Indiscrezione clamorosa dall’Argentina: Maradona torna in campo!

maradona-torna-giocare-tuttacronacaDiego Armando Maradona torna a infiare le scarpette. A 53 anni, infatti, stando alla clamorosa indiscrezione che giunge dall’Argentina, l’ex fuoriclasse starebbe per rituffarsi nell’attività agonistica. A parlarne è il quotidiano Olè, che spiega che un club di quinta divisione, il Riestra, di proprietà dell’amico e agente Victor Stinfale, avrebbe presentato una richiesta ufficiale alla Federcalcio per inserire il Pibe nella sua rosa. Ora si attende il via libera dell’Afa, che potrebbe arrivare già martedì permettendo così a Maradona di esordire il 23 marzo contro il Porvenir, a San Lorenzo.

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Evento al San Paolo: Maradona torna nel suo ex stadio

maradona1-sanpaolo-tuttacronaca“Ho visto Maradona”. Con questo coro circa duecento tifosi hanno accolto l’arrivo di El Pibe de Oro al San Paolo mentre era in scena la semifinale di Coppa Italia tra Napoli e Roma. L’arrivo dell’asso argentino è avvenuto durante l’intervallo, con i sostenitori partenopei che hanno abbandonato le tribune per dare il benvenuto all’ex campione tornato al San Paolo dopo una lunga assenza: mancava infatti dalla festa per l’addio al calcio giocato di Ciro Ferrara: era il 9 giugno 2005. L’occasione è storica per il club: è infatti la prima volta che Maradona assiste a una gara degli azzurri allo stadio napoletano e tifosi e fotografi non hanno mancato di sottolineare l’evento quasi disinteressandosi di quanto accadeva in campo. L’argentino era giunto nel pomeriggio a Roma da Dubai e ha poi raggiunto Napoli su una monovolume nera, accompagnato dal suo avvocato italiano, Angelo Pisani, e da due amici.  Maradona si tratterrà in Italia alcuni giorni durante i quali cercherà anche di risolvere il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate che contestano all’argentino il mancato pagamento di tasse, accumulate all’epoca della sua permanenza in Italia, che con gli interessi accumulatisi negli anni ammonta ad oltre 40 milioni di euro.

Maradona pronto a diventare di nuovo padre… ed è subito trend topic

maradona-figlio-tuttacronacaVeronica Ojeda, ex compagna di Diego Armando Maradona che ha già dato all’ex calciatore un bimbo a febbraio dello scorso anno, sarebbe di nuovo in dolce attesa. Questo almeno è quanto riferito da Luis Ventura durante uno dei programmi tv di pettegolezzi più seguiti del Paese e in poco tempo è diventato un “trend topic” su Twitter. Ventura ha spiegato: “La notizia dell’anno mi è stata confermata direttamente dalla stessa Ojeda, che lo ha saputo solo pochi giorni fa ed è molto emozionata, ma anche imbarazzata”. Stando a quanto ha raccontato ancora Ventura, la donna sarebbe andata a trovare El Pibe de Oro a Dubai la settimana scorsa per informalo, ma lui non l’ha voluta incontrare e ora si è rinchiusa in casa per preparare il primo compleanno di Diego Fernando, giovedì prossimo.

Maradona vs L’Arena: l’ex calciatore querela il programma condotto da Giletti

Diego_Armando_Maradona_tuttacronacaE’ stato il legale di Diego Armando Maradona, l’avvocato Angelo Pisani, a diffondere una nota con la quale informa che  “Come tanti italiani che pagano il canone Rai per una corretta informazione, oggi, ancora una volta, ho assistito con rammarico e disappunto alla trasmissione di Rai1 (L’Arena, nda) condotta da Giletti nella parte in cui si è parlato scorrettamente e strumentalmente di Maradona, ai soli fini di audience”. Il lega, dunque, annuncia che “tutelerà innanzi ai magistrati competenti ogni diritto del Pibe de oro”. “Sono state ripetute, per ‘strani’ obiettivi, le solite falsità nei confronti di Maradona senza neanche concedere replica. Diego non ha mai diffamato la signora Sinagra né tantomeno è mai stato un evasore fiscale, come dimostrano una sentenza penale ed una della giustizia tributaria, che dichiarano non esser mai esistita alcuna violazione. Parlare senza cognizione di causa ed accusare ingiustamente una persona non è informazione ma grave persecuzione ed è offensivo. Pertanto – conclude l’avvocato – presenterò querela per diffamazione e violazione della leggi sull’informazione, non tanto contro la Rai ma a carico dei responsabili della ‘solita’ trasmissione e degli ospiti”.

Maradona su Icardi: “Ai miei tempi lo avremmo picchiato in spogliatoio”

icardi-nara-tuttacronacaMaurito Icardi il giocatore dell’Inter? Ormai è molto più noto per il suo rapporto con Wanda Nara, l’ex moglie del giocatore del Catania Maxi Lopez, con il quale era legato da un forte rapporto di amicizia. Anche durante questa pausa natalizia Icardi non fa che alimentare il gossip, continuando a twittare nonostante le critiche delle fan, alle quali risponde: “In vacanza faccio quello che voglio”. Amore-Calcio 1-0 e anche Armando Maradona lo bacchetta in maniera piuttosto pesante, come riporta la Gazzetta dello Sport: “Secondo me – ha detto Diego in un’intervista a Radio Pop, in Argentina – Icardi è un traditore. Va a casa (di Maxi Lopez, n.d.r.), gioca a fare l’amico e poi gli soffia la donna. Questo è tradimento. Ai nostri tempi, solo se guardavi la donna di un compagno, nello spogliatoio ci saremmo alternati per prenderlo a pugni”.Diego ha parlato anche di Tevez e della sua assenza pressoché sicura al Mondiale: “Carlitos sente la maglia, è il giocatore del popolo. Non è morto, è stato ucciso…. Ha litigato con Grondona e Bilardo e l’hanno fatto fuori dall’Argentina.

Maradona e Henry fanno gli arabi!

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Per i festeggiamenti  a Dubai del 42esimo anniversario degli Emirati Arabi Uniti c’erano anche Diego Armando Maradona e Thierry Henry vestiti in abititradizionali. L’ex Pibe de Oro si è anche divertito a cantare e ballare. Il video è stato soprannominato “Diego bin Armando Al-Maradona”.

Com’è diventato evasore Maradona? Lo spiega l’avvocato

diego-armando-maradona-fisco-tuttacronacaEra il 1991 quando Corrado Ferlaino diede mandato allo studio legale-tributario Manfredonia perchè si occupasse del contenzioso tributario dei calciatori del Napoli, delle ingiunzioni del Fisco di pagare le tasse. Come ricostruisce il Messaggero, non ci sono solo le cartelle esattoriali, milionarie all’epoca, del Fisco, ma c’è anche una sentenza della giustizia tributaria. I giudici decidono: “dovete pagare” e società e calciatori si rivolgono allo studio, sia Ferlaino che singoli calciatori Careca, Alemao (difesi anche dall’avvocato Aldo Algani) e Maradona. Tutti firmano il mandato ai difensori tranne uno: el Pide de Oro. Si svolge il processo tributario di appello e la commissione dà ragione al club e ai calciatori. A questo punto sia il Napoli che Careca firmano il condono fiscale, mettendo fine a qualsiasi questione con il fisco. Alemao a gennaio scorso vince anche alla “Cassazione” tributaria, terzo grado di giudizio. Gli avvocati Manfredonia, Manfredi, con il padre Carlo, ricordano la vicenda: “Molto bene. Gli accertamenti nei confronti dei tre calciatori del Napoli e del club furono la conseguenza di una verifica generale dell’Erario. L’ispettorato, precorrendo i tempi perché non c’era una normativa specifica, presunse che il Napoli, pagando ad una società estera emolumenti per lo sfruttamento dei diritti d’immagine dei calciatori, evadeva il Fisco, o integrava, a ‘nero’, lo stipendio già corrisposto ai giocatori. In primo grado la sentenza fu negativa per gli atleti e per il Napoli”.

E Maradona chiama in causa la Loren: “non voglio subire le stesse ingiustizie”

sophia-loren-tuttacronacaLa Corte di Cassazione ha stabilito che Sophia Loren non doveva essere arrestata per evasione fiscale nel 1982 e Maradona, la cui battaglia con il fisco continua a far discutere, chiama in causa proprio l’attrice partenopea: “Sono davvero contento per la signora Loren, adesso spero di contattarla e incontrarla per farmi spiegare come ha fatto ad essere così forte a combattere una battaglia tanto dura contro il mostro fisco, andando persino in carcere per molti giorni”. Secondo Angelo Pisani, legale dell’ex Napoli, el Pibe de Oro, al telefono, gli avrebbe detto: “Quello che non voglio è che mi accadano le stesse ingiustizie e vessazioni che ha dovuto sopportare la signora Loren, perseguitata per 40 anni a causa di una presunta evasione fiscale che poi hanno scoperto essere stato un errore dell’agenzia delle entrate. E la cosa più vergognosa per l’Italia è che la signora Loren, ho sentito e visto in tv, fu persino costretta ad andare in carcere mentre io sono stato già assolto dal 1992”. Maradona spiega ancora: “E la signora Loren è una napoletana che ha dato lustro all’Italia in tutto il mondo. Ecco io amo Napoli e l’Italia, non si può trattare la gente come se fossero tutti delinquenti e poi dopo 40 anni dire scusate abbiamo sbagliato”. Da Dubai, l’ex Napoli ribadisce anche che “non sono un evasore, nonsono un criminale. Guardate bene le carte, non usatemi come simbolo contro l’evasione fiscale”. Poi conclude: “State certi che non mi piegherò mai alle ingiustizie del fisco. Rispetto l’Italia, tutte le istituzioni e i contribuenti italiani. Dico che bisogna pagare le tasse, ma quelle giuste, non quelle che si inventano”.

Fabio Volo contro Brunetta a sostegno di Fazio

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Anticipazioni di Libero su Fabio Volo, che rilasciando una dichiarazione al settimanale Chi avrebbe attaccato Brunetta sul comportamento tenuto durante l’intervista di Fazio, secondo il quotidiano:

Fabio Volo, si è lanciato in uno sprint alla Fred Flinstone. Come ha prontamente riportato il settimanale Chi, Volo si sarebbe espresso sul faccia a faccia tra Fabio Fazio e Renato Brunetta durante la trasmissione Che tempo che fa. “Al posto di Fazio, gli avrei tirato una clava, a Brunetta”

L’Italia ha bisogno di una clava o di trasparenza? Rispondiamo violentemente perché, forse con troppa irruenza, da parte del capogruppo Pdl alla Camera si sono chiesti chiarimenti sui compensi dei conduttori della tv pubblica? In ogni modo, clava a parte, speriamo che Volo non si sia riferito anche all’exploit di Maradona… altrimenti la clava pioverebbero anche su Fassina?

“L’ombrello” di Maradona: Vigilanza Rai contro Fazio

maradona-ombrello-fazio-tuttacronacaSalvatore Margiotta (PD), Vice Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, è intervenuto oggi su La7 dove ha dichiarato: “Filmati agghiaccianti ed esempi pessimi” quelli del calciatore, Maradona, “che ospite della tv italiana replica strafottente a Equitalia e del politico, Denis Verdini, che ammette pubblicamente di aver ricevuto pagamenti in nero. Più grave il secondo certo, perché il senso di responsabilità che si chiede a un uomo delle istituzioni è più alto di quello che è tenuto a dimostrare uno sportivo, tra l’altro non italiano.” Riferendosi poi all’accusa che il Codacons ha rivolto alla Rai di pubblicità occulta perchè il presentatore ha parlato della raccolta di dvd dedicata all’ex Napoli, prodotta dalla Radio-Televisione di Stato e curata da Gianni Minà, ha concluso: “Grave è che Fabio Fazio in diretta non abbia obbligato alle scuse l’ex campione, ma la polemica del Codacons proprio non sta in piedi. Un conto è la promozione che si propone all’artista in cambio della partecipazione al programma, un conto il gettone di presenza. Non possiamo perder tempo a fingere che il mercato non abbia delle regole che tutto il mondo rispetta”.

Nuovo attacco di Brunetta a Fazio e la Littizzetto “s’immola”

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Che tempo che fa è ancora nella bufera di Brunetta. Il parlamentare del pd infatti ha sferrato un nuovo attacco a Fabio Fazio e alla Rai:  se Maradona è stato indecente con il suo “gesto dell’ombrello” rivolto al fisco italiano, è la tesi dell’ex ministro, “più grave ancora è il comportamento di Fazio”.

Il capogruppo del Pdl alla Camera ha spiegato all’agenzia Ansa di aver “depositato un’interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai sull’episodio indecente accaduto ieri sera a ‘Che tempo che fa’, con Maradona impegnato nel gesto ‘dell’ombrello’, ed elevato così a testimonial dell’evasione fiscale. Più grave ancora è il comportamento di Fazio”.

Secondo Brunetta, “più grave del comportamento dell’ex calciatore, appare quello di chi gli ha approntato il palcoscenico. Se Maradona è infatti noto per le sue intemperanze, e dunque non stupisce si sia esibito nel gesto dell’ombrello contro Equitalia, davvero offensiva è la condiscendenza manifestata dal conduttore Fabio Fazio che ha lasciato che il suo pubblico tributasse un’ovazione per quell’atto di volgare offesa, che irride la legge e gli italiani onesti”.

Per questo il capogruppo del Pdl, che già nella puntata precedente di ‘Che tempo che fa’ aveva polemizzato con Fazio per il suo compenso, ha depositato

“un’interrogazione al presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, Roberto Fico, sull’indecente episodio accaduto ieri sera ‘Che tempo che fa’, con l’esibizione di Diego Armando Maradona impegnato nel gesto ‘dell’ombrello’, ed elevato così a testimonial dell’evasione fiscale in casa di chi paga il canone per vedersi sbeffeggiato. L’interrogazione chiede di far luce su eventuali compensi fatti giungere per vie traverse a Maradona e se nel contratto di Fazio esistano clausole che lo vincolino a rispettare il decoro della Rai e quali siano le sanzioni in caso di violazione”.

Il gesto di Maradona era già stato ampiamente condannato dal viceministro dell’Economia Stefano Fassina. Intervenuto nel programma Mix 24, su Radio 24, il dem aveva affermato: “E’ un gesto miserabile che va perseguito.  (VIDEO)

In difesa di Fabio Fazio è subito scesa in campo la Littizzetto che ha voluto fare ironia:

“Guardi caro Brunella (sic) io sono disposta anche ad andare via da qui. Facciamo così lei viene qui a Che tempo che fa e io prendo il posto di capogruppo del Pdl”. Poi la bordata: “Tanto le nostre misure sono compatibili. Anche lei può mettersi qui sulla scrivania di Fazio”.

Forse però in questo caso dell’ironia non c’era proprio bisogno e sicuramente non si sentiva l’esigenza di ritornare per l’ennesima volta su una battuta ormai inflazionata.

Web e politica alleati… contro il gesto dell’ombrello di Maradona

maradona-ombrello-tuttacronacaE’ stato ospite da Fabio Fazio nella trasmissione Che tempo che fa, in onda ieri sera su Rai 3, Diego Armando Maradona. E la sua lunga intervista, durante la quale l’ex Napoli ha raccontato degli spaccati della sua vita, ha colpito il mondo della politica italiana. Per un unico motivo: l’argentino si è infatti difeso dalle accuse di evasione fiscale, per un totale di 39 milioni di euro. “Non sono mai stato un evasore. Equitalia si occupi di chi ha firmato i contratti. Come Coppola e Ferlaino. Chi ho la fatto oggi può andare in giro in Italia tranquillamente. A me invece tolgono gli orecchini e gli orologi. Ma oggi non ce l’ho con me”. Alle sue parole, ha fatto seguire l’inequivocabile gesto dell’ombrello, rivolto ad Equitalia. “Mi hanno cercato degli sponsor offrendosi di pagare il mio debito per farsi pubblicità, ma io ho rifiutato. Proprio perché non sono un evasore. Voglio la verità e andare fino in fondo”. Il primo a puntare il dito contro Maradona è stato il viceministro dell’Economia Stefano Fassina. Intervenuto nel programma Mix 24, su Radio 24, il dem ha affermato: “E’ un gesto miserabile che va perseguito. Parliamo di 40 milioni di euro, Maradona farebbe bene a rispettare le leggi”. Ma anche la rete si è lamentata del comportamento del Pibe de Oro, bocciando il gesto in Twitter.

I nostri 7 giorni: a volte ci vorrebbe un po’ di zucchero…

7giorni-tuttacronacaLa verità è che ogni tanto ci vorrebbe un po’ di zucchero. Come cantava Mary Poppins. Per mandare giù la pillola. Perchè di amare ce ne sono state molte questa settimana. Tra quelle che hanno più colpito, la deriva razzista in Facebook, con gli insulti alla Kyenge. Perchè se è vero (e giusto) che ognuno abbia una propria opinione e se gli italiani che si vedono ogni giorno più messi alle strette e strozzati da crisi, tasse e aumento dell’Iva hanno il giusto diritto di chiedere che i politici pensino a loro, è anche vero che a volte, semplicemente, rabbia e frustrazione fanno sbagliare la scelta dei vocaboli. E’ così sottile il confine tra ragione e torto… Del resto non tutti hanno la possibilità di fare come Crozza e mandare le risposte agli attacchi via Rai. Il fatto è che a volte le cose si possono dire anche pacatamente, come ha dimostrato Michelle Bonev ospite di Santoro: in fin dei conti quando cade una bomba non fa molto rumore, la detonazione arriva dopo. E infatti la reazione è stata quella di generare panico e attacchi. Sicuramente, ha fatto molto discutere. Anche se il più discusso della settimana, non c’è dubbio, è stato SuperMario. Non il suo periodo migliore, prima l’infortunio, poi l’influenza, quindi quel prendersela con i giornalisti e rispondere per le rime a chi lo chiama “simbolo anticamorra”. Non c’è uscito bene con la sua irruenza e forse non è neanche più possibile cercare una giustificazione nell’età: perchè a 23 anni non sei un bambino e la vita ti dovrebbe già aver insegnato tante cose. E quello che non si prova sulla propria pelle lo si conosce tramite i media. Ma la palla gira. E Balo resta sempre nel cuore dei tifosi. Che gli perdonano tutto. In cambio di un gol. Chi non trova perdono è Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine: ora sembra si sia trovato un posto per la sua salma, ma quante discussioni si sono succedute in questa settimana, con tanto di assalto al feretro. Perchè 335 vite sono molte, sono troppe. E tuttavia sono solo il culmine: perchè in fin dei conti se l’ex generale si era macchiato di un crimine che definire orribile è poco, in lui si vedeva anche il sistema in cui era immesso. E soprattutto questa settimana, con il 70° anniversario del rastrellamento degli ebrei di Roma, la memoria fa ancora urlare di dolore. Quelle ferite, quei numeri sulle braccia, non andranno via. C’è da sperare che non tornino. Che il domani sia un po’ più dolce, appunto. E che ci sia sempre un fiore per non dimenticare.

7giorniFiori in vista però sembra non ce ne siano per il popolo italiano: arriva la nuova Legge di Stabilità e sono le spine quelle che saltano all’occhio, con troppe domande inevase. E ovviamente, nuovi scontri, recriminazioni, critiche. Potranno aver da poco votato la fiducia, ma quello che è sempre più palese è che ormai è il popolo a non averne più. Monti si è dimesso da presidente di Scelta Civica (e ha dato il via libera agli attacchi e ai giudizi negativi), Fassina ha minacciato a sua volta di lasciare la sua poltrona. Chi davvero si è alzato è stato sono stati gli italiani, scesi a Roma per manifestare contro quello che non va. Si è riusciti ad evitare il peggio, ma il livello di pericolo era alto. Del resto, quando basta connettersi in un social network per rendersi conto di quanta furia respiriamo ogni giorno, non ci si può attendere molto di diverso. Quello che è difficilmente comprensibile è perchè si voglia distruggere anche quello che resta di positivo: come lo skatepark di Ostia. Sembra quasi che non si voglia più nulla di bello. Meglio poter prendersela con qualcosa o qualcuno. Fosse anche una squadra di calcio che fallisce l’ennesimo obbiettivo: giocatori della Lazio a piedi e la testa di Petkovic che cade. Siamo davvero diventati così cinici? In fin dei conti no. Tant’è che ancora ci appassioniamo, ci preoccupiamo, abbiamo abbastanza buonumore per pensare anche ad Halloween e a far fotomontaggi che strappano sorrisi. Questa settimana ci siamo preoccupati per la salute di Battistuta (forse per nulla, ma significa che la memoria l’abbiamo anche per i nostri campioni) e abbiamo dato il bentornato a Maradona. Ma ci siamo concessi anche un po’ di svago con il gossip: perchè ogni tanto la nostra mente dev’essere come una casa in grado di prendere il volo. E portarci ovunque vogliamo. Magari in un luogo dove, tra le altre cose, ci sia anche un po’ di dolcezza…

GOOD NIGH, AND GOOD LUCK!

Che tempo che fa per Maradona?

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Ospite di Fabio Fazio, Diego Armando Maradona si racconta, sia come uomo che come professionista. Un’intervista a tutto tondo che ha toccato molti aspetti nella vita del campione. Arrivato alle 20.44 in anticipo rispetto agli accordi presi Diego Armando Maradona è sceso dal pickup mano nella mano con la sua compagna Rocio Oliva, vestito in nero e con crocefisso disegnato  sulla parte posteriore della giacca. Era stato lo stesso Fazio a correre nel pomeriggio all’hotel dove alloggiava Maradona, per paura che il campione potesse ripetere la buca che diede a Maurizio Costanzo. Il conduttore di che tempo che fa però era stato rassicurato da quel lungo colloquio con l’ex Pibe de Oro. Nessuna buca da parte del campione che è stato accolto, oltre che da fazio anche da Gianni Minà che ha curato tempo fa anche la collana di dvd per la Gazzetta dello Sport.

Dopo l’intervento della Littizzetto entra in studio e ci tiene a puntualizzare che lui un uomo normale non lo sarà mai. “Tu sai che ho disputato l’80% della mia carriera in Italia, per tutto quello che ho fatto, grazie a Dio, non sarò mai un uomo comune. Vado in vacanza – dice ancora Maradona – in paesi in cui il calcio non è seguito, altrimenti non riuscirei a rilassarmi. Spesso mi capita di incontrare persone che mi dicono di avergli salvato la vita, magari erano inviati in Iraq, c’era la guerra e mostrando una mia foto li hanno lasciati passare. Ma io non ho mai voluto l’esempio di nessuno. Gli unici esempi sono il padre e la madre. Io posso essere da esempio, in parte, sul campo da calcio. Ma finisce lì”.

Diego Armando Maradona è molto diretto anche con il conduttore della trasmissione:  “Tu hai dei nemici, io lo so – dice Maradona a Fabio Fazio -: non sei apprezzato perché dici la verità e in questo paese, come in Argentina, non va bene. Non si può andare controcorrente e questo, invece, mi piace di te”.

Poi parla del suo periodo buio, quello legato alla droga: “Io non ho avuto, grazie a dio, dottori, psicologici perché per questo ci sono dei valori, come l’amore di una figlia che non ti può dare nessuno. La droga è tanto cattiva, difficile da sconfiggere. L’amore e l’affetto delle mie figlie mi hanno salvato. Non mi drogo più da dieci anni”.

e sul numero 10 afferma “Una volta il numero 10 era un simbolo. Ora lo portano anche giocatori qualsiasi… Il gol del secolo? Sapevo che sarei andato in porta. Shilton non ci ha capito niente…” e anche il Boca è uno dei ricordi più cari all’ex giocatore “Io ho sempre voluto giocare nel Boca. Loro non avevano soldi, e mi hanno comprato a cambio di un appartamento, non so bene dove… E uno dei gol più belli resta quello al River nel 1981”. Poi attaca anche i giocatori di oggi, quelli che sembra che giochino per pubblicità o che cambiano maglia facilmente:  “Il giocatore più forte dopo di me?  Ce ne sono stati tanti: Careca, Rijkaard, Gullit, Van Basten, Matthaeus… Io non so se oggi i giocatori sono più forti o meno. A volte sembra giochino per le pubblicità. Cambiano maglia con troppa facilità, un tempo non era così”.

Parla anche dei suoi guai fiscali: “Non sono un evasore e lo dico senza problemi a Equitalia. Si occupino di chi ha firmato i contratti, di Coppola o Ferlaino, che oggi possono girare indisturbati. A me invece tolgono gli orecchini, gli orologi. Oggi però non ce l’ho. Mi hanno cercato degli sponsor offrendosi di pagare il mio debito per farsi pubblicità, io ho rifiutato perché non sono un evasore. Voglio la verità. Chi si fa pubblicità sono quelli di Equitalia che vengono da me. Ma hanno un altro lavoro, il loro lavoro non è Maradona. Io non mi nascondo”.

Ma l’amarezza non è solo per Equitalia ma anche per i suo Napoli dal quale De Laurentiis lo tiene lontano: “Io sulla panchina del Napoli? De Laurentiis non mi vuole” epoi quei mondiali che saranno una magra consolazione per il Brasile:  “I Mondiali saranno un sacrificio grande per la gente: ci sono cose più importanti che il Brasile vinca la Coppa del mondo, non credo che ne abbia bisogno. In Brasile avranno un Mondiale e l’Olimpiade ma per la gente tutto questo avrà un costo molto alto. In Brasile la gente avrebbe bisogno di altre e più cose e non del campionato mondiale. Prima si deve lasciare mangiare le persone, e poi fare questo”. Un’altra battuta, stavolta su quegli Usa che non ha mai amato: “gli americani credono di comandare il mondo, ma noi non siamo americani”.

 

Prima sconfitta stagionale del Napoli: l’altarino di Maradona vestito a lutto

napoli-lutto-maradona-tuttacronacaGli uomini di Benitez hanno dovuto chinare il capo davanti all’irruenza giallorossa, rimediando la prima sconfitta della stagione allo stadio Olimpico e i tifosi partenopei soffrono. Per meglio dire: entrano in lutto. Da sabato mattina, infatti, l’altarino che contiene il “sacro capello di Maradona”, che si trova nel centro storico della città a breve distanza dalla statua del Nilo, è coperto da un drappo nero ed è stato affisso un cartello che recita: “Chiuso per lutto Roma 2 Napoli”.

La battuta di Maradona dopo il big match Roma-Napoli

Maradona_tuttacronacaE’ uscito sconfitto dal big match all’Olimpico ieri sera il Napoli di Benitez, primo vero arresto in campionato dopo il pareggio con il Sassuolo. E mentre i giallorossi festeggiavano l’ottavo successo consecutivo, che li pone sempre più saldamente in testa alla classifica, un giornalista, intervistando Maradona, presente allo stadio, ha detto all’ex azzurro: “Non hai portato fortuna”. El Pibe de Oro non si è lasciato sfuggire l’opportunità di una battuta: “Non sono emozionato, sono solo dispiaciuto. Purtroppo, io non gioco più”

L’Olimpico s’infiamma: Roma-Napoli, in vetta si soffre!

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La partita che tutti attendevano, quella che potrebbe vedere mantenuto il primato di vittorie per la Roma, ma anche quella che potrebbe essere valida per rivoluzionare la classifica. Nell’8a giornata di campionato si incontrano le big di questa stagione e lo fanno in un venerdì davvero particolare, quello in cui hanno già sfilato per le strade di Roma i sindacati di base e, dove c’è l’attesa per domani quando nelle strade scenderanno i No Tav e i centri sociali. A cavallo di queste grandi manifestazioni l’Olimpico s’infiamma e ospita il Napoli di benitez pronto a tutto pur di conquistare la vetta di questo campionato e dimostrare che gli azzurri quest’anno non temono rivali neppure se si tratta della Roma di Garcia. Le due squadre scendono in campo confermando quasi tutte le attese,

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho.

A disposizione: Skorupski, Lobont, Dodò, Burdisso, Romagnoli, Marquinho, Taddei, Bradley, Ricci, Caprari, Ljajic, Borriello.

All.: Garcia

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Mesto; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev.

A disposizione: Rafael, Armero, Cannavaro, Colombo, Dzemaili, Fernandez, Radosevic, Zapata, Pandev, Mertens.

All.: Benitez

Soprattutto la grande attenzione era sullo scontro tra Totti e Higuain, i due diamanti delle squadre che sin’ora hanno fatto la differenza in questa prima parte di campionato, ma clamorosamente a pochi minuti dall’inizio della gara Higuain parla con Benitez e parte dalla panchina. A guidare l’attacco dei partenopei, c’è quindi il macedone Goran Pandev. Cambio anche nelle file della Roma dove era annunciato Torosidis, al posto dello squalificato Balzaretti, ma invece alla fine Garcia sceglie il brasiliano Dodò.

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Poco prima del fischio d’inizio sugli spalti si nota ancora l’assenza di Diego Armando Maradona atteso allo stadio per assistere al big match. Sono da registrare anche qualche tafferuglio proprio a ridosso dei primi minuti di gioco in particolare nei pressi della Curva Nord, dove sono sistemati i tifosi del Napoli. Gli steward intervengono prontamente e la situazione in pochi minuti torna alla normalità.

La prima occasione è dei giallorossi con una eccezionale progressione di Gervinho che dà il via ad un’azione terminata con un tiro di Pjanic, murato da Britos con il petto. I ritmi sono molto alti sin dai primi minuti di gioco e al 5′ c’è da segnalare un bell’inserimento di Maicon che però viene chiuso dalla difesa napoletana. Ancora i giallorossi al 7′ con un rimpallo che stava per favorire Gervinho, ma l’attento Maggio appoggia di testa a Reina.

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E’ l’ottavo minuto di gioco quando Maradona arriva all’Olimpico e viene accolto dai cori dei napoletani.

Continua il pressing dei giallorossi decisi a fare la partita ed è un peccato, al 13′, constatare che il cross di Pjanic è troppo lungo per Gervinho.

Al 15′ c’è la prima vera occasione del match per la Roma: De Rossi colpisce di testa, Reina blocca con sicurezza.

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Appena due minuti più tardi c’è la clamorosa palla gol sprecata da Gervinho. Da ottima posizione l’ivoriano non riesce ad inquadrare lo specchio della porta con il piatto sinistro. Dopo i primi 20 minuti di gara, il possesso palla è decisamente a favore della Roma. Una buona occasione il Napoli l’avrebbe invece al 21′ ma incomprensibilmente Insigne e Callejon non si capiscono al limite dell’area e l’azione sfuma. La risposta dei giallorossi arriva appena un minuto dopo con un tiro di Pjanic che sorvola la traversa. Al 25′ scatta l’ammonizione Pandev. L’arbitro Orsato non perde tempo e interrompe immediatamente estraendo il cartellino giallo il nervosismo che si respira in campo. Ma il dubbio resta ci sarà stata la gomitata di Pandev ai danni di Pjanic?

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E’ 28′ quando arriva il Cross basso di Maggio e c’è la bella respinta fuori area da parte di Daniele De Rossi. Il Napoli sembra che non riesca a esprimersi come al suo solito, forse anche per il ritmo alto imposto sin dai primi minuti dai giallorossi. Al 30′ arriva la tegola in testa per la Roma con Totti costretto a bordo campo per problemi al flessore.

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Al 32′ c’è l’esterno al volo di Callejon completamente fuori misura. Poi, sugli sviluppi dell’azione, colpo di testa di Hamsik che finisce sul fondo.

Purtroppo Totti non ce la fa ed è costretto a uscire al suo posto entra Borriello.

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Sfuma definitivamente l’opportunità di vedere lo scontro diretto Higuain e Totti. Con l’uscita del capitano saltano i nervi alla Roma che regla un occasione da gol al Napoli che però sbaglia tutto. Pandev va via in campo aperto senza nessuno che lo contrasti, solo De Sanctis riesce a smorzare la conclusione, ma è De Rossi che deve salvare la rete in scivolata, perché il pallone lentamente stava entrando in porta.

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Al 38′, a pochi minuti quindi dal fischio di fine primo tempo arriva l’ammonizione per Borriello, autore di un fallo su Inler. Due minuti più tardi c’è l’occasione gol per Florenzi, che esce di un soffio.

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Al 43′ un episodio dubbio in area del Napoli. Gervinho termina a terra, ma dal replay si vede chiaramente che la decisione dell’arbitro è corretta: non c’era rigore per la Roma. Un minuto dopo sinistro violento di Strootman, palla alta, ma non di molto. Al 44′ esce Britos, che lamenta problemi alla spalla, e per il Napoli ed entra Cannavaro. Allo scadere del tempo, l’arbitro concede 3′ di recupero. Al 45′ è il Napoli a colpire il legno pieno con Insigne. 

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E come sempre accade, la squadra avversaria va in gol. Così la Roma conquista un calcio di punizione per un fallo di Cannavaro al limite dell’area. la realizzazione in rete è di Pjanic con un tiro che supera la barriera e s’insacca alle spalle del portiere.

Si chiude così il primo tempo, con il vantaggio della Roma che ha meritato il gol avendo spinto per tutta la partita.

Inizia il secondo tempo e come era intuibile il Napoli va subito in forcing. Gli uomini di Benitez mostrano subito di voler capovolgere il risultato. E già nei primi minuti della ripresa c’è il palo esterno di Inler!

palo di inler-tuttacronaca

Al 53′ un problema muscolare blocca Gervinho. Ljajic è pronto a subentrare, ma l’ivoriano, nei primi minuti cerca di continuare a giocare.

gervinho-problemi-muscolari-tuttacronaca

Al 56′ si scalda anche Higuain. Uno dei protagonisti della gara, già orfana di Totti.  Dopo qualche minuto non ce la fa Gervinho e al suo posto  entra Ljajic. Secondo cambio obbligato per Rudi Garcia. De Rossi diventa pericoloso al 58′, quando cerca la rete con un colpo di testa in tuffo sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

de rossi-napoli-tuttacronaca

Quanta sfortuna per il Napoli? Hamsik colpisce lo spigolo dell’incrocio dei pali, al 60′, con un tiro di esterno sinistro. E’ il terzo legno per gli azzurri.

legno-napoli-hamsik-tuttacronaca

Il Napoli assedia l’area della Roma costringendola a difendersi prima su un tiro di destro di Inler ribattuto da De Rossi e poi con un tiro di Cannavaro che spedisce alle stelle il pallone.

La Roma riesce a uscire dall’area dove era assediata dagli azzurri e con una giocata sublime di Maicon, tunnel e cross per Florenzi, infiamma l’Olimpico, peccato che l’attaccante giallorosso non riesca a correggere in rete.

Al 68′ esce Pandev ed entra Higuain. Subito dopo il cambio la squadra partenopea viene annientata da un fallo di Cannavaro su Borriello, che oltre a farsi espellere fa anche subire un calcio di rigore alla propria squadra.

Dal dischetto Pjanic non perdona  e segna il 2 a 0 per la Roma. Ora per il Napoli è davvero una situazione difficile, in 10 e sotto di due reti a meno di 20 minuti dal fischio finale.

Al 74′ viene ammonito Pjanic per un brutto fallo su Inler, ma l’Olimpico sta già in festa. La Roma però non si siede sugli allori e continua a spingere anche con un vantaggio di due gol e in superiorità numerica.

Il Napoli, quando mancano ormai 10 minuti alla fine del tempo regolamentare, prova a non mollare; prima con Mesto da fuori area che però viene murato da De Rossi e poi Inler, sulla cui conclusione centrale si fa trovare pronto De Sanctis.

All’81’ ariiva anche il terzo cambio per la Roma; fuori Florenzi e dentro Marquinho. Due minuti dopo c’è il cambio anche nelle file del Napoli, fuori Inler e dentro Dzemaili.

La partita negli ultimi minuti vede la Roma all’attacco. I giallorossi provano una doppia conclusione prima con Ljajic che viene murato da Albiol e poi sulla respinta Strootman conclude di poco alto sopra la traversa.

Immediata la risposta del Napoli con Insigne che viene deviato in angolo da De Rossi. Dopo i 4 minuti di recupero arriva il fischio centrale e finisce la partita orfana di quelli che alla vigilia dovevano essere i protagonisti assoluti del match: Totti e Higuain che invece hanno giocato solo pochi minuti. Tuttavia lo spettacolo non è mancato e le due squadre in campo hanno regalato una gara ricca di colpi di scena. All’Olimpico le luci si spengono sul risultato di 2-0 per i giallorossi  e tre pali colpiti dal Napoli.

Maradona visita l’Italia ed Equitalia visita lui? L’avvocato smentisce

maradona_tuttacronacaAngelo Pisani, legale del Pibe de Oro, ha annunciato a Radio Crc: “Stasera Maradona sarà in tribuna a guardare Roma-Napoli. È la prima volta che si reca in uno stadio italiano e sono sicuro che scenderà anche in campo a salutare calciatori e tifosi. Maradona sarà all’Olimpico con Stefano Ceci, il suo amico del cuore e con la sua famiglia”. E aggiunge: “Il Napoli non mi ha contattato sull’arrivo di Maradona ma mi ha contattato la Roma per accoglierci al meglio ed invitarci a cena, questo è motivo di orgoglio”. Ma questa mattina si era parlato anche di due visite del fisco che avrebbero colpito proprio Maradona, una nella serata di ieri e la seconda questa mattina. Secondo quanto riportavano le ricostruzioni delle ore italiane dell’ex giocatore, infatti, verso le 20.30, quando si trovava nella sua camera d’hotel con la fidanzata Rocio, nell’albergo sarebbero giunti gli uomini di Equitalia con i quali si sarebbe trattenuto fino alle 21.20 circa. All’uscita i due non avrebbero rilasciato dichiarazioni. Il suo avvocato oggi però ha chiarito che “Non è successo nulla. Oggi (ieri, ndr) Maradona ha vissuto una giornata fantastica e non ha ricevuto alcuna notifica da parte della Guardia di finanza o dell’Agenzia delle entrate. Smentite le voci, Pisani ha rivelato che Maradona ha ricevuto una telefonata di Francesco Totti e domani sera sarà all’Olimpico per assistere a Roma-Napoli. Sempre il legale, parlando con l’ANSA, ha aggiunto: “Ben venga qualsiasi notifica o comunicazione da parte delle autorità preposte sulla vecchia querelle con il Fisco, in modo da dare a Maradona la possibilità di difendersi una volta per tutte rispetto a imposizioni inefficaci, infondate e prescritte.Con il Fisco non c’è nessuna polemica in atto, dimostreremo carte alla mano chi ha ragione. E la giustizia, anche se dopo tanti anni, arriverà, perché la presunta violazione fiscale non è mai esistita”. Nell’hotel del centro di Milano dove alloggia con la fidanzata Rocio Oliva, Maradona in serata ha ricevuto una telefonata di Totti che gli ha ribadito l’invito per domani sera all’Olimpico. “Totti e il presidente della Roma Pallotta hanno dimostrato grande disponibilità – ha detto Pisani – Maradona ha accettato l’invito, anche per esaudire il desiderio di sua figlia Dalma che lo ha raggiunto a Milano e vuole vedere dal vivo la ex squadra del padre. Dopo Milano, coloreremo d’azzurro anche lo stadio Olimpico”. Stando a TgCom, tuttavia, Equitalia avrebbe notificato al Pibe un avviso di mora di oltre 39 milioni. Si tratta di un atto dovuto che va rinnovato ogni 6 mesi e che consente l’attivazione di azioni esecutive di recupero del debito fiscale. Maradona lo ha firmato.

Diego Armando Maradona ubriaco avrebbe litigato con barista

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Secondo la tv aregntina non ci sarebbero dubbi quell’uomo nelle immagini in bianco e nero di una telecamera a circuito chiuso di una discoteca sarebbe Diego Armando Maradona ubriaco che litiga con il gestore di un locale chiedendo di rimanere ancora per mezz’ora a bere. Il gestore non cede e l’ex calciatore, secondo quanto riportato da Teleshow,  lo minaccia, lo insulta e gli spiega che lui può  rivolgere a Guillermo Moreno, segretario del commercio argentino, per far chiudere il locale. Una brutta vicenda che rischia di compromettere l’immagine di Diego Maradona che ultimamente sembra avere un ottimo fiuto per finire nei guai!

Il video del miglior gol di Maradona… che nessuno conosceva!

maradona-1980-migliorgol-tuttacronacaE’ lo stesso Maradona ad aver raccontato in alcune occasioni che il gol migliore della sua carriera lo segnò il 19 febbraio 1980 in Colombia, durante un’amichevole tra la sua Argentinos Juniors e il Deportivo Pereira, terminata 4-4. All’epoca, il calciatore aveva 19 anni. Non è dunque quello del Mondiale del Messico del 1986, quando dribblò metà degli avversari prima di segnare. Perchè in pochi conoscevano la rete che il campione argentino definisce la sua migliore? Fino ad ora, semplicemente, non c’erano immagini. Ora però la situazione è cambiata, come informa il giornale argentino Clarín, infatti, il video ha fatto apparizione solo lo scorso venerdì in Youtube, pubblicato da Dario Serna. La qualità non è buona, ci sono tagli e le immagini sono in bianco e nero, ma è ugualmente possibile ammirare il capolavoro dell’inarrestabile Maradona.

Maradona prende a calci i fotografi… li ha scambiati per un pallone?

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Maradona era arrivato a Buenos Aires con la fidanzata Rocia Oliva per andare a conoscere il figlio nato lo scorso anni. Naturalmente l’arrivo del Pibe de oro aveva richiamato frotte di giornalisti  e fotografi e l’ex calciatore si è fermato volentieri a rispondere fin quando qualcosa non lo ha innervosito e ha iniziato ad aggredire con sassi, calci, insulti i paparazzi che erano accorsi per fare il loro lavoro. L’ennesimo atto di inciviltà di un campione indiscusso, ma anche di un “uomo bruciato” dagli scandali e dalle irregolarità fiscali.

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In barba alle politiche… Maradona pronto a parlare a Napolitano!

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“Non posso forzare nessuno a parlare della mia faccenda ma se il Presidente Napolitano mi vorrà parlare gli spiegherò tutto”. Cosi Diego Armando Maradona a Napoli. Poi scherza anche sulla politica italiana: “però non so chi e” il vostro presidente del Consiglio. E’ Grillo, Berlusconi?”.

“Non ho ammazzato nessuno, vengo a chiedere giustizia”. Lo ha detto Diego Armando Maradona nel corso della conferenza stampa a Napoli. “Dicono che molte volte la giustizia non esiste – ha aggiunto – voglio credere che per me la giustizia esiste. Io sono una vittima”.

E’ il momento di venire in Italia e ironizzare? Un criminale che in un momento così delicato vuole la grazia dal Presidente della Repubblica? Ma arrestarlo immediatamente per vilipendio ed evasione fiscale? BENVENUTI NEL PAESE DELLE BANANE (neppure più repubblica) dove in un momento di crisi finanziaria, con un piede nel fosso, un criminale egocentrico ed un evasore fiscale con precedenti di droga viene osannato e fatto parlare pubblcamente! Ha ammazzato il buon gusto, ha superato ogni buon senso e ha ucciso una buona occasione per restare in silenzio! Assassino vergognati!  Vuole pubblicità? Sponsorizzazioni? Altri soldi per evadere ancora?

E’ nato DIEGO FERNANDO, FIOCCO AZZURRO PER MARADONA!

Diego-Maradona-fiocco azzurro

E’ nato Diego Fernando, il figlio di Diego Armando Maradona e Veronica Ojeda.

Nel mezzo delle liti familiari e delle dispute legali, il bambino è nato all’ospedale di Los Arcos. Il figlio dell’asso del calcio mondiale è nato alle 23.55 di ieri e pesa 3,200 chili, come confermato dall’avvocato di Ojeda, Jorge Auruccio.
“Diego è assolutamente al corrente di tutto. Dello stato di salute della madre e del bambino”, ha aggiunto l’avvocato, che non ha potuto confermare se Diego si recherà nelle prossime ore a far visita al bimbo.

Dopo la separazione dalla sua compagna, Maradona(52) ha trascorso gli ultimi mesi lontano da lei, e cioè a Dubai. Le figlie di Diego, Dalma e Giannina, e la ex moglie Claudia Villafane hanno tempo fa litigato con la donna, anche via Twitter, scontro che è finito davanti alla magistratura di Buenos Aires. I giudici hanno così emesso una restrizione nei confronti di Claudia, la quale – ricordano i media argentini – non può avvicinarsi a meno di 300 metri dall’abitazione di Veronica e a meno di 100 metri da lei.

Il provvedimento, emesso per 120 giorni, scade a marzo, ed era stato chiesto dalla stessa Veronica mentre si trovava al sesto mese di gravidanza.

La verità secondo “el Pibe de Oro”: non sono un evasore!

diego armando maradona

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