“Io credo che oggigiorno la violenza sia, soprattutto per i giovani, …

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… un fattore con cui si debba fare i conti; quindi ritengo che sia giusto rappresentarla e proporla.”

-Stefania Sandrelli-

Uno sguardo a… gli spaghetti del dì di festa

La ricetta puoi trovarla QUI!

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Stefania Sandrelli ne… La prima cosa bella

Stefania Sandrelli ne… Dove vai in vacanza?

Stefania Sandrelli ne… Io la conoscevo bene

Gente di Viareggio… Stefania Sandrelli

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Uno sguardo a Viareggio… l’estate

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Uno sguardo a Viareggio… il carnevale

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Uno sguardo a… VIAREGGIO

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Donna accoltellata in provincia di Fermo

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Ha circa 30 anni la donna che è stata accoltellata nella sua abitazione di Montelparo, nel fermano. Ora si trova ricoverata in codice giallo dopo essere stata soccorsa dal 118. I carabinieri di Montegiorgio stanno indagando sulla dinamica della vicenda. Tentato suicidio o aggressione?

 

Sparatoria al College di Santa Monica, Obama a pochi km.

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C’è stato il panico a Santa Monica, in California, quando un uomo ha aperto il fuoco nella zona del College. Una persona è rimasta uccisa e altre quattro ferite. Nella zona, a pochi chilometri di distanza c’era anche il Presidente Obama, in visita ufficiale, per incontrare più tardi in un ranch il leader cinese Xi Jinping. L’uomo avrebbe iniziato a sparare contro le auto e contro un bus dove una donna è rimasta ferita alla testa. Il killer avrebbe usato armi diverse e poi ha tentato la fuga nascondendosi all’interno della biblioteca, dove però è stato bloccato da due agenti. All’interno del campus è quindi scattata la caccia a un altro possibile killer che si ritiene potesse essere con l’uomo catturato, anche se fino a questo momento non ci sono conferme.

In una casa vicino al College che è stata data alle fiamme sono stati rinvenuti due morti. Prima della sparatoria il killer avrebbe cercato di entrare nell’abitazione e anche di rubare un auto, ma senza successo.

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Il dramma del mondo calcistico: Anin rischia la paralisi

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Il Nizza stava festeggiando la qualificazione alla prossima Europa League quando la società è stata raggiunta da una notizia drammatica: il centrocampista, Kevin Anin, è stato vittima di un gravissimo incidente automobilistico. Il 26enne era seduto sul sedile posteriore dell’auto quando l’autista è stato vittima di un colpo di sonno a sessanta chilometri da Rouen. Il calciatore ha riportato diversi danni alla colonna vertebrale, la lesione del midollo spinale e svariate fratture alle braccia. Operato d’urgenza, Anin si trova ora  in rianimazione presso l’ospedale di Rouen, ma le notizie che arrivano non sono incoraggianti. Alcune persone a lui vicine hanno dichiarato a Le Monde che ha perso l’uso delle gambe e il rischio di paralisi totale non è ancora scongiurato. Fournier, direttore sportivo del Nizza, ha spiegato: “La situazione è molto grave. Non siamo tranquilli, sono personalmente in contatto con la famiglia di Kevin e aspettiamo con ansia il bollettino medico”.

Buffon salva l’Italia: 0-0 contro la Repubblica Ceca

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Che non fosse una partita facile si era già detto, quello che è certo ora è che è stato Gigi Buffon a salvare la nazionale di Prandelli arginando l’irrruenza della Repubblica Ceca. Gli azzurri hanno sofferto per 90 minuti in questo sesto match del girone di qualificazione ai Mondiali del 2014. Il portiere azzurro è stato decisivo su Kozak e Jiracek, che colpisce un palo all’83 mentre l’Italia non ha avuto nessuna occasione e, anzi, è rimasta in dieci al 73′ per l’espulsione di Balotelli per doppio giallo.

Rendiamo il mondo un posto migliore? Happy Street Day!

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A volte per dare un aspetto migliore al mondo basterebbe davvero poco, come l’idea di una ragazza di Dublino che un giorno si è svegliata alle 5 di mattina per decorare il suo quartiere, Shelbourne Road. Ha chiamato l’evento Happy Street Day e si è dedicata ad appendere palloncini colorati, incollare Post-it con messaggi incoraggianti e scrivere “Buon Giorno” sul ponte che attraversa la strada più trafficata. Il suo obbiettivo era solo uno: “Non pretendo di cambiare il mondo, ma se rallegri la giornata di qualcuno, è molto probabile che a loro volta rallegreranno la giornata di qualcun altro”.

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Quello schifo di panino viennese fatto sulle vittime della mafia

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Si chiama “Don Panino” ed è un pub di Vienna che utilizza i nomi dei boss di Cosa Nostra, ma soprattutto delle vittime della lotta alla mafia per dare il nome ai suoi panini. Alcuni parlano di “cattivo gusto”, ma il fenomeno è molto più grave. Accanto al Don Corleone troviamo anche Don Falcone e Don Peppino (Impastato). Naturalmente il piatto che spopola poi è “pasta mafia”, ancora una volta per denigrare una delle grandi eccellenze alimentari italiane in ambito internazionale? Avvicinando la parola mafia alla pasta, gli austriaci hanno calpestato i grandi imprenditori italiani, coloro che grazie alla qualità dei nostri grani e all’esperienza di una tradizione alle spalle portano questo prodotto in tutto il mondo.

Ma il razzismo e l’offesa dei viennesi contro chi ha dato la vita per la lotta alla mafia non si ferma al nome, ma continua nella descrizione di ogni Panino. Così Don Peppino pesto, olive e pollo da 4 euro e 50 è descritto come  “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”. La descrizione più agghiacciante è quella che descrive Don Falcone “Si è guadagnato il titolo di più grande rivale della mafia di Palermo, ma purtroppo sarà grigliato come un wurst”.

Molti cittadini italiani a Vienna hanno chiesto all’ambasciata di intervenire e stanno raccogliendo firme sulla piattaforma Causes per boicottare il pub, ma per il momento il “menù dell’orrore” è ancora disponibile presso il locale.

Qualcosa di agghiacciante su cui l’Europa dovrebbe intervenire immediatamente. E’ inconcepibile che si possa tollerare un affronto del genere agli uomini che hanno dato la vita per lottare contro la mafia e ora si ritrovano in un menù tra boss mafiosi e descrizioni oscene. E in attesa dell’Europa che cosa fa il nostro ministro degli esteri di fronte a un fatto di tale gravità e di così tanta volgarità? E il nostro presidente del Consiglio? Si dovrà muovere il Presidente Napolitano, presidente del Consiglio Superiore della Magistratura per togliere questo affronto a Falcone e Impastato? Come si permette l’ignoranza dei trogloditi a infangare gli italiani senza che alcuna voce si sia ancora mossa?

Lo chiede anche Michele Anzaldi del Pd “Chiedo al ministro degli Esteri Emma Bonino, di convocare al più presto l’ambasciatore austriaco affinché dia chiarimenti sulla vicenda del pub di Vienna pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, che dileggia e offende oltre ogni limite la memoria delle vittime della mafia.  Nella lista figurano addirittura personalità della statura di Giovanni Falcone e storie di gioventù spezzata come quella di Peppino Impastato, commemorato proprio pochi giorni fa nell’aula di Montecitorio, in occasione dell’anniversario della sua barbara uccisione. Scherzare e offendere per fini commerciali la memoria di pagine drammatiche del nostro Paese, tuttora purtroppo ancora vive, non è cosa che ci si sarebbe aspettati da un paese civile come l’Austria. Si tratta di un grave incidente e  l’Italia deve pretendere scuse ufficiali e il ritiro immediato di qualunque scritta che possa offendere L’Italia e i familiari delle vittime”.

Nel menù compaiono anche:

Don Costello: il possente Calabrese amava ai suoi tempi gustose specialità come la porchetta

Don Greco: nato a Roma dopo la sua aderenza al Cosa nostra, sviluppò una predilezione per le melanzane grigliate (in realtà Michele Greco nacque  Croceverde-Giardina una frazione di Palermo, morì poi a Roma. Non sanno neppure mettere il luogo di data esatto?)

Don Buscetta: l’uomo che diede una gloria ambigua a Palermo, aveva una predilezione per le verdure grigliate vegetariane, ma fatte ad arte secondo lo stile siciliano.

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Arriva la multa… per le streghe che invadono lo spazio aereo!

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Nel Regno dello Swaziland, una piccola nazione dell’Africa del Sud, è stata introdotta una nuova legge che vieta alle streghe di volare con una scopa a più di 150 metri di altezza, come ha spiegato Sabelo Dlamini, corporate affairs director, al quotidiano The Stars: “Una strega su un manico di scopa non dovrebbe volare al di sopra del limite”. La legge, apparentemente, è stata  introdotta per evitare che le streghe nei loro voli interferiscano con il traffico aereo. In caso di violazione, le streghe sarebbero tenute a pagare una multa di 40mila euro circa. Anche se può apparire assurda, questa legge è presa seriamente in uno Stato in cui si crede fortemente sia alla stregoneria che alla magia nera. Resta da capire come notificheranno alle “fuorilegge”… e se queste non rispenderanno con una qualche magia!

 

 

Aereo precipita sulle case, la zona è in fiamme

 

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Secondo l’emittente televisiva Nbc un aereo da turismo di sarebbe schiantato su 2 case di Baker Lousiana. Non si conosce il numero delle persone che fossero a bordo dell’aereo e neppure chi era in casa nel momento dell’impatto. Intanto però l’area colpita dall’aereo è in fiamme. Sul posto i vigili del fuoco e alcune ambulanze.

 

 

L’Imu non è sospesa, ma solo rimodulata?

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Chi ha mai parlato di sospendere l’Imu? Forse è stato il sogno degli italiani che vivendo nell’incubo delle tasse avevano avuto una fantasia proibita? Servono fondi da destinare all’occupazione dei giovani e con un decreto che con ogni probabilità arriverà a luglio il governo prevederà una rimodulazione dell’imposta sulla prima casa secondo il reddito del nucleo familiare e con l’introduzione della service tax, un’imposta unica che supererebbe anche l’attuale tassa sull’immondizia. Questo sembra essere il piano che è stato disposto sul tavolo della riunione che si è tenuta a Palazzo Chigi tra il premier Enrico Letta e il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni.

Lo stesso ministro dell’economia qualche ora dopo ha affermato, durante un’intervista alla “Repubblica delle Idee” che non si era mai parlato di “sospensione” ma di “rimodulazione”.

Il Pdl imperversa e il capogruppo alla Camera Renato Brunetta ribatte prontamente quanto dichiarato dal ministro: “Bene fa il ministro tecnico Saccomanni  a ricordare che il suo è un governo di coalizione e che nei governi di coalizione le decisioni sono necessariamente affidate alla collegialità dei ministri. Per quanto riguarda la cosiddetta rimodulazione dell’Imu sulla prima casa per le fasce basse sarà certamente una sua opinione che non corrisponde però a quanto concordato in sede di programma. Sarebbe bene in ogni caso che su questi temi così delicati si evitassero opinioni personali. Per quanto riguarda il Pdl  non accetteremo nessuna altra formulazione se non l’abolizione dell’Imu sulle prime case per tutti. E questo il presidente Letta lo sa benissimo”.

Miccichè: l’ex cocainomane che trova innaturale essere gay

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Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla alla Pubblica Amministrazione e semplificazione, ha parlato oggi ai microfoni de La zanzara, su Radio 24. “Non sono più cocainomane. Lo sono stato quando ero ragazzo ma l’ho sempre ammesso. Avevo vent’anni e c’era la contestazione. Non rinnego nulla”. Ha confessato, prima di passare all’attacco di Roberto Saviano, che recentemente lo ha definito “cocainomane” e “ricattabile”: “Dice delle assurdità  perché non c’è niente di nuovo, ho sempre detto di aver fatto delle minchiate da giovane. Non ho dipendenze come dice lui. Ma non voglio rispondergli, è una persona non così onesta intellettualmente come professa di essere, non me ne frega niente. Lui sarà ricattabile, non io”. Per l’occasione, ha parlato anche del Pride che si svolgerà dal 14 giugno a Palermo: “Non vado al Gay Pride a Palermo, ci vanno quelli a cui piace, a me non piace, non mi diverto. Non fanno niente di male a sfilare, se c’è gente che si bacia per strada non me ne frega niente. Ma sono cose schierate di cui non me ne frega niente. È tutta demagogia”.  I conduttori gli hanno poi chiesto se sia innaturale essere omosessuali: “Sì, onestamente è innaturale. Il matrimonio è innaturale, non credo che alla gente interessi molto. Però se due si vogliono mettere insieme è giusto che vengano garantiti certi diritti”.

Mazzarri fa l’elemosina

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Walter Mazzarri è stato avvicinato, nel centro di Milano, da un giovane che ha chiesto ripetutamente al finestrino dell’auto del neo allenatore dell’Inter di poter aver qualche spicciolo: «Zio, moneta, moneta!». Inizialmente l’auto riparte, pochi metri e si ferma, il finestrino si abbassa e il ragazzo ha la moneta che aveva chiesto. In questi minuti il video è diventato virale su YouTube.

 

Provenzano nuovamente ricoverato

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Nuovo ricovero per Bernardo Provenzano, trasportato all’ospedale civile di Parma. E’ stato il suo avvocato, Rosalba di Gregorio, a renderlo noto, dopo che stamattina sono stati avvisati i familiari. Le condizioni di salute del boss mafioso sono precarie. Più volte ricoverato negli ultimi mesi, è stato dimesso l’ultima volta il 6 maggio scorso, dopo un ricovero d’urgenza disposto pochi giorni prima, ed era rientrato nel carcere di Parma, dove è detenuto in regime di 41 bis. Nel frattempo è stata anche smentita la notizia di un suo possibile trasferimento dal carcere emiliano a quello di Sassari.

Porno per beneficenza

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Ogni anno in Florida si svolge la fiera dell’hard, l’Exxxotica Porn Expo, che però quest’anno ha fatto  una raccolta per beneficenza. Alcune delle porno star più o meno note sono state al centro di una campagna per raccogliere fondi da destinare alla popolazione dell’Oklahoma duramente colpita dal tornato. Le attrici di porno come come Bonnie Rotten, Elodie Bang Bang e Lexi Belle hanno, infatti, venduto prestazioni sessuali” di vario genere, ognuna a propria discrezione, proprio per dare il ricavato alla ricostruzione delle zone colpite dal tornado.

Video destinato alla visione di un pubblico adulto.

Arriva il parco dei Simpson

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Una delle famiglie più politically incorrect d’America, i Simpson, avranno il loro parco a tema. Springfield, la città di Homer, Margie, Lisa, Bart e della piccola Maggie sorgerà ad Orlando, in Florida. Non sarà una semplice attrazione, ma la ricostruzione fedele delle strade della cittadina fondata da Jebediah Springfield, con tanto di Birreria di Boe dove gustare una birra Duff, al Krusty Burger dove poter assaggiare un hamburger, fino alla pizzeria Luigi’s e ancora al Lard Lad, il luogo in cui nel cartone i poliziotti si fermano a mangiare ciambelle. Probabilmente tante persone affolleranno la centrale nucleare dove lavora Homer, il vero centro nevralgico del parco a tema.

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Il lancio del progetto avverrà questa estate: il Presidente della Universal Creative Mark Woodbury, ha affermato di essere molto orgoglioso ed ha aggiunto che “sarà un’esperienza imperdibile per i fans dei Simpson, sparsi in tutto il mondo. Per la prima volta, riusciranno ad entrare in un mondo che hanno solo visto in televisione”.

Ritenuto colpevole di stupro e omicidio: 17enne sepolto vivo

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Degli indigeni boliviani hanno applicato la loro giustizia sommaria seppellendo vivo un 17enne, Santos Ramos, ritenuto colpevole di aver stuprato e ucciso una donna di 35 anni. La polizia e i procuratori, al corrente della violenza, si stavano recando al villaggio del giovane, ma non hanno potuto raggiungerlo perchè la strada era stata bloccata dalla comunità a cui apparteneva la donna. I concittadini hanno quindi provveduto a sepellire la vittima e a gettare nella fossa anche Santos, mentre i leader delle comunità indigene imponevano il silenzio e proibivano d’informare gli esterni. Stando a un portavoce, le forze dell’ordine avevano individuato Ramos come possibile autore dell’omicidio di Leandra Janco Arias, ma la comunità ha preferito farsi da sè giustizia. La città rurale di Colquechaca, con i suoi circa 5000 abitanti,  sorge 333 chilometri a sud est di La Paz e appartiene alla provincia di Potosi. Nella stessa area, solo pochi giorni prima, era accaduto un evento simile: due uomini avevano ribato un’auto e ucciso l’autissta. Catturati dagli abitanti del villaggio mentre tentavano di vendere la vettura, uno è stato impiccato e lapidato, l’altro bruciato vivo. I linciaggi, in Bolivia, sono frequenti soprattutto nelle aree urbane rurali e povere dove c’è poca presenza di forze di polizia e dei funzionari giudiziari e gli abitanti creano una comunità entro cui essere protetti. La Costituzione in vigore dal 2009 riconosce la giustizia indigena e ai capi delle comunità rurali è concessa l’autorità di giudicare reati secondo i loro costumi ancestrali, ma non viene riconosciuta la “giustizia-spettacolo”.

Una “tela” lunga 300 metri tutta da colorare!

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Una delle arterie più trafficate della capitale ospiterà gli artisti di strada. Lo spazio ora è stato occupato dal celebre illustratore e graphic artist ODD per un progetto  sostenuto da Warner Bros in occasione della campagna pubblicitaria per L’uomo d’acciaio, il nuovo colossal in uscita il 20 giugno. Tra blu e rosso la facciata eterna della ex Fiera di Roma, in via Cristoforo Colombo, ha cambiato totalmente faccia. Un super muro per un supereroe?

 

Curiosi o golosi? Prodezze da micio

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Sgranano gli occhioni ed è impossibile non perdonarli, ma questi gatti sono dei veri e propri curiosoni. S’infilano nel frigorifero per sbirciare cosa contiene o concedersi uno spuntino fuori orario. Quella che è assicurata è la sorpresa del padrone che scova “l’intruso”… e non perde l’occasione d’immortalare la prodezza del felino!

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Tentato femminicidio a Erba

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Ai carabinieri la ragazza, una 24enne della provincia di Lecco, aveva preferito tacere il nome del suo aggressore che l’aveva ferita con un coltello e ridotta in prognosi riservata nel vicino ospedale di zona. Ma alle forze dell’ordine non hanno faticato molto per ricostruire la notte della giovane. I carabinieri sono risaliti al fidanzato, un 26enne di Valbrona, nel comasco, e nell’appartamento hanno ritrovato il coltello e il giubbotto della ragazza sporco di sangue. Ora l’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

 

Un parto davvero strano…

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E’ capitato qualche mese fa all’ostetrico greco, Aris Tsigiris. Avevano appena fatto il parto cesareo alla adre quando il si sono accorti che il piccolo era ancora all’interno della sacca amniotica, avvolto come in una bolla d’acqua. Di solito la sacca si rompe al momento del travaglio ed è in quel momento che il bambino inizia a respirare da solo con i propri polmoni, ma invece l’11 marzo a Marousi, vicino Atene, non è andata così. I medici quindi hanno dovuto  “fare un buco – come ha spiegato l’ostetrico, pubblicando la foto sul suo profilo Facebook – Così che il piccolo uscisse e iniziasse a respirare”. In pochi attimi lo scatto del bambino nella “bolla d’acqua” è diventato virale.

L’invito di Francesco: immischiamoci nella politica

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Incontro con gli allievi delle scuole dei gesuiti oggi per Francesco, che si è trovato a rispondere ad una domanda sul suo essere Papa: “Non è soltanto una questione di ricchezza, per me è un problema di personalità, io ho la necessità di vivere fra la gente, se io vivessi solo, forse un po’ isolato, non mi farebbe bene”, e prosegue, parlando della sua scelta di sobritetà:  “Questa domanda me l’ha fatta anche un professore, ma perché lei non va ad abitare là, mi ha chiesto, ma mi senta professore, gli ho risposto, per motivi psichiatrici, perché è la mia personalità”. “L’appartamento – ha aggiunto Papa Bergoglio – non è tanto lussuoso, ma non posso vivere da solo e poi credo che i tempi ci parlano di tanta povertà nel mondo e questo è uno scandalo”. A tutti, ha anche rivolto l’invito a immischiarsi nella vita politica: “Noi cristiani non possiamo giocare la parte di Pilato, lavarci le mani, non possiamo, dobbiamo immischiarci nella politica”. “La politica – ha sottolineato – è una delle forme più alte di carità in quanto cerca il bene comune: i laici cristiani devono lavorare in politica”.

Letta taglia le ali ai voli di stato…

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Il governo al servizio dei cittadini taglia le ali ai voli di stato… ma non l’aveva già fatto Prodi? Non l’aveva detto anche Monti? Monti arrivò a dire “Tagliati del 92 per cento i voli di stato”. Tanto che l’allora sottosegretario Catricalà annunciava “I ministri viaggeranno in treno, l’aereo verrà usato soltanto per le destinazioni irraggiungibili con altri mezzi, come il treno o l’auto o per destinazioni come Madrid e Bruxelles, coperte dalle compagnie”.

Ma quindi non avvenne nulla neppure con le forbiciate di Monti? Eppure Prodi ci aveva provato veramente…

Era il lontano 2007 e sul televideo si leggeva: “Giro di vite sull’utilizzo degli aerei di Stato da parte di esponenti politici Lo prevede una direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficile, emanata dal presidente del Consiglio, Prodi. Il trasporto aereo di Stato è riservato alle alte cariche di Stato per motivi istituzionali. Tra queste, il capo dello Stato, i presidenti di Camera e Senato, il presidente della Consulta, il premier e i presidenti emeriti della Repubblica”.

Ma adesso con la stretta di Letta cambia tutto perché è stata diramata una circolare che prevede l’uso di velivoli solo quando “indispensabili” o per circostanze “eccezionali” quali “inderogabilità, sicurezza, urgenza, motivazioni istituzionali, mancanza di mezzi di trasporto alternativi”.

Le solite grida manzoniane?

 

Quella strana foto: Obama con i Capi del web…

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Era metà febbraio 2011 e Obama fu ritratto a tavola con i capi del web. La foto fece scalpore per la presenza di Steve Jobs, che fra l’altro appariva in uno degli scatti di spalle e sul quale la stampa statunitense si era sbizzarrita a fare le più fantasiose analisi… Jobs sta bene o Jobs sta male! Se invece di analizzare il Ceo di Apple si fosse prestata più attenzione al fatto che Obama era a tavola con 10 persone ritenuti i veri capi del web e il preside di una delle Università più prestigiose d’America che da sempre fa ricerca per migliorare e ampliare l’offerta della rete, forse ora non ci si stupirebbe poi tanto delle intercettazioni e dei controlli telematici.

Con chi era a cena il presidente Obama? Con i più grandi imprenditori di Silicon Valley… Solo una casualità o il motivo erano le intercettazioni e i controlli? Ecco gli “uomini” con il presidente:

– John Doerr, di Kleiner Perkins Caufield & Byers
– Carol Bartz, presidente di Yahoo!
– John Chambers, CEO di Cisco
– Dick Costolo, CEO di Twitter
– Larry Ellison, CEO di Oracle
– Reed Hastings, CEO di NetFlix
– John Hennessy, presidente della Stanford University
– Steve Jobs, CEO di Apple
– Art Levinson, presidente di Genentech
– Eric Schmidt, CEO di Google
– Steve Westly, fondatore di Westly Group
– Mark Zuckerberg, CEO di Facebook

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I ragazzi di Prandelli pronti a scendere in campo… l’obiettivo è Mondiale!

italia-repubblica-ceca-tuttacronacaGli azzurri escono da una bella vittoria durante l’amichevole contro San Marino ma ora la squadra di Prandelli ha una sfida che non può assolutamente perdere per blindare il primo posto nel gruppo B, valido per il Mondiale di Brasile 2014. La Nazionale sfida stasera la Repubblica Ceca nel sesto match di qualificazione che non si prospetta facile anche perchè si giocherà in un ambiente caldo, dopo che si è rischiati addirittura di non disputare la partita per l’alluvione che ha colpito il Paese. Gli azzurri  affronteranno la squadra di Bilek con Petr Cech tra i pali e Rosicki in mezzo al campo con Lafata come unica punta. Prandelli risponderà con un 4-3-1-2 col blocco Milan-Juve e, unica eccezione. il romanista De Rossi in mezzo al campo. Balotelli ed El Shaarawy in attacco, con alle spalle il trequartista Montolivo. Le statistiche non sono delle più incoraggianti: gli azzurri hanno infatti vinto una sola volta nelle otte gare disputate in Repubblica Ceca e il successo risale al 1937. C’è da ricordare, però, che la nazionale di Lippi sconfisse i cechi al confronto più recente: i Mondiali 2006 in Germania. Il risultato finale fu di 2-0 grazie alle reti di Inzaghi e Materazzi.

Giovanardi sul caso Cucchi: ” è giusto che quei poveri cristi festeggino”

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Può una sentenza minare la stabilità di un Paese in cui governa un esecutivo fragile frutto di molti compromessi? Sembra che l’assoluzione per i poliziotti ritenuti non responsabili della morte di Stefano Cucchi sia destinato proprio ad aprire un solco ancora più profondo tra cittadini e istituzioni. In questa tensione sociale si inserisce l’intervista rilasciata a La Zanzara del  senatore del Pdl Giovanardi che, riferendosi ai poliziotti assolti, afferma :  “è giusto che adesso quei poveri cristi festeggino”.  Cosa c’è da festeggiare? Come si può usare la parola festa in un caso così drammatico? Come può un parlamentare ignorare la rabbia sociale che si è sollevata in Aula al momento delle assoluzioni?

Giovarnardi, con il suo modo di fare liquida la questione: “Le foto di Cucchi? Quelle ecchimosi sono derivanti dalla mancanza di nutrizione nella quale è stato lasciato per giorni. Tutti i segni, comprese le orbite negli occhi, sono il risultato della situazione in cui è stato lasciato. Delle botte degli agenti di custodia non ci sono prove… Io ho solo espresso soddisfazione – dice ancora Giovanardi – per tre poveri cristi agenti di custodia che guadagnano 1200 euro al mese e hanno vissuto quattro anni di inferno fino a quando un tribunale li ha riconosciuti innocenti. Non hanno fatto nulla e ora festeggiano la fine di un incubo. Devono essere colpevoli solo perchè lo vuole il circo mediatico e Manconi? Manconi è quello che appoggiava il terrorismo e per lui era legittimo ammazzare la gente inerme. Non accetto lezioni, lui in Senato mi ha criminalizzato e adesso mi arrivano minacce di morte”.

Che minacce di morte riceve?

“L’ultimo è questo: mi fai schifo spero che la stessa cosa accada a tuo figlio, che lo riducano come hanno ridotto Cucchi. Sei una m***a”.

C’è chi è minacciato e chi invece minacciato non può essere più perché è morto tanto tempo fa!  Arriverà mai per l’Italia, l’ora della verità per chi è stato seppellito innocente?

E Greenpeace lancia “l’allarme-mari”

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Greenpeace, in vista della giornata degli oceani che si celebrerà sabato 8 giugno, coglie l’occasione per denunciare lo stato sia dei mari che della pesca.  In un comunicato si legge: ”Un momento estremamente critico. In Europa il 60% delle risorse ittiche studiate è sovrasfruttato e che nel Mediterraneo e nel Mar Nero la situazione è ancora più allarmante: l’88% degli stock di cui è stata effettuata una valutazione soffre di pesca eccessiva. E purtroppo questa non è l’unica minaccia che si trovano a fronteggiare i mari, interessati da inquinamento, trivellazioni off-shore e cambiamenti climatici”.

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Sequestrati i locali della Villa di Vespa

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Con un provvedimento chiesto dal procuratore aggiunto di Latina, Nunzia D’Elia, una dependance nella villa di Bruno Vespa, composta di due stanze e un bagno, sarebbe stata posta sotto sequestro dagli i uomini del Nipaf. Il giornalista sarebbe indagato per abusivismo edilizio e violazione dei vincoli paesaggistici. La villa di proprietà di Bruno Vespa, un abitazione con piscina fra le rocce, negli ultimi mesi era stata oggetto di numerosi controlli e questa mattina, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe avvenuto il sequestro di questi nuovi locali.

 

Follie da calciomercato: Antonio Conte al PSG!

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E Conte firmò con il Paris Saint Germain: una notizia da sobbalzare sulla sedia per quanto è clamorosa. A renderlo noto è lo stesso PSG in una nota: c’è la firma. Sgomento in casa bianconera? No, solo un’omonimia. Perchè ad arrivare alla squadra francese è Antoine Conte, un ragazzone classe ’94, difensore centrale, promosso in prima squadra nel club campione di Francia. Per la Juve tutto sotto controllo allora: l’allenatore c’è e resta!

Quella pornografia che diventa stupro…

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Basta a quelle simulazioni di stupro che troppo spesso invadono i siti porno. La proposta, inviata al premier britannico Cameron da un centinaio di cittadini e associazione,  mira a prevenire la violenza sulle donne. La legge inglese infatti non tutela e non considera reato quella pornografia considerata estrema, simile a uno stupro, anche se in definitiva entrambe le parti sono consenzienti. Il messaggio però che ne deriva può essere pericoloso nel dilagare delle violenze sessuali ai danni delle donne. Ancora più agghiacciante quando si apprende che i primi 50 siti di “porno-stupri” reperibili tramite google pubblicizzano video in cui le ragazze sono presentate come minorenni: “Stupro di una studentessa”, “Brutale stupro”, fino ad arrivare  a  “Vero stupro”.

Ma dove la finzione sconfina nella realtà? Quando il messaggio è davvero violento? Quando vietare e quando invece lasciar liberi i cittadini di usufruire di un materiale pornografico forte ? Il problema non sussisterebbe se ci fosse le basi di una corretta educazione sessuale… cosa che in Gran Bretagna è ancora un tabù. Dove si può parlare di rapporto violento consenziente e dove invece si veicola l’attenzione non tanto sul rapporto sessuale, ma sulla violenza di cui esso si compone? In ogni caso il buco legislativo c’è e bisognerà colmarlo anche a costo di risultare impopolari o bigotti… non si può pubblicizzare la violenza sulle donne e soprattutto sui minori.

 

Turchia: l’altra faccia del Gezi Park

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 La rivolta partita dal Gezi Park ora ha anche una “parola d’ordine”: il termine chapulling che già è diventato il simbolo della protesta. L’espressione è nata rovesciando il suo significato iniziale, quello per cui il premier Tayyip Erdoğan lo ha utilizzato nei confronti dei manifestanti: in turco, “çapulcu” (pronunciato: ciapulgiu) significa saccheggiatore, vandalo. Ma il movimento ha fatto suo il termine rivoltandolo con le armi dell’ironia e del paradosso: in inglese, chapuller è diventato sinonimo di combattente per i diritti e la giustizia, trasformandosi in una delle parole più usate (e più cercate) sul web con tanto di star internazionali come Patti Smith e Noam Chomsky fotografati accanto allo slogan “Se i ragazzi di Taksim sono chapuller, siamo tutti chapuller”. Ma l’ironia viaggia sul web anche sotto forma di vignette.

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 Ma la protesta ha anche un altro volto, quello che si vede quando la polizia non spara lacrimogeni o gas urticanti. Allora i ragazzi leggono, ballano e dipingono, mostrano una piazza “liberata e restituita ai cittadini” sove si cerca di rialzare la testa dopo anni di pressione sociale e marginalità politica. E’ da quando le forze dell’ordine si sono ritirate che i ragazzi di “Occupy Istanbul” hanno trasformato Taksim in un enorme quartier generale a cielo aperto, insediandosi pacificamente al parco Gezi, diventato una sorta di zona-franca in cui, dicono, “deve esserci rispetto per tutti i punti di vista, anche quelli religiosi”. E allora via libera alla creatività e all’aggregazione e allo spirito di comunità. Si legge ma ci si impegna anche per mantenere la piazza pulita e in ordine, mettendo in piedi un vero e proprio servizio con turni spontanei, prima per raccogliere le macerie degli scontri e poi i rifiuti prodotti dall’occupazione. In tutto questo, Gezi Park è diventato il luogo dove esprimersi, in ogni forma.

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L’altra faccia del “vero amore”!

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La rete si scatena e ironizza sulle parole della Minetti al processo di Ruby. La “confessione -dichiarazione” della Minetti in Aula non poteva passare inosservata ed ecco che quell’ “Amavo Berlusconi, avevamo una relazione”, diventa il tormentone della rete. Su Twitter come su Facebook in poche ore si scatenano gli utenti:

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Quanto pesa quel 4 in pagella sul governo Letta?

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Un governo al servizio degli italiani che però non convince i cittadini. A Swg, la trasmissione Agorà in onda su Rai Tre, ha chiesto di rilevare un voto che potesse essere dato all’esecutivo dopo un mese di lavoro. Il risultato è stato agghiacciante: 4,2.

“Non bisogna farsi ingannare perché le medie sono sempre terribili: – ha osservato Roberto Weber, presidente dell’Istituto Swg – se è vero che il 50 percento degli italiani dà un voto da cinque in giù all’esecutivo, c’è anche un 40 percento che dà un voto da sei in su”. Ma nonostante le parole di Weber il dato rimane. Sicuramente il governo Letta, installato da appena 30 giorni e strangolato dalle larghe intese, si è visto assegnare un punteggio negativo che davvero desta molte domande.

Sicuramente pesa la tensione sociale, la disgregazione del Pd che sta allontanando tanti militanti di sinistra da questo esecutivo che appare sempre più a destra e non ultimo la brutta figura dei democrat nell’elezione del presidente. Proprio su quest’ultimo punto oltre la metà d’italiani si auspica un’elezione diretta, quindi una modifica alla Carta che possa consentire a ciascun cittadino di esprimere la propria opinione sul  Capo dello Stato.

Questo scossone del 4 in pagella farà dare una sterzata al governo Letta o lo farà ancor più giacere sul fondo dei grandi proclami nell’attesa di Godot?

L’incidente della Jolly Nero: si allunga la lista degli indagati

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Per la tragedia della Jolly Nero sono ora indagati, oltre al comandante della nave, Roberto Paoloni, e il pilota Antonio Anfossi, anche il presidente del gruppo Messina Andrea Gais e altri due dipendenti al vertice della compagnia di navigazione: il primo ufficiale Lorenzo Repetto e il terzo ufficiale Cristina Vaccaro, che erano sul cargo insieme a Paoloni. Gais è indagato in quanto legale rappresentante della società per responsabilità amministrativa. Le nuovi iscrizioni dei nomi nel registro degli indagati del fascicolo potrebbe essere legata all’esito della perizia dei consulenti della Procura, gli ammiragli Mario Caruso e Michele Boccalatte. Stando all’esito delle perizie effettuate a bordo dai periti nominati dai pm, nè il personale di bordo della nave della Messina, nè il comandante Paoloni, nè il pilota salito a bordo Anfossi potevano sapere a che velocità stava viaggiando la Jolly Nero al momento dell’impatto nè quale rotazione avevano i motori. Secondo gli esperti la nave era in buone condizioni sotto molti aspetti, ma un’avaria aveva messo fuori uso tutti i contagiri di bordo. Ma qui s’inserisce l’incrocio della perizia con le registrazioni delle due scatole nere, risultati che avevano aperto in effetti a possibili nuovi avvisi di garanzia. Sembra ora più concreta l’ipotesi che a bordo della Jolly Nero non tutto funzionasse alla perfezione, e gli inquirenti sospettano che il personale di bordo fosse a conoscenza dell’anomalia dei contagiri e che abbia ritenuto l’avaria non importante, come se potesse essere rimessa a punto successivamente. Ma restano anche ancora in piedi le ipotesi su due veri e propri errori umani: l’eccesso di velocità e una manovra impostata in modo sbagliato. Resta l’interrogativo su come mail motore non sia entrato in “marcia avanti”: i test a bordo dei periti hanno dato esisti positivi. E a bordo il pilota Anfossi – è quasi certo – ha dato l’ordine di invertire i motori e dare un impulso in avanti deciso. Ma il motore sarebbe rimasto spento, secondo quanto raccolto finora dalla Procura. Secondo il Secolo, il problema del’inceppamento sarebbe dovuto a una valvola nel meccanismo di avviamento, che doveva restare “chiusa” e che poteva essere invece importante per dare più energia all’avviamento.

Tutti contro l’Arcuri?

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«Numerosi telespettatori hanno manifestato reazioni negative sulla fiction ‘Pupetta Maresca’ in onda su Canale 5. La fiction è antieducativa, in quanto presenta come eroina, una donna di un clan camorristico di Castellammare di Stabia, legata ad ambienti della malavita napoletana, assassina e condannata per omicidio a 18 anni di carcere».
Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell’Associazione di telespettatori cattolici Aiart. «Tra l’altro è una fiction recitata male e con situazioni al limite del grottesco – continua Borgomeo -. Speculare, come fa la fiction per motivi di cassetta, su un doloroso fatto di cronaca, senza preoccuparsi di trasmettere, soprattutto ai giovani un messaggio devastante, è un fatto gravissimo: un’ennesima prova del degrado della tv italiana. E Mediaset, conquista altri punti nella competizione aperta con la Rai a fare ‘mala-education».

Gli spettatori cattolici non hanno apprezzato quindi la programmazione della fiction, ma le polemiche sono state sollevate anche dalle voci più autorevoli dell’anticamorra napoletana «E non chiamate “eroine” queste figure disegnate per la tv che non vuole pensare». A dichiarare guerra aperta alla fiction sono tre nomi autorevoli Paolo Siani, don Tonino Palmese, Lorenzo Clemente che aggiungono: «Chi propone come modelli persone che hanno condiviso dinamiche di morte e di potere, fa un danno al paese e uccide due volte gli innocenti ammazzati».

Assunta Maresca detta Pupetta, è quella ragazza che fece parlare molto di sé negli anni ’50. Lei, vedova  del boss Pasquale Simonetti detto Pascalone ‘e Nola, uccise il camorrista Antonio Esposito ritenuto il killer di suo marito.

La donna, proveniente da una famiglia di mala, legata successivamente ad un altro sanguinario padrino, Umberto Ammaturo (poi pentito), ha collezionato poi lunghi precedenti di polizia, dall’omicidio all’associazione mafiosa, dalla frode alla truffa, dalla ricettazione al favoreggiamento personale, dalla bancarotta all’usura.

Ma come viene presentata nella fiction? Una “donna di cuore”, l’anticonformista e colei che si è ribellata alle convenzioni e al maschilismo. Insomma il classico regolamento di conti, originale per l’epoca perché fu a opera di una donna, viene fatto passare per una rivolta contro la mafia. Non era meglio rivolgere l’attenzione verso altre figure che davvero hanno lottato contro la mafia fino alla morte? Ma Canale 5 preferisce invece una donna come Maresca, che oggi 77enne, con i suoi capelli rosso accesi, si lascia fotografare vicino a Manuela Arcuri e si rammarica che non ci sia il suo vero cognome nella serie tv…

L’Estate Romana: dal Tevere alla procura

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Quella bella estate romana… che finisce sotto la lente della Procura. La denuncia parte dal consigliere uscente del I Municipio  Nathalie Naim che aveva accusato la subconcessione delle banchine tiberine a prezzi d’oro… ora arriva la conferma dei tre fascicoli che sono stati aperti contro le società che gestivano gli eventi romani. Sono le associazioni “Gli amici di Trastevere”, la “XIII Società cooperativa sociale” e la ditta “Alessandro Buzzi” nel mirino dei pm Francesco Dall’Olio, Santina Lionetti e Simona Marrazza che dovranno verificare se sono state rispettate tutte le modalità di concessione. Quello che sicuramente desta qualche perplessità sono i prezzi di assegnazione bassi e la successiva decisione degli organizzatori di subappaltare la concessione ad altri imprenditori. Ed è stato proprio questo il terreno di scontro su cui insiste il consigliere Naim:  “I concessionari in questione non possono subaffittare i loro spazi. Le banchine tra l’altro, pagate a prezzi da elemosina, sono state date in subconcessione a decine e decine di altre società o associazioni a prezzi esorbitanti, con guadagni considerevoli”. E poi continua: “Finalmente la magistratura si è attivata – prosegue Naim – ma lo hanno fatto anche alcuni imprenditori che ho denunciato e che hanno deciso di querelarmi. Le mie segnalazioni si basano sulle carte acquisite che attestano le subconcessioni in questione, su quanto comunicatomi dalla polizia giudiziaria che ha svolto le indagini e su quanto accertato nei sopralluoghi con testimoni”.

Eppure il verbale  del tavolo tecnico della Regione Lazio del 24 aprile 2012 era stato chiaro. Aveva delineato dettagliatamente in materia di autorizzazioni, permessi e nulla osta che sarebbero dovuti essere “inderogabilmente accordati dai competenti organi preposti – si legge – unicamente in capo al titolare della concessione rilasciata dalla Regione Lazio, configurandosi altrimenti la subconcessione o la sublocazione a terzi o il subentro non autorizzato nella titolarità della concessione assentita, con il consequenziale immediato avvio del procedimento di decadenza”.

E questa estate che succederà?

Le concessioni sembra che non siano state revocate e le stesse manifestazioni sulle banchine del Tevere sono state nuovamente autorizzate. La decisone è stata presa al tavolo congiunto Mibac-Comune.

Si spera almeno che però non venga più superato il limite acustico che spesso a disturbato l’ospedale che sorge a pochi metri dalla kermesse. I rilevamenti fonetici operati dalla stessa consigliera hanno registrato lungo tutto il fiume valori che oscillavano tra i 70 e i 90 decibel, violando sistematicamente il tetto massimo previsto di 55. Valori confermati anche dall’Arpa Lazio per l’estate 2011: un documento attestava che molti locali erano senza il nulla osta per l’impatto acustico.

Muore un bimbo di 4 anni nel Cosentino: investito da un furgone

bimbo-morto

G.L.P., di soli quattro anni, stava giocando assieme ad altri bambini vicino alla strada nel centro di Mirto Crosia, nel Cosentino, quando è stato investito da un furgone. Il mezzo, guidato da un venditore ambulante, stava facendo manovra e non si è accorto della presenza del bimbo, investendolo. Stando agli accertamenti fatti dai carabinieri della Compagnia di Rossano, stava viaggiando a bassa velocità e non è da escludere che il piccolo possa avere attraversato la strada uscendo da un posto cieco per il conducente del mezzo che lo ha investito. Il bimbo, che è stato subito soccorso, è morto lungo il tragitto per l’ospedale.

Il contestatore contestato? Beppe taglia il video di Pomezia

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Da contestatore a contestato. Beppe Grillo disturbato da una decina di giovani che disturba  il comizio che il “Semplice Portavoce” del M5S sta tenendo a Pomezia, passa il microfono a uno dei ragazzi che lo stava contestando e lo invita sul palco:  “Vieni qui, se devi dire qualcosa ti do il microfono”.  Stefano, il contestatore, attacca l’M5S “A Parma hai detto che non facevi costruire centri commerciali, ne hanno realizzati tre” poi l’altra accusa “guadagni dal blog da dieci milioni all’anno” e poi il giovane denuncia anche come il M5S si sia “dimenticato” della questione del reddito di cittadinanza in Parlamento. Grillo risponde con ironia: “Se fosse questa la nostra opposizione, saremmo al 99 per cento”, e poi ribatte  “Se avessi dieci milioni di euro non sarei certo qui”.

 Ma l’ira del web contro il contestatore non tarda ad arrivare e in molti scrivono sul blog del leader del M5S:  ”L’arrivo di Beppe Grillo è sempre filmato dalle telecamere, questa volta manca”

Molti gridano alla censura, altri invece ritengono che la contestazione fosse così “flebile” che non c’era motivo per dargli voce, forse ometterla sarebbe stato quasi fare un favore a chi contestava il movimento piuttosto che voler invece nascondere chi la pensasse in modo diverso. Il dibattito in rete continua.

 

L’orso di…famiglia

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Un orso un po’ curioso e particolarmente abile… tanto da aprire l’auto di una famiglia e andare alla ricerca di qualcosa da magiare. Succede a Maple Ridge in Canada, a est di Vancouver. Nel video si può vedere come l’animale si aggiri indisturbato intorno all’auto e non abbia la benché minima difficoltà a capire il funzionamento degli sportelli. Quasi un orso di famiglia!

 

Moreno vince Amici e compra casa ai suoi

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I 150mila euro del premio vinto ad Amici Moreno li userà per aiutare la famiglia a comprare una casa:

“Partendo dal presupposto che ho cominciato a lavorare quando ero giovanissimo, visto che per ben sei anni ho fatto il parrucchiere, ho sempre dato una mano ai miei genitori e continuerò a farlo. Magari in maniera più sostanziosa, visto che sono entrambi operai e a casa siamo ancora in affitto”.

Ma la vittoria a chi la dedica?

” Sì, sicuramente: più ai miei genitori che a me stesso: In passato, dopo aver lavorato per diversi anni come praticante parrucchiere, quando poi avrei potuto fare il grande salto in quella professione, ho confidato a mia madre che, invece, avrei tentato di inseguire il mio sogno nel mondo della musica, dove volevo sfondare come cantante rap”.

Poi parla di Maria De Filippi come se fosse un po’ la mamma di tutti coloro che guardano Amici:

 “Prima di Amici vedevo Maria in Tv, anche alla guida di altri suoi programmi. Per tutti è stata un po’ mamma. Non a caso l’ho ringraziata pubblicamente, anche nel mio disco, per avermi fatto sentire a casa. Mi basta vederla per riacquistare le forze. Una figura molto materna”.

Chissà se la De Filippi sia contenta di questa affermazione? Forse avrebbe preferito più essere considerata una sorella? Ma può una conduttrice in qualche modo essere assimilabile a una figura materna? Che messaggio sta passando attraverso i talent show? Una sorta di sostituzione della famiglia d’origine con una “famiglia allargata”, quasi una “grande mamma tv” che, a volte, si sostituisce o che surroga l’educazione dei figli? Eppure Moreno con i soldi vinti ad Amici vuole proprio comprare casa ai genitori… quasi un dimostrare che la “mamma tv” può aiutare la famiglia d’origine?

Ma nei ringraziamenti Moreno non dimentica la sua coach Emma Marrone:

“Al serale, una volta, è capitato che abbiamo perso due componenti della squadra. E lei, dopo averci visti affranti, non ci ha rimproverati, ma ci ha dato la carica per affrontare la puntata successiva. Poi, però, quando la volta dopo siamo riusciti noi a far perdere alla squadra avversaria due componenti, mi aspettavo che lei ci riempisse di complimenti. Invece, ci ha “mazzolato”. E con il senno di poi ha fatto bene, visto che camminavamo tre metri sopra il cielo. E ho apprezzato il fatto che sia una donna di cuore”.

Giovani imprenditori pronti alla rivolta?

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“Non è tollerabile che chi fa impresa alla luce del sole paghi tasse fino al 70%. Lo ripeto, abbiamo raggiunto livelli di confisca”. È il leader dei giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, a tornare a denunciare così l’insostenibilita’ del peso fiscale per gli imprenditori e, poco dopo, al convegno di S. Margherita Ligure, ricorda la necessità di non tirarsi indietro:  “tocca a noi, scateniamoci”. Ma ha anche cercato d’infondere nuovo coraggio: “Dobbiamo cambiare la nostra cultura sapere che l’errore non è nel fallimento ma in uno scopo meschino. Insieme dobbiamo riuscire a costruire un sistema in cui non valga più la regola `se vinciamo vince l’Italia, se perdiamo, perdiamo da soli”. Quanto alle risorse “ci sono. Ma non dobbiamo disperderle. Dobbiamo rimetterle in circolo e rimuovere quei vincoli che ci frenano e creano divisione”. E ha concluso: “Noi siamo qui per dire che è tempo di `scatenarci´: ovvero di liberarci da quegli anelli che strozzano l’Italia”. Insomma, all’Italia serve una visione per il futuro, in casono contrario il rischio è alto: “La rivolta”. “Senza prospettive per il futuro – avverte – l’unica prospettiva diventa la rivolta. Le istituzioni democratiche vengono contestate e possono arrivare alla dissoluzione, quando non riescono a dare risposte concrete ai bisogi economici e sociali”. I giovani di Condinfustria invitano il nuovo governo “a dare un progetto  concreto di futuro, a disegnare l’Italia che sarà tra 10 anni”. “La capacità di visione per un leader è essenziale” dice ancora Morelli: “Non un governo che faccia miracoli ma che agisca sulla competitività del Paese. Miracoli no, statisti sì”. Morelli ha aggiunto che “In Parlamento non vogliamo delinquenti, ma neanche improvvisati”, illustrando le tesi e insistendo sulla necessità di una nuova legge elettorale, che «un anno fa, da questo palco, fu promessa, in poche settimane. Ad oggi nessuno ha potuto, o meglio voluto, cambiarla”. Ma “cambiare sistema di voto ha non solo ragioni democratiche ma anche economiche”.

Ma quale ombrello? Ecco il video della manganellata al sindaco.

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C’è un operaio indagato, in concorso con ignoti, su quale pendono sette capi d’accusa tra cui lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lancio pericoloso di cose… ma probabilmente non è stato l’uomo con l’ombrello in mano a colpire il sindaco di Terni. L’affermazione del 37enne narnese “Non ho sferrato alcun colpo”,  sembra essere confermata dal video mandato in onda dal Tg3 regionale dell’Umbria, dove appare chiaramente che l’ombrello è lontano dal sindaco che invece viene colpito da un manganello.

Anche se il colpo sferrato non si riesce a vedere perché è impallato dietro i caschi e gli scudi dei poliziotti, appare difficile che un ombrello che si trova a molta distanza dal sindaco lo possa colpire in piena testa, mentre sarebbe inspiegabile come i colpi delle manganellate inferti dai poliziotti a pochi passi dal primo cittadino non abbiano colpito proprio Di Girolamo. Il giallo c’è, ma sembra che si stia dipanando anche grazie alle riprese che il Tg3 ha mandato in onda.

I testimoni della manifestazione avevano sempre asserito che il sindaco fosse stato colpito da un manganello, il primo fra tutti era stato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi che torna a parlare dopo la diffusione del nuovo video: “Ero a un passo dal sindaco, e non ho visto nessun ombrello. Quel che è successo è chiarissimo. Il video Rai non fa altro che confermarlo. Singolare che i media nazionali, che hanno dato grande e immediato risalto al famoso filmato dell’ombrello diffuso mercoledì sera, mostrino così poco interesse per quest’altro. Detto ciò, la questione più importante è quella della gestione della situazione da parte delle autorità. Non si doveva arrivare a quel punto”.

Di Girolamo intanto chiarisce la sua posizione: “Il problema è prima di tutto politico e riguarda la gestione dell’ordine pubblico. Vanno accertate le responsabilità: occorre scoprire se qualcuno ha dato degli ordini sbagliati. Non sporgo denunce o esposti. Ci sono dei funzionari del ministero dell’Interno che stanno indagando, facciamoli lavorare”.

Le Femen e la protesta alla Merkel

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Angela Merkel stava attendendo l’arrivo del primo ministro tunisino Ali Larayedh mentre tre attiviste Femen hanno inscenato una protesta a seno nudo davanti al suo ufficio al grido di “Merkel libera la Femen” . Le giovani avevano impresso sul busto il nome di Amina e quelli di Josephine, Marguerite e Pauline, le due francesi e la tedesca in carcere dopo una protesta in topless il 29 maggio in favore dell’attivista tunisina. Due di esse indossavano un cappuccio nero, mentre una terza, con i capelli ricci, si è dipinta la bandiera tunisina sui seni e la scritta “Free Femen”.

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