E’ probabile che l’Italia, paese chiuso a catenaccio da un governo di larghe intese che non delibera, ma rimanda, non avrà il coraggio di accogliere la richiesta d’asilo di Snowden. D’altra parte come possiamo accoglierla se abbiamo anche le basi americane sul nostro territorio? Ma come possiamo negarla senza essere tacciati di essere una colonia degli Usa? La soluzione è semplice: il vizio procedurale!
La procedura prevede che il richiedente di asilo si trovi sul territorio del paese a cui si rivolge. Lo spiega all’ANSA una fonte qualificata della Farnesina, precisando che il governo si pronuncerà presto sul caso, sul quale però insiste un problema, perché: “La richiesta di asilo presentata all’Italia da Snowden presenta un’anomalia procedurale perché presentata via fax. La procedura prevede che il richiedente di asilo si trovi sul territorio del paese a cui si rivolge”.
Quindi la strada è spianata, proni al soldo degli Usa finché morte non ci separi? D’altra parte se Emma Bonino trova dell’ironia sulla posizione della Russia nel Datagate cosa c’è da attendersi?
All’M5S c’è però chi ci prova ad aprire la strada a Snowden. E’ il Cittadino Portavoce per il M5S alla Camera dei Deputati Manlio Di Stefano, che ha annunciato a nome del suo partito il favore per la concessione dell’asilo politico a Edward Snowden: