Chiesti 20 anni per Varani, che ordinò l’aggressione con l’acido a Lucia Annibali

lucia-annibali-tuttacronacaHa tenuto lo sguardo basso Luca Varani, mentre il pm Monica Garulli ha chiesto per lui 20 anni di carcere nel corso del processo in svolgimento a Pesaro. L’uomo era il mandante dell’aggressione con l’acido a Lucia Annibali. Per i presunti sicari albanesi, Rubin Talaban e Altistin Precetaj, sono invece stati chiesti invece 18 anni. L’avvocato di parte civile Francesco Coli, che ha riportato anche il pensiero dell’Annibali, ha commentato: “Una pena bassa, in Bangladesh 20 anni sono la pena minima. D’altra parte lo ha ammesso anche il pm, che non poteva chiederne una più alta”. Su base matematica, infatti, la pena, tenuto conto tra l’altro gli anni per ciascun reato e delle aggravanti, sarebbe stata per Varani di 37 anni, ma comunque il pm non avrebbe potuto chiederne più di 30, e con lo sconto di pena previsto dall’abbreviato si è arrivati così a 20 anni. Lo stesso vale per i presunti sicari, per i quali la pena sarebbe stata di 27 anni.

Pubblicità

“Non chiamatemi poveretta”: parla il Cavalier Lucia

 

lucia_annibali_tuttacronacaIeri la nomina a Cavaliere della Repubblica, oggi la lettera aperta al Corriere della Sera. Lei è Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l’acido per volere del suo ex fidanzato. Nella missiva si legge: “Per favore non dite ‘poveretta’. Sforzatevi di pensarmi come Lucia e basta, non solo e sempre come Lucia la sfigurata, appunto. È vero, è impossibile guardarmi in faccia e non vedere quello che mi hanno fatto”, ma lei vuole andare avanti, scrivere una nuova pagina della sua vita ora.  “Se potrò essere un esempio, se potrò aiutare anche soltanto una di loro a venirne fuori ne sarà valsa la pena. Oggi (ieri, ndr) ho parlato a una platea di ragazzini per la prima volta nella mia vita. La loro attenzione mi ha commosso, sentivo i loro pensieri girare attorno a me, capivo che dentro ciascuno di loro c’era una speranza per il futuro. Spero che nessuno di quei ragazzi diventi mai il problema di una donna, che nessuno scelga di non avere rispetto”, conclude.

Matrimonio con la scorta!

tuttacronaca-pisa-pontedera-matrimonio-scorta

Vittima dello stalking dell’ex una donna pontederese, nel Pisano, è stata costretta a un matrimonio ‘blindato’ con tanto di scorta di una  decina di poliziotti in borghese fuori e dentro la chiesa. L’ex infatti l’aveva minacciata di gettarle l’acido in faccia così si sono rese necessarie misure di sicurezza eccezionali. Per fortuna alla fine lo spasimante respinto non si è visto e i fidanzati, emozionati e impauriti, sono riusciti a sposarsi. Nessuna traccia dell’ex minaccioso neppure all’uscita dalla chiesa e del tradizionale lancio del riso, pratica anche quella sorvegliatissima da parte degli agenti ‘di scorta’ in borghese.

Un premio per Lucia Annibali: l’avvocatessa sfregiata dall’acido che ha scelto la vita

lucia_annibali-tuttacronacaE’ stata la madre di Lucia Annibali, l’avvocatessa 36enne sfregiata con l’acido da due sicari ingaggiati dall’ex compagno, Luca Varani, il 16 aprile scorso a Pesaro, a ritirare a nome della figlia il premio Tartufo d’Oro. Il riconoscimento è stato attribuito alla donna dall’amministrazione comunale di Sant’Agenlo in Vado e dalla Commissione Pari Opportunità delle Marche. Lei è rimasta a casa, a Urbino dopo lunghi mesi trascorsi in ospedale a Parma mentre Varrani attende l’11 dicembre, giorno in cui avrà luogo il processo per direttissima per tentato omicidio e lesioni personali gravissime. La rabbia dell’uomo era scaturita dall’abbandono: Lucia aveva infatti posto fine alla relazione dopo aver scoperto che era fidanzato da anni con un’altra ragazza e stava per diventare padre di una bambina, nata da poco. Dopo di che l’aggressione e il lungo calvario fatto di dolore e interventi chirurgici. E costellato dal coraggio e dalla forza. In un messaggio di ringraziamento per chi ha pensato a lei per il premio, Lucia ha scritto: “Fin dai primi istanti dopo l’aggressione ho scelto la vita, ho deciso che sarei dovuta guarire e ho impiegato tutta la forza che avevo dentro di me per questo. E’ stata molto dura, lo è tuttora. In questi mesi ho conosciuto il dolore, ne ho provato tanto e ho dovuto imparare a conviverci, ma sono stata comunque sempre speranzosa, anche nei momenti più difficili, perchè ho coltivato la parte buona di quanto mi è accaduto”.  E ancora: “Non so se il mio sia coraggio. Ho sperimentato che quando è vissuto nella gratitudine e nell’amore per la vita, il dolore diventa cura dell’anima. Per questo sarò felice se questa mia testimonianza sarà d’aiuto a chi soffre, perchè vorrà dire che il sacrificio a cui sono stata chiamata non sarà stato inutile”.  L’avvocatessa ha voluto condividere il premio con i familiari, “i miei genitori, il mio tenerissimo fratello Giacomo”, “le mie meravigliose amiche e tutti gli amici che in questi mesi non mi hanno mai lasciata sola né fatta sentire diversa e che vivono con me, ogni giorno, la gioia e l’entusiasmo per i miei progressi”. Un grazie particolare l’ha rivolto “alle forze dell’ordine e a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato con grande impegno al mio caso per far emergere la verità”.  E poi l’ultimo pensiero, “non certo per importanza, per i miei medici, le infermiere e infermieri del Centro grandi ustionati di Parma che quella notte di sei mesi fa mi hanno accolta e poi accudita curando, giorno dopo giorno, con le loro mani gentili ed i loro cuori affettuosi, le mie ferite esterne ed interne. A loro non sarò mai grata abbastanza per quello che hanno fatto e che faranno per me. Ringrazio tutti per la solidarietà e l’affetto, che alleggeriscono il peso di tanto male”.

Shock a Napoli, donna getta acido sui rom, investito un bimbo. E’ grave.

acido -contro-rom-tuttacronaca

La tensione sociale sale e porta a gesti criminali. Nel quartiere di Fuorigrotta, in via Andrea Doria, altezza del civico 22, una donna rom insieme al suo bambino è stata investita da una pioggia di acido. La donna ha immediatamente strappato di dosso gli abiti al bambino. Anche un benzinaio ha prontamente portato soccorso aiutando la donna a levare gli abiti fumanti dal piccolo, mentre i passanti hanno accompagnato il bimbo e donna in farmacia da dove alle 10,18, è stato chiamato il 118. Il piccolo in gravi condizioni è stato portato al Santobono. La polizia ha recuperato una piccola felpa di taglio maschile con svariati buchi da bruciatura. La polizia sta identificando il possibile autore del gesto.

La storia di Elisa Trombin, sindaco minacciato con l’acido.

elisa-trombin-sindaco-acido-tuttacronaca

Elisa Trombin, sindaco di  Jolanda di Savoia, nel Ferrarese, sarà protetta dopo le intimidazioni che nei giorni scorsi da parte di un uomo al quale non era stato dato un alloggio pubblico. Le gravi minacce erano state lanciate dall’uomo durante un incontro tecnico per l’assegnazione di alloggi quando aveva gridato «dite alla sindaca che la prossima volta verrò con l’acido muriatico».

All’uscita Elisa Trombin è parsa rasserenata: «Ringrazio le forze dell’ordine e il prefetto, posso dire di sentirmi ora molto più tranquilla e sicura», grazie anche «alla vicinanza espressa da tutte le forze dell’ordine». Solidarietà le è stata espressa dal sindaco della vicina Comacchio, Marco Fabbri.

 

Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l’acido, tra nuovo volto e coraggio

lucia-annibali-tuttacronacaEra il 16 aprile quando due uomini si sono introdotti nella sua abitazione e l’hanno sfregiata con l’acido. Dopo quasi 5 mesi Lucia Annibali, come aveva promesso prima dei suoi sette interventi di chirurgia plastica, ha deciso di mostrarsi al mondo, con un volto nuovo, ma il coraggio e la determinazione di sempre. E’ pronta a ricominciare “tutto daccapo con la mia nuova faccia, con il naso un po’ così, con gli occhi fra l’orientale e la riempita di botte, con le sopracciglia da tatuare e la bocca buona per sorridere, finalmente, dopo l’ultima operazione. Ma posso fare di meglio e di più. Sono sicura che so fare di meglio e di più”. E Lucia è certa che il mandante dell’aggressione “è stato lui, il mio ex”. Parla dell’avvocato Luca Varani, attualmente in carcere accusato di lesioni gravissime, stalking e tentato omicidio. “È il mandante dell’aggressione” dice il pubblico ministero Monica Garulli che ha fatto arrestare anche i due albanesi esecutori materiali dell’agguato. Lucia, che al Corriere ha mostrato le foto del suo nuovo volto, spiega: “Quello che so di lui è nelle carte, fuori dall’inchiesta non voglio più nemmeno nominarlo. La sua sorte non mi interessa minimamente. Devo pensare a me e a guarire il più possibile, lo devo a me stessa. Voglio riordinare la vita partendo proprio da quello che mi è successo. Devo dire la verità, non sto morendo dalla voglia di tornare al mio lavoro di avvocatessa, e invece mi piacerebbe moltissimo aiutare in qualche modo gli ustionati, occuparmi delle donne schiacciate da uomini inetti e incapaci di convivere con le loro fragilità. Alle donne voglio dire ‘voletevi bene, tanto, tantissimo. Credete in voi stesse e sappiate che ogni atto di violenza subita non dipende mai da voi che amate l’uomo sbagliato ma da lui che lo commette’. Agli ustionati come me invece dico di tenere duro e avere pazienza, tanta pazienza”.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Ora che si avvicina il 18 settembre, data del suo 36° compleanno, l’avvocatessa ha anche scritto una lettera, piena di speranza e coraggio, per se stessa e per i medici che si sono presi cura di lei. “Il 16 aprile 2013 alle 21:30 sono stata brutalmente aggredita e strappata alla vita. La parte di me che è sopravvissuta ha lottato con tutte le sue forze. Attraverso la speranza ho sopportato i dolori del corpo più intensi e le notti più buie per tornare alla vita. E in parte ce l’ho fatta. La strada è ancora lunga… ma quest’anno, per il mio compleanno, il 18 di settembre, voglio festeggiare per celebrare la vita, l’amore e l’amicizia. Voglio ringraziare, con il cuore traboccante d’amore, i miei medici di Parma che stanno avendo cura di me, rendendo possibile il miracolo. Voglio raggiungere con un forte abbraccio la mia famiglia e i miei amici perché sono stati la ragione della mia lotta. E sono grata a tutte le persone che ho incontrato, a chi ha avuto un pensiero per me, per aver reso incredibile il mio viaggio di ritorno. A quelle donne schiacciate da uomini inetti e incapaci di convivere con le proprie fragilità, dico di volersi bene, tanto, tantissimo! Di lottare e credere in se stesse, nelle proprie idee e in ciò che suggerisce loro il cuore. È in questi luoghi che si trova la verità, non nelle parole che escono dalla bocca di quegli uomini. Comunque vada, ne sarà valsa la pena perché ogni atto di violenza non dipende mai dalla donna che ama l’uomo sbagliato, ma dall’uomo inetto che lo commette. Agli ustionati come me dico di tenere duro e avere pazienza, tanta pazienza. Sopportiamo il martirio del corpo e curiamo la ferita dell’anima, coltivando la speranza tutti i giorni perché ogni giorno è un passo verso la guarigione: ogni giorno è un po’ più facile di quello precedente. E impariamo che la nostra identità non è data dall’aspetto esteriore, ma da quello che c’è nel nostro cervello e nel nostro cuore. Infine, a me stessa, dico… Buon 36esimo compleanno Luci!!!”

Donna sfigurata dall’acido a Genova.

acido-genova-tuttacronaca

Ancora un atto di violenza, ancora contro una donna, ancora l’acido che terrorizza. Questa volta a essere coinvolta è stata un’impiegata, 46enne, di  una impresa di pulizie che lavora nell’ospedale Galliera. La donna aveva appena finito il turno quando è stata aggredita da uno sconosciuto. Immediati i soccorsi alla vittima che è stata portata al pronto soccorso dello stesso ospedale dove le sono state riscontrate ustioni al volto. L’episodio è avvenuto all’interno degli spogliatoi degli addetti alle pulizie dell’ospedale. L’aggressore, secondo quanto riferito dalla donna, aveva il volto coperto. La vittima, italiana e residente nel quartiere Marassi, non è in pericolo di vita.

Rumore in strada: 80enne lancia sassi e acido dal balcone della sua abitazione

fermo-sassaiola-acido-tuttacronacaIeri sera in centro a Porto Sant’Elpidio un 80enne, disturbato dal rumore proveniente dalla cornetteria della zona, attorno alla mezzanotte si è affacciato al balcone della sua abitazione in mutande ed ha iniziato a scagliare sassi contro gli avventori. Non pago, ha poi lanciato un flacone di acido per disgorgare i lavandini. Una bambina di 12anni è stata centrata da una pietra mentre un uomo che era con lei, il compagno 44enne della madre, è stato raggiunto in testa e alla schiena dal flacone. Sul posto sono giunti sia gli agenti della polizia locale che i carabinieri, oltre ai medici del 118 e della Croce Verde che hanno medicato l’uomo. L’80enne ora dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e tentate lesioni gravi.

Lucia Annibali: parla l’avvocatessa sfregiata con l’acido

annibali_lucia-tuttacronacaEra aprile quando, rientrata a casa, l’avvocato Lucia Annibali trovò due uomini, al soldo dell’ex, che l’attendevano per sfregiarla con dell’acido. In una lunga intervista al Corriere della Sera la 35enne racconta ora quei terribili giorni. L’ultimo ricordo, prima che la vista si annebbiasse, è di quell’uomo incappucciato. “Mi ha guardato, aveva in mano un barattolo”. Dopo di che sono arrivati le urla e il dolore. “Ricordo la mia faccia che friggeva, rantolavo”. Ma la donna non si arrende alla disperazione, ricomincia dalla speranza, determinata. “Non mi arrenderò mai, lo sappia chi mi ha fatto tutto questo. Possono avermi tolto il viso, non la voglia di ricominciare. Sono qui, viva. Ho giurato a me stessa che ce l’avrei fatta e ce la farò”. Il percorso l’ha già intrapreso e ora cerca di ritrovare un volto, dopo che qualcuno ha tentato di cancellare il suo con la violenza.”Quella non sono più io”, ammette quasi parlando a sé stessa guardando le foto della sua vita. “So perfettamente che non tornerò com’ero prima, ma ci andrò il più vicino possibile”. E prosegue: “Ho in programma un’operazione per allargarmi la bocca, così sembrerò ancora più umana e finalmente potrò tornare sorridere”. Dell’ex, Luca Varani, non vuole parlare, preferisce concentrarsi sul suo presente e futuro. “Posso solo dire che adesso sto molto bene con me stessa rispetto a un minuto prima dell’aggressione: almeno è finita tutta quell’angoscia che potesse succedermi qualcosa”. Tra le difficoltà da affrontare, ci sarà anche quella di tornare tra la gente: “Ora dovrò tornare tra la gente. Una specie di uscita l’ho fatta: mi guardavano tutti. Ma prima o poi ci riprovo”.

Preeti Rathi non ce l’ha fatta: morta la ragazza sfregiata con l’acido

preeti-rathi-morta
Non ce l’ha fatta la 23enne Preeti Rathi, assalita a Mumbai con un acido subito dopo essere arrivata in città per lavorare come infermiera, un mese fa. I medici hanno fatto di tutto per salvare la vita della giovane donna, che è però morta ieri per una disfunzione polmonare totale. A darne notizia è stato oggi il quotidiano The Hindu. Preeti arrivò esattamente un mese fa, il due maggio, nella capitale e avrebbe dovuto prendere servizio in un ospedale militare. Il killer, uno sconosciuto a volto che ancora non è stato individuato, le ha toccato la spalla facendola girare, dopo di che le ha lanciato il liquido sul volto da distanza ravvicinata. La ragazza ha subito numerosi interventi, sia al volto che agli organi interni, colpiti dalla sostanza che aveva in parte ingerita. Dopo esser stata trasferita in un secondo centro sanitario, ha subito nuovi interventi di plastica, mirati a ricostruire l’esofago. Purtroppo, ha poi manifestato i sintomi di una polmonite chimica. E’ arrivata anche la conferma di un medico che ha spiegato: “le lesioni interne, aggravate dalla polmonite chimica, rappresentavano un quadro gravissimo e che al momento del ricovero le speranze di sopravvivenza della ragazza non erano superiori al 5%”.

Acido gettato addosso a una 31enne di Vicenza.

acido-donna-tuttacronaca

Aprire la porta di casa ed essere investiti dalla soda caustica questo è quello che è accaduto a una 31enne sposata che abita in una villetta alla periferia di Vicenza . Erano circa le 14.30 quando ha sentito suonare ed è andata ad aprire convinta che fossero dei parenti che le abitano a fianco e spesso vengono a trovarla. Invece si è trovata di fronte due persone incappucciate che l’hanno bloccata, costretta  a terra e poi le hanno rovesciato addosso la soda caustica su un braccio. La donna divincolandosi è stata colpita dalla sostanza anche a un gluteo. Trasportata in ospedale è stata accolta come di prassi nella sala rianimazione, ma poco dopo è stata fatta uscire. Le condizioni non preoccupano, ma il gesto resta terribile.

Arrestato il secondo aggressore di Lucia Annibali

lucia annibali-tuttacronaca

Sono tutti nelle mani della polizia i tre uomini che hanno concorso a sfregiare con l’acido, il 16 aprile scorso, l’avvocatessa di Urbina, Lucia Annibali. Il mandante, l’avvocato Luca Varani, è stato il primo ad essere fermato, lui che voleva vendicarsi e non accettava di essere stato lasciato dalla collega quando lei ha scoperto che era già fidanzato da anni e in attesa di un figlio. Se sabato erano scattate le manette ai polsi di uno dei due esecutori materiali, Altistin Precetaj, 28 anni, albanese di Scutari, questa mattina, poco dopo le 5, i carabinieri di Pesaro e Chieti sono riusciti ad arrestare anche il secondo, l’albanese 31enne Rubin Talaban. L’oumo, che si preparava a fuggire in Albania, si trovava a San Salvo Marina, nascosto in un’abitazione con due connazionali per i quali è scattata l’accusa di favoreggiamento e che sono stati arrestati a loro volta. Nell’alloggio i carabinieri, guidati dal comandante provinciale di Pesaro, col. Giuseppe Donnarumma, non hanno trovato armi ma una certa quantità di denaro.

Gli albanesi che sfregiarono Lucia Annibali e una strana casualità

lucia-annibali-tuttacronaca

Continua in ospedale l’odissea di Lucia Annibali, l’avvocato 35enne, aggredito lo scorso aprile nel suo appartamento a Pesaro, da due albanesi, probabilmente mandati dall’ex  Luca Varani. Ma mentre le condizioni della donna restano stabili, la polizia ha fermato  Altistin Precetaj, 28 anni, albanese di Scutari, che si sospetta essere uno dei due esecutori materiali del gesto che hanno sfigurato l’Annibali. L’albanese è stato localizzato dai carabinieri in un casolare di Novilara, dove aspettava che le acque si calmassero per scappare all’estero. Resta ancora ricercato l’altro albanese,
Rubin Talaban, 31 anni, suo concittadino, considerato l’uomo che ha materialmente gettato l’acido addosso alla vittima. I due albanesi sono stati incastrati dalle immagini di una telecamera di sicurezza che li ha ripresi in Via Rossi, la sera dell’agguato, a pochi passi dall’abitazione di Lucia Annibali. Precetaj, difeso dall’avv. Umberto Levi, avrebbe detto di aver incontrato casualmente Talaban, di aver preso un caffé con lui per poi andare a trascorrere la serata in un circolo dopo aver lasciato l’amico.

Talaban, e questa è la prima casualità, era stato fermato circa 3 settimane prima dell’agguato dalla polizia per un controllo: con sé aveva una bottiglia di acido e non aveva saputo spiegare perche’ se la portasse dietro. Il nervosismo gliel’aveva fatta scivolare di mano e l’acido era caduto, ferendolo, su un piede dell’agente che lo stava controllando. Fatti gli accertamenti del caso, Talaban era stato allontanato con foglio di via, ma evidentemente era rimasto in zona. Altro aspetto ‘strano’ della vicenda, e probante per i carabinieri, il tentativo di Varani di disfarsi di una Smart immatricolata nel 2004, in ottime condizioni d’uso, facendola rottamare. La city car, però, non è stata demolita, e su quella – e altre auto in uso al professionista – i carabinieri del Ris stanno effettuando rilievi perché la convinzione degli investigatori è che vi siano tracce di acido, in particolare sul blocco dell’accensione, posto tra i due sedili, che risulta corroso. Varani inoltre si sarebbe presentato una seconda volta dall’autodemolitore per richiedergli indietro i sedili con la scusa di volerli vendere su E-Bay. Gli inquirenti sono convinti che Varani fosse ossessionato dalla donna, che lo aveva lasciato a ottobre dopo aver scoperto che il compagno non aveva mai troncato la relazione con la sua fidanzata ‘storica’, da cui peraltro l’uomo aspetta un figlio. A febbraio, è emerso dalle indagini, Lucia Annibali se l’era ritrovato sul pianerottolo di casa. Entrando, aveva avvertito un forte odore di gas. Aveva così chiamato un tecnico scoprendo che alla caldaia mancava del tutto una guarnizione. Vi era stato quindi già un tentativo di uccidere la donna, la quale ha dichiarato di non aver mai voluto sporgere denuncia per non rovinare professionalmente l’uomo.

Fermato uno dei due albanesi che hanno sfigurato Lucia Annibali

Avvocatessa-Pesaro-acido

E’ scattato il primo fermo per uno dei due sicari albanesi che, la sera del 16 aprile, aggredirono l’avvocato 35enne Lucia Annibali nella sua stessa casa. I due uomini erano stati assodati da Luca Varani, ex della donna, che li aveva conosciuti per motivi lavorativi essendo anche lui avvocato. Varani, per quella stessa sera, si era poi creato, inutilmente, un alibi che non lo collegava alla scena del delitto. Mentre lui giocava a calcio, la donna è rimasta sfigurata dal vetriolo che le ha anche procurato lesioni agli occhi. Ora i carabinieri del Comando provinciale di Pesaro hanno preso un 28enne pregiudicato di Scutari, Altistin Precetaj, 28 anni, che è stato  localizzato dopo una lunga caccia all’uomo in un casolare mentre si preparava a fuggire all’estero. Si continua a cercare il connazionale.

Lucia Annibali, sfregiata dall’ex è in condizioni stazionarie.

lucia-annibali-tuttacronaca

Restano stazionarie le condizioni di Lucia Annibali, l’avvocatessa 35enne, che è stata vittima di un aggressione con il vetriolo da parte di due albanesi assoldati dall’ex che non aveva accettato la fine della loro storia. La donna ancora non è stata operata agli occhi, ma oggi è stato necessario prelevare un lembo di pelle che nei prossimi giorni le verrà impiantato sulla cute. Il pm di Pesaro Monica Garulli che indaga sul caso ha disposto una perizia per accertare se l’acido gettato addosso a Lucia Annibali potesse essere mortale. In tal caso l’accusa sarebbe trasformata da lesioni aggravate a tentato omicidio. Intanto Luca Varani, l’ex di Lucia, continua a professarsi innocente.

Lucia Annibali sfregiata da due albanesi al soldo dell’ex!

lucia-annibali-tuttacronaca-acido-fermato-ex-fidanzato

Luca Varani, ex di Lucia Annibali, avrebbe assoldato due albanesi come esecutori materiali dell’aggressione avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì ai danni dell’avvocatessa 35enne. L’uomo si trova ora in stato di fermo nel carcere di Villa Fastiggi con l’accusa di concorso in lesioni volontarie gravissime. I due albanesi sarebbero entrati in contatto con Varani per una consulenza professionale, essendo l’avvocato  specializzato in infortunistica e iscritto all’Ordine di Rimini. Non avrebbe quindi non a che fare con l’incidente l’albanese che di recente era stato fermato dalla polizia in centro a Pesaro. L’uomo aveva insospettito perchè aveva con sè una bottiglia di acido di cui non aveva saputo giustificare il possesso e che aveva fatto cadere accidentalmente sul piede di un agente.

 

Vendetta dell’ex dietro il vetriolo che ha sfregiato l’avvocatessa?

avvocatessa-Lucia Annibali-tuttacronaca

Sarebbe un collega di Lucia Annibali, l’avv. Luca Varani, 35 anni, di Pesaro il mandante che avrebbe incaricato un uomo di gettare l’acido in faccia all’Annibali. Tra i due tempo fa c’era stata una relazione sentimentale e sembra che proprio l’avvocatessa, avrebbe immediatamente fatto il suo nome alla vicina che era corsa in suo aiuto. Varani è stato sentito a lungo nella caserma dei Cc di Pesaro. Ieri sera alle 21:35 circa, mentre la Annibali veniva aggredita e sfigurata in casa, in via Rossi 19, da un uomo incappucciato, lui era impegnato in una partita di calcio di terza categoria. L’uomo, che si è dichiarato innocente è stato trasferito poco fa nel carcere di Villa Fastiggi.

 

Avvocatessa sfigurata dall’acido, è gravissima!

vetriolo-tuttacronaca-pesaro

E’ stata aggredita ieri sera nella sua abitazione di Pesaro Lucia Annibali, avvocatessa 35enne, che ora rischia di perdere la vista. Un uomo a volto coperto si è introdotto nella sua casa e non appena la donna è entrata le ha gettato l’acido sul viso per poi fuggire.  La vittima è riuscita comunque ad avvisare i carabinieri, nonostante i dolori lancinanti. I carabinieri si sono lasciati sfuggire che probabilmente c’è una storia dietro, ma sarebbe esclusa, almeno da quanto affermano alcune fonti ben informate, la pista passionale, legata a un ex della donna. Al momento non ci sono fermi.

L’oscena India… 4 donne sfregiate dall’acido!

violenza,india,tuttacronaca

Non si arresta l’ondata di violenza contro le donne in India. Quattro sorelle di età compresa tra i 19 e i 24 anni sono state vittime di un’aggressione nell’Uttar Pradesh, nel Nord del Paese: due uomini non ancora identificati hanno gettato loro addosso acido. Una delle quattro ragazze è ora ricoverata a New Delhi per le gravi ustioni riportate.

Le sorelle, tre delle quali sono insegnanti, stavano tornando a casa dopo la scuola. “Le vittime stavano camminando insieme quando due uomini in motocicletta, dopo aver fatto alcuni commenti osceni, hanno gettato loro addosso l’acido”, ha raccontato un responsabile della polizia, aggiungendo che nessuno dei due aggressori è stato ancora arrestato.

La condizione femminile in India e le frequenti violenze ai danni delle donne sono sotto i riflettori internazionali dopo lo stupro e la morte di una studentessa a New Delhi a dicembre. Inoltre, il parlamento indiano ha votato contro una proposta di legge finalizzata ad aumentare all’ergastolo la pena prevista per gli attacchi all’acido: attualmente per questo tipo di reato la pena prevista per i colpevoli è dagli 8 ai 12 anni di carcere, a seconda dei danni subiti dalle vittime, ma i condannati possono poi essere rilasciati su cauzione. Diverse associazioni hanno anche chiesto una regolamentazione della vendita dell’acido conosciuto come “Tezaab”, normalmente usato per la pulizia degli attrezzi arrugginiti.

Newwhitebear's Blog

Poesie e racconti: i colori della fantasia

RunningWithEllen's Blog

Two sides of God (dog)

Que Onda?

Mexico and beyond

Just a Smidgen

..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY

Silvanascricci

NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'

Greenhorn Photos

A fantastic photo site

mysuccessisyoursuccess

Just another WordPress.com site

blueaction666

Niente che ti possa interessare.....

rfljenksy - Practicing Simplicity

Legendary Whining and Dining World Tour.

metropolisurbe

Just another WordPress.com site

Real Life Monsters

Serial killers and true crime

"ladivinafamiglia"

"Solo quando amiamo, siamo vivi"

Vagenda Vixen

*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*

lazylauramaisey

The Adventures of Danda and Yaya

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: