Bonev vs Pascale: l’attrice indagata per diffamazione

michelle-bonev-francesca-pascale-tuttacronacaFrancesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi, aveva querelato l’attrice bulgara Michelle Bonev parlando di “una vera e propria azione persecutoria” nei suoi confronti, messa in atto attraverso la stampa e i social network. Oggi l’attrice, iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di diffamazione nei confronti della first lady di Forza Italia, è stata interrogata nel pomeriggio dal pm Eugenio Albamonte negli uffici della procura di Roma.

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Stalking e diffamazione: la Pascale querela Michelle Bonev

francesca-pascale-tuttacronacaMichelle Bonev è stata querelata da Francesca Pascale. E’ Licia Polizio, legale della Pascale, a rendere noto che l’attuale compagna di Berlusconi ha accusato l’attrice bulgara di aver condotto una vera e propria azione persecutoria nei suoi confronti sia attraverso la stampa che tramite i social network. Tra le altre dichiarazioni che la Bonev aveva rilasciato alla stampa, anche quella di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi per ottenere la produzione di una fiction e l’omosessualità di Franesca Pascale

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“Sono in pericolo, ho subito intimidazioni”. Parla Michelle Bonev

michelle-bonev-tuttacronacaMichelle Bonev, dopo un periodo di silenzio seguito alle sue dichiarazioni su Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, torna oggi a rivolgersi ad amici e fan su Facebook con un lungo post accompagnato da un videomessaggio. L’attrice denuncia di aver subito intimidazioni da persone non meglio specificate:

Voglio scusarmi con voi del mio silenzio, ma sono stati giorni molto difficili per me. Ho dovuto pensare soprattutto alla mia incolumità. Sono stata costretta a lasciare la mia casa per alcuni giorni perché ci sono stati tentativi di intimidazione nei miei confronti. E’ giusto che voi sappiate come vive una persona come me che denuncia questo sistema. Dopo le mie dichiarazioni su Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, sia sul mio blog che a Servizio Pubblico, vivo in costante tensione, sorvegliata da uomini di mia fiducia giorno e notte, mentre chi corrompe crea nuovi partiti e viene ritratto sulle copertine dei settimanali e sulle prime pagine dei quotidiani.

Io non mi sento di puntare il dito verso qualcuno in particolare, ma voglio dire a chi cerca di intimidirmi che sono già stata al Comando dei Carabinieri e ho fatto un esposto, che permetterà loro di svolgere le indagini. Prima o poi vi prenderanno. Nessuno può arrogarsi il diritto di minacciare o calpestare la libertà di un essere umano. L’Italia è un Paese democratico e io non mi piegherò davanti a metodi mafiosi. Il Diritto Umano numero uno recita: “Tutti gli esseri umani sono liberi e eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” Io mi chiedo, e chiedo a voi: ma se io non potessi permettermi un servizio di sicurezza, che salvaguardi la mia vita, potrei stare qui adesso a parlare con voi? Non lasciatemi da sola, ho bisogno del vostro sostegno.

Questo il video pubblicato su Youtube, dal titolo “Io non ho paura: nessuna intimidazione può fermare la verità”

Il nuovo post di Michelle Bonev: “Armi di distrazione di massa”

Michelle-Bonev-tuttacronacaTorna a prendere la parola Michelle Bonev e lo fa scrivendo un lungo post nel suo blog. L’attrice esordisce spiegando che “Nelle due settimane successive alle mie dichiarazioni a Servizio Pubblico ho potuto verificare cosa succede a una persona come me, che non vuole più far parte di questo sistema corrotto. Sono stata attaccata senza tregua dalla stampa di regime con futili argomentazioni, con l’unico obiettivo di minare la mia credibilità e distrarre dai fatti che ho denunciato. Ricevo sistematicamente insulti gratuiti da politici e giornalisti considerati importanti, senza avere pari opportunità di replica. Nessun rispetto, solo inaudita volgarità. Perfino l’Ordine dei Giornalisti si muove contro Michele Santoro per le mie dichiarazioni a Servizio Pubblico, per voce del segretario nazionale Paolo Pirovano. Ma stranamente non fa alcuna dichiarazione contro quei giornalisti che ogni giorno alimentano la propaganda berlusconiana su tutti i giornali.” Ma con tutto questo clamore incentrato sulla sua persona, spiega di non riuscire a comprendere come mai il punto focale della sua autodenuncia non sia un argomento trattato dalla stampa: “Non è stato scritto nemmeno un articolo che approfondisca il fatto che Silvio Berlusconi, mentre era in carica come Presidente del Consiglio, intervenisse regolarmente su enti pubblici e sulle sue società, in pieno conflitto d’interessi, utilizzando risorse umane ed economiche a fini personali o per compiacere una delle sue ‘amiche'”. Ossia: “imponendo all’allora Direttore Generale Rai Mauro Masi l’erogazione di 1 milione di euro per i diritti televisivi del mio film “Goodbye Mama”; imponendo all’ex Ministro della Cultura Sandro Bondi la creazione di un premio speciale durante la Mostra del Cinema di Venezia per il mio film “Goodbye Mama”; imponendo al Direttore Mediaset Fiction Giancarlo Scheri la produzione della fiction “Donne in Gioco” da parte della mia società Romantica Entertainment.” La Bonev prosegue quindi spiegando che nessuno ha mai smentito le sue dichiarazioni e sottolinea come gli stessi che in passato hanno lodato il suo film “Goodbye Mama” ora “invece, senza alcun pudore, mi attaccano, rinnegando tutto quello che avevano dichiarato. Cos’è cambiato? Perché nessun giornalista ha chiesto spiegazioni a questi signori?”

Affronta quindi il tema della “presunta richiesta di 10 milioni di euro da parte di Francesca Pascale. Destinatari: Michelle Bonev, Michele Santoro, Francesca Fagnani, Servizio Pubblico, La7 e del suo editore Urbano Cairo. Tuttora confermo di non aver ricevuto alcuna comunicazione, sia formale che informale, di azioni legali nei miei confronti. In ogni caso, ribadisco ancora una volta, sono disposta a sostenere la verità anche davanti ai magistrati, come ho fatto a Servizio Pubblico e sul mio blog.” E prosegue con una riflessione sui giornalisti: “Ma davvero a nessun giornalista interessa come un Paese si sia ridotto ad uso e consumo di un pregiudicato e di una ragazza di 29 anni non eletta, senza alcun merito o titolo? E’ molto preoccupante che ogni giorno vengano pubblicati articoli con l’intento di attribuire una finta credibilità a Silvio Berlusconi attraverso la costruzione mediatica dell’immagine della sua “fidanzata”. Sembra quasi configurarsi lo scenario inquietante di un Silvio Berlusconi agli arresti domiciliari ad Arcore e di una Francesca Pascale a Palazzo Grazioli che dirige politica e governo. Si cerca in tutti i modi di distrarre l’opinione pubblica con cose futili: cani, fagiolini, messaggini… ma non c’è nessuno che accenda i riflettori sui legami tra politica e spettacolo dopo le mie dichiarazioni pubbliche.” Quello che vuole sottolineare l’attrice è il fatto che sia Berlusconi che la Pascale “si prendano gioco di milioni di persone, in modo sistematico, dipingendo un quadretto familiare che non esiste. Si vuole far credere che il bunga-bunga, di cui tutto il mondo ha parlato in questi anni, sia finito: la verità è che non è così. Si vuole far credere che Francesca Pascale abbia fatto “pulizia” nelle residenze dell’ex Cavaliere, ma la realtà è che lei è solo una delle tante che frequentavano Silvio Berlusconi già ai tempi delle “olgettine” e che la loro “relazione” è basata su ricatti e menzogne. Un intreccio che si ripercuote inevitabilmente sulla politica e sulle istituzioni: è di questo che dovrebbero parlare i giornali oggi. Non si possono ridurre questioni di tale rilevanza ad una lite fra donne, trasformandole nel più becero gossip.”

Dopo aver spiegato la sua situazione attuale, e ribadito la sua posizione, spiega: “In molti mi chiedono perché ho deciso di parlare solo ora, perché “sputo nel piatto dove ho mangiato”? Rispondo semplicemente che prima avevo paura, mi ero compromessa e non volevo perdere tutto. Per me sarebbe stato molto più conveniente andare avanti, piuttosto che dire la verità. Non c’è mai fine per chi resta nel sistema, si trova sempre una via di uscita, un “benefattore” pronto ad aiutare una bella ragazza. Non si ottiene popolarità a denunciare un sistema corrotto che porta ricchezza e potere a migliaia di persone. Esiste un equilibrio ben organizzato da decenni; sarebbe da pazzi pensare di poterlo distruggere. La corruzione è radicata ovunque, per questo il nostro Paese è ridotto così.” E conclude: “La Legge è sempre più lenta mentre la comunicazione oggi è velocissima: senza contraddittorio e senza alcun approfondimento, può fare il lavaggio del cervello a molte persone in poco tempo. Io questo lo so, e lo sto vivendo sulla mia pelle in queste ore, ma non intendo mollare, perché mi sento forte nella verità. Ho pagato a caro prezzo i compromessi che ho fatto, perdendo me stessa, i miei valori, la mia giovinezza. Ora mi chiedo come abbia potuto farmi così male? Io, che ho sempre creduto nei valori della vita. Mi sembra di essermi risvegliata da un lungo stato di coma, e di aver dimenticato chi io sia. Non posso che ricominciare da me. Mi chiamo Dragomira Boneva Ianeva, in arte Michelle Bonev, e sono una donna libera. Non possiedo altro che la verità. E da questa base ricostruirò la mia vita.”

10 milioni tanto vale l’indignazione della Pascale

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10 milioni! Un risarcimento record quello richiesto dalla Pascale dopo la puntata di Servizio Pubblico mandata in onda su La7 che vedeva ospite Michelle Bonev che ha raccontato l’ennesimo “tomo” sulla presunta storiaccia si sesso, fiction e soldi che riguarderebbe il Cavaliere. L’accusa era già avvenuta, ma mediatamente ancora non era scoppiato il caso che invece ha avuto origine ieri sera. Ora si batte invece cassa su Michele Santoro, il programma e l’editore Umberto Cairo.

Secondo il Corriere del Mezzogiorno, la Pascale ha chiesto per la puntata di Servizio Pubblico un risarcimento danni da 10 milioni di euro da destinare interamente alle case-famiglia di Napoli. Il quotidiano scrive: 

La Pascale ha assistito alla trasmissione insieme a Silvio Berlusconi, a Dudù e ai direttori dei tg Mediaset. Al di là degli aspetti legati alle fiction di Michelle, quello che ha scosso Francesca è stato (ovviamente) lo spazio dato alle affermazioni della Bonev sulla sua sfera privata e sui suoi gusti sessuali. Milioni di persone hanno ascoltato la “confessione” della Bonev, che si è soffermata a lungo sulla presunta omosessualità di Francesca Pascale, – «”nventata ad arte per gettare fango sulla sua relazione con Silvio Berlusconi”, dicono fonti vicinissime a Francesca.

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Altro risarcimento danni sarebbe stato richiesto poi per il passaggio in cui la Bonev accusava Berlusconi di aver picchiato la compagna nel corso di un litigio. Si legge ancora sul Corriere:

“Per la prima volta è stata brava a recitare!” avrebbe esclamato furibonda la Pascale alla fine della trasmissione. Curiosità: sul suo profilo facebook, lo scorso 30 aprile, Michelle Bonev attaccò la blogger Selvaggia Lucarelli, che aveva scritto un “pungente” post sulla love story Pascale-Berlusconi. “Brava Selvaggia – scriveva Michelle – giusta mossa! Anche tu hai bisogno di Francesca per fare notizia!!! Perché, parliamoci chiaro, ormai i tuoi articoli sono tutti uguali. E’ facile scrivere di chi ha lo stile di non controbattere”.

Alla luce di quel che ieri sera è stato dichiarato in trasmissione oggi quel post assume tutt’altro valore:

“Sono stata l’unica a credere in te, l’unica a ripetere che eri tu la donna giusta per lui. Questi sono i fatti. Il risultato è che oggi voi state sulle copertine dei settimanali e io sono distrutta professionalmente e psicologicamente, con un’azienda messa in liquidazione. Due mesi fa ti avevo scritto che avevo bisogno di incontrare Silvio e ancora sto aspettando la risposta. Questa è la verità”. Il tono si fa poi incalzante: “Perciò non scrivere che tu per me ci sei sempre – prosegue il messaggio della Bonev alla Pascale di 15 giorni fa – perchè è una delle tante bugie che racconti. Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perchè saranno saziati”

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Il Pdl torna a compattarsi: tutti contro Santoro

servizio-pubblico-santoro-pdl-tuttacronacaNon poteva non innescare le polemiche l’intervento dell’attrice Michelle Bonev a Servizio Pubblico, soprattutto in casa Pdl, da dove non hanno tardato a levarsi le voci. “Non accetteremo mai che il confronto politico scenda a questo livello. La nostra storia e la storia del presidente Silvio Berlusconi non potrà mai essere sporcata da un giornalismo qualunquista e volgare che utilizza presunti gossip e personaggi discutibili”, dichiara il segretario del Pdl Angelino Alfano “La puntata di Servizio Pubblico di questa sera è semplicemente indecente e vergognosa”, aggiunge Raffaele Fitto. Da parte sua Cicchitto osserva: “Da Samarcanda in poi Santoro ha sempre voluto dare espressione alle battaglie piu’ radicali ed estremiste di un settore della sinistra. Francamente oggi sta offrendo il peggio di se stesso – peraltro mostrando un moralismo da quattro soldi – su di terreno deteriore e qualunquista che con la politica fatta attraverso la televisione e col servizio pubblico non ha proprio nulla a che fare. Per onesta’ intellettuale gli consigliamo di cambiare nome al programma. Da oggi in poi non piu’ Servizio Pubblico”. Non è meno duro il ministro Lupi, che dirama un comunicato: “Il giornalismo guardonista da buco della serratura ha raggiunto il suo vertice questa sera a servizio Pubblico. L’ossessione per il nemico non si arresta di fronte a niente. La riduzione della politica a gossip che vellica gli istinti più bassi con attacchi alla persona sin nei suoi affetti più intimi non è degna di essere definita dibattito pubblico. La persona di Silvio Berlusconi, il suo ruolo politico in questi anni, la fiducia che milioni di italiani continuano ad accordargli meritano rispetto. Difenderò sempre il valore di questa esperienza politica e umana dalle bassezze di chi sembra lavorare alla dissoluzione del nostro Pese”. Il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, dopo i recenti attacchi alla Rai trova ora l’occasione per lanciare nuovi strali su La7: “Non è più giornalismo, non è più informazione. Da Santoro ormai solo fango, fango mediatico gettato nel viso dell’avversario politico di turno. Dov’è finito il moralismo dei compagni di una volta? Dov’è finita la deontologia di un mestiere così ambito? Da ‘Servizio pubblico’ uno spettacolo indecente, inguardabile e barbaro. Questa non è televisione, è macelleria televisiva che non potrà che ritorcersi contro chi la fa”. Ovviamente non potevano mancare dichiarazione dalla Pitonessa, il più strenuo difensore della causa Berlusconi. Ha detto Daniela Santanche’: “Squallido Santoro, classico uomo ‘utilizzatore finale’. Andrebbe indagato per sfruttamento della prostituzione”.

La Bonev da Santoro scatena il panico a palazzo Grazioli!

pascale-bonev-tuttacronacaMichelle Bonev questa sera è ospite di Michele Santoro a Servizio Pubblico e a palazzo Grazioli il panico dilaga: la brutta storia di sesso, favori e fiction che ha il Cavaliere come protagonista non poteva avere un impatto più forte nel quartiere del leader del Pdl, con la Pascale che ha denunciato l’attrice per un post in cui denunciava le abitudini saffiche della first lady di casa Berlusconi. E’ l’Huffington Post a spiegare:

Francesca è preoccupata per le rivelazioni dell’attrice che quando frequentava palazzo Grazioli ottenne un premio per le sue qualità dall’allora ministro Bondi. Sono di fuoco le parole che la first lady pronuncia verso Michelle e verso Santoro, indicato come il principale regista di una mai dismessa “macchina del fango”. È in questo clima che Maria Rosaria Rossi, detta dai maligni la “badante”, si è fatta venire un’idea per limitare i danni. Idea di cui il ministro Nunzia De Girolamo, entrata nel cerchio magico della Pascale come scritto da Repubblica, diventa braccio operativo. È lei a organizzare in fretta e furia una “task force” di comunicatori che monitori i social network durante la trasmissione di Santoro, provando a limitare danni e parole pesante su Francesca.

Stando così le cose, non resta che chiamare gli addetti stampa esperti in internet, a loro spetta

il compito di “fare qualcosa” per evitare che Francesca venga massacrata su twitter e su internet: “Figuriamoci che hashtag escono mentre la Bonev racconta le sue storielle” è la preoccupazione dell’improvvisata unità di crisi. “Controinformazione” è la parola d’ordine. La Bonev fa paura alla fidanzata ufficiale. Perché rischia di mettere in crisi l’intera operazione che Francesca ha costruito passo dopo passo, intervista dopo intervista: la Bonev ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali col Cavaliere in cambio di pressioni sulla Rai per la produzione delle fiction, ha rivelato nuovi particolari sulle abitudini da Sultano dell’allora premier. E soprattutto ha cosparso di veleni Francesca. Più delle abitudini saffiche il messaggio che innervosisce la Pascale è l’allusione al suo essere non una fidanzata vera, ma una copertura usata da Berlusconi in campagna elettorale per rimettere insieme i cocci di un’immagine devastata dal Bunga bunga, dopo essere stata una delle tante.

Proprio qui sta il tasto dolente:

È questo che fa saltare i nervi della Pascale. Ripiombare dal patinato di Vanity Fair, modello promessa sposa, all’epoca in cui – su internet è pieno di foto – si faceva immortalare con la Bonev, Nicole Minetti e Berlusconi in mezzo. Da promessa sposa a ragazza di Papi, insomma. Un ritorno al passato che ben si presta al gioco di veleni e di attacchi sotterranei chi non gradisce il suo ruolo sempre più invadente. A partire dai tanti parlamentari che non riescono più a parlare col Capo visto che del controllo centralino si è impadronito il duo Rossi-Pascale. Per questo Francesca non ha intenzione di fermarsi all’improvvisata unità di crisi per lavare l’offesa della Bonev. Dopo la trasmissione, nuovo consulto col suo cerchio magico.

Michelle Bonev a Servizio Pubblico: tra il suo rapporto con Berlusconi e la Pascale

michellebonev-serviziopubblico-tuttacronacaFrancesca Fagnani, di Servizio Pubblico, ha intervistato Michelle Bonev, l’attrice bulgara che nel suo blog aveva parlato del rapporto tra Berlusconi e la Pascale, affermando che la first lady di Palazzo Grazioli sarebbe lesbica. Nel suo colloquio con la giornalista, che andrà in onda questa sera, tra le altre cose racconta:

Mentre (Berlusconi) mi accompagnava verso l’ascensore, si fermava spesso a sentire la mia storia, quella del film che volevo fare. Poi mi ha preso tutte e due le mani e mi ha detto: «Michelle, io ti supporterò, non esitare di chiedermi aiuto, anche finanziariamente» guardandomi dritto negli occhi. Io gli dissi «Grazie, grazie presidente. A me piacerebbe molto che Medusa prendesse i diritti, che potesse coprodurre con me questo film». Quando ad ottobre lui mi disse che la Rai sarebbe stata molto felice di acquistare i diritti del mio film per un milione di euro, io sono rimasta molto colpita. E allora chiamai il direttore responsabile della Rai…

Ma spiega anche che il leader di Forza Italia le disse “ ’Sai ‘è stato grazie al mio intervento, ho parlato con chi di dovere… ho chiamato Masi. Non ti piacerebbe poi andare a Venezia?’, proseguì lui. ‘Parlo col ministro Bondi e vediamo come arrivare ad avere un premio’. Il premio alla fine ci fu (“Action for Women”). Dopo, fu il massacro. Io sono andata da lui, con le lacrime negli occhi, e gli ho chiesto – visto che le affermazioni della stampa erano ‘la nuova escort di Berlusconi ci costa 400 mila euro‘ – di fare delle smentite, quantomeno per il mio nome. Lui ha preso il giornale con la mia foto e ha detto ‘Aah, questa sei tu? Che belle tette che hai’.”

Ma durante l’intervista la Bonev torna anche a parlare della Pascale e spiega: “’Fu Berlusconi a parlarmi di lei. ‘A Francesca piacciono le donne’, mi fece lui. ‘Tanto è vero che non ha mai avuto rapporti con uomini. È iniziato tutto molti anni fa, con la sua insegnante, molto più grande di lei… Francesca è molto gelosa delle ragazze che sono intorno a me, perché secondo lei sono tutte delle poco di buono. E il suo intento è proteggermi, lei vorrebbe stare vicino a me per proteggermi’. Questo mi disse”

“Francesca Pascale è lesbica”: il lungo post di Michelle Bonev

francesca_pascale_michelle_bonev-tuttacronacaMichelle Bonev, attrice russa apparse in “La passione di Cristo” e nota anche per aver fatto la co-conduttrice con Pippo Baudo nel dopo Festival di Sanremo 2003, ha pubblicato oggi nel suo blog un post destinato a far discutere. Tra le sue dichiarazioni si legge anche: “Francesca Pascale è lesbica”. L’attrice esordisce spiegando che “Non è stato facile per me scrivere queste righe, ma è stato ancora più difficile guardare dentro di me con onestà ed ammettere che i compromessi che ho accettato nella mia vita mi abbiano divorato a tal punto da non riconoscere più cosa sia giusto e cosa sbagliato.” spiegando che il mondo in cui ha vissuto negli ultimi 10 anni le ha “preso tutto: i sogni, gli ideali, la dignità. Il sistema corrotto del danaro e del potere mi ha marchiato a vita. Ho sbagliato a scegliere la strada che pensavo fosse la più facile e che si è rivelata, invece, per me devastante: mi sono illusa di essere felice.” Quello che ha deciso di fare ora, quindi, è raccontare la sua storia. “Siamo talmente convinti che il fine giustifichi i mezzi che abbiamo perso la nostra identità”, spiega. Lei, per lavorare, ha capito che serviva avere delle raccomandazioni dei potenti, di quelli che aiutano a creare un divario tra chi sguazza tra la ricchezza e chi non trova il modo per far mangiare i propri figli.  Ma i primi si prendono gioco “di milioni di lettori dalle copertine dei settimanali con storie di fidanzamenti inverosimili.” E qui, il colpo di scena: “Come la ‘storia d’amore’ tra Francesca Pascale e Silvio Berlusconi. Una grande messinscena, perché Francesca è lesbica, ed io sono stata molto più che una sua amica. Silvio ha deciso di annunciare il fidanzamento pubblico con Francesca soltanto per continuare a divertirsi con lei e con le sue ‘amiche’, e non essere giudicato male dalla società. Pensava di aver fatto bene i conti, ma si è ritrovato con una “fidanzata” autoritaria e senza scrupoli. Più volte mi ha chiesto, infatti, di portarla via da Arcore perché diceva che era una cattiva persona e lo ricattava.” Il lungo post si conclude con: “Sono consapevole che le mie rivelazioni saranno scomode a qualcuno; che cercheranno di fermarmi, screditarmi, forse di uccidermi… Ma voglio che tutti sappiano che non mi è rimasto altro che la verità, ed è solo questa che voglio condividere con voi nei prossimi giorni. La verità ci renderà liberi.”

Aggiornamento ore 17:30

Francesca Pascale ha reso noto, tramite una nota del suo avvocato, di essere pronta ad adire le vie legali. Paola Rubini, avvocato della First Lady di Palazzo Grazioli, fa sapere: “In relazione alle dichiarazioni apparse sul blog di Michelle Bonev, la signora Francesca Pascale agirà in tutte le sedi giudiziarie per vedere riconosciuta la totale infondatezza e la diffamatorietà delle stesse”

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