Uccide la figlia di 15 anni bruciandola viva: colpa del fidanzatino

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Sospetti, neppure una prova ma tanto è bastato al padre di 35 anni per uccidere la propria figlia di 15 bruciandola viva a causa di presunti contatti con il fidanzatino. L’ennesimo orrore che shocca il web e mostra l’ennesima brutalità di violenza contro le donne arriva dallo Yemen, nel villaggio di Chabaa, nella provincia di Taez, nel centro del paese.

 

Ucciso un giovane di 29 anni, suocero non voleva il sacrificio di un agnello

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Per salvare la vita a un agnello un uomo di 53 anni avrebbe ucciso il genero per motivi legati alla religione di quest’ultimo a Vicenza. Con l’approssimarsi della festività il ragazzo originario dello Yemen aveva deciso di far assistere ai figlioletti il rito dell’agnello sacrificale, usanza mediorientale, usanza che il suocero italiano non aveva accettato e che voleva evitare ai nipoti. Così al culmine della lite l’uomo avrebbe impugnato una calibro 22 e avrebbe sparato contro il giovane uccidendolo. Il suocero è stato arrestato dopo una ventina di minuti nei pressi del bar Nelson a Saviabona, nel Vicentino, e non avrebbe opposto resistenza.

 

Ecco Rawan, non è morta e non è mai stata sposata.

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“Ecco Rawan, è viva, sta bene e non è mai stata sposata“. Le autorità dello Yemen negano così la morte della bimba di 8 anni, che secondo le recenti cronache sarebbe stata uccisa da un’emorragia per le gravi lesioni riportate durante la prima notte di nozze. 

Sembrerebbe quindi smentita la tragedia della bimba di appena 8 anni data in sposa ad un uomo di 40 anni. Il suo caso, era stato inizialmente rivelato da un giornalista, ma negato immediatamente dalle autorità di Sanaa. A livello internazionale erano state anche prese posizioni dai gruppi per la difesa dei diritti dell’uomo ed esponenti politici, prima tra tutti l’alto rappresentante della diplomazia europea Catherine Ashton, che si era detta “costernata” per la sua morte.

Le autorità yemenite avevano comunque aperto un’inchiesta per far luce sulla vicenda. Il 17 settembre Musleh Al Ghazzi, direttore delle inchieste criminali della regione di Harad, nella provincia di Hajja (nordovest del paese), ha detto che la bambina si chiama Rawan Mohamed Abdo Hattane. La stessa bambina avrebbe affermato:  “Tutto quello che hanno detto è falso. La mia sorella maggiore, che ha 18 anni, si è sposata di recente”.

Rawan muore a 8 anni per lesioni interne dopo la prima notte di nozze

sposa-bambina-muore-tuttacronacaA fine luglio, un appello lanciato dall’11enne Nada al-Ahdal, bimba yemenita promessa in sposa a un uomo dai suoi genitori, aveva commosso tutto il mondo. Nel video, Nada si chiedeva “perchè gli adulti non hanno un po’ di compassione per i bambini?”. Questa domanda, rimasta senza risposta, torna ad echeggiare oggi alla terribile notizia, che arriva dallo Yemen, della morte di Rawan, bimba di otto anni. La sua vita è terminata  a causa delle lesioni riportate durante la prima notte di nozze. Erano stati i suoi genitori a darla in moglie a un uomo di 40 anni. Secondo quanto riporta la stampa inglese, che per prima ha riportato la vicenda, la piccola viveva nella zona tribale di Hardh, vicino al confine con l’Arabia Saudita, nel nord-ovest dello Yemen. La pratica delle spose bambine è molto diffusa nello stato dello Yemen dove, stando a un rapporto del ministero degli Affari sociali, otre un quarto delle donne si sposa prima dei 15 anni. Tale età era stata imposta come minima per contrarre matrimonio fino agli anni Novanta quando tale limite venne abrogato per consentire ai genitori di decidere quando far sposare le figlie. Un gruppo di attivisti locali si è già mosso perché la famiglia della bambina e il marito vengano arrestati.

Dalle nozze al funerale, festa di matrimonio finisce in tragedia

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Una festa di matrimonio che si trasforma in tragedia con 27 persone morte e oltre 41 disperse a causa di un alluvione nel sud dello Yemen. Al momento della tragedia le vittime, in maggioranza donne e bambini, viaggiavano su tre veicoli, attraverso il Wadi Nakhla, una valle tra le province di Taiz e Ibb, e stavano accompagnando la sposa alla sua nuova casa. I media di stato riferiscono che otto persone sono state salvate, tra queste la sposa.

 

Sventato attentato terroristico di Al Qaeda nello Yemen

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Nel mirino di Al Qaeda ci sarebbero stati alcuni oleodotti dello Yemen. Come riferisce la Bbc che cita un portavoce del governo yemenita, Rajeh Badi, nelle scorse ore, è stato sventato un attentato che mirava a far esplodere proprio gli oleodotti  e  a prendere il controllo di due porti nel sud del paese dove si concentrano le esportazioni e dove sono impiegati diversi lavoratori stranieri.

Il livello di sicurezza nel Paese rimane alto con centinaia di blindati posti davanti ai siti strategici.   “Ci sono stati dei tentativi di controllare città chiave nello Yemen quali Mukala e Bawzeer”, ha detto il portavoce del governo Badi. “Questo sarebbe stato seguito da attacchi coordinati da membri di al Qaida sui gasdotti nelle citta’ di Shebwa e Belhaf”.

Secondo Badi alcuni terroristi travestiti da soldati si erano introdotti nei porti pronti ad agire appena sarebbe arrivato il segnale. La Bbc riferisce che gli attacchi sarebbero stati condotti per ritorsione contro l’uccisione di un membro di alto livello di Al Qaida, Said al-Shihri, durante un attacco drone nello Yemen avvenuto lo scorso novembre.

Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ritirato il personale diplomatico nello Yemen in seguito alla minaccia terrorismo. Gli stessi Stati Uniti starebbero preparando operazioni speciali per possibili attacchi contro al Qaida nello Yemen.

Il grido d’aiuto di Nada: non vuole essere “venduta” in matrimonio!

nada-sposabambina-tuttacronacaE’ il sito Gawker a racconare la storia della piccola Nada al-Ahdal, una bambina yemenita di soli 11 anni che è fuggita per evitare un matrimonio che i genitori naturali avevano combinato per lei. Ed è lei stessa, in un video denuncia che sta facendo il giro del mondo, a chiedersi “Perché gli adulti non hanno un po’ di compassione per i bambini?”. La piccola, che vive a Sana’a, per sfuggire alle nozze si è recata dallo zio Abdel, che l’ha cresciuta come una figlia fino a quando, un anno fa, i genitori naturali di Nada si sono ripresentati, dopo averla promessa in sposa a un ricco uomo yemenita. E’ impossibile non ammirare il coraggio di questa 11enne che non accetta di essere venduta! Lo zio ha convinto il promesso sposo a fare un passo indietro, ma è stato più difficile convincere i genitori della ragazzina, che hanno tentato addirittura di rapirla per obbligarla a un altro matrimonio con un uomo molto più grande di lei. Ora Nada lancia il suo grido d’allarme.

L’amministrazione Obama e i droni: uccisi 4 americani

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Mentre si attende il discorso di Obama sul controverso programma che prevede l’uso di droni per colpire sospetti terroristi, anche se di nazionalità statunitesnta, la stessa amministrazione del Presidente ha ammesso che,  dal 2009 al 2011, i droni Usa hanno ucciso quattro cittadini americani in Yemen e Pakistan. La notizia è stata rivelata dal New York Times, entrato in possesso di una lettera inviata dal capo del dipartimento di Giustizia, Eric Holder, ai leader repubblicani e democratici al Congresso. Nello scritto vengono rese note le identità delle vittime: oltre ad Anwar al-Awlaki – l’imam radicale leader dell’Aqap, il ramo yemenita-saudita di al Qaida, nel corso della stessa operazione in Yemen fu ucciso Samir Khan. Il figlio di al-Awlaki, Abdulrahman, fu invece uscciso in una diversa operazione, mentre Jude Moahmed venne colpito in Pakistan. Nel suo intervento odierno alla National Defense University, Obama ha intenzione di ribadire che i droni hanno funzionato e non si toccano ma anche che sono necessarie maggiori chiarezza e trasparenza sul loro impiego. Stando a indiscrezioni giornalistiche, inoltre, ribadirà anche l’intenzione di arrivare alla chiusura definitiva del carcere speciale nella baia di Guantanamo, a Cuba, dove da settimane è in corso uno sciopero della fame di quasi tutti i sospetti terroristi detenuti. E’ tempo quindi per lui di attuare alcuni dei punti dell’agenda del suo secondo mandato, proprio a partire dal ricorso ai droni armati per colpire sospetti terroristi ovunque si trovino all’estero. Programma nel mirino fin dall’inizio del suo precedente mandato, con feroci le polemiche, sia sulla moralitò che sulla legalità di un simile modo d’agire nella lotta al terrorismo, che da sempre, al di là dei risultati, accompagnano questa strategia. Il New York Times, che ha dato la notizia, scrive che in questo modo Obama, per la prima volta, cercherà di fare del suo meglio per giustificare le tante uccisioni provocate dai droni – con vittime in alcuni casi del tutto innocenti – innanzi tutto snocciolando i dati sul successo di questa strategia per togliere di mezzo pericolosi nemici dell’America e senza che soldati americani abbiano rischiato la vita. Ma il presidente tenterà anche di tracciare la strada per disegnare una vera “cornice legale” che definisca una volta per tutte quali bersagli scegliere e in quali occasioni e condizioni intervenire. E’ lo stesso New York Times che sottoline che, al riguardo, una delle proposte potrebbe essere quella di trasferire il comando delle operazioni con i droni dalla Cia alle forze armate. Perchè – sarebbe uno dei passaggi chiave dell’intervento – “i presidenti dovrebbero essere tenuti più a freno nell’esercitare poteri letali”.

Cade aereo militare nella capitale dello Yemen!

Almeno 5 sarebbero morti in seguito all’incidente avvenuto a Sanaa, nella capitale dello Yemen. Un aereo militare sarebbe precipitato in una zona abitata, seminando il panico. Al momento non si conoscono maggiori dettagli

 

Yemen contro Al Qaida! 12 morti.

Sono stati uccisi 12 uomini che presumibilmente avevano contatti con Al Qaida… E se non li avevano è uguale! 

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Drone in Yemen uccide 7 presunti affiliati di al Qaida!

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