Polemica su Celentano e la fila in ospedale, il Molleggiato risponde.

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Ieri era scoppiata la polemica su Il Giornale, il quotidiano diretto da Sallusti che accusava Adriano Celentano di aver saltato la fila al Pronto Soccorso di Sanremo. Oggi la dottoressa Stefania Russo, primaria di radiologia all’ospedale di Sanremo, prova a spiegare cosa in realtà è avvenuto e perché si è fatto accomodare il cantante in una sala riservata:

“Immaginate il caos che crea un personaggio come lui in una sala d’attesa affollata tra autografi e fotografie. Lo abbiamo letteralmente chiuso in una saletta riservata agli infermieri insieme alla moglie che lo ha accompagnato e lo abbiamo refertato nel minor tempo possibile. Era interesse nostro e di tutti i pazienti non creare scompiglio. La sua presenza non ha in alcun modo interferito con le altre visite né tantomeno penalizzato gli altri pazienti”.

Nonostante le spiegazioni che in buona parte attribuiscono la necessità, per problemi di ordine pubblico, di aver fatto accomodare Adriano Celentano e la moglie in una sala riservata agli infermieri, la polemica in rete non accennava a diminuire così lo stesso Molleggiato ha deciso di rispondere a chiare note dalle pagine de Il Fatto Quotidiano:

È incredibile l’interessamento e l’apprensione di stampa e tg per la piccola frattura che mi sono causato al 5° dito del piede. E nessuno, dico NESSUNO, ha sprecato una parola per la battaglia che da 10 giorni porto avanti sul Fatto Quotidiano contro le micidiali navi GIGANTI di Venezia.

In realtà la notizia era stata riportata anche in altre testate giornalistiche e blog. Anche noi di Tuttacronaca avevamo pubblicato integralmente la lettera di Celentano e la sua battaglia contro le Grandi Navi a Venezia. 

Il Molleggiato ha poi continuato a portare avanti la sua battaglia tra il “mignolo” (che scientificamente sarebbe il minolo) del piede e le Grandi Navi:

Cosa devo pensare? Che il mio “mignolo” è molto più importante della catastrofe a cui sta andando incontro la città più bella del mondo? Ma allora perché l’Unesco l’ha dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” e del mio “mignolo” ancora nessuna considerazione? Non dico tanto, due parole: “Adriano, da giorni impegnato in una forte campagna di denuncia contro lo SCEMPIO di Venezia, ieri sera si è fratturato il dito mignolo del piede contro l’angolo di un divano”. Bastava che venisse riportato questo, e invece niente. Neanche di fronte alla morte del turista tedesco schiacciato da un vaporetto tre giorni fa. Però li capisco. Una citazione, per quanto piccola, sarebbe stata per gli altri giornali un danno enorme, perché li avrebbe costretti a menzionare il giornale concorrente che ha ospitato il mio sdegno contro i MOSTRI. E la regola dei quotidiani, che più CRETINA non può essere, dice che, pur trovandosi di fronte a una vicenda di importanza VITALE non se ne deve parlare, altrimenti si fa pubblicità al concorrente. Cosa importa se poi Venezia affonda. Ma io non mi fermerò, continuerò a parlarne anche dovessi rompermi le altre nove dita.

La prossima volta che vedete un vip in sala d’aspetto evitate foto e autografi, assembramenti e domande così non si creeranno problemi di ordine pubblico che necessitano un trattamento diverso per le celebrità che si recano all’ospedale. Siamo comunque felici dell’efficenza mostrata dall’ospedale di Sanremo che è riuscito a gestire il soccorso ad Adriano Celentano e nello stesso tempo non ha penalizzato gli altri pazienti. Calcolando anche il mese d’agosto, la località turistica e i tagli alla sanità il servizio offerto dall’ospedale è stato davvero eccezionale. Forse serve davvero un’anomalia a volte per migliorare i servizi!

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Tweet chiarificatore di Claudia Mori: “Adriano si è rotto il mignolo”

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“Adriano si è fratturato solo il dito mignolo del piede. Gli altri nove godono di ottima salute”. Si è chiarito così l’incidente accorso al Molleggiato. Ieri si era diffusa la notizia che Celentano fosse caduto nell’appartamento in cui stava trascorrendo le ferie infortunandosi la caviglia, ora invece sembrerebbe che il cantante ha urtato violentemente un piede contro un mobile e ad avere la peggio sarebbe stato il minolo (l’equivalente del mignolo delle mani).

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Cade il Molleggiato in Hotel, Celentano ha un trauma a una caviglia!

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Tempo di vacanze, ma anche di cadute per Adriano Celentano che, mentre si trovava in vacanza in un hotel di Bordighera con la moglie Claudia Mori è scivolato, nell’appartamento che occupa nel complesso alberghiero, procurando un trauma alla caviglia.  Il cantante è stato accompagnato al pronto soccorso di Sanremo con l’auto della propria scorta. Dopo una visita radiologica e la medicazione, il “molleggiato” è stato dimesso.

Secondo quanto riportato dal Secolo XIX, Celentano avrebbe dribblato il pronto soccorso, intasato come inevitabile in una città turistica nel mese di agosto, e sarebbe entrato direttamente in Radiologia, scortato dalla moglie Claudia Mori e da una guardia del corpo.

Il messaggio cifrato che cela l’enigma della scomparsa della Cendron

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Un biglietto cifrato che potrebbe  nascondere la soluzione dell’enigma della scomparsa della 18enne Marianna Cendron. 

Questo è uno dei tanto misteri che aleggiano sulla scomparsa della ragazza sparita con la sua bicicletta alla fine di febbraio dopo essere andata a vivere con un amico di famiglia. Questo elemento che viene rivelato solo ora pubblicamente potrebbe essere un depistaggio, ma anche un tassello importante dell’intera vicenda. Sul biglietto c’è scritto: PD 27885, naturalmente si è pensato a una targa, oppure le iniziali di qualcuno, una data di nascita… tante sono le ipotesi al vaglio degli inquirenti, ma l’unica certezza è che di Marianna non ci sono tracce.

 

Marianna Cendron potrebbe essere vicino casa?

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E’ stato diffuso oggi l’identikit di come potrebbe apparire oggi Marianna Cendron. Dopo mesi che si sta cercando tra la Romania, la Francia e l’Italia, ieri il prefetto Aldo Adinolfi ha convocato le forze dell’ordine e le associazioni che dal 27 febbraio stanno collaborando alle ricerche di Marianna Cendron per far continuare le ricerche. Ora si focalizzerebbero nella Marca Trevigiana, è possibile che la ragazza abbia attuato una fuga perfetta, ma che sia rimasta entro  pochi chilometri dal luogo della sua fuga.  I telefoni della ragazza non hanno fornito elementi utili alle indagini condotte dai carabinieri. E neppure dal traffico di e-mail, circa 3mila quelle passate al setaccio, sono stati estrapolati spunti utili all’indagine.

 

Giochi pericolosi. 13enne salta da un muretto di 10m: grave

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E’ saltato da un muretto alto 10 metri per gioco, precipitando, un tredicenne che ora si trova in prognosi riservata all’ospedale Loreto Mare. E’ accaduto ieri sera, nella zona adibita allo scarico delle merci, nell’area parcheggio circostante il centro commerciale “Le Ginestre” di Volla, in provincia di Napoli. Il ragazzino, che compirà 14 anni il prossimo novembre e vive nel quartiere Ponticelli del capoluogo partenopeo, si trova ora in prognosi riservata ed i medici gli hanno riscontrato un trauma toracico e cranico. I carabinieri stanno svolgendo indagini per accertare la responsabilità di quanto accaduto

Marianna Cendron e la falsa pista dei nomadi.

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Chi l’ha visto? sono arrivate varie segnalazioni per Marianna Cendron, la 18enne di Paese (Treviso), che è scomparsa da due mesi. Una di queste segnalazioni avrebbe rivelato che la ragazza vive sotto un cavalcavia a Marghera insieme ai nomadi. La troupe del programma televisivo è andata a verificare la pista, ma sembra che la segnalazione non sia risultata attendibile. Nessuno dei nomadi a cui è stata mostrata la foto della ragazza l’ha riconosciuta. Al momento rimane aperta la pista dell’allontanamento volontario.

 

Il cadavere non è della Cedron ora si cerca di identificarlo!

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Il corpo ripescato nel fiume del padovano non è di Marianna Cedron. Si apre quindi un altro giallo sulla 20enne ripescata nelle acque il cui corpo è in avanzato stato di decomposizione. E mentre si va avanti in Francia con le indagini di Marianna, ora c’è un nuovo rebus da risolvere anche perché nella zona non sono state segnalate alla polizia scomparse di altre ragazze. Sul corpo non è stata riscontrata nessuna violenza, ma è probabile che abbia viaggiato da vicenza fino al Bacchiglione, nei pressi di Cervarese Santa Croce, dove appunto è stato rinvenuto.

Si attendono quindi i risultati completi degli esami per cercare di avere più informazioni che possano ricondurre all’identificazione della ragazza. 

Cadavere in un fiume nella provincia di Padova… E’ Marianna Cedron?

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E’ stato ritrovato un cadavere di una ragazza di circa 20 anni, nel Bacchiglione a Cervarese Santa Croce, in provincia di Padova. Il corpo potrebbe essere quello di Marianna Cedron, la 18enne scomparsa da Castelfranco la sera del 27 febbraio scorso. Il cadavere ripescato dai vigili del fuoco è in avanzato stato di decomposizione, e i tempi di scomparsa di Marianna sarebbero anche compatibili con le ipotesi fatte sulla data del decesso: sei settimane fa.

Ora sono in corso gli esami autoptici sui resti e sono stati anche avvisati i genitori della ragazza. Il corpo probabilmente è stato trascinato per chilometri, anche da Vicenza. Il medico esclude che ci possa essere stata una violenza, ma solo un attento esame potrà veramente chiarire le circostanze della morte. Al momento del ritrovamento sono stati rinvenuti anche degli stivali “Camperos” e un orologio di gomma.

La scomparsa della diciottenne Marianna Cendron

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I carabinieri, ieri, hanno interrogato il fidanzato minorenne della Cardon e tre amici del ragazzo. La diciottenne è scomparsa lo scorso 27 febbraio e si era pensato a un allontanamento volontario della giovane, ma si erano aperte ipotesi anche sul sequestro di persona.

Il pm Massimo De Bortoli, il magistrato che cura le indagini sulla scomparsa della 18enne, ha ascoltato il giovane perché è stato l’ultima persona con cui ha avuto contatti: quella sera del 27 febbraio aveva appuntamento con lui di fronte al convitto del Maffioli di Castelfranco. Il ragazzo, minorenne, è apparso molto turbato per la scomparsa di Marianna. Su quanto dichiarato dai quattro giovani interrogati ieri vige il massimo riserbo, ma altri interrogatori seguiranno nei prossimi giorni e coinvolgeranno amici e parenti della ragazza scomparsa.
Quella del sequestro di persona, spiega il comandante provinciale dell’Arma Gianfranco Lusito, «è un’ipotesi come le altre su cui stiamo lavorando. L’allontanamento è per noi il motivo principale, ma sempre con l’ottimismo che ci deve contraddistinguere nel trovare una ragazza che si è allontanata e che speriamo poter presto restituire ai suoi cari».
Dopo l’interessamento della trasmissione Chi l’ha visto sono arrivate molte segnalazioni di avvistamenti, ma ultimamente le informazioni sono sempre più rare.

Scompare 18enne con problemi psichici… giallo a Treviso!

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E’ trascorso un mese esatto dalla scomparsa di Marianna Cendron, la diciottenne svanita nel nulla dopo essere uscita dal ristorante dove lavorava. La ragazza, che ha un trascorso di problemi psichiatrici e un presente di disturbi alimentari, era stata adottata da bambina, insieme a suo fratello, dalla famiglia Cendron che l’aveva portata via da un istituto dell’Est Europa dove aveva subito gravi maltrattamenti. I genitori, in collegamento con lo studio, hanno ricordato come Marianna raccontasse di percosse e punizioni severe, e di come la notte si intrufolasse nel refettorio dell’orfanotrofio per rubare del cibo per lei e per il fratellino. La ragazza, che nonostante l’affetto della nuova famiglia non ha mai superato il trauma, rifiutava ormai le terapie psichiatriche e aveva iniziato a lavorare in un ristorante della zona. Entrata in conflitto adolescenziale con i genitori, si era trasferita a vivere in casa di Renzo, un vicino più grande di 25 anni con cui intratteneva uno strano rapporto in cui si alternavano amicizia e repulsione. La sera della scomparsa, aveva lasciato detto a Renzo che non sarebbe rientrata presto perché aveva un appuntamento col suo fidanzatino, un giovane del posto. Ma a quell’incontro non si è mai presentata. La famiglia non esclude la fuga volontaria, vista la sua condizione, ma gli inquirenti trovano improbabile che se ne sia andata lasciando a casa del vicino i documenti, e anche un po’ di denaro che avrebbe potuto farle comodo.

Rissa tra ambulanti sul lungomare di Napoli

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Un giovane venditore ambulante di palloncini di nazionalita’ cingalese e’ stato ferito alla testa in una zuffa con un collega italiano, scoppiata stamani sul lungomare di Napoli, nella zona di via Partenope. Il giovane e’ stato portato all’ospedale Loreto Mare dove gli e’ stato riscontrato un trauma cranico guaribile in 15 giorni. La Polizia municipale ha bloccato l’italiano che e’ stato portato negli uffici dei vigili urbani. Guerra tra poveri, liti che scoppiano tra emarginati di una società che non riesce a provvedere ai più bisognosi. Un’Italia allo sbando, con la disoccupazione schizzata a livelli record, che continua ad accogliere migranti a cui offrire solo violenza, espedienti e povertà.

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