La vera libertà individuale non può esistere…

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…senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
– Franklin Delano Roosevelt –

Maurizio Costanzo ricoverato al San Raffaele

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Maurizio Costanzo, giornalista e conduttore televisivo, è stato ricoverato attualmente all’ospedale San Raffaele di Milano a seguito di un presunto malore. Per il momento sono previsti una serie di accertamenti cardiovascolari. Le sue condizioni di salute al momento non sono state rese pubbliche.

Secondo AdnKronos, Costanzo avrebbe ricevuto anche la visita di Silvio Berlusconi che si sarebbe fermato in ospedale insieme al conduttore per circa un’ora prima del ritorno a Roma.

E’ chiaro che la visita in ospedale dell’ex premier e leader del centrodestra abbia dato maggior risonanza ad una notizia che, in realtà, potrebbe rivelarsi anche meno grave del previsto.

Negli ultimi mesi, Maurizio Costanzo, 75 anni compiuti lo scorso 28 agosto, ha condotto insieme ad Enrico Vaime, la trasmissione S’è fatta notte, in onda il sabato in seconda serata su Rai 1. Attualmente, invece, Costanzo è impegnato con il Radio Costanzo Show, programma radiofonico in onda ogni lunedì sera su Rtl 102.5, che conduce insieme al giornalista Pierluigi Diaco.

Lo scorso 27 settembre, Costanzo ha ricevuto il Premio Gensini alla carriera, che gli è stato attribuito dal Photofestival di Nettuno e dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, in cui è stato professore di Teoria e Tecnica del linguaggio radiotelevisivo presso la facoltà di Scienze della Comunicazione, dal 1995 al 2009.

Terremoto in Romania, magnitudo 4,9. Il sisma avvertito sino a Bucarest

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Torna a tremare la Romania e lo fa con una forte scossa di terremoto registrata dal centro sismologico europeo. Secondo quanto si apprende da enti ufficiali, il sisma ha avuto un’intensità pari a 4,9 e si è manifestato ad una profondità di 112 chilometri.  Al momento non si registrano danni a persone o a cose, ma il tremore è stato avvertito nettamente fino a Bucarest oltre che Focsani, una delle città che si trovano maggiormente vicine all’epicentro del sisma. La scossa si è infatti propagata fino a circa 250-300 chilometri dall’epicentro, grazie proprio al dato relativo all’ipocentro.

Lacrime allo zoo di Londra: annega cucciolo di tigre di tre settimane

london-zoo-tigre-sumatra-tuttacronacaSono sconvolti i custodi del London zoo che sabato mattina hanno trovato il cucciolo di tigre di Sumatra nato tre settimane fa, il primo nato in cattività in 17 anni, morto per annegamento. Il tigrotto è stato rinvenuto ai bordi di un laghetto all’interno del recinto. Probabilmente il piccolo è affogato dopo che la madre, chiamata Melati, lo ha portato fuori dallo speciale recinto dove è venuto alla luce. Mark Fitzpatrick, portavoce della struttura, ha riferito: “Siamo sconvolti per quello che è accaduto. Andare dalla gioia per la nascita a questo in tre sole settimane è stato devastante”.  Ora è stata avviata un’indagine, per capire cosa sia realmente successo e se i custodi abbiano adeguatamente controllato il cucciolo.

Le verdure della terra dei fuochi e i metalli pericolosi

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Le Iene tornano  a occuparsi de La Terra dei Fuochi, quell’aria tristemente famosa tra Napoli e Caserta, dove la Camorra sversa i rifiuti tossici e speciali inquinando la terra, l’acqua e l’aria. I prodotti quindi che vengono coltivati possono contenere sostanze nocive e in particolare nelle verdure, dopo le analisi risulta infatti la presenza di metalli pesanti molto superiore ai valori consentiti, in particolare di mercurio, arsenico, manganese e piombo, che ingeriti per lungo tempo in quantità elevate provocano tumori, morbo di parkinson, impotenza maschile e altri gravi malattie. Qualche giorno fa alcuni politici locali si erano recati in una tenuta  agricola lungo la circumvallazione esterna di Giugliano per ribadire che non si deve speculare sul grave fenomeno dei prodotti di queste zone, ma d’altra parte vanno effettuati controlli precisi prima di poter affermare senza dubbio alcuno che i prodotti agricoli di queste zone non siano una minaccia per la salute.

 

Il chirurgo che avrebbe impiantato protesi difettose ai suoi pazienti

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Nel mirino de Le Iene questa settima è finito un caso di cui si era già occupato Il Fatto Quotidiano all’inizio di ottobre. La Procura di Bologna infatti avrebbe avviato un indagine nei confronti del professor Sergio Acampora, responsabile, secondo l’accusa, di aver impiantato alla colonna vertebrale di numerosi pazienti “fissatori interspinosi” (in pratica protesi) risultati poi difettosi.

Ma ci sarebbe anche di più perché il materiale sanitario difettoso impiantato nei pazienti sarebbe stato prodotto dalla Nitillium Research “di cui è amministratore unico la moglie e di cui risultano soci e azionisti i figli” dello stesso Acampora. E se il sostituto procuratore aveva chiesto il sequestro preventivo delle protesi il giudice ha ritenuto che tale provvedimento non fosse necessario. Il medico chirurgo sarebbe accusato di lesioni personali e colpose, commercio e somministrazione di medicinali guasti e omessa comunicazione alle autorità competenti.

Secondo la Procura molte delle protesi impiantate da Acampora si sono rotte. “Decine e decine di pazienti – spiega l’avvocato Ezio Bonanni che tutela una cinquantina di persone che hanno fatto causa per risarcimento danni – si sono rivolti al professor Acampora, il quale ha consigliato loro, in riferimento alle singole e distinte patologie, di impiantare dei dispositivi interspinosi nella loro colonna vertebrale, proponendo di eseguire lui stesso le operazioni chirurgiche nella clinica privata accreditata Villa Erbosa”.

Come racconta il Fatto Quotidiano:

Aspetto sottolineato anche nella relazione del medico legale della Procura di Bologna: “Il professor Acampora una volta rilevata la rottura dei dispositivi, li asporta senza le dovute segnalazioni e continua ad impiantare gli stessi dispositivi non curante delle rotture che via via si manifestano. Il numero delle rotture di detti dispositivi è decisamente troppo elevato e questo avrebbe dovuto indurre il chirurgo ad astenersi ad impiantare dispositivi che si rompevano con una certa facilità”.

“La mia vita è stata stravolta – racconta Lino Guerrieri, uno dei pazienti che ora risulta tra le parti offese e ha costituito l’Armi, Associazione responsabilità medica italiana – Non riesco a stare disteso, a dormire, men che meno a lavorare. Ora vivo con la pensione di invalidità, ho dolori violentissimi e una vita impossibile. Le protesi che mi sono state impiantate nella colonna vertebrale sono ora frantumate. Il tutto, tra l’altro, è stato fatto a carico del Sistema sanitario nazionale”. Come lui decine e decine di persone chiedono ora verità e giustizia.

Alle Iene però  Il chirurgo si è mostrato a volto coperto, ha negato ogni responsabilità, e non ha ritenuto grave non aver rilasciato la ricevuta fiscale, la mattina stessa, a un falso paziente inviato dal programma.

“Quanto costa, quanto costa?” Crozza tra Brunetta e il paragone suino

crozza-ballarò-tuttacronacaHa approfittato della tradizionale copertina di Ballarò Maurizio Crozza per lanciare il suo attacco a Renato Brunetta. Il comico infatti si è lanciato in un’imitazione del capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati caricaturando il suo intervento a Che tempo che fa dove il politico aveva preso di mira lo stipendio di Fazio. L’incipit dell’intervento è stato quindi un, palesato, discorso sul suo mancato passaggio in Rai. Via libera quindi al ritornello “quanto costa” per poi parlare di “Nobel mancato” e chiudere con l’annuncio di aver fatto un passo indietro dopo le polemiche e passando al paragoine suino: “Io controllerei anche i ricavi di un programma, perché se il salumiere spende i soldi per comprarsi un maiale poi se lo tiene perché si affeziona. Fa un investimento, ci fa i salami e lo vende e ci guadagna. Ecco, io sarei potuto essere il salame di Rai1.” Smessi i panni del politico il comico ha quindi illustrato la Legge di Stabilità sottolineando che non verranno effettuati tagli alla sanità:”Se ci ammaliamo e poi moriamo, le tasse chi le paga?”. Non potevano poi mancare le battute sulle nuove sigle che si stanno profilando in questi giorni: Tari, Tasi e Trise.

San Paolo a lutto e l’Italia soffre: termina in parità contro l’Armenia

italia-armenia-tuttacronacaSi pensa anche alla Terra dei Fuochi stasera al San Paolo di Napoli in occasione del match tra Italia e Armenia. Uno degli organizzatori della protesta, Dario Mocerino, è intervenuto ai microfoni di ClubNapoli AllNews sulle frequenze di TeleclubItalia. “Vogliamo fare una campagna di sensibilizzazione per i cittadini campani che vivono la questione della terra dei fuochi tutti i giorni. Noi abbiamo invitato tutti coloro che vengono allo stadio a venire anche solo con una maglietta nera. La manifestazione ci sarà principalmente nella Curva B. Noi stiamo distribuendo maglie e buste nere all’esterno dello stadio. Napoli? Ha dato dimostrazione di essere vicina a questa questione con lo striscione prima della partita con il Livorno”.italiaPer quel che riguarda le formazioni, Prandelli ha rivisto quasi completamente la rosa, schierando un 4-1-4-1 con Marchetti; Abate, Astori, Bonucci, Pasqual; Pirlo; Florenzi, Aquilani, Montolivo, Insigne; Osvaldo. Risponde Minsayan con un 4-4-1-1 composto da Berezovski; Mkoyan, Haroyan, Arzumanyan, Airapetian; Yedigaryan, Mkrtchyan, Ozbiliz, Ghazaryan; Mkhitaryan; Movsisyan.
armeniaParte subito all’attacco l’Armenia che al 5′ minuto, approfittando di un errore di Aquilani, si porta in vantaggio: recuperata la palla viene servito Movsisyan in profondità che con un diagonale infila Marchetti. 0-1!Una reazione dell’Italia si ha all’11’, con Osvaldo che, servito in area da Montolivo, si gira e prova il sinistro a giro: non riesce a inquadrare lo specchio e la sfera finisce fuori. Dopo 4′ ci prova per l’Armenia Mkrtchyan: sinistro da fuori e palla molto alta sulla traversa. Anche Aquilani, dopo un minuto, tenta la soluzione dalla distanza: palla fuori. Al 22′ gli azzurri sfiorano il pareggio con un destro di Insigne dal limite che però colpisce il palo e poi rimbalza sul portiere armeno. Osvaldo arriva sulla ribattuta ma calcia tra le braccia di Berezovski. Al 24′ gli uomini di Prandelli approfittano di una palla persa dall’Armenia nella propria tre quarti: Insigne s’invola sulla sinistra che poi serve Florenzi sul secondo palo: il romanista non sbaglia di testa. 1-1! Al 30′ arriva un’azione personale di Mkhitaryan che prova a piazzare di sinistro ma il suo diagonale è largo. Altri 5′ e Insigne tenta di portare in vantaggio gli azzurri: si smarca con un colpo di tacco e tenta il destro ma senza riuscire a inquadrare la porta di poco. Altri 2 minuti e, su cross di Abate, tenta la soluzione al volo: la conclusione non è precisissima. Al 44′ ci provano gli armeni ma Yedigaryan è troppo distante e fa spegnere la palla sul fondo. Al 45′ ancora Insigne! Scambio ristretto tra il numero 17 e Florenzi, destro secco ma è pronto Berezovskiy a bloccare la sfera. Dopo un minuto di recupero, le squadre tornano allo spogliatoio sull’1-1.

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Tornano in campo a formazioni invariate le squadre nella ripresa. Dopo 5′ l’arbitro Oliver ferma il gioco: è rimasto a terra per un colpo Henrikh Mkhitaryan e vanno valutate le condizioni del giocatore del Borussia. Altri 3 minuti di gioco e arriva una buona prova degli azzurri che si conclude con un nulla di fatto: Insigne prova a servire Aquilani sul primo palo, pallone che termina lentamente tra le mani di Berezovskiy. Al minuto successivo apertura geniale di Pirlo per Osvaldo che si accentra e tira di destro sprecando la palla: non serve la sovrapposizione di Insigne. Al 9′ primo cambio per Prandelli: esce Osvaldo che cede il posto a Balotelli. All’11 arriva il primo cartellino giallo dell’incontro: Haroyan stende a pochi metri dall’area Montolivo, punizione pericolosa per l’Italia battuta da Pirlo che, nonostante la distanza, tenta il tiro in rete: palla alle stelle. Al 15′ tenta il tiro Balotelli, ma non preoccupa l’estremo difensore armeno. In rapida successione due cambi: per gli azzurri esce l’autore del gol Florenzi ed entra Candreva mentre Minsayan manda in campo Hovhannisyan al posto di Airapetian. Al 25′ è tutto da rifare per l’Italia: calcio d’angolo per l’Armenia, Mkhitaryan anticipa tutti di testa, la palla colpisce la traversa e rimbalza dentro. 1-2!

Prandelli deve trovare una soluzione e sceglie di puntare su Rossi: il giocatore sostituisce Insigne. Al 31′ ci pensa Balotelli a pareggiare i conti: verticalizzazione di Pirlo e il rossonero di destro non sbaglia.  2-2!

Dopo tre minuti arriva il secondo cambio tra le fila armene: esce Ozbiliz, entra Sarkisov. Balotelli continua a pressare: dopo un primo tentativo deviato in angolo e una palla troppo alta sopra la traversa, al 39′ riesce ad andare in gol: l’arbitro annulla perchè aveva visto un suo fallo su un difensore. Negli ultimi minuti di gioco gli azzurri soffrono. Al 45′ prova Pirlo a cercare il vantaggio, ma la palla schizza al cielo. Al 1′ di recupero cambio per l’Armenia, esce Yedigaryan, entra Pinheiro Pizzelli. Al minuto successivo personale di Balotelli che termina in un nulla di fatto: l’attaccante si fa tutto il campo, poi il suo diagonale finisce fuori di un soffio. Al triplo fischio, dopo un’occasione sprecata da Candreva, le squadre sono ancora in parità: l’Italia non sa ancora se riuscirà a rientrare nel novero delle teste di serie!

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Allarme Totti: il capitano non si allena con i suoi!

Francesco-Totti-tuttacronacaVenerdì sarà la serata della grande sfida: il Napoli scenderà all’Olimpico per sfidare la Roma capolista. Ma c’è preoccupazione tra i tifosi giallorossi: il capitano, infatti, oggi non si è allenato con i compagni di squadra nella seduta pomeridiana. Totti ha svolto lavoro differenziato in palestra e sul campo B. Con lui anche Gervinho, tornato nella Capitale dopo gli impegni con la sua Nazionale. E se anche ci si appella alla fiducia, il timore di non vedere “er Pupone” in campo contro gli uomini di Benitez è alto. Da parte sua il numero 10 spera di esserci venerdì mentre Garcia è certo di recuperare il suo giocatore. Sotto controllo, invece, la situazione di Maicon che si è allenato con il gruppo e sarà sicuramente arruolabile per la gara con i partenopei.

Arriva il viagra masticabile… il successo è garantito

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Secondo alcuni il successo del Viagra masticabile è già garantito. La pasticca blu capace di riaccendere la passione, a pochi mesi dalla scadenza del brevetto che non ne permetteva di produrre un equivalente ora invece è pronto a essere immesso sul mercato in diverse forme. Ad esempio la pillola in formato masticabile, presentata a Milano, che si preannuncia con un costo del 60% in meno rispetto alla “sorella” azzurrina nota a livello globale potrebbe raggiungere il successo in breve tempo proprio anche aiutata dal costo più limitato.
Francesco Montorsi, professore di Urologia al San Raffaele, spiega che la compressa masticabile asseconda i bisogni dei pazienti, tiene conto della componente psicologica ancora presente in questo tipo di disturbo, e viene offerta a un prezzo ridotto a parità di qualità ed efficacia. Resta la raccomandazione di rivolgersi sempre al medico per la soluzione del problema impotenza o calo sessuale.
L’Italia, che ha un record di 60 milioni di compresse vendute in 10 anni, è il secondo mercato continentale dopo il Regno Unito, e precede la Germania. Sono numerosi i fattori fisici e psicologici in grado di alterare il meccanismo dell’erezione, tra questi l’età, il fumo, l’abuso di alcol e droghe, l’obesità. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di disfunzione erettile e, se a questa si sommano i pazienti con diabete mellito, risulta che il 75% dei pazienti con disfunzione erettile sono affetti da queste patologie.

Rinvenuti altri frammenti ossei sulla Concordia… forse di Rebello?

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E’ stata resa nota la notizia che altri frammenti ossei sarebbero stati rinvenuti nei giorni scorsi all’interno del relitto della Costa Concordia in una zona del relitto non lontana da dove erano stati prelevati i resti di Maria Grazia Trecarichi. Se per Maria Grazia sono stati riconosciuti alcuni oggetti personali dal marito e dalla figlia, per i resti che si suppone possano essere di Rebello si deciderà mercoledì a chi affidare l’incarico per l’analisi genetica. Al momento sembra che il cameriere indiano sia l’unico delle 32 vittime che manca ancora all’appello.

 

Sospesi i funerali di Priebke, giallo sulla cremazione

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E’ stato vietato l’ingresso dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro alla chiesa di S. Pio X, ad Albano Laziale ad alcuni appartenenti alla destra estrema. La motivazione alla base della decisione del prefetto di Roma, si è appreso, era quella di evitare che il rito funebre si trasformasse in un raduno pubblico di estremisti di destra. Il Questore di Roma aveva autorizzato solo una cerimonia in forma privata e il gruppo di estremisti che avrebbe voluto entrare nella Cappella non apparteneva alla sfera né dei parenti, né degli amici. La salma di Priebke per la prossima notte non si muoverà da Albano Laziale. Sfuma dunque l’ipotesi di cremazione già stasera nel Cimitero di Prima Porta a Roma. Dovrebbe essere necessario aspettare la giornata di domani per sapere quale sarà il destino della salma dell’ex militare tedesco. Una delle ipotesi è appunto la cremazione nel cimitero romano di Prima Porta. Ma non si esclude il divieto di rientro a Roma per il feretro. Inoltre la cremazione «dovrebbe essere richiesta dai familiari del defunto», e al momento non risulterebbe pervenuta alcuna simile istanza.

«Ho rimesso il mandato da procuratore, non sarò più io a occuparmi dei funerali, non sarò io l’interlocutore, perché il mio mandato era quello di far celebrare un rito cattolico con dignità e così non è stato», ha detto l’avvocato Paolo Giachini, legale di Priebke. «Il rito non è mai iniziato. Non l’ho autorizzato visto che i parenti e gli amici più stretti di Priebke sono rimasti fuori. Io non firmo l’autorizzazione alla cremazione prima del funerale».

Il CdM: Letta e Alfano presentano la Legge di Stabilità

alfano_letta-leggedistabilità-tuttacronacaPausa nel corso del Consiglio dei Ministri ed Enrico Letta e Angelino Alfano, durante la conferenza con la stampa, hanno illustrato i vari punti, spiegando anche che è saltata la sforbiciata da 2,6 miliardi alla sanità prevista nelle bozze. La manovra, ha spiegato il premier, è all’incirca di 11,5 miliardi nel 2014, 7,5 miliardi nel 2015 e 7,5 miliardi nel 2016. Una delle novità introdotte è che le votazioni per le elezioni avverranno in un giorno unico, così come avviene nell’Unione Europea, con un risparmio effettivo di 100 milioni di euro. Per quel che riguada l’IMU, i Comuni potranno esentare dal pagamento della seconda rata le case date in uso dai proprietari ai figli, come previsto da un emendamento al decreto Imu approvato dell’Aula della Camera e passato con il sì della Commissione e il parere contrario del governo. Per quel che riguarda la TIRSE, ha spiegato il premier, “Non sarà come l’imu, sarà totalmente diverso come ho già detto. L’inquadramento generale della Trise lo vedrete nel testo e anche il Parlamento contribuirà”. La legge di Stabilità prevede per il 2014 il trasferimento di 1 miliardo ai comuni per ridurre il prelievo della nuova tassa sulla casa Tirse. È quanto emerge da in un documento del governo che fa porte del dossier sulla legge di stabilità. L’ipotesi iniziale era quella di attribuire ai comuni 2 miliardi per attivare esenzioni su questa tassa.  Stando a Letta, “Per la prima volta da tempo siamo riusciti a fare una legge di Stabilità dove i conti quadrano senza aumentare le tasse e senza tagli al sociale e alla sanità”.  Per quanto riguarda la «ripartizione» dei 5 miliardi di taglio delle tasse ai lavoratori la “discussione spetterà al Parlamento e alle parti sociali”, ha aggiunto. Guardando al lavoro, arriva una “riduzione di tasse per le imprese di 5,6 mld con una curva crescente nell’arco del triennio”. La riduzione delle spese fiscali, attraverso interventi selettivi sulle agevolazioni, porterà 500 milioni di euro e gli interventi saranno definiti “entro gennaio 2014”.  Ma con la nuova Legge arriva anche 1 miliardo di ‘sconti’ per per le ristrutturazioni edilizie e l’eco bonus. Inoltre, la Legge di Stabilità contiene il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Rivendicando i risultati del governo sui conti pubblici. Letta ha aggiunto: “Abbiamo mantenuto impegni con Bruxelles, siamo usciti dalla procedura di deficit eccessivo. E oggi duplice premio: per prima volta è la prima legge di stabilità che non comincia con sforbiciata di tagli di nuove tasse che servono per Bruxelles”. E ancora: “Sono soddisfatto del lavoro fatto, è un lavoro che non voglio presentare in modo roboante, è un passo significativo nella giusta direzione. Possiamo cominciare a guardare al futuro perchè per la prima volta abbiamo fatto una manovra senza mannaie per lavoratori e famiglie”. Da parte sua Angelino Alfano ha aggiunto: “È finita la fase degli antibiotici, ora iniziata la fase delle vitamine». Lo afferma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, presentando la legge di stabilità nel corso della conferenza stampa che segue il Cdm. «Abbiamo scelto una ricetta di politica economica che riteniamo la migliore: riduzione della spesa pubblica, del debito e delle tasse”.

Il sosia di Chiellini gioca a calcio!

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Non siamo unici e lo sappiamo, in giro per il mondo si dice che ci siano sette sosia di ognuno di noi e forse, oggi, attraverso i social network è più facile scoprirli ed è proprio quello che è accaduto al difensore della Juventus Giorgio Chiellini che girando per Twitter ha scoperto il proprio sosia. Sorpresa dopo sorpresa Chiellini ha scoperto che Girma Adane, il sosia appunto non è altro che il capitano della nazionale di calcio etiope. Così Chiellini ha deciso di diventare il follower del collega, ma sembra che invece Adane abbia rivolto la sua attenzione altrove e non abbia seguito Chiellini, ma piuttosto è interessato a Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney.

 

Raoul Bova e la separazione: parla Chiara Giordano

raoul-bova-divorzio-tuttacronacaAveva rilasciato un’intervista a Vanity Fair l’attore romano Raoul Bova per confermare la separazione dalla moglie, Chiara Giordano, e soprattutto mettere a tacere le voci sulla sua presunta  omosessualità. Ma l’ex moglie non ha gradito il fatto che il 44enne abbia parlato con la stampa e risponde, a sua volta, tramite il mezzo scritto. Nel nuovo numero di Chi appaiono infatti le sue dichiarazioni. “Per sedici anni non abbiamo mai parlato dei nostri fatti privati alla stampa e lo abbiamo fatto proprio per tutelare i nostri figli. Ma qualcosa, evidentemente, è cambiato”. Per la donna, sarebbe stato meglio mantenere il silenzio: “Abbiamo sempre protetto i nostri figli tra le mura di casa, abbiamo insegnato loro a essere onesti. Abbiamo insegnato loro a distinguere con intelligenza la verità dalla finzione e dagli assurdi pettegolezzi”. La novità che emerge è che la crisi era presente da tempo: “Le incomprensioni tra me e Raoul sono incominciate due anni fa, durante la sua lunga assenza Con il tempo le cose si sono complicate. La separazione, insieme con un doveroso silenzio, sarebbe stato, secondo me, un modo importante per proteggere il nostro patrimonio affettivo. I genitori aiutano i figli a crescere con i fatti e non con le parole, ma soprattutto con l’onestà”.

Ucciso un giovane di 29 anni, suocero non voleva il sacrificio di un agnello

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Per salvare la vita a un agnello un uomo di 53 anni avrebbe ucciso il genero per motivi legati alla religione di quest’ultimo a Vicenza. Con l’approssimarsi della festività il ragazzo originario dello Yemen aveva deciso di far assistere ai figlioletti il rito dell’agnello sacrificale, usanza mediorientale, usanza che il suocero italiano non aveva accettato e che voleva evitare ai nipoti. Così al culmine della lite l’uomo avrebbe impugnato una calibro 22 e avrebbe sparato contro il giovane uccidendolo. Il suocero è stato arrestato dopo una ventina di minuti nei pressi del bar Nelson a Saviabona, nel Vicentino, e non avrebbe opposto resistenza.

 

Rissa ai funerali di Priebke: calci e sputi contro il feretro

funerali-priebke-tuttacronacaIl sindaco di Albano Laziale, Marini, aveva tentato di vietare i funerali dell’ex ufficiale SS Priebke, impedendo l’accesso al feretro nella cittadina con con un’ordinanza immediatamente esecutiva che ha schierato i vigili al confine comunale. E’ stato il prefetto di Roma a imporre che venissero fatti. E l’ira dei cittadini si è scatenata. I manifestanti hanno preso d’assalto il feretro e la polizia ha tentato di mantenere la situazione sotto controllo, non riuscendo ad evitare però che la vettura venisse colpita da calci e sputi.

Ma ad Albano sono arrivati anche i neonazi, che hanno accusato i primi di aver preso a calci il carro funebre con la bara. Ancora una volta le forze dell’ordine sono dovute intervenire tra i due gruppi che si sono fronteggiati davanti alla chiesa. Gli agenti in tenuta anti-sommossa, li hanno divisi. Sono volati insulti. I gruppi di destra facendo il saluto fascista hanno gridato “boia chi molla”. Polemiche sul prefetto: c’è chi chiede le sue dimissioni. Ancora alle 19.30 circa secondo alcune agenzie la cerimonia non sarebbe iniziata.

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Quel bunker del boss che assomiglia a un vero rifugio di 007

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La villa del boss era stata sequestrata lo scorso 9 ottobre, ma nessuno poteva immaginare che proprio lì Giuseppe Lombardo noto esponente della ‘ndrangheta aveva costruito un bunker abusivo. Sono stati i carabinieri che ispezionando la villa di Spianate di Altopascio (Lu), hanno scoperto tramite un bagno il passaggio segreto che portava al locale. Un’apertura complessa da individuare in quanto era stata mimetizzata con il rivestimento in ceramica e posta sul retro di un termosifone le cui staffe si sostegno consentivano di azionare l’apertura proprio come in un film di 007, peccato che invece nel rifugio vi era il covo di un boss mafioso e non un attore nella parte del cattivo. Il rifugio era di circa 4 metri  quadri e alto 3 metri. Questo era un nascondiglio sicuro per armi, droga e possibili latitanti. Era infatti munito di prese d’aria, ma anche di corrente elettrica e all’interno si trovavano alcune bottiglie d’acqua, una stufa elettrica, una sedia, un posto sicuro pronto per essere utilizzato da chi ne avesse bisogno.  Il bunker rappresenta il luogo simbolo della criminalità, e solo grazie ad apparecchiature sofisticate è stato possibile rintracciare il nascondiglio, negato anche dai parenti più stretti del boss.

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Sanità “graziata” da nuovi tagli?

sanità-tagli-tuttacronacaOggi il Consiglio dei Ministri è riunito per l’approvazione della Legge di Stabilità e sul tavolo delle discussioni ci sono anche i tagli alla sanità. Tagli ai quali si è opposto il ministro della Salute Beatrice Lonrenzin. Con lei è schierato anche il rappresentante dei Governatori, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani che a Prima di tutto, su RaiRadio1, ha detto: “Nel caso di tagli noi reagiremo e porremo il problema al governo, anche perchè a fronte di una mancata entrata di una situazione che può portare diverse regioni al default scatterebbero automaticamente le tasse”. Interrogato sulla possibilità che il patto per la salute sia a rischio, il governatore ha risposto: “Non c’è dubbio che lo è se cambia la base dell’accordo. E’ chiaro che molto dipende dal rispetto dell’accordo sulle risorse per il 2014 che abbiamo fatto col governo”. Ha inoltre ricordato: “La sanità è un comparto della spesa pubblica che ha dato in questi anni un contributo enorme alla riduzione della spesa. Sul contenimento dei costi standard procederemo ancora, ma sottolineo che già la sanità è il comparto della spesa pubblica italiana che ha ridotto di più le spese in questi anni, per oltre 30 miliardi di euro: non ci sono più le condizioni per altri tagli. Confido nella ragionevolezza di questa posizione, ora vediamo che succede in concreto nella legge di stabilità”. Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia, la vede in modo diverso, per lui i “fabbisogni e i costi standard soprattutto in campo della sanità” saranno individuati “attraverso una spending review” che consentirà di trovare “spazi per economie in questo campo”, perché “ce ne sono”. Sembra, ora che è in corso il cdm, che non siano però previsti tagli al settore Sanità nel triennio 2014-2016. Sarebbe infatti saltata la sforbiciata da 2,6 miliardi inizialmente prevista nelle bozze del ddl. A chiedere l’azzeramento dei tagli al Cdm era stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Due spose che si accapigliano all’altare: c’è un solo marito!

spose-marito-tuttacronacaUno sposo… per due donne! E’ successo a Valparaiso, in Cile, dove due donne in abito bianco si sono dirette all’altare dove, però, ad attendere c’era solo un uomo. Morale: pugni che son volati tra le due donne con una rissa in strada tra urla, schiamazzi e pianti. Ma non solo: se la sono presa anche con il promesso sposo, restato in mutande. Che chi ha assistito alla scena sia rimasto stupito è dir poco… Ma nulla di reale: era una scenetta del laboratorio di Teatro di strada dell’Unità, che spesso organizza queste “invasion street” per mettere alla prova i propri artisti.

Le aspiranti miss e la contestazione alla Boldrini: libertà di apparire zitte e svestite!

miss-italia-mute-nude-tuttacronacaLa polemica sul ruolo delle miss in tv non si placa e oggi le 186 aspiranti miss hanno posato per contestare la presidente della Camera Laura Boldrini che, dopo la scelta della Rai di non mandare in onda il concorso di bellezza, aveva commentato: ”Una scelta moderna e civile. Solo il 2% delle donne in tv parla, il resto è muto e svestito”. Il messaggio delle ragazze, arrivate ieri a Jesolo e che hanno indossato delle t-shirt con la scritta “Nè nude nè mute”, è semplice: “Fra i diritti delle donne ci deve essere anche la libertà di apparire in televisione poco vestite e partecipare ad una gara il cui metro di giudizio principale è il proprio aspetto fisico”. Il sindaco della località veneta Valerio Zoggia, che  ospiterà il concorso anche per i prossimi tre anni, ha sottolineato che l’obiettivo è di garantire un giusto rapporto tra costi e benefici. La patron Patrizia Mirigliani ha osservato: “Il sindaco ha fatto un grande atto, un atto d’amore: ha voluto Miss Italia quando ancora non avevamo chiuso accordi con nessuna ‘casa televisiva’. Siamo ad Ottobre, abbiamo avuto numerose difficoltà ma ci tengo a dire che questa edizione entrerà nella storia del Concorso perché ci permette di metterci in gioco e di fare nuove scommesse. Jesolo è nel cuore della famiglia Mirigliani” ha aggiunto ricordando che Jesolo ha, nel passato, Miss Italia nel Mondo. “E ora, finalmente, abbiamo portato qui anche Miss Italia. Sarà un’edizione che rispecchia come non mai la crisi attraversata dal Paese, per i disagi incontrati dagli imprenditori che vogliono investire in questo momento. Noi siamo qui grazie alle aziende sponsor del Concorso, che sono la benzina senza la quale non potremmo sostenere il nostro progetto. Il loro ruolo è fondamentale”.

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Orsetti di gomma in lutto: è morto il loro papà, “Mister Haribo”

Hans-Riegel-haribo-tuttacronacaE’ morto oggi a Bonn, all’età di 90 anni per un arresto cardiaco, Hans Riegel, il capo del marchio Haribo, il produttore delle caramme gommose amate in tutto il mondo. Riegel era stato sottoposto nel luglio scorso a un intervento al cervello per la rimozione di un tumore maligno. Assieme al fratello minore Paul, morto nel 2009, Riegel era stato in grado di trasformare la fabbrica fondata dal padre nel 1920 in un gigante globale e dandole un nome che è diventato sinonimo di dolcezza: Hans Riegel Bonn – Haribo (Haribo sta per le iniziali dei tre nomi). Disse una volta: “Amo i bambini, sono i miei clienti” e proprio a loro ha sempre guardato con i suoi prodotti. Nell’azienda, che ora è tra le dieci migliori al mondo per quel che riguarda i prodotti dolciari, si occupava di spedizioni e marketing mentre il fratello Paul della produzione. Erano gli anni 50, quelli del miracolo economico, quando la Haribo crebbe rapidamente, accrescendo il numero di dipendenti e il giro d’affari aprendo filiali all’estero. Oggi l’azienda produce in 15 stabilimenti in Europa e dà lavoro a circa 6.000 persone. Hans Riegel, che non era sposato ed era un uomo schivo che non amava la pubblicità, ha provveduto per tempo alla successione: nel 2010 sono saliti al vertice del suo impero i due nipoti Hans-Guido Riegel e Hans-Arndt Riegel.

Effetto shutdown: l’orto di Michelle trasformato in banchetto per scoiattoli

michelle-obama-vegetablesContinua lo shutdown negli Stati Uniti e anche l’orto della Casa Bianca, orgoglio della First Lady Michelle, ne fa le spese. La paralisi della pubblica amministrazione statunitense, infatti, ha fatto sì che ora non ci siano più giardinieri che curino frutta e verdura, con la conseguenza che al rigoglio sempre noto si siano sostituiti erbacce e animaletti, in particolare scoiattoli, che mangiano parte del raccolto. E quello che riesce a salvarsi, è destinato a marcire, visto che nessuno raccoglie i frutti della terra. Stando a quanto racconta il blog alimentare della Casa Bianca “Obama foodorama”  tra i nuovi ospiti indesiderati del Presidente ci sarebbe anche una volpe. “A causa del blocco, la manutenzione e’ stata notevolmente ridotta”, ha spiegato un funzionario della residenza presidenziale, precisando che l’unica mansione che riescono a svolgere i pochi giardinieri rimasti in servizio è “innaffiare il giardino”. Ma tra gli 800mila dipendenti pubblici rimasti a casa si trova anche il direttore del programma Let’s Move Sam Kass, motivo per il quale anche le iniziative di Michelle Obama contro l’obesità sono al momento bloccate.

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A Linea Gialla parla il vigile del fuoco, il nuovo testimone del caso Ragusa

linea-gialla-ragusa-tuttacronacaParlerà nel corso del programma Linea Gialla Filippo Campisi, vigile del fuoco in servizio presso il distaccamento aeroportuale di Pisa, il testimone che racconta di aver visto Roberta Ragusa salire su una jeep gialla  la notte della sua scomparsa da casa a Gello di San Giuliano Terme tra il 13 e il 14 gennaio 2012. In una nota diffusa dal programma si legge: ”Tornando a casa intorno a mezzanotte e mezzo – ha detto Campisi – passando davanti alla casa di Antonio Logli ho visto uscire dal cancello una donna in vestaglia. Ha attirato la mia attenzione proprio il suo abbigliamento, perché se fosse stata vestita normalmente non ci avrei fatto caso, ma uscendo in vestaglia e in pieno inverno sono rimasto sorpreso. Accanto al muro di cinta c’era un macchina, un fuoristrada spartano tenuto un po’ male, tipo una jeep, color chiaro, crema mi pare. L’auto era già in moto. La signora è entrata dentro frettolosamente come per non farsi vedere. Almeno, questa è stata la mia sensazione”. Il pompiere ha anche detto di avere pensato: ”Suo marito è a letto e la moglie va via con l’amante? Dallo specchietto – ha aggiunto – ho visto che l’auto viaggiava in direzione di Pisa”. Il vigile del fuoco, però, non ha riconosciuto la persona al volante ma ha visto che si trattava di ”una figura maschile, però non so chi fosse”. Quello che ha visto era ”una donna uscire in vestaglia dal cancello” di casa Logli, anche se non è certo che si trattasse della Ragusa. Campisi tenta anche di dare una giustificazione sul ritardo con il quale ha presentato la sua testimonianza, condotta che gli è costata anche qualche grattacapo dal punto di vista professionale:

”Dopo tre mesi, guardando un programma televisivo che parlava della Ragusa – ha spiegato – ho collegato questa cosa che ho visto. Sono rimasto quattro o cinque giorni combattuto: tornavo a casa e chiedevo a mia moglie: ci vado o no a parlare con i carabinieri? Poi mi sono deciso a mandare, nell’aprile scorso, una lettera anonima alla stazione dei carabinieri di San Giuliano Terme. Io avrei voluto andare subito dalle forze dell’ordine, però se uno è solo è un conto, ma se ha famiglia, figli, moglie allora è diverso. Io a casa mia qualunque decisione la prendo con mia moglie e lei mi ha frenato anche perché il caso Ragusa aveva un grosso impatto mediatico, c’erano sempre i giornalisti lì davanti a casa di Logli. Noi abbiamo una vita tranquilla e non volevamo finire nel calderone”.

L’hotel dove godersi una piccola siesta!

hotel-pennichella-tuttacronacaSchiacciare un pisolino in pieno giorno? Era possibile in Giappone e ora i canadesi hanno “copiato” l’idea. A Montreal, davanti alla cattedrale della città, hanno così fatto sorgere un albergo a capsule: turisti e cittadini possono così godersi una pennichella prima di rigettarsi nella loro giornata.

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Ecco cosa respiriamo… i dati shock del rapporto Air quality in Europe 2013

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Cosa respiriamo? Ce lo domandiamo spesso, ma forse è uno di quei problemi che davvero non possiamo risolvere. Spesso sentiamo dati allarmanti sull’ambiente, ma dopo qualche ora sembra che la notizia sia già passata e si torna ai problemi quotidiani. In alcune città scattano le targhe pari o dispari, si impedisce la circolazione ai mezzi più inquinanti e il giorno dopo si è già a bordo di quei mezzi vietati appena qualche ora prima. Eppure il rischio lo vediamo tutti i giorni passando lo straccio sul davanzale o sul cruscotto dell’auto… tutto questo sintetizzato nel rapporto di Air quality in Europe 2013 presentato questa mattina dove i dati sembrano ormai confermare che almeno 1 persona su quattro, nelle città europee è costretta a respirare aria con una  quantità di inquinanti che supera i limiti fissati dalla Ue. E 9 persone su 10 sono costrette a respirare un’aria che supera i valori suggeriti dall’Organizzazione mondiale di sanità. Questa è la dimensione del problema Europeo a cui si aggiungono le PM 2,5 cioè le polveri ultrasottili considerate l’inquinante più insidioso che  sono sopra i limiti suggeriti dall’Oms in una percentuale che varia dal 91 al 96% dei casi. E per non farci mancare davvero nulla anche le concentrazioni di ozono di bassa quota, quello pericoloso, superano le indicazioni Oms nel 97-98% dei casi.

Era luglio quando è arrivata la prima importante conferma lanciata sulle pagine di Lancet Oncology in cui si ribadiva una stretta relazione fra inquinamento atmosferico e tumori del polmone.

Solo in Italia nel 2010 si sono registrati 31.051 nuovi casi. La ricerca mostra che più alta è la concentrazione di inquinanti nell’aria maggiore è il rischio di sviluppare un tumore al polmone. Inoltre dalla misurazione delle polveri sottili, l’Italia è risultata essere tra i paesi europei più inquinati.

Miley Cyrus e la provocazione razzista: gaffe sugli ebrei

miley-cyrus-tuttacronacaMiley Cyrus è abituata a far parlare di sè con video provocatori ed esibizioni imbarazzanti, ma questa volta è riuscita a scandalizzare anche durante un’intervista con l’americana Hunger TV. Alla domanda “Come ci si sente ad essere la donna più famosa del mondo?”, la giovane popstar con un passato a Disney Channel avrebbe risposto: “Non è ammissibile che quell’ebreo settantenne, sempre comodo sulla scrivania, mi spieghi cosa è di tendenza e cosa no nel pubblico”. Una “frecciatina” all’industria musicale che non è piaciuta.cyrus-tweetNon potervano mancare le reazioni a questa frase razzista anche se come gaffe dà l’impressione di esser stata studiata a tavolino. La testata Jewish Daily Forward ha a sua volta reagito: “Lei fiuta i gusti e le voglie del pubblico, ma perché mettere in mezzo gli ebrei?”.

Laviamoci le mani ma non laviamocene le mani: 1400 bimbi morti ogni giorno

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Oggi è la  6/a Giornata Internazionale del Lavaggio delle Mani indetta dall’Unicef per ricordare che ogni giorno sono circa 1400 i bimbi sotto i cinque anni che muoiono a causa di malattie diarroiche. Oltre la mancanza di acqua sicura, il problema risiede anche nella carenza di igiene. ”Il semplice gesto di lavarsi le mani con il sapone e’ uno dei modi piu’ efficaci per salvare la vita di un bambino”, ricorda in un comunicato, Sanjay Wijesekera, responsabile Unicef per i programmi dell’Acqua e dei Servizi igienico sanitari (Wash). ”Lavarsi le mani prima di mangiare e dopo aver defecato – prosegue l’esperta Onu – riduce drasticamente la diffusione di malattie diarroiche e ha effetti di vasta portata sulla salute e sul benessere dei bambini e delle comunita”’. Dall’Etiopia allo Yemen, passando per Vietnam, Sierra Leone, Mali, Gambia, Indonesia, Bolivia: sono migliaia le iniziative organizzate oggi per sensibilizzare milioni di bambini alla pratica di lavarsi le mani. Il tema di quest’anno, annunciato dalla ‘Global public private partnership for Handwashing’ che comprende l’Unicef, e’ ”Il potere è nelle tue mani”: ognuno ha il potere di contribuire a creare comunità più sane attraverso il lavaggio delle mani con il sapone. ”I dati parlano chiaro: ogni individuo, ogni madre, bambino, insegnante, membro della comunità, può contribuire alla salute di tutti solo lavando le proprie mani”, sottolinea Wijesekera. 

 

Funerali ad Albano per Priebke: ma nessuno vuole la salma

funerali-priebke-tuttacronacaSono stati annunciati per le ore 17.30 di oggi i funerali dell’ex generale nazista Erich Priebke, che si terranno in forma privata all’istituto Pio X di Albano, dalla Confraternita dei padri Lefebvriani. Davanti all’edificio sono in corso delle proteste, con uno striscione che recita “Priebke boia”. E se in molti dicono “Lo portino alla discarica che è qui vicino”, tra la folla ci sono anche degli estremisti di destra: alcune persone sono venute alle mani. Albano laziale è città riconosciuta medaglia d’argento al valore della Resistenza e il suo sindaco, Nicola Marino, ha provato a fermare il transito del feretro con un’ordinanza ma il Prefetto ha rigettato l’ordinanza: può passare. “Albano è una città molto sensibile per tradizione storica in virtù della medaglia d’argento al valore della Resistenza. – Aveva detto il primo cittadino – Non potremmo permetterlo per rispetto dei caduti, di chi ha combattuto, e delle famiglie che hanno perso parenti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine”. Resta però da risolvere il problema della sepoltura. Da Pomezia è arrivato un secco no dal sindaco Fabio Fucci “all’ipotesi paventata nelle scorse ore della tumulazione dell’ex generale nazista nel cimitero militare tedesco pometino”, si legge in una nota. “Sono meravigliato – dichiara il Primo Cittadino – dall’eco giornalistica che ha avuto la proposta del sig. Shindler che, a mio parere, non è meritevole di alcuna attenzione. Sono fermamente contrario all’ipotesi paventata che, ad oggi, non ha alcun fondamento di ufficialità. Ho già contattato il referente del cimitero militare tedesco per avere informazioni in merito e, da quello che mi risulta, una tumulazione a Pomezia non sarebbe tecnicamente realizzabile, dal momento che il cimitero tedesco ospita solo militari caduti in guerra. I crimini del regime nazista – conclude Fucci – sono un segno indelebile della nostra Storia, e chi li ha commessi deve essere giudicato e poi cancellato dalla memoria collettiva. Pomezia non accoglierà mai uno di loro”. Ma per il corpo del nazista non c’è posto neanche nel suo paese natale, Hennigsdord, cittadina pochi chilometri a nord di Berlino. L’amministrazione comunale ha fatto sapere all’agenzia Dpa che il regolamento cimiteriale prevede la sepoltura solo per i residenti, oppure in presenza di una tomba di famiglia.

In Italia però, alla vigilia del 70° anniversario del rastrellamento degli ebrei di Roma, il ministro per le Riforme Costituzionali Quagliarello, a Mix24 su Radio 24 ha detto: “Credo che il diritto cristiano a una sepoltura dignitosa vada preservata per tutti”. Quanto al divieto del Vaticano a celebrare funerali all’ex ufficiale SS, Quagliariello dice: “Ma questa è un problema di convenienza. La cosa importante è tenere la vita e la morte, fino a che possibile, fuori dalla vita polemiche pubbliche”.  Sveva Belviso, capogruppo capitolino Pdl, interpellata durante la trasmissione Agorà su Rai Tre, ha affermato: “Priebke ha diritto di essere sepolto a Roma, perché è morto a Roma ed era residente a Roma”, aggiungendo: “È una questione delicata e questo ha portato il sindaco Marino a prendere una posizione, anche condivisibile, e a dire ‘Roma non vuole che sia sepolto quì. Ma questa sarà un’altra delle cose su cui dovrà tornare indietro, perché un sindaco deve fare i conti con le norme”. In merito alla sepoltura dell’ex SS è intervenuto anche Massimo Cacciari, in un’intervista al Messaggero: È assurdo che il sindaco gli rifiuti una sepoltura”. E ancora: “È un dibattito macabro e perfino grottesco che si arrivi a discutere se seppellire o meno una persona”, afferma. “Siamo di fronte alla morte di un vecchio. Lo si seppellisca”, rimarca, spiegando che “qui non è in discussione il pentimento e tantomeno il perdono. Priebke è morto, che Dio ne abbia misericordia”.

Occupata la Borsa di Milano, tensione sociale in attesa del 19 ottobre

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Erano circa le 15.45 quando in vista delle mobilitazioni che si terranno a Roma il 19 ottobre, un centinaio di antagonisti hanno occupato la sede della Borsa a Milano. Cartelli, striscioni e megafoni in piazza Affari per protestare contro la mancanza del lavoro e «l’arroganza delle istituzioni». L’autunno caldo è iniziato e si prevede bollente… anche in vista della manovra finanziaria che si prevede porterà nuove tasse e meno servizi. Proteste e scontri con la polizia durante la mattinata si erano avuti anche ad Ancona dove il premier Letta stava tenendo un vertice su Italia-Serbia. 

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Luna Park costruito a mano!

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Ci sono voluti 40 anni affinché il progetto nato quasi per gioco di Bruno, il proprietario di un’osteria  Nervesa della Battaglia (Treviso) fosse completato. Ora il parco divertimenti “Ai Pioppi”, nascosto tra gli alberi della foresta nel rispetto della natura si può dire ultimato. Il primo scivolo risale a 40 anni fa quando iniziò a fare uno spazio ricreativo per i bambini che venivano a mangiare nella sua osteria. Pian piano però il progetto si è arricchito di altalene, montagne russe e ruote panoramiche:

“Io non immaginavo che andasse a finire così, che avesse questo successo”, racconta Bruno.

 

Incidente mortale in pista: perde la vita Sean Edwards

Sean-Edwards-tuttacronacaEra al comando del campionato Porsche Supercup il pilota britannico Sean Edwards, che ha trovato la morte oggi in un incidente in Australia. Il 26enne si è schiantato contro le barriere protettive del Queensland Raceway di Willowbank mentre si trovava a bordo di una Porsche in qualità di istruttore. Il pilota era il figlio del settantenne Guy Edwards, il pilota che salvò Niki Lauda estraendolo dalla sua Ferrari in fiamme al Nürburgring nel 1976: Sean ha interpretato il padre nella pellicola Rush, per volere del regista Ron Howard.

L’impatto in cui è rimasto coinvolto oggi è stato violentissimo, con l’auto che ha preso fuoco prima che i soccorritori potessero intervenire per estrarre il corpo di Edwards. Nell’incidente di martedì mattina è rimasto gravemente ferito il conducente, un ventenne di Brisbane, estratto dalle macerie e trasportato d’urgenza in ospedale.

Il boomerang della Reggiani: “Napoli puzza!”

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«Napoli? – ha recitato l’attrice ricalcando la voce della Loren – Quanto è bella Napoli, vista da lontano. Dal mio attico di Manhattan è la distanza giusta, io salgo in terrazza con il binocolo e quella è veramente la distanza giusta perché mi arriva la poesia ma non la puzza» così Francesca Reggiani ospite del programma radiofonico “Ottovolante” di Radiodue il 12 ottobre. Secondo alcuni ascoltatori soprattutto napoletani la battuta della Reggiani fatta imitando la voce della Loren sarebbe una vera e propria gaffe. Secondo altri è stata una battuta forse “infelice”, uno scivolone su una gag che aveva tutti presupposti per far ridere e invece si è trasformato in un “boomerang”. Le polemiche non sono mancate e l’audio è stato postato su YouTube ricevendo già molte visualizzazioni:

Regalo a Berlusconi? Slitta la data del voto di decadenza

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Non è in programma fino al 31 ottobre. «Il tema non è stato affrontato e il voto» sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi nell’aula di palazzo Madama «non è nel calendario di ottobre votato dalla capigruppo», così arriva anche la conferma del vicepresidente del Senato (Pdl) Maurizio Gasparri al termine della conferenza dei capigruppo. La relazione sulla decadenza del leader Pdl del presidente della giunta delle Elezioni Dario Stefàno, secondo quanto si apprende, verrà consegnata nelle prossime ore alla presidenza del Senato. A mettere a dura prova la tenuta del governo è la partita legata al voto palese. «Il fatto che il Pd si dichiari a favore del voto palese, a dispetto del regolamento vigente, della prassi parlamentare e dei principi più elementari posti a salvaguardia della libera coscienza dei parlamentari, è una vergogna e si spiega solo con la volontà da parte del Pd di mettere in discussione quel minimo di coesione e di rispetto reciproco su cui si può fondare una alleanza di governo», attacca Bondi. Si arriverà a Natale? Magari con un regalo sotto l’albero per il Cav? Amnistia o Indulto ci troverà nel pacco?

La sorpresa che arriva dal mare: due balenottere in visita a Portoferraio

balene-portoferraio-tuttacronacaSpettacolo inaspettato ieri per chi si trovava a Portoferraio, sull’Isola d’Elba: nel porto sono entrate due balenottere, probabilmente madre e figlio, che si sono trattenute per un paio d’ore nello specchio d’acqua. I due cetacei sono stati seguiti dalla vedetta della Guardia Costiera con un veterinario a bord: la più piccola, infatti, presentava lesioni sul dorso. In molti sono accorsi per assistere agli sbuffi d’acqua dei due animali.

Padellaro e Travaglio rinviati a giudizio per diffamazione

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Marco Travaglio e Antonio Padellaro, vicedirettore e direttore del Fatto Quotidiano, hanno depositato questa mattina durante l’udienza per diffamazione, avviata dall’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ora senatore Pdl  – per un articolo del 3 giugno del 2011 dal titolo Mutatis Mutandis – una memoria difensiva in cui veniva chiaramente ribadito il «Diritto di satira». Non ci sarebbe quindi diffamazione, ma solo ironia in “Mutatis Mutandis” secondo Travaglio e Padellaro. Di diverso avviso invece l’avvocato del senatore del Popolo della Libertà Minzolin, Fabrizio Siggia il quale ha dichiarato «Non sapevo che il Fatto fosse diventato il Vernacoliere»

Quale è il passaggio incriminato?

Come si legge in Mutatis Mutandis: «Più sotto si celebra un altro eroe dei nostri tempi: Minzolingua, a cui “la spectre della par condicio” (l’Agcom) avrebbe financo “vietato di intervistare il premier”: ecco, il Direttorissimo marcia ogni giorno su Palazzo Grazioli per strapazzare B. con le sue domande scomode, ma ogni volta trova sull’uscio l’Agcom a sbarrargli la strada. Ora la Spectre, non contenta di averlo privato della carta di credito aziendale costringendolo addirittura a pagarsi le ferie di tasca sua, lo perseguita perché “culturalmente di minoranza nel servizio pubblico” (nel senso che anche l’ultimo usciere Rai è più colto di lui) e vorrebbe mettergli gli “schiavettoni” per un “reato di opinione”. Se dovesse accadere, ci batteremmo come un sol uomo per impedirlo. Ma i mutandieri si rassicurino. Nel caso di specie, quello di opinione si configura come reato impossibile: se mai Minzolingua ha avuto un’opinione, non era la sua»

 

900 chili e oltre un metro di diametro: la zucca più grande del mondo!

zucca-gigante-tuttacronacaGary Miller, da oltre vent’anni nel settore dell’agricoltura, si è aggiudicato il premio per la zucca più grande del mondo in occasione del 40° campionato internazionale che si è svolto nella contea di Napa, in California. L’esemplare, che misura oltre un metro di diametro e pesa 900 chilogrammi, ha fatto guadagnare a Miller il primo premio, del valore di circa 12mila dollari.

Piovono manganellate? Scontri tra manifestanti e polizia ad Ancona

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Mentre Letta è impegnato ad Ancona per il vertice Italia-Serbia, nelle strade del capoluogo delle Marche sfilano i movimenti della sinistra che chiedono meno austerità e più certezze. Scontri con la polizia si sono avuti quando una parte del corteo ha tentato di sfondare  il cordone di polizia in piazzale Italia per proseguire il corteo verso la sede della Regione Marche dove era in corso il vertice. I poliziotti, in assetto antisommossa, hanno respinto il tentativo. Si è vista qualche manganellata ma non c’è stata una carica vera e propria. «Siamo in uno Stato di diritto, fateci passare…» gridavano i dimostranti, «non potete bloccare una città».

Durante gli scontri un ragazzo sarebbe rimasto ferito alla testa. Secondo alcuni sarebbe stato colpito da una manganellata degli agenti.

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“Indagate sulla vita privata di Matteo Renzi”

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Se fosse vero bisognerebbe davvero non fare un provvedimento per svuotare le carceri, ma per svuotare il Parlamento. Si ipotizza infatti (e c’è chi asserisce che poi non è solo un’ipotesi), che ci sia un sms che inviterebbe a indagare sulla vita di Matteo Renzi.

Il Corsera scrive:

Lo hanno accusato di tutto. Ovviamente. I bersaniani mandano anche sms a giornalisti amici e ai fedelissimi per invitarli a scavare nella vita del superfavorito alle primarie dell’otto dicembre. Roba che in un partito come il Pd, finora, non si era mai fatta. Ma, come si dice a Roma, lì dove il potere centrale guarda storto il fiorentino, bizzarro, «la guerra è guerra». Tra i capi d’imputazione che pesano sul collo di Matteo Renzi quello di aver lisciato il pelo al Movimento 5 Stelle con il suo «no» all’amnistia. Anzi, peggio, quello di essersi mosso in base ai sondaggi che davano per sgraditissima una proposta del genere tra i grillini. Ecco perché l’ultrà bersaniano Flavio Zanonato si è scagliato subito contro il primo cittadino del capoluogo toscano accusandolo di intelligenza con il nemico, ovverosia con il comico genovese. Una tirata che ha lasciato esterrefatto persino il solitamente flemmatico Walter Veltroni, che in genere è portato a evitare i conflitti e stemperare le tensioni: «I ministri dovrebbero avere più misura quando parlano: si debbono evitare queste polemiche continue».
Quanto a lui, il reprobo, fa spallucce. I sondaggi non li ha fatti prima per decidere se dare o meno l’affondo sull’amnistia. Li ha fatti dopo. E i risultati sono giunti sul suo tavolo giusto appunto ieri sera. «Un balzo avanti rispetto a Letta», enfatizzano i suoi. Il sindaco ha nuovamente staccato il premier di più di cinque punti in percentuale. Del resto, il presidente del Consiglio sapeva bene che questa storia dell’amnistia poteva essere solo foriera di guai. Per questa ragione a un certo punto aveva cercato di disinnescare una bomba che invece di esplodere alle soglie del palazzo del Quirinale minacciava di deflagrare nel governo, con tutte le conseguenze del caso. Per questo motivo ha chiesto ai ministri di «non intervenire più sull’argomento» e di «non attaccare più Renzi»: «Besta polemiche sull’argomento, abbiamo altri e più pressanti problemi da fronteggiare» è stato il suo monito. E alla fine i rappresentanti dell’esecutivo hanno capito che aveva ragione il premier. L’amnistia è invisa all’80 per cento del popolo della sinistra e non piace nemmeno alla destra tutta legge e ordine, quindi meglio mettere la sordina a tutta la vicenda e parlare d’altro. Ma anche «l’altro», a volte, può essere imbarazzante. Soprattutto se si tratta di legge elettorale. Su questo punto Renzi non ha dubbi: «Non ci siamo sposati mica il Pdl». Il che, tradotto dall’italiano al politichese (perché alle volte con il personaggio bisogna fare così), significa che questo legame non può durare a vita. La pensa più o meno allo stesso modo il prudentissimo Walter Veltroni: «Il governo non è un bene in sé perché c’è, ma è un bene se fa». Per questa ragione il mese prossimo, il 20 novembre, il sindaco di Firenze metterà a punto la sua proposta sulla legge elettorale: «Una legge – spiega – che ci consenta di tornare alla dialettica normale del sistema bipolare tra maggioranza e opposizione. Bisognerà restituire dignità al confronto politico spiegando che stiamo ancora insieme per qualche mese o anno, poi alla fine dell’esperienza del governo Letta ridaremo la dignità allo scontro politico». La «tentazione di cancellare il bipolarismo», secondo il sindaco di Firenze, c’è ancora: «C’è – confida a qualche amico – chi potrebbe pensare di spaccare il Pdl e chi, vedendo la scissione da quella parte, potrebbe essere tentato in casa nostra, di fare una scissione a sinistra, per questa ragione dobbiamo assolutamente blindare il bipolarismo». E siccome Renzi appare determinato e tra poco meno di due mesi sarà segretario del Partito democratico tutti in realtà aspettano lui prima di mettere le carte sul tavolo della riforma elettorale. Il che, naturalmente, non significa che la strada del sindaco sia in discesa, anche se lui è convinto di continuare a fare le sue scorribande, tenendosi fuori dai palazzi del potere romano, e conta di vincere pure nei circoli di partito. Ma si rende conto che la sfida è ben più ampia: «L’establishment italiano probabilmente non mi vuole perché voglio cambiare una situazione cristallizzata che fa comodo anche a tanta classe dirigente imprenditoriale e finanziaria che ha le stesse colpe della classe politica e non può pensare di tirarsi fuori».

I pediatri consigliano il latte in polvere: la multinazionale li paga!

latte-polvere-tuttacronacaNel nord della Cina, nella città di Tianjin, alcuni pediatri avrebbero suggerito alle neomamme l’idea che il latte in polvere sia meglio di quello materno, in aperto contrastro con le norme previste dall’OMS che raccomanda alle donne di preferire il latte materno a quello artificiale. Per elargire simili consigli, i medici avevano intascato cospicue tangenti da Danone, azienda che in questo Paese commercializza i suoi prodotti per l’infanzia con il brand Dumex. Lo scandalo è scoppiato qualche settimana fa e vede coinvolti 13 pediatri. Stando a quanto riporta Reuters, l’inchiesta sarebbe poi stata allargata a 116 operatori sanitari di 85 ospedali e altre strutture, a loro volta pagati dal colosso alimentare francese per consigliare il latte in polvere venduto da Dumex. Tra l’altro il preparato era già stato coinvolto in uno scandalo nel 2008, quando erano state trovate tracce di melamina in diverse marche di latte in polvere: un gravissimo caso di contraffazione alimentare che avrebbe causato la morte di sei bambini e provocato danni alla salute di centinaia di altri neonati. Da parte sua, appresa la notizia, Danone ha annunciato un rimescolamento ai vertici della sua filiale cinese accusata di aver “condotto certe pratiche che violano i principi dell’impresa”.

Sex toys a rischio, riscontrate sostanze nocive

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Attenzione ai sex toys che potrebbero nascondere brutte sorprese. Secondo le autorità sanitarie svedesi infatti vibratori e dildo possono contenere ftalati (sotto accusa dal 2003 in quanto alcuni studi sembrerebbero mostrare che siano in grado di produrre effetti analoghi a quelli degli ormoni estrogeni, causando quindi una femminilizzazione dei neonati maschi e disturbi nello sviluppo dei genitali e nella maturazione dei testicoli).  Inoltre i ftalati studiati sui roditori mostrano, in presenza di elevate concentrazioni, che ci potrebbero essere danni al fegato, ai reni, ai polmoni.

Anna Lofstrom, del gruppo di ispettori ambientali nella città svedese di Malmoe, ha dichiarato: “Ciò che si sa di queste sostanze è che hanno effetti importanti quanto a inibizione della riproduzione, ma non sappiamo in che modo le persone sviluppano problemi utilizzando i sex toys che le contengono”.

Christian Lindh, dell’Università di Lund, a chi gli chiedeva perché solo ora le autorità sanitarie entrino nelle camere da letto degli svedesi, ha risposto: “Immagino che finora sia stato considerato un tema troppo delicato”.

“Mille uragani” la nuova boccata d’aria di Pelù

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Piero Pelù rompe il silenzio e torna in radio con il brano inedito “Mille Uragani”, in attesa dell’uscita di “Identikit”, che sarà disponibile dal 19 novembre.

“Mille uragani – spiega Piero Pelù – è una song molto particolare che musicalmente mi evoca qualcosa della pre new wave bowiana berlinese ma che poi sconfina in parti quasi dark metal e hard southern rock, le chitarre di Fede Poggipollini ci danno dentro senza se e senza ma, anche il basso di Ciccio Licausi (ex Negrita) martella e trascina come un ossesso, spaziano le tastiere di Megahertz (Morgan) e ci dà dentro come un’anguilla rock il grande Luca Martelli che tanti di voi già conoscono e amano, alcuni interventi di chitarre sono anche di Saverio Lanza già mio compagno di viaggio ai tempi di In faccia”.

“Il testo parla di una storia d’amore poetica e contrastata – prosegue Pelù – che resiste a tutte le tempeste e prende forza proprio dalle difficoltà che la circondano: a modo mio questa song è un inno alla vita e mi son pure permesso di citare nel testo il grande mio concittadino esiliato Dante nel quinto canto dell’Inferno”.

“Stop al voto segreto”: manifestanti in slip e cartelli davanti al Senato

manifestazione-votosegreto-tuttacronacaLa giunta del regolamento oggi discuterà la proposta sul voto palese legato alla decadenza di Berlusconi. Proprio per manifestare contro il voto segreto si sono riuniti davanti al Senato, in piazza delle 5 Lune, una decina di attivisti di Avaaz, organizzazione che ha lanciato una raccolta firme online: biancheria intima e cartelli “Non abbiamo niente da nascondere e tu senatore? Stop al voto segreto!” tutto quello che indossavano. Vincenzo Santangelo, Senatore M5S membro per la giunta per il regolamento è andato ad incontrarli: proprio dal suo partito è partita l’iniziativa per l’abolizione di questa pratica.

Gli attivisti hanno spiegato che “noi non abbiamo segreti” mentre sul loro sito sono state raccolte oltre 80mila firme per questo: e non solo per il caso Berlusconi. Allargando la richiesta a tutte le votazioni che si tengono al Senato, infatti, “si eviterebbero anche altri casi come quello dei 101 franchi tiratori che hanno colpito Prodi, nella corsa alla presidenza della Repubblica”.

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Del resto la lotta contro il voto segreto non è una peculiarità italiana: il 18 settembre, a Brasilia, un gruppo di giovani ha manifestato nudo fuori dal Congresso per chiedere la fine di ogni votazione segreta nelle assemblee legislative. ”La democrazia non e’ condotta con voti segreti, quindi abbiamo bisogno di un voto aperto,” ha detto Michael Mohallem, uno degli organizzatori della protesta. ”Non abbiamo nulla da nascondere” o ”Io sono qui e ho esposto me stesso” si legge in alcuni dei cartelli innalzati dai manifestanti.

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Shock a Napoli, donna getta acido sui rom, investito un bimbo. E’ grave.

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La tensione sociale sale e porta a gesti criminali. Nel quartiere di Fuorigrotta, in via Andrea Doria, altezza del civico 22, una donna rom insieme al suo bambino è stata investita da una pioggia di acido. La donna ha immediatamente strappato di dosso gli abiti al bambino. Anche un benzinaio ha prontamente portato soccorso aiutando la donna a levare gli abiti fumanti dal piccolo, mentre i passanti hanno accompagnato il bimbo e donna in farmacia da dove alle 10,18, è stato chiamato il 118. Il piccolo in gravi condizioni è stato portato al Santobono. La polizia ha recuperato una piccola felpa di taglio maschile con svariati buchi da bruciatura. La polizia sta identificando il possibile autore del gesto.

Aspettando il sole: il meteo in Italia nei prossimi giorni

meteo-italia-tuttacronacaBisognerà attendere giovedì per tornare a vedere il sole brillare sui nostri cieli. Come spiega Antonio Sanò, infatti, nonostante già ora il cielo sia coperto al nord e al centro, la situazione è desinata a peggiorare. “Dal Nord Europa si avvicina una forte veloce perturbazione con temporali attesi in serata su Liguria, Toscana, Lazio fino a Roma, poi resto del Centro e domani al Sud. Da giovedi tutto Sole e clima mite, poi nuova perturbazione da domenica”, spiega l’esperto.  Ma il maltempo si abbatterà anche sulla Val d’Aosta e tutti i confini Alpini. Rovesci anche sul Friuli Venezia Giulia e occasionalmente in parte del Piemonte e nel Pavese. Nella notte i temprali colpiranno Toscana, Umbria, e Lazio fino a Roma diretti verso la Campania. Per quel che riguarda la giornata di domani, mercoledì, i venti soffieranno tutti di maestrale e tramontana, farà più freddo al centronord, mentre i temporali dal Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise e Campania si porteranno sul resto del Sud: i fenomeni più forti colpiranno Puglia e Calabria.  Dicevamo, però, che giovedì il sole tornerà a brillare e lo farà per tre giorni, fino a sabato. Le tre giornate vedranno un clima mite al Nord e caldo al Sud, con una moderata insidia per le nebbie sulle Valpadana al primo mattino. Si supereranno i 28°C al sud e i 25 al centronord. “Domenica – avverte Sanò – l’Italia si alzerà di nuovo divisa tra le piogge al nordovest e il clima mite al CentroSud e sulla Sicilia. Entro lunedì si assisterà un nuovo episodio di maltempo al Nord e sulla Toscana”.

Tentato femminicidio per motivi economici, donna salva grazie a un vicino

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Una storia tragica e tremenda quella che ha visto come protagonista Luigi B, 50 anni, disoccupato e in procinto di ricevere lo sfratto nella palazzina di via Lucilio, alla Balduina, Roma, dove abita con la moglie bulgara, la 55enne, Snezana R., cantante lirica conosciuta nell’ambiente. L’uomo ieri pomeriggio, accecato dalla follia, ha afferrato un coltello e lo ha piantato nella schiena della moglie. Un vicino, allarmato dalle grida ha aperto la sua porta e ha fatto rifugiare la donna nella sua abitazione.

«Era pallida, tremava – racconta il soccorritore, un signore sulla cinquantina – Quella donna mi ha pregato di chiudere subito la porta ed era terrorizzata che il marito potesse uccidere la figlia che se anche non era in casa sarebbe potuta rientrare a momenti. Perdeva sangue dalla schiena. In un attimo il pavimento si è macchiato di rosso e lei è diventata pallida».

Queste le parole del marito della vittima:  «Ho perso la ragione – ha detto il marito agli agenti – Non ho più un posto di lavoro e da questa casa dobbiamo andare via a causa dello sfratto. Ho visto tutto nero e ho fatto una pazzia. Alla fine volevo uccidermi».

«Sembrava una coppia tranquilla – racconta un residente del terzo piano -. Era arrivata in questo stabile da meno di un anno. Ma noi inquilini abbiamo saputo che moglie e marito se ne sarebbero dovuti andare a causa di uno sfratto che era diventato esecutivo. Lei è una cantante lirica. La sentivo spesso esercitarsi».

La casa di Gianni Alemanno visitata dai ladri

alemanno-ladri-tuttacronacaL’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, questa mattina era impegnato con una riunione dell’Anci. Anche la moglie e il figlio, uscito per andare a scuola, non si trovavano nell’abitazione sita in zona Balduina a Roma. Approfittando di queste assenze, i ladri si sono introdotti nella casa svaligiandola. Il bottino è ancora da quantificare. La polizia è sul posto.

Tifone Nari: migliaia gli evacuati e centinaia di case danneggiate in Vietnam

nari-vietnam-tuttacronacaI media di Stato vietnamiti hanno riportato la notizia che, questa mattina, tifone Nari ha abbattuto alberi e danneggiato centinaia di case nel Vietnam centrale. Già ieri sera oltre 122.000 persone sono state costretta all’evacuazione in diverse zone, tra cui la provincia di Quang Nam e la città di Danang, ancora prima che arrivasse il tifone, che più tardi ha colpito la costa con venti fino a 102 km orari.

Terremoto da 32 bombe atomiche: questa la potenza nelle Filippine

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Sono agghiaccianti le dichiarazioni rilasciate da Renato Solidum, il capo dell’istituto nazionale filippino di Vulcanologia riportate su i più importanti media del Paese:

Il sisma che ha colpito stamani le Filippine ha rilasciato un’energia pari a “32 bombe atomiche di Hiroshima”, ha dichiarato Solidum.

Anche le testimonianze raccolte sono indice dell’evento eccezionale che ha colpito le Filippine:

“Siamo fuggiti in strada, ma ci siamo dovuti aggrappare agli alberi, perché le scosse erano troppo forti”, racconta una testimone sull’isola di Bohol. Un chiesa è stata letteralmente “sbriciolata”, raccontano altri superstiti.

Al momento le vittime sarebbero almeno 73, ma il bilancio è ancora provvisorio. La maggior parte dei morti si è registrata sull’isola di Bohol dove i cadaveri fin’ora recuperati sono stati 57. Altri 15 corpi invece sono stati trovati a Cebu e uno è stato rinvenuto sull’isola di Siquijor. Ingenti anche i danni agli edifici.

La basilica del Santo Bambino a Cebu, la chiesa più antica delle Filippine, ha perso il suo campanile a causa della scossa. Un’altra chiesa del XVII secolo situata nella cittadina di Loboc, a sud di Carmen, è andata quasi completamente distrutta. Diverse altre chiese disseminate nella zona, risalenti al periodo coloniale spagnolo, hanno riportato danni per via del terremoto.

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Secondo la protezione civile locale, nelle ore successive al sisma si sono registrate almeno 110 scosse di assestamento, tutte intorno ai 2 gradi di intensità, ma una di 5,4. Le autorità hanno comunque escluso il rischio di tsunami.

Il sisma ha scatenato il panico tra la popolazione: nel timore di uno tsunami, in migliaia si sono accalcati per cercare riparo sulle alture. “Si spingevano l’un l’altro sulla collina”, dice una ragazza. Nella città di Carmen, sull’isola di Bohol, “molti edifici sono crollati, le strade sono devastate, alcuni ponti sono crollati”, scrive la stampa locale.

Terremoto a Cipro, nella notte trema l’isola

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Una scossa di terremoto di intensità pari a 4,4 gradi sulla scala Richter è stata registrata stamani alle 04:15 locali (le 03:15 in Italia) nella zona di Famagusta, nella parte orientale dell’isola di Cipro sotto occupazione militare turca. Lo ha reso noto parlando con radio locali il sismologo Iordanis Demetriades, secondo il quale l’epicentro del sisma è stato localizzato a 10 km a Sud di Xylofagou, sulla costa sud-orientale dell’isola, e l’ipocentro a 10 km di profondità.

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