A lanciare l’allarme per la manifestazione di domani a Roma sono gli analisti dell’Intelligence: secondo le loro previsioni, il livello di pericolo è 8 su 10. La preoccupazione è aumentata sensibilmente oggi, dopo l’espulsione dall’Italia di cinque cittadini francesi fermati oggi nella Capitale, tutti legati a un gruppo anarco-radicale. Quello che ci si aspetta, ormai, è che saranno presenti delle componenti che si muovono sulla linea dello scontro più duro. Sempre secondo gli analisti, quello che si starebbe preparando sono assalti ai bancomat e agli esercizi commerciali, carrelli dei supermercati da usare come arieti per rompere i blocchi delle forze di polizia, macchine idropulitrici per spruzzare di vernice le visiere dei caschi degli agenti e bombe carta, oltre a tutti gli strumenti di offesa e difesa come caschi, maschere antigas, spranghe, e simili. Quello che ci si aspetta, inoltre, è una escalation a partire da Piazza San Giovanni che potrebbe portare a un “innalzamento della conflittualità e ad azioni” contro la sede della Banca d’Italia e gli uffici consolari tedesco e britannico in via XX Settembre e in via San Martino della Battaglia. Ma in previsione ci sono anche “assedi ed assalti” al Ministero dell’Economia, alla sede della Cassa Depositi e Prestiti e al Consiglio Superiore della Magistratura. La protesta giungerebbe quindi a Pota Pia, dov’è previsto che i manifestanti trascorrano la notte, non prima di aver sfondato il cordone di polizia e carabinieri con uno dei camion del corteo. Ma si prevede anche la costruzione di una barricata davanti al Ministero delle Infrastrutture mentre su via Nomentana dovrebbero fare la loro apparizione tende e gazebo. Per quel che riguarda il numero di presenze, gli analisti stimano dalle 7 alle 8mila unità, quella del blocco dei più violenti in circa 200 unità e in 100 unità quella relativa alla componente anarchica, dove non si possono escludere infiltrazioni di cellule da Francia e Germania. A questo si somma l’incongnita degli antagonisti, che potrebbero essere alcune centinaia, arrivati al seguito delle tifoserie che questa sera hanno assistito al match roma-Napoli e che potrebbero essere intenzionati ad aggregarsi al corteo domani. Resta il fatto che, se vi sono i più intransigenti intenzionati a rompere il corteo, alla manifestazione prenderanno parte anche comitati di lotta ambientalista e contro le grandi opere (No Tav, No Muos), Movimenti per l’Abitare, movimenti per i diritti e i beni comuni, area di San Precario, Sindacati di base e molti centri sociali. Tutti questi avrebbero il desiderio di evitare simili scontri pur condividendo l’obiettivo dell’occupazione di Piazza San Giovanni e Porta Pia, da “tenere” almeno per tutto il week-end.
Livello di pericolo 8 su 10: si teme il peggio per la manifestazione di domani a Roma
Pubblicato da tdy22 in ottobre 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/18/111163/
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