fatto l’accordo sull’Italicum?
Proseguono le trattative sulla legge elettorale ma un punto sembra chiaro: non c’è più l’accordo sull’Italicum inteso come quello che era stato siglato tra Renzi e Berlusconi prima delle dimissioni di Enrico Letta. Proprio per questo motivo il neo premier ha preferito rinviare la riunione, prevista per la serata di lunedì, del gruppo Pd: non ha molto da dire. Vuole però offrire un’infusione di ottimismo: “Siamo alla stretta finale, l’accordo è vicino. Ma bisogna superare varie difficoltà”. Si avvicina il momento della discussione in aula, ma le difficoltà non sono di quelle d’immediata soluzione. Spiega l’Huffington Post:
Il problema – e non è un dettaglio – è che le difficoltà, alla vigilia della discussione in Aula, non sono banali. E l’accordo è affidato ai più classici consigli che porta la notte. E allora conviene provare a fissare qualche punto fisso nel labirinto per ricostruire il complesso negoziato. Ad esempio partire da quando, nel corso di una serie di telefonate dirette tra Renzi e Verdini, si capisce che con la formazione del governo tutto è cambiato. Il plenipotenziario di Berlusconi si dice disposto ad aggiustamenti piccoli perché, come ama dire, i numeri sono “birichini” e tutto dipende da come “li incolonni”, ma questo è il massimo del gioco possibile. Bene dunque a ragionare di algoritmi, per risolvere quelle criticità che il professor D’Alimonte ha illustrato al Corriere. Epperò Forza Italia non può accettare né il famoso emendamento Lauricella, né l’emendamento D’Attorre, ovvero: applicare l’Italicum solo per la Camera dei deputati, ma non per il Senato, dove resterebbe in vigore il Consultellum (la legge uscita dalla Consulta).
Per evitare l’emicrania diciamola semplice: sia l’uno che l’altro rappresentano dei deterrenti rispetto alla prospettiva del voto anticipato e legano la legge elettorale alle riforme istituzionali. Detto ancora più direttamente: si vota nel 2018 quando Silvio Berlusconi avrà 81 primavere. Si capisce allora il no, senza se e senza ma di Verdini. E pure il malumore del Cavaliere, in costante contatto telefonico da Arcore affiancato da Giovanni Toti. Insomma, spiega con Renato Brunetta, col Lauricella o affini “salta tutto”. Legge elettorale e riforme devono andare “parallelamente”.
Il problema è che Renzi, critico col Lauricella ai tempi in cui al governo c’era Letta, stavolta cerca una mediazione. Riforme e legge elettorale vanno collegate. Un azzurro di rango spiega: “Renzi ha fatto la politica dei due forni. Prima ha fatto l’accordo con noi sulla legge elettorale, poi con Alfano sul governo dando garanzie sui tempi lunghi. Ora si è incartato”. Il sospetto del Cavaliere però è che il tempo sia foriero di brutte sorprese. E cioè che l’Italicum o si approva adesso o non si approva più: “Il vero obiettivo di Alfano e sinistra Pd – prosegue l’azzurro di rango – è prima prendere tempo, poi cambiare l’Italicum. A quel punto Renzi è incastrato”.
È un sospetto che alberga anche nei pensieri del premier. Il quale sta cercando una mediazione, una sorta di “lodo Renzi. Una mediazione che consenta di non rompere con Forza Italia e, al tempo stesso, di non far saltare il governo. Tra la l’Italicum subito e l’emendamento Lauricella, l’idea è fissare un tempo “determinato” per le riforme. Un Lauricella a tempo, in sostanza: riforme istituzionali e legge elettorale vanno legate ma va fissato un tempo per non arrivare al 2108. Un anno, due. Una qualunque scadenze. Alfano all’inizio ha detto di no. La trattativa è lunga…
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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Berlusconi e la campagna rivolta agli over 60: “Dentiere gratis per tutti”!
Ha dell’incredibile e più di qualcuno ha pensato potesse trattarsi di una battuta, invece è tutto vero. In vista delle elezioni europee del 25 maggio Silvio Berlusconi ha deciso di far breccia direttamente sugli over 60 e quello che propone sono… dentiere gratis per tutti! E’ La Stampa a parlare di come il leader di FI abbia deciso di far propaganda elettorale e suon d’impianti dentari:
Specie al Sud, argomenta il Cavaliere, tanta gente non se li può permettere. Dunque, tra le iniziative da mettere in piedi con l’occhio rivolto alle elezioni europee, Berlusconi colloca ai primi posti la battaglia perché lo Stato se ne faccia integralmente carico. Dentiere gratis per tutti. Nel frattempo, Forza Italia si adopererà per fornire dentisti su base volontaria tramite accordi con quella categoria: il che spiega come mai qualche settimana fa l’ex premier aveva ricevuto una delegazione di odontoiatri.
La mossa sembrava alquanto estemporanea, invece ieri i parlamentari azzurri hanno appreso allibiti, dalla viva voce del loro leader, che si tratta di una vera e propria strategia finalizzata a mettere radici nella società italiana. L’idea è che la popolazione invecchia, Silvio stesso ha “il doppio degli anni di Renzi”, giusto pensare ai bisogni concreti della Terza età. Altro esempio: gli animali domestici. “Otto milioni di italiani ne posseggono almeno uno”, segnala il leader del centrodestra, “per cui servono veterinari disposti a curare gratis chi non può permettersi di pagare”, l’ottimo sarebbe una visita a settimana per i cagnetti come Dudù e anche “per i mici”, new entry nello zoo berlusconiano.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/21/berlusconi-e-la-campagna-rivolta-agli-over-60-dentiere-gratis-per-tutti/
“Beppe Grillo hai sbagliato”: parlano quattro senatori pentastellati
Beppe Grillo criticato. E questa volta le accuse arrivano dai suoi. Sono infatti quattro i senatori M5S che, in una nota congiunta, criticano l’atteggiamento del leader durante l’incontro con Matteo Renzi. Ad affermare “Beppe Grillo hai sbagliato” sono Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Luis Alberto Orellana. In particolare Campanelle e Orelllana sono da considerare “outsider”, non proprio vicini alla linea ortodossa del Movimento in quanto critici nei confronti di certi estremi del duo Casaleggio-Grillo e più vicini alla linea del dialogo con le altre forze politiche affini, soprattutto col Pd. Dialogo che oggi ci sarebbe potuto essere ma che Grillo ha rifiutato, nonostante la base gliel’avesse chiesto. I quattro senatori esprimono “le proprie perplessità sul modo in cui Beppe Grillo ha affrontato il colloquio di oggi col presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi”, definendola “una occasione perduta”.
“Peccato. Sarebbe stata un’ottima occasione per chiedere in streaming a Renzi cosa pensa delle grandi questioni su cui il Pd non si è mai espresso in modo chiaro – si legge nella nota – Pensiamo soprattutto agli sprechi costituiti dal proseguimento della realizzazione del TAV e del progetto F35“.
“Molti nel Movimento – scrivono i quattro senatori – sono appagati dal fatto che Grillo “gliele abbia cantate forte e chiaro”. Ma riteniamo che per esprimere valutazioni, il tempo e i mezzi non ci manchino. Per chiedere risposte precise, invece, bisognerà aspettare la prossima occasione. Questa – concludono Battista, Bocchino, Campanella e Orellana – l’abbiamo perduta”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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Momenti a tu per tu: Renzi e Berlusconi parlano in privato di Giustizia
Faccia a faccia, oggi, durante la consultazione tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. I due, infatti, sono rimasti da soli a parlare, stando a quanto riporta l’Huffington Post, dei prossimi ministri della Giustizia e di quello delle Comunicazioni, con l’ex premier che chiede figura non ostili. In questo modo la sua benedizione è totale tanto che in conferenza stampa dichiara: “Saremo all’opposizione ma sui singoli provvedimenti se riterremo saranno favorevoli al Paese li voteremo altrimenti no, se non sono per gli interessi degli italiani”.
Trapela poco, molto poco del faccia a faccia. Indiscrezioni, secondo cui il Cavaliere avrebbe chiesto alle Comunicazioni la conferma di Antonio Catricalà, il mandarino legato a Letta (Gianni) che assunse la delega di nell’era di Letta (Enrico), dopo che, nell’era Monti, nel ruolo di sottosegretario alla presidenza, evitò che si arrecassero danni all’Impero del Cavaliere. Ma è soprattutto sulla Giustizia che l’ex premier ha chiesto “garanzie”. Via libera a Guido Calvi, peccato che l’avvocato ex Ds non è disponibile. Mentre del presidente del tribunale di Milano Livia Pomodoro, Berlusconi “non si fida”. Così come non si fida di Vietti, espressione degli interessi dei magistrati.
Al rientro di Paolo Romani e Renato Brunetta da una parte, Graziano Delrio e Lorenzo Guerini dall’altra, c’è l’idea che la “profonda sintonia” tra i due sia rafforzata, con tanto di leader di FI prodigo di consigli: “Matteo, all’Economia devi mettere uno di tua totale fiducia. Te lo dico per esperienza”. Suggerimenti sulla linea dura in Europa, sul rigore e sulla crescita.
Il senso del messaggio di “Silvio” è: “Per un anno hai carta bianca”. Per questo, Forza Italia non farà barricate se la legge elettorale non sarà approvata, subito, dai due rami del Parlamento. La road map concordata prevede che entro fine mese l’Italicum passerà alla Camera, poi verrà incardinata la riforma del Senato. A quel punto il secondo passaggio perché, spiegano i renziani, “con una legge elettorale approvata è difficile reggere, a quel punto si vota”. Ecco l’anno di tempo di cui parla il Cavaliere che coincide con lo smaltimento dei servizi sociali (o dei domiciliari). In questo anno, lascia intendere l’ex premier, l’opposizione sarà responsabile, il che significa che potrebbe votare i provvedimenti che ritiene giusti su fisco e semplificazioni. In cambio (oltre alla Giustizia e alle Comunicazioni) le garanzie riguardano le soglie di sbarramento della legge elettorale: “Niente scherzi, quelle stabilite non si toccano”.
Berlusconi sa che, mostrando sostegno, danneggerebbe Renzi quindi la scelta è di “non aderire” proprio per “non sabotare”. Questo, almeno, per il momento. Quindi si limita a un: “Siamo d’accordo su un ringiovanimento della squadra di governo, oggi ho avuto il piacere di incontrare un presidente incaricato che ha esattamente la metà dei miei anni”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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Renzi dispiaciuto per gli elettori di Grillo
Beppe Grillo, su decisione del popolo del Web, si è recato a Roma dove ha preso parte alle consultazioni con il premier in pectore Matteo Renzi. Un incontro brevissimo, trasmesso in streaming, durante il quale non si è riusciti a intavolare un dialogo. Pochi minuti dopo il saluto finale, ecco che il segretario dem si rivolge proprio al popolo della Rete, via Twitter: “Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi #lavoltabuona”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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La diretta dell’incontro Grillo-Renzi: “niente fiducia per quello che rappresenti”
Beppe Grillo incontra Matteo Renzi e il premier in pectore mette subito le carte in tavola: “Non vi chiediamo nessun accordo vecchio stile. Non siamo qui a chiedervi il voto di fiducia”, dice nel faccia a faccia per le consultazioni. “Mi stai spiazzando Matteo”, lo interrompe scherzando Grillo. L’ex comico spiega: “Non do fiducia a te non per te come persona, ma per quello che rappresenti. Tu non sei credibile. Tu sei giovane ma anche molto vecchio. Io ti ho preso in giro, ma spero non ti sia offeso”. E ancora: “Non sono venuto qui a parlare di programmi. Sono venuto qua a dimostrarti qualcosa in modo educato e gioioso: sei una persona giovane ma anche vecchia. E se ti sei offeso per quel che ti dico mi dispiace”. Grillo non cede la parola, proseguendo nel suo monologo tanto che Renzi deve sottolineare: “Non è il trailer del tuo show, non so se sei in difficoltà sulla prevendita, se vuoi ti aiuto ma il tuo popolo ti ha chiesto di incontrarmi ma tu non sei mai stato democratico. Esci da questo blog!” Grillo sottolinea che non vuole parlare nè con lui nè di programmi, al che a Renzi non resta che ricordare che è stata la stessa base del Movimento 5 Stelle a chiedere al suo leader di recarsi alla consultazione. “Con gioia ti comunico che non abbiamo fiducia nè in te nè nel tuo sistema”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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L’incontro Renzi-FI: disponibilità a lavorare insieme sulle riforme
Seconda giornata di consultazioni per Matteo Renzi, dopo che ieri ha incassato l’appoggio di Alfano e il no deciso di Sel, oggi il premier in pectore ha incontrato Silvio Berlusconi. Il giro si concluderà con Beppe Grillo, arrivato a Roma su decisione del popolo della Rete, e Pd. In serata ci sarà anche il primo vertice di maggioranza a cui il Presidente del consiglio non parteciperà, a fare le sue veci il fido Graziano Delrio. Al termine del colloquio, il leader di Forza Italia ha spiegato: “Abbiamo dato al premier la nostra assoluta disponibilità a lavorare insieme per approvare le rifome. Siamo all’opposizione decideremo di volta in volta sui contenuti dei singoli provvedimenti”. Per quel che riguarda l’Italicum: “Sulla legge elettorale non ci sono possibilità di cambiamenti, la discussione è stata sofferta e abbiamo già aderito ad alcune richieste, come gli sbarramenti scesi a livelli che noi non pensavamo dovessero essere così bassi”. Ancora Berlusconi ha sottolineato che il premier incaricato ha “la metà dei miei anni”. E questo dato rappresenta un “buon segnale per il futuro del paese e per il rinnovamento della sua classe dirigente”. E ancora: “Ho detto a Renzi di non preoccuparsi per il semestre europeo che è solo un incarico onorifico. Non deve dare nessuna preoccupazione nè impedire nessuna attività del governo e del Parlamento perché, ripeto, si tratta solo di un fatto puramente onorifico”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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Renzusconi: la rete ironizza a suon di vignette su Renzi+Berlusconi
Renzi + Berlusconi= Renzusconi. In molti cittadini, delusi dalle larghe intese ma anche da quelle più strette, non gradiscono la sintonia che sembra esserci tra il segretario dem e il leader di Forza Italia. E se c’è chi dimostra insofferenza con lanci di uova, come quello avvenuto in occasione della visita di Berlusconi al Nazareno, c’è anche chi invece dà prova di inventiva con immagini che poi condivide in rete. Vignette, disegni e fotomontaggi che ritraggono la coppia Silvio-Matteo spopolano sul web. Eccone alcuni esempi:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/01/renzusconi-la-rete-ironizza-a-suon-di-vignette-su-renziberlusconi/
“Le riforme sono nostre”: Berlusconi rivendica la paternità del lavoro di Renzi
Ha parlato via telefono, sabato 25 gennaio, Silvio Berlusconi, in occasione di un incontro a Napoli: “Dopo venti anni di insulti forseabbiamo trovato l’interlocutore nel nuovo leader del partito principale che si oppone a noi. Con lui abbiamo avviato un processo di riforme che non sono le riforme di Renzi ma le nostre stesse riforme fin dalla nostra discesa in campo”. E ha proseguito: “Ora speriamo di poter andare avanti sulle riforme e faremo di tutto per non rimanere delusi anche questa volta. Troppe volte la generosità del centrodestra è stata ripagata con l’odio politico e l’invidia degli avversari”. Berlusconi ricorda poi che “il Pd aveva cercato di fare l’accordo con i 5 stelle. In questi ultimi mesi pur di eliminare Silvio Berlusconi il Pd ha costruito con il suo braccio giudiziario, Magistratura democratica, un percorso record per costruire una sentenza infondata, ignobile, scandalosa, senza riguardo per la verità e il diritto alla difesa. E attraverso questo fatto sono riusciti ad espellere dal Parlamento Berlusconi, leader in cui da 20 anni si riconoscono tutti i moderati. E lo hanno fatto con una violazione del diritto sacro della impossibilità di applicare irretroattivamente le sanzioni previste da una legge, come prevede l’art. 25 della Costituzione e l’ art. 7 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 26, 2014
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Arriva “l’Alfano Dance”: il remix di Angelino
L’incontro tra Silvio Berlusconi e il segretario dem Matteo Renzi ha avuto come conseguenza, tra le altre, uno sfogo del vicepremier Angelino Alfano che ha tuonato dal palco: “Il Partito Democratico non è più il partito dei Carnefici!” E proprio da queste parole ha preso spunto il dj Claudio Cannizzaro di Tutti pazzi per Rds che non si è lasciato sfuggire l’occasione di creare un video rap su misura. Il video, che mette in musica le parole di Alfano e le accosta allo sketch della Smorfia, con Massimo Troisi nei panni della Madonna e Lello Arena in versione arcangelo Gabriele, che gridava: “Annunciazione Annunciazione”, è diventato virale in pochissimo tempo. Ecco il nuovo tormentone dance:
Pubblicato da tdy22 in gennaio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/21/arriva-lalfano-dance-il-remix-di-angelino/
Renzi e Berlusconi… e una foto del Che con Castro con loro
Si è parlato tanto del fatto che Silvio Berlusconi si sia incontrato con il segretario del Pd Matteo Renzi nella sede di via del Nazzareno. Quello che è passato sottovoce è il fatto che il sindaco fiorentino ha avuto solo il tempo di appendere quattro foto: una di queste è lo scatto di Alberto Korda che ritrae Ernesto Che Guevara e Fidel Castro mentre giocano a golf. E proprio sotto questa foto ha preso parte il neosegretario durante l’incontro di sabato. L’immagine risale al 1961 ed è frutto di una sfida lanciata da Castro. “Posso battere Kennedy a golf” disse il Líder máximo La sfida però fu lanciata solo come “strategia mediatica”: tra Kennedy e Castro infatti, non ci fu nessuna partita.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/20/renzi-e-berlusconi-e-una-foto-del-che-con-castro-con-loro/
Fassina e la vergogna per quell’incontro tra Renzi e Berlusconi
L’ex viceministro Stefano Fassina, a “L’intervista di Maria Latella” su Sky Tg24, ha commentato quanto è accaduto ieri alla sede del Pd: “Mi sono vergognato, l’incontro con Silvio Berlusconi non andava fatto ed è stato un errore politico”. Fassina sottolinea inoltre come sia “preoccupante” la “profonda sintonia” trovata da Renzi con illeader di Forza Italia. Per quel che riguarda l’accordo su un presunto modello ispanico come sistema elettorale, l’esponente della minoranza Pd dice: “È un Porcellum truccato con le liste bloccate. È meglio il doppio turno”. Poi fa una proposta: “Bisognerebbe sentire online il parere degli iscritti al Pd sulla riforma della legge elettorale”. E continua: “Andava coinvolta Forza Italia per la legge elettorale, ma quel partito ha dei capigruppo. Abbiamo votato per l’interdizione politica di Berlusconi dopo la condanna definitiva, da ieri pomeriggio la legge è un po’ meno uguale per tutti. Così diamo ossigeno a quella destra che ha scelto gli interessi personali di Berlusconi prima di quelli del Paese”. Ha quindi spiegato: “Non farò alcuna scissione, il Pd è il mio partito e ci credo, con Cuperlo abbiamo fatto un bel cammino e continueremo a farlo”. “Sono abituato ad andare controcorrente. Quando dicevo che la lettera della Bce non andava bene, alcuni di quelli che ora dicono di sforare il 3% dicevano che dovevo andare via dal partito…, ricorda, “bisogna avere pazienza. C’è un circuito politico-mediatico molto segnato da conformismo, poi di fronte alla realtà si cambiano posizioni”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
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Renzi: “Letta ha chiamato lo zio Gianni per sapere dell’incontro”
E’ La Stampa che riprende un commento sarcastico di Matteo Renzi dopo l’incontro con Silvio Berlusconi: ha detto il segretario dem che Enrico Letta “per sapere com’era andato l’incontro con Berlusconi e cosa avevamo deciso, ieri ha dovuto chiamare lo zio…”. E spiega: “Letta dovrebbe ringraziarmi, invece dice che è merito suo”.
Soddisfatto, dunque: ma solo parzialmente e – come si usa dire in questi casi – con molti sassolini da togliersi dalle scarpe. Il primo riguarda Enrico Letta col quale – nonostante gli sforzi reciproci – proprio non riesce a trovare una sintonia : “Se va in porto l’intesa – dice Renzi – il suo governo è salvo. Dovrebbe ringraziarmi, e invece va mettendo in giro la voce che se si troverà un’intesa su una nuova legge elettorale è per merito suo, per la sua mediazione. Ma credo che tutti abbiano capito che lui non c’entra niente col lavoro che stiamo facendo. Per sapere com’era andato l’incontro con Berlusconi e cosa avevamo deciso, ieri ha dovuto chiamare lo zio…”.
Ma il sindaco fiorentino pensa anche alla minoranza del suo partito, che nei giorni scorsi aveva alzato la voce contro la sua iniziativa di incontrare il Cavaliere.
Il secondo sassolino, invece, riguarda il Pd. “Lunedì – continua Renzi – faremo la direzione e vedremo che cosa accadrà. Il modello al quale stiamo lavorando mi pare possa funzionare, ma ciò nonostante sono sicuro che in molti voteranno contro. Diranno che il sistema che il Pd preferisce è il doppio turno… Anche a me sarebbe piaciuto il doppio turno, ma non ci sono i numeri per approvarlo, e bisogna farsene una ragione”.
Il segretario, insomma, teme un’altra direzione tesa e nervosa quanto quella di qualche giorno fa. Immagina già bersaniani e dalemiani in campo contro di lui. Del resto, lo scontro per le primarie è stato durissimo, e troppe ferite sanguinano ancora “Fa niente, faremo i conti anche con loro. Intanto, però, ho fatto sapere a Bersani che se ha voglia e se la sente, oggi vado a Parma a trovarlo in ospedale per raccontargli a che punto della faccenda siamo arrivati e come pensiamo si potrebbe chiudere. Aspetto solo di sapere da Vasco Errari se Pier Luigi ne ha voglia e se la sente…”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/19/renzi-letta-ha-chiamato-lo-zio-gianni-per-sapere-dellincontro/
I punti dell’accordo Renzi-Berlusconi
Al termine del discusso incontro alla sede del Pd tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, il premier Letta ha commentato: “L’incontro di oggi pare andare nella buona direzione”. “Siamo infatti da tempo convinti della necessità di una riforma costituzionale e della legge elettorale che tenga insieme le forze di maggioranza e i principali partiti dell’opposizione”, avrebbe detto il premier. Il vice premier Alfano, ha affermato invece: “Si scordino di fare la legge elettorale senza di noi. Non possono farla e non la faranno”. Ma ha aggiunto “si scordino anche di farla contro di noi”. “E’ inutile che ci inducano, per legge, a ‘tornare all’ovile’ perché noi non torniamo indietro! Per noi la scelta è compiuta”, ha rincarato. Nel dettaglio Alfano dice che “se l’accordo tra Renzi e Berlusconi è su liste bloccate lo dicano chiaramente senza girarci intorno, noi siamo contro il Parlamento dei nominati non ci propongano liste bloccate piccole o grandi”. Ncd è a favore “di uno sbarramento vero che consenta di eliminare il ricatto dei partitini, siamo per l’indicazione diretta del capo dell’esecutivo da parte di una coalizione prima delle elezioni. E vogliamo delle coalizioni e non solo due partiti che sono contro la storia italiana”. Il vicepremier, poi, annuncia nuovi incontri col Pd: “Con Renzi siamo stati in contatto nei giorni scorsi e ci risentiremo nei prossimi giorni, anche perché fare la legge elettorale senza di noi mi pare difficile che gli riesca”. Ma quali sono i punti dell’accordo sulle riforme raggiunto dal segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi? Questi in breve:
-Proporzionale con sbarramento: La distribuzione dei seggi avverà a livello nazionale in base ad un sistema proporzionale. Lo sbarramento sarù del 5% per i partiti che facciano parte di una coalizione e dell’8% per i partiti che correranno da soli.
– Premio di maggioranza: Verrà assicurato un premio di maggioranza per la coalizione che raggiungerà almeno il 35% dei voti. Il premio consisterebbe in un 20% dei seggi. Se nessuna coalizione dovesse raggiungere il 35% i voti verrebbero ripartiti propozionalmente in base ai risultati di ciascuna coalizione e di ciascun partito.
-Liste bloccate corte: Non ci saranno preferenze da esprimere, restano dunque le liste bloccate ma i nomi a differenza dell’attuale sistema saranno pochi. Le circoscrizioni elettorali saranno su base provicinale.
-Abolizione del Senato: Riforma del Titolo V della Costituzione e fine del bicameralismo perfetto. Il Senato non sarà più elettivo ma composto da sindaci, presidenti di Regione e rappresentati delle autonomie locali.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/19/i-punti-dellaccordo-renzi-berlusconi/
L’incontro al Nazareno: “Profonda sintonia”
Matteo Renzi, dopo l’incontro con Silvio Berlusconi, durato circa due ore e mezza, ha detto: “C’è una profonda sintonia su un modello di legge elettorale che favorisca il bipolarismo, la governabilità e che elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli”. E aggiunge: “Su questo tema abbiamo condiviso l’apertura ad altre forze politiche di scrivere questo testo di legge che per quanto ci riguarda, se nelle prossime ore saranno verificati tutti i dettagli, presenteremo il tutto alla direzione del Pd affinché voti lunedì alle 16”. Il segretario del Pd ha spiegato che con Forza Italia c’è sintonia sulla riforma del Titolo V della Costituzione: “Abbiamo condiviso le modalità tecniche che saranno presentate nei prossimi giorni e che vanno nell’ottica della semplificazione e del risparmio”. E spiega anche l’intesa sulla “trasformazione del Senato in Camera delle autonomie”, prevedendo che “non voti la fiducia” e che “non ci sia indennità ed elezione diretta per i senatori”. Berlusconi ha invece commentato: “L’accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello scenario politico”. E spiega: “Insieme, abbiamo auspicato che tutte le forze politiche possano dare il loro fattivo contributo in parlamento alla rapida approvazione della legge, che speriamo possa essere largamente condivisa”. “Durante il nostro colloquio – aggiunge il Cavaliere -, pur ribadendo le critiche di Forza Italia all’azione dell’esecutivo, e auspicando di poter al più presto ridare la parola ai cittadini, ho garantito al segretario Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l’assetto istituzionale del paese, e, in particolare, quelle relative alla trasformazione del Senato e alla modifica del titolo quinto della Costituzione”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/18/lincontro-al-nazareno-profonda-sintonia/
Due ore e mezza: si è concluso il faccia a faccia Renzi-Berlusconi
Quasi due ore e mezza: tanto è durato l’incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, con il leader di Forza Italia che per la prima volta ha varcato le porte del Nazareno. L’incontro con Renzi sulla riforma della legge elettorale si è svolto nella stanza in cui campeggia il quadro che ritrae Fidel Castro e Che Guevara. A quanto si apprende, il primo a prendere la parola è stato il padrone di casa, che ha illustrato a Berlusconi la propria visione. Secondo fonti di maggioranza, il modello che Renzi ha proposto a tutti i suoi interlocutori, e di cui in questo momento sta discutendo con l’ex premier, è il modello spagnolo ‘made in Italy’ con due tipi di soglie, al 4-5% e all’8% a seconda che ci sia o meno un apparentamento. Resta da capire se Berlusconi darà il via libera in mancanza di un assenso del Pd sull’election day. Renzi ha detto infatti di non essere disponibile a subire ricatti. Già attorno alle 17 era tutto pronto a via Sant’Andrea delle Fratte per l’uscita di Berlusconi dalla sede nazionale del Pd, con le forze dell’ordine che hanno ridisposto le camionette blindate come a formare una ‘corsia protetta’ che permetta alle auto del Cavaliere di rimanere a distanza dai manifestanti. Al suo arrivo, infatti, l’auto di Berlusconi era stata raggiunta da alcune uova. La polizia ha dunque fatto abbassare le saracinesce dei negozi che danno sul largo all’incrocio con via Capo le Case. I mezzi di polizia e carabinieri si sono dunque disposti parallelamente alla facciata della chiesa di Sant’Andrea delle Fratte e cordoni di uomini stanno isolando l’area. Alcuni manifestanti espongono cartelli con l’effige di Berlusconi dietro le sbarre, con la scritta “Berlusconi così”. rimasto aperto invece il portone dell’antica chiesa, da cui si affacciano dei religiosi. Al colloquio hanno partecipato anche Gianni Letta e Lorenzo Guerini.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/18/due-ore-e-mezza-si-e-concluso-il-faccia-a-faccia-renzi-berlusconi/
Berlusconi arriva al Nazareno… e gli lanciano contro le uova
E’ iniziato l’incontro nella sede romana del Pd in via del Nazareno tra il segretario dem Matteo Renzi e il leader di Forza Italia. Berlusconi è arrivato nella sede del Pd da un ingresso secondario. Prima del suo ingresso, un gruppo di persone ha lanciato uova sulla sua auto. Alcuni manifestanti del Popolo Viola, capeggiati da Gianfranco Mascia, hanno inoltre gridato ‘Vergogna! Vergogna!’.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/18/berlusconi-arriva-al-nazareno-e-gli-lanciano-contro-le-uova/
Berlusconi, Renzi e “l’unica cosa in comune: l’intelligenza”. Parla Briatore
Si terrà questo pomeriggio, alle 16, l’incontro al Nazareno tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. E mentre da più parti arrivano voci contrarie a questo faccia a faccia, arrivano le parole di Flavio Briatore. Intervistato da Repubblica, afferma: “Chi dice che Renzi e Berlusconi hanno lo stesso stile, o addirittura che Renzi abbia studiato da Berlusconi, dice una sciocchezza enorme. Sono due persone completamente diverse, con due storie diverse, che hanno in comune un’unica cosa: l’intelligenza”. Per l’imprenditore “la mossa di Renzi di andare a parlare a Berlusconi è ottima” e “non si capisce perchè” nel Pd la cosa sia controversa, visto che “Bersani non l’ha fatto e ha perso l’occasione della vita dopo le elezioni”. Briatore dice di essere amico di entrambi e si mostra bipartisan. “Renzi è più attuale, direi casual chic. Berlusconi è più classico. Però l’arrivo di Matteo ha costretto Silvio a rivedersi stilisticamente, adesso ha cominciato ad abbinare giacca e lupetto… L’altra grande differenza è l’età. E su questo Renzi ha un grande vantaggio, ha un futuro enorme. Solo che deve stare attento, perchè in Italia succede sempre così: promettono bene poi quando arrivano al potere non succede mai niente. Prendete Letta: è un bravo ragazzo, ma non incide, non comanda, non fa le cose”. D’altra parte, secondo Briatore, “la verità è che in Italia dopo Mussolini a nessuno è stato più permesso di governare. A nessuno tranne che alla burocrazia”. E le cose in comune tra Berlusconi e Renzi? “La capacità di attirare consensi enormi, e il carisma”. Se poi si parla d’intenzioni di vot: “Uno lo conosco da anni; l’altro è l’uomo del futuro. Non so… Dovrei vedere i programmi”, sottolinea l’imprenditore, che invece su una cosa non ha dubbi: a “The Apprentice”, il suo talent show per aspiranti manager, Renzi e Berlusconi se la caverebbero “alla grande”, mentre “Letta non arriverebbe nemmeno in finale”. E ancora prosegue, appoggiando il faccia a faccia al Nazareno: “L’incontro tra due persone intelligenti è sempre una cosa positiva. Magari può nascerne qualcosa di buono. In Italia non succede mai niente. Sono tornato oggi dopo due mesi, e l’unica novità è questo incontro qui”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
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Berlusconi apre a Renzi… Matteo spranga la porta!
Matteo Renzi, sindaco di Firenze ha risposto seccamente al leader del Pdl “Porte aperte per me? Chiudetele pure”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/10/berlusconi-apre-a-renzi-matteo-spranga-la-porta/
Renzi: “Se vinco io, berlusconi è fuori. Mi auspico primarie Pdl.”
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/11/25/renzi-se-vinco-io-berlusconi-e-fuori-mi-auspico-primarie-pdl/
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