Provvidenza Grassi: s’infittisce il mistero della sua morte

autoprovvidenzagrassi-tuttacronacaIl corpo senza vita di Provvidenza Grassi era stato trovato il 23 gennaio scorso all’interno della sua auto sotto il viadotto dell’autostrada Messina-Catania, che percorreva la notte del 10 luglio, giorno della sua scomparsa, per tornare a casa. I familiari tuttavia non sanno ancora se la giovane sia rimasta vittima di un incidente o se qualcuno possa aver spinto l’auto giù dal viadotto. Ora il mistero s’infittisce a seguito della testimonianza del fidanzato di Provvidenza, Fabio Lo Schiavo, attualmente ai domiciliari per droga. Stando a quanto fa trapelare La Gazzetta del Sud, il ragazzo avrebbe raccontato agli inquirenti di aver ricevuto una telefonata il 20 luglio dalla sua fidanzata, nella quale si sarebbe limitata a piangere, senza aggiungere nulla. La telefonata sarebbe avvenuta dieci giorni dopo la data presunta dell’incidente, che secondo gli investigatori è stato proprio la notte della sua scomparsa tra il 9 e il 10 luglio. A questa incongruenza si sommerebbe a una precedente testimonianza di una donna che avrebbe affermato di aver visto la ragazza ad agosto a Villapiana Lido, in provincia di Cosenza. La testimone ha riferito di aver chiamato alcune ore dopo al telefono della Grassi e di aver interloquito con una certa “Giada” che, piangendo, le avrebbe detto che a Provvidenza stavano somministrando una flebo e che si trovavano a Sala Consilina, segregate e schiavizzate, da due uomini di Catanzaro che avrebbero ucciso anche un uomo travolgendolo con l’auto. Ci sarebbe inoltre un’altra telefonata sempre di Provvidenza, a casa, risalente all’11 luglio. Ma quando la madre ha risposto Provvidenza non avrebbe parlato.

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Audio shock! I poliziotti parlando di Provvidenza: “Questa è una putt…”

provvy-scomparsa-morta-messina-tuttacronacaE’ una conversazione shock quella mandata in onda da Chi la visto nella quale si sentono parlare due agenti delle forze dell’ordine che hanno scordato il telefono alzato, dopo aver parlato con l’inviato del programma riguardo l’ipotesi di sequestro di Provvidenza Grassi, la 27enne messinese sparita nel luglio scorso dopo aver cenato col suo fidanzato a Rometta e ritrovata 4 giorni fa, con la sua 600 bianca, sotto il cavalcavia Bordonaro sulla Messina-Catania, dove è probabilmente rimasta vittima di un incidente.I poliziotti dicono: “Questa è una put***a, una zoc***a”, “C’è Chi l’ha visto, non possiamo fottercene”. Non solo, i due agenti hanno da ridire anche sull’insistenza del padre della ragazza: l’uomo non ha mai creduto che la figlia potesse essersi allontanata volontariamente e aveva più volte lanciato degli appelli. “Capita sempre di domenica pomeriggio, è la terza domenica pomeriggio che rompe i cog***ni, più il giorno di ferragosto”, continuano le voci al telefono, che poi parlano di qualcuno, il cui nome è stato coperto dalle redazione per tutelare la privacy, che avrebbe cacciato dalla caserma l’uomo “perché rompe i cogl***i, si mette a piangere. E’ un cogl***e, poi lo conoscerai, tanto verrà”.  Nel frattempo, sono indagate 6 persone per omicidio colposo, poiché il guard rail attraverso cui è caduta Provvidenza non è a norma, e lo è tuttora, nonostante il dramma.

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La morte di Provvidenza Grassi e il mistero di quell’ultima telefonata…

provvidenza-grassi-tuttacronacaEra scomparsa il 10 luglio scorso la 27enne messinese Provvidenza Grassi, il cui corpo senza vita è stato ritrovato il 23 gennaio. Mentre proseguono le indagini, arrivano nuovi sviluppi. Nella giornata di ieri, come riporta Direttanews, la magistratura ha disposto la chiusura e il sequestro di una via di campagna che porta a pochi metri dall’imbocco della galleria al margine della quale sarebbe precipitata la Fiat 600 di Provvidenza. Lungo la stradina, cui si accede dalla strada che conduce da Bordonaro a Camaro, sono state rinvenute le carcasse di altre automobili. Gli investigatori potrebbero, quindi, stare vagliando l’ipotesi che l’automobile non sia precipitata dal viadotto, ma da questa stradina. Ma c’è anche un altro mistero riguardo la morte della ragazza: l’ultima chiamata partita dal suo cellulare, infatti, sarebbe stata fatta attorno alle 13 dell’11 luglio scorso, ore dopo la scomparsa di Provvidenza, che si colloca nella notte tra il 10 e l’11 luglio. La telefonata era diretta al numero di casa e non avrebbe ricevuto nessuna risposta.

Cadavere di donna trovato nel Veneziano

carabinieri-tuttacronacaE’ stato trovato a Caorle, nella zona del canale Palangon, in provincia di Venezia, il cadavere di una donna e, per il momento, si propende per escludere il coinvolgimento di altre persone nel decesso. Non viene però escluso che il corpo potrebbe essere quello di una donna scomparsa alcune settimane fa da Torre di Mosto. Prorpio per questo motivo, i parenti cui parenti sono stati convocati sul posto per procedere all’eventuale identificazione.

Il tragico epilogo della sparizione di Provvidenza

provvidenza-tuttacronacaEra scomparsa lo scorso 10 luglio da Messina la 27enne Provvidenza Grassi. Ora il cadavere della giovane è stato trovato nella sua auto, una Fiat 600 bianca, sotto il viadotto autostradale di Bordonaro, all’uscita dello svincolo di Gazzi, nella città dello Stretto. Al momento s’ignora se sia stata vittima di un incidente o se qualcuno ha spinto l’auto dal viadotto.  Sia i carabinieri che la squadra del Ris di Messina si sono recati sul luogo per i primi rilievi e per capire se qualcuno abbia portato il corpo della ragazza lì o se sia stata coinvolta in un incidente stradale autonomo, come sembrerebbe dai primi accertamenti. Provvy, come la chiamavano gli amici, era stata vista per l’ultima volta davanti a un bar di Villafranca Tirrena, dopo aver cenato a Rometta col suo ragazzo. La ragazza era quindi salita sulla sua auto e si era allontanata lungo la Statale 113. Dopo di che, non si era più saputo nulla di lei, impiegata in un negozio di casalinghi, a Messina. Il padre, 48 ore dopo la scomparsa, aveva presentato una denuncia ai carabinieri oltre a lanciare un appello nel corso di una puntata di Chi l’ha visto?: il sospetto era che la figlia si fosse allontanata volontariamente. Il fidanzato, che dopo la scomparsa della ragazza era stato arrestato per droga e finito per alcuni giorni in cella, inizialmente era stato sospettato della scomparsa; ma gli investigatori non hanno mai trovato alcuna prova a suo carico.

Elisa Birbes ritrovata, dormiva nella sua auto.

elisa scomparsa brescia-ritrovata-tuttacronaca

Elisa Birbes è stata ritrovata, all’interno della sua macchina su una strada in Val Palot. La donna non aveva più dato notizie da mercoledì, tanto che il marito aveva denunciato la scomparsa. Elisa stava dormendo in auto quando sono arrivati gli uomini dell’arma. Immediatamente la donna è parsa confusa e infreddolita così è stata chiamata un’ambulanza ed è stata ricoverata. Fondamentale per le ricerche la segnalazione del passaggio dell’auto di Elisa nella galleria Trentapassi, registrata dal sistema Velocar Red&Speed. Il marito che ha confermato il ritrovamento della moglie e ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono adoperati nelle ricerche.

Un padre in cerca della figlia

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«Perché nessuno cerca mia figlia?», così il padre di Provvidenza Grassi, la 27enne di Messina scomparsa la notte del 10 giugno scorso, ha lanciato il suo grido disperato negli studi di Chi l’ha visto.

«Gli inquirenti ritengono che si tratti di un allontanamento volontario, mi dicono che è maggiorenne e che è libera di sparire. Ma non ha senso», spiega il padre, «Che motivo aveva di scappare, senza avvisare nessuno?».
Sembra però che Provvy, secondo quanto affermato dalla sua migliore amica, non si è mai lasciata andare a confidenze che potessero far presagire un allontanamento, mai che abbia espresso un problema con la famiglia, con il compagno o con l’ex marito.

L’ultima sera, prima della sua scomparsa, la ragazza avrebbe lasciato l’abitazione a bordo della sua Fiat 600, intorno alle 2 ddi notte per poi sparire nel nulla. La mattina dopo è scattato l’allarme quando Provvy non si è presentata a lavoro. Il suo cellulare resta acceso sino alle 10.30 della mattina. Poi si perdono tutte le tracce

Anche alla migliore amica Provvy, come viene chiamata familiarmente, non aveva confidato nessun problema in famiglia, né col compagno, né con l’ex marito. La sera della scomparsa si trovava a Rometta, a casa del compagno.

Suo padre non crede all’allontanamento volontario perché dalla casa di Provvidenza non manca nulla, nemmeno le valigie. Esaminando il profilo Facebook della ragazza, risulta invece una chat con un’amica, del giorno prima della scomparsa, in cui le confidava «Sono a Rometta ke litigo con lui». «Se davvero è scappata, a noi basta che ci contatti e ci dica “sto bene”. Rispetteremo la sua decisione», ha implorato il padre, disperato.

 

Scompare una donna nel Trevigiano, ore di ansia

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Tensione e ansia nella famiglia di Eleonora Merotto, 38enne di Col San Martino, scomparsa nel Trevigiano dopo essere uscita ieri sera. La donna è svanita nel nulla a bordo della sua Citroen C3 nera, targata DJ837AR. Neppure dell’auto c’è traccia. In queste ore le forze dell’ordine del trevigiano, unitamente a vigili del fuoco e protezione civile, stanno battendo il territorio alla ricerca della scomparsa.

Le lettere di Vittorio Ciccolini, l’ex di Lucia Bellucci

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La volontà di uccidere Lucia sarebbe stata scritta da Ciccolini in alcune lettere.  «Le lettere – ha detto il magistrato – sono scritte con estrema lucidità». In un passaggio Ciccolini evoca «l’omicidio morale» che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti. Poi l’avvocato accenna ad un secondo omicidio, senza indicare di che cosa stia parlando. Parole che, se confermate, lasciano quindi pochi dubbi a quell’accusa di omicidio premeditato volontario.

 

Coppia scompare in Trentino: si cerca l’ex fidanzato.

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Lucia Bellucci, 31 anni, originaria di Pergola (Pesaro-Urbino), avrebbe cenato in compagnia di un ex fidanzato, Vittorio Ciccolini, 44 anni di Verona, avvocato, nel ristorante “Mezzo Soldo” a Spiazzo Rendena e poi sarebbe scomparsa. Gli uomini dell’arma cercano anche l’uomo, visto che anche di Ciccolini si sono perse le tracce. La coppia si è probabilmente allontanata a bordo di una Bmw serie 1 cabrio grigia.

Aggiornamento 12 agosto 2013, 15.40:

In seguito, in un garage di Verona è stato trovato il corpo di una donna che potrebbe essere la Bellucci. Ora si cerca l’ex compagno. E’ forse l’ennesimo femminicidio?

Aggiornamento 12 agosto 2013, 16,40:

Lucia Bellucci, il cui corpo è stato ritrovato nell’auto dell’ex fidanzato a Verona, nel garage della madre di Ciccolini, sarebbe stata uccisa con due coltellate. L’uomo avrebbe anche lasciato alcuni messaggi, di cui uno nello studio legale, con la parola «perdonatemi». Alla vista dei carabinieri che lo cercavano Vittorio Ciccolini si è messo a correre – da qui la prima versione, secondo la quale pareva stesse facendo jogging – ma è stato fermato. La vittima aveva fatto recentemente una denuncia per stalking.

Aggiornamento 12 agosto 2013, 21,12:

Emergono nuovi raccapriccianti particolari su questo femminicidio che ancora una volta ribadisce, che nonostante l’inasprimento delle pene, voluto dal Governo Letta, il problema è purtroppo molto lontano da una risoluzione. Ciccolini, dopo aver ucciso con due coltellate al cuore la sua ex, ha cercato di spostare il corpo nel bagagliaio, ma non essendoci riuscito, ha coperto il cadavere con un telo e poi ha guidato con il corpo della donna accanto fino a Verona.

Rino Lorenzi,  titolare del ristorante “Mezzo Soldo”, a Spiazzo Rendena, dove Lucia Bellucci ha cenato per l’ultima volta prima di essere uccisa, ricorda molto bene quella cena. “Erano entrambi molto eleganti, sono arrivati verso le 19 e la cosa che più mi ha colpito erano le premure che lui usava verso lei: l’ha consigliata sulla scelta dei piatti e una volta ha richiamato l’attenzione di un nostro cameriere per sollecitare un piatto di verdure che aveva ordinato la povera signora”. Una cena descritta come “normalissima” e l’uomo con l’atteggiamento “di uno che volesse corteggiare la povera ragazza o che cercasse di riconquistarla”. Lorenzi parla di una “discussione pacata per tutta la serata, come in una cena romantica”.

Ultimamente Lucia aveva cambiato casa e si era installata in un paese della val Rendena. Era infatti stata assunta dall’hotel Chalet del Brenta a Pinzolo, non lontano da Madonna di Campiglio. Avrebbe quindi dovuto prendere servizio come addetta al centro benessere.

“Sapevamo che Vittorio aveva sofferto per la fine di quel rapporto, ma nessuno poteva immaginare quello che poi è successo”. Anche i colleghi e gli amici del circolo tennistico di Verona sono sotto shock per la vicenda. Campione italiano di tennis a squadre per avvocati, andava spesso all’Associazione Tennis Verona, prestigioso circolo della “Verona bene”. “Però si vedeva che non era sereno. Quella storia finita lo tormentava. Era molto bravo, ma ultimamente giocava male perché non stava bene”, racconta un socio.

Shock anche per il sindaco  di Pergola, Francesco Baldelli: “Conoscevamo bene Lucia, una ragazza che qui era amata da tutti. E’ una tragedia che ha colpito al cuore la città”. Lucia Bellucci era figlia del medico di base di Pergola, Giuseppe.

Aggiornamento 13 agosto 2013, 13:05

Vittorio Ciccolini, noto avvocato veronese di 45 anni, ha raccontato ieri ai magistrati di aver convinto Lucia Bellucci, sua ex fidanzata, ad uscire a cena con lui, poi l’ha portata in una stradina di montagna che costeggia la via tra Pinzolo e Madonna di Campiglio e l’ha strangolata. Con la donna, aveva avuto una relazione e continuava ad avere un rapporto tormentato. L’uomo avrebbe manifestato in alcune lettere, datate 7 agosto, l’intenzione di ammazzare l’ex fidanzata. Giuseppe Amato, il pm che coordina l’inchiesta ha detto: “Le lettere sono scritte con estrema lucidità”. In un passaggio Ciccolini evoca “l’omicidio morale” che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti. Poi l’avvocato accenna ad un secondo omicidio, senza indicare di che cosa stia parlando. Secondo il Pm, potrebbe essere questo l’annuncio dell’intenzione di compiere il fatto di sangue. Nelle lettere – ha detto Amato – ci sarebbero poi delle minacce rivolte all’ex fidanzata. Che cosa sia scattato nella mente di un uomo “di successo”, almeno così viene descritto da amici e conoscenti, non è ancora chiaro. Ciccolini ai magistrati ha detto di aver ammazzato Lucia, certo, ma sono ancora molte le ombre su questo delitto. Una su tutte che cosa abbia fatto l’avvocato durante le 48 ore della fuga, dopo aver parcheggiato l’auto con dentro il corpo di Lucia nel garage di casa della madre: l’avvocato è provato e in stato confusionale. Intanto l’uomo è stato accusato di omicidio volontario premeditato. Decisive, per la premeditazione, le lettere ritrovate dagli inquirenti, che il 45enne aveva scritto a Lucia. Ancora top secret il contenuto. Sembra invece essere tramontata l’ipotesi di una denuncia di stalking nei confronti dell’avvocato: gli investigatori stanno cercando di capire se e quando Lucia l’avesse presentata, ma per ora non è stato trovato niente. Dopo l’interrogatorio Vittorio Ciccolini è stato portato in carcere a Trento. Ceccolini ha dichiarato di aver ucciso, strangolandola, Lucia in una stradina di montagna, eppure, sembrerebbe che ad insospettire gli inquirenti siano state alcune macchie di sangue ritrovate nella camera d’albergo della 31enne. Sarebbero state proprio quelle tracce a far scattare le ricerche della donna e a far pensare subito al peggio. Inoltre, a quale scopo le coltellate al cuore della vittima quando già era, secondo l’assassino, morta per strangolamento? Ovunque sia stata uccisa Lucia, resta il fatto che il suo corpo senza vita è stato trasportato da Ceccolini da Madonna di Campiglio fino a Verona, in via Verde da Salizzole, nella casa della madre dell’assassino. Centosessanta chilometri circa percorsi con al fianco una donna morta, e senza che nessuno si accorgesse di niente.

Provvy, la 27enne di cui non si hanno notizie da 19 giorni

provvy-scomparsa-tuttacronacaE’ scomparsa da 19 giorni la messinese Provvidenza Grassi, detta Provvy. La 27enne, il cui cellulare risulta spento e la cui auto non è stata trovata, lavora come impiegata in un negozio di casalinghi. I suoi familiari oltre a presentare denuncia ai carabinieri hanno anche lanciato un appello alla ragazza affinchè possa mettersi in contatto con loro anche con una semplice telefonata. Hanno anche chiesto che, chiunque abbia notizie della giovane, alta 1,65 e con un caschetto rosso, si metta in contatto con loro ai numeri 347-8363045 e 342-5817747, o si rivolga al gruppo Facebook creato dopo la sua scomparsa.

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