C’è chi dirà che la colpa è solo di un microfono aperto che invece doveva essere chiuso, ma la gravità della frase di Annamaria Cancellieri durante la protesta degli avvocati napoletani sabato scorso, nell’ex palazzo di giustizia a Castel Capuano, stride con il ruolo che ricopre. Ci si domanda può la Guardasigilli “togliersi dai piedi” gli avvocati napoletani? Può un ministro della giustizia pronunciare «Vado a incontrarli, così ce li togliamo dai piedi» nei confronti di professionisti che operano quotidianamente per riportare la giustizia? Eppure è proprio una telecamera di SkyTg24 ad aver ripreso quella frase proprio nel momento che partivano i cori e le urla degli avvocati. In quel momento la Cancellieri si è avvicinata a al magistrato Cafiero de Raho e gli sussura la frase finita al centro della bufera.
Nonostante l’incontro avuto, gli avvocati napoletani non hanno gradito e hanno immediatamente reagito con una lettera del presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli, Francesco Caia, nella quale è espresso il loro dissenso:
«Le parole del ministro Cancellieri sono gravissime. Rappresentano una mancanza di rispetto ed esprimono una concezione antidemocratica. Mai avrei pensato che un Guardasigilli avesse una tale concezione dell’Avvocatura e della tutela dei cittadini. Sono affermazioni da Stato illiberale». Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Francesco Caia, torna, parlando con l’Ansa, sul fuori onda del ministro della Giustizia: «Le frasi del ministro sono talmente chiare che purtroppo sono inequivocabili».
Il presidente degli avvocati di Napoli ha scritto una lettera ai vertici dell’Avvocatura per sollecitare un documento in vista dell’incontro che si svolgerà domani pomeriggio a Roma, proprio con la Cancellieri e già fissato da tempo. Informerà il presidente della Regione Campania, i deputati e i sindaci, tutti interessati dalla vicenda della riorganizzazione della giustizia, e se non ci saranno risposte concrete subito, Caia annuncia che chiederà l’intervento del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio.
«Dalla Cancellieri non è arrivato nessun segno, se continua così chiederemo le sue dimissioni», conclude Caia.