L’incredibile gaffe di un giornalista: “Quali sono le difficoltà del girare nello spazio?”

cuaron-perez-tuttacronaca“Quali sono le difficoltà tecniche e umane del girare nello spazio?” E’ questa la domanda che Carlos Perez, giornalista di Tv Azteca, ha rivolto al regista Cuaron alla conferenza stampa di presentazione del suo ultimo film, Gravity. La parte migliore, probabilmente, è che dopo l’incredibile gaffe del reporter il regista, divertito, ha risposto in tutta tranquillità, tra le risate del pubblico. Perez, c’è da sottolineare, lavora per il programma satirico “Deberían Estar Trabajando” (Si dovrebbe lavorare).

La lunga strada per tornare a casa: c’impiega 25 anni, lo aiuta Google

long-way-home-tuttacronacaSaroo Brierley, o Saroo Munshi Khan come si chiamava prima di essere adottato, aveva 5 anni quando, nel 1986, chiedeva l’elemosina assieme al fratello alla stazione ferroviaria di Berhanpur, in India. Un giorno, stanco, si addormentò su un treno in sosta. Al risveglio, il piccolo Saroo si ritrovò a 1500 km da casa, a Calcutta, dove iniziò una vita nuova ma non troppo dissimile dalla precedente. Quando le autorità si accorsero di lui, lo affidarono a un orfanotrofio. Passa il tempo e, nel 1987, viene adottato. La sua nuova famiglia ha origini australiane e lui la segue a Hobbart, in Tasmania, dove prende il cognome Brierley. Man mano che cresce, i suoi ricordi sfumano, le sue origini si sbiadiscono, ma resta forte il desiderio di rivedere la sua famiglia. Tutto quello che ha per ritrovarla sono solo alcuni luoghi, senza un nome, posti come la stazione, una diga, un serbatoio dove si era ferito. Inizia allora una laboriosa ricerca, che passa anche attraverso i social, durante la quale il giovane Saroo studia le linee ferroviarie collegate a Calcutta. Un aiuto arriva dalla lingua Hindi, con la ricerca che si concentra nelle aree dove viene parlata. Finalmente, un balzo in avanti: trova su Google Earth una struttura familiare, nei pressi di un ponte. Osservando la zona, riconosce la sua terra natia e così, ormai uomo, l‘anno scorso è finalmente tornato ad abbracciare sua madre. E l’ha presentata anche a suo figlio, Ayan Khan. La storia di Saroo, che all’epoca fece il giro del mondo, è diventata un libro: Long Way Home.

Scossa di terremoto in Irpinia

terremoto-irpinia-tuttacronacaUna scossa di terremoto è stata registrata alle 22.50 in Irpinia, tra le città di Avellino e Salerno. L’evento, di magnitudo 3, ha avuto ipocentro a una profondità di 14.3 km. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv, ha registrato l’epicentro tra i comuni di Calabritto, Caposele, Lioni, Senerchia e Teora (AV) e Valva (SA).

Sos da Casal del Principe, l’ex sindaco chiede le autobotti

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La situazione a Casal del Principe, terra tristemente nota per aver dato i natali ai Casalesi, è drammatica. Così l’ex sindaco Renato Natale presidente di «Sinistra 2000», associazione che si batte per i diritti dei cittadini, sottolinea che l’acqua pubblica, a Casale, raggiunge solo il 60 percento della cittadinanza. «Quel restante 40 per cento che non ce l’ha – dice Natale – si divide tra chi, per sopravvivere, ha trovato soluzioni alternative, anche allacciandosi abusivamente, e chi è costretto a trovare l’acqua per usi domestici e non potabili facendo molti chilometri per raggiungere i comuni vicini». «Qualcuno, malgrado sia vietato da un’ordinanza che si reitera da molti anni – sottolinea ancora l’ex sindaco – sfinito dall’attesa, continua a usare l’acqua dei pozzi esponendo la propria salute a notevoli rischi». «Bisogna censire i pozzi, per capire a che livello è l’inquinamento, e provvedere, infine, a portare al 100 percento il numero delle abitazioni collegate alla rete idrica. Nel frattempo, però, è necessario dare l’acqua con le autobotti», rimarca Natale. «Il primo segnale sullo stato di degrado dei nostri territori – ricorda Natale – ci giunse dagli americani che lavoravano nella base Us Navy di Gricignano d’Aversa: avevano trovato alloggio a Casale ma se ne andarono tutti via, all’improvviso. Forse perchè fu comunicato loro che non era opportuno stare lì». «Sono molte le strutture, – dice ancora Natale – anche pubbliche, che non sono allacciate alla rete idrica pubblica. Alcune l’hanno ottenuta solo di recente». Inoltre è sempre Natale a chiedere chiarezza sui pozzi del territorio: «Sappiamo che i veleni interrati dal clan dei Casalesi possono avere inquinato quelli che si trovano a 10-15 metri di profondità, ma ce ne sono altri a profondità molto maggiori 20-25 metri, che, forse, sono ancora utilizzabili. Intanto, però, si provveda a dare a quella parte dei cittadini di Casale disponibilità immediata, anche con le autobotti, di un bene primario come l’acqua».

 

“Siete figli di un grande Paese”: così Cuperlo al via con la sua campagna

cuperlo-candidatura-tuttacronacaHa dato il via alla sua campagna elettorale in vista del congresso del Partito Democratico Gianni Cuperlo, che correrà per la Segreteria. L’ha fatto alla Citta della altra economia, a Roma, in mezzo ai giovani in un set studiato appositamente per ricordare un set di talk show. Il dem ha rotto il ghiaccio mettendo in guardia contro “l’avidità che muove l’economia”, citando il Gordon Gekko del film Wall Street: “L’economia è la vita delle persone, sono i diritti, la libertà e la vita delle persone. Vorrei poter raccontare questa storia e dire a voi che vent’anni fa Gordon Gekko si sbagliava”. Poco dopo, ha dribblato il cinema piazzando un ricordo del calcio che fu. Parlando della sua candidatura, infatti, si è lanciato in un paragone con Communardo Niccolai, difensore del Cagliari convocato a sorpresa dal ct italiano Valcareggi per il mondiale di Messico 1970. “Dissero di lui: ‘mai avrei immaginato di vedere Niccolai via satellite’. Io mi sento un po’ così, questa è la mia responsabilità. Perché arriva il momento in cui pensi che fare sempre un passo indietro rischia di essere una diserzione”. Per quel che riguarda lo slogan scelto, “Bello e democratico”, parlando ai giovani presenti ha spiegato: “Il paese deve tornare ad essere bello e democratico più di quanto non sia, noi siamo un grande paese con una storia e una tradizione importante dobbiamo restituire al paese la bellezza”.

Ma nel lungo incontro con i ragazzi Cuperlo ha anche invocato un vero cambiamento di idee: “Dobbiamo cambiare tutto quello che va cambiato, dobbiamo mettere mano all’ economia, alla cultura, alla finanza, non per correggere la punteggiatura nella sintassi della destra ma per usare la passione della sinistra nell’Italia dei prossimi anni”. E se anche il nome di Renzi non compare quasi mai, non si risparmia critiche non troppo velate al suo antagonista: “Dobbiamo chiudere una stagione in cui la direzione politica di questo partito serviva da trampolino: può essere importantissimo, è importantissimo dedicarsi alla costruzione paziente di questo

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La Legge di Stabilità rende instabili le cariche, ma non Letta

letta-tuttacronacaSarebbe pronto a presentare le dimissioni Stefano Fassina, mentre Mario Monti già ieri ha lasciato il suo posto come presidente di Scelta Civica. Ma questo non destabilizza il premier Letta che, intervistato dal Tg1 sulle possibili nuove fibrillazioni nella maggioranza ha spiegato: “Ormai sono abituato a convivere con la instabilità. Certo, parlerò con Monti e Fassina, ma sono convinto che sono questioni che ci consentiranno di essere più forti”. E ha aggiunto: “È stata votata la legge per l’abolizione del finanziamento ai partiti con il pasaggio al 2 per mille, sembrava impossibile, invece si possono fare le riforme per la trasparenza e una politica più credibile”. Riguardo la presunta prudenza nel taglio del costo del lavoro ha invece sottolineato: “Noi abbiamo messo a disposizione 5 miliardi di euro in tre anni di riduzione di tasse per i lavoratori. Il Parlamento e le parti sociali decideranno come usare questi 5 miliardi di euro e io spero che li usino al meglio per far sì che il beneficio fiscale vada a chi ha più bisogno, penso alle famiglie con più figli”. Ma non poteva mancare una parentesi sul congresso del Pd e sulla possibilità che Matteo Renzi venga eletto segretario: “Non lo temo, anzi spero che ci sia forte impegno, una forte leadership perchè i problemi sono complicati”. Quindi ha aggiunto: “Ho bisogno di leadership forti, di partiti coesi e di un governo come il nostro che, nonostante difficoltà e instabilità, ha voglia di affrontare i problemi per come sono e soprattutto di mettere in campo le soluzioni”.

Livello di pericolo 8 su 10: si teme il peggio per la manifestazione di domani a Roma

manifestazione-polizia-tuttacronacaA lanciare l’allarme per la manifestazione di domani a Roma sono gli analisti dell’Intelligence: secondo le loro previsioni, il livello di pericolo è 8 su 10. La preoccupazione è aumentata sensibilmente oggi, dopo l’espulsione dall’Italia di cinque cittadini francesi fermati oggi nella Capitale, tutti legati a un gruppo anarco-radicale. Quello che ci si aspetta, ormai, è che saranno presenti delle componenti che si muovono sulla linea dello scontro più duro. Sempre secondo gli analisti, quello che si starebbe preparando sono assalti ai bancomat e agli esercizi commerciali, carrelli dei supermercati da usare come arieti per rompere i blocchi delle forze di polizia, macchine idropulitrici per spruzzare di vernice le visiere dei caschi degli agenti e bombe carta, oltre a tutti gli strumenti di offesa e difesa come caschi, maschere antigas, spranghe, e simili. Quello che ci si aspetta, inoltre, è una escalation a partire da Piazza San Giovanni che potrebbe portare a un  “innalzamento della conflittualità e ad azioni” contro la sede della Banca d’Italia e gli uffici consolari tedesco e britannico in via XX Settembre e in via San Martino della Battaglia. Ma in previsione ci sono anche “assedi ed assalti” al Ministero dell’Economia, alla sede della Cassa Depositi e Prestiti e al Consiglio Superiore della Magistratura. La protesta giungerebbe quindi a Pota Pia, dov’è previsto che i manifestanti trascorrano la notte, non prima di aver sfondato il cordone di polizia e carabinieri con uno dei camion del corteo. Ma si prevede anche la costruzione di una barricata davanti al Ministero delle Infrastrutture mentre su via Nomentana dovrebbero fare la loro apparizione tende e gazebo. Per quel che riguarda il numero di presenze, gli analisti stimano dalle 7 alle 8mila unità, quella del blocco dei più violenti in circa 200 unità e in 100 unità quella relativa alla componente anarchica, dove non si possono escludere infiltrazioni di cellule da Francia e Germania. A questo si somma l’incongnita degli antagonisti, che potrebbero essere alcune centinaia, arrivati al seguito delle tifoserie che questa sera hanno assistito al match roma-Napoli e che potrebbero essere intenzionati ad aggregarsi al corteo domani. Resta il fatto che, se vi sono i più intransigenti intenzionati a rompere il corteo, alla manifestazione prenderanno parte anche comitati di lotta ambientalista e contro le grandi opere (No Tav, No Muos), Movimenti per l’Abitare, movimenti per i diritti e i beni comuni, area di San Precario, Sindacati di base e molti centri sociali. Tutti questi avrebbero il desiderio di evitare simili scontri pur condividendo l’obiettivo dell’occupazione di Piazza San Giovanni e Porta Pia, da “tenere” almeno per tutto il week-end.

L’Olimpico s’infiamma: Roma-Napoli, in vetta si soffre!

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La partita che tutti attendevano, quella che potrebbe vedere mantenuto il primato di vittorie per la Roma, ma anche quella che potrebbe essere valida per rivoluzionare la classifica. Nell’8a giornata di campionato si incontrano le big di questa stagione e lo fanno in un venerdì davvero particolare, quello in cui hanno già sfilato per le strade di Roma i sindacati di base e, dove c’è l’attesa per domani quando nelle strade scenderanno i No Tav e i centri sociali. A cavallo di queste grandi manifestazioni l’Olimpico s’infiamma e ospita il Napoli di benitez pronto a tutto pur di conquistare la vetta di questo campionato e dimostrare che gli azzurri quest’anno non temono rivali neppure se si tratta della Roma di Garcia. Le due squadre scendono in campo confermando quasi tutte le attese,

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho.

A disposizione: Skorupski, Lobont, Dodò, Burdisso, Romagnoli, Marquinho, Taddei, Bradley, Ricci, Caprari, Ljajic, Borriello.

All.: Garcia

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Mesto; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev.

A disposizione: Rafael, Armero, Cannavaro, Colombo, Dzemaili, Fernandez, Radosevic, Zapata, Pandev, Mertens.

All.: Benitez

Soprattutto la grande attenzione era sullo scontro tra Totti e Higuain, i due diamanti delle squadre che sin’ora hanno fatto la differenza in questa prima parte di campionato, ma clamorosamente a pochi minuti dall’inizio della gara Higuain parla con Benitez e parte dalla panchina. A guidare l’attacco dei partenopei, c’è quindi il macedone Goran Pandev. Cambio anche nelle file della Roma dove era annunciato Torosidis, al posto dello squalificato Balzaretti, ma invece alla fine Garcia sceglie il brasiliano Dodò.

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Poco prima del fischio d’inizio sugli spalti si nota ancora l’assenza di Diego Armando Maradona atteso allo stadio per assistere al big match. Sono da registrare anche qualche tafferuglio proprio a ridosso dei primi minuti di gioco in particolare nei pressi della Curva Nord, dove sono sistemati i tifosi del Napoli. Gli steward intervengono prontamente e la situazione in pochi minuti torna alla normalità.

La prima occasione è dei giallorossi con una eccezionale progressione di Gervinho che dà il via ad un’azione terminata con un tiro di Pjanic, murato da Britos con il petto. I ritmi sono molto alti sin dai primi minuti di gioco e al 5′ c’è da segnalare un bell’inserimento di Maicon che però viene chiuso dalla difesa napoletana. Ancora i giallorossi al 7′ con un rimpallo che stava per favorire Gervinho, ma l’attento Maggio appoggia di testa a Reina.

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E’ l’ottavo minuto di gioco quando Maradona arriva all’Olimpico e viene accolto dai cori dei napoletani.

Continua il pressing dei giallorossi decisi a fare la partita ed è un peccato, al 13′, constatare che il cross di Pjanic è troppo lungo per Gervinho.

Al 15′ c’è la prima vera occasione del match per la Roma: De Rossi colpisce di testa, Reina blocca con sicurezza.

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Appena due minuti più tardi c’è la clamorosa palla gol sprecata da Gervinho. Da ottima posizione l’ivoriano non riesce ad inquadrare lo specchio della porta con il piatto sinistro. Dopo i primi 20 minuti di gara, il possesso palla è decisamente a favore della Roma. Una buona occasione il Napoli l’avrebbe invece al 21′ ma incomprensibilmente Insigne e Callejon non si capiscono al limite dell’area e l’azione sfuma. La risposta dei giallorossi arriva appena un minuto dopo con un tiro di Pjanic che sorvola la traversa. Al 25′ scatta l’ammonizione Pandev. L’arbitro Orsato non perde tempo e interrompe immediatamente estraendo il cartellino giallo il nervosismo che si respira in campo. Ma il dubbio resta ci sarà stata la gomitata di Pandev ai danni di Pjanic?

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E’ 28′ quando arriva il Cross basso di Maggio e c’è la bella respinta fuori area da parte di Daniele De Rossi. Il Napoli sembra che non riesca a esprimersi come al suo solito, forse anche per il ritmo alto imposto sin dai primi minuti dai giallorossi. Al 30′ arriva la tegola in testa per la Roma con Totti costretto a bordo campo per problemi al flessore.

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Al 32′ c’è l’esterno al volo di Callejon completamente fuori misura. Poi, sugli sviluppi dell’azione, colpo di testa di Hamsik che finisce sul fondo.

Purtroppo Totti non ce la fa ed è costretto a uscire al suo posto entra Borriello.

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Sfuma definitivamente l’opportunità di vedere lo scontro diretto Higuain e Totti. Con l’uscita del capitano saltano i nervi alla Roma che regla un occasione da gol al Napoli che però sbaglia tutto. Pandev va via in campo aperto senza nessuno che lo contrasti, solo De Sanctis riesce a smorzare la conclusione, ma è De Rossi che deve salvare la rete in scivolata, perché il pallone lentamente stava entrando in porta.

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Al 38′, a pochi minuti quindi dal fischio di fine primo tempo arriva l’ammonizione per Borriello, autore di un fallo su Inler. Due minuti più tardi c’è l’occasione gol per Florenzi, che esce di un soffio.

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Al 43′ un episodio dubbio in area del Napoli. Gervinho termina a terra, ma dal replay si vede chiaramente che la decisione dell’arbitro è corretta: non c’era rigore per la Roma. Un minuto dopo sinistro violento di Strootman, palla alta, ma non di molto. Al 44′ esce Britos, che lamenta problemi alla spalla, e per il Napoli ed entra Cannavaro. Allo scadere del tempo, l’arbitro concede 3′ di recupero. Al 45′ è il Napoli a colpire il legno pieno con Insigne. 

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E come sempre accade, la squadra avversaria va in gol. Così la Roma conquista un calcio di punizione per un fallo di Cannavaro al limite dell’area. la realizzazione in rete è di Pjanic con un tiro che supera la barriera e s’insacca alle spalle del portiere.

Si chiude così il primo tempo, con il vantaggio della Roma che ha meritato il gol avendo spinto per tutta la partita.

Inizia il secondo tempo e come era intuibile il Napoli va subito in forcing. Gli uomini di Benitez mostrano subito di voler capovolgere il risultato. E già nei primi minuti della ripresa c’è il palo esterno di Inler!

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Al 53′ un problema muscolare blocca Gervinho. Ljajic è pronto a subentrare, ma l’ivoriano, nei primi minuti cerca di continuare a giocare.

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Al 56′ si scalda anche Higuain. Uno dei protagonisti della gara, già orfana di Totti.  Dopo qualche minuto non ce la fa Gervinho e al suo posto  entra Ljajic. Secondo cambio obbligato per Rudi Garcia. De Rossi diventa pericoloso al 58′, quando cerca la rete con un colpo di testa in tuffo sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

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Quanta sfortuna per il Napoli? Hamsik colpisce lo spigolo dell’incrocio dei pali, al 60′, con un tiro di esterno sinistro. E’ il terzo legno per gli azzurri.

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Il Napoli assedia l’area della Roma costringendola a difendersi prima su un tiro di destro di Inler ribattuto da De Rossi e poi con un tiro di Cannavaro che spedisce alle stelle il pallone.

La Roma riesce a uscire dall’area dove era assediata dagli azzurri e con una giocata sublime di Maicon, tunnel e cross per Florenzi, infiamma l’Olimpico, peccato che l’attaccante giallorosso non riesca a correggere in rete.

Al 68′ esce Pandev ed entra Higuain. Subito dopo il cambio la squadra partenopea viene annientata da un fallo di Cannavaro su Borriello, che oltre a farsi espellere fa anche subire un calcio di rigore alla propria squadra.

Dal dischetto Pjanic non perdona  e segna il 2 a 0 per la Roma. Ora per il Napoli è davvero una situazione difficile, in 10 e sotto di due reti a meno di 20 minuti dal fischio finale.

Al 74′ viene ammonito Pjanic per un brutto fallo su Inler, ma l’Olimpico sta già in festa. La Roma però non si siede sugli allori e continua a spingere anche con un vantaggio di due gol e in superiorità numerica.

Il Napoli, quando mancano ormai 10 minuti alla fine del tempo regolamentare, prova a non mollare; prima con Mesto da fuori area che però viene murato da De Rossi e poi Inler, sulla cui conclusione centrale si fa trovare pronto De Sanctis.

All’81’ ariiva anche il terzo cambio per la Roma; fuori Florenzi e dentro Marquinho. Due minuti dopo c’è il cambio anche nelle file del Napoli, fuori Inler e dentro Dzemaili.

La partita negli ultimi minuti vede la Roma all’attacco. I giallorossi provano una doppia conclusione prima con Ljajic che viene murato da Albiol e poi sulla respinta Strootman conclude di poco alto sopra la traversa.

Immediata la risposta del Napoli con Insigne che viene deviato in angolo da De Rossi. Dopo i 4 minuti di recupero arriva il fischio centrale e finisce la partita orfana di quelli che alla vigilia dovevano essere i protagonisti assoluti del match: Totti e Higuain che invece hanno giocato solo pochi minuti. Tuttavia lo spettacolo non è mancato e le due squadre in campo hanno regalato una gara ricca di colpi di scena. All’Olimpico le luci si spengono sul risultato di 2-0 per i giallorossi  e tre pali colpiti dal Napoli.

Processo Mediaset: domani si ricalcola l’interdizione

berlusconi-interdizione-tuttacronacaCome annunciato da fonti legali il 9 settembre, domani la III sezione della Corte d’Appello di Milano  ricalcolerà l’interdizione dai pubblici uffici da comminare a Silvio Berlusconi, dopo che la Cassazione quest’estate aveva giudicato eccessivi i 5 anni precedentemente stabiliti. La Suprema Corte aveva indicato un periodo da uno a tre anni e, salvo sorprese, una decisione si avrà verso l’ora di pranzo o al massimo nel pomeriggio. Solo allora si saprà per quanto tempo al leader di Forza Italia sarà proibito candidarsi a qualunque carica pubblica, dal consigliere comunale in su. A dare il via all’udienza, una bree relazione concernente l’evasione fiscale per la quale è stato condannato. In seguito prenderà la parola Laura Bertolè Viale per la procura generale, che chiederà venga stabilita a tre anni la pena accessoria. Infine, la parola passerà agli avvocati Coppi e Ghedini. È presumibile l’illustrazione di una serie di eccezioni procedurali e la richiesta di contenere in un anno l’interdizione. Tutto questo però s’inserisce in un percorso già in atto, in quanto l’iter dell’esclusione dal Senato dell’ex premier è infatti già in corso, ai sensi della tanto discussa legge Severino, e si concluderà in novembre, quand’è previsto il voto dell’aula. Questo significa che l’interdizione che varrà calcolata domani non avrà effetti pratici, o almeno non saranno immediati, sempre che non si decida per l’esclusione dell’imputato anche dall’elettorato attivo. Qualora infatti l’Aula del Senato dovesse a sorpresa respingere la non convalida dell’elezione del Cavaliere, i tempi dell’applicazione dell’interdizione non sarebbero brevissimi. La sentenza sarà ricorribile e in caso di un nuovo passaggio in Cassazione l’applicazione dovrà passare da un voto della Giunta e, quindi, dell’emiciclo: si ripercorrerebbe quindi lo stesso iter vistosi per la decadenza. Come ricorda l’HuffingtonPost, tuttavia, politicamente l’orientamento dei giudici di Milano da un lato rafforzerà il fronte di chi in Parlamento tira dritto sull’esclusione del Cavaliere, dall’altro offrirà alla war room di Palazzo Grazioli il polso di quello che, anche dopo le notizie sull’apertura di un processo Ruby-ter, si prospetta come un anno caldo per le vicende processuali di Berlusconi.

Blitz dei vigili a Napoli: chiusi 134 negozi cinesi

negozio_cinese-tuttacronacaIn seguito a un esposto, il capitano Gaetano Frattini ha eseguito un blitz per effettuare verifiche in uno dei centri commerciali della Chinatown napoletana, quello di via Argine 268. Risultato: 134 negozi chiusi per norme violate e pericoli. Ad entrare in azione per il blitz sono stati quindici agenti con quattro auto di servizio. All’interno del megastore gestito da cinesi, dove si trovano 134 negozi che danno lavoro a circa 300 persone tutte di origine asiatica, i vigili hanno riscontrato, come spiega il Mattino, sistematiche evasioni delle più elementari norme sulla sicurezza del lavoro: bocche antincendio ostruite, impianti elettrici fatiscenti, estintori scaduti, segnaletica per la sicurezza inesistente.

Bimba rapita dagli zingari nel 2009 ritrovata in un campo Rom in Grecia

bimba-rapita-grecia-tuttacronacaDegli agenti della polizia greca avevano visto, in un campo Rom nei pressi di Larissa, nella Grecia centrale, una bimba di quattro anni bionda e con gli occhi azzurri: insospettiti dal suo aspetto “nordico”, hanno fermato e interrogato i presunti genitori che, nelle loro dichiarazioni, si sono spesso contraddetti. In particolare, la confusione riguardava le modalità con le quali la piccola era giunta al campo. Il fatto ha insospettito ulteriormente la polizia che ha avviato delle indagini durante le quali si è scoperto che la coppia si era procurata un certificato di nascita legale della bambina presso l’anagrafe di municipio greco. A quel punto hanno preso il via le ricerche per rintracciare i genitori biologici della bimba, che è risultata esser stata rapita nel 2009. Per avere la conferma che non era figlia della coppia di zingari è stato effettuato il test del Dna. Al momento la piccola è affidata alle cure dell’organizzazione per l’assistenza all’infanzia «Hamogelou Tou Paidiou» (Il sorriso del bambino).

Guai per Gai Mattiolo: la Procura di Padova indaga

Gai-Mattiolo_tuttacronacaLa Procura di Padova ha indagato lo stilista romano Gai Mattiolo. L’accusa: vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Il tutto è iniziato l’anno scorso, quando i titolari padovani della griffe a cui aveva venduto il marchio del settore pelletteria per la produzione di portafogli, borse, valigie, portachiavi e altro nel 2004, si sono accorti che sul mercato si trovavano portafogli e borse con la firma React by Gai Mattiolo e React disegned by Gai Mattiolo. Il legale della ditta padovana, Piero Someda, ha così chiesto alla Procura di Padova di aprire un’ indagine. E’ stato inoltre chiesto il sequestro del materiale già uscito di fabbrica e pronto per essere immesso sul mercato.

Rami ancora non è arrivato a Milano… ma già se ne parla!

adil-rami-tuttacronacaIeri il Valencia ha comunicato ufficialmente l’arrivo al Milan di Adil Rami e il giocatore fa già parlare parecchio. Il quotidiano sportivo spagnolo oggi ha reso noto che il francese dovrà infatti pagare alla sua quasi-ex società una multa di 250mila euro. Il motivo? A settembre il difensore ha rilasciato a Cadena Ser delle dichiarazioni con le quali si è scagliato non solo contro il tecnico Djukic ma anche contro alcuni suoi compagni, definiti “lecchini che non ci mettono la faccia”. “Da quando abbiamo perso Soldado, Costa e Albelda lo spogliatoio è nel caos. Djukic non dice le cose in faccia. Vedremo che fine faremo in questa stagione. Non mi trovo bene con lui”, ha aggiunto. Un primo passo che l’ha portato all’addio al Valencia. Di certo un “bel caratterino” da gestire per Allegri, che ha già le sue preoccupazioni con Balotelli…

“Non l’ho mai detto”, così la mamma di Sarah su alcune dichiarazioni dei media

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Tante le indiscrezioni, le frasi e le verità secondo i media che però sono seccamente smentite da Cocetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010. Proprio per sgomberare il campo da possibili fraintendimenti la donna ha dichiarato:

”Non ho mai detto che ‘mia figlia Sarah aveva scoperto che qui ad Avetrana si celebrano terribili riti satanici, nei quali è coinvolta anche Sabrina’, né tantomeno di essere ‘sicura’ che lì ‘avveniva qualcosa di losco che mia figlia sapeva e non doveva raccontare a nessuno’. E ciò semplicemente – ma fondamentalmente – perché non sono a conoscenza di tali fatti e circostanze”. Concetta Serrano sottolinea che ”in caso contrario, trattandosi di mia figlia e del processo che riguarda la sua tragica fine, non avrei esitato nemmeno un istante nel riferire tali dati ai miei avvocati, alla Procura e alla Corte di assise, quando sono stata sentita, ed in ogni udienza a cui ho partecipato; avvocati, Procura e Corte di assise del cui lavoro, professionalità e serietà non ho mai dubitato”.

New York shock: barboni castrati per la scienza

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Erano gli anni ’50 e ’60 in cui il Bowery, la celebre arteria newyorkese che delimitava i quartieri di Chinatown e Little Italy da Lower East Side, era invasa di barboni spesso alcolizzati e malati mentali che trovavano rifugio nelle rigide notti invernali negli alberghi dei poveri. In quegli anni iniziò il rastrellamento per un esperimento medico davvero spregiudicato. Perry Hudson avvicinava i senzatetto a cui offriva un letto pulito e tre pasti gratis per diversi giorni a patto che si sottoponessero a biopsie della prostata e a volte alla castrazione. Il dottor Hudson voleva dimostrare che, preso presto, il tumore poteva essere contenuto e curato. Il medico non ha mai informato i suoi pazienti che l’operazione avrebbe poi comportato, in alcuni casi, l’impotenza o le lacerazioni rettali.

“Io però ero convinto che funzionavano. Dicevo loro che il tasso di cura era estremamente alto”, ha detto al New York Times il medico che ora ha 96 anni e vive in Florida.

Hudson e i suoi esperimenti furono dimenticati per molto tempo nella storia della medicina, ma all’epoca dei fatti furono finanziati anche, tra gli altri, dal National Institute of Health. In due articoli pubblicati sull’American Journal of Public Health e il Bulletin of the History of Medicine, Robert Aaronowitz scrive:  “E’ stato doppiamente anti-etico, per la debolezza delle persone coinvolte e le cose che furono loro fatte” e poi ha sottolineato “Hudson usò gli uomini della Bowery perchè solo gente disperata, povera o ignorante avrebbe partecipato” e ha concluso “Era inimmaginabile che l’americano medio si sarebbe offerto volontario”.

 

I nuovi ospiti della laguna veneziana: arrivano i pesci volanti

pesci-volanti-venezia-tuttacronacaE’ l’assessore all’Ambiente di Venezia, Gianfranco Bettin, a parlare dei nuovi inquilini delle acque della laguna di Venezia, parlando di “uno spettacolo meraviglioso e inquietante insieme”. Spiega l’assessore: “Meraviglioso perché, appunto, si tratta di creature meravigliose. Inquietante perché segnala, una volta di più, che alla laguna sta accadendo qualcosa di radicale, che ne sta cambiando la natura, trasformandola tendenzialmente in una sorta di baia di mare. I pesci volanti, di cui abbiamo visto le foto e verificato le osservazioni in laguna, anche da parte del Museo di Storia Naturale, e sui quali pubblicheremo nei prossimi giorni un articolo su EcoReport, il bollettino dell’Osservatorio della Laguna, sono proprio pesci d’alto mare.” Del resto le segnalazioni al Museo di Storia Naturale e all’Osservatorio della Laguna del Comune di Venezia di questi pesci si sono moltiplicate e non riguardano solo zone di laguna più prossime al mare: gli animali si sono infatti spinti anche nelle aree più interne, addirittura nei canali industriali di Marghera, e in Canal Salso a Mestre. Sembra che, nonostante non sia il loro ambiente naturale, il bacino interno si sia tuttavia rivelato adatto ad ospitarli. Al momento, esperti di biologia marina della comunità scientifica veneziana sono al lavoro e raccolgono dati per interpretare il fenomeno, nelle sue dimensioni e nelle sue possibili cause. Era già noto e documentato da svariati studi scientifici che nella laguna centrale, quella solcata dal “canale dei petroli” tra Malamocco e Marghera, fosse in atto una progressiva marinizzazione, anche a causa delle dinamiche erosive in corso, che portano all’aumento delle profondità dei fondali in quella parte di laguna, determinando modifiche alla componente biotica, sempre meno di tipo lagunare e sempre più simile a quella marina. L’arrivo dei pesci volanti, così come la presenza della foca monaca la scorsa estate, potrebbe quindi essere un nuovo segnale dell’evoluzione della laguna in uno scenario di baia marina.”Occorre studiare con grande attenzione il contesto ampio dell’alto Adriatico e lo scenario globale dei mutamenti climatici, nei quali inserire le dinamiche più tipicamente locali che, in laguna, tendono ad accentuare il fenomeno – conclude Bettin -. La laguna è da sempre un organismo che solo l’azione umana ha mantenuto in equilibrio, impedendone l’interramento o la trasformazione in braccio di mare. Evidentemente, oggi, è quest’ultimo rischio a dover richiedere le maggiori attenzioni”.

Finge di aver una laurea e lo assumono al Comune di Roma: 115mila euro l’anno

roma-falsolaureato-tuttacronacaAndrea Bianchi si è conquistato un posto di prestigio nello staff di Luigi Nieri, vicesindaco di Roma. Peccato che la posizione, che fa guadagnare 115mila euro lordi all’anno, richieda una laurea. Non che fosse un problema per lui autocertificarne una… Peccato che, dopo che l’uomo ha sostenuto di essere laureato, le verifiche compiute dagli uffici comunali lo abbiano smentito. ll vicesindaco della Capitale ha spiegato: “Purtroppo, in seguito alle verifiche effettuate dagli uffici abbiamo scoperto che il mio capo staff non era laureato. Sto parlando di una persona a me molto cara con il quale ho lavorato per molti anni”. E ancora: ”Come vicesindaco ho anche la delega al personale e quindi ho la responsabilità dei controlli sui requisiti necessari a coprire un ruolo di vertice nello staff. Scoprire che un mio stretto collaboratore non ha i requisiti che dichiarava di avere è stata per me una ferita profonda. Ma le regole devono valere per tutti, a cominciare dalle persone che lavorano a più stretto contatto con me. La trasparenza è un valore per questa amministrazione e comporta di non guardare in faccia nessuno, non ammettere nessuna eccezione”. Nieri ha quindi ribadito: “il sindaco e l’amministrazione non hanno alcuna responsabilità di quanto successo, responsabilità che è solo e unicamente mia”.

CLAMOROSO: Higuain non sarà in campo dal primo minuto!

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Clamorosa novità per quanto riguarda il Napoli. Non sarà Gonzalo Higuain a guidare l’attacco dei partenopei, ma il macedone Goran Pandev. L’ex attaccante del Real Madrid ha comunicato poco fa a Rafa Benitez di non sentirsi pronto per scendere in campo dal primo minuto, preferendo iniziare la partita dalla panchina.

Pistole stampate in 3D: scatta l’allarme per le nuove armi mortali

pistola-stampante3d-tuttacronacaE’ l’International New York Times a parlare del nuovo allarme che si sta diffondendo tra le autorità europee: le armi stampate in 3D. Sono funzionanti e in grado di passare i controlli. E si possono stampare in casa. Ed è proprio nel Vecchio Continente, dov’è moeno semplice procurarsi un’arma rispetto agli Stati Uniti, che questa tecnologia sta prendendo piede. Seppure il settore sia agli albori, la paura è che possa presto diventare concreto, anche considerando il fatto che in rete circolano già diversi software per la loro produzione. Che è semplice: si scarica il blueprint da internet e poi lo si stampa con una qualsiasi stampante 3D, in commercio al prezzo di circa mille euro. Tra coloro che avevano condiviso modelli di pistole “casalinghe”, Cody Wilson, studente 25enne del Texas: a maggio condivise in rete alcuni file che vennero scaricati più di 100.000 volte. Dopo di che, il Dipartimento di Stato ne chiese la rimozione. A effettuare il maggior numero di download di questi modelli, al primo posto troviamo la Spagna, seguita da Stati Uniti, Brasile, Germania e Gran Bretagna. Nonostante il pronto intervento, però, le istruzione hanno continuato a circolare. Tra i modelli, anche il Liberator, esposto il mese scorso al Victoria and Albert Museum di Londra. Ora la sua guida si trova su diversi siti, da Youtube a Pirate Bay.

Il NyTimes spiega che il design di queste armi continua a progredire e le pistole stanno diventando più resistenti: se inizialmente era possibile sparare pochi colpi prima di dover sostituire la canna, ora se ne trovano in grado di esploderne dieci consecutivi. La produzione di armi con stampanti 3D è vietata da una direttiva Ue, ma bisogna trovare un mondo perchè il bando diventi effettivo. La maggior preoccupazione la mostra il ministero degli Interni austriaco, che nei mesi scorsi ha condotto un’indagine per verificare se le armi stampate possono o meno essere letali. L’esito del test ha fatto sì che la pistola fosse catalogata come “arma mortale”. Ma ci sono anche altri stati preoccupati per la situazione impegnati in verifiche: serve prepararsi per quando le stampanti 3D saranno più economiche e le istruzioni per fabbricare queste armi sempre più sofisticate e facili da trovare. Per di più queste pistole sono in grado di superare i controlli. L’HuffingtonPost ricorda due giornalisti del Mail On Sunday sono riusciti a fare un intero viaggio indisturbati a bordo di un Eurostar gremito di passeggeri da Londra a Parigi. Stesso discorso per un reporter del network televisivo israeliano Channel 10, che è riuscito a introdurre una pistola stampata in 3-D all’interno del Parlamento di Israele, proprio mente il presidente Benjamin Netanyahu stava tenendo un discorso.

Il grande business di Mare Nostrum… l’operazione vista dalla Germania

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Si può trasformare un dramma in business? Secondo il settimanale tedesco Die Zeit che citerebbe un ufficiale della Guardia costiera, che preferisce rimanere anonimo «Sarebbe bastato un impiego di mezzi molto minore, come l’utilizzo di tre nuove navi veloci e nuovi sistemi di controllo radar o aereo». Il dubbio che pone infatti Die Zeit è se era necessario il controllo del mediterraneo o solo prestare soccorso in caso di naufragio. Le spese dell’operazione Mare Nostrum sono comunque ingenti e i mezzi messi a disposizione dall’Italia sembrano davvero sovradimensionati:  una nave anfibia, la San Marco, insieme a due fregate e due pattugliatori, aerei,  più gli elicotteri e numerosi droni. basti pensare che l’Italia, senza questo dispiegamento di forze già un milione e mezzo di euro al mese. Secondo le stime «Mare Nostrum» potrebbe nel lungo periodo arrivare a costare sei milioni di euro, una cifra ben superiore ai 30 milioni di supporto finanziario dell’UE. basti pensare che nel solo 2013 l’Italia ha già speso 17 milioni di euro per la cooperazione con l’esercito libico, ma nonostante questo sforzo il flusso migratorio sembra essere aumentato. Cui prodest?

Secondo l’ammiraglio Falco Accame, ufficiale di Marina ed in passato presidente della commissione Difesa della Camera «Mare Bostrum serve alla Marina militare come vetrina per ls tecnologia Dual-use, ovvero quel tipo di tecnologie che possono essere applicate sia in ambito civile che in quello militare. Die Zeit rimarca come in questi mesi il capo di stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, abbia rimarcato come questa parte dell’esercito italiano abbia bisogno di investimenti nell’ordine di dieci miliardi di euro per non diventare strategicamente irrilevante. Il dibattito sui profughi scoppiato a livello continentale dopo la tragedia di Lampedusa offre una chance unica per fare ottimi affari, sottolinea il settimanale tedesco, perché il business attorno alla «Fortezza Europa» è assolutamente fiorente. A dicembre partirà il nuovo programma di controllo delle frontiere Eurosur, il cui budget iniziale è di 244 milioni di euro, circa quattro volte le spese effettuate dal precedente programma Frontex negli ultimi sei anni per quanto riguarda le operazioni nel Mar Mediterraneo.

E’ morto uno dei padri del Partito Radicale, Sergio Stanzani

Sergio-Stanzani-tuttacronacaLutto nel mondo politico italiano per la morte, avvenuta ieri a Roma, del 90enne presidente del Partito Radicale Transnazionale, Sergio Stanzani. Nato a Bologna nel 1923, quando la guerra stava per terminare Stanzani, sottrattosi alla leva obbligatoria, su unì alla Resistenza. In seguito, laureatosi in ingegneria, divenne attivo nell’Unione Goliardica Italiana, l’organizzazione degli studenti universitari nata nel dopoguerra. Sul fronte politico, dopo aver militato nel Partito Liberale, partecipò alla scissione della sinistra del partito che nel 1967 contribuì alla nascita del Partito Radicale, di cui divenne eletto segretario nazionale nel 1988, carica mantenuta fino al 1993. Nella sua lunga carriera è stato sia deputato che senatore. La sua camera ardente verrà allestita nel salone del partito, in via di Torre Artentina 76 a Roma, e restarà aperta dalle ore 13 di sabato 19 ottobre 2013, alle ore 13, fino alle ore 20 di domenica.

La proteina che fa da scudo Hiv

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Come mai alcune persone hanno una sorta di “immunità” all’Hiv? Il mistero lo hanno svelato alcuni scienziati statunitensi: quelle rare persone che non hanno bisogno di farmaci per controllare Hiv possiedono una porzione extra di un certo tipo di proteina immunitaria, che blocca la diffusione del virus all’interno dell’organismo, trasformandolo in un “buono a nulla”, come spiegano su Plos One i ricercatori della Northwestern Medicine.

Lo studio mira a trasformare il paziente in un controller ovvero in un paziente in grado di controllare la malattia.

“Dobbiamo continuare la ricerca anche con nuovi approcci. Le persone che sono in terapia hanno una maggiore incidenza di malattie cardiovascolare, di cancro ma conducono una vita. Bisogna quindi trovare una terapia e bisogna curare quelli che non hanno accesso alle cure. Noi vogliamo eliminare l’Aids, la prevenzione è importante – dice Robert Gallo, direttore del dipartimento di virologia umana dell’università del Maryland e tra i pionieri delle scoperte sul cirus Hiv, – ma abbiamo le capacità per porre fine all’epidemia se facciamo test ematici e curiamo tutte le persone in modo che non ne infettino altre. Ci vuole il vaccino ma ci sono grosse difficoltà. Bush – ha aggiunto – aveva istituito un fondo per la cura, noi stiamo lavorando in paesi africani e caraibici su 800 mila pazienti. Questo progetto deve sopravvivere, ma siamo sempre preoccupati che il progetto venga chiuso”.

Guai in casa Inter? Uno dei nuovi proprietari ha debiti per 128 mln!

inter-debiti-tuttacronacaMoratti ha ceduto il 70% delle quote azionarie dell’Inter e, nei giorni scorsi, ha rassicurato tutti: “C’è la consapevolezza di lasciare l’Inter in buone mani”. Dopo mesi di trattativa e le tanto attese firme, ora buona parte del pacchetto azionario del club è nelle mani di Thohir e altri tycoon indonesiani. Tra questi, Roesian Roesiani che, stando al britannico Telegraph, avrebbe un debito di 128 mln di euro nei confronti della Bumi, la società che lui stesso amministrava. Riassumendo: nel periodo in cui Roesiani ricopriva la carica di direttore, dall’azienda sarebbero spariti 147 mln di euro. Thohir si sarebbe impegnato a coprire buona parte del buco, 128 mln, ammettendo parzialmente le sue responsabilità. Il fatto è che quei soldi non sono mai arrivati all’azienda che, all’opposto, ha vissuto come una presa in giro il fatto che i due abbiano prelevato l’Inter spendendo 300 mln. A questo punto, la Bumi è determinata ad avviare, nei prossimi giorni, una “caccia all”uomo” per tornare in possesso dei suoi soldi. Roesiani, da parte sua, si dice tranquillo e dichiara: “Chiarirò tutto, prima con la Bumi e poi alla stampa”. Parolo che però non basterebbero a far dormire sonni tranquilli al popolo interista…

Vittoria del Pdl, nessun contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro

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Si è andato avanti, si sono trovate nuove ipotesi, ma poi la misura è stata nuovamente eliminata. E’ passata la linea del Pdl, che con  Angelino Alfano e Gaetano Quagliariello aveva detto “no” fin dall’inizio. L’unico prelievo aggiunto così resta quello del 3% sui redditi superiori ai 300 mila euro lordi l’anno che sarà prorogato fino al 2016. 

Idee per Halloween… fai da te!

halloween-tuttacronacaOrmai Halloween ha contagiato anche l’Italia e lungo il nostro Stivale sono molti quelli che si ritrovano per una serata “horror”. E se anche non c’è l’usanza di passare casa per casa chiedendo dolcetti, il giusto look non può mancare. La domanda d’obbligo allora è: “come mi vesto?” Perchè si vuole stupire e allora serve qualcosa di originale, possibilmente a costo “quasi-zero”. Ecco allora alcune idee originali, adatte per tutti, che si sia da soli, in coppia o con un gruppo di amici e sempre con un occhio all’attualità. Si va dalla corruzione alla trilogia 50 sfumature di grigio, passando per i video Youtube e con un tuffo nel passato e nei film muti e arrivando a un pipistrello… con le ali fatte con un ombrello rotto!

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Psy e Steven Tyler… l’accoppiata che non ti aspetti

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Due musiche diverse, due personaggi davvero stravaganti ma distanti anni luce uno dall’altro eppure i due cantanti hanno messo insieme le loro voci per prender parte a una collaborazione musicale che già si annuncia come un successo grantito. Psy e Tyler si apprestano quindi a fare il grande “boom”, ed è stato proprio lo stesso autore di “Gangnam Style” durante un’intervista a L’Uomo Vogue a rivelare la notizia bomba.

“Per la prima volta in assoluto, rivelerò una grossa informazione, perché apprezzo molto il fatto che mi abbiate messo in copertina, quindi lo faccio per ringraziarvi. E il grande segreto è … che ho appena finito di registrare una nuova canzone con un artista leggendario, Steven Tyler degli Aerosmith. Quando ero alle medie, ho letteralmente pianto ascoltando ‘Crazy’ o ‘Amazing’ o qualsiasi altra cosa, erano dei modelli di vita per me, e ora ho collaborato con Steven Tyler. Che ca**o, amo la mia vita.”

PSY ha inoltre spiegato di essere stato un grande amante del rock, nonché uno sfegatato fan di Freddie Mercury: “Le sue qualità come cantautore, quelle beh sono inarrivabili per me, ma i suoi spettacoli, tutto quello che so del muoversi sul palco, l’ho imparato guardando i suoi video. Andavo matto per le rock band, per Queen, Bon Jovi, Aerosmith e Guns N’ Roses.”

L’emendamento del Pd che fa tremare Coca Cola

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L’emendamento che fa tremare il colosso Coca Cola lo ha presentato Nazzareno Nicodemo, deputato del Pd. Se fosse mai approvato, i produttori di bibite dolci sarebbero costretti a pagare 10 euro su 100 litri di prodotto immessi sul mercato. L’emendamento è stato presentato il 10 ottobre scorso:

“Per le finalità di educazione alimentare di cui al presente articolo, a decorrere dal 10 ottobre 2013 è introdotto un contributo straordinario a carico dei produttori di bevande analcoliche con zuccheri aggiunti e con edulcoranti e di bibite di fantasia, in ragione di 10 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato”.

Come spiega Public Polity:

Spetterà poi al ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il ministero della Salute, adottare entro 60 giorni il decreto per disciplinarne le modalità attuative. L’introduzione di un contributo straordinario sulle bevande analcoliche e sulle cosiddette “bibite di fantasia” andrebbe ad alleggerire i previsti aumenti delle accise sulla birra. Sempre secondo quanto stabilisce l’emendamento di Nazzareno Nicodemo, le aliquote su quest’ultima dovrebbero essere ritoccate al ribasso, correggendo l’aumento previsto nel dl scuola: per l’anno in corso passerebbe da 2,66% a 2,35%, mentre dal 1° gennaio 2014 passerebbe da 2,99% a 2,48%.

Una situazione che crea problemi anche alla stessa Confindustria che dovrebbe dividersi tra due associate per la difesa degli interessi dei produttori di birra, AssoBirra, e la tutela degli interessi dei produttori di bevande dolci, Assobibe. In questo scenario, la Coca Cola giocherebbe una partita tutta per conto suo usando tutte le ‘armi’ a disposizione. In una delle ultime sedute in commissione, sarebbero state espresse forti preoccupazioni da parte degli uffici del ministero degli Affari Esteri perché il colosso americano avrebbe contattato la Farnesina prospettando addirittura l’abbandono del mercato italiano. Fanno parte della Coca Cola anche la Fanta, la Sprite, varie bevande al tè, e bibite sportive ed energizzanti.

Il Milan ritrova Kakà contro l’Udinese? “Massimo ha mezz’ora nelle gambe”

kakà-milan-tuttacronacaE’ reduce da giornate pesanti il ct Allegri. I suoi uomini hanno perso una sfida contro il Caen e poi sono caduti anche contro la Primavera rossonera e nel frattempo Balotelli ha fatto parlare di sè per le sue intemperanze mentre si trovava con la Nazionale. E proprio dell’attaccante, al quale ha elargito consigli, ha parlato oggi in conferenza stampa: “Deve capire chi è e avere una gestione migliore della sua persona. Balotelli deve fare sacrifici, evitando di fare alcune cose per non dare adito ai media di parlare troppo di lui. Dopo tre giornate di squalifica, dispiace averlo perso per la partita di domani”. Ma SuperMario dà anche altri grattacapi: si è infatti nuovamente infortunato e il mister spera di riaverlo in campo almeno per martedì sera, quando si disputerà il match di Champions League contro il Barcellona: “Lunedì i dottori valuteranno il da farsi e vedremo se sarà disponibile per martedì. E’ una partita molto vicina, se ce l’avremo meglio, altrimenti facciamo come domani sera, che è la partita più importante visto che abbiamo una classifica deficitaria. Non sarà una partita facile – prosegue Allegri -, l’Udinese è una squadra che ti fa giocare male e con un Di Natale sempre pericoloso”. Per quel che riguarda l’Udinese, il tecnico si ritrova ancora una volta senza diversi titolari: “Andremo in campo in 11, chi giocherà sarà all’altezza di chi mancherà e sicuramente faremo una buona partita. Poi magari un po’ di buona sorte ci vorrebbe. Bisognerà eliminare errori che stiamo pagando a caro prezzo. Il ritiro non è stato punitivo, è servito per vedere gli errori fatti e gli atteggiamenti avuti e di questo abbiamo preso coscienza. Abbiamo avuto più tempo per preparare la partita”. Per il resto, il tallone d’Achille della squadra restano gli infortuni: “L’unico che potevamo recuperare era De Sciglio, abbiamo recuperato Birsa, Silvestre e Kakà anche se avrà pochi minuti, ma potrà essere un valore aggiunto. Bonera ha avuto la frattura della rotula, Pazzini sapevamo che fino a fine ottobre non poteva correre. Purtroppo abbiamo sei giocatori nel giro delle nazionali e giocando ogni tre giorni sei più sottoposto a rischi infortuni, anche se è un valore aggiunto”. Per quel che riguarda gli 11 che scenderanno in campo, Allegri non si sbilancia, anche se: “L’orientamento è quello di far giocare Silvestre in difesa. Di solito si fa sempre bene quando si rientra da un infortunio, sotto questo aspetto sono molto sereno. Kakà? Massimo ha mezz’ora nelle gambe perché ha giocato 25′ mercoledì nella partitella. E’ un recupero graduale che va fatto senza rischiare una ricaduta”.

C’è la sanità pubblica e quella parlamentare… sistemi a confronto

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Gli italiani temono ulteriori tagli al sistema sanitario che già ne ha subiti più di quelli che sono sostenibili, per dare un servizio nazionale efficiente. Eppure in Italia c’è un sistema sanitario “parallelo” che è eccellente: quello dei parlamentari. Qui si entra in un universo perfetto, il migliore dei mondi possibili… Anche “La Gabbia” se ne è occupata qualche giorno fa andando a mettere il naso in quella sanità pubblica che ha il sapore di clinica extralusso: infermeria attrezzata, 5 studi medici, fisioterapia, una sala benessere e se ci fosse bisogno di cure fuori dal mondo dorato di Montecitorio si può entrare in clinica ed essere rimborsati. Come espresso nel servizio di Monica Raucci le spese mediche del 2010 dei parlamentari sono alquanto “originali”: 3 milioni di euro per odontoiatria, 3.173.000 euro per ricoveri e interventi, 146 mila euro per protesi acustica bilaterale, 204 mila euro per cure termali.

Naturalmente dell’assistenza sanitaria ne possono beneficiare anche i familiari dei parlamentari:  coniuge, figli non coniugati fino al 26° anno di età, figli inabili al lavoro, coniuge separato o divorziato e perfino convivente more-uxorio (a patto che la convivenza perduri da almeno 3 anni). I parlamentari inoltre possono godere dei servizi di centri convenzionati con Camera e Senato senza dover mettersi in lista d’attesa o avere file da rispettare.

Ora però sembra che si sia davvero esagerato visto che è stata aperta anche un’inchiesta e s’indaga sull’ex deputato Pdl Marco Pugliese per false attestazioni di fisioterapie di cui avrebbe secondo l’accusa incassato i rimborsi dal servizio sanitario integrativo. Il pm Henry John Woodcock ha disposto perquisizioni eseguite dai carabinieri del Noe.

Il meteo spezza in due l’Italia

estate-inverno-tuttacronacaSta per iniziare un nuovo week-end che dividerà, a livello climatico, lo Stivale in due. Se al Centro Sud persisteranno temperature da “Ottobrata”, al Nord e in Toscana si attende una perturbazione che potrerà piogge e acquazzoni. Francesco Nucera, meteorologo di 3bmeteo.com, spiega che “L’alta pressione che si è impossessata del Mediterraneo continuerà a regalarci una fase meteo climatica nel complesso stabile e mite un pò ovunque, se si eccettuano banchi di nebbia in Valpadana e nelle valli del Centro. L’Ottobrata sarà una caratteristica in particolare delle regioni centro meridionali”. Ma su Nord e Alto Tirreno, al contrario, i venti di Scirocco porteranno un aumento della nuvolosità già a partire da sabato, con qualche pioviggine sulla Liguria. Spiega il direttore de IlMeteo.it, Antonio Sanò, “Il vero e drastico peggioramento si attuerà nella giornata di domenica ad opera di una perturbazione atlantica, con piogge e temporali prima al nordovest verso l’Emilia e la Toscana, con un episodio di maltempo nella notte sul Levante Ligure, Cinque Terre, Lunigiana, Garfagnana, ed entro lunedì anche sulla Versilia”. Le piogge si sposteranno lunedì, e interesseranno Centro Nord e la Sardegna, con un miglioramento in serata. Il giorno dopo, il maltempo concederà una breve tregua, anche se non mancheranno piogge in Piemonte e nebbie in Valpadana, ma già per mercoledì si l’arrivo di una nuova perturbazione al Centro Nord, mente al Sud il clima resterà mite con punte di 28 gradi in Sicilia. Ancora Nucera spiega: “La prossima settimana si avrà un’Italia divisa in due dalla perturbazione atlantica con il brutto tempo al Centro Nord, mentre al Sud continuerà a dominare l’alta pressione con tempo più stabile”. E spiega: “Il meteo si è incanalato verso un percorso a montagne russe, che ci ha portato prima un assaggio autunnale, poi un anticipo d’inverno e ora, nuovamente, temperature primaverili. Questa incertezza stagionale – conclude l’esperto – è dovuta ad un braccio di ferro tra le correnti autunnali, che premono sull’acceleratore ma che faticano ad entrare sul Mediterraneo, e l’alta pressione estiva ancora presente sull’Europa meridionale che non vuole andarsene”.

 

La Svizzera diventa trasparente? I conti bancari non avranno più segreti

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Cambia radicalmente il concetto di segreto bancario in Svizzera. Con la nuova legge che entrerà in vigore tutti gli istituti di credito saranno costretti a fornire i dati sui loro correntisti esteri alle autorità straniere che ne faranno domanda. In pratica chi ha oggi i risparmi oltrefrontiera non sarà più protetto dallo storico e impenetrabile ombrello della privacy bancaria.

L’epocale decisione è stata adottata dal Consiglio federale svizzero il 9 ottobre . «La revisione parziale della legge sul riciclaggio di denaro – comunica l’agenzia Swissinfo – che conferisce all’ufficio Mros (l’autorità elvetica sul riciclaggio, ndr) la competenza di comunicare a partner stranieri numeri di conti bancari entrerà in vigore il primo novembre. La Svizzera invierà sotto forma di rapporto numeri di conto, informazioni su transazioni di capitali o saldi di conti attualmente coperti dal segreto bancario o d’ufficio». Ultimo, estremo diaframma a resistere: «Non saranno forniti dati se questi comprometteranno l’interesse nazionale o l’ordine pubblico».

Quindi una via d’uscita c’è!

Scossa di terremoto in Sicilia, tra Ragusa e Siracusa

terremoto-tuttacronacaL’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3 alle ore 13:05 nel distretto sismico dei Monti Iblei, in Sicilia, tra le province di Ragusa e Siracusa. L’evento, avvenuto a una profondità di 1.8 km, è stata avvertita dalla popolazione tra i comuni di Rosolini (SR), Pozzallo e Ispica (RG), i più prossimi all’epicentro. Il Dipartimento della Protezione Civile ha reso noto che non risultano danni a persone o cose.

#sollevazione, #assedio, #stopsfratti la manifestazione è anche virtuale

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C’era una volta la piazza e c’è ancora, ma accanto alle strade  – che si riempiono di manifestanti che lottano dalla casa, all’ambiente, dalla disoccupazione al precariato – si riempie anche la piazza virtuale, il web. Gli hashtag sono #sollevazione, #assedio, #stopsfratti e poi #19o, nato quest’estate e divenuto simbolo dei No Tav che si erano dati appuntamento a Roma il 19 ottobre. Fra poche ore sono attesi nella capitale frange più estreme, quelle che sono considerate “a rischio” per l’ordine pubblico, gli italiani indignati che da mesi lottano per la salvaguardia della loro valle che sta per essere deturpata da un’opera faraonica che costerà (ed è già costata) sangue, sudore e disoccupazione a un popolo che davvero non capisce l’esigenza di un collegamento con la Francia, anche a fronte della decisione di quest’ultima di sospendere i lavori. Intanto in alcuni quartieri della Capitale appaiono striscioni inquietanti come quello esposto al Pigneto, quartiere ex popolare, ora multietnico, degradato e in disequilibrio tra voglia di innovazione, frenata dallo spaccio e dalla criminalità. Un tessuto complesso quindi che ha deciso di scrivere un messaggio chiaro:

 “15 ottobre 2011 – 15 ottobre 2013 Lo spirito continua”.

San Giovanni ritorna zona rossa. Due anni fa gli scontri e ora la paura che possano ripetersi, violenti oggi più di allora. E per fortuna che le forze dell’ordine sono state spiegate e stanno rastrellando la città alla ricerca di qualsiasi oggetto che possa domani trasformarsi in arma. Intanto gli obiettivi sensibili vengono messi al sicuro. I primi sono stati i ministeri dal Tesoro alla Difesa, dallo Sviluppo Economico al Lavoro.

I palazzi del potere blindati, già questo è simbolo di una politica che ha perso il suo contatto con il popolo. Gli elettori che non si riconoscono in chi li rappresenta, che il diritto di voto è stato trasformato in uno strumento di controllo da parte dei partiti che hanno bloccato le liste impedendo di fatto la scelta ai cittadini. E così anche i promotori non si nascondono più e affermano “tutto dipenderà anche dall’atteggiamento della polizia. I fermi preventivi di queste ore, le cariche al Pigneto non depongono a favore di un clima sereno…”.

In mattinata, infatti, un corteo di studenti (le forze dell’ordine parlano di anarchici) è stato caricato all’isola pedonale del Pigneto, tra le bancarelle del mercato e gli anziani che facevano la spesa. Questo episodio si aggiunge al fermo dei 5 francesi.

In queste ore, in effetti, i promotori provano a far di conto, assemblee continue fino all’ultimo minuto, perché, dicono, “la situazione cambia di ora in ora”. Difficile fare previsioni.  

A Roma si sfila per le vie del centro… ma la tensione cresce

manifestazione-roma-tuttacronaca“Via i governi dell’austerità dall’Italia e dall’Europa. Sciopero generale 18 ottobre”. E’ quello che recita il cartello d’apertura del corteo partito questa mattina alle 11:20 da piazza della Repubblica e organizzato dai sindacati di base. Mentre sfilano, i manifestanti intonano slogan che parlano a favore del lavoro, dell’accoglienza dei rifugiati, delle nuove leggi destinate agli immigrati clandestini, che “sono qui in Italia per lavorare e non venire a morire a Lampedusa”. Una decina di anarchici, tra cui alcuni con i volti coperti, sono nel frattempo stati fermati nei pressi della testa del corteo ma sono riusciti a dileguarsi. Roma è già sotto scatto ma al momento non ci sono state particolari tensioni: a preoccupare maggiormente, infatti, è la manifestazione dei movimenti di lotta per la casa, il reddito e la tutela ambientale. prevista per domani e che vedrà anche la presenza dei No Tav. le forze dell’ordine sono già al lavoro (non va dimenticato che questa sera si giocherà anche Roma-Napoli) e, oltre ai cinque black bloc francesi espulsi in mattinata, è stato scoperto un furgone con all’iinterno mazze, biglie e altre armi contundenti. Non si esclude quindi che, nelle prossime ore, possano arrivare altri elementi violenti. Nel frattempo sono state potenziate le sorveglianze alle sedi istituzionali e agli obbiettivi considerati sensibili.

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Elogi nella crisi: Obama e Letta, vittorie personali sulle macerie dei Paesi

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Ieri il confronto, oggi la riflessione. Obama e Letta si sono ricoperti di elogi e si stima reciproca, la loro “complicità” è emersa anche durante l’incontro con la stampa. D’altra parte sono due premier che hanno appena superato due grandi ostacoli nei loro rispettivi Paesi. Lo shutdown negli Usa e la crisi politica italiana. Nel primo caso a cedere sono stati i Repubblicani che hanno abbassato la testa per non far cadere il default come una mannaia sulla testa di milioni di americani, dall’altra Berlusconi che ha dato la fiducia al Governo Letta in una giornata storica in cui davvero il mondo si è fermato a osservare ciò che accadeva nel nostro Parlamento e del triplo salto mortale di cui si è reso protagonista il Cavaliere.

Ma se questi sono i dati positivi purtroppo la situazione non è rosea e c’è un parallelismo anche negli aspetti negativi che ancora attanagliano Usa e Italia. Mai stelle e strisce sono state così vicine al tricolore. Entrambe soffrono la Cina e la crescita impressionante che sta facendo volare l’Oriente a scapito di un Occidente stretto nella fase della stagnazione, costretto a fare i conti sulla disoccupazione e che spera in una ripresa che invece sembra allontanarsi sempre più. Intanto è notizia di questa mattina che la Cina nell’ultimo trimestre (il terzo) ha fatto registrare un Pil a +7,8 ancora superiore a quel dato di aprile-giugno che aveva lasciato il mondo a bocca aperta con quel +7,5. Valori irraggiungibili se si pensa che in Italia ci si auspica solo di poter mettere un segno + e uscire da quel Pil negativo che continua a frenare l’economia nel nostro Paese. Ha ancora senso parlare in questo panorama di una ripresa economica? Sicuramente serve rialzare le sorti dell’Italia, ma è troppo triste leggere una legge di Stabilità che impone l’Iva sui funerali, sui quotidiani e sulla benzina per cercare di trovare le risorse per tagliare il meno possibile i servizi ai cittadini. E’ triste vedere Fassina pronto a dimettersi dopo essere stato estromesso dai lavori preliminari per la legge di Stabilità, Monti che entra nel gruppo misto e Scelta Civica si spezza. E’ troppo doloroso ancora aprire la tv e dover assistere all’ennesimo presunto scandalo del Cavaliere. Fa male quella decandenza che slitta e ci fa apparire come il “popolo della barzeletta” agli occhi dell’Europa che invece è capace di emarginare i leader che “sbagliano”. Ma se l’Italia non festeggia, l’America si trova a fronteggiare la spaccatura repubblicana, come se la destra fosse entrata in crisi nello stesso periodo. L’economia che impazzisce e i valori dei conservatori che vacillano. Una disgregazione che colpisce il Pdl, ma anche Grand Old Party. Ecco perché quei sorrisi, quegli scambi di complimenti, quella pacatezza sui volti di Obama e Letta sembra essere una forzatura… alle loro spalle ci sono i giovani disoccupati, due servizi sanitari che stanno soffrendo (anche se per motivi diversi), la scuola che si sgretola, l’industria in crisi e le famiglie (statunitensi e italiane) che non riescono sempre a far fronte ai mutui.

Complimenti quindi… ma anche buona crisi a tutti!

Cyberbullismo made Fb: invia la foto di uno ‘sfigato’, vinci una ricarica telefonica

cyberbullismo-tuttacronacaSi chiamava “Persone sfigate di Padova” ed era un gruppo nato su Facebook appena 5 giorni fa e non più raggiungibile. Scopo: mettere alla gogna i teenager ‘sfigati’ della città veneta. Nella pagina si prometteva che ogni persona che avrebbe postato la foto di un adolescente degno di esser preso in giro per un difetto fisico o un atteggiamento non alla moda avrebbe ricevuto una ricarica telefonica da 10 euro. In poco tempo sulla gallery hanno fatto la loro apparizione giovani con l’apparecchio o ragazzine paragonate a cavalli e così via. Gli amministratori della pagina, che ora sembra esser stata cancellata, garantivano che era stata “creata per far ridere le persone”.

Dipendente del Comune di Macerata si suicida, era indagato

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Giuseppe Garufi, 60 anni, indagato per truffa e peculato, è stato trovato impiccato, oggi verso l’ora di pranzo, in un appartamento di sua proprietà dove si recava saltuariamente. Garufi, dipendente del comune e addetto al servizio certificazione, era sospettato di essersi impossessato delle somme versate da cittadini extracomunitari per le marche da bollo necessarie per ottenere i ricongiungimenti familiari e di aver appiccato un incendio per cancellare le prove.

La casa di Garufi era stata perquisita giovedì insieme a quella del fratello, Guido, consigliere comunale di Centro Democratico e a sua volta indagato. Qui sarebbero stati sequestrati i documenti bancari e alcuni promemoria. L’incendio all’archivio dell’ufficio Urbanistica era scoppiato lo scorso 11 agosto. Garufi era stato dipendente di quell’ufficio fino a pochi giorni prima, con mansioni relative all’idoneità degli appartamenti affittati ai cittadini stranieri, poi era stato allontanato dal servizio. Secondo gli inquirenti Guido Garufi è indagato per ricettazione, in quanto in più occasioni avrebbe ottenuto dal fratello delle somme provenienti dall’attività illecita (in media 15 euro a pratica, ma Giuseppe Garufi avrebbe preteso anche somme non dovute).

La coppia che vende la figlia e con il ricavato si compra un iPhone

vendono-figlia-iphone-tuttacronacaIn Cina il traffico di donne e bambini è un fenomeno molto diffuso, sia a causa della politica restrittiva del figlio unico chee dello squilibrio demografico tra i sessi, ma che dire se una coppia decide di dare al miglior offerente la propria figlia per comprare un iPhone? E’ Quotidien de la libération a riportare la notizia della vendita, avvenuta su Internet: i giovani chiedevano un corrispettivo in denaro di circa 30.000 yuan (3.600 euro) in cambio della piccola, ma resta da chiarire il prezzo finale. Ottenuti i soldi la coppia, che poi è stata arrestata con l’accusa di traffico di esseri umani, si è dedicata allo shopping acquistando un iPhone, scarpe di lusso e altri oggetti. La giustificazione della loro scelta? In questo modo avrebbero garantito un futuro migliore alla figlia. Non solo però: la coppia aveva già una figlia.

Don Matteo poteva essere Rambo!

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Terence Hill non ha paura di rimanere intrappolato nel ruolo di Don Matteo: “Ho già interpretato tantissimi personaggi nella mia carriera, persino il bandito Mesina con il povero Lizzani”, ha dichiarato l’attore a Vero e poi ha aggiunto “Non capisco chi ha questi timori. lo mi trovo ancora perfettamente a mio agio nei panni di don Matteo”. Poi l’attore è ritornato al passato e al settimanale ha dichiarato “In passato, ho addirittura rinunciato a vestire i panni di Rambo”. Terence Hill poteva davvero interpretare il ruolo del reduce del Vietnam che vagava per gli Stati Uniti senza fissa dimora e senza un lavoro, l’attore lo ricorda così  ” Sì. Fu una scelta sofferta, ma stavo facendo i film con Bud Spencer. Ero a Los Angeles, avevo un grandissimo produttore nonché uno degli agenti più prestigiosi: mi dicevano che se non avessi accettato la mia carriera sarebbe finita. lo, alle cinque di mattina, sono montato in auto con mia moglie e i miei due figli piccoli e sono sparito senza dire nulla a nessuno”. Intanto sono iniziate a maggio a Spoleto le riprese per Don Matteo 9, segno che la scelta di Hill non compromise la carriera:

26 agosto 2032: la data della fine del mondo?

asteroid-tuttacronacaE’ Russia Today a dirci che data segnare sul calendario: il 26 agosto 2032. Proprio quel giorno, infatti, potrebbe avvenire la fine del mondo, a causa di un asteroide largo 410 metri che si trova potenzialmente in orbita di collisione con il nostro pianeta. A individuare 2013 TV135, al momento la più grande minaccia per la Terra nel breve termine, sono stati alcuni astronomi ucraici. Stando ai loro pareri, la vicinanza al nostro pianeta circa 1 milione e mezzo di chilometri, non sarebbe sicura e si rischia concretamente l’irrimediabile impatto. L’asteroide si muove anche molto velocemente e secondo una stima, se continuasse a preseguire nella stessa direzione in cui si trova alla stessa velocità l’impatto con la Terra avverrebbe nel 2032, ma solo nel 2028 si potranno avere informazioni più certe. In caso d’impatto, provocherebbe un’esplosione paragonabile a 50 bombe atomiche. Nonostante le possibilità siano molto basse, una su 63.000 secondo la “scala Torino” che misura la pericolosità di questi corpi celesti, gli scienziati hanno inserito questo oggetto spaziale nella lista degli asteroidi pericolosi. Il portale russo spiega che 2013 TV135 è stato scoperto nella costellazione delle Giraffe dall’Osservatorio della Crimea, in Ucraina, da Gennady Borisov.

10 milioni tanto vale l’indignazione della Pascale

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10 milioni! Un risarcimento record quello richiesto dalla Pascale dopo la puntata di Servizio Pubblico mandata in onda su La7 che vedeva ospite Michelle Bonev che ha raccontato l’ennesimo “tomo” sulla presunta storiaccia si sesso, fiction e soldi che riguarderebbe il Cavaliere. L’accusa era già avvenuta, ma mediatamente ancora non era scoppiato il caso che invece ha avuto origine ieri sera. Ora si batte invece cassa su Michele Santoro, il programma e l’editore Umberto Cairo.

Secondo il Corriere del Mezzogiorno, la Pascale ha chiesto per la puntata di Servizio Pubblico un risarcimento danni da 10 milioni di euro da destinare interamente alle case-famiglia di Napoli. Il quotidiano scrive: 

La Pascale ha assistito alla trasmissione insieme a Silvio Berlusconi, a Dudù e ai direttori dei tg Mediaset. Al di là degli aspetti legati alle fiction di Michelle, quello che ha scosso Francesca è stato (ovviamente) lo spazio dato alle affermazioni della Bonev sulla sua sfera privata e sui suoi gusti sessuali. Milioni di persone hanno ascoltato la “confessione” della Bonev, che si è soffermata a lungo sulla presunta omosessualità di Francesca Pascale, – «”nventata ad arte per gettare fango sulla sua relazione con Silvio Berlusconi”, dicono fonti vicinissime a Francesca.

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Altro risarcimento danni sarebbe stato richiesto poi per il passaggio in cui la Bonev accusava Berlusconi di aver picchiato la compagna nel corso di un litigio. Si legge ancora sul Corriere:

“Per la prima volta è stata brava a recitare!” avrebbe esclamato furibonda la Pascale alla fine della trasmissione. Curiosità: sul suo profilo facebook, lo scorso 30 aprile, Michelle Bonev attaccò la blogger Selvaggia Lucarelli, che aveva scritto un “pungente” post sulla love story Pascale-Berlusconi. “Brava Selvaggia – scriveva Michelle – giusta mossa! Anche tu hai bisogno di Francesca per fare notizia!!! Perché, parliamoci chiaro, ormai i tuoi articoli sono tutti uguali. E’ facile scrivere di chi ha lo stile di non controbattere”.

Alla luce di quel che ieri sera è stato dichiarato in trasmissione oggi quel post assume tutt’altro valore:

“Sono stata l’unica a credere in te, l’unica a ripetere che eri tu la donna giusta per lui. Questi sono i fatti. Il risultato è che oggi voi state sulle copertine dei settimanali e io sono distrutta professionalmente e psicologicamente, con un’azienda messa in liquidazione. Due mesi fa ti avevo scritto che avevo bisogno di incontrare Silvio e ancora sto aspettando la risposta. Questa è la verità”. Il tono si fa poi incalzante: “Perciò non scrivere che tu per me ci sei sempre – prosegue il messaggio della Bonev alla Pascale di 15 giorni fa – perchè è una delle tante bugie che racconti. Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perchè saranno saziati”

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Berlino su Priebke: “speriamo che i suoi resti trovino pace”

priebke-ss-tuttacronacaSi continua a parlare della salma di Erich Priebke e mentre ci si interroga su dove verrà portata il portavoce del ministero degli Esteri, Martin Schaefer, dichiara che Berlino “non è a conoscenza” di presunte richieste di un trasferimento. Il portavoce del cancelliere Angela Merkel, Steffen Seibert, da parte sua ha fatto notare che “il suo nome è legato a orrendi crimini, ma ora è morto e speriamo che i suoi resti trovino pace”.

Quelle camere a gas di Odifreddi che hanno shoccato il web

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Passano gli anni, si pensano acquisiti alcuni valori e improvvisamente arrivano i rigurgiti del “negazionismo”, quelli di chi nega i campi di sterminio nazisti e le camere a gas, rigurgiti che ci fanno sussultare e indignare.  Così il blog di Odifreddi, matematico con origini geometre  – padre e zii operavano infatti sulle misure – non riesce a prendere le distanze dalla morte e dalla relativa sepoltura di Priebke e “sbaglia” il risultato. Così il web s’indigna e si scaglia contro  dil ui sia perché ha  mosso le sue critiche contro la chiesa cattolica  per non aver  concesso i funerali all’ex Ss, sia perché ha parlato di “due tipi contrapposti e complementari di fanatismo davanti alla salma di un uomo senza vita, dunque con meno valore di un animale o un vegetale, dopo che paradossalmente per vent’anni era stata accettata senza grossi problemi la sua presenza a Roma da vivo”. E se tutto questo non bastasse  si è scatenata anche la polemica per una risposta data  da Odifreddi a un lettore dichiarando:

“Il processo è stata un’opera di propaganda. I processati hanno dichiarato, con lapalissiana evidenza, che se la guerra fosse andata diversamente, a essere processati per crimini di guerra sarebbero stati gli alleati”.

E poi ancora:

“Non entro nello specifico delle camere a gas, perché‚ di esse so appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal ministero della propaganda alleato nel dopoguerra, e non avendo mai fatto ricerche e non essendo uno storico, non posso fare altro che uniformarmi all’opinione comune; ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato”.

Nella tarda serata di ieri, Odifreddi ha provato a spiegare meglio il suo pensiero rispondendo a un lettore: ”

“Quello che intendevo era molto semplice. addirittura banale, direi e cioè, che la maggior parte di noi ha della maggior parte dei fatti storici una conoscenza non solo di seconda mano, com’è evidente, ma fantastica: cioè, basata principalmente su film, romanzi, serial televisivi e simili. Basta guardare le classifiche dei libri, ad esempio, per accorgersi che la maggior parte di quelli in classifica, e dunque venduti, sono opere di fantasia, mentre i saggi sono letti da pochissimi lettori(…) dunque, la stragrande maggioranza della popolazione ha della storia una conoscenza mediata dai racconti fantastici, che soprattutto nel caso dei film e dei romanzi sono fatti a fini commerciali da una parte, e apologetici dall’altra. In queste condizioni, come si può realisticamente pensare che si abbiano opinioni informate sulla storia?”

Che resta da dire a queste parole? A parte la speranza auspicata  dal Capo dello Stato di istituire il reato di “negazionismo”,  ci si può solo  rallegrare con  Odifreddi  perché non ha dovuto toccare con mano gli stessi drammi di coloro che in quelle camere a gas hanno perso le loro radici e i propri cari.

Mazzarri furioso con i suoi: volo in ritardo

mazzarri-tuttacronacaNon solo Vidal! Se il giocatore bianconero ha perso il volo che doveva riportarlo in Italia, gli argentini dell’Inter hanno saltato l’allenamento del giovedì a causa di un ritardo di sei ore, fatto che ha mandato su tutte le furie Mazzarri. Palacio, Campagnaro e Icardi, si pensa, forse avrebbero potuto prendere un volo precedente, ma resta il fatto che i ritardi sembrano essere una caratteristica del club nerazzurro: l’anno scorso capitò a Guarin ma ad essere indimenticabili sono quelli di Adriano. Ma nel frattempo i nerazzurri hanno altro a cui pensare: la sfida con il Toro. I precedenti sono a loro favore, con le ultime nove trasferte conclusesi in vittorie. Per trovare un successo del Torino bisogna tornare indietro quasi vent’anni, ossia al 27 febbraio 94, 2-0 firmato Poggi e Cois. Quello che è certo è che in casa granata il ct non rinuncerà a Camapgnaro e Palacio mentre Alvarez soffre ancora a causa della caviglia sinistra. Al suo posto, potrebbe entrare Kovacic. Recuperato Jonathan, a centrocampo con Cambiasso e Guarin ancora Taider.

Balotelli e la bodyguard, l’ultimo capitolo dell’attaccante rossonero!

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Balotelli è pronto davvero a stupire tutti i suoi tifosi e dopo le ire per l’aereo perso, l’infortunio in allenamento e il fallo di mano ai cameramen di Mediaset, l’attaccante rossonero, criticato anche da Martina Colombari, moglie di Costacurta, torna con un nuovo capito: il bodyguard. Sembra proprio che tra poco vicino a SuperMario ci sarà un “tutor” ad accompagnarlo nel quotidiano e ad allontanare i fastidi che possono porsi tra la felicità e l’equilibrio psicologico della star del calcio italiana e la richiesta costante dei media di strappare un’intervista o rubare uno scatto.

Maradona visita l’Italia ed Equitalia visita lui? L’avvocato smentisce

maradona_tuttacronacaAngelo Pisani, legale del Pibe de Oro, ha annunciato a Radio Crc: “Stasera Maradona sarà in tribuna a guardare Roma-Napoli. È la prima volta che si reca in uno stadio italiano e sono sicuro che scenderà anche in campo a salutare calciatori e tifosi. Maradona sarà all’Olimpico con Stefano Ceci, il suo amico del cuore e con la sua famiglia”. E aggiunge: “Il Napoli non mi ha contattato sull’arrivo di Maradona ma mi ha contattato la Roma per accoglierci al meglio ed invitarci a cena, questo è motivo di orgoglio”. Ma questa mattina si era parlato anche di due visite del fisco che avrebbero colpito proprio Maradona, una nella serata di ieri e la seconda questa mattina. Secondo quanto riportavano le ricostruzioni delle ore italiane dell’ex giocatore, infatti, verso le 20.30, quando si trovava nella sua camera d’hotel con la fidanzata Rocio, nell’albergo sarebbero giunti gli uomini di Equitalia con i quali si sarebbe trattenuto fino alle 21.20 circa. All’uscita i due non avrebbero rilasciato dichiarazioni. Il suo avvocato oggi però ha chiarito che “Non è successo nulla. Oggi (ieri, ndr) Maradona ha vissuto una giornata fantastica e non ha ricevuto alcuna notifica da parte della Guardia di finanza o dell’Agenzia delle entrate. Smentite le voci, Pisani ha rivelato che Maradona ha ricevuto una telefonata di Francesco Totti e domani sera sarà all’Olimpico per assistere a Roma-Napoli. Sempre il legale, parlando con l’ANSA, ha aggiunto: “Ben venga qualsiasi notifica o comunicazione da parte delle autorità preposte sulla vecchia querelle con il Fisco, in modo da dare a Maradona la possibilità di difendersi una volta per tutte rispetto a imposizioni inefficaci, infondate e prescritte.Con il Fisco non c’è nessuna polemica in atto, dimostreremo carte alla mano chi ha ragione. E la giustizia, anche se dopo tanti anni, arriverà, perché la presunta violazione fiscale non è mai esistita”. Nell’hotel del centro di Milano dove alloggia con la fidanzata Rocio Oliva, Maradona in serata ha ricevuto una telefonata di Totti che gli ha ribadito l’invito per domani sera all’Olimpico. “Totti e il presidente della Roma Pallotta hanno dimostrato grande disponibilità – ha detto Pisani – Maradona ha accettato l’invito, anche per esaudire il desiderio di sua figlia Dalma che lo ha raggiunto a Milano e vuole vedere dal vivo la ex squadra del padre. Dopo Milano, coloreremo d’azzurro anche lo stadio Olimpico”. Stando a TgCom, tuttavia, Equitalia avrebbe notificato al Pibe un avviso di mora di oltre 39 milioni. Si tratta di un atto dovuto che va rinnovato ogni 6 mesi e che consente l’attivazione di azioni esecutive di recupero del debito fiscale. Maradona lo ha firmato.

Renzi è un rivoluzionario o l’Italia è anestetizzata?

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Intorno a Matteo Renzi si addensano odi e speranze del popolo della sinistra o meglio di quei cittadini che non sono ancora del tutto anestetizzati dalla politica e che non hanno privilegi da difendere. Renzi è un rivoluzionario? Forse non lo è, anzi potrebbe essere l’ala moderata della sinistra, ma nel contesto italiano diventa un’estremista. Deve dribblare le faide del partito, allo stesso tempo non deve calpestare il segretario in carica e traghettare il Pd lontano da quella voglia incalzante di Democrazia Cristiana latente che sta diventando di giorno in giorno il fulcro intorno al quale si muovono le diverse correnti. Cosa dire in questa posizione scomoda della legge di Stabilità che assomiglia molto a una purga travestita da gelato alla fragola che ondeggia tra populismo e immobilismo?

«Il Pd ha un segretario, si chiama Epifani; è giusto che la commenti lui. Chi pensa che da qui alle primarie io faccia il controcanto al Pd, o peggio al governo, si sbaglia. Dobbiamo parlare dell’Italia dei prossimi dieci anni, non della contingenza»

Così cerca di levar le castagne dal fuoco il Sindaco di Firenze che poi dà la stoccata:

«Credo che ci sia bisogno di una svolta radicale. Una rivoluzione capillare che non passa dalla legge di Stabilità, ma dalla riconsiderazione del sistema italiano. Lo sostengo da tempo. Ho un unico rammarico: non aver spiegato a sufficienza che la rottamazione non è solo il sacrosanto ricambio generazionale. Quello di cui l’Italia ha bisogno non è cambiare tutto, ma cambiare tutti. Ognuno nella sua testa dovrebbe cambiare un pezzettino. Anche l’establishment economico e finanziario, che ha colpe forse non più gravi di quelle dei politici, ma ha fatto perdere tempo e occasioni all’Italia».

I dati d’altra parte parlano fin troppo chiaramente: gli altri paesi stanno ripartendo, mentre in Italia la stagnazione regna sovrana. Ma per far davvero una svolta radicale le risorse l’Italia non le ha, avrebbe bisogno di sforare il famoso 3% vero spettro che si sta avventando a far diventare zombies le nuove generazioni e a far morire i quarantenni e i cinquantenni. Renzi prende le distanze anche da questo vincolo che definisce “anacronistico”: «L’Europa deve cambiare; non per l’Italia, per se stessa. Ma prima di chiedere all’Europa di cambiare, dobbiamo fare in casa le riforme che rinviamo da troppo tempo. La formula per risolvere la crisi italiana non è un algoritmo complicato; è la semplicità. Semplificare la burocrazia, il fisco, la giustizia, le norme sul lavoro. Perché non possiamo avere le stesse norme sul lavoro della Germania?».

Per la semplificazione del fisco e più in generale la cura c’è secondo Renzi che può affermare tranquillamente:

«Mi trova lei un altro sindaco che in piena crisi abbia abbassato l’Irpef?».

Dello 0,1%…

«Dallo 0,3% allo 0,2%, il 33% in meno. Per il Comune, milioni di euro in meno di entrate. Ma è importante il messaggio: la sinistra non può essere considerata il partito delle tasse. Durante la scorsa campagna per le primarie avevo proposto un intervento sul cuneo fiscale da 21-22 miliardi, per cui un signore che guadagna 2 mila euro al mese se ne sarebbe ritrovati in busta paga cento in più».

Come li prende i soldi? Ai pensionati?

«Io parlo delle pensioni d’oro. C’è chi prende 5 o 10 mila euro al mese. Sulla parte retributiva della sua pensione – che di fatto costituisce un regalo dello Stato – è legittimo chiedere un contributo. Per non parlare di alcune reversibilità. E dei tagli alla spesa pubblica, che vanno fatti, individuando i settori su cui intervenire. Oggi faccio un passo indietro. Quando toccherà a noi, le proposte le faremo in modo chiaro. Di queste cose parlerò in un incontro nelle prossime settimane a Milano»

Ma quale sarebbe la politica economica di Renzi?

«Tutto ciò che viene dalla dismissione del patrimonio pubblico va a ridurre il debito. Tutto ciò che viene dal recupero dell’evasione va a ridurre la pressione fiscale. Lo Stato non può intervenire con la logica degli ultimi anni. E ogni riferimento alla Telecom dei capitani coraggiosi e all’Alitalia è puramente voluto. Non possiamo continuare con un modello dirigista, con lo Stato che decide e la Cassa depositi e prestiti che fa da tappabuchi».

Ma si chi è la responsabilità?

«Ma il sistema capitalistico italiano ha responsabilità atroci. Inutile lamentarsi solo della politica; anche le banche hanno le loro colpe da emendare. Ogni euro investito in operazioni di sistema e perduto è un euro tolto alle aziende, alle famiglie, agli artigiani consegnati all’usura che alimenta la criminalità. Il sistema bancario è entrato in mondi da cui dovrebbe uscire. Compresa l’editoria. Posso dirlo?»

E poi il sindaco di Firenze aggiunge:

«Considero positivo che si sia sciolto il patto Rcs. L’Italia è stata gestita da troppi patti di sindacato che erano in realtà pacchi di sindacato. Faccio il tifo per i manager che stanno cambiando il sistema. Deve finire il capitalismo relazionale, in cui spesso lo Stato ha finito per coprire le perdite. L’eccesso di vicinanza tra politici, imprenditori e banche ha creato operazioni sbagliate. E’ assurdo che per salvare un’azienda come Ansaldo Energia si metta mano alla Cassa depositi e prestiti, cioè ai soldi della vecchietta o dell’immigrato, cui viene chiesto a propria insaputa di pagare i giochi spericolati di chi ha fatto impresa con i soldi altrui».

Non è senza responsabilità neppure il Pd:

«È per questo che mi candido alla guida del Pd. Per cambiarlo. Non per fare il grillo parlante di quello che fa oggi il governo, ma per costruire un partito nuovo, che non conclude affari con i capitani coraggiosi, che sta in mezzo alla gente. A Civiltà Cattolica che gli chiedeva perché non sia entrato nell’appartamento papale, Francesco ha risposto proprio così: non perché sia troppo lussuoso, ma perché renderebbe più difficile il contatto con la gente».

A proposito di capitani coraggiosi, D’Alema dice che lei, per non logorarsi, logorerà Letta. 

«È un giudizio sbagliato. D’Alema è una persona intelligente, ma questa sua qualità non lo mette al riparo da clamorosi errori di giudizio. Nel caso di D’Alema non è il primo, purtroppo per lui. Io ho 38 anni: posso aspettare. Il punto è che l’Italia non può aspettare. Compito di tutti noi che abbiamo responsabilità è dare una mano perché le cose si facciano. A Enrico do volentieri una mano».

Respinge anche le accuse di aver “remato contro” a Letta:

«La cronaca di questi sei mesi ha smentito chi mi accusava di cospirare. Continuo a non dare alcun alibi a chi mi accusa di voler criticare il governo per anticiparne la fine. Io non attacco il governo. Parlo di quel che serve all’Italia nei prossimi anni. Convinto che l’Italia possa avere un futuro straordinario».

Che legge elettorale ci sarà?

«Il Pd farà il congresso e le primarie, con candidati che propongono soluzioni diverse anche per la legge elettorale. Io faccio la mia proposta. Sono per una legge che garantisca l’alternanza, il bipolarismo, e un risultato chiaro. Chi vince le elezioni non potrà mai avere il diritto di dire “non mi hanno fatto lavorare”. No all’inciucione generalizzato: le larghe intese devono essere l’eccezione, non la regola» .

Ancora al giornalista del Corriere della Sera che lo preme sulla legge elettorale e sul “no” ricevuto dalla Finocchiaro sulla sua proposta di spostare la legge elettorale dal senato alla Camera risponde così:

«Se in Parlamento si forma una maggioranza favorevole a una norma chiara e trasparente, per cui chi vince governa e non si ritorna ad accordicchi nelle segrete stanze, io sono il primo a festeggiare. Ma se si pensa di poter ulteriormente bloccare il Paese con un’operazione da prima Repubblica, senza statisti da prima Repubblica, allora sia chiaro che ci sarà il dissenso non solo mio ma della maggioranza dei senatori del Pd; come la Finocchiaro ha avuto modo di verificare in queste ore in modo riservato. Il Pd è vincolato dalle primarie. Decidono gli elettori che vanno al gazebo, non una senatrice che ha l’unico titolo di essere lì da trent’anni».

Sempre sul corriere della Sera si legge:

«La riforma della giustizia è una priorità per gli italiani, non per la destra. Non so se riuscirà a farla questo Parlamento o il prossimo. So che è indispensabile, dopo 20 anni di provvedimenti ad personam. Non è possibile reggere lo spread tra Italia e Germania, per cui un provvedimento di natura civilistica da loro richiede un anno e da noi 4. Non è possibile ricorrere alla custodia cautelare nella misura di oggi. Non è possibile che i tempi della giustizia amministrativa siano sempre un incognita: se voglio togliere una bancarella dal mercato devo aspettare che si pronunci il Tar, per aprire la caffetteria di Palazzo Vecchio deve attendere due mesi in più per il ricorso sull’appalto… Ormai sugli appalti pubblici lavorano più gli avvocati dei manovali».

Sindaco e segretario?

«Se i fiorentini lo vorranno, sì. Non voglio diventare un pezzo di burocrazia romana. Voglio mantenere la freschezza che mi viene dal girare in mezzo alla gente, senza lampeggiante, con la mia bici».

Come può fare entrambe le cose?

«La storia del doppio incarico è ridicola. Il segretario di un partito ha quasi sempre un altro incarico. Bersani era segretario e parlamentare, Epifani è segretario, parlamentare e presidente di commissione. Il segretario del Pdl è ministro dell’Interno, il leader di Sel è presidente di Regione. Martine Aubry era sindaco di Lilla e segretaria del Ps. E poi dipende da cosa deve fare un partito. Se si vuole un Pd tutto centrato su Roma, è logico che il segretario ci passi tutta la settimana. Se, come spero, porteremo alla guida amministratori locali, avremo un Pd molto più snello. Vorrei che il pastone del tg la sera non mi trovasse mentre salgo ed esco dalle stanze di partito, ma mentre inauguro una biblioteca, come ho appena fatto».

Renzi è ancora un rivoluzionario o forse è solo l’Italia anestetizzata?

Divampano le fiamme in Australia: un morto e centinaia di evacuati

australia-incendi-tuttacronacaE’ giunta prima del solito, in Australia, la stagione degli incendi, che si sta rivelando molto più distruttiva rispetto alla sua solita furia. Questo a causa di alte temperature, siccità e forti venti: le fiamme si propagano rapidamente e, stando alle prime stime, sarebbero 500 i km quadrati di territorio già divorati dal fuoco. Negli ultimi giorni le fiamme si sono propagate su ampie porzioni di territorio nel New South Wales, lo stato a sud-est con capitale Sydney, distruggendo numerose case e causando la morte di una persona. Per le autorità locali, sarebbe la peggiore serie di incendi degli ultimi dieci anni. Si stima che saranno necessarie intere giornate prima che i roghi siano messi sotto cotrollo. Nel frattempo sono centinaia le persone che hanno dovuto evacuare le loro abitazioni mentre in alcune zone le fiamme hanno raggiunto i 30 metri di altezza, come hanno spiegato alcuni pompieri.

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Una casa da hobbit… a misura d’uomo?

casa-hobbit-tuttacronaca2,54 metri. Tanto è grande l’abitazione di Dan Price. Immersa nei boschi dell’Oregon, potrebbe sembrare una sistemazione proibitiva ma il fotogiornalista la trova comoda. Price non si fa mancare nulla nella casa che lui stesso ha costruito: acqua corrente, elettrcità, anche iPad e Macbook. Tutto quello che gli serve, almeno da quando ha divorziato ed è uscito dalla casa di famiglia, dove viveva anche con i figli.

La sua casa da Hobbit ha per di più un grande pregio: ha tutto a portata di mano: “Non soffro più di stress alla ricerca nevrotica di ogni cosa. Sono stato uno giornalista con orari folli. La gente lavora e vive in schiavitù. Io faccio quello che amo: disegno e viaggio. Chi, sano di mente, spende tutti quei soldi per ilmutuo di una casa in cui non si ha mai tempo di vivere?”.

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I francesi fermati a Roma ed espulsi!

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La macchina per arginare i possibili disordini nella Capitale, annunciati e propagandati anche dai media, è in moto. Sono stati fermati e identificati, nel centro storico di Roma, 5 cittadini francesi, tra i 20 e i 40 anni, tutti con precedenti per turbativa dell’ordine pubblico, sia in Italia sia all’estero. Ora saranno allontanati dall’Italia in modo che non possano creare presunti problemi nel week-end bollente romano.

 

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