Scoppia una rissa al San Raffaele: muore un uomo

san_raffaele_milano-tuttacronacaDue famiglie di etnia rom, che vivono nel campo nomadi di via Idro tra le quali serpeggiano da anni forti rancori, si sono incontrate, per casualità, al San Raffaele di Milano. Qui hanno dato vita a una violenta rissa culminata nel ferimento di un 49enne, Luca Braidic, le cui condizioni sono subito apparse gravi. L’uomo è stato immediatamente ricoverato ed è entrato in coma irreversibile. Successivamente, è stato dichiarato morto dai medici. Mentre la lite degenerava in rissa, il personale sanitario era occupato a proteggere pazienti ed altri visitatori e si è reso necessario l’intervento della polizia per fermare i rom. A terra, oltre a Braidic, un altro ferito, il rivale Marco Deragna, di 46 anni, che è stato medicato e affidato alla polizia. Tutti e sette i partecipanti alla lite sono stati arrestati. Nel passato delle due famiglie ci sono faide, litigi, pestaggi, dispetti tra le donne. L’episodio più eclatante, prima di oggi, risale all’inizio dell’anno. Il 28 gennaio nel campo nomadi c’era stata una sparatoria ed era intervenuta la polizia, che era stata presa a sassate.

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Maurizio Costanzo ricoverato al San Raffaele

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Maurizio Costanzo, giornalista e conduttore televisivo, è stato ricoverato attualmente all’ospedale San Raffaele di Milano a seguito di un presunto malore. Per il momento sono previsti una serie di accertamenti cardiovascolari. Le sue condizioni di salute al momento non sono state rese pubbliche.

Secondo AdnKronos, Costanzo avrebbe ricevuto anche la visita di Silvio Berlusconi che si sarebbe fermato in ospedale insieme al conduttore per circa un’ora prima del ritorno a Roma.

E’ chiaro che la visita in ospedale dell’ex premier e leader del centrodestra abbia dato maggior risonanza ad una notizia che, in realtà, potrebbe rivelarsi anche meno grave del previsto.

Negli ultimi mesi, Maurizio Costanzo, 75 anni compiuti lo scorso 28 agosto, ha condotto insieme ad Enrico Vaime, la trasmissione S’è fatta notte, in onda il sabato in seconda serata su Rai 1. Attualmente, invece, Costanzo è impegnato con il Radio Costanzo Show, programma radiofonico in onda ogni lunedì sera su Rtl 102.5, che conduce insieme al giornalista Pierluigi Diaco.

Lo scorso 27 settembre, Costanzo ha ricevuto il Premio Gensini alla carriera, che gli è stato attribuito dal Photofestival di Nettuno e dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, in cui è stato professore di Teoria e Tecnica del linguaggio radiotelevisivo presso la facoltà di Scienze della Comunicazione, dal 1995 al 2009.

Arriva il viagra masticabile… il successo è garantito

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Secondo alcuni il successo del Viagra masticabile è già garantito. La pasticca blu capace di riaccendere la passione, a pochi mesi dalla scadenza del brevetto che non ne permetteva di produrre un equivalente ora invece è pronto a essere immesso sul mercato in diverse forme. Ad esempio la pillola in formato masticabile, presentata a Milano, che si preannuncia con un costo del 60% in meno rispetto alla “sorella” azzurrina nota a livello globale potrebbe raggiungere il successo in breve tempo proprio anche aiutata dal costo più limitato.
Francesco Montorsi, professore di Urologia al San Raffaele, spiega che la compressa masticabile asseconda i bisogni dei pazienti, tiene conto della componente psicologica ancora presente in questo tipo di disturbo, e viene offerta a un prezzo ridotto a parità di qualità ed efficacia. Resta la raccomandazione di rivolgersi sempre al medico per la soluzione del problema impotenza o calo sessuale.
L’Italia, che ha un record di 60 milioni di compresse vendute in 10 anni, è il secondo mercato continentale dopo il Regno Unito, e precede la Germania. Sono numerosi i fattori fisici e psicologici in grado di alterare il meccanismo dell’erezione, tra questi l’età, il fumo, l’abuso di alcol e droghe, l’obesità. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di disfunzione erettile e, se a questa si sommano i pazienti con diabete mellito, risulta che il 75% dei pazienti con disfunzione erettile sono affetti da queste patologie.

Rinviato il Rubygate… forse il 25/3… di un qualche anno!

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I giudici del tribunale di Milano,davanti ai quali si celebra il processo Ruby, dopo aver ricevuto il certificato medico del San Raffaele, hanno constatato che ”permangono sbalzi pressori” e che Silvio Berlusconi deve rimanere in ospedale, e pertanto hanno rinviato il processo a lunedi’ prossimo 18 marzo. Inoltre hanno fissato udienza per il 20, il 21 e 25 marzo.

Berlusconi rimane dentro!

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Silvio Berlusconi rimarrà ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano anche per tutta la giornata di oggi: la conferma arriva dal suo medico personale, Alberto Zangrillo. “Oggi rimane ancora ricoverato – spiega -. Effettueremo gli accertamenti previsti, tra cui quello sulla funzionalità dell’albero coronarico. Le sue condizioni sono stazionarie, ma non critiche. Non ci preoccupano”.

Berlusconi si è messo agli arresti domiciliari in ospedale?

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Nuova richiesta di leggittimo impedimento. Stavolta a far star male il Cavaliere oltre che uveite agli occhi ci si è messo anche il cuore. Il medico Zangrillo fa sapere che da ieri Silvio Berlusconi è sottoposto a stretto monitoraggio cardiovascolare. Se le condizioni dovessero rimanere queste, è probabile che il leader del Pdl possa trascorrere un’altra notte in ospedale. Intanto la Procura di Milano ha chiesto un’altra visita fiscale nell’ambito del processo sul caso Ruby. I magistrati chiedono di verificare se l’impedimento per motivi di salute presentato al processo è “assoluto”. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio. Il processo Ruby va avanti tra certificati medici e visite legali. La difesa questa mattina ha già presentato 3 nuovi certificati medici per chiedere il legittimo impedimento per il leader del Pdl per motivi di salute. Intanto Berlusconi è “rinchiuso” al San Raffaele… forse i giudici potrebbero concedergli gli arresti domiciliari in ospedale?

Berlusconi in ospedale nel giorno del processo di Ruby!

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I problemi di salute di Silvio Berlusconi “non sono un legittimo impedimento assoluto”: per questo il pm di Milano, Ilda Boccassini, ha chiesto ai giudici del processo Ruby di respingere l’istanza di rinvio dell’udienza, parlando di “un’escalation di certificati medici” per far slittare la requisitoria. I magistrati sono ora in camera di Consiglio, mentre il leader del Pdl è all’ospedale San Raffaele per l’uveite di cui soffre.

Berlusconi, che è imputato per concussione e prostituzione minorile, “ha un grave disturbo della vista”. Lo hanno riferito i suoi legali. Nel frattempo, i giudici del tribunale di Milano hanno sospeso l’udienza in attesa del fax che attesti il ricovero per l’aggravarsi dell’uveite.La malattia del leader del Pdl – che da tempo ha una forte congiuntivite e il distacco del vitreo, con la raccomandazione di non esporsi alla luce intensa – per il procuratore però non rappresenta un impedimento assoluto. Secondo il pm, i tre certificati medici con data 5, 6 e 7 marzo rilasciati dal San Raffaele rappresentano “un’escalation per far sì che l’udienza non venga svolta”.L’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, ha parlato di logica del sospetto da parte del pubblico ministero mentre l’altro difensore, Piero Longo, ha ricordato che i sintomi della malattia di Berlusconi evolvono quotidianamente. Nell’udienza di oggi è previsto il proseguimento della requisitoria del pm, mentre da calendario per il 18 marzo è prevista la sentenza. Già ieri Berlusconi aveva annunciato l’impossibilità di partecipare a un incontro previsto per oggi col premier uscente Mario Monti e alla riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl.

Si staccano i pezzi del sistema sanitario Formigoni…

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Ci sono gesti destinati ad assumere un forte significato simbolico. Così, nella Regione Lombardia che fa i conti con la fine dell’era Formigoni, fanno rumore le dimissioni appena rassegnate da Francesco Beretta, 66 anni, ciellino, amico fraterno del Celeste con cui ha perfino condiviso in gioventù per quattro anni la casa dei Memores domini di via Bazzoli. Beretta lascia la poltrona da direttore generale dell’ospedale San Gerardo di Monza dove sedeva dal gennaio 2011, l’ultimo posto occupato dopo una carriera che dagli anni Novanta l’ha visto in posizioni chiave. È l’uscita di scena dunque – salvo ripensamenti – di un pezzo da novanta della Sanità formigoniana, travolta dagli scandali giudiziari degli ospedali San Raffaele e Maugeri.

Il celeste Formigoni viveva in paradiso!

paradisi-formigoni

Vacanze da sogno e pagate da Daccò, non ci sono dubbi per l’operatore turistico Giuseppe Danzi che organizzò i capodanni più famosi d’Italia.

Primo Capodanno, 2006-2007 
«Daccò nel settembre 2006 mi contattò dopo molto tempo che non ci sentivamo e mi chiese se potevo organizzare per lui ed i suoi amici una vacanza per il Capodanno 2006-2007 in Sudamerica con le migliori sistemazioni possibili nelle località selezionate. Il viaggio, della durata di poco meno di 15 giorni, prevedeva un giro dell’Argentina, Patagonia e Brasile. Daccò mi indicò, come persone che avrebbero partecipato al viaggio, oltre a se stesso, sua moglie, la figlia Monica con il fidanzato, Alberto Perego ( convivente del governatore nei Memores Domini , ndr) e Roberto Formigoni, che rientrò in Italia prima dell’ultimo trasferimento in Brasile). Il costo del viaggio è stato di circa 10 mila euro a persona ed è stato pagato da Daccò parte in contanti e parte con bonifico».

Secondo Capodanno, 2007-2008 
«Anche quell’anno Daccò mi ha chiesto di organizzare un viaggio nel periodo di Capodanno dicendomi che preferiva una vacanza stanziale. Mi indicò come meta del viaggio Anguilla ( ai Caraibi , ndr) e mi chiese di selezionare delle ville presso le quali poter soggiornare. I partecipanti al viaggio erano gli stessi dell’anno prima», quindi anche Formigoni. «Il viaggio è durato quasi 15 giorni. Fu selezionata una villa (Altamer) al prezzo complessivo di circa 130 mila dollari, comprensivo della prima colazione e del personale di servizio. A tale somma si devono poi aggiungere i biglietti aerei di circa 3.500 euro a persona, lo scalo a Parigi (con pernottamento), i pranzi e le cene, nonché i noleggi di auto e barche ed escursioni in loco. Anche in questa occasione pagò tutto Daccò».

Terzo Capodanno, 2008-2009 
È quello della domanda nella videochat: «Anche per il 2008-2009 ho organizzato le vacanze di Daccò e dei suoi amici. Fu prenotata la stessa villa dell’anno prima al prezzo di circa 140 mila dollari. Il viaggio è durato circa 15 giorni con scalo a Parigi, ma questa volta i passeggeri erano Daccò, la moglie, la figlia, Perego, Formigoni, Mauro Villa ( suo segretario particolare, ndr). Ricordo che a metà vacanza Villa tornò indietro e al suo posto andarono il fratello di Formigoni, Carlo, accompagnato dalla moglie. Il costo del volo si aggirava intorno ai 3.500 euro a persona. Tutti i costi furono sostenuti da Daccò».

Quarto Capodanno, 2009-2010 
«Il viaggio è stato organizzato nello stesso identico modo di quello dell’anno precedente. Stessa villa, stessi partecipanti, stesse modalità di prenotazione e di pagamento» saldato da Daccò.

Quinto Capodanno, 2010-2011 
Poiché «c’erano state lamentele da parte degli ospiti di Daccò sull’adeguatezza dei servizi erogati dalla società Altamer presso la villa, per il Capodanno 2010/2011 Daccò decise di prenotare una villa a St. Marteen il cui costo era di poco inferiore, credo sui 130 mila dollari. Esclusa la figlia di Daccò, i partecipanti sono rimasti gli stessi; dopo una settimana sono stati raggiunti dal fratello di Formigoni e dalla moglie. A differenza dell’anno precedente, per questa vacanza non ho prenotato alcun volo in quanto Daccò ha utilizzato un jet privato, credo il Challenger del San Raffaele. Per quanto a mia conoscenza tutti i costi sono stati sostenuti da Daccò».

 

NO! I lavoratori bocciano l’accordo, nulla di fatto al San Raffaele

I lavoratori dell’ospedale San Raffaele di Milano hanno bocciato l’accordo firmato da Rsu ed azienda la scorsa settimana. Ora la tensione è altissima.

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Inchiesta San Raffaele: Formigoni indagato per corruzione

S. Raffaele. Azienda e sindacati non si accordano: 244 posti a rischio

San Raffaele: medici bloccano tangenziale

Manifestazione spontanea quella dei medici sulla tangenziale di Milano che hanno impedito al traffico di scorrere dalle 9,30 alla 10.30. I medici e paramedici hanno poi ripreso servizio in ospedale.

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