Credo che gli uomini siano foglie…

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…che non rispettano i tronchi.

– Albert Einstein –

Il colpo di stato è vicino e Morsi è pronto alla morte!

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Il presidente egiziano, Mohamed Morsi, parlando in diretta tv, ha detto che non farà nessun passo indietro e proteggerà la democrazia con la “sua vita”. “Non lasciatevi rubare la vostra rivoluzione”. “L’esercito egiziano deve tornare alle sue normali funzioni”, ha aggiunto, invitando gli egiziani a non attaccare le forze armate, la polizia e a non scontrarsi tra di loro.

Il colpo di stato è vicino e Morsi è pronto alla morte. Parole che pesano come macigni su una situazione insostenibile, nelle prossime ore ci saranno sicuramente sviluppi in questo braccio di ferro che sembra ormai all’epilogo.

L’oca vola al palio e conquista la vittoria

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E’ la contrada dell’Oca con il cavallo Guess,  montato dal fantino Giovanni Atzeni, detto Tittia, a vincere al  Palio di Siena dedicato alla Madonna di Provenzano. L’Oca e Tittia aveva vinto il palio 2 anni fa e questa volta bissa il successo con una corsa  condotta in testa dalla prima curva di San Martino. Seconda arriva la Pantera con il cavallo Pestifero.

 

Io nel dubbio mollo! Crozza e la politica quotidiana!

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“Io nel dubbio mollo!” Inizia così il monologo  di Maurizio Crozza nei panni di Giorgio Napolitano, ma dopo poche battute il comico passa al tema caldo del Datagate:  «Ma davvero gli americani spiano le cose che si dicono i nostri politici in privato? Non gli bastano le m*******e che dicono in pubblico?». Non risparmia Monti: «Spiano anche lui? Ma se non lo invitano più neanche alle riunioni di condominio» né Letta: «Letta? Non lo sente nessuno, figuriamo se lo intercettano». L’ultimo colpo è per la Santanchè: «È un volto nuovo? Certo lo cambia dal chirurgo ogni mese».

Dalle stelle alle stalle: manager di Tiffany arrestata per furto

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Lavorava in un luogo mitico: il negozio di Tiffany sulla Fifth Ave di New York… ora è finita in manette con l’accusa di furto. Questa è la storia di Ingrid Lederhaas-Okun, 46 anni, che fino allo scorso febbraio ha ricoperto il ruolo di vicepresidente per lo sviluppo dei prodotti della casa di Manhattan. La sua vita era continuamente a contatto con i gioielli fin quando non ha deciso di volerli per sé. La donna avrebbe rubato  oltre 165 pezzi di grande valore, molti dei quali già venduti a un rivenditore internazionale, per un valore che supera la cifra di 1,3 milioni di dollari. i furti sarebbero avvenuti tra il novembre 2012 e il febbraio 2013, quando Ingrid è stata scoperta e licenziata. Ora la ex manager è stata arrestata e dovrà comparire davanti alla Corte federale di Manhattan.

 

 

Intolerance… gli spacca il naso perché è gay!

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Milano tanto tempo fa era “da bere”, oggi sembra invece che sia intollerante o che almeno una parte dei suoi cittadini non riesca ad accettare la diversità. La mattina per Gianluca, 35enne originario di Caserta ma da dieci anni residente a Milano, era iniziata come tutte le altre. Guidava la sua bici e si stava recando al negozio di abbigliamento dove lavora. Un’auto all’improvviso ha iniziato a  suonare alle sue spalle e da qui è iniziato il diverbio. L’automobilista ha capito che si trovava di fronte a un ragazzo omosessuale e lo ha insultato pesantemente, poi è partito il pugno in faccia che ha rotto il naso del ragazzo. L’episodio è avvenuto sabato in via Sassetti, a poche ore dal Gay Pride che nel pomeriggio ha invaso le strade della città.

Gianluca, ancora non sapendo di avere il naso fratturato, ha deciso di andare al lavoro. Qui i colleghi lo hanno immediatamente soccorso e poi hanno deciso che era meglio chiamare il 118. Al Fatebenefratelli gli sono stati prescritti 15 giorni di prognosi per trauma facciale con infrazione delle ossa nasali e cervicalgia. Subito dopo la medicazione Gianluca ha denunciato il fatto alla polizia, mettendo a verbale lesioni e ingiuria con l’aggravante dell’omofobia.

“Siamo vicini a Gianluca – fa sapere l’assessore comunale alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, che ha istituito una casella mail del Comune proprio per questo tipo di denunce – e da noi avrà tutto il sostegno possibile per affrontare le prossime settimane e compiere tutti i passi che saranno necessari a fare chiarezza sull’accaduto, nella speranza che chi lo ha aggredito possa essere identificato. Milano è e deve rimanere una città dove episodi di questo tipo devono essere condannati e isolati affinché il rispetto dell’altro, anche quando diverso da noi, guidi il comportamento di tutti”.

Incidente mortale a Ravenna, muore un 25enne e 4 feriti

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Uno scontro mortale quello che oggi pomeriggio, poco prima delle 17 è avvenuto sulla Statale Salaria, all’altezza delle saline di Cervia, in provincia di Ravenna. A morire è stato un 25enne di origini albanesi che viaggiava su un’ Audi insieme a tre coetanei connazionali. L’auto si è scontrata con una Clio guidata da un settantenne forlivese. Insieme all’uomo c’era anche una 52enne cubana.  La coppia stava probabilmente rientrando a casa dopo una giornata al mare. Oltre alla vittima, sono stati registrati altri cinque feriti, quattro dei quali in gravi condizioni. Le cause dell’incidente sembrerebbero risiedere in un sorpasso azzardato dell’Audi che ha reso inevitabile  la collisione frontale con la Clio.

 

Nature accusa Vannoni, mentre la consegna del protocollo slitta

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Duro attacco della rivista Nature a Stamina.

L’indagine della nota rivista stronca Vannoni. Con un articolo dal titolo che non lascia dubbi «il trial italiano sulle cellule staminali basato su dati fallaci» Nature fa un’indagine approfondita sul metodo che il governo italiano ha finanziato  a maggio scorso impiegando 3 milioni di euro per la sperimentazione clinica della terapia, dopo aver ceduto alle pressioni dei pazienti.

LE ACCUSE:  Le immagini utilizzate nella domanda di brevetto presentata nel 2010 negli Stati Uniti da Davide Vannoni, e rigettata, sono anzitutto duplicati di altri paper. Un’immagine in particolare, quella piu’ importante nella richiesta di brevetto, che raffigura apparentemente due neuroni ottenuti da cellule staminali prelevate dal midollo osseo non e’ originale, ma frutto di un plagio. La figura sarebbe identica a quella di un paper pubblicato nel 2003 da un gruppo di ricercatori russo, coordinato da Elena Schegelskaya, biologa molecolare presso il Kharkov National Medical Universit, che non ha poi avuto seguito. Per Stamina quella immagine dimostrerebbe l’efficacia nel trasformare in neuroni, in sole due ore, le cellule mesenchimiali con acido retinoico sciolto in etanolo ad una concentrazione 20 micromolare. Per gli scienziati russi invece occorrerebbe una concentrazione dieci volte piu’ diluita e almeno tre giorni per trasformare le cellule in neuroni. “In realta’, si parla di neuroni che non sono neuroni”, ha detto Elena Cattaneo, esperta di staminali all’Università di Milano. Nature avrebbe dimostrato, oltre l’invalidità del metodo rigettato dall’ufficio brevetti americano, anche il presunto plagio delle immagini.

Cosa fa Stamina?

In sostanza il metodo, semplificando le varie fasi, non fa altro che estrarre cellule dal midollo osseo del paziente, manipolarle in vitro e iniettarle di nuovo nel paziente.

Chi ha sferrato l’attacco a Stamina?

L’accusa viene da alcuni ricercatori italiani, ed è stata confermata indipendentemente da un’indagine della rivista.

Lo scorso anno, ricorda sempre Nature, l’ufficio brevetti statunitense ha emesso una ‘prebocciatura’ della richiesta, che poteva essere ripresentata con nuovi dati, ma a quanto risulta Vannoni non lo ha mai fatto. “Non sono meravigliato – commenta alla rivista Luca Pani, direttore generale dell’Aifa – sapevo che non esisteva un metodo scientifico codificato”. Una sperimentazione con criteri scientifici del ‘metodo Vannoni’, finanziata con tre milioni di euro di fondi pubblici, doveva partire a luglio, ma ci sono stati dei ritardi dovuti al rifiuto di Vannoni di fornire le proprie metodologie. “Questa sperimentazione – spiega al sito Paolo Bianco dell’università Sapienza di Roma – e’ una perdita di soldi, e dà false speranze a famiglie disperate”.

Il dibattito resta aperto e la tensione sale… intanto slitta la consegna del protocollo e  in mezzo resta la vita delle persone!

La figlia realizza il sogno della mamma morta nella tragedia della Concordia

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Stefania Vincenzi, è una delle superstiti del naufragio della Costa Concordia, purtroppo sua mamma, Maria Grazia Tricarichi, non ce l’ha fatta, è una delle due vittime il cui corpo non è stato ancora trovato. La 18enne ora cerca di realizzare il sogno e la promessa che aveva fatto a sua mamma:

«Rendo omaggio a un desiderio di mia mamma: eravamo d’accordo che a 18 anni avrei partecipato a Miss Italia e lei mi avrebbe seguito passo passo. Faccio tutto come se lei ci fosse ancora».

Uomo sbranato nel torinese da tre tigri in gabbia

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Un uomo e’ stato sbranato da tre tigri che accudiva, con altri felini, in un’area collinare di Pinerolo (Torino) dove per anni c’e’ stato un ‘bioparco’, poi chiuso. La vittima, il 72enne Mauro Lazard era entrato nella gabbia probabilmente per distribuire il cibo agli animali.

Sul caso dei felini del parco “Martinat” – che si sviluppa per ottantamila metri quadrati sulle zone collinari ai confini di Pinerolo e San Pietro Val Lemina – da tre anni ci sono state denunce, polemiche e preoccupazioni da parte dei residenti.
Le tigri non erano state sterilizzate e qualche mese fa erano nati cinque cuccioli.

Dopo la tragedia sul posto sono intervenuti gli uomini del 118, i carabinieri e il servizio veterinario dell’Asl3 di Torino. I soccorritori non hanno potuto che constatare la morte dell’uomo, dilaniato dalle tigri e non sono ancora riusciti ad entrare nella gabbia. E’ stata la moglie della vittima – secondo quanto si apprende – a dare l’allarme.

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Il messaggio cifrato che cela l’enigma della scomparsa della Cendron

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Un biglietto cifrato che potrebbe  nascondere la soluzione dell’enigma della scomparsa della 18enne Marianna Cendron. 

Questo è uno dei tanto misteri che aleggiano sulla scomparsa della ragazza sparita con la sua bicicletta alla fine di febbraio dopo essere andata a vivere con un amico di famiglia. Questo elemento che viene rivelato solo ora pubblicamente potrebbe essere un depistaggio, ma anche un tassello importante dell’intera vicenda. Sul biglietto c’è scritto: PD 27885, naturalmente si è pensato a una targa, oppure le iniziali di qualcuno, una data di nascita… tante sono le ipotesi al vaglio degli inquirenti, ma l’unica certezza è che di Marianna non ci sono tracce.

 

Tragedia in mare: affonda impianto Saipem

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Nelle acque tra il Congo e l’Angola è avvenuto il ribaltamento in mare dell’impianto Perro negro 6 della Saipem.

«Dei 103 membri dell’equipaggio, dopo il brusco inclinamento, uno è risultato disperso mentre altri sei sono rimasti feriti, in modo non grave» si legge in una nota di Saipem. «Il team di emergenza di Saipem -continua la nota- sta operando in stretta collaborazione con le Autorità Angolane e la struttura operativa del cliente». «Al momento non risultano inquinamenti ambientali, e vengono prese tutte le misure possibili di prevenzione. La Saipem è coperta da polizza assicurativa per la perdita dell’impianto, oltre che per eventuali danni ambientali e la rimozione del relitto» precisa la nota.

Ancora non si conosce la nazionalità del disperso, ma secondo le prime fonti non dovrebbe trattarsi di un italiano.

Ladro o semplice goliardata? Tenta di rubare la bici di Alfano

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Forse lo si è chiamato ladro troppo in fretta, ma certo che le immagini dell’impianto di videosorveglianza del porto di San Leone, lido di Agrigento, lo hanno incastrato. Lui si difende e dice che è stata una semplice goliardata, anche perchè il furto di una bici di per sé è un reato, ma se avviaene ai danni del vicepresidente del Consiglio e Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, scoppia un vero caso. La bici era stato lasciata sul molo del porticciolo di San Leone dal vice premier, uscito per un giro in barca. Al ritorno, la sorpresa di non trovare più la bici dove era stata lasciata. L’incauto ladro o il burlone di turno stavolta ci penserà a lungo prima di mettere a segno un altro gesto simile

Quelli che guardano la lap dance con i soldi pubblici

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Con i soldi pubblici si possono fare molte cose… e così arriva il consigliere che avrebbe deciso di farsi rimborsare alcune centinaia di euro spese in un night club di lap dance della capitale dal suo gruppo di appartenenza. L’episodio è riferito da fonti qualificate, ma che ancora non trova conferme ufficiali,  è al vaglio della magistratura contabile che sta controllando proprio i bilanci dei gruppi riferiti al 2012.

 Intanto emergono nuovi “agghiaccianti” particolare sull’inchiesta sulle spese dei gruppi riferita agli anni tra il 2009 e il 2011. Sembrerebbe che  l’indagine coinvolge tutti i consiglieri in carica nel periodo preso in esame, nessuno escluso. Il sostituto procuratore Nicola D’Angelo, sulla base dei documenti acquisiti dalle Fiamme Gialle, dovra’ infatti ora decidere per chi chiedere eventualmente il rinvio a giudizio e per chi invece sollecitare l’archiviazione. I reati ipotizzati, come ha rivelato nei giorni scorsi il comandante regionale della Gdf, il generale Fernando Verdolotti, sono l’appropriazione indebita e il peculato.

Terremoto in Indonesia: 6 bambini morti e 14 sotto le macerie

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Sei bambini sono morti e altri quattordici sono rimasti intrappolati in seguito al crollo di una moschea per il forte terremoto che ha colpito la provincia indonesiana di Aceh.

Sono in corso le operazioni di soccorso tra le macerie della moschea, dove i bambini stavano partecipando ad un corso di lettura del Corano. Il sisma è stato registrato alle 9.37 ora italiana a una profondità di appena 10 chilometri, secondo l’Istituto di geofisica americano (Usgs). Una violenta scossa di terremoto colpì l’Aceh nel 2004, scatenando uno tsunami che provocò la morte di 170mila persone nella provincia di Sumatra e decine di migliaia in molti altri Paesi dell’Oceano Indiano.

Matteo Renzi e il suo #openpd… Chi sarà il piccione?

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Va dritto al punto Matteo Renzi contro i  “giochi” della politica romana e scopre le carte del suo partito:

 “In privato tutti mi dicono: Matteo, stai buono, ti facciamo fare il candidato premier”, scrive sul suo sito il sindaco di Firenze. “Insomma: un bambino bizzoso cui si promette la caramella se non piange. Signori, conosco il giochino: i capicorrente romani prediligono lo sport del tiro al piccione. E io sinceramente non ho molta voglia di fare il piccione”.

“Ho chiesto al ‘traghettatore’ Epifani di fissare la data del congresso”, continua Renzi. “Non ho ricevuto per il momento nessuna risposta, ma so che a Roma hanno fatto una commissione. Vorrà dire che noi aspetteremo la fine dei lavori”.

Poi il commento sul futuro del partito (“vorrei un Pd capace di vincere. Il Pd delle correnti al massimo può partecipare”) e un appello che sa di rimprovero ai dirigenti. “Non preoccupatevi delle mie mosse, datevi voi una mossa. C’è un Paese, fuori dalle nostre stanze, che aspetta parole di proposta, parole di speranza. Non perdiamo (anche) questa occasione, vi prego!”.

Matrimonio a 20.000 leghe sotto i mari

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Un sì in muta e velo bianco. A celebrare le nozze il sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano, in tenuta da sub e fascia tricolore che ha comunicato con la coppia attraverso i cartelli. 
Daniela Coppola, di 29 anni, e Fabio Petricelli, di 33 anni – entrambi esperti subacquei del Centro Sea Point di Baia – hanno scelto di convolare a nozze sott’acqua nel sito di immersione denominato «La Torre» e sono stati immortalati dal fotografo Marco De Martino.

La cerimonia, cui hanno partecipato 40 invitati con muta, maschera e bombole, è stata celebrata l’8 giugno. Ma solo oggi ne è stata data notizia ufficiale.  Immancabili il classico bouquet con fiori bianchi e il velo, lasciato in dono alla statua sommersa della Madonnina alle pendici della torre. Il matrimonio è stato ufficializzato il 10 giugno in municipio.

Devis Mangia e l’addio all’Under 21

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Ha portato i suoi ragazzi alla finale del Campionato Europeo contro le Furie Rosse spagnole, Devis Mangia, e ora ha deciso di dare una svolta al suo percorso. L’allenatore ha così deciso di lasciare la guida della Nazionale Under 21, che ora verrà diretta da Luigi Di Biagio, già allenatore dell’Under 20. “Ringrazio il presidente Abete e tutta la FIGC per la straordinaria esperienza che mi hanno consentito di fare in questi mesi alla guida dell’Under 21”. Ha dichiarato Mangia prima di motivare la sua decisione: “Dopo uno splendido Europeo desidero tornare all’attività quotidiana sul campo e arricchire ulteriormente il mio bagaglio professionale. Ho motivato al presidente Abete la mia scelta di rinunciare alla proposta di rinnovo del contratto come tecnico dell’U.21, ma la FIGC resta per me un punto di riferimento umano e professionale. A 39 anni desidero fare un’esperienza diversa, il giorno per giorno del campo, l’unica cosa che manca a un selezionatore delle Nazionali”. Della decisione consensuale parla anche Giancarlo Abete, numero uno delle Federcalcio: “Ho incontrato Mangia nei giorni scorsi, una chiacchierata franca e cordiale, e se da un lato ci dispiace perdere un tecnico di qualità umane e professionali non comuni, dall’altro capiamo perfettamente che a 39 anni Mangia voglia rimettersi in gioco e maturare nuove esperienze”. E sempre il presidente annuncia la scelta di Di Biagio come successore al mister: “D’intesa con il presidente del Club Italia Demetrio Albertini e con il coordinatore delle Nazionali giovanili Arrigo Sacchi ho deciso di affidare la responsabilità dell’Under 21 a Luigi Di Biagio”.

Il Quirinale risponde a Grillo: vizio procedurale!

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”Il presidente non ha ricevuto nessuna richiesta di incontro nei modi necessari perché potesse prenderla in considerazione”. E’ quanto fanno sapere fonti del Quirinale interpellate sulle ultime dichiarazioni di Beppe Grillo che ha chiesto, parlando sul suo blog, un incontro con il Capo Dello Stato. C’è un vizio procedurale nella richiesta di incontro con il Presidente della Repubblica invocata da Beppe Grillo, quindi è come se non fosse stata ricevuta nessuna richiesta.

L’Italia se la “caverà” con il vizio procedurale per la richiesta d’asilo di Snowden?

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E’ probabile che l’Italia, paese chiuso a catenaccio da un governo di larghe intese che non delibera, ma rimanda, non avrà il coraggio di accogliere la richiesta d’asilo di Snowden. D’altra parte come possiamo accoglierla se abbiamo anche le basi americane sul nostro territorio? Ma come possiamo negarla senza essere tacciati di essere una colonia degli Usa? La soluzione è semplice: il vizio procedurale!

La procedura prevede che il richiedente di asilo si trovi sul territorio del paese a cui si rivolge. Lo spiega all’ANSA una fonte qualificata della Farnesina, precisando che il governo si pronuncerà presto sul caso, sul quale però insiste un problema, perché: “La richiesta di asilo presentata all’Italia da Snowden presenta un’anomalia procedurale perché presentata via fax. La procedura prevede che il richiedente di asilo si trovi sul territorio del paese a cui si rivolge”.

Quindi la strada è spianata, proni al soldo degli Usa finché morte non ci separi?  D’altra parte se Emma Bonino trova dell’ironia sulla posizione della Russia nel Datagate cosa c’è da attendersi?

All’M5S c’è però chi ci prova ad aprire la strada a Snowden. E’ il Cittadino Portavoce per il M5S alla Camera dei Deputati Manlio Di Stefano, che ha annunciato a nome del suo partito il favore per la concessione dell’asilo politico a Edward Snowden:

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Può la Guardasigilli “togliersi dai piedi” gli avvocati napoletani?

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C’è chi dirà che la colpa è solo di un microfono aperto che invece doveva essere chiuso, ma la gravità della frase di Annamaria Cancellieri durante la protesta degli avvocati napoletani sabato scorso, nell’ex palazzo di giustizia a Castel Capuano, stride con il ruolo che ricopre. Ci si domanda può la Guardasigilli “togliersi dai piedi” gli avvocati napoletani? Può un ministro della giustizia pronunciare «Vado a incontrarli, così ce li togliamo dai piedi» nei confronti di professionisti che operano quotidianamente per riportare la giustizia? Eppure è proprio una telecamera di SkyTg24 ad aver ripreso quella frase proprio nel momento che partivano i cori e le urla degli avvocati. In quel momento la  Cancellieri  si è avvicinata a  al magistrato Cafiero de Raho e gli sussura la frase finita al centro della bufera.

Nonostante l’incontro avuto, gli avvocati napoletani non hanno gradito e hanno immediatamente reagito con una lettera del presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli, Francesco Caia, nella quale è espresso il loro dissenso:

«Le parole del ministro Cancellieri sono gravissime. Rappresentano una mancanza di rispetto ed esprimono una concezione antidemocratica. Mai avrei pensato che un Guardasigilli avesse una tale concezione dell’Avvocatura e della tutela dei cittadini. Sono affermazioni da Stato illiberale». Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Francesco Caia, torna, parlando con l’Ansa, sul fuori onda del ministro della Giustizia: «Le frasi del ministro sono talmente chiare che purtroppo sono inequivocabili».

Il presidente degli avvocati di Napoli ha scritto una lettera ai vertici dell’Avvocatura per sollecitare un documento in vista dell’incontro che si svolgerà domani pomeriggio a Roma, proprio con la Cancellieri e già fissato da tempo. Informerà il presidente della Regione Campania, i deputati e i sindaci, tutti interessati dalla vicenda della riorganizzazione della giustizia, e se non ci saranno risposte concrete subito, Caia annuncia che chiederà l’intervento del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio.
«Dalla Cancellieri non è arrivato nessun segno, se continua così chiederemo le sue dimissioni», conclude Caia.

Chi l’ha vista? Scompare una 25enne di Frosinone

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Antonella Del Brocco di Supino, nel frusinate è scomparsa da ieri mattina. La 25enne  laureanda in Storia dell’Arte è stata accompagnata alla stazione del padre per prendere il treno per Roma, ma la ragazza all’Università non è mai arrivata e il suo cellulare risulta spento. Questa mattina i genitori hanno sporto denuncia di scomparsa presso la stazione carabinieri di Supino. Al momento non si può escludere alcuna ipotesi, neppure quella di un allontanamento volontario.

Chi offre di più per il borgo su Ebay?

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L’antico borgo disabitato di Valle Piola, nel cuore del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga, a Torricella Sicura, nel Teramano, è di nuovo su Ebay in attesa di un acquirente. Il borgo, disabitato dal 1977, si trova ad una altitudine di circa 1000 metri sul versante nord-est del Monte Farina, un bacino naturale da cui sorge il Rio Valle. Un luogo unico, di rara bellezza  che potrebbe davvero diventare un gioiello per un turismo d’elite trasformandolo in un albergo diffuso.  Il complesso posto in vendita include 3800 mq di superficie calpestabile e 6 ettari di terreni agricoli. Le superfici sono ripartite in 15 edifici da restaurare tra cui un mulino ad acqua. Costa “solo” 550mila euro esclusa la chiesa di San Nicola.

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Botte da orbi tra parenti e dopo qualche ora gli sposi si separano

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Doveva essere il giorno più bello della loro vita e si è celebrato a suon di liti e carte bollate. Litigano i parenti della coppia che si è appena dichiarata amore eterno nella chiesa a Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno. I primi screzi sono iniziati subito dopo la cerimonia religiosa e poi si sono protratti al punto da far annullare il pranzo di nozze e anche il viaggio degli sposi. La coppia ha poi deciso per la separazione e i documenti sarebbero già pronti, così c’è chi, seguendo un po’ la cabbala, si precipita nella  ricevitoria del lotto per giocare un terno secco e chi si domanda incredulo i motivi della rissa. Tra le indiscrezioni si apprende che forse  sarebbe stata una parola di troppo sussurata da un malizioso conoscente, all’uscita della chiesa al lancio del riso benaugurante, e riportata ai parenti degli sposi a far scatenare il caos con botte e percosse tra parenti. La coppia scoppia il giorno delle nozze, non arriva al nido d’amore e convola alla separazione… Era amore?

 

Federica Pellegrini aspetta Del Piero per festeggiare il suo quarto di secolo

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Fra poco Federica Pellegrini, campionessa azzurra del nuoto, juventina di fede calcistica, festeggerà il suo quarto di secolo e lo farà con una festa a Jesolo a cui parteciperanno i suoi amici più cari, ma lei attende anche un ospite speciale: Alessandro Del Piero e ha dichiarato: «So che il capitano sarà lì in ritiro con il Sidney ai primi di agosto, mi farebbe piacere incontrarlo e invitarlo alla festa».

A rischio il Tour de France del ’98: la Francia cancella Pantani?

Marco-PantaniSi pedala al Tour de France, ma non ci si riesce ad allontanare dai fantasmi del passato, quello della lista di 44 corridori dopati nell’edizione numero 98, quella della vittoria di Marco Pantani che nello stesso anno conquistò sia la maglia rosa che la gialla. Il quotidiano francese L’Equipe ricorda che il prossimo 18 luglio una commissione del Senato francese pubblicherà una lista relativa alle analisi fatte su campioni di sangue prelevati in quell’anno. I rappresentanti dei corridori avevano chiesto che la pubblicazione non avvenisse durante lo svolgimento del Tour, ma la risposta è stata negativa. In quell’edizione il ciclista romagnolo indossò la maglia gialla per sette giorni, vincendo anche le tappe Plateau de Beille e Les Deux Alpes. Negli stessi giorni si sottopose a almeno una decina di controlli e ora si teme che anche lui risulti positivo, cosa che porterebbe la radiazione a posteriori, con la conseguenza che la sua vittoria venga cancellata dall’albo d’oro. Ma Marco non si potrà difendere: è morto il 14 febbraio 2001 per un micidiale mix di cocaina e depressione. E la novità sarebbe un vero shock perchè, come riporta il Sole 24 Ore, “il campione romagnolo non fu mai trovato positivo. Anche quando al Giro del 1999, nella tappa di Madonna di Campiglio, fu allontanato dalla corsa, la motivazione era l’ematocrito superiore al 50%. Non era un prova, ma un limite stabilito per frenare la corsa all’epo.” Immediata anche la reazione della famiglia di Pantani che ha inviato una lettera al presidente dell’Uci Mc Quaid, al presidente della Fci Di Rocco, e al direttore del Tour de France, Christian Prudhomme:  “Marco Pantani cancellato dal Tour? La notizia ci lascia sbigottiti”. “Abbiamo letto e in parte già commentato la notizia secondo cui, a seguito dell’inchiesta condotta dal Senato della Repubblica francese, fra i circa 44 nomi di atleti presumibilmente positivi per Epo al Tour de France del 1998 potrebbe esserci anche quello di Marco Pantani e secondo cui, se questo risultasse vero, la sua vittoria in quel Tour sarebbe passibile di cancellazione. La notizia ci lascia sbigottiti – scrivono nella lettera i genitori di Pantani, Tonina e Paolo -. Dopo consultazione con un legale di nostra fiducia, abbiamo la certezza che, pur trattandosi di analisi condotte anni dopo lo svolgimento della gara in oggetto, debbano sussistere anche per esse tutte le garanzie a tutela dell’atleta: Marco Pantani”. E ancora: “Senza entrare nel merito della conservazione dei campioni o di altri mezzi di prova, ci troviamo costretti a farvi notare queste analisi sono state eseguite dopo la morte di Marco e questo lo ha privato del più elementare diritto alla difesa, quale ad esempio quello di richiedere le controanalisi o di nominare un perito di parte per assistervi. Soltanto in caso di positività del campione B, sarebbe superfluo ricordarlo ma giova farlo, è possibile parlare di positività. Come accade anche nel diritto penale, la morte interrompe qualsiasi procedura in essere o futura a carico dell’indagato incidendo anche sul reato che viene così dichiarato estinto come estinta è la pena nel caso in cui sia nel frattempo intervenuta la condanna”.

Il terrore corre sul conto corrente e arriva alle obbligazioni!

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L’accordo per gestire le future crisi bancarie non ricadrà sui contribuenti, ma direttamente sui cittadini. I primi a pagare saranno gli azionisti, poi  obbligazionisti e infine i correntisti. Chi mette il denaro in banca deve pagare anche la cattiva gestione senza poter usufruire degli utili. Quindi se la banca è sana il correntista non percepisce un dividendo, ma se la banca è in crisi deve partecipare a risanare la banca? In Italia diciamo che i correntisti potrebbero essere relativamente tranquilli, ma gli obbligazionisti corrono rischi ingenti. CHi ha una liquidazione che ha investito in obbligazioni può iniziare a tremare, così come chi ha fatto un fondo per integrare la pensione comprando obbligazioni  sicuramente non può più dormire sonni tranquilli. Ci sarà la corsa a

Con una percentuale di obbligazioni pari al 22,3% dei passivi delle banche, l’Italia è il paese europeo “leader” in questa particolare classifica. Dopo di noi l’Austria (21,9), l’Olanda (20,1) e il Portogallo (17,8). Mentre, all’estremo opposto, l’Estonia (0%), la Grecia (0,6), Malta (0,7) e Cipro (1,3). Questi dati, elaborati dal Sole24Ore, illustrano quali categorie di risparmiatori devono sentirsi meno tutelati paese per paese.

La preoccupazione degli obbligazionisti italiani sale, poiché con le nuove regole,  in caso di crisi bancaria, saranno loro insieme agli azionisti a rimetterci i risparmi.  Se poi consideriamo che molto del risparmio italiano è proprio in obbligazioni bancarie e che queste, in larga misura, sono in mano a piccoli risparmiatori, capiamo come sia stata minata proprio la serenità di coloro che cercavano di investire piccole somme in titoli sicuri e che ora hanno una componente di rischio che non avevano sottoscritto all’atto dell’acquisto obbligazionario.

 

Il Datagate per la Bonino è ironico?

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Siamo passati da una questione “spinosa” all’ironia. Questa sembrerebbe essere l’evoluzione del Datagate per il ministro degli Esteri. Al Corriere della Sera, Emma Bonino afferma:   ”aspettiamo risposte” ma ”siamo fiduciosi”: ”tra Stati Uniti, Italia, Europa c’è spirito di collaborazione e amicizia” e poi aggiunge  ”Certo spiarsi tra alleati non è carino: ma basta leggere qualsiasi spy story per capire che se ne sono sempre viste di tutti i colori”.

Quindi abbiamo già assolto gli Usa? E’ un film quello che ci viene proposto o un bel romanzo di spionaggio o abbiamo di fronte uno scandalo di proporzioni globali, in cui un alleato politico ed economico, controlla 4 milioni di telefonate?

Ma in fondo c’è l’ironia secondo il nostro ministro che dà anche un po’ di giusto humor alla vicenda:

”Questa vicenda ha i suoi aspetti ironici.  Vedere la Russia, così ‘attenta’ nel controllare capillarmente i propri cittadini, trasformarsi in paladina della libertà, fa sorridere. L’importante è che gli Usa forniscano tutte le spiegazioni per evitare il blocco delle trattative sull’area di libero scambio tra le due sponde”. Il ministro parla delle aree piu’ ‘calde’ del Mediterraneo, a cominciare dall’Egitto, dove a suo avviso ”pesano le riforme non fatte e il rinvio delle elezioni politiche che avrebbero potuto stemperare la tensione”.

Per fortuna che abbiamo Emma Bonino che ci insegna a vedere il lato positivo della vicenda, altrimenti avremmo pensato di stare in un macabro Grande Fratello, che controlla le ambasciate e che è in grado di avere notizie riservate che potrebbero anche cambiare la vita politica ed economica di un paese con un solo click di mouse. Ma se invece è solo un bel romanzo di spionaggio mettiamoci tranquilli e diamo asilo a Snowden così l’Italia può diventare una delle protagoniste del bestseller?

 

“Lei se ne deve andare”: così Fuksas alla Finocchiaro

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Buon appetito? Difficile augurarlo ai politici di questi tempi: prima Franceschini contestato dai grillini mentre si trovava al ristorante, ora Anna Finocchiaro che riceve le urla dell’archistar vicina alla sinistra Massimiliano Fuksas. L’indignato architetto, in un impeto d’ira che l’ha colto in un ristorante romano, avrebbe urlato alla senatrice Pd: ” Lei se ne deve andare”. Stando a quanto riporta Dagospia, la signora avrebbe raccolto la sua borsa allontanandosi. Ancora non è certo il motivo di tanta acredine anche se s’ipotizza una scenata anticasta vista la presenza della scorta della Finocchiaro: dopo le foto pubblicate in precedenza della senatrice con i bodyguards all’Ikea potrebbe trattarsi di un moto di ribellione contro il loro uso disinvolto.

L’altra faccia di Grillo e il faccia a faccia con Napolitano.

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Grillo chiede un incontro al Capo dello Stato, poi riesuma il Re e il fascismo per un attacco diretto a Berlusconi e al governo in  carica.  un lungo post indignato e forte per dimostrare la sua insofferenza alla situazione politica e soprattutto chiede chiarezza verso il popolo italiano “Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla Nazione. Dica la verità sullo stato dell’economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano. Imponga la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il Parlamento”. Perché dice il leader M5s: “Questa agonia non può durare”.

Poi altre parole violente che toccano i temi caldi degli ultimi giorni:

Oggi, 2 luglio 2013, il tempo è sereno su quasi tutta l’Italia, isole comprese. La disoccupazione ha toccato il record storico dal 1977, da quando viene misurata, la produzione industriale precipita, le aziende chiudono o espatriano, il debito pubblico aumenta, qualcuno si suicida, ma è ormai un dettaglio. Il Governo, nel frattempo, fa solo annunci e tira a campare per non tirare le cuoia sotto l’attenta regia di Napolitano che dal Colle, elargisce segni di sostegno quotidiano ai ministri. Tutto secondo la norma. Nessuna nuova, pessima nuova. Ci si avvia verso la catastrofe economica senza che nessuno nel Governo, nei partiti, nelle istituzioni abbia il coraggio di denunciarlo, di fare qualcosa. Con questi non cambieremo mai. Il loro unico obiettivo è di guadagnare tempo, come i condannati nel braccio della morte. Il loro tempo e il nostro sono però asimmetrici, più tempo guadagnano loro, più ne perdiamo noi, più l’Italia sprofonda. Persino il fascismo ebbe il pudore di far cadere Mussolini, e indirettamente di condannarsi, il 25 luglio 1943, giorno del Gran Consiglio. Questi resistono come delle cozze. Sono la malattia e vogliono essere anche la cura. Neppure il fascismo o il re avrebbero tollerato un esecutivo sorretto da Berlusconi. Gli italiani stanno avviandosi verso la miseria, verso anni di ricostruzione nazionale con un Letta, nuovo Romolo Augustolo, l’ultimo insignificante imperatore romano. Il popolo italiano si è espresso per un cambiamento alle elezioni politiche di febbraio. Il M5S è risultato primo in 50 province e secondo in 42 su un totale di 108, primo in assoluto nel Paese. Da allora è iniziato un tiro al bersaglio da parte di tutti i media, incluse le televisioni pubbliche (una vergogna!). Una delegittimazione continua da parte del Sistema che ha colpito chiunque facesse parte del M5S o che solo osasse dichiararsi a favore. Non vorrei essere nei panni di questi politici, di questi pennivendoli quando il popolo italiano capirà di essere stato ingannato. L’italiano viene descritto come “brava gente“, ma può diventare feroce, come dimostrato dalla Storia, anche recente. Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla Nazione. Dica la verità sullo stato dell’economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano. Imponga la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il Parlamento. Quest’agonia non può durare. Chiedo un incontro con Napolitano.

Royal Baby: i fotografi pronti in prima fila

Kate-Middleton-tuttacronacaNonostante, stando a Buckingham Palace, la nascita del “Royal Baby” dovrebbe avvenire a metà luglio, fotografi e operatori hanno già iniziato ad appostarsi davanti l’ospedale St. Mary di Londra. Hanno infatti iniziato a rincorrersi, su stampa e social network, le voci che l’erede reale potrebbe nascere prima e di certo nessuno ha intenzione di perdersi l’evento.

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L’operazione trasparenza di Papa Francesco: pubblicati i file di Milwaukee

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Prosegue l’operazione trasparenza da parte del Vaticano con alla guida Papa Francesco: sono stati pubblicati infatti, dall’Arcidiocesi di Milwaukee, in Wisconsin, migliaia di documenti relativi allo scandalo degli abusi sessuali che i preti hanno commesso ai danni di minori. Nella documentazione, in cui sono presenti anche dozzine di file personali, compaiono anche i file relativi a Dolan, attualmente arcivescovo di New York ma all’epoca dei fatti arcivescovo di Milwaukee. Il cardinale avrebbe spostato infatti, in un periodo in cui l’arcidiocesi si dirigeva verso la bancarotta, un totale di 56,9 milioni di dollari in un fondo fiduciario destinato alla manutenzione dei cimiteri. “Se vogliono trasferire denaro lo fanno rapidamente, se vogliono mantenere un prete, e la sua storia, segreta, lo spediscono in una località glaciale” ha dichiarato Jeff Anderson al Wall Street Journal. Secondo il legale di 350 vittime degli abusi commessi in ambito ecclesiastico nello stato americano, infatti, si tratterebbe di frode visto che Dolan avrebbe effettuato il trasferimento per proteggere il denaro da rivendicazioni e responsabilità legali. Immediata la replica di Dolan che ha negato tutto in un comunicato ufficiale nel quale spiega che tale fondo è stato creato secondo le leggi statali e non “era uno scudo al processo di bancarotta” in corso. Ma il nome del cardinale appare anche su alcune lettere dirette al vaticano per richiedere punizioni più severe nei confronti di preti che hanno commesso abusi sessuali. Dolan avrebbe invitato la santa sede a revocare un permesso di tornare in servizio concesso a un prete, sostenendo che “la nostra credibilità verrebbe fortemente danneggiata”.

La baia cinese che è stata invasa dalle alghe

alghe-cina-tuttacronacaLa baia della città costiera di Qingdao, nella provincia orientale cinese di Shandong, è stata letteralmente invasa dalle alghe e da giorni i volontari sono al lavoro nel tentativo di ripulire la zona. E’ la ricchezza di sostanze nutritive associata al calore portato dalla corrente oceanica giunta in questi ultimi giorni sulle coste ad aver alimentato la rapida cresceti dell’alga, la Enteromorpha prolifera. Tale fenomeno, però, causa la carenza di ossigeno per l’acquacoltura, oltre a  danneggiare il turismo.

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Sparatoria in Municipio: ferito gravemente il sindaco Laura Prati

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Sarebbe stato un ex vigile urbano di Cardano al Campo, in provincia di Varese, l’uomo che ha aperto il fuoco questa mattina nella sede del Comune. Il primo cittadino, Laura Prati, ha riportato gravi ferite all’addome ed è stato trasportato all’ospedale di Gallarate. Anche il vicesindaco del paese, Costantino Iametti, ha riportato alcune ferite dopo esser stato colpito di striscio durante la sparatoria. Sul luogo, oltre il 118 con un elisoccorso e un altro mezzo sanitario, sono intervenuti i carabinieri. Laura Prati, attualmente in sala operatoria, è stata colpita all’addome da Giuseppe Pecoraro, sospeso dal servizio per una truffa avvenuta nel 2004 e nel 2005 ad opera di alcuni dipendenti che timbravano il cartellino al posto di altri colleghi che non risultavano al lavoro. Quando è stato catturato avrebbe affermato, stando alla ricostruzione fornita dai testimoni: “Ho regolato i conti”. L’uomo non ha problemi psichici ma qualche anno fa aveva minacciato un collega durante una lite con una pistola di ordinanza. L’uomo, dopo aver sparato, aveva provato a darsi alla macchia ma, prima di fuggire su un’auto, è entrato nella sede della Cgil, facendo uscire tutti dall’edificio sotto la minaccia di una fucile a pompa. Solo in seguito sono riusciri a catturarlo.

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Vicepresidenza alla Camera: la Pitonessa mette a rischio il governo?

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Si vota la vicepresidenza alla Camera e sembra che l’occasione sia una verifica della tenuta della maggioranza. Infatti, in caso ci fosse il rifiuto di eleggere Daniela Santanchè, Berlusconi sarebbe già pronto a far salire la tensione: “Il Pd su Daniela deve rispettare i patti. Noi abbiamo votato i loro, loro devono votare i nostri. Per stare insieme in maggioranza ci vuole lealtà, altrimenti è un problema serio”. Ma i numeri sono in bilico: il Pd è determinato a votare scheda bianca, Scelta civica parla di provocazione e Sel cerca di convergere con il M5S su un candidato comune. Ma c’è da considerare anche il fuoco amico, perchè le “colombe” legate ad Angelino Alfano non simpatizzano affatto per la pasionaria berlusconiana. Come sottolinea l’Huffington Post, “Per questo Berlusconi ha fatto uscire Angelino Alfano, a sponsorizzare convintamente la candidatura di Santanchè: se incidente ha da essere, è il suo ragionamento, deve essere imputabile al Pd. Non alla faida che sta lacerando il Pdl.” Perchè il problema è che all’interno dello stesso partito non tutti appoggiano la Pitonessa, come ha dimostrato l’assenza di parte del partito lombardo ieri alla manifestazione di Arcore: “da Gelmini a Romani, da Formigoni e Casero. E non per mancanza di solidarietà nei confronti di Berlusconi.” Insomma, sembra che il partito stia diventando “una curva di ultrà che rovineranno Berlusconi”. Lo stesso Cavaliere ha preferito evitare di scaricare sul voto parole incendiarie, preoccupandosi al contempo che il suo partito sia compatto sul voto: “E’ difficile – dice una vecchia volpe pidiellina – che Daniela passi, ma le responsabilità devono essere del Pd, non nostre”. È la linea che Daniela stessa ha espresso sin dalla sua intervista a Repubblica e anche nella trasmissione In Mezz’ora: “Non è una questione di vita – ha detto – ma se non mi votano c’è un problema politico”. Continua così la strategia della tensione verso Letta: se la Santanchè non viene eletta il governo sarà messo ancora più sotto pressione e per questo le colombe hanno trascorso la giornata ad appellarsi al Pd. Del resto la reazione del Popolo della Libertà è decisa: se i democratici non votano la Santanché rompono i patti. Da parte loro, i Dem hanno proposto un cambio di rotta, proponendo Antonio Leone, ma la risposta è stata un deciso no. Quello che resta è che per l’elezione della Santanché rischiano di non essere sufficienti i 120 voti di Pdl e Lega. Vista la situazione, i lumbard si sono subito inseriti nel gioco chiedendo di sostituire l’onorevole Pdl con un padano. Mentre Scelta civica è pronta a prestare soccorso all’onorevole messa in campo dal Popolo della libertà e M5S candida la deputata Francesca Businarolo senza sapere se Sel appoggerà o meno.

Truffa nelle mense: a bambini e anziani cibi avariati e scaduti

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Arresti domiciliari, obblighi di dimora e sospensione dai pubblici uffici sono scattati oggi per degli imprenditori, dirigenti sanitari ospedalieri e ausiliari sanitari accusati di una serie di reati contro la pubblica amministrazione nella fornitura a mense scolastiche e ospedaliere. Tra i destinatari delle sei misure cautelari eseguite dai carabinieri di Napoli anche un direttore sanitario di un ospedale della provincia di Napoli, raggiunto da un obbligo di dimora. Tre titolari e un impiegato di una ditta che opera nel settore della refezione sono stati raggiunti da un arresto domiciliare e tre obblighi di dimora mentre un ausiliario ospedaliero è stato sospeso dal pubblico esercizio. Nella lista degli indagati, 45 in totale, si trovano anche sette amministratori pubblici in carica o decaduti dalla stessa di comuni del Napoletano, del Salernitano, dell’Avellinese e della provincia di Potenza, il direttore sanitario di un altro ospedale della provincia di Napoli, un coordinatore e due dipendenti di un’Asl del Napoletano, un coordinatore di direzione sanitaria e tre medici della provincia di Napoli. Nell’ambito dell’indagine, uno dei punti contestati è il fatto che venissero distribuiti, in scuole materne e istituti per anziani, cibi scaduti o avariati. Non solo, tra i fatti accertati vi sarebbero anche diverse irregolarità nell’aggiudicazione di appalti per la fornitura di pasti a scuole ed aziende ospedale ed episodi di corruzione per l’aggiudicazione di appalti.

Delitto del freezer: il compagno della vittima si dichiara innocente

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Punta il dito sulle amicizie pericolose della compagna in Internet Giulio Caria, in carcere per l’omicidio della 39enne Silvia Caramazza, la commercialista il cui cadavere è stato rinvenuto in un sacco nero nel freezer della sua abitazione a Bologna. “Non ho ucciso io Silvia”, dichiara l’uomo che poi esorta le autorità: “Analizzino le impronte su quel freezer e non troveranno le mie. Qualcuno la minacciava”. Il Resto del Carlino racconta che Caria insiste dichiarando “Quel congelatore non l’ho mai visto né toccato”. E aggiunge: “Le impronte che eventualmente troveranno non saranno le mie, ma quelle del verso assassino. Io so anche chi potrebbe essere. Silvia intratteneva un’amicizia pericolosa, bisogna indagare sulle persone con cui Silvia era in contatto su Internet. E bisogna far presto, perché c’è un pericoloso assassino in libertà”. E’ stato il difensore di fiducia dell’uomo, Gennaro Lupo, ad aver diffuso le parole del suo assistito, con il quale ieri ha avuto una lunga conversazione. Prevista per oggi l’udienza di convalida del fermo: Caria non verrà interrogato, ma farà alcune dichiarazioni spontanee.

Doppia santificazione? Il “Papa buono” e Wojtyla santi a dicembre?

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E’ La Stampa a riportare la notizia che il prossimo dicembre, dopo la conclusione dell’Anno della Fede, Papa Francesco potrebbe fare santo non solo Giovanni Paolo II ma anche, contemporaneamente, Angelo Roncalli, Giovanni XXIII, il “Papa buono”, beatificato nel 2000. Il dossier per quest’ultima canonizzazione verrà esaminato quest’estate da cardinali e vescovi. Nel frattempo il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione, dovrebbe incontrare in tempi brevi Papa Francesco. Poi potrebbe bastare qualche giorno perchè la notizia venga ufficializzata. Stando a quanto previsto dalla Chiesa, per la santificazione è necessario un secondo miracolo avvenuto dopo la beatificazione che, per Wojtyla, sarebbe l’improvvisa guarigione di una donna: questo passaggio gli permetterebbe di diventare santo in tempi record. Per quanto riguarda Giovanni XXIII, invece, numerosi sono stati le segnalazioni e i presunti miracoli. Uno di questi, cosa non saputa, avrebbe superato il severo esame di medici e teologi. Da qui la decisione di accelerare l’iter di canonizzazione e unificarli.

Incidente mortale con un parapendio

parapendio-incidente-tuttacronacaHa perso la vita un uomo, le cui generalità ancora non sono state rese note, che in fase di atterraggio si è schiantato contro un palo della luce morendo all’istante. Il parapendista si trovava a Siusi, in Alto Agide. L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites ha subito trasportato sul luogo, località San Valentino, il medico d’urgenza, il cui intervento è stato inutile. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.

Chiuso per due ore l’aeroporto di Linate: aereo spezzato in pista

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E’ rimasto bloccato per due ore, fino alle 22.27, l’aeroporto di Linate il cui traffico aereo è stato dirottato, per quel lasso di tempo, a Malpensa e Orio al Serio (Bergamo). La chiusura è stata determinata da un velivolo privato proveniente dalla Germania che, in fase di atterraggio, si è spezzato in due a causa del cedimento del carrello. Il Cessna, le cui due persone a bordo sono rimaste illese, fortunatamente non ha preso fuoco ma la rimozione dei rottami ha richiesto l’utilizzo di una gru di grandi dimensioni, alta 16 metri, mentre si è dovuto prestare la massima attenzione per rimuovere la parte del velivolo contenente carburante. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta sull’incidente. In una nota si legge: “Con riferimento all’incidente occorso al Cessna 210 in atterraggio sull’aeroporto Milano-Linate l’Ansv informa di aver aperto un’inchiesta di sicurezza per determinare le cause dell’evento ed ha immediatamente stabilito contatti con le istituzioni e con il gestore aeroportuale locali per la preservazione delle evidenze utili all’attività di indagine”.

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Prevista neve su New York… fino a 61 cm!

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Uno sguardo a Budapest… Rigo Jancsi

La ricetta puoi trovarla QUI! 47d6e29f4c97f453a0310c272e36b897

Budapest sulla scena di… Mission Impossible: Ghost Protocol di Brad Bird

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Budapest sulla scena di… Bel Ami di D. Donnellan e N. Ormerod

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Budapest sulla scena di… Il fantasma dell’Opera di Dario Argento

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Gente di Budapest… André Kertész!

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Concesso l’assegno di disoccupazione in Kansas per le strippers!

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