Sono morte due persone, all’alba di oggi, a causa di un incendio scoppiato in un edificio a Barcellona, come hanno reso noto in un comunicato i vigili del fuoco della Generalitat. Il fuoco è divampato attorno alle 2.53 in un appartamento al terzo piano per poi raggiungere quello superiore. I pompieri hanno estratto dall’edificio gli inquilini mentre il palazzo contiguo è stato evacuato. Si parla di 14 feriti e almeno 200 evacuati. Dopo alcune ore l’incendio, probabilmente scoppiato a causa di una fuga di gas, è stato spento. Le vittime sono un uomo di 76 anni e una donna disabile di mezza età. Per trovare una via di scampo, diversi inquilini si sono buttati dal quinto piano dell’edificio sui teloni stesi dai vigili del fuoco.
Nakada Setsuya è uno dei massimi esperti al mondo di vulcanologia e grandissimo esperto di fama mondiale anche di terremoti. E’ stato lui a dichiarare durante i lavori della XII conferenza mondiale dei geoparchi ospitata ad Ascea, nel Parco nazionale del Cilento, che «il Vesuvio erutterà, è sicuro perché è un vulcano attivo, anche se non si può prevedere quando», ma visto che ci sono abitazioni nell’area sino ai piedi del vulcano «gli italiani devono discuterne e preparare un piano per gestire la situazione». Tale osservazione di carattere puramente scientifico è servita poi come trampolino di lancio al responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli già assessore alla provincia della Protezione civile.
«Tutto il mondo – è stato il commento di Borrelli – è preoccupato e lancia allarmi per i vulcani del napoletano. Solo la Protezione Civile nazionale continua a dormire sogni beati rinviando di anno in anno il piano dei Campi Flegrei e non aggiornando quello del Vesuvio. I vertici della Protezione Civile puntano tutto sulla fortuna augurandosi che durante il loro mandato non avvenga nulla per scaricare ai successori eventuali disastri e gestioni delle emergenze. Una condotta a nostro avviso scellerata che pagheranno sicuramente le popolazioni del vesuviano e dei Campi Flegrei. Semplicemente non sappiamo a quale generazione toccherà il conto per l’ inadeguatezza dello Stato centrale, il disinteressamento di gran parte delle amministrazioni locali e la follia dell’ edificazione selvaggia e abusivismo edilizio su un territorio tanto pericoloso. È utile segnalare che la Protezione Civile nazionale ha annunciato 4 volte di aver terminato i lavori per il piano di evacuazione dei Campi Flegrei che però non è stato mai reso noto. Sull’aggiornamento del piano del Vesuvio invece tutto tace».
Peccato esporsi alle critiche del luminare giapponese quando, nel recente passato, la Protezione Civile italiana è stata una delle migliori del mondo e basterebbe rivisitare le linee guida che circa 15 anni fa furono emanate a livello nazionale, per il Piano di Emergenza Vesuvio, che andava naturalmente completato e intersecato con i singoli piani delle località a rischio dell’area vesuviana. Cosa ne è stato di tanto lavoro e di tanti sforzi? Tutto vanificato da anni di noncuranza e di teste girate da altre parti? Magari tutti presi dai “grandi eventi”, sorta di feste religiose o sportive che, forse, poco avevano a che fare con la Protezione Civile!