Un po’ di tricolore in casa Apple: il nuovo direttore finanziario è un italiano

luca-maestri-apple-tuttacronacaIl senior vice president Peter Oppenheimer, che da dieci anni ricopre la carica Cfo, il direttore finanziario, di Apple, si ritirerà entro settembre. Nel renderlo noto, il colosso ha anche comunicato chi prenderà il suo posto: l’italiano Luca Maestri, sul campo da oltre 25 anni. Maestri, laureato alla Luiss University di Roma e con un master in “Science of Management” alla Boston University, è cresciuto lavorando presso GM, Xerox e Nokia-Siemens. Peter Oppenheimer ha contestualmente acquisito una posizione nel Cda di Goldman Sachs e passerà il ruolo di Cfp a Luca Maestri già nel mese di giugno. Dopo Ron Johnson e Scott Forstall questo è il terzo addio dai piani alti di Cupertino a seguito della scomparsa di Steve Jobs. Tim Cook, amministratore delegato di Apple, ha detto: “Peter e’ stato chief financial officer nell’ultimo decennio durante il quale i ricavi annuali di Apple sono cresciuti da 8 miliardi di dollari a 171 miliardi di dollari. La sua leadership e la sua esperienza sono state strumentali al successo di Apple, non solo come chief financial officer ma in molte aree al di là della finanza”. Quindi ha lodato Maestri: “Quando lo abbiamo assunto sapevamo che sarebbe stato il successore di Peter. Il suo contributo ad Apple è già stato significativo e si è rapidamente guadagnato il rispetto dei colleghi”

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Il Cavallino e la Mela: Ferrari e Apple unite per creare l’auto multimediale

Apple-Ferrari-tuttacronacaApple scende… su strada! L’azienda ha proposto un sistema integrato con l’elettronica delle auto. Si tratta di una svolta clamorosa nel mondo delle quattro ruote, che potrebbe trovarsi a dire addio ai navigatori satellitari per dare il benvenuto a un sistema che governa sia la multimedialità che la connettività. Una specie di iPad, al centro del cruscotto. Come spiega Vincenzo Borgomeo su Repubblica:

L’annuncio ufficiale verrà dato a breve, ma si sa che i partner iniziali della tecnologia Apple saranno inizialmente Ferrari, Volvo Mercedes. Poi si vedrà perchè un sistema così evoluto è chiaro che farà gola a molti costruttori.

Il progetto prevede infatti un collegamento in tempo reale dei vari sistemi multimediali delle auto con un database centrale della Apple in modo da rendere possibile gestire un flusso di dati mai visto che finiranno – on demd – sul cruscotto delle auto. La notizia è stata riportata oggi dal Financial Times e sta facendo il giro del mondo e non solo perchè l’accoppiata di due marchi fantastici come Ferrari e Apple è roba da primato anche perchè, cambierà per sempre l’interfaccia uomo macchina. Finalmente verrebbe da dire guardando il funzionamento di molti sistemi attuali.

Secondo il Financial Times, che ha dato la notizia, l’azienda di Cupertino, “dopo aver cambiato il modo in cui comunichiamo, punta a cambiare anche il modo in cui guideremo”. Le macchine con tecnologia Apple, avranno a bordo personal computer in grado di comunicare e offrire “soluzioni alla mobilità” nel traffico delle città che in un futuro potrebbe essere monitorato da un database centrale.

La collaborazione tra Apple e Ferrari, del resto, non è una novità. Già l’anno scorso è avvenuto un “matrimonio” tra i due colossi. Spiegava nel marzo scorso Applerumors:

Nei nuovi “armamenti” delle auto del cavallino rampante, ci saranno ben due iPad Mini ed in più il supporto all’assistenza vocale: Siri, sempre targato Apple. I due iPad mini, inoltre, saranno a disposizione dei passeggeri dei sedili posteriori che potranno scegliere di occupare il tempo nel modo che desiderano. L’auto in questione è una gran turismo sportiva, che da qualche giorno è stata mostrata in tutto il suo splendore. Tale alleanza era già nell’aria quando, nello scorso novembre, uno dei dirigenti Apple era entrato nel cda della Ferrari: mentre lo scorso aprile Tim Cook ricevette proprio Luca Cordero di Montezemolo, che dopo qualche giorno ne annunciò una possibile futura collaborazione. Cosa vorranno di più gli amanti delle auto nonché fanatici della Mela?

Nel caso Pistorius entra la Apple e l’Fbi

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Apple e Fbi chiamati dagli investigatori nella speranza di fa chiarezza e quindi giustizia sull’uccisione di Reeva Steenkamp, la fidanzata di Oscar Pistorius per il quale il campione è indagato per omicidio premeditato.

“Oscar Pistorius trial: Investigators looking to access ‘mobile phone messages’ ahead of court” titola l’Indipendent. E infatti le autorità adesso, con la collaborazione di Fbi e Apple, vogliono sbloccare alcuni portatili di Pistorius per cercare dati e informazioni. Proprio sul pavimento dove venne ritrovato il corpo senza vita di Reeva Steenkamp furono ritrovati due iPhone e due Blackberry.

 

Yahoo! lascia l’Italia, emigra in Irlanda

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Yahoo! ha inviato un messaggio agli utenti che sfruttano i suoi servi di posta elettronica e affini: 

“In ragione del nostro costante impegno a fornire servizi eccezionali, abbiamo recentemente riorganizzato le nostre attività europee. A partire dal 21 marzo 2014, i nostri servizi saranno forniti da una società con sede in Irlanda”.

L’annuncio non è solo per avvisare gli utenti di un cambio nella gestione delle informazioni relative alla privacy, ma svela una vera e propria rivoluzione, ma soprattutto in Irlanda, come già successo per Apple, Yahoo! potrà usufruire un regime economico preferenziale e pagherà meno tasse. 

Il mittente è Yahoo!, che così annuncia al pubblico italiano un cambio che ha risvolti sul trattamento della privacy. In sostanza, o si chiudono i contratti entro l’inizio della primavera o la società dà per scontata l’accettazione del passaggio di consegne sulla società che gestisce le tematiche e le informazioni relative alla nostra privacy.

In una sezione di approfondimento del suo sito, Yahoo! si legge: “Come per molte altre società, la struttura di Yahoo è determinata da esigenze di carattere commerciale. Ci sono numerosi fattori che influenzano le decisioni riguardanti le sedi in cui un’impresa opera. Al fine di promuovere una maggiore collaborazione e innovazione, stiamo aumentando il nostro organico a Dublino, continuando così a concentrare più “Yahoos” in meno sedi. Dublino è già la sede europea di molti marchi del settore tecnologico leader a livello mondiale ed ha già ospitato Yahoo per oltre un decennio”.

 

Costruisci l’Apple Store… La mela sbarca nel Lego!

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Stop a casette e fiorellini, stop ad astronavi e mondi futuristici, il Lego cerca l’evoluzione e la trova nell’Apple Store. La proposta è partita come sempre dal sito che porta alla ribalta i creativi e li unisce in una grande comunità virtuale: Cuusoo, ovvero l’officina delle idee sul web dove chiunque può sottoporre il proprio progetto stavolta sembra destinata davvero a portare avanti questa sorprendente iniziativa che ha già visto innumerevoli sostenitori. L’Apple Store fai da te sarebbe composto di 800 mattoncini tra cui le minifigure di Steve Jobs e Steve Vozniake oltre naturalmente ad iPhone, iPad,iMac,etc… L’architettura del negozio rispecchierebbe davvero quel modello che ritroviamo identico in tutto il mondo: lo spazio in cui provare le nuove “creature” Apple, gli scaffali con accessori e il Genius Bar. Ma se avete un problema di Mac dovrete comunque andare al vostro centro assistenza di fiducia!

Chi lo ricorda? Lo spot rivoluzionario della Apple!

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30 anni fa ci fu la rivoluzione! Era il 22 gennaio 1984 quando lo spot per il Mac dell’Apple diretto da Ridley Scott entrava nelle case degli americani proprio durante le partite dell’Nba.  Nei 100 giorni successivi l’azienda fondata da Steve Jobs vendette 72 mila esemplari e pensare che in un primo momento il cda della Apple aveva bocciato la pubblicità di Scott con la motivazione che non fosse abbastanza incisiva. Quel “cortometraggio-spot” titolato “1984” in onore dell’anno in corso e del capolavoro di George Orwell, cambiò per sempre il modo di fare pubblicità.

 

Il grande freddo “morde” la mela: s’incrina il vetro del cubo della Apple

apple-cubo-tuttacronacaLa nuova ondata di maltempo mette in ginocchio gli Stati Uniti e New York viene sommersa da una bufera di neve. La tormenta sulla Grande Mela non è certo passata inosservata vista la sua potenza: è riuscita perfino a spaccare uno dei 15 monoliti di vetro che compongono l’ammiraglia della Apple a Manhattan. E’ stato un dipendente dell’azienda a confermare il danno, sottolineando che il negozio ha tuttavia continuato a operare normalmente nonostante l’incidente.

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Nella Silicon Valley, guerra ai dipendenti di Google e Apple

google-protesta-tuttacronacaLa crisi non ha risparmiato neanche la Silicon Valley e si cercano i “colpevoli”: sarebbero i dipendenti di Google e di Apple, contro i quali è scoppiata la guerra. I maxi stipendi dei techies sono il motivo per il quale aumentano gli affitti degli appartamenti e chi non lavora negli uffici dei giganti dell’hi tech rischia di essere cacciato. Per questo motivo a San Francisco e a Oakland è esplosa la rabbia di un movimento che organizza la protesta sul web, mettendo in piedi flash mob il cui scopo è bloccare i bus che portano a lavoro i dipendenti di Big-G e della mela morsicata. Visto che si parla di rete, non poteva mancare qualcuno che twittasse una foto destinata a diventare virale. Lo scatto è di Craig Frost, dipende di Google, e ritrae i manifestanti con lo striscione “Google vaf…” che impedisce il passaggio del bus che porta i geek a Mountain View.  Nelle rivendicazioni si usa il termine di “gentrification” (i cambiamenti socio-culturali in un’area, risultanti dall’acquisto di beni immobili da parte di una fascia di popolazione benestante in una comunità meno ricca ). Non solo, nei volantini si parla anche di tutti i vari benefits che hanno i dipendenti di Google. Tra le altre rivendicazioni dei manifestanti, l’uso delle fermate pubbliche per i bus aziendali dei colossi dell’hi tech e il traffico che i mezzi creano in città. Si parla di “ingiustizia nel sistema dualistico della città, dove il pubblico paga e le imprese private guadagno”.

Clamoroso! Apple fa rimuovere l’albero dal centro commerciale: oscura lo Store

apple-olanda_albero-tuttacronacaIncredibile azione della Apple in un centro commerciale Olandese. Come riporta il sito iPhoneDevices, l’azienda ha ordinato che l’albero di Natale che si trovava davanti al suo store all’interno del centro De Passage, nella città di The Hague, venisse rimosso. La motivazione è logistica: l’albero, infatti, era stato posto davanti all’entrata di un nuovo punto vendita, attualmente in costruzione. In questo modo, oscurava l’Apple Store. La richiesta di rimozione è stata accettata dal centro commerciale, in base agli accordi che ha con la società Californiana, ma la novità non ha mancato di cogliere tutti di sorpresa mentre il malcontento è serpeggiato sia tra i passanti che tra i gestori degli altri negozi presenti nella galleria.

Il video che ironizza sugli iPhone-dipendenti: iDiots!

idiots-tuttacronacaMessaggiare, chattare, scattare foto, controllare e aggiornare i social. Al giorno d’oggi è praticamente impossibile ricordare “come facevamo quando non esistevano i cellulari”. Per non parlare per l’eccitazione quando esce un nuovo prodotto Apple. Che ci rende simili a robot programmati. Almeno questa è la similitudine pensata dallo studio creativo di Barcellona, Big Lazy Boy, che sopra questa idea ci ha realizzato un cortometraggio: iDiots, che ha come protagonisti piccoli robot, tutti incollati al loro telefonino, impegnati con likes, trend e interazioni così come lo siamo tutti quotidianamento. “Non prendete il messaggio troppo seriamente – scrivono gli autori nella didascalia che accompagna il corto su Vimeo – E’ solo un filmato promozionale che abbiamo realizzato per ridere sulle nostre cattive abitudini tecnologiche”.

Si è rotto lo schermo dell’iPhone? Sarà possibile ripararlo all’Apple Store

danbo_iphone_tuttacronacaSembra che Apple si stia organizzando per offrire alla sua clientela la possibilità di riparare sia lo schermo che altri particolari dei device direttamente negli Apple Store. Da quello che rivelano le fonti, come riporta Tech Genius, l’azienda di Cupertino “fornirà delle speciali macchine per sostituire e calibrare  i touchscreen, sia su iPhone 5s e iPhone 5c. La sostituzione dello schermo costerà 149 dollari per ogni dispositivo , un prezzo sicuramente conveniente per Apple, visto che non sarà più costretta a sostituire l’intero device.” Altre cose che si potranno sostiture direttamente negli Store sarebbero i tasti del volume, il motore della vibrazione, la fotocamera posteriore e il sistema di altoparlanti per iPhone 5s e iPhone 5c. Non dovrebbe mancare molto al lancio ufficiale di questo servizio, visto che le macchine per la sostituzione degli schermi dovrebbero arrivare a giorni.

La casa di Steve Jobs diventa “patrimonio storico”

casa-steve-jobs-tuttacronacaTutti gli Apple-dipendenti conoscono quel numero: 2066. La via è la Crist Drive, a Los Altos, in California. Per tutti gli altri: a quel civico sorge la casa dove i genitori di Steve Jobs si trasferirono nel 1968. E lì si trova il garage dove lui creò i primi 100 pezzi dell’Apple 1. Ora quell’abitazione è stata dichiarata “historic landmark, ossia patrimonio storico dello Stato americano. A decidere che la casa dove il fondatore dell’azienda di Cupertino è cresciuto è stata la Los Altos Historical Commission, che in questo modo ha assicurato che la casa venga mantenuta così com’era all’epoca. Ora servirà il via libera di Patricia Jobs, sorella di Steve, attualmente proprietaria dell’abitazione.

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Apple, abbiamo un problema! La batteria difettosa di alcuni iPhone 5S

iphone-batteria-tuttacronacaEra il 20 settembre quando sul mercato facevano la loro apparizione gli iPhone 5S e 5C. Riguardo alla batteria, si parlava di un’autonomia di carica pari a 250 ore in standby, a 10 ore di playback video e 40 di playback audio. Poco più di un mese e i modelli che hanno riscosso un successo record arrivano anche in Italia. Ma nel frattempo c’è chi lamenta i primi problemi. Era inizio ottobre quando iniziava a circolare la voce che i sensori del 5S fanno cilecca , restituiscono risultati improbabili e comunque incompatibili con quelli degli altri iPhone (e degli strumenti di misurazione analogici). Come ricorda Panorama, è allora che si comincia a parlare di sensor-gate, si teme che il problema abbia a che fare con l’hardware. Ma poi Apple rilascia l’aggiornamento di iOS 7.03 e i sensori prendono a lavorare correttamente. Tutto a posto quindi? No, perchè alcuni utenti notano che i tempi di caricamento in certi casi sono eccessivamente lunghi. Si tratta con ogni probabilità di difetti di produzione, che riguardano solo una porzione minima di dispositivi. La squadra di Tim Cook preferisce però non attendere che la faccenda si gonfi e così invia un comunicato ufficiale al New York Times spiegando che Apple ha riscontrato problema e garantisce un immediato intervento: “Abbiamo recentemente scoperto un difetto di produzione che interessa un numero molto limitato di iPhone 5S che potrebbe determinare un tempo di caricamento della batteria maggiore del normale o portare a un minore tempo di vita” spiega Teresa Brewer, portavoce Apple “Entreremo in contatto con i nostri clienti in possesso di un telefono difettoso e gliene forneremo uno sostituitivo.” Si parla di un problema che riguarda alcune migliaia di esemplari, non molti a fronte dei 9 milioni venduti, ma comunque abbastanza per mettere in difficoltà Apple. Del resto i fan degli iPhone hanno sempre un occhio di riguardo per la batteria, che non possono sostituire, e sono particolarmente sensibili all’argomento.

E’ la mela il marchio più noto al mondo: Apple e Google battono Coca-cola

apple-tuttacronacaLa rivoluzione è in atto e a palesarlo è la nuova classifica Interbrand: tra i cento marchi più noti al mondo, Apple sbaraglia la concorrenza. Al secondo posto Google. “Solo” al terzo Coca-cola. E’ la prima volta che il colosso dei soft drink viene scalzato dal vertice, sotto l’assalto di società riconducibili alla galassia dell’information technology. Seguono a ruota Ibm e Microsoft. Sono queste le cinque aziende con i marchi più forti al mondo. Dopo anni di predominio delle bollicine di Atalanta, ora il mondo dei consumatori dimostra quindi di volere altro: essere al passo con i tempi, ossia, con la tecnologia. Da sottolineare che la Apple è riuscita ad arrivare ai vertici come marchio più ricco (98,3 miliardi di dollari) e conosciuto al mondo anche senza Steve Jobs: a dimostrazione di quanto è stato fatto. Per trovare il primo marchio italiano dobbiamo scorrere le posizioni in classifica: alla 38 Gucci, alla 72 Prada, alla 98 Ferrari. A premiare la qualità, insomma.

iPhone 5S… basta un capezzolo!

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Divertente video per dimostrare che la nuova creatura di Apple, l’iPhone 5S, può essere bloccato e sbloccato anche attraverso il riconoscimento di un capezzolo. La dimostrazione è stata diffusa da un sito di informazione nipponico  Rocket News 24 e ripreso dall’Independent.

Nel filmato, il Touch ID, l’innovativo sistema di sicurezza a impronte digitali Apple, registra e riconosce il capezzolo di un utente. E rimane bloccato quando una seconda persona tenta di accedere al dispositivo nella stessa maniera.

Touch ID non è considerato sistema di sicurezza infallibile. In rete, il team di hacker Chaos Computer Club (CCC) ha già spiegato come violarlo. Tempi duri per il gioiellino di Apple.

Quando Tablet e iPad servono per fare la guerra

siria-tablet-tuttacronacaLa Prima Guerra Mondiale era di trincea, durante la Seconda si utilizzò l’aviazione, in quella del Golfo arrivarono le televisioni. Ogni guerra ha qualcosa che la caratterizza. E lo stesso avviene con il conflitto siriano, dove si utilizzano metodi 2.0, come dimostra lo scatto di Mohamed Asullah per l’agenzia Reuters. Si vede chiaramente come i ribelli siriani ricorrano a nuove tecnologie, come Tablet e iPad. La foto è stata scattata durante i preparativi per sparare un colpo di mortaio durante una scontro a Jobar. Secondo molti utenti di Twitter, l’utilizzo di mezzi tecnologici servirebbe per calcolare l’angolo di tiro. Eliot Higgins, analista di armi di guerra citato da The Times, l’uso di un iPad non è nulla di strano. Infatti, commenta, “si utilizzano anche telefoni cellulari, è una cosa molto comune”.

Arrivano gli ultimi rumors sugli iPhone 5S e 5C: stasera la presentazione

iphone5s-tuttacronacaQuestione di poco ormai: alle 19, ora italiana, l’Apple presentarà nel suo quartier genrale di Cupertino il nuovo sistema operativo mobile, iOS 7, gli iPhone 5S e 5C. Nel frattempo si susseguono i rumors sulle sue caratteristiche. Un sito cinese, CTech, ha riportato che l’iPhone 5S dovrebbe avere una fotocamera posteriore di 8 megapixel (quella frontale dovrebbe essere di 1,2) con doppio flash a Led, in grado di registrare video a 1080p e 120 frame per secondo. Anche la batteria dovrebbe aver subito delle modifiche e la sua durata sarebbe stata incrementata a 250 ore in standby. CTech conferma anche l’introduzione del sensore di impronte digitali: sul tasto home vi sarebbe una sottile corona tattile destinata a leggere il nostro pollice.

Ma certezze al momento non ce ne sono, in effetti neanche sul nome 5S. Anche se per quello che riguarda il 5C sembra che la “C” stia per “Color”, visto che arriverà in più colori diversi: previsti bianco, giallo, verde, blu e rosa. Riguardo il low cost vociferato, sembra probabile che verrà venduto a basso costo solo in Cina. Almeno stando ai siti specializzati. L’iPhone 5C dovrebbe essere, più o meno, un iPhone 5 con una scocca in plastica.

Pronti per scoprire le novità?

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Il design del nuovo Mac Pro scatena l’ironia in rete!

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Apple si è sempre caratterizzata per il suo design, grazie a prodotti esteticamente belli che sono stati in grado di definire degli standard di riferimento. Basti pensare all’iPod o all’iPhone. Però, forse, con il design del nuovo Mac Pro la casa di Cupertino si è spinta troppo oltre, con un oggetto dalle forme talmente particolari che fa pensare a tutto fuorchè a un computer. Ovviamente, la rete non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione così ghiotta e presto hanno iniziato a girare le parodie.

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Arriva lo zoom sul device iOS 7 di Apple

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Apple e le grandi novità… ma l’ultima sorpresa è che con il nuovo device iOS 7 di Apple per la prima volta sarà abilitata una nuova funzione all’App Fotocamera: si potrà zoomare.

Gli utenti quindi potranno decidere di fare un’inquadratura più o meno larga premendo semplicemente su “pinch to zoom”. Lo zoom sarà di circa 2 o 3x. Questa sarà davvero una funzione importante avendo già a disposizione una risoluzione Hd che arriva fino a 1080p. Altra novità sarà la possibilità di scattare una fotografia – un frame dello stesso video in Hd – senza interrompere la ripresa.

Quella strana foto: Obama con i Capi del web…

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Era metà febbraio 2011 e Obama fu ritratto a tavola con i capi del web. La foto fece scalpore per la presenza di Steve Jobs, che fra l’altro appariva in uno degli scatti di spalle e sul quale la stampa statunitense si era sbizzarrita a fare le più fantasiose analisi… Jobs sta bene o Jobs sta male! Se invece di analizzare il Ceo di Apple si fosse prestata più attenzione al fatto che Obama era a tavola con 10 persone ritenuti i veri capi del web e il preside di una delle Università più prestigiose d’America che da sempre fa ricerca per migliorare e ampliare l’offerta della rete, forse ora non ci si stupirebbe poi tanto delle intercettazioni e dei controlli telematici.

Con chi era a cena il presidente Obama? Con i più grandi imprenditori di Silicon Valley… Solo una casualità o il motivo erano le intercettazioni e i controlli? Ecco gli “uomini” con il presidente:

– John Doerr, di Kleiner Perkins Caufield & Byers
– Carol Bartz, presidente di Yahoo!
– John Chambers, CEO di Cisco
– Dick Costolo, CEO di Twitter
– Larry Ellison, CEO di Oracle
– Reed Hastings, CEO di NetFlix
– John Hennessy, presidente della Stanford University
– Steve Jobs, CEO di Apple
– Art Levinson, presidente di Genentech
– Eric Schmidt, CEO di Google
– Steve Westly, fondatore di Westly Group
– Mark Zuckerberg, CEO di Facebook

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Uno sguardo a… crumble di mele.

La ricetta la trovi QUI!

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Documentario su Steve Jobs

Steve Jobs a Stanford University

Ashton Kutcher è Steve Jobs in… jOBS di Joshua Michael Stern

Gente di Palo Alto… Steve Jobs

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Uno sguardo a Palo Alto… la casa, l’interno

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Uno sguardo a Palo Alto… la casa, esterno!

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Uno sguardo a… PALO ALTO, California.

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Il mistero delle foto rubate dell’Ipad 5

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Le foto ci sono e circolano nella rete… ma saranno vere? Questo è il dubbio del sito Gizmodo che raccomanda ai suoi lettori di non considerare queste foto come oro colato, anche se vengono da un sito molto affidabile come Nowhere Else che già in passato aveva dato l’anteprima dei nuovi connettori e dell’alloggiamento della nano-SIM di iPhone.

Se queste foto si rivelassero autentiche, iPad 5 sarebbe un po’ più stretto dell’attuale iPad e con i bordi smussati.  La data d’uscita è quasi impossibile da definire anche se secondo alcuni la produzione è stata avviata e il tablet sarà sul mercato prima dell’estate. Secondo altri, anche se l’Ipad, fosse disponibile probabilmente la Apple opererà una politica di strategia e lo farebbe uscire in autunno per poi massimizzare le vendite anche in vista del Natale.

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Un anello per controllare la tv… Rivoluzioni dalla mela!

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Il rumor ha iniziato a invadere il Web nel primo pomeriggio e ora arrivano delle conferme, se così si possono definire, lievemente più solide: oltre a iTV, la smart TV di Apple, dalle parti di Cupertino sarebbe in via di sviluppo anche un iRing. A ipotizzarlo Brian White, analista di Topeka Capital Markets.

Secondo l’esperto, iTV rivoluzionerà per sempre il mondo dell’intrattenimento da salotto. Il televisore intelligente targato mela morsicata sarà dotato di funzioni mai presentate dai competitor, vedrà un’apposita versione di iOS e consentirà di gestire facilmente qualsiasi esigenza domestica, dalla visione di contenuti in diretta alle trasmissioni via cavo o satellite, dai videogiochi di App Store alla navigazione Web. Per farlo, oltre alla possibile presenza di Siri, l’utente potrà avvalersi di un singolare anello.

Chiamato ipoteticamente iRing, non è nient’altro che un sensore di movimento indossabile, pensato per comunicare con iTV e tradurre gli spostamenti dell’utilizzatore in comandi a schermo. In altre parole, basterà puntare il dito per accedere al proprio show preferito, avviare un gioco o iniziare una videoconferenza con un amico lontano.

Accanto alla smart TV e al suo singolare telecomando indossabile, pare che Cupertino sia al lavoro anche su una iTV Mini, una sorta d’estensione delle funzioni del modello di base per gli altri locali di casa. Così scrive White:

«Essenzialmente crediamo che le iTV Mini saranno in grado di catturare i contenuti dell’iTV principale da 60 pollici sino a una distanza di 200 metri, permettendo all’utente di fruire di funzioni iTV in cucina, in lavanderia, nel garage, nella camera da letto, in giardino e via dicendo. Crediamo che Apple possa distribuire una iTV Mini per ogni singola ITV, ma altre opzioni pacchetto potranno includere fino a quattro schermi aggiuntivi.»

Il lancio di iTV, di cui da Cupertino non si ha alcuna conferma, dovrebbe avvenire nella seconda parte del 2013, probabilmente a ridosso delle feste natalizie. Di un televisore targato Apple se ne parla ormai da un biennio, ma solo quest’anno il rumor si è fatto particolarmente insistente e appetibile. Pare che la fase di sviluppo sia ormai più che avanzata e la produzione effettiva sembra inizierà in autunno. Non resta che attendere, di conseguenza, altre indiscrezioni provenienti da analisti e distretti produttivi.

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Ecco l’Ipen!

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Una penna basata su iOS? E’ una delle idee depositate da Apple. Conterrebbe un Gps e capacità telefoniche e quindi di connessione al web, e anche un display parzialmente touch. Un accelerometro garantirebbe il riconoscimento della scrittura anche “in aria” e sarebbe dotata di funzioni di riconoscimento e lettura vocale. Sarà mai prodotta? Chissà, ma intanto Apple ha protetto l’idea.

Ospedale per Belen!

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Belen Rodriguez è in ospedale. A rivelarlo, il sito della rivista Vanity Fair, secondo il quale la showgirl argentina sarebbe stata ricoverata in clinica due giorni fa, il 6 marzo: nulla di grave, ma i medici avrebbero prescritto alla compagna di Stefano De Martino riposo assoluto per qualche giorno.
La Rodriguez ha continuato peraltro negli ultimi giorni a pubblicare status e foto su Facebook, sintomo del fatto che le sue condizioni di salute non sono comunque gravi.
Belen, al settimo mese di gravidanza, non parteciperà dunque, con ogni probabilità, alla seconda semifinale di Italia’s got talent, lo show in onda il sabato sera su Canale 5. La nascita del piccolo Santiago è prevista per fine aprile.

Telefonare o mangiare? Telefonare e mangiare!

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In un mondo dove regna la solitudine arriva la scodella-telefono. Pausa pranzo e nessuno con cui fare 4 chiacchiere… Che fare? A questo problema ha risposto l’azienda giapponese Miso Soup Design, che si è impegnata a creare un’innovativa scodella  in grado di sorreggere l’iPhone, grazie ad un piedistallo in cui il gioiellino Apple si inserisce perfettamente. In questo modo sarà possibile mangiare tranquillamente, rimanendo in contatto con chi si desidera; nel caso in cui si preferisca mangiare indisturbati, si ha sempre la possibilità di navigare comodamente in Internet, guardare qualche video su YouTube oppure utilizzare le nostre applicazioni preferite. Il tutto senza fare il benché minimo sforzo, tanto ci pensa la curiosa scodella a farci da appoggio. Le sorprese non finiscono, ovviamente: sì, perché una volta che il nostro piatto è stato consumato e di conseguenza la scodella rimane vuota, questa funge come una sorta di amplificatore passivo per gli altoparlanti, in modo tale da aumentare nettamente la qualità dell’audio. Una trovata assai ambigua, che per molti verrà presa come una banalità mostruosa, mentre per altri risulterà un’idea interessante da acquistare.

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Gay… l’hi tech gli va incontro!

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L’HI-TECH è per l’amore universale. E soprattutto per il matrimonio senza barriere di sesso. Duecento aziende americane chiedono insieme alla Corte Suprema di revocare il Defense of Marriage Act che definisce il matrimonio esclusivamente come unione tra uomo e donna. Tra di loro figurano Apple, Microsoft, Google, Starbucks, Amazon e Thompson Reuter. Insomma tutti i grandi nomi della Silicon Valley, uniti contro una legge federale che impedisce alle coppie omosessuali di avere gli stessi diritti di quelle etero.

Un problema solo apparentemente di ordine civile, ma anzi uno scenario che si riverbera sulle dinamiche aziendali. Già in passato Google aveva fatto pressione sui governi con l’iniziativa Legalize Love, per l’importanza del tema senza dubbio, ma anche perché il mancato riconoscimento di diritti, con dipendenti gay che si spostano per il mondo senza veder riconosciuta la loro unione in molti paesi, può incidere sulle possibilità di business dell’azienda.

La ‘protesta’ delle grandi aziende contro la legge sul matrimonio anticipa quella di un gruppo di impiegati, alcuni delle stesse società, i quali presenteranno alla Corte un documento che mette in discussione un’altra legge, la Proposition 8 della California che mette al bando le unioni gay. Nel documento presentato dalle aziende, si sostiene come il Defense of Marriage Act costringa i datori di lavoro di riservare un trattamento diverso ai loro impiegati a seconda se siano sposati con una persona dello stesso sesso o meno. “La legge – si legge – impone alle aziende di discriminare, a volte andando contro la loro stessa policy aziendale, quando di tratta di materia di assicurazione sanitaria e altri benefit”.

Attacco hackers: Cina si discolpa e spunta la pista dell’est Europa

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Non sarebbe partito dalla Cina, ma forse dall’est Europa l’attacco degli hackers contro Twitter, Facebook e Apple. Dopo che la Cina ha negato qualsiasi suo coinvolgimento nella vicenda ed escluso che una cellula segreta dell’esercito cinese avesse messo a punto l’attacco informatico agli Usa, il dito si sposta verso l’Est Europa. Geng Yansheng, ha dichiarato che le forze armate cinesi non hanno mai appoggiato alcun attacco informatico, aggiungendo anzi che le leggi cinesi vietano qualsiasi attività che possa violare la sicurezza informatica. La denuncia contro Pechino è arrivata dalla società americana di sicurezza informatica Mandiant che, in 75 pagine, ha spiegato come i membri dell’Unità 61398 – corpo scelto dell’esercito cinese con sede a Shanghai – abbiano rubato dati e creato problemi ad industrie di ogni genere. Il portavoce del ministero cinese ha puntualizzato che il rapporto di Mandiant è da considerarsi privo di fondamento in quanto conclude che l’attacco informatico è venuto dalla Cina solo attraverso la scoperta del collegamento con indirizzi Ip in Cina.  “Per prima cosa – ha detto Yansheng – è noto a tutti che l’usurpazione degli indirizzi Ip altrui sia un metodo che viene utilizzato per condurre attacchi informatici. Accade ogni giorno. In secondo luogo non vi è stata alcuna definizione chiara e coerente su che cosa si intenda per attacchi informatici. Infine l’attacco cibernetico è transnazionale, anonimo e ingannevole e la sua vera fonte è spesso difficile da identificare”.

Apple in ogni modo rassicura che il numero di Mac dei suoi dipendenti colpiti dall’attacco è “limitato” e. non vi sono nemmeno le prove che “dati riguardanti Apple siano stati rubati”. Sul sito AllThingD del Wall Street Journal, la Apple “è in contatto con le forze dell’ordine nel tentativo di trovare la fonte della violazione al sistema”. Il gruppo di Cupertino ha anche aggiunto che renderà disponibile online un software per i Mac, dove è installato Java, che impedisca ai clienti di essere colpiti da attacchi informatici simili.

Il baco nella mela… hackers alla Apple!

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Dopo Facebook, anche Apple è stata vittima di un attacco hacker. Lo conferma l’azienda spiegando che solo “un piccolo numero di Mac” dei suoi dipendenti è stato preso di mira. I pirati informatici avrebbero sferrato l’attacco sfruttando una falla in Java. “Stiamo lavorando con le autorità”, ha sottolineato Cupertino, spiegando che per i Mac dove è installato Java sarà messo a disposizione un aggiornamento dell’antivirus.

 

Risorge il Tamagotchi!

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Il Tamagotchi, il cucciolo digitale che nel 1996 spopolò in tutto il mondo, sta per tornare. Ma al momento solo sugli smartphone Android. Con una app disponibile a partire da oggi. Come nel gioco originale, l’app chiede all’utente di prendersi cura di un cucciolo virtuale premendo pulsanti che simulano attività come dargli da mangiare, sgridarlo e farlo giocare.

L’applicazione, che in futuro sarà disponibile anche per i dispositivi Apple, contiene diversi personaggi che è possibile fare entrare in gioco man mano che si procede, svariati sfondi e colori per i gusci. Saranno due le modalità di gioco: quella classica e un’altra in cui l’utente può giocare a morra cinese con il suo Tamagotchi. La versione base della app è gratuita, mentre quella senza avvisi pubblicitari costa 99 centesimi. Sync Beatz, che ha ricevuto l’autorizzazione da Bandai a trasferire il videogioco su una app, ha scelto per la sua creazione il nome ‘Tamagotchi L.i.f.e.’, dove L.i.f.e. sta per ‘love is fun everywhere’

Troppi suicidi in fabbrica cinese e così si apre ai sindacati.

La Foxconn fa componentistica per Apple, Hewlett Packard e Sony. E’ entrata al centro della bufera quando Apple ha scoperto che alcuni dei giovanissimi dipendenti si erano suicidati e molti avevano tentato di farlo. Così la Fair Labor Association ha costretto l’azienda ad aprire ai sindacati.

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Scoperti minori nelle fabbriche dei fornitori della Apple

 

Sono 11 le fabbriche cinesi in cui sono stati scoperti a lavorare dei minori. Da Cupertino la risposta è stata immediata “non lo tolleriamo!” gothic_nails_selective_coloring_apples_2480x3508_wallpaper_Wallpaper_2560x1920_www

NY e San Francisco salgono i furti ma solo per i prodotti Apple. Colpa della Mela!

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Il fascino francese rapisce “l’uccellino”: apre Twitter France Sas

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Apple vs Samsung: possibile riduzione multa. Giuria ha sbagliato conti

Dow Jones a +0,64 nella giornata in cui Apple al peggior calo dal 2008

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Nomi per neonati hi tech: Apple, Mac e Siri

E’ ormai di moda negli States chiamare i propri figli Apple, Mac o Siri. In Egitto anche Facebook. Noi li chiameremo Dittatura e Pierluigi!

Avete nomi da proporre?

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Apple affila le armi: Altre 6 denunce contro Samsung, per violazione di brevetti.

La Mela paga poche tasse

Dopo Starbucks, Facebook e Google, non poteva certo manca Apple. Infatti come le altre aziende sembra che l’azienda di elettronica paghi meno del 2% di tasse al di fuori degli Usa. La Bbc riporta che sono stati versati “solo”  713 milioni di dollari su un imponibile di 36,8 miliardi. Che voi ci crediate o no questo non implica però un reato … E’ solo un dato di fatto!

 

In fila per il mini Ipad

E’ l’indisincrasia tutta italiana. Appena esce un nuovo “giocattolino” elettronico, gli italiani che sia tempo di crisi o no, che sia il ponte di halloween o meno, si affollano sempre e comunque davanti ai negozi per comprarlo. Oggi è stata la volta del mini Ipad della Apple. A Milano, nel negozio di Carugate, già dalle prime ore del mattino c’è stata la fila per possedere “quell’oscuro oggetto del desiderio”

 

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