Forte scossa in Austria, molta paura ma nessun ferito

austria-sisma-terremoto-tuttacronacaUn terremoto di magnitudo 4,2 sulla scala Richter si è verificato oggi nel Nord-Est dell’Austria ed è stato avvertito anche nella capitale austriaca. Lo si è appreso dal Centro di metereologia e geodinamica austriaco. L’epicentro della scossa, registrata alle 15.17, è stato individuato a una trentina di chilometri a sud-est di Vienna. Non si ha notizia di danni. Paura a Vienna e su gran parte dell’Austria centro-orientale.

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L’insolita campagna pubblicitaria: “prova la tua bara”!

prova-bara-tuttacronacaQuale azienda non crea una una campagna per far provare il proprio prodotto ai clienti e mostrargliene i benefici, sperando d’invoglierli all’aquisto? E’ quello che ha organizzato anche una società di Innsbruck, che ha lanciato la “Bestattung backstage”. La particolarità è che si tratta di un’agenzia funebre che mette a disposizione sarcofagi veri e propri da provare e testare personalmente per capire quale delle bare in catalogo siano migliori per il proprio trapasso. Non solo: se nessun prodotto dovesse soddisfarli, c’è anche la possibilità di farne una su misura. Una “prova materasso” che, dicono gli organizzatori, ha anche lo scopo di esorcizzare, o almeno ridurre, la paura della morte.

Si è tolto la vita dandosi alle fiamme il bracconiere austriaco

bracconiere-morto-austriaErano puntati tutti su di lui gli occhi dell’Austria oggi. Sul bracconiere che si è barricato nel suo maso dopo aver ucciso tre agenti e un infermiere che era accorso a prestar soccorso. La polizia autriaca ha ora reso noto che l’uomo è stato trovato morto nella sua fattoria, nei pressi di Melk, ad Annaberg, una zona rurale a un centinaio di chilometri da Vienna. Qui si è suicidato dandosi fuoco. Il ritrovamento del cadavere carbonizzato è avvenuto dopo una perlustrazione durata circa 5 ore nel suo podere.

Bracconiere asserragliato in una fattoria in Austria: 4 morti

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E’ pesante il bilancio delle vittime uccise dal bracconiere che da ieri sera è barricato in un maso di Annaberg, una zona rurale a un centinaio di chilometri da Vienna. L’uomo ieri sera aveva ucciso due poliziotti che l’avevano fermato e un paramedico di un’ambulanza che era accorsa. All’alba la zona è stata circondata da circa 100 agenti dell’unità speciale dell’esercito, che hanno trovato il cadavere di un terzo poliziotto che era stato preso in ostaggio.

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Tutto era iniziato con un inseguimento ieri sera quando, il bracconiere, era stato scoperto e si era dato alla fuga a bordo di un auto  nei pressi di Annaberg. La vettura poi era finita in un fosso e l’uomo, sceso dall’auto, ha iniziato a sparare contro la polizia e contro l’autoambulanza che era arrivata per soccorrerlo. Poi si è dato di nuovo alla fuga e arrivato a un posto di blocco, ha aperto di nuovo il fuoco, uccidendo un poliziotto e prendendone in ostaggio un altro, che poi è stato rinvenuto morto. Alla fattoria dove si trova attualmente, il bracconiere ci è arrivato rubando l’auto della polizia. Sembra anche che all’uomo, fosse stata ritirata la licenza di caccia già da alcuni anni, poiché lasciava gli animali morti per le strade.

L’acqua benedetta è contaminata da batteri fecali

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Molte persone credono che l’acqua santa ha proprietà curative, ma la nuova ricerca suggerisce che potrebbe effettivamente fare più male che bene. Gli scienziati hanno scoperto che il 86 per cento dei campioni di acqua prelevate da fonti sacre contiene batteri fecali. I ricercatori austriaci hanno anche scoperto che le acquasantiere delle chiese contengono alti livelli di batteri e che nessuna delle sorgenti sacre da loro analizzate potrebbe essere considerata sicura tanto da poter bere l’acqua che sgorga. I ricercatori, che operano presso l’Istituto di Igiene e Immunologia Applicata all’Università di Medicina di Vienna, hanno analizzato l’acqua in 21 sorgenti sacre austriache, e in 18 diverse acquasantiere di Vienna, in diversi momenti durante l’anno. Hanno così scoperto che in ogni millilitro di acqua santa ci sono stati fino a 62 milioni di batteri. Hanno anche scoperto che più una chiesa o un luogo sacro sono visitati e più facile (come è prevedibile) che vi sia una maggiore concentrazione di batteri nelle acquasantiere. Nell’acqua santa non ci sarebbe solo il batterio fecale, ma anche l’escheria Coli, gli  enterococchi e alcune sarebbero contaminate anche con Campylobacter che può causare diarrea infiammatoria. Alcune sorgenti sacre sarebbero poi contaminate da nitrati provenienti dall’agricoltura, tali nitrati renderebbero quindi l’acqua non potabile. Gli scienziati quindi hanno pregato i religiosi e le autorità di apporre cartelli per evitare che i fedeli bevano queste acque: “Abbiamo bisogno di mettere in guardia le persone affinché non bevano da queste fonti” così ha affermato il dottor Alessandro Kirschner, microbiologo presso l’Università di Medicina di Vienna. Sempre il Dr Kirschner ha detto che le sorgenti sacre hanno spesso ottenuto la loro fama di acque miracolose e potenzialmente che potessero anche avere proprietà in grado di operare alcune guarigioni  soprattutto nel periodo del Medioevo, ma da allora le cose sono ben diverse. Molte acque in città infatti, nell’epoca medievale, erano contaminate e spesso chi si recava alle sorgenti nei boschi e lontano dai centri abitati poteva avere giovamento da quelle acque che all’epoca erano più pure. Così nei secoli la reputazione di alcune fonti si è ampliata e ha dato poi vita a quelle che oggi sono considerate acque miracolose. In realtà invece oggi, si è in una condizione completamente diversa, dove le acque minerali o le acque potabili sono costantemente controllate e quindi prive di rischio.

Valanga di polemiche per ristabilire la pena di morte

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E’ il multimiliardario leader populista, Frank Stronach, in Austria a voler rilanciare la pena di morte per i killer di professione. Poi la marcia indietro per spiegare che nell’intervista rilasciata oggi lui stava esprimendo solo un’opinione personale, non   inclusa nel programma del suo partito, Team Stronach, che si candida quest’anno per la prima volta.

«Per crimini di mafia e terrorismo dovrebbe esserci zero tolleranza in politica», ha detto Stronach aggiungendo di avere comprensione per i paesi che hanno ancora la pena capitale.

Ma molti colleghi del partito hanno precisato la loro distanza dal leader anche perché in Austria la pena di morte è stata cancellata 45 anni fa e da allora nessun politico ha mai pensato alla sua reintroduzione. L’ultima esecuzione è datata  24 Marzo 1950.

 Sarà stato un passo falso in campagna elettorale?

Lo spot Mercedes tira in ballo Hitler? Solo il video di alcuni studenti…

mercedes-hitler-tuttacronacaFine 1800 circa. A Branau am Inn, in Austria, una grossa berlina metallizzata, uscita dalla fabbrica di Stoccarda, fa la sua apparizione lasciando meravigliati i residenti. Sembra non esserci nessun rischio per gli abitanti, come dimostra il fatto che l’auto si arresta prima d’investire due bambine che giocano. Alla fine, però… Non è la trama di un film sulla falsariga di Ritorno al Futuro. Non è neanche il nuovo spot della Mercedes. Nonostante così possa sembrare. Nel video, infatti, sembra essere messo in risalto il sistema di frenata automatica dell’auto, così come la casa automobilistica tende a mettere l’accento sugli avanzati sistemi di sicurezza montati sulle vetture. Il filmato altro non è se non la tesi realizzata da un gruppo di studenti dell’accademia del cinema di Ludwigsburg. E se la rete apprezza, la Mercedes sembra non impazzire per la clip, tanto che gli studenti Tobias Haase, Jan Mettler e Lydia Lohse hanno dovuto evidenziare nel filmato che non esiste nessuna correlazione con la casa automobilistica tedesca. Ma quello che ci si chiede osservando fino alla fine, è cosa potrebbe essere accaduto se il dittatore più sanguinario della storia avesse avuto un destino diverso. Nel video infatti, ambientato nel paese natale di Adolf Hitler, appare anche un bambino che gioca con il suo aquilone e davanti al quale l’auto non si blocca. Solo in seguito scopriamo che il nome del giovane è proprio Adolf. Una riflessione finale, anzi due, sono d’obbligo: come sarebbe il mondo se le macchine avessero un’anima? E dove andremmo a finire se la tecnologia potesse decidere su vita e morte?

Aereo s’inabissa sulla pista di Olbia, scalo chiuso fino alle 16.

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Ha riaperto da poche ore lo scalo di Olbia dopo che un aereo-taxi con due piloti a bordo proveniente dall’Austria, a causa di un’anomalia nell’impianto frenante, ha “bucato” la pista con il carrello dopo che le gomme erano scoppiate. Il velivolo ha così occupato per 3 ore l’unica “runway” dello scalo che si è trovato costretto a restare chiuso fino alle 16 quando con i mezzi speciali l’aeromobile è riuscito finalmente a esser trainato fino a una piazzola di sosta. Il bilancio dell’aeroporto sardo in una domenica di partenze e ancora di qualche arrivo  per l’esodo estivo è stato drammatico: 20 voli in ritardo, 2 cancellati e 7 dirottati su altri scali.

 

Morti in montagna: a 3000 mt muore alpinista colpito da sassi.

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Altre vittime in montagna dove un alpinista altoatesino è morto, colpito da una scarica di sassi staccatasi dalla vetta, mentre compiva un’escursione a quota 3.250 sui monti della Valle Aurina ai confini con l’Austria. La disgrazia è avvenuta nel pomeriggio sul Monte Lovello. L’alpinista stava scalando insieme ad altri due compagni  quando, a causa di avverse condizioni meteo, dalla vetta sono caduti alcuni sassi che hanno centrato l’uomo che si è accasciato a terra, esanime ma ancora in vita. I soccorsi non sono riusciti ad arrivare, in particolare l’elicottero  della protezione civile non è riuscito ad atterrare per le proibitive condizioni del tempo e per una forte nebbia che avvolgeva l’intera zona. Gli uomini del soccorso alpino sono sbarcati dal velivolo in un rifugio e poi hanno raggiunto il posto dell’incidente a piedi. L’altoatesino è però deceduto poco dopo il loro arrivo. A causa della forte nebbia non è stato possibile trasferire a valle la salma, che è stata composta in quota e che sarà traslata a valle domani.

Altro incidente si è invece registrato sulle Alpi Marittime  dove un escursionista di 31 anni, Michele Brenta, è stato trovato morto dalle squadre del Soccorso Alpino della Valle Gesso.   L’uomo era partito ieri da Valdieri (Cuneo) per un’escursione solitaria. A dare l’allarme era stata la sua fidanzata, che non lo aveva visto rientrare.

Infine è stata ritrovata la coppia di escursionisti francesi dispersi dopo essere partiti ieri mattina per un’escursione lungo il sentiero attrezzato Amalio Da Pra, a Domegge di Cadore, nel bellunese. Ieri sera intorno alle 20 il gestore del rifugio Baion, sul versante sud delle Marmarole nel comune di Domegge di Cadore, ha segnalato il mancato rientro della coppia. I due, un uomo e una donna cinquantenni, erano partiti in mattinata per un’escursione lungo il sentiero attrezzato Amalio Da Pra ed erano attesi di nuovo per cena e pernottamento. I due, passata mezzanotte, sono stati ritrovati al bivacco Fanton, nel terriorio di Auronzo. La coppia, che non ha saputo spiegare il giro fatto, aveva completamente sbagliato sentiero, scavalcando il confine. Sono quindi stati avvisati i gestori del rifugio Baion che i due stavano bene e avrebbero passato la notte in bivacco e fatti rientrare i soccorritori ancora in ricerca.

Matuzalem rimane al Genoa e vola in ritiro con la squadra

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Anche Francelino Matuzalem si è imbarcato sul volo che ha portato il Genoa nel ritiro di Neustift, in Austria. Il giocatore è arrivato a Genova stamani con il primo volo da Roma. La Lazio, che mantiene la proprietà del cartellino, infatti ha concesso il nullaosta per permettere di inserire il centrocampista tra i convocati del Genoa. Nei prossimo giorni verrà formalizzata l’operazione del trasferimento.

Guardare Vienna dall’alto: la Donauturm

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E’ morto 10 anni fa, il 13 giugno 2003, l’architetto austriaco Hannes Lintl, creatore, nel 1964, della Donauturm di Vienna. La Torre sul Danubio venne realizzata in occasione della Mostra Internazionale del Giardino ed è diventata una famosa attrazione turistica. Situata nel centro del Donaupark, con i suoi 252 metri di altezza, la torre è uno dei più alti edifici di Vienna. Salendo i suoi 779 scalini, si raggiunge la piattaforma panoramica, a un’altezza di 150 metri, a cui conducono anche due ascensori.

 

Il caso Don Panino non si ferma più!

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Ormai il caso di Don Panino è diventato internazionale. Anche se il locale di Vienna, ora è chiuso, il sito è stato messo offline dopo le polemiche, il tam tam invece continua e  grazie all’intervento di Sonia Alfano, ora è  sotto la lente del Parlamento europeo. ” Nessuno può fare affari offendendo le vittime della mafia. Ho ricevuto tantissime comunicazione di indignazione contro il locale di Vienna. E’ un’iniziativa scandalosa, che io ripugno” così ha argomentato l’Alfano, figlia di una vittima di mafia. Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si è mobilitato, così come la sorella di Giovanni Falcone e il fratello di Peppino Impastato, che ha minacciato una querela da 1 milione di euro.

 L’esperto di marketing, di origini italiane ma olandese di nazionalità, ora vivrebbe in Puglia, e ha preferito non rivelare il suo vero nome. “Non volevo offendere nessuno. Un cliente mi ha chiesto di lanciare un prodotto attrattivo, ed ho ideato la campagna di Don Panino seguendo questa indicazione. Non è colpa mia se all’estero si associa all’Italia solo la mafia, la pasta, la pizza e Berlusconi. A Vienna c’è una catena di parrucchieri che si chiama capelli mafia”. L’uomo ha poi contattato i proprietari del negozio di Don Panino, chiedendogli di rimuovere i nomi degli eroi dell’antimafia, Giovanni Falcone e Peppino Impastato, dalla lista del menu. “Non volevamo offendere nessuna di queste personalità, in alcun modo”.

Bisogna ricominciare forse a insegnare il senso civico sin dalle scuole elementari se non si trova offensivo usare il nome di Giovanni Falcone per un panino che sarà: “grigliato come un wurst” o Impastato definito “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”.

I media pugliesi indicano infatti come probabili proprietari di Don Panino Julia e Marco Marchetta, due fratelli  tornati a vivere in Italia dopo essere nati in Austria,  che ora hanno deciso di vivere nella cittadina di San Donaci. I due smentiscono di essere i proprietari, ma la società è registrata proprio nel piccolo comune salentino. Il negozio Don Panino è stato chiuso, e mentre fino alla fine di settimana scorsa era possibile ordinare i panini dello scandalo via internet, ora invece anche il sito è finito offline. Resta aperta solo una pagina Facebook, più che altro per l’indignazione di chi vuole commentare una tale vicenda.

Alcuni italiani si devono sempre far riconoscere per la mancanza di stile in giro per il mondo? Così permetteremo sempre di farci irridere all’estero come popolo, perché siamo noi i primi a “mancare di rispetto” verso gli eroi del nostro paese e a rinnegare le nostre origini irridendole. Che vergogna!

Quello schifo di panino viennese fatto sulle vittime della mafia

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Si chiama “Don Panino” ed è un pub di Vienna che utilizza i nomi dei boss di Cosa Nostra, ma soprattutto delle vittime della lotta alla mafia per dare il nome ai suoi panini. Alcuni parlano di “cattivo gusto”, ma il fenomeno è molto più grave. Accanto al Don Corleone troviamo anche Don Falcone e Don Peppino (Impastato). Naturalmente il piatto che spopola poi è “pasta mafia”, ancora una volta per denigrare una delle grandi eccellenze alimentari italiane in ambito internazionale? Avvicinando la parola mafia alla pasta, gli austriaci hanno calpestato i grandi imprenditori italiani, coloro che grazie alla qualità dei nostri grani e all’esperienza di una tradizione alle spalle portano questo prodotto in tutto il mondo.

Ma il razzismo e l’offesa dei viennesi contro chi ha dato la vita per la lotta alla mafia non si ferma al nome, ma continua nella descrizione di ogni Panino. Così Don Peppino pesto, olive e pollo da 4 euro e 50 è descritto come  “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”. La descrizione più agghiacciante è quella che descrive Don Falcone “Si è guadagnato il titolo di più grande rivale della mafia di Palermo, ma purtroppo sarà grigliato come un wurst”.

Molti cittadini italiani a Vienna hanno chiesto all’ambasciata di intervenire e stanno raccogliendo firme sulla piattaforma Causes per boicottare il pub, ma per il momento il “menù dell’orrore” è ancora disponibile presso il locale.

Qualcosa di agghiacciante su cui l’Europa dovrebbe intervenire immediatamente. E’ inconcepibile che si possa tollerare un affronto del genere agli uomini che hanno dato la vita per lottare contro la mafia e ora si ritrovano in un menù tra boss mafiosi e descrizioni oscene. E in attesa dell’Europa che cosa fa il nostro ministro degli esteri di fronte a un fatto di tale gravità e di così tanta volgarità? E il nostro presidente del Consiglio? Si dovrà muovere il Presidente Napolitano, presidente del Consiglio Superiore della Magistratura per togliere questo affronto a Falcone e Impastato? Come si permette l’ignoranza dei trogloditi a infangare gli italiani senza che alcuna voce si sia ancora mossa?

Lo chiede anche Michele Anzaldi del Pd “Chiedo al ministro degli Esteri Emma Bonino, di convocare al più presto l’ambasciatore austriaco affinché dia chiarimenti sulla vicenda del pub di Vienna pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, che dileggia e offende oltre ogni limite la memoria delle vittime della mafia.  Nella lista figurano addirittura personalità della statura di Giovanni Falcone e storie di gioventù spezzata come quella di Peppino Impastato, commemorato proprio pochi giorni fa nell’aula di Montecitorio, in occasione dell’anniversario della sua barbara uccisione. Scherzare e offendere per fini commerciali la memoria di pagine drammatiche del nostro Paese, tuttora purtroppo ancora vive, non è cosa che ci si sarebbe aspettati da un paese civile come l’Austria. Si tratta di un grave incidente e  l’Italia deve pretendere scuse ufficiali e il ritiro immediato di qualunque scritta che possa offendere L’Italia e i familiari delle vittime”.

Nel menù compaiono anche:

Don Costello: il possente Calabrese amava ai suoi tempi gustose specialità come la porchetta

Don Greco: nato a Roma dopo la sua aderenza al Cosa nostra, sviluppò una predilezione per le melanzane grigliate (in realtà Michele Greco nacque  Croceverde-Giardina una frazione di Palermo, morì poi a Roma. Non sanno neppure mettere il luogo di data esatto?)

Don Buscetta: l’uomo che diede una gloria ambigua a Palermo, aveva una predilezione per le verdure grigliate vegetariane, ma fatte ad arte secondo lo stile siciliano.

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Lo spettacolare fiume di neve!

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Una valanga spettacolare, probabilmente causata dalle precipitazioni dei giorni passati, che è scesa a valle nell’area sciistica Nordkette – Innsbruck del Tirolo nella giornata di sabato e che ha creato un vero e proprio “torrente nevoso” lungo il percorso. Il fenomeno è conosciuto come valanghe di neve bagnata e si verifica quando si formano grani di neve di medie dimensioni, tra i quali si infiltra l’acqua, che favorisce il loro spostamento verso valle. L’effetto lo si può ammirare in questo video.

Il maltempo piega l’Europa… ma c’è chi si rialza!

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Tre vittime e tre dispersi nella Repubblica Ceca, un morto e due dispersi in Austria, due dispersi in Germania. Il maltempo non dà tregua e il bilancio si è aggravato, con decine di persone evacuate anche da un ospedale a Praga, dove il fiume Moldava è straripato in alcun punti mentre Danubio e Reno sono già esondati in vari punti. A fare le spese del maltempo, a  Praga, anche la metropolitana, con otto fermate chiuse e preoccupa anche la situazione dello zoo, già duramente colpito dalle alluvioni nel 2012 e da dove alcuni animali sono già stati evacuati. Ma l’allarme rimane anche in Germania, con il Danubio che ha inondato il centro storico di Passau, nel sudest del Paese al confine con l’Austria e altre situazioni allarmanti di inondazioni vengono segnalate a Chemnitz, Rosenheim e Tubinga. All’opera anche l’esercito, impegnato in alcune delle zone piu’ direttamente minacciate dall’acqua alta mentre smottamenti e frane hanno costretto alla chiusura di vari tratti stradali e autostradali, amcora più grave se si considera che anche la circolazione ferroviaria è interrotta su alcune linee.  In Austria evacuate più di 300 persone a causa dello stato di allerta decretato in gran parte delle province occidentali del Vorarlberg, del Tirolo e di Salisburgo, così come nella provincia dell’Alta Austria. Interrotto anche il traffico a causa di frane in molte parti delle province di Salisburgo e del Tirolo. A Linz, nel nord del Paese, il Danubio è in piena e i vigili del fuoco hanno chiuso al traffico diverse zone della città.

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Intanto è arrivato l’annuncio del commissario Ue alle Politiche regionali, Johannes Hahn: “L’Europa è pronta ad aiutare Austria, Repubblica Ceca, e Germania, duramente colpite dal maltempo e dalle inondazioni con le risorse del fondo Ue per la solidarietà”. Ha poi precisato: “In questa fase i Paesi non hanno fatto domanda, ma hanno dieci settimane per formularla e crediamo che tale domanda verrà sicuramente accolta”. Ma se l’Europa è in ginocchio, c’è anche chi cerca il lato ludico nella situazione. E’ il caso di un ragazzo che, nella cittadina di Chemitz, ha approfittato dello specchio d’acqua creatosi per improvvisare una sessione di surf.

Quell’irriverenza viennese che rischia di trascinare l’Austria nel baratro

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«Per non finire come l’Italia. Il Tirolo deve restare governabile»

Forse gli Austriaci non sanno che se Berlusconi è uno dei grandi mali dell’Italia, probabilmente il Partito Popolare Austriaco con i suoi scandali sul latte contaminato non è da meno… quindi se l’Austria non si troverà mai come l’Italia, cosa che auguriamo loro, magari qualche esame di coscienza sulla classe politica nazionale dovrebbe farlo. Soprattutto dovrebbe farlo chi si sente europeo prima che austriaco. Chi ha il coraggio di guardare il resto d’Europa e magari da cittadino del mondo prima che  austriaco, dovrebbe provare a farsi un esame di coscienza e pensare che chi inneggia oggi contro l’Italia domani potrebbe anche inneggiare contro una sua stessa idea. Chi semina odio, chi discrimina gli altri può continuare a governare in Europa dove se c’è la crisi a Cipro rischiano anche i governi austriaci? Lo si capirà che il nazionalismo più retrogrado non ha senso di esistere perché mina i propri cittadini? Che dare contro all’Italia non risolve il male dell’Austria?

L’immagine che propone quindi non è dannosa per noi italiani, ma per la politica cieca e sorda che Österreichische Volkspartei farà nella propria patria!

Le polpette di cavallo dell’Ikea!

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C’è, non c’è, c’è di nuovo! Le polpette dell’Ikea sono sotto stretta osservazione da alcuni giorni. Test che smentiscono e affermano. Alla fine c’è la conferma definitiva: tracce di carne di cavallo sono state trovate nelle polpette Ikea. Lo ha comunicato il produttore svedese delle polpette di Ikea, secondo quanto fa sapere l’Agenzia svedese della sicurezza alimentare. I test fatti dal fornitore, Dafgaard, hanno confermato la presenza di tracce di carne equina nei prodotti.La quantità rilevata sarebbe tra 1% e il 10%.

Dopo l’esplosione dello scandalo la compagnia svedese aveva deciso di ritirare i prodotti dagli store in 25 Paesi, Polonia, Austria, Ungheria, Repubblica dominicana, Gran Bretagna, Portogallo, Finlandia, Germania, Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Romania, Repubblica slovacca, Repubblica ceca, Svezia, Thailandia, Spagna, Bulgaria, Grecia, Hong Kong, Francia, Cipro, Irlanda e Malaysia.

Al di là del caso Ikea, nel solo Portogallo le autorità hanno requisito 79 tonnellate di prodotti a base di manzo che contenevano carne di cavallo negli ultimi giorni e hanno deciso di aprire un’indagine penale nei confronti di cinque aziende locali. I sequestri, rende noto l’Agenzia per la sicurezza alimentare portoghese, sono stati eseguiti in compagnie che lavorano, impacchettano e distribuiscono carne alle grandi catene della vendita al dettaglio. In un comunicato sul proprio sito web, l’Agenzia rende noto inoltre di avere anche richiamato dai negozi quasi 19mila confezioni di cibi precotti come lasagne, hamburger e polpette dopo avervi trovato carne equina.

Unusual Hotels… Iglu Village, Kuhtai (Austria)

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Unusual Hotels… Iglu Village, Kuhtai (Austria)

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Unusual Hotels… Iglu Village, Kuhtai (Austria)

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Unusual Hotels… Iglu Village, Kuhtai (Austria)

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Unusual Hotels… Iglu Village, Kuhtai (Austria)

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Gli abiti da favola della principessa Diana vanno all’asta!

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Sono alcuni fra gli abiti piu’ celebri della principessa Diana, tra cui quello indossato in un ballo con John Travolta nel 1985 alla Casa Bianca. Si tratta di 10 pezzi che andranno all’asta a Londra il 19 marzo prossimo, e che sono valutati quasi 700 mila euro, come ha annunciato la casa d’aste Kerry Taylor Auctions. ”Alcuni dei vestiti sono stati indossati nel corso di visite ufficiali in Austria, Australia, Brasile, India, Corea del Sud e Stati Uniti.

Dormire in… auto!

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La casa auto è stata progettata dall’architetto tedesco Markus Voglreiter, ed è stata costruita vicino a Salisburgo, in Austria. E ‘stata chiamata dal suo creatore Voglreiter Auto Residence. L’edificio appare piccolo e compatto, in realtà ospita tutti i comfort che ci si aspetterebbe da un buon progetto. Dentro vi sono 3 stanze da letto e due bagni. Per illuminare e per riscaldare la casa, si è scelto di usare l’energia sostenibile, tanto che la casa è ritenuta ecologica sotto ogni aspetto. I fari sono finestre da cui si può guardare il panorama e il barbecue è vicino al tubo di scarico!

Corte di Strasburgo… il partner è partner anche se gay!

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Via libera all’adozione da parte del partner anche nelle coppie gay!

Nelle coppie omosessuali i partner devono avere il diritto ad adottare i figli dei compagni, cosi come avviene per le coppie eterosessuali non sposate. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani in una sentenza emessa su un ricorso presentato da una coppia di donne austriache e dal figlio di una di loro.

La sentenza, definitiva perché emessa dalla Grande Camera della Corte di Strasburgo, riguarda l’Austria, ma i principi valgono per tutti gli altri 46 Stati membri del Consiglio d’Europa. Nella sentenza la Corte afferma che l’Austria ha violato i diritti dei ricorrenti perché li ha discriminati sulla base dell’orientamento sessuale dei partner, visto che in Austria l’adozione dei figli dei compagni è possibile per le coppie eterosessuali non sposate. Il caso in questione è nato da un paradosso: la concessione dell’adozione alla partner avrebbe fatto perdere i diritti alla madre naturale, sua compagna. I giudici di Strasburgo hanno affermato che il governo austriaco non è riuscito a dimostrare che la differenza di trattamento tra coppie gay ed eterosessuali è necessaria per proteggere la famiglia o gli interessi dei minori. Tuttavia la Corte ha nel contempo sottolineato che gli Stati non sono tenuti a riconoscere il diritto all’adozione dei figli dei partner alle coppie non sposate. Il caso su cui la Corte ha stabilito la violazione dell’articolo 14 e 8 della convenzione europea dei diritti umani, che sanciscono la non discriminazione e il diritto al rispetto della vita familiare, riguarda due donne che vivono da anni in una relazione stabile e il figlio che una di esse ha avuto da un uomo con cui non era sposata. Nel 2005 le donne hanno concluso un accordo di adozione per creare un legame legale tra il minore e la compagna della madre. Ma quando si sono rivolte al tribunale per far riconoscere l’accordo, questo ha opposto un rifiuto. In base l’articolo 182.2 del codice civile austriaco la persona che adotta “rimpiazza” il genitore naturale dello stesso sesso, interrompendo quindi il legame con quel genitore. Nel caso in questione quindi l’adozione non avrebbe creato un nuovo legame o rimpiazzato quello con il padre, ma avrebbe reciso quello con la madre naturale del bambino.

L’Accademia Austriaca delle Scienze si batte il petto

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L’Accademia Austriaca delle Scienze ha ammesso che la maggioranza dei suoi membri erano esponenti del partito nazista ed SS. All’epoca vennero esclusi dall’istituzione ben 21 studiosi ebrei, dei quali 3 Premi Nobel. Per potersi proclamare, nel ’39, “Judenrein” (ossia “libera da ebrei”), causò la morte di 9 tra questi scienziati, uccisi durante l’Olocausto. Sono trascorsi 75 anni dall’annessione dell’Austria alla Germania nazista e 68 dal crollo della dittatura di Hitler prima che si battessero il petto e dichiarassero il Mea Culpa!

SINDROME DA CAVALLO PAZZO!

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Unione Europea approva la raccomandazione di Bruxelles per effettuare test su prodotti a base di carne di manzo al fine di identificare la presenza di Dna equino e tracce di fenilbutazone, un antinfiammatorio usato soprattutto per i cavalli da corsa. L’Italia però non è d’accordo e boccia la proposta. MA un solo no non ferma certo la Ue. Oggi è stata confermata la presenza di carne di cavallo su prodotti che dovevano essere a base di manzo in Norvegia, Danimarca e Austria, mentre Mosca ha chiesto controlli. Intanto scatta tra i consumatori la sindrome da “cavallo pazzo” simile a quella che aveva colpito a macchia d’olio il commercio in carne quando scoppiò lo scandalo “mucca pazza”.

PARIS ARGENTO NELLA DISCESA LIBERA!

Ai Mondiali di Schladming, in Austria, prima medaglia per l’Italia.  Dominik Paris, secondo dietro al norvegese Svindal. Terzo il francese Poisson. “Ho rischiato un po’, ma è andata bene”,  così l’atleta nel dopo gara.

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W la naia! In Austria il 60% ha votato per la leva obbligatoria

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Servizio militare. Austria al referendum per togliere la leva obbligatoria

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Dall’Austria Fekter “il peggio è passato”. Junckter da Bruxelles “dramma disoccupazione”

Il ministro delle finanze Maria Fekter, vorrebbe tranquillizzare l’Austria, ma secca arriva la risposta da Bruxelles con il presidente dell’Eurogruppo che lancia l’allarme disoccupazione e auspica un salario minimo per tutta l’Eurozona.

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Uno sguardo all’Austria! Sachertorte

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Qui trovi la storia e la ricetta!

Uno sguardo all’Austria! “L’uomo senza qualità” di Musil

BeFunky_Patriotic_3Ulrich, il protagonista, è un inetto perchè ha potenzialità troppo elevate in una società in cui dominano i mediocri. 

Sullo sfondo di una Vienna dei primi del ‘900 si racconta la costituzione di un comitato politico, l’Azione parallela (perchè in Germania si stanno preparando i festeggiamenti per il 30° anniversario del regno di Guglielmo II) per festeggiare il settantesimo anniversario di regno dell’imperatore Francesco Giuseppe. Ulrich diventa il segretario di questo comitato. Lui è uomo raffinato e asociale, un intellettuale di formazione scientifica che si relaziona con la realtà in modo problematico. Insoddisfatto della sua vita,  si lascia scivolare via in modo passivo senza porre resistenza. Il mondo che lo circonda lo annoia profondamente, lo vede pieno di convenzioni e abitudini legate al passato. Attorno a lui ruotano altri membri del comitato, appartenenti a diverse classi sociali di Vienna, tutti mirabilmente descritti nelle loro meschinità morali e materiali. Ulrich non riesce a cogliere il perno della società austriaca, non riesce a trovare il simbolo a cui aggrapparsi per i festeggiamenti, non riesce a comprendere il mondo dove vive. Si trascina così in mille discussioni, in mille idee, in mille progetti che non approderanno a nulla. Infatti, nel 1914 scoppia la guerra e il comitato si scioglie.

Non è Proust e non è Joyce. Pur essendo un romanzo di ricerca interiore, di introspezione umana e di affresco dei primi anni del ‘900. Non a caso è rimasto incompiuto… un’opportunità in più per il lettore di “scrivere” il finale. A voi ora il compito di riflettere sulla stupidità o genialità umana!!!

Uno sguardo all’Austria! “Tutto ciò che la filosofia può fare è distruggere idoli”

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Un’intelligenza brillante sicuramente stimolata da un ambiente familiare che lo avvicinò alla tecnica e alla musica. Ludwig Wittgenstein è un personaggio controverso del’900, intorno al quale si è creato un alone di stravaganza. Sicuramente un uomo eccentrico, con la fobia degli insetti, che amava lavare i piatti nella vasca da bagno e pulire il pavimento cospargendolo di foglie di tè bagnate, che poi scopava via. Difficilmente riusciva a star fermo, camminava a passi rapidi ed era violento al punto che, in un famoso alterco filosofico,   avrebbe minacciato Karl Popper, filosofo anch’esso, con un attizzatoio e l’avrebbe sicuramente colpito se non l’avesse trattenuto Russell.

Nato 26 aprile del 1889 in una famiglia di industriali austriaci e ultimo di 8 figli, Ludwig studiò fino a 14 anni con un precettore e poi fu inviato per 3 anni alla Realschule a Linz, prima di approdare al Trinity College di Cambridge per studiare matematica. Qui incontrò Bertrand Russell.

Improvvisamente si isolò sui fiordi norvegesi per più d’un anno, ma appena scoppiò la prima guerra mondiale si arruolò come soldato semplice nell’esercito austriaco, poi divenne ufficiale e nel 1918 venne imprigionato a Trento. Alla fine della guerra si fece operare di calcoli da sveglio perché non si fidava dei medici e volle seguire l’operazione con un sistema di specchi.

Se non si fidava dei medici, si fidava ancor meno delle donne e affermava che tutte quelle che aveva conosciuto erano idiote. Si stupì solo dell’intelligenza di Elizabeth Anscombe, tanto che iniziò a chiamarla “vecchio mio!”

In tutti i suoi rapporti di amicizia arrivò ben presto a un punto di rottura. Ci furono lunghi periodi che si allontanò dai suoi amici, anche quelli di lunga data come Russell, Moore, Ramsey, Keynes, Waismann, Carnap, Popper. Lunatico e attaccabrighe, permaloso e umorale finiva spesso per allontanare le persone.

Anche in amore aveva gusti difficili e non tanto perché omosessuale, ma perché preferiva immaginarsi gli amori più che viverli. Spesso non dichiarava il suo sentimento e preferiva tenere lontano, dai suoi rapporti, il sesso. Arrivò a dedicare, il Tractatus, la sua unica opera scritta, a David Pinsent, l’uomo di cui era innamorato, come gesto estremo d’amore.

Nel “Tractatus logico-philosophicus” esprimeva 7 concetti fondamentali. Un elenco dei suoi “comandamenti” tanto che Russell, ironizzando sull’amico, affermò “Wittgenstein si comporta come un oracolo e proclama la sua opinione come se si trattasse di un ukase dello zar”.

La sua filosofia può essere riassunta in:

Visione del mondo. 

Il mondo è una serie di fatti. Spazio e tempo non sono due unità divise, come non esistono oggetti o cose, ma è corretto parlare di eventi che avvengono lungo l’asse spazio-temporale.

Il linguaggio.

Il linguaggio assume una formula matematica. Serve a descrivere un fatto che avviene nel mondo, e qui riavvicinandosi ad Aristotele, dichiarò che “una proposizione è vera nel linguaggio se il fatto da essa rappresentato è vero nel mondo”.

In un secondo momento, dopo aver insegnato in una scuola elementare ed essere entrato  a contatto con i bambini, il filosofo, rivide la sua teoria sul linguaggio. Nelle “Ricerche filosofiche”, il linguaggio raffigurativo diventa uno dei possibili linguaggi esistenti nella quotidianità. Esso si trova sullo stesso livello dei linguaggi con cui non si denomina nulla, ad esempio le esclamazioni, le preghiere, le implorazioni, e sullo stesso livello di miriadi di atti (cantare, raccontare, inventare storie, imitare) con cui l’uomo svolge le funzioni più varie. Ripudiando la teoria di un linguaggio dotato di essenza logica, strutturalmente simile a un mondo logico, l’autore giunge a pensare che la comprensione dei significati del linguaggio risieda nei suoi svariati modi d’uso nei diversi ambiti della vita quotidiana. L’osservazione di come una frase viene utilizzata in pratica permette di coglierne il senso. Il significato di una parola varia in relazione al contesto in cui è inserita, i suoi significati sono quindi “posizionali” e non “essenziali”, generati da presupposti pratici e non teoretici.

La logica 

Conia la definizione “atomismo logico”. Come i termini  suggeriscono, questa idea era mutuata dall’atomismo chimico, che riduce la materia a combinazioni di atomi. E la sua plausibilità per un’analisi logica del linguaggio era suggerita dall’allora recente successo dell’analisi chimica della materia. Tutti i fatti atomici possono essere espressi in un linguaggio con equivalenti proposizioni atomiche, che potranno essere individuate come “vere” o “false” mediante un confronto con la realtà sensibile dei fatti atomici.

Il misticismo

Ma Wittgenstein si scontra con il misticismo e deve abbandonare la riflessione intorno a quei problemi (come, ad esempio, l’esistenza di Dio) che non hanno riscontro empirico. Una sua famosa sentenza, infatti, recita che “Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.”

Ma Wittgenstein non fu solo filosofo. Divenne progettista di aquiloni per meteorologia nel 1908 e di motori a reazione e propellenti fino al 1911. Poi fu mecenate di artisti austriaci poveri, tra cui Rilke, nel 1914. Si distinse come combattente volontario, nella prima guerra mondiale. Divenne erede di una enorme fortuna, a cui rinunciò nel 1919 e per un periodo fece il giardiniere in un monastero. Soprattutto fu un insegnante eclettico e stravagante che si rifiutò di far lezione a troppi studenti, preferendo dettare a pochi di essi   appunti che gli altri potevano leggere.  Così, in questo modo, si formò il celebre “Libro blu” a cui seguì nel 1934-1935 il “Libro Marrone”.

La casa in cui Wittgenstein si spense il 29 aprile 1951 apparteneva al suo medico, il dottor Edward Bevan, che aveva acconsentito ad accoglierlo già alla fine di gennaio, dopo aver constatato il rapido avanzamento del tumore alla prostata, per evitargli il ricovero in ospedale. Gli ultimi giorni del filosofo fino alla sua morte, avvenuta a Cambridge esattamente cinquanta anni fa, sono anch’essi ricchi di aneddoti, a cominciare dalle ultime parole, confidate alla padrona di casa e destinate al gruppo fedele di amici e discepoli raccolti nella stanza attigua: “Dite loro che ho avuto una vita meravigliosa”.

Uno sguardo all’Austria! Il diario di Pabst

BeFunky_Patriotic_3I protagonisti maschili di Pabst sono depravati e senza scrupoli o, nel migliore dei casi,  buoni a nulla con una sensualità molle che li rende schiavi di una società perbenista, ma profondamente malata. Non fanno eccezioni i protagonisti de “Il Diario di una Donna Perduta“.

Al centro c’è Thymian Henning (Louise Brooks), figlia del farmacista Robert, violentata e messa incinta dall’assistente del padre farmacista, che rifiuta di sposarla perché la farmacia è ipotecata. Alla ragazza le viene strappato il bambino, che morirà poco dopo, e viene spedita in un collegio-correzionale dove subirà le vessazioni della direttrice e dell’istitutore. Thymian, qui, diventerà amica di Erika, con la quale riuscirà ad evadere dal collegio-carcere dopo una ribellione violenta. Appena uscita dall’istituto Thymian non può far altro che seguire Erika in un bordello e intraprendere la vita della prostituta. Rincontra qui il conte Osdorff, un giovane da sempre follemente innamorato della ragazza, ma incapace e inetto, che in passato non è stato in grado di salvarla dal disonore sposandola. Alla morte del padre, Thymian cede la sua eredità a Meta messa sul lastrico dal nuovo proprietario, Meinert, il perfido aiuto farmacista che aveva abusato di lei. Osdorff, che contava sull’eredità della ragazza, folle di rabbia si getta dalla finestra. Al funerale Thymian conosce il conte, padre di Osdorff,  e lo sposa. Diventa patronessa della casa di correzione, e in tale veste, impedisce che Erika vi sia nuovamente rinchiusa.

Visto sempre in relazione a Lulu-Il Vaso di Pandora, “Il Diario di una Donna Perduta” è stato sempre considerato un film di paragone con quello che è da sempre definito il capolavoro di Pabst. La forza di Thymian a differenza di Lulu è il riconoscimento del bene dal male, lasciarsi travolgere dall’amoralità per poi riconquistare un posto in società e aiutare la sua amica. Un vortice che non distrugge la protagonista (come Lulu che cadrà vittima di Jack lo squartatore), ma la guida a una riconquista sociale. Visto in quest’ottica la tematica de “Il Diario di una Donna Perduta” diventa un complemento al film precedente di Pabst e non un appendice.

Da vedere per la sensualità senza tempo di Louise Brooks. Da “assaporare” per riscoprire il grande cinema sperimentale tedesco degli anni Venti, rappresentato dall’Espressionismo e dagli esiti del Kammerspielfilm e della Neue Sachlichkeit. Ma soprattutto per godersi un film intramontabile con una delle più belle scene di montaggio frammentato e convulso: la fuga dal correzionale di Thymian ed Erika.

Ah! Dimenticavo… il film è muto, ma non servono parole per un grande capolavoro.

Uno sguardo all’… AUSTRIA!

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Un cane troppo intelligente e un padrone troppo disattento

Il cane affamato ha cercato di afferrare un involucro vicino a una piastra. Ha innescato così l’accensione che ha portato poi all’incendio in cui è morto anche il povero animale.

MA I PADRONI SONO DEI CANI ? (E dispiace definirli così, perché a quanto sembra gli animali sono più intelligenti di loro, ma più sfortunati!)

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Chiese in pasto alle fiamme in Austria: 3 incendi dolosi ad Amstetten

Si spoglia alla mostra del nudo maschile a Vienna!

L’ha presa alla lettera l’uomo che si è denudato alla mostra  di nudo maschile in Austria che si teneva al Leopold Museum di Vienna.

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