
Un operatore tecnico al suo primo anno di lavoro guadagna 30mila euro per rispondere al telefono della Camera dei Deputati, se invece si trovasse in un normale ministero raggiungerebbe a stento i 1000 euro al mese. Eppure non è molto diverso rispondere alla Camera, non è poi così diverso da quello che fanno nei call center, dove gli stipendi non arrivano a 800 euro mensili. A volte il lavoro di un operatore di call center è anche più complesso, basti pensare a quando si alza il ricevitore per chiedere assistenza di un carro attrezzi o quando si chiama per un problema tecnico l’assistenza on line. E se dai call center i ragazzi cercano la fuga sognando uno stipendio che arrivi almeno a 1000 euro c’è chi alla Camera dei Deputati, dopo 25 anni di servizio, prende 110mila euro per stare seduto a rispondere al telefono. Non parliamo poi di consiglieri che arrivano a prendere il primo anno di lavoro 64mila euro e dopo 25 anni sono a quota 290mila. A queste somme poi vanno aggiunte le indennità di “immissione dati” e di “lavoro notturno e festivo”. Naturalmente i privilegi si estendono anche in ferie, il numero di giorni previsti per i 1551 lavoratori di Montecitorio è molto più alto alla media nazionale.
I conti sono presto fatti e un quotidiano nazionale riporta oggi che:
“Per i dipendenti, in particolare, l’amministrazione di Montecitorio prevede di spendere nell’anno in corso 231.140.000 euro alla voce «retribuzioni» e 48.855.000 euro per i contributi previdenziali, mentre 217.505.000 euro se ne vanno sotto forma di assegni di pensione versati agli ex lavoratori. Il tutto al netto degli oneri accessori, come le imposte”.
C’è poi la questione degli aumenti biennali: dal primo anno alla Camera ogni due anni il dipendente riceve un aumento, che è stabilito ad un tetto massimo che si raggiunge dopo 25 anni di servizio, quando si raggiunge l’ultima classe stipendiale, spiega Carioti:
“Arrivati a questa casella, i fortunati vedono la busta paga aumentare del 2,5% ogni biennio, ad eccezione del primo, in cui l’aumento è del 5%. Questo oltre al normale adeguamento Istat all’indice d’inflazione, ça va sans dire”.
Ecco i super stipendi dei dipendenti della Camera, le indennità e i giorni di ferie:
OPERATORE TECNICO
Primo anno: Imponibile fiscale di 30.351 euro, oneri previdenziali per 5.293 euro.
Dopo 25 anni: Imponibile fiscale di 111.315 euro ed oneri previdenziali di 19.599 euro.
ASSISTENTE
Primo anno: Imponibile fiscale di 34.559 euro, oneri previdenziali per 6.036 euro.
Dopo 25 anni: Imponibile fiscale di 111.315 euro ed oneri previdenziali di 19.599 euro.
COLLABORATORE TECNICO
Primo anno: Imponibile fiscale di 30.619 euro, oneri previdenziali per 5.341 euro.
Dopo 25 anni: Imponibile fiscale di 130.304 euro ed oneri previdenziali di 22.958 euro.
SEGRETARIO
Primo anno: Imponibile fiscale di 38.929 euro, oneri previdenziali per 6.093 euro.
Dopo 25 anni: Imponibile fiscale di 133.267 euro ed oneri previdenziali di 23.483 euro.
IV LIVELLO
Primo anno: Imponibile fiscale di 38.929 euro, oneri previdenziali per 6.808 euro.
Dopo 25 anni: Imponibile fiscale di 193.641 euro ed oneri previdenziali di 34.145 euro.
CONSIGLIERE
Primo anno: Imponibile fiscale di 64.815 euro, oneri previdenziali per 11.379 euro.
Dopo 25 anni: Imponibile fiscale di 290.660 euro ed oneri previdenziali di 51.287 euro.
LE INDENNITA’ E IL COSTO PER IL NUMERO DI 1551 DIPENDENTI NEL 2013
– Di carico: 4.490.000 euro;
– Di missione: 250.000 euro;
– Di lavoro notturno e festivo: 1.300.000 euro.
FERIE SPETTANTI OGNI ANNO
Consiglieri: massimo 41 giorni;
Documentaristi: massimo 38 giorni;
Interpreti: massimo 39 giorni.
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