Facciamo chiarezza sull’Aids in Grecia

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E’ stato un errore. Anche l’Oms può quindi sbagliare su un rapporto che analizza la Grecia nel periodo più nello della storia ellenica,  e affermare che  “la metà delle nuove infezioni da Hiv sono auto-inflitte per consentire alle persone di ricevere 700 euro al mese”. Nell’errata corrige quindi si precisa che si tratta di “pochi casi aneddotici”. Ma l’aumento della malattia attraverso i   numeri fanno paura: +52% di infezioni nel 2011 rispetto al 2010.

Scrive Maria G. Maglie su Libero:

Non intendo sostenere che finiremo come i greci a iniettarci il virus dell’Aids per prendere il sussidio di 700 euro, ma certo la strada verso la tomba in un cimitero annunciata dal Wall Street Journal per l’Italia della sta-bi-li-tà imposta dal governino dei bravi ragazzi di Napolitano può essere fatta di una stagnazione infinita, di un declino neanche tanto lento verso povertà, disperazione, emarginazione, piccoli furti, imbrogli tragici, omicidi per niente. Forse siamo ancora in tempo, forse no, agli italiani conviene avere ben chiaro, tra una Iuc che prende il posto dell’Imu e una finanziaria votata alla cieca come un contenitore, che quel che l’Organizzazione mondiale della sanità denuncia nel suo rapporto non è una eccezione che riguarda solo i greci dilapidatori e sfruttatori dello Stato; certamente lo sono stati, ma dopo la cura della Merkel, dopo la ricetta di austerità della Troika, stanno molto molto peggio. Qualcosa bisognerà pur fare per superare una politica di austerità che in Europa è stata imposta dalla Germania, con l’applicazione di Bce e Fmi, e ha portato alla crisi, ad avere disoccupati o sotto-occupati 50 milioni di europei. L’austerità si può applicare solo quando c’è sviluppo, altrimenti porta alla recessione. Cito dal rapporto in sintesi nella parte dedicata alla situazione greca: Sono aumentati del quaranta per cento i suicidi, raddoppiati furti e omicidi, i numeri di contagio dell’Hiv e dell’uso di eroina sono aumentati significativamente con una metà delle nuove infezioni da Hiv autoprocurate per consentire alle persone di ricevere il sussidio di 700 euro al mese e un’ammissione più veloce ai programmi di sostituzione delle droghe. Queste tendenze negative della Grecia devono mettere sull’avviso altri Paesi che stiano facendo politiche di significativa austerità sociale come Spagna , Irlanda e Italia. Così da malati sono praticamente morti, ovvero il cimitero del Wsj.

Serve altro per non sentirsi colpevoli di boicottare Letta? Il rapporto, terminato nel settembre scorso, diceva evidentemente una cosa talmente esplosiva che alla diffusione è seguita una imbarazzante smentita che non smentisce niente, perché si limita a precisare che il dato sul virus che la gente si inoculerebbe a bella posta per trasformarsi in un assistito non è dimostrato, ma preso da alcuni articoli, che è comunque esagerato, che c’è stato un errore di editing. È comprensibile, una decisione tra la censura e l’auto – censura, ma quel rapporto non è un volantino scritto alla svelta e stampato alla buona, è frutto di lungo lavoro, passa per infinite mani e controlli prima del si stampi. Fotografa un pezzo di realtà, la condizione di salute dei Paesi, e così facendo inevitabilmente dà un quadro complessivo, in questo caso del fallimento della ricetta obbligata di risanamento imposta dall’Europa forte a un partner debole.

Cos’è accaduto? La contrazione dell’economia, aggravata dalle politiche restrittive ha portato a una continua erosione del gettito fiscale nonostante i sacrifici imposti a famiglie e imprese. Chi non lavora ha forzatamente tagliato i consumi, il che ha portato a minori entrate erariali eminori profitti per le imprese, costrette quindi a mandare a casa altri lavoratori. Di troppo rigore si può morire. Oggi, prima del ritorno in Grecia dei rappresentanti della Troika, previsto per il 2 dicembre, il governo greco deve chiudere tutte le questioni ancora in sospeso per poter sperare nella concessione della tranche da un miliardo di euro nella prossima riunione dell’Eurogruppo del 9 dicembre. Per riuscirvi, entro le prossime 48 ore dovrà inviare ai rappresentanti della troika le proprie proposte sul «buco» nel bilancio del 2014 , messa all’asta da parte delle banche della prima casa in caso di mancato pagamento del mutuo, bilancio del 2014 e nuova legge per la tassazione degli immobili. Sovranità nazionale? L’alternativa all’iniezione infetta, insomma alla morte? Una sola, la stessa: battere il pugno sul tavolo per rinegoziare con l’Europa le regole di un gioco mortale (…)

Aids iniettato per avere il sussidio di disoccupazione? Questa è l’Europa!

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BOMBA SOCIALE! Se anche questa è l’Europa, viene da pensare da quando l’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato lunedì gli studi degli effetti dell’austerity sui sistemi sanitari dei paesi in crisi. Ed ecco che il “case study” su Atene innesca la minaccia: il 50% dei nuovi malati di Aids nel paese sono persone che si infettano volontariamente con il virus dell’Hiv solo per riscuotere i 700 euro al mese di sussidio e per avere accesso privilegiato ai farmaci. Naturalmente questo è solo uno dei dati più allarmanti, ma restano alti anche il numero dei suicidi e i problemi neurologici legati alle difficoltà economiche. Mentre tutti si gridava allo scandalo intanto ci si interrogava sulle fonti e alcune sarebbero parse abbastanza discutibili e senza solide basi scientifiche. Tanto che stamattina, con una retromarcia clamorosa, il portavoce dell’organizzazione ha smentito il rapporto fresco di stampa: “Si è trattato di un banale errore tipografico. Sono saltate un paio di frasi e il concetto è uscito distorto – ha detto – non esiste nessuna prova che l’aumento di casi di Aids in Grecia sia legato a casi di gente che si inocula il virus per motivi economici”.

E’ quindi giallo e ci si continua a interrogare se l’Oms abbia voluto smentire perché la notizia avrebbe minato alla base la credibilità della politica di austerity o se effettivamente quei dati non fossero scientifici. In ogni caso ne esce a pezzi la stessa Oms. Nonostante la smentita la situazione in Grecia è gravissima come rivela La Repubblica:

Il complesso welfare sotto il Partenone, per dire, prevede che dopo un anno di disoccupazione si perdano i diritti all’assistenza gratuita. Cosa che in una nazione dove il tasso dei cittadini senza lavoro viaggia al 27% (al 59% tra i giovani) lascia scoperta una fetta importante degli 11 milioni di abitanti. I malati di Hiv, al di là del giallo dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono triplicati negli ultimi dieci anni anche perché i programmi di prevenzione, specie presso i tossicodipendenti, sono stati tagliati per mantenere gli impegni di bilancio con la Troika.

Nel 2011, ultimo dato ufficiale a disposizione, il numero di persone che hanno contratto il virus è aumentato del 52%. E il Centro europeo per il controllo delle malattie ha ammesso che l’epidemia sta peggiorando e che “nei primi otto mesi del 2012 il numero di infezioni tra i tossicodipendenti ha per la prima volta superato quelli che hanno contratto la malattia per via sessuale”. Il rapporto dell’Oms citava tra gli effetti collaterali dell’austerity un’impennata dei suicidi (+40% nella prima metà del 2011) e un aumento dei problemi neurologici, figli – sostiene il rapporto – anche di un taglio del 40% delle spese sanitarie elleniche in quattro anni e della possibile perdita di 26mila posti di lavoro tra medici e infermieri. La lezione di Atene, conclude l’organizzazione, deve valere anche per l’Italia: l’aggiustamento nei conti “non deve andare a scapito degli investimenti nella sanità”.

La proteina che fa da scudo Hiv

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Come mai alcune persone hanno una sorta di “immunità” all’Hiv? Il mistero lo hanno svelato alcuni scienziati statunitensi: quelle rare persone che non hanno bisogno di farmaci per controllare Hiv possiedono una porzione extra di un certo tipo di proteina immunitaria, che blocca la diffusione del virus all’interno dell’organismo, trasformandolo in un “buono a nulla”, come spiegano su Plos One i ricercatori della Northwestern Medicine.

Lo studio mira a trasformare il paziente in un controller ovvero in un paziente in grado di controllare la malattia.

“Dobbiamo continuare la ricerca anche con nuovi approcci. Le persone che sono in terapia hanno una maggiore incidenza di malattie cardiovascolare, di cancro ma conducono una vita. Bisogna quindi trovare una terapia e bisogna curare quelli che non hanno accesso alle cure. Noi vogliamo eliminare l’Aids, la prevenzione è importante – dice Robert Gallo, direttore del dipartimento di virologia umana dell’università del Maryland e tra i pionieri delle scoperte sul cirus Hiv, – ma abbiamo le capacità per porre fine all’epidemia se facciamo test ematici e curiamo tutte le persone in modo che non ne infettino altre. Ci vuole il vaccino ma ci sono grosse difficoltà. Bush – ha aggiunto – aveva istituito un fondo per la cura, noi stiamo lavorando in paesi africani e caraibici su 800 mila pazienti. Questo progetto deve sopravvivere, ma siamo sempre preoccupati che il progetto venga chiuso”.

Uccisa una modella: il marito arrabbiato perchè ha contratto l’AIDS?

yulia-loshagina-morta-modella-tuttacronacaIl corpo nudo di Yulia Loshagina, modella 28enne, è stato trovato con il collo rotto e il volto sfigurato dalla combustione in un bosco tra gli Urali, in Russia. Per risalire alla sua identità c’è stato bisogno del test del DNA. La giovane sarebbe stata uccisa dopo una festa che si era svolta nell’abitazione sua e del marito, il fotografo Dmitry Loshagin. E proprio sul 37enne sono caduti i sospetti: l’uomo avrebbe contratto l’AIDS proprio dalla consorte. Loshagin è stato arrestato a Ekaterinburg ma intanto le indagini proseguono: si deve capire se sia stato realmente lui a uccidere la donna, forse in un impeto di rabbia per essere stato contagiato dal virus.

Caos nel mondo del porno americano: Cameron Bay è sieropositiva!

cameron-bay-aids-hard-tuttacronacaE’ ferma la produzione a luci rosse americana: l’attrice Cameron Bay è risultata positiva al virus dell’Hiv e ora si attendono i risultati dei test agli attori che nelle ultime settimane hanno girato scene con lei, ovviamente senza protezione. E’ stato il sito Gawker.com a dare la notizia che ha sconvolto gli addetti ai lavori, soprattutto se si considera la sempre aperta discussione sull’uso del preservativo nei film hard. Il direttore della Free Speech Coalition, Diana Duke, ha minimizzato, dichiarando che dal 2004 “ci sono stati solo due casi di positività all’AIDS e in nessuno di questi c’è stato un contagio tra attori sul set”. Inoltre, continua la Duke, “si tratterebbe del terzo caso in dieci anni, non a Los Angeles ma in tutta la nazione”.

Catania. Arrestato Pasquale Rabuazzo: pedofilo sieropositivo

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