I baby scippatori di Torino: rubavano cellulari sugli autobus

scippo-autobus-tuttacronacaAttendevano che il bus arrivasse alla fermata e, localizzata la vittima, le sottraevano dalle mani il cellurare per poi fuggire via scendendo dal mezzo. Era questa la tecnica, che si vede nel video girato dalle telecamere di sorveglianza di un bus, utilizzata da tre marocchini minorenni che operavano a bordo di bus a tram a Torino, nella tratta tra piazza della Repubblica e corso Giulio Cesare a Torino. La polizia del capoluogo torinese li ha arrestati.

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Le rapine ai danni dei giocatori del Napoli: “complotto dei Mastiffs per punirli”

Valon-Behrami-tuttacronacaSalvatore Russomagno, collaboratore di giustizia, nel corso del processo per la rapida di un orologio ai danni del giocatore del Napoli Valon Behrami, ha detto in aula: “C’è un complotto ordito dai Mastiffs per punire i calciatori del Napoli che non presenziano agli eventi organizzati dai tifosi”. Il pentito aveva già riferito tutto questo al pm e lo ha ripetuto in videoconferenza alla IX sezione del Tribunale mentre rispondeva alle domande del pm Anna Frasca. Russomagno ha quindi aggiunto che il colpo ai danni di Behrami, a differenza di quelli sferrati contro le compagni di Lavezzi, Hamsik e Cavani, non rientrerebbe tuttavia in tale complotto. Ad essere imputato per la rapina è Raffaele Guerriero, che lo stesso giocatore identificò come uno dei due uomini che lo aggredirono nel dicembre del 2012 in via dei Mille a Napoli. L’orologio venne in seguito restituito a Castelvolturno al termine di un allenamento. Russomagno, tuttavia, ha spiegato che il responsabile della rapina non fu Guerriero ma un altro pregiudicato che non è indagato.

Le rapine ai danni dei giocatori del Napoli: opera degli ultrà

Valon-Behrami_tuttacronacaE’ Salvatore Russomagno, collaboratore di giustizia, a sostenere che ci sarebbe un gruppo di ultrà intenzionati a punire i calciatori del Napoli dietro le numerose rapine avvenute ai danni dei giocatori, colpevoli di non  aver preso parte alle manifestazioni organizzate dai tifosi. Le dichiarazioni di Russomagno sono state depositate al processo per la rapina subita un anno fa da Valon Behrami. Tanto i calciatori che i loro familiari sono state vittime di numerose rapine a Napoli. Tra le altre, due anni fa a Maria Soledad, la moglie di Edinson Cavani, si vide sottrarre un orologio Piaget da 18mila euro nel quartiere Fuorigrotta della città. Nello stesso anno, la coppia fu vittima di un furto in casa, nel litorale flegreo. Non è andata meglio alla moglie di Marek Hamsik, Martina, sorella di Gargano, ex Napoli ora al Parma, che fu rapinata dell’auto, una Bmw X6, a Varcaturo, nella zona flegrea. E ancora, a finire nel mirino dei malviventi anche Yanina Screpante, fidanzata dell’ex attaccante azzurro Ezequiel Lavezzi, ora in Francia in forza al PSG. Alla compagna del “Pocho” fu tolto il Rolex in via Petrarca. Nel mirino dei malviventi anche le mogli dei difensori Salvatore Aronica e Ignacio David Fideleff.

Stop alle ronde dopo che i poliziotti sono stati scambiati per ladri!

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E’ successo in provincia di Treviso, dove alcuni cittadini che prendeva parte alle “ronde” hanno scambiato dei poliziotti per ladri, più di una volta! «Ho chiesto ai cittadini di condividere un progetto su un sistema di controllo di vicinato – ha detto il sindaco Monica Barbiero di Martellago in provincia di Treviso – basato sul reciproco aiuto e conoscenza tra vicini di casa e quartiere» Per questo il Comune illustrerà il progetto in un vademecum che sarà distribuito a tutti i cittadini.

«Dai dati dei carabinieri i furti non risultano in aumento ma molti non denunciano. Bisogna sempre informare le forze dell’ordine e anche qui questi cittadini ci aiuteranno. Siamo tutti dalla stessa parte per rendere il comune più sicuro» ha detto sempre il sindaco Monica Barbiero, ribadendo la preoccupazione e attenzione per il problema. Ma il sindaco ha chiesto di desistere da certe azioni: l’eccessivo tamtam su Facebook, «dove ci si può confrontare, ma non creare allarmismi», l’iniziativa dei vigilantes e la questione ronde armate. «Capisco la buona volontà, ma non bisogna ingenerare situazioni non lecite e di pericolo» avvisa Barbiero. Che oggi a Venezia incontra il prefetto con i colleghi del Miranese «che vivono la stessa emergenza, generale. Porterò le istanze emerse, come una maggiore presenza delle forze dell’ordine e l’apertura del tavolo con i cittadini, e chiederò tutto quanto possibile per la sicurezza».

Il Comitato ha condiviso la linea. «Gli amministratori sono stati disponibili, gli obiettivi sono comuni. Abbiamo chiesto cosa possiamo fare noi cittadini e cosa fa il Comune. Ci hanno risposto che il pattugliamento del territorio è aumentato, anche con la polizia locale, che sarà diffuso un vademecum, come faremo noi, e ci hanno coinvolti su questo progetto di controllo di vicinato» ha commentato Ivan, uno dei rappresentanti del Comitato, che hanno preso le distanze dagli estremismi e confermato lo stop (almeno per ora) sull’iniziativa vigilantes. «Stavamo acquisendo le disponibilità, la stavamo ancora organizzando, ma di fatto non è partita e comunque sarebbero stati solo osservatori. Vogliamo collaborare con le istituzioni. Le iniziative attuate finora sono frutto di gruppi e scelte individuali e ci dissociamo da ogni forma di violenza».

Fame nera… aumenti dei furti pari al 35% in quattro mesi!

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«Ma cosa vuole che denunci. Non posso rovinare una persona che per fame ha preso dagli scaffali due scatole di tonno. Non me la sento. Recuperiamo la merce, a volte la paghiamo noi del supermercato o qualche cliente che ha visto la scena». Questa la testimonianza del titolare di  un negozio di alimentari a Pordenone, ma purtroppo il suo non è un caso isolato.  I dati parlano chiaro: l’aumento di furti nei supermercati cittadini e in quelli della provincia negli ultimi tre – quattro mesi è intorno al 35 per cento.

Il turista armato di katana a Napoli: gli serve per difendersi dai ladri di Rolex

katana-napoli-tuttacronacaE’ un noto ingengere di Freiburg, in Germania, ed ha scelto Napoli per trascorrere una vacanza. Difficile confonderlo con i tanti turisti che si recano nel capoluogo campano: l’uomo, infatti, invece di essere “armato” di macchina fotografica, girava con una katana, lunga un metro e ben affilata. Sono stati i carabinieri a fermarlo al santuario di Pompei e a denunciarlo per per possesso illegale di arma bianca, intervenendo prima che, questo il timore, potesse mettere a rischio l’incolumità dei turisti e dei pellegrini presenti sul sagrato. Ma l’uomo ha spiegato ai militari che la spada giapponese non era uno strumento d’offesa quanto di difesa: gli serviva contro gli scippatori di Rolex. “Poiché sono in vacanza a Napoli, dove pernotto – ha detto – ho pensato di difendermi con la katana dagli scippatori di Rolex”.

Investimenti da delinquenti: rubavano per comprare droga da spacciare

droga-cocaina-spaccio-tuttacronacaTre quarantunenni serbi sono stati arrestati dalla squadra mobile di Trieste perchè dediti ai furti in negozi di abbigliamento e alle slot-machine nei bar del capoluogo giuliano. I tre utilizzavano poi i proventi per acquistare eroina e cocaina che poi spacciavano tra la città e il Veneto. Ora le forze dell’ordine stanno effettuando una decina di perquisizioni in provincia di Vicenza e di Bologna. S’indaga anche per accertare se gli stessi uomini abbiano anche effettuato dei furti in un’abitazione dello stesso centro cittadino. La banda si riforniva di droga attraverso la via balcanica.

Il leghista che propone il censimento dei Rom: “voglio sapere quanti rubano”

Campo-Rom-tuttacronacaIl segretario del Carroccio del comune di Azzano Decimo, Enzo Bortolotti, ha lanciato la consulta provinciale per i rom autocandidandosi a guidarla in occasione della serata dedicata al problema dei nomadi: “Prima proposta è il censimento dei rom in provincia di Pordenone, cosa che finora non è mai stata fatta. E sfido chiunque a dirmi che sono razzista se voglio sapere quanti sono quelli che rubano”. Bortolotti torna quindi su uno dei suoi cavalli di battaglia: l’idea del censimento l’aveva lanciata anche nel 2008 quando, in veste di segretario del Carroccio, aveva affidato l’incarico a Eligio Grizzo.

Ruba l’identità al fratello: scoperto dopo 20 anni

furto-identità-tuttacronacaI carabinieri di Verona hanno arrestato un 46enne barese che da molti anni viveva nella città veneta con l’accusa di false attestazioni a pubblico ufficiale e utilizzo di documenti falsi. L’uomo, indagato, lasciò la Puglia nel 1993 e qui assunse l’identità del fratello minore, emigrato in Germania e con il quale non ha somiglianze fisiche. In questo modo il 46enne, nel tempo, ha ottenuto documenti con il nome del consanguineo ed ha anche ottenuto l’assegnazione di un alloggio popolare. Tutto bene per lui. Almeno fino a quando il fratello minore, presentata richiesta per il passaporto, se l’è visto rifiutare dalle autorità tedesche. La motivazione?  Risultava residente a Verona. Questo ha dato l’avvio all’indagine che ha fatto scattare le manette ai polsi del ladro d’identità. Nel frattempo i militari proseguono gli accertamenti per verificare ogni singola circostanza nella quale l’uomo avrebbe utilizzato l’identità del fratello. Al vaglio ci sono anche due procedimenti giudiziari per piccoli reati.

Appello shock di un sindaco: “Immigrazione incontrollata, armiamoci”

andrea-de-bernardin-tuttacronacaAndrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietrole, in provincia di Belluno, è preoccupato per i frequenti raid di furti che vengono compiuti nell’Agordino e per questa “immigrazione incontrollata”, come riporta il Gazzettino, “servono le pistole”. Il primo cittadino invita quindi i cittadini a installare un allarme e a farsi il porto d’armi. “Alla gente onesta che vive nelle nostre valli non posso che dire di iniziare a difendersi da soli, appunto con un impianto domestico antifurto e facendosi il porto d’armi. Non resta che questo se ci sta a cuore la nostra incolumità e quella delle nostre famiglie”. De Bernardin racconta anche una sua esperienza personale: “Io stesso sono stato vittima di questi furti: i ladri hanno sfondato la prima porta che conduce al mio museo di passo Fedaia, per poi fermarsi davanti a una seconda porta, probabilmente perché hanno visto che c’era il sistema di allarme. Comunque se fossero entrati io avrei difeso la mia persona e la mia proprietà senza pensarci due volte. Ma che paese è, mi chiedo, quello che non tutela i propri cittadini lasciando scorrazzare queste bande di malviventi senza dare alle forze di polizia gli strumenti essenziali per intervenire? C’è poi il paradosso che se queste scorribande avvengono in casa mia e io mi difendo c’è il rischio che ad andare in galera sono io piuttosto che il malvivente. Ma siamo impazziti?”.

Addio foto segnaletiche ormai c’è Facebook!

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Gennaro Hajdari, 30 anni, di Lecce, è stato arrestato dopo che le vittime che aveva derubato lo avevano riconosciuto grazie alle foto che l’uomo aveva su Facebook. Hajdari secondo le accuse sarebbe stato a capo di una banda specializzata in furti in casa, ma sarebbe stato l’ultimo colpo, messo a segno i un appartamento di Trepuzzi, a condannare l’uomo che si era imbattuto nei proprietari.

“Attenti ai borseggiatori a Roma”, il governo britannico allerta i connazionali

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Sono scoppiate numerose polemiche dopo che il governo britannico ha allertato i propri connazionali sul rischio di borseggiatori presenti in particolare nella metropolitana di Roma. Nell’avviso diretto ai turisti c’è scritto:

“I viaggiatori diretti in Italia, specialmente a Roma, devono essere consapevoli dell’alto rischio di rapine, scippi, borseggi e così via»

Inoltre l’avviso parla di problema “endemico” sui mezzi pubblici capitolini e nei pressi dei monumenti più celebri della Capitale.

Come si legge su Il Messaggero:

Polemiche per un avviso che compare sul sito del governo britannico a firma del console inglese in Italia David Broomfield. Nell’avviso diretto ai turisti, c’è scritto che a Roma le cose di valore devono essere lasciate in hotel “se non volete essere rapinati”. Nel mirino finiscono i trasporti pubblici capitolini.

La notizia la pubblica il Messaggero:

“L’avvertimento prosegue evidenziando come fenomeni quali rapine e borseggi aumentino in estate, e siano spesso opera di baby-gang costituite da minorenni. Segue la descrizione del modus operandi di queste bande: ‘Sui bus o in metro, mentre uno distrae la vittima, gli altri lo ripuliscono’. Fortunatamente almeno i romani ci passano bene: ‘Quando membri di queste bande di rapinatori salgono sui mezzi – conclude Broomfield – gli italiani spesso li segnalano, mettendo in guardia i presenti. Questi avvertimenti – continua rivolgendosi ai turisti inglesi – devono essere presi molto seriamente’. Un ultimo consiglio, valido per tutti: ‘Quando siete in luoghi affollati evitate di tirare fuori iPhone o altri oggetti di valore. In questo modo avrete più possibilità di non essere presi di mira dai ladri”. 

Sempre su Il Messaggero si descrive esattamente “la tecnica” adottata dai borseggiatori:

“L’assedio inizia con una corsa sulla banchina della stazione metro Barberini: in sei corrono per raggiungere una coppia di turisti anziani, la preda preferita. La metro sta per arrivare ed è allora che il piano strategico prende forma: si fa finta di niente, ci si mette in ordine sparso, poi, non appena si aprono le porte della metropolitana ecco che inizia l’accerchiamento”.

” (…) Facile riconoscere la banda di borseggiatrici per noi romani che prendiamo la metro tutti i giorni: meno semplice per i turisti ignari. Hanno capelli raccolti, vestono come se fossero in vacanza e portano rigorosamente borse a tracollo ampie posizionate davanti, sotto le quali nascondere le braccia che poi furtivamente entreranno in azione per infilarsi tra le tasche di ignare vittime”.

“Nel video si vede come al posto delle borse venga usata anche una copertina. Arriva il treno, la coppia di anziani di turisti si avvicina per entrare nel vagone, scatta l’accerchiamento: sembra guidare la ragazza più grande: gli sguardi delle altre sono fissi su di lei, aspettano il via. Si aprono le porte, l’accerchiamento stringe i due turisti ma una donna dentro la metro inizia a urlare:” volevate rubare! Che state rubando!”. Ecco che il piano della banda si scioglie in pochi secondi. I turisti capiscono, si scostano, il gruppo di ragazzine esce dal vagone, il colpo è saltato. Ma non è finita: le ragazzine si vogliono vendicare, iniziano a insultare chi dal vagone ha messo in guardia i turisti. Ecco quindi il gioco di dita per mandare a quel paese tutti. Scatta anche un balletto, una ragazza mostra il posteriore, un’altra tira su la maglietta”.

Quindi non si può certo dire che sia un bel biglietto da visita per Roma, ma purtroppo il problema esiste ed è sotto gli occhi di tutti.

A 16 anni era già un rapinatore seriale: arrestato nel milanese

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Ha solo 16 anni il giovane a cui vengono contestati almeno 3 rapine nell’interland milanese. Il ragazzo avrebbe effettuato i furti in una farmacia e in due banche entrando armato di taglierino e facendosi consegnare i soldi che erano nella cassa. Il minorenne  milanese è stato arrestato dai carabinieri di Novate Milanese  e poi trasferito  presso il centro di prima accoglienza del carcere minorile “Beccaria”.

 

Roma: sgominata banda specializzata in furti in appartamenti

banda-rapina-fermata-tuttacronacaHanno arrestato 37 membri di una banda di georgiani, specializzati in furti in appartamenti a Roma e nell’hinterland romano, i carabinieri della Capitale, ora impegnati in decine di perquisizioni. L’organizzazione criminale, che ha effettuato decine di colpi, era specializzata nel “key bumbping”: una tecnica che permette di aprire le porte con serratura europea senza lasciare segni di effrazione. L’indagine aveva portato, nel marzo dello scorso anno, all’arresto di altre 14 persone. Nel complesso, i militari hanno notificato 51 misure cautelari oltre ad eseguire 54 arresti in flagranza di reato e recuperare un’ingente quantità di refurtiva per un valore stimato di 2 mln di euro. Molti degli oggetti, oro, pezzi d’argenteria pregiata, orologi, gioielli e pc portatili, sono già stati restituiti ai legittimi proprietari.

Arrestati 17 borseggiatori a Roma… nessuno espulso!

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Solo Alma Shalabayeva è stata espulsa nel nostro paese. Nessuno dei 17 borseggiatori che ieri sono stati catturati da agenti in borghese in servizio tra la basilica di Santa Maria Maggiore e la Bocca della Verità è stato espulso dall’Italia. Eppure sono stati sorpresi mentre tentavano di alleggerire le tasche di turisti che si affollano a Roma in questi mesi estivi per visitare i monumenti più importanti della città. Gli arrestati sono 14 rom di età compresa tra i 14 e 41 anni, due algerini di 27 e 38 anni, e una 47enne di origini campane. Gli arrestati quasi tutti con precedenti penali, sono stati accompagnati presso il centro di Via Virginia Agnelli. I minori, 7 in tutto, invece, sono stati affidati semplicemente ai genitori.

Aumentano i furti e l’estorsione, tutta colpa della crisi.

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La crisi e la microcriminalità. Una equazione che da sempre ha un risultato sociale allarmante e così anche in Italia non si è immuni dall’incremento di estorsioni e di furti in questo periodo di crisi.  Una riduzione del 10% dell’attività economica a livello locale produce, infatti, un aumento del 6% dei furti e del 10% per le estorsioni. Lo studio, condotto da due economisti, Guido De Blasio e Carlo Menon, è stato effettuato da Banca d’Italia e i dati sono riferiti ai primi sue anni della crisi Italiana: 2008-2009.

Ma dove si sviluppa il maggior numero di furti?

Gli effetti sono più evidenti dell’impatto della crisi sull’aumento dei furti emerge nelle zone nelle quali la forza lavoro è più giovane o dove c’è una prevalenza di piccole imprese, mentre si riducono in maniera significativa nelle aree in cui la criminalità organizzata ha una presenza maggiore e più radicata.

Furti vip: a Milano svaligiata la casa di Lory del Santo

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Continua la lunga estate dei furti nelle case vip. L’ultimo è avvenuto nella casa di Milano della showgirl Lory del Santo dove tre ladri sono entrati nell’appartamento in via Fiamma passando dalla finestra al terzo piano e hanno portato via due scatole contenenti circa 16 orologi di valore e una scatola di madreperla di Franck Muller e altri gioielli da quantificare. Ad avvisare la polizia è stata la portiera dello stabile che ha notato tre persone all’esterno del balcone dell’appartamento ed era salita per metterli in fuga.

Dalle stelle alle stalle: manager di Tiffany arrestata per furto

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Lavorava in un luogo mitico: il negozio di Tiffany sulla Fifth Ave di New York… ora è finita in manette con l’accusa di furto. Questa è la storia di Ingrid Lederhaas-Okun, 46 anni, che fino allo scorso febbraio ha ricoperto il ruolo di vicepresidente per lo sviluppo dei prodotti della casa di Manhattan. La sua vita era continuamente a contatto con i gioielli fin quando non ha deciso di volerli per sé. La donna avrebbe rubato  oltre 165 pezzi di grande valore, molti dei quali già venduti a un rivenditore internazionale, per un valore che supera la cifra di 1,3 milioni di dollari. i furti sarebbero avvenuti tra il novembre 2012 e il febbraio 2013, quando Ingrid è stata scoperta e licenziata. Ora la ex manager è stata arrestata e dovrà comparire davanti alla Corte federale di Manhattan.

 

 

I banditi che minacciano la Confederations Cup: furti e pistole

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Non solo sport alla Confederatios Cup che si sta svolgendo in questi giorni in Brasile. Susana Werner, moglie del portiere del Brasile ed ex Inter Julio Cesar, è stata rapinata da tre banditi armati che le hanno sottratto fede e passaporto mentre si trovava nel centro di Fortaleza, il giorno della sfida della Seleçao contro il Messico. La donna ha raccontato: “Mi hanno minacciato con una pistola alla testa Ringrazio il mio Dio di essere ancora viva”. Ma non è stata l’unica vittima. Dei ladri sono entrati nell’hotel di Recife, dove alloggiavano i giocatori spagnoli in occasione dell’esordio contro l’Uruguay, e hanno ne hanno derubati sei, tra cui il difensore del Barcellona Gerard Piqué. Sono stati gli stessi atleti a spiegare che dei contanti, per un totale di circa mille euro, sono spariti dalle borse nelle loro camere. Più fortunati i compagni, che avevano riposto il denaro in cassaforte o chiuso dentro le loro valigie.

Quando il ladro è il portiere…

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I condomini di una palazzina a Monteverde in via dei Quattro Venti a Roma erano insospettiti a causa dei continui furti in assenza di effrazione alle porte. Si sono così rivolti alla polizia che ha iniziato a indagare. Nello stabile, solo la donna delle pulizie e il portiere avevano la disponibilità delle chiavi e gli agenti hanno così posizionato delle banconote segnate nella stanza di uno dei condomini, oltre a piazzare una telecamera nascosta in una scatola di cartone. Non restava che attendere. Il portiere, assicuratosi non ci fosse nessuno nell’abitazione, vi è entrato per fare un furto, dirigendosi direttamente al comodino dove erano stati nascosti i soldi. Quando l’ha aperto, i poliziotti sono intervenuti e lo hanno bloccato. In suo possesso anche una placca dei Carabinieri e due pistole nascoste nella guardiola. Subito sono scattati l’arresto per furto e la denuncia per possesso illegale di armi.

17 arresti per ricettazione! Coinvolta anche una televendita e i compro oro.

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Ricettavano in tutta Europa oro, preziosi e monete antiche: i carabinieri di Novara hanno arrestato 17 persone scoprendo un giro che coinvolgeva diversi negozi “compro oro” nel Nord Italia. I militari hanno sequestrato circa 16 chili d’oro e contanti per circa 2 milioni di euro. Nei guai anche Luigi Francesco Sangiovanni, presentatore di una nota televendita di oggetti preziosi su una tv privata lombarda, e la compagna venezuelana.

La donna, Carmen Delia Castillo Quintana, gestiva un negozio ‘compro oro’ nel pieno centro di Milano: per gli investigatori era questo il centro di riferimento dell’attività di ricettazione. Da qui la merce rubata in tutto il Nord Italia veniva infatti inviata anche in Germania, Svizzera, Francia, Austria e Grecia. A Sangiovanni, inoltre, si rivolgevano i titolari di numerosi “compro oro” del settentrione per piazzare ingenti quantità di oro e preziosi di dubbia provenienza.

Allarme furti a Genova… ma c’è chi restituisce il bottino!

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Dopo averlo rapinato di soldi, cellulare e piumino lo hanno richiamato e gli hanno restituito telefono e giubbotto perché “non sono di marca”. E’ successo a un ragazzino genovese: i due ladruncoli “snob” gli avevano puntato contro un coltello all’uscita di una discoteca genovese. Quando si sono accorti che il telefono non era di ultima generazione e il piumino era “anonimo” l’hanno richiamato e hanno restituito tutto.

Intanto non si attenua l’allarme furti a Genova. Nella notte altri due colpi dei soliti ignoti e un movimentato furto durante l’ora di cena nel levante di Genova. Il colpo più rilevante si è verificato in via Gianelli dove i ladri hanno smurato una cassaforte che conteneva gioielli e contanti per un valore di circa 25mila euro.

Stessa tecnica usata per svaligiare un’abitazione di via Arnaldo da Brescia a Boccadasse dove sono stati rubati circa 20mila euro. Sempre a Quinto, invece, due anziani si sono trovati i ladri in casa mentre stavano cenando e li hanno chiusi all’interno della camera da letto senza ricordarsi però che c’era la finestra. All’arrivo della polizia, infatti, i malviventi si erano dileguati.

ASSALTO A PORTAVALORI. UCCISO RAPINATORE

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In pieno centro a Roma, è stato assaltato un portavalori. Pensavano di fare una rapina come tante altre ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Il vigilantes ha tentato di fermarli, sono partiti dei colpi di arma da fuoco. E’ finito nel sangue l’assalto a un portavalori messo a segno intorno a mezzogiorno in via Carlo Alberto 6, zona piazza Vittorio. Il bilancio è drammatico: un morto e un ferito. Sulla vicenda stanno indagando carabinieri e polizia. Caccia ai rapinatori che sono fuggiti con uno scooter.

Spaventa il ladro… a colpi di tacco!

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Una tabaccaia di 43 anni ha reagito ad una rapina colpendo con il tacco della scarpa uno dei tre malfattori che le avevano sottratto 5mila euro. L’uomo, di 35 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Santissima Annunziata.
Gli altri due complici sono riusciti a fuggire con il bottino. La rapina è avvenuta ieri sera. I tre banditi hanno atteso la tabaccaia nel portone del suo palazzo e quando la donna è entrata l’hanno aggredita sottraendole la borsa con l’incasso del negozio.
La commerciante ha reagito colpendo alla testa con la scarpa uno dei malfattori, trasportato successivamente in ospedale per un grave trauma cranico commotivo. Indagano i carabinieri di Taranto.

Presa la banda dei ristoranti!

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I carabinieri della Stazione Roma Piazza Farnese hanno sgominato una banda dedita al saccheggio di ristoranti del centro di Roma rubando l’incasso e oggetti di valore. Le forze dell’ordine hanno arrestato cinque persone. I cinque arrestati, tre macedoni, un kosovaro ed un cittadino della Bosnia-Erzegovina, imperversavano di notte ripulendo bar e ristoranti. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto. Largo di Torre Argentina, via della Stamperia, piazza Navona, via dello Statuto, sono solo alcuni dei luoghi dove la banda agiva forzando serrande e ingressi per poi rubare il denaro rimasto nelle casse e vari prodotti di valore. Più— di dieci i furti attribuiti alla banda di ladri fermata dai Carabinieri che hanno eseguito le ordinanze emesse dal gip del Tribunale di Roma, Paola Della Monica, accogliendo la richiesta del pm Paolo D’Ovidio.

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