Una storia tragica e tremenda quella che ha visto come protagonista Luigi B, 50 anni, disoccupato e in procinto di ricevere lo sfratto nella palazzina di via Lucilio, alla Balduina, Roma, dove abita con la moglie bulgara, la 55enne, Snezana R., cantante lirica conosciuta nell’ambiente. L’uomo ieri pomeriggio, accecato dalla follia, ha afferrato un coltello e lo ha piantato nella schiena della moglie. Un vicino, allarmato dalle grida ha aperto la sua porta e ha fatto rifugiare la donna nella sua abitazione.
«Era pallida, tremava – racconta il soccorritore, un signore sulla cinquantina – Quella donna mi ha pregato di chiudere subito la porta ed era terrorizzata che il marito potesse uccidere la figlia che se anche non era in casa sarebbe potuta rientrare a momenti. Perdeva sangue dalla schiena. In un attimo il pavimento si è macchiato di rosso e lei è diventata pallida».
Queste le parole del marito della vittima: «Ho perso la ragione – ha detto il marito agli agenti – Non ho più un posto di lavoro e da questa casa dobbiamo andare via a causa dello sfratto. Ho visto tutto nero e ho fatto una pazzia. Alla fine volevo uccidermi».
«Sembrava una coppia tranquilla – racconta un residente del terzo piano -. Era arrivata in questo stabile da meno di un anno. Ma noi inquilini abbiamo saputo che moglie e marito se ne sarebbero dovuti andare a causa di uno sfratto che era diventato esecutivo. Lei è una cantante lirica. La sentivo spesso esercitarsi».
mortozombie
/ ottobre 15, 2013non è FEMMINICIDIO ma raptus di follia e chiamiamo le cose col nome corretto: tentato omicidio! il termine femminicidio non esiste e al limite può essere utilizzato anche se “impropriamente”, nei casi in cui una persona uccide una donna in quanto donna perchè animato da odio di genere e non è questo questo il caso
tuttacronaca
/ ottobre 15, 2013E’ con estrema sorpresa che leggiamo il suo messaggio e constatiamo che lei sta facendo di un aggressione una questione di terminologia. La vita di una persona non dovrebbe mai essere una questione ridotta a una discussione di lana caprina
mortozombie
/ ottobre 15, 2013sono sorpreso io a leggere che si possano usare termini non corretti per riportare una notizia;
non ho sminuito minimamente la faccenda, però se esistono i termini corretti e non vedo perchè non li dobbiate usare…
allora chiamatelo: bulgaricidio o cantanticidio, tanto non è questione di termini come dite voi, ovviamente vi siete uniformati al mainstream femminista imperante quindi tant’è…
state dando un’importanza maggiore rispetto a ciò che vale veramente, probabilmente cercando quel pathos in più che accompagna queste notizie… se dici femminicidio leggono l’articolo altrimenti no…
tuttacronaca
/ ottobre 15, 2013femminicidio: come riporta wikipedia è quando una donna viene uccisa da un uomo per motivi relativi alla sua identità di genere. Dato che stiamo parlando di un marito e di una moglie con una relazione sentimentale quindi alle spalle e in un abitazione condivisa, lei sta facendo una questione che tende solo a deviare il discorso da una tragedia famigliare. Ricercare pathos come lei ha dichiarato è accusarci di speculare su un aggressione ai danni di una donna, che non è nello stile di questo blog. Certamente siamo addolorati perché alcune parti del suo commento sembrano avere il sapore di un rancoroso maschilismo.