Francese o italiano o ancor meglio romano? I dubbi di Totti negli auguri a Garcia, si sono protratti e nel video con un mix tra francese e romano ha celebrato i 50 anni del suo allenatore, colui che lo ha messo al centro della squadra e gli ha dato una seconda giovinezza:
“Tanti auguri e bon anniversaire mister, les jeux sont faits, ca va bien sur le Tour Eiffel – il messaggio del n.10 all’allenatore trasmesso da Roma Channel – 50 ans e non ce pensà. Auguri”.
“Happy birthday Rudi”, così, invece, il presidente della Roma, James Pallotta, utilizza il profilo Twitter del club giallorosso per fare gli auguri al tecnico francese Rudi Garcia che oggi compie 50 anni. “Benvenuto nella mia decade – il cinguettio del 56enne patron statunitense – Te ne auguro molte altre, la maggior parte delle quali con noi”. A Trigoria l’allenatore è stato festeggiato da dirigenza e squadra con una torta con sopra raffigurato il lupetto stilizzato della Roma e la scritta “Auguri mister”.
Non solo una maglia speciale per l’occasione, ma anche un video per testimoniare l’impegno della Roma per sostenere la riceca sulle malattie genetiche rare. Lunedì sera, a San Siro, i giallorossi indosseranno una maglia con impresso il logo Telethon: l’iniziativa nasce da un incontro a Trigoria tra i giocatori ed Emilia, una bambina supertifosa della Roma, affetta da una patologia genetica rara.
Lunedì sera, a San Siro, alle 20.45, andrà in scena l’ultima gara della sedicesima giornata di Serie A. Il Milan ospiterà la Roma dell’appena ritrovato Capitan Totti. I giallorossi, per l’occasione, indosseranno una maglia speciale. Quello cha la caratterizza è il logo della fondazione Telethon: la squadra di mister Garcia, infatti, scende in campo per sostenere la ricerca la ricerca sulla Distrofia muscolare.
La Nike ha presentato la nuova collezione, comprese le divise che vestirà la Roma nella prossima stagione. Assieme alla classica prima maglia rossa con bordi galli sulle maniche è stata svelata anche la seconda(quella da trasferta) che sarà bianca con una banda diagonale giallorossa sul petto. Il modello della Nike sarà un chiaro richiamo al passato, visto che una casacca simile fu indossata dalla Roma dal 1962/63 al 1968/69.
Nell’evento organizzato ieri 10 dicembre dalla Nike, allo stadio Olimpico, infatti, Francesco Totti è stato l’ospite principale. Totti tornerà a essere testimonial del marchio col baffo che per i prossimi 10 anni, vestirà la squadra di Trigori: “Ho ancora tanti anni per vestire questa maglia”.
La presentazione delle nuove divise è stata blindatissima e riservata ai grossisti. Alla presenza di Totti (con lui anche Gattuso, con le tenniste Errani e Vinci ndr), davanti ai rappresentanti dei maggiori rivenditori ufficiali europei, la Nike ha quindi presentato la nuova collezione.
Dopo partita da cartellino rosso a Bergamo dove, appena finita la partita, i tifosi giallorossi hanno cercato di sfondare la cancellata per uscire dall’anti stadio, ma la polizia ha risposto immediatamente sparando lacrimogeni per arrestare gli ultras. Anche i tifosi atalantini avevano provato ad avvicinarsi alla curva sud nel tentativo di entrare in contatto con i supporter romanisti e anche in quell’occasione erano stati respinti dalla polizia che aveva lanciato altri lacrimogeni. Sono volati sassi e altri oggetti e la curva sud è stata circondata dalle forze dell’ordine. Gli scontri hanno anche fatto ritardare la squadra di Garcia che non è potuta, subito, salire sui pullman e tornare nella Capitale. Durante la partita i tifosi atalantini avevano mostrato anche uno striscione con un carro armato, che richiamava la demolizione dell’auto giallorossa avvenuta mesi fa alla festa della squadra bergamasca.
Lo scorso 15 luglio, in occasione della “Festa della Dea”, gli ultrà dell’Atalanta sono saliti su un carro armato americano della seconda guerra mondiale, a bordo del quale c’erano anche l’ex capitano Glenn Stromberg e il neo acquisto Giulio Migliaccio, con il quale hanno schiacciato una vecchia auto dipinta con i colori giallorossi. L’episodio aveva suscitato diverse polemiche a Roma alle quali rispose l’ex consigliere regionale e anima storica della curva atalantina Daniele Belotti: “a Roma si preoccupassero piuttosto dei 30 accoltellati all’anno, tra cui anche tre atalantini alcuni anni fa”. Sono queste le premesse al match di domenica quando i giallorossi arriveranno a Bergamo. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale ha quindi deciso di effettuare controlli “capillari” sulle strade di accesso alla città e steward della società giallorossa presenti allo stadio. L’Osservatorio ha aggiornato il livello di rischio dopo “il deprecabile episodio” e, in un incontro con cui hanno partecipato rappresentanti sia delle questure delle città di appartenenza dei club che delle due società, ha definito le misure condivise per la partita. “Si auspica che le tifoserie sappiano fornire una dimostrazione di maturità, anche per evitare l’adozione di provvedimenti restrittivi a loro carico nel prosieguo del campionato”, ha affermato l’Osservatorio.
E’ intervenuto il primo cittadino di Roma alla trasmissione Supermax su Radio2 e ha lanciato la sua “sfida” a Sabrina Ferilli, storica tifosa giallorossa protagonista di uno spogliarello all’Olimpico quando la squadra della Capitale ha vinto lo scudetto. Ora ne vuole imitare il gesto e promette: “Se la Roma vince lo scudetto mi spoglio…”. Marino ha quindi aggiunto: “Ma ora non parliamone più, i tifosi sono scaramantici e si stanno già a grattare”. Proprio nei giorni scorsi l’attrice aveva passato il testimone a Ilary Blasi, invitandola a fare altrettanto in caso di successo a fine stagione.
Clamorosamente, dopo la vendita al Southampton durante l’estate, ora Pablo Daniel Osvaldo, che sta giocando in Premier League, potrebbe tornare in Italia. Secondo il ‘Daily Mirror’, la Juventus vorrebbe mettere le mani sull’ex attaccante dei giallorossi ceduto per 15 milioni, in prestito con diritto di riscatto. Ma i bianconeri non sono gli unici interessati e spunta il nome anche dell’Inter.
Gli uomini di Benitez hanno dovuto chinare il capo davanti all’irruenza giallorossa, rimediando la prima sconfitta della stagione allo stadio Olimpico e i tifosi partenopei soffrono. Per meglio dire: entrano in lutto. Da sabato mattina, infatti, l’altarino che contiene il “sacro capello di Maradona”, che si trova nel centro storico della città a breve distanza dalla statua del Nilo, è coperto da un drappo nero ed è stato affisso un cartello che recita: “Chiuso per lutto Roma 2 Napoli”.
E’ uscito sconfitto dal big match all’Olimpico ieri sera il Napoli di Benitez, primo vero arresto in campionato dopo il pareggio con il Sassuolo. E mentre i giallorossi festeggiavano l’ottavo successo consecutivo, che li pone sempre più saldamente in testa alla classifica, un giornalista, intervistando Maradona, presente allo stadio, ha detto all’ex azzurro: “Non hai portato fortuna”. El Pibe de Oro non si è lasciato sfuggire l’opportunità di una battuta: “Non sono emozionato, sono solo dispiaciuto. Purtroppo, io non gioco più”
La partita che tutti attendevano, quella che potrebbe vedere mantenuto il primato di vittorie per la Roma, ma anche quella che potrebbe essere valida per rivoluzionare la classifica. Nell’8a giornata di campionato si incontrano le big di questa stagione e lo fanno in un venerdì davvero particolare, quello in cui hanno già sfilato per le strade di Roma i sindacati di base e, dove c’è l’attesa per domani quando nelle strade scenderanno i No Tav e i centri sociali. A cavallo di queste grandi manifestazioni l’Olimpico s’infiamma e ospita il Napoli di benitez pronto a tutto pur di conquistare la vetta di questo campionato e dimostrare che gli azzurri quest’anno non temono rivali neppure se si tratta della Roma di Garcia. Le due squadre scendono in campo confermando quasi tutte le attese,
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Totti, Gervinho.
Soprattutto la grande attenzione era sullo scontro tra Totti e Higuain, i due diamanti delle squadre che sin’ora hanno fatto la differenza in questa prima parte di campionato, ma clamorosamente a pochi minuti dall’inizio della gara Higuain parla con Benitez e parte dalla panchina. A guidare l’attacco dei partenopei, c’è quindi il macedone Goran Pandev. Cambio anche nelle file della Roma dove era annunciato Torosidis, al posto dello squalificato Balzaretti, ma invece alla fine Garcia sceglie il brasiliano Dodò.
Poco prima del fischio d’inizio sugli spalti si nota ancora l’assenza di Diego Armando Maradona atteso allo stadio per assistere al big match. Sono da registrare anche qualche tafferuglio proprio a ridosso dei primi minuti di gioco in particolare nei pressi della Curva Nord, dove sono sistemati i tifosi del Napoli. Gli steward intervengono prontamente e la situazione in pochi minuti torna alla normalità.
La prima occasione è dei giallorossi con una eccezionale progressione di Gervinho che dà il via ad un’azione terminata con un tiro di Pjanic, murato da Britos con il petto. I ritmi sono molto alti sin dai primi minuti di gioco e al 5′ c’è da segnalare un bell’inserimento di Maicon che però viene chiuso dalla difesa napoletana. Ancora i giallorossi al 7′ con un rimpallo che stava per favorire Gervinho, ma l’attento Maggio appoggia di testa a Reina.
E’ l’ottavo minuto di gioco quando Maradona arriva all’Olimpico e viene accolto dai cori dei napoletani.
Continua il pressing dei giallorossi decisi a fare la partita ed è un peccato, al 13′, constatare che il cross di Pjanic è troppo lungo per Gervinho.
Al 15′ c’è la prima vera occasione del match per la Roma: De Rossi colpisce di testa, Reina blocca con sicurezza.
Appena due minuti più tardi c’è la clamorosa palla gol sprecata da Gervinho. Da ottima posizione l’ivoriano non riesce ad inquadrare lo specchio della porta con il piatto sinistro. Dopo i primi 20 minuti di gara, il possesso palla è decisamente a favore della Roma. Una buona occasione il Napoli l’avrebbe invece al 21′ ma incomprensibilmente Insigne e Callejon non si capiscono al limite dell’area e l’azione sfuma. La risposta dei giallorossi arriva appena un minuto dopo con un tiro di Pjanic che sorvola la traversa. Al 25′ scatta l’ammonizione Pandev. L’arbitro Orsato non perde tempo e interrompe immediatamente estraendo il cartellino giallo il nervosismo che si respira in campo. Ma il dubbio resta ci sarà stata la gomitata di Pandev ai danni di Pjanic?
E’ 28′ quando arriva il Cross basso di Maggio e c’è la bella respinta fuori area da parte di Daniele De Rossi. Il Napoli sembra che non riesca a esprimersi come al suo solito, forse anche per il ritmo alto imposto sin dai primi minuti dai giallorossi. Al 30′ arriva la tegola in testa per la Roma con Totti costretto a bordo campo per problemi al flessore.
Al 32′ c’è l’esterno al volo di Callejon completamente fuori misura. Poi, sugli sviluppi dell’azione, colpo di testa di Hamsik che finisce sul fondo.
Purtroppo Totti non ce la fa ed è costretto a uscire al suo posto entra Borriello.
Sfuma definitivamente l’opportunità di vedere lo scontro diretto Higuain e Totti. Con l’uscita del capitano saltano i nervi alla Roma che regla un occasione da gol al Napoli che però sbaglia tutto. Pandev va via in campo aperto senza nessuno che lo contrasti, solo De Sanctis riesce a smorzare la conclusione, ma è De Rossi che deve salvare la rete in scivolata, perché il pallone lentamente stava entrando in porta.
Al 38′, a pochi minuti quindi dal fischio di fine primo tempo arriva l’ammonizione per Borriello, autore di un fallo su Inler. Due minuti più tardi c’è l’occasione gol per Florenzi, che esce di un soffio.
Al 43′ un episodio dubbio in area del Napoli. Gervinho termina a terra, ma dal replay si vede chiaramente che la decisione dell’arbitro è corretta: non c’era rigore per la Roma. Un minuto dopo sinistro violento di Strootman, palla alta, ma non di molto. Al 44′ esce Britos, che lamenta problemi alla spalla, e per il Napoli ed entra Cannavaro. Allo scadere del tempo, l’arbitro concede 3′ di recupero. Al 45′ è il Napoli a colpire il legno pieno con Insigne.
E come sempre accade, la squadra avversaria va in gol. Così la Roma conquista un calcio di punizione per un fallo di Cannavaro al limite dell’area. la realizzazione in rete è di Pjanic con un tiro che supera la barriera e s’insacca alle spalle del portiere.
Si chiude così il primo tempo, con il vantaggio della Roma che ha meritato il gol avendo spinto per tutta la partita.
Inizia il secondo tempo e come era intuibile il Napoli va subito in forcing. Gli uomini di Benitez mostrano subito di voler capovolgere il risultato. E già nei primi minuti della ripresa c’è il palo esterno di Inler!
Al 53′ un problema muscolare blocca Gervinho. Ljajic è pronto a subentrare, ma l’ivoriano, nei primi minuti cerca di continuare a giocare.
Al 56′ si scalda anche Higuain. Uno dei protagonisti della gara, già orfana di Totti. Dopo qualche minuto non ce la fa Gervinho e al suo posto entra Ljajic. Secondo cambio obbligato per Rudi Garcia. De Rossi diventa pericoloso al 58′, quando cerca la rete con un colpo di testa in tuffo sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Quanta sfortuna per il Napoli? Hamsik colpisce lo spigolo dell’incrocio dei pali, al 60′, con un tiro di esterno sinistro. E’ il terzo legno per gli azzurri.
Il Napoli assedia l’area della Roma costringendola a difendersi prima su un tiro di destro di Inler ribattuto da De Rossi e poi con un tiro di Cannavaro che spedisce alle stelle il pallone.
La Roma riesce a uscire dall’area dove era assediata dagli azzurri e con una giocata sublime di Maicon, tunnel e cross per Florenzi, infiamma l’Olimpico, peccato che l’attaccante giallorosso non riesca a correggere in rete.
Al 68′ esce Pandev ed entra Higuain. Subito dopo il cambio la squadra partenopea viene annientata da un fallo di Cannavaro su Borriello, che oltre a farsi espellere fa anche subire un calcio di rigore alla propria squadra.
Dal dischetto Pjanic non perdona e segna il 2 a 0 per la Roma. Ora per il Napoli è davvero una situazione difficile, in 10 e sotto di due reti a meno di 20 minuti dal fischio finale.
Al 74′ viene ammonito Pjanic per un brutto fallo su Inler, ma l’Olimpico sta già in festa. La Roma però non si siede sugli allori e continua a spingere anche con un vantaggio di due gol e in superiorità numerica.
Il Napoli, quando mancano ormai 10 minuti alla fine del tempo regolamentare, prova a non mollare; prima con Mesto da fuori area che però viene murato da De Rossi e poi Inler, sulla cui conclusione centrale si fa trovare pronto De Sanctis.
All’81’ ariiva anche il terzo cambio per la Roma; fuori Florenzi e dentro Marquinho. Due minuti dopo c’è il cambio anche nelle file del Napoli, fuori Inler e dentro Dzemaili.
La partita negli ultimi minuti vede la Roma all’attacco. I giallorossi provano una doppia conclusione prima con Ljajic che viene murato da Albiol e poi sulla respinta Strootman conclude di poco alto sopra la traversa.
Immediata la risposta del Napoli con Insigne che viene deviato in angolo da De Rossi. Dopo i 4 minuti di recupero arriva il fischio centrale e finisce la partita orfana di quelli che alla vigilia dovevano essere i protagonisti assoluti del match: Totti e Higuain che invece hanno giocato solo pochi minuti. Tuttavia lo spettacolo non è mancato e le due squadre in campo hanno regalato una gara ricca di colpi di scena. All’Olimpico le luci si spengono sul risultato di 2-0 per i giallorossi e tre pali colpiti dal Napoli.
La Roma guida la classifica di Serie A, i tifosi sono tornati ad amare i loro eroi sul campo dopo le contestazioni della scorsa estate e i giocatori ricambiano dando spettacolo. Uno soprattutto: Gervinho. Il suo incredibile avvio di cambionato l’ha reso l’idolo indiscusso per i tifosi giallorossi nonostante l’iniziale scetticismo. All’ivoriano ex Arsenal ha già firmato tre reti in campionato e per celebrarlo ci si è sbizzarriti con i fotomontaggi. Il più gettonato? Chervinho, dove l’attaccante appare in versione Che Guevera… in versione giallorosso però!
Ieri sono stati resi noti i numeri scelti dai giocatori della Roma e subito ha preso l’avvio la polemica per la scelta di Marco Borriello: l’88. Solo un numero? No, perchè l’ottava lettera dell’alfabeto è la H e le due cifre sono interpretate come acronimo di Heil Hitler. 88 come numero caro ai neonazisti dunque e che ha spinto molti esponenti della comunità ebraica romana a chiedersi che motivazione potesse avere quella scelta. Del resto in Italia non è la prima volta che una simile scelta fa discutere. Anche Gianluigi Buffo, all’inizio della stagione 2000-2001, quando militava nel Parma, aveva puntato sull’88, spiegando che quei numeri simboleggiavano quattro palle, simbolo della rinascita dopo l’infortunio che gli aveva impedito di partecipare all’Europeo 2000. Ma all’epoca diverse associazioni protestarono, in particolare l’allora responsabile Sport della comunità ebraica di Roma Vittorio Pavoncello e alla fine il giocatore, pur avendo detto di non conoscere il presunto significato del numero, finì con l’optare per il 77. Ora la emplice ipotesi che Borriello si possa essere ispirato al dittatore nazista ha suscitato diversi rumors. Ma tante sono state le possibili interpretazioni che gli utenti di Twitter hanno dato. Ad esempio Luca Prestigioso ha scritto: “Sono andato su Wikipedia. Ho contato i gol tra club e nazionali e sono 88”. “Speriamo”, la risposta di Giorgio P. Ma vari esponenti della comunità ebraica romana vogliono risposte: “Dovrebbe chiarire il perché di quella scelta”, scrive qualcuno. Altri sono più netti: “Perché ha scelto l’88, che ha un chiaro significato nazista?”. C’è anche chi chiama un causa lo stesso Pavoncello, memore della vicenda Buffon: “Perché non sollecita la Roma a fornire una spiegazione?”. La squadra, che nel frattempo di trovava a Toronto, in Canada, a prepararsi per un’amichevole, viene raggiunta da quest’ondata d’irritazione e, verso la mezzanotte ora italiana, sul suo profilo Twitter fa comparire una dichiarazione di Borriello: “Il mio numero di maglia preferito è il 22, ma essendo occupato ho scelto l’88: data di nascita di una persona a me cara”. Nessun significato politico, dunque. Non si sa se questo basterà a placare le polemiche ma di certo ha sollevato un’altra questione: qual è la persona cara alla quale il bomber napoletano ha voluto dedicare la sua maglia?
Il club giallorosso ha cambiato logo ormai da due mesi e non sono poche le polemiche innescate. A difendere il nuovo stemma, ora, è lo stesso Pallotta, che spiega al Boston Globe: “Abbiamo tolto ‘AS’. Un sacco di gente non sa cosa sia quel termine. Mi chiedono, come sta andando con l’AC Roma? Questa cosa mi devasta più di ogni altra. È una squadra di calcio, nessuno sa cosa voglia dire AS. La parola Roma da sola rende tutto molto semplice”. Myroma, azionariato popolare giallorosso, non è riuscito a fargli cambiare idea, nonostante le molte mail inviate: “Ne abbiamo ricevuto 21 dai loro rappresentanti, insoddisfatti del nuovo logo del club. I colleghi della stampa italiana hanno riferito di avere ricevuto le stesse email. MyRoma sostiene che il nuovo stemma sia fonte di confusione, perché fa sembrare che la città di Roma sia stata fondata nel 1927 piuttosto che nel 753 a.C.. A Roma vivono circa quattro milioni di persone? Allora 21 non sono poi così tante”.
Lo Zenit continua a cercare Osvaldo ma ancora non è chiaro per che panchina partirà il giocatore, ma nel frattempo i giallorossi hanno un obiettivo: esaudire la richiesta di Garcia, ovvero trovare un esterno offensivo in grado di verticalizzare la manovra. E se il primo nome, Gervinho, sembra essere un obiettivo difficile, la Roma inizia a valutare un calciatore che piace anche alla Juventus: Jonathan Biabiany. Ma un sogno che si continua a coltivare c’è: riuscire a riportare Alexis Sanchez, ora in forza al Barcellona in Italia. Gli spagnoli non sembrano essere intenzionati a cederlo. Potrebbero cambiare idea ora che Marquinhos va al Psg per 32 mln più tre di bonus?
Alla festa dell’Atalanta un carro armato ha schiacciato due auto: una con i colori del Brescia, una con quelli della Roma. I giallorossi hanno criticato il fatto, ma da Bergamo la risposta è arrivata a tempo record. Daniele Belotti, ex consigliere regionale leghista e anima storica della curva (tanto che la procura ne ha recentemente chiesto il rinvio a giudizio per i suoi rapporti con i capi degli ultrà) ha ribattuto: “Non scherziamo, si è trattato solo di una goliardata. A Roma si preoccupassero piuttosto dei 30 accoltellati all’anno, tra cui anche tre atalantini alcuni anni fa”. E se dalla società non sono giunte dichiarazioni, le critiche sono arrivate dal presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi: “Non so se si fa peggio a parlare di certi episodi. Certo, è un modo curioso di vivere il tifo”. A bordo del blindato americano risalente alla seconda guerra mondiale si trovavano anche l’ex capitano Glenn Stromberg e il neo acquisto Giulio Migliaccio. Tommasi ha commentato al riguardo: “La presenza di Migliaccio? E’ appena arrivato dal Palermo, non penso immaginasse cosa avrebbero fatto con quel cingolato”. Quello che va specificato, però, è che i giocatori, in queste occasioni, sono alla mercè dei tifosi e non sanno cosa li aspetta durante la festa. Questa sera sarà comunque il turno di Percassi, il presidente, di prendere parte all’evento.
La Roma sta rendendo bollente questo Luglio infuocato dagli arrivi di giocatori con fama internazionale che a partire dal prossimo anno indosseranno la maglia giallorossa. Dopo Jedvaj e Maicon, ecco il grande colpo che i tifosi attendevano da tempo, arriva stasera alle 19.10 a Fiumicino Kevin Strootman. E’ già prenotato infatti il volo Alitalia AZ109 delle 17 che lo porterà da Amsterdam a Roma. L’accordo tra Roma e giocatore era cosa fatta da tempo, il problema era con il Psv ma nella tarda serata di ieri è arrivata anche l’intesa con gli olandesi e il giocatore è pronto a volare nella capitale per ricevere l’abbraccio dei suoi nuovi tifosi. Rimane ancora top secret per qualche ora l’entità dell’ingaggio e la durata del contratto.
Calciomercato Roma, le ultime notizie. Tin Jedvaj ha terminato le visite mediche al Campus Bio-Medico (la prima era stata svolta in mattinata al Policlinico Gemelli). Adesso si attende solo il comunicato ufficiale della Roma. Alla Dinamo Zagabria, società di provenienza del giocatore classe ’95, dovrebbero andare 5 milioni di euro più il 20% della cifra su una futura cessione.
Queste le parole di Luca Marchetti, giornalista di Sky Sport, esperto di calciomercato:
Il giocatore è a Trigoria e starebbe effettuando le visite mediche, quindi tutto farebbe pensare che l’operazione sia andata in porto. La considero una grande mossa da parte della Roma visto che molti parlano di questo giovane come un grande prospetto. Sabatini ha giŕ dimostrato l’anno scorso con l’acquisto di Marquinhos di avere un grande occhio per i giovani talenti, Jedvaj sarebbe la conferma. Inoltre la Roma in questo momento ha l’organico adatto per farlo crescere con tranquillità ed aspettare il momento buono per inserirlo stabilmente.
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