C’è chi scende e chi sale, così come c’è chi muore e chi ama. Arriva l’Iva sui funerali che passa da 0% a 10% con un ritocco che davvero è allarmante. Quando mai di un sol colpo si sono aumentati 10 punti percentuali di Iva? Inoltre lo si fa su un servizio essenziale. Forse potrebbe quasi sembrare che lo Stato abbia iniziato a lucrare sulla morte dei cittadini? Certamente non è questo l’intento della riforma Letta, ma un funerale e una cremazione ora avranno costi proibitivi proprio dovendo anche sostenere il costo addizionale dell’Iva che, se su altri prodotti può essere detraibile, non è stato previsto che lo sia sulla morte. Su che cala invece l’Iva? Sui preservativi e sui contraccettivi per “invogliare” all’amore sicuro. Forse però saranno contente le neomamme a cui il passeggino per il bambino costerà di meno proprio in virtù dell’abbassamento dell’Iva, così come calerà sui prodotti per l’igiene intima. Altro sconvolgente aumento è quello sui giornali! L’Iva sui quotidiani salirà dal 4 al 22%. Stesso aumento per la legatoria e stampa di materiali destinati ai non vedenti e agli ipovedenti. E per fortuna che la manovra sarebbe stata indolore, sembrerebbe quasi “mortale”!
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