Bellucci a casa della D’Amico. Si parla di Buffon?

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Domenica di campionato con la Juve che affronta il derby e deve cercare di non perdere punti importanti che potrebbero riportare i giallorossi in pole position. Ma gli occhi sono puntati su Buffon al centro della sua crisi matrimoniale e del gossip scoppiato nei giorni scorsi che lo vorrebbe al fianco di Ilaria D’amico, conduttrice e volto dello sport di Sky. Monica Bellucci, amica di lunga data di Ilaria D’amico, va a far visita nella’abitazione al centro di Milano, nel quadrilatero della moda, alla coduttrice di Sky… si parlerà anche di Buffon?

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Tartaglia da regista a broker… arrestato per truffa, propose un investimento anche a Buffon

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Soldi in Svizzera, in modo facile e con alti profitti! Questo era quello che prometteva Eduardo Tartaglia – regista cinematografico e teatrale, oltre a produttore e attore – almeno secondo le accuse che ora gli vengono mosse. Come scrive il Mattino infatti ” Per anni, Eduardo Tartaglia avrebbe ingannato investitori napoletani, spostando soldi in Svizzera, dietro il miraggio di operazioni speculative vantaggiose. Con queste accuse, il gip Isabella Iaselli ha firmato un ordine di arresto a carico di Eduardo Tartaglia, del suo socio svizzero Rocco Zullino, disponendo gli arresti domiciliari per il presunto socio napoletano Klaus Georg Beherend. Associazione per delinquere, truffa e falso sono le accuse mosse al termine delle indagini condotte dai pm Antonello Ardituro e Marco De Gaudio, nell’ambito di un filone di indagine nato nel corso degli accertamenti contro il clan Polverino e che ha visto pochi mesi fa finire sotto i riflettori anche l’ex vicecapo dei servizi civili Franco La Motta (a proposito della gestione del Fec, fondi edifici di culto), per il quale pende un procedimento condotto dalla Procura di Roma”.

Solo un anno fa, Tartaglia, che frequentava assiduamente l’hotel Vesuvio dove trovava la “sua clientela” per proporre gli investimenti, incontrò anche il portiere della nazionale e della Juve Buffon al quale propose un investimento, fra l’altro mai concretizzatosi.

I nostri sette giorni: tra calciomercato e maltempo

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La settimana che si è appena conclusa ha portato anche una ventata di novità nei club che hanno ultimato i loro acquisti e che ora si preparano a giocare la seconda parte del campionato con nuovi giocatori che potranno rafforzare i diversi settori, certo che quello scambio impedito dai tifosi tra Guarin-Vucinic fa riflettere, anche se lo sguardo sembra ormai puntato altrove con un acquisto prenotato da parte della Juve. Ma a far parlare non sono stati solo le acquisizioni e le cessioni, ma anche quel filmato della Rai non andato in onda del gol di Peluso in Coppa Italia. Il gossip poi non è mancato e nel mirino questa settimana è entrato il portiere della Juve, Buffon e in particolari quelle nuove indiscrezioni che parlano della crisi con la Seredova sin già dal 2011. Si sfoga anche l’ex di Cavani che definisce il giocatore un ottimo attore, tanto che potrebbe vincere un Oscar. Chi invece un Oscar davvero non lo merita è l’allenatore della Lazio che in questa fredda domenica invernale ha pronunciato la frase shock del giorno in vista del derby: “Se qualcuno della Roma s’infortunasse…”. Parole che non potevano certo passare inosservate e così le polemiche non sono mancate. Senza parole invece ci ha lasciato la morte di  Philip Seymour Hoffman, per overdose. 

RIP PHIL:

Oltre ai colpi di calciomercato, in Italia si è abbattuto anche il maltempo. In particolare la Capitale è stata messa a dura prova, addirittura si è allagato anche il centro storico e l’ironia non è tardata ad arrivare sul web. Ma se la Città Eterna si alluviona e la partita Roma-Parma si rinvia, non va meglio in altre parti d’Italia e soprattutto a rimetterci sono i patrimoni artistici: cadono le mura Medievali a Volterra e crolla una parte di un tempio dorico in Calabria.  Nel frattempo, sempre nella Capitale, si pensa invece a rimuovere il murale del Papa che ha fatto il giro del mondo… ma non era adeguato al decoro urbano! Disagi anche in Serbia, dove è stato il secondo giocatore al mondo di tennis a mobilizzarsi per portare soccorso a quanti erano rimasti bloccati nella neve. Nella bufera e non per il maltempo ci è finito invece l’uomo che mangia a sbafo all’aeroporto per 300 giorni spostando il volo…. magari, il volo, avrebbero preferito spostarlo anche le colombe del Papa che invece sono state attaccate da un corvo e un gabbiano! Attenti ai voli quindi e…

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Buffon e la D’Amico, galeotta fu la conferenza stampa

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Buffon in crisi con la Seredova, ma in love con la D’Amico? Cupido sarebbe arrivato il 16 ottobre del 2013 durante una conferenza stampa

“Quel giorno… – ricostruisce “Libero”  – lei, castigatissima con un dolce vita bianco e gli occhiali neri da professoressa. Lui, capello lungo e fascia d’ordinanza, un sobrio abito nero. A unirli, una nobile causa: i due avevano convocato la stampa per ufficializzare il loro impegno a favore dell’associazione onlus Amo la vita. Ai giornalisti seduti in sala, però, non era sfuggita la loro intesa: sguardi languidi, sorrisetti complici e un feeling difficile da nascondere. Pare che il portierone della nazionale non abbia resistito. La sbandata, rivelata in radio da Alfonso Signorini, sarebbe nata proprio in quest’occasione”

Dipingendo i fatti della settimana: i nostri 7 giorni

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Domenica invernale, con una settimana di notizie che si sono rincorse tra smentite, conferme e fuori programma. Volendo dipingere i fatti della settimana, quelli che hanno lasciato il segno, sicuramente troviamo l’atroce storia del bimbo Cocò: nato dietro le sbarre e morto bruciato in un’auto. Oggi, all’Angelus, anche il Pontefice si è occupato del caso e ha invitato a pregare per il piccolo, proprio mentre le colombe, liberate in piazza, sono state preda di un gabbiano e di un corvo. Un’altra notizia che ci ha toccato nel profondo è stato anche il video del terrificante incidente di Matteo Malucelli a Daytona. Paura per lui, mentre si resta ancora in ansia per le condizioni di Schumacher, anche questa settimana le notizie sono poche e ancora immerse in un clima di preoccupazione. A portare gelo è tempesta sono anche stati gli atti antisemiti che si sono succeduti nelle ultime ore nella Capitale, uno su tutti la scandalosa scritta “Hanna Frank bugiardona” con tanto di errore grammaticale. Tristezza anche per il tragico epilogo della sparizione di Provvidenza, la 27enne di Messina scomparsa a luglio e ritrovata morta sotto un cavalcavia.

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Cercando di cambiare tonalità e dal nero passando al rosa, questa settimana sono stati tanti gli avvenimenti di gossip che hanno sicuramente avuto un forte richiamo mediatico. Da Buffon a Hollande fino ad arrivare a Pirlo e all’immancabile nuovo capito di Icardi e Wanda Nara. Novità però anche sul fronte del calciomercato: con le proteste dei tifosi che in un primo momento avevano bloccato lo scambio Vucinic-Guarin, per poi arrivare a Thohir che ha stoppato la trattativa anche se resta ancora aperto uno spiraglio. Per sapere come finirà, bisognerà quindi attendere i prossimi giorni. Grande interesse anche quel gol di Peluso di cui la Rai non ha mostrato l’altro filmato, a cui sono seguite polemiche e bufere che sembrano non aver fine. Incertezza quindi anche dopo che il campionato vede la Roma recuperare sulla Juve due punti e avvicinarsi alla Vecchia Signora. A suscitare interesse però non è certamente solo il calcio, ci sono tanti lavoratori che si chiedono quando arriverà per loro l’ora della pensione, di proposta in proposta sembra svanire ogni sicurezza e per gli italiani resta solo la speranza che prima o poi si faccia chiarezza e si riveda la legge Fornero che ha davvero rivoluzionato la vita di molti lavoratori consegnandogli un futuro dipinto di grigio fumo. Ma non ci va di finire la settimana nel grigio fumo, al limite, meglio finire nel fumo delle Marlboro alla Marijuana!

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Buffon non solo para, ma in Borsa vola!

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Gianluigi Buffon, portiere della Juve e della nazionale, non solo vola tra i pali della porta , ma anche in Borsa. La Consob ha reso noto infatti che è titolare del 56,26% del capitale della Zucchi. L’aumento di capitale del gruppo tessile si è concluso il 23 dicembre scorso con un investimento di 18 milioni sui 20 milioni complessivi dell’operazione da parte di Buffon che diventa così l’azionista di maggioranza dell’importante gruppo tessile. Dall’ufficializzazione della crescita ora arrivano però i voli pindarici in Borsa, il titolo infatti, da quando è stata resa nota la notizia che il titolare è Buffon, è salito del 55%.

 

Ecco come si affronteranno l’Italia e la Repubblica Ceca! Formazioni.

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Si cerca il pass per i mondiali di Brasile 2014 e Cesare Prandelli punta molto sulla partita di questa sera tra Italia-Repubblica Ceca. I ct delle rispettive nazionali, salvo sorprese degli ultimi minuti, avrebbero deciso di mandare in campo i seguenti giocatori:

ITALIA (3-5-2): 1 Buffon, 19 Bonucci, 16 De Rossi, 3 Chiellini, 2 Maggio, 18 Montolivo, 21 Pirlo, 6 Candreva, 22 Giaccherini, 9 Balotelli, 10 Osvaldo o 11 Gilardino

(13 Marchetti, 4 Astori, 5 Ogbonna, 8 Pasqual, 11 Florenzi, 7 Aquilani, 20 Verratti, 23 Diamanti, 14 El Shaarawy, 11 Gilardino o 10 Osvaldo, 12 Sirigu) All. Prandelli.

REPUBBLICA CECA (4-2-3-1 ): 1 Cech; 2 Gebre Selassie, 6 Sivok, 3 M.Kadlec, 8 Limbersky; 13 Plasil, 22 Darida; 7 Husbauer, 10 Rosicky, 19 Jiracek; 9 Kozak.

(16 Vaclik, 23 Drobny, 4 Suchy, 5 Prochazka, 20 Kusnir, 12 Vanek, 17 Horava, 18 Kolar, 14 V.Kadlec, 21 Lafata, 11 Rabusic). All. Bilek.

Arbitro: Eriksson (Sve)

Marco Borriello e la maglia numero 88: da polemica a gossip

borriello-88-tuttacronacaIeri sono stati resi noti i numeri scelti dai giocatori della Roma e subito ha preso l’avvio la polemica per la scelta di Marco Borriello: l’88. Solo un numero? No, perchè l’ottava lettera dell’alfabeto è la H e le due cifre sono interpretate come acronimo di Heil Hitler. 88 come numero caro ai neonazisti dunque e che ha spinto molti esponenti della comunità ebraica romana a chiedersi che motivazione potesse avere quella scelta. Del resto in Italia non è la prima volta che una simile scelta fa discutere. Anche Gianluigi Buffo, all’inizio della stagione 2000-2001, quando militava nel Parma, aveva puntato sull’88, spiegando che quei numeri simboleggiavano quattro palle, simbolo della rinascita dopo l’infortunio che gli aveva impedito di partecipare all’Europeo 2000. Ma all’epoca diverse associazioni protestarono, in particolare l’allora responsabile Sport della comunità ebraica di Roma Vittorio Pavoncello e alla fine il giocatore, pur avendo detto di non conoscere il presunto significato del numero, finì con l’optare per il 77. Ora la emplice ipotesi che Borriello si possa essere ispirato al dittatore nazista ha suscitato diversi rumors. Ma tante sono state le possibili interpretazioni che gli utenti di Twitter hanno dato. Ad esempio Luca Prestigioso ha scritto: “Sono andato su Wikipedia. Ho contato i gol tra club e nazionali e sono 88”. “Speriamo”, la risposta di Giorgio P. Ma vari esponenti della comunità ebraica romana vogliono risposte: “Dovrebbe chiarire il perché di quella scelta”, scrive qualcuno. Altri sono più netti: “Perché ha scelto l’88, che ha un chiaro significato nazista?”. C’è anche chi chiama un causa lo stesso Pavoncello, memore della vicenda Buffon: “Perché non sollecita la Roma a fornire una spiegazione?”. La squadra, che nel frattempo di trovava a Toronto, in Canada, a prepararsi per un’amichevole, viene raggiunta da quest’ondata d’irritazione e, verso la mezzanotte ora italiana, sul suo profilo Twitter fa comparire una dichiarazione di Borriello: “Il mio numero di maglia preferito è il 22, ma essendo occupato ho scelto l’88: data di nascita di una persona a me cara”. Nessun significato politico, dunque. Non si sa se questo basterà a placare le polemiche ma di certo ha sollevato un’altra questione: qual è la persona cara alla quale il bomber napoletano ha voluto dedicare la sua maglia?

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Sconfitta pesante per Juve: 3-1 contro i Los Angeles Galaxy

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Il dramma per la Juve si è consumato al Dodger Stadium dove i bianconeri hanno fatto il primo passo falso perdendo contro i i Los Angeles Galaxy per 3 a 1 in una partita che non li ha mai visti davvero protagonisti. I detentori del titolo americano surclassano la squadra di Conte soprattutto sul piano atletico, correndo e coprendo su tutti i palloni.  Un pressing asfissiante che non fa quasi mai ragionare il centrocampo dei campioni d’Italia in evidente difficoltà… problema legato proprio alla preparazione (che per la nuova Juve è iniziata da poco) che quindi non dovrebbe rappresentare un ostacolo tra qualche settimana quando il campionato riprenderà. Errori anche difensivi, forse di distrazione, forse di rodaggio di una squadra che deve trovare nuovi equilibri. A sbagliare in difesa sono stati Vidal e Pirlo che hanno regalato agli avversari palle davvero importanti. Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Conte dopo quello scivolone ai rigori contro l’Everton. E’ anche vero che l’allenatore aveva deciso di far riposare la coppia di neoacquisti Tevez e Llorente, al loro posto Conte schiera Matri e Quagliarella proprio per cercare di studiare schemi diversi per la prossima stagione. In porta è tornato anche Buffon, ma nulla ha potuto contro quelle tre reti che ora fanno riflettere nonostante le giustificazioni di una preparazione che è ancora molto indietro.

Italia-Argentina: la partita in onore di Papa Francesco

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Come omaggiare un Papa che è da sempre un grande tifoso di calcio se non organizzando un’amichevole tra le nazionali del Paese che gli ha dato i natali e quello della cui capitale ora è vescovo? La Federcalcio italiana ha quindi annunciato che il 14 agosto si disputerà, proprio in onore del Pontefice, un’amichevole tra Italia e Argentina a Roma. Le due squadre torneranno così a sfidarsi dopo quasi 13 anni dall’ultima gara, giocata sempre a Roma il 28 febbraio 2001. Per i ragazzi di Mr Prandelli si tratterà del primo impegno dopo la Confederations Cup ma rappresenterà anche un test utile in vista del doppio confronto nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo Fifa 2014: la nazionale azzurra scenderà infatti in campo il 6 settembre contro la Bulgaria a Palermo e il 10 settembre a Torino contro la Repubblica Ceca.

Quella vittoria che vale la Confederation Cup: Brasile-Spagna 3-0

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Brasile e Spagna sono scese in campo con due formazioni determinate a vincere la Confederation Cup. Il Brasile ha schierato il suo 4-2-3-1: Julio Cesar; D. Alves, D. Luiz, T. Silva, Marcelo; Paulinho, L. Gustavo; Hulk, Neymar, Oscar; Fred. La Spagna risponde con il suo 4-3-3 mettendo sul terreno di gioco: Casillas; Arbeloa, S. Ramos, Piquè, J. Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Mata, Torres, Pedro.

Parte alla grande il Brasile e al 4′ su cross dalla destra di Hulk nasce un batti e ribatti in area spagnola risolto da Fred da terra con un tocco di destro in anticipo su Casillas in uscita. E’ gol per il Brasile con Fred che porta in vantaggio la sua squadra a pochi minuti dal fischio d’inizio.

Prova a reagire la Spagna, ma il Brasile è attento e preciso. Al 12′ Paulinho tenta il pallonetto dai 22 mt: Casillas si oppone con una mano sotto la traversa e blocca in due tempi. Nulla di fatto, il risultato resta sul 1-0 per il Brasile. Tre minuti più tardi arriva la prima ammonizione della partita. Arbeloa prende un cartellino giallo per un fallo a centrocampo ai danni di Neymar lanciato in contropiede.

Al 19′ è Iniesta che prova il destro dai 25 mt: J. Cesar vola sulla destra e devia in angolo! Va detto che, comunque, la palla sarebbe uscita. Al 24 il lancio al limite è per Fred che prova il destro in diagonale: un rasoterra che si perde 3-4 mt a lato alla destra di Casillas.

Al 28′ Ammonito Ramos per un fallo al limite ai danni di Oscar. Sugli sviluppi della punizione calciata da Hulk la palla finisce a lato dello specchio della porta difesa da Casillas.

Buona intuizione, al 34, quando il lancio in area sulla destra per Hulk, mette il giocatore in condizione di  tentare il cross in girata, peccato, per i brasiliani,  che la  palla finisca direttamente tra le braccia di Casillas.

Sul finire del primo tempo al 41′ c’è il pallone per Mata libero sulla tre quarti, il giocatore del Chelsea serve Pedro dall’altra parte: tiro di quest’ultimo, palla che sembra lentamente entrare in rete, ma uno strepitoso David Luiz salva sulla linea di porta. Il pareggio non arriva e la porta del Brasile resta inviolata.

Al 44′ c’è il raddoppio del Brasile con Neymar triangola al limite con Oscar e, entrato in area sulla sinistra, scarica un gran sinistro sotto la traversa che fredda Casillas. Brasile – Spagna 2-0.

 

Dopo due minuti di recupero le due squadre vanno a riposo con un risultato pesante da parte della Spagna e con la speranza nel cuore dei giocatori giallo oro.

Il primo tempo finisce con un Fred che sembra onnipresente in campo e con un possesso di palla sterile a favore della Spagna che nel primo tempo non ha saputo reagire dopo il gol subito nei primi minuti. I brasiliani sono stati bravi a imporre il loro ritmo di gioco a livelli vertiginosi che hanno impedito alla Spagna di costruire azioni pericolose ad eccezione di quella occasione mancata da Pedro.

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Il secondo tempo inizia con un cambio per la Spagna rimane negli spogliatoio Arbeloa,  già ammonito e in difficoltà nel primo tempo contro l’attacco brasiliano, al suo posto entra Azpilicueta.

Al 3′ minuto della ripresa il Brasile mette in rete il 3° gol, a firmarlo è Fred. Oscar, infatti, lancia sulla sinistra in area per l’attaccante brasiliano che dopo un velo di Neymar calcia a giro di prima intenzione sul secondo palo e infila la porta con un preciso destro rasoterra. E’ 3-0 e la Spagna sembra fuori dalla corsa alla conquista della coppa.

Lo stadio esulta e il Brasile vola tra gli ‘olè’ del proprio pubblico, Spagna frastornata.

La serata per gli spagnoli è decisamente da dimenticare. Al 9° l’arbitro concede un calcio di rigore per un fallo di ingenuità di Marcelo su Navas… Dal dischetto Sergio Ramos sbaglia il rigore.

Al 14° lancio in contropiede per Hulk che tenta il pallonetto di sinistro sull’uscita di Casillas: il portiere iberico di salva respingendo di petto fuori area. A fine azione si procede alla sostituzione nelle file spagnole: esce Torres ed entra Villa.

La Spagna a metà del secondo tempo perde la testa e Piqué, al 23° della ripresa, si fa espellere per un fallo su Neymar lanciato in contropiede.

Al 28° con la partita in mano c’è anche il tempo di far esordire in Confederation Cup Jadson che entra al posto di Hulk. Intanto continuano gli “olè” dello stadio e si attende solo il fischio finale per dar vita alla festa.

Al 34′ esce Fred, per il Brasile ed entra Jo. Ed è proprio il neo entrato che sin dai primi minuti del suo ingresso in campo si mostra pericoloso con un tiro dopo un contropiede, bravo Casillas a respingere.

Al 42′ ancora un cambio per il Brasile dentro Hernanes e fuori Paulinho.

La partita si chiude in un tripudio che è tutto per i brasiliani che hanno saputo costruire una partita perfetta. Ora la festa è tutta per i giocatori e tifosi.

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Durante la finale si sono verificati alcuni tafferugli tra manifestanti e la polizia fuori dallo stadio Maracanà di Rio de Janeiro.  Le forze dell’ordine hanno usato gas lacrimogeno e spray al peperoncino per disperdere la folla.

L’Italia ancora ai rigori: Buffon regala il terzo posto!

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Si gioca per il terzo posto della Confederations Cup a Salvador de Bahia, in una sfida contro l’Uruguay di Tabarez diretta dall’arbitro algerino Djamel Haimoudi. I primi minuti sono di studio per entrambe le formazioni ma già al 6′ è la squadra di Cavani a partire all’attacco ma l’attaccante del Napoli non arriva sulla palla. Poco dopo ci riprova, spalleggiato da Suarez, ma è un nulla di fatto. Bisogna attendere il 9′ per vedere l’Italia con una punizione battuta da Diamanti dalla sinistra, ci arriva di testa Chiellini ma angola troppo e il pallone finisce sul fondo. Due minuti dopo, una conclusione di De Rossi è troppo alta. Al 12′ Forlan tira una punizione bassa che supera la barriera, ma Buffon è pronto. Al 23′ l’Italia rompe il ghiaccio: Diamanti tira un calcio di punizione, Muslera battezza fuori la palla che però colpisce l’incrocio dei pali per poi rimbalzargli sulla schiena: Astori raggiunge la sfera e pennella in rete: 1-0! Poco dopo, El Shaarawy fallisce per un attimo il raddoppio. E’ Suarez che tenta di annullare il vantaggio italiano, ma Buffon manda in corner. Al 31′ punizione per l’Uruguay, Cavani realizza di testa ma la rete è annullata per fuorigioco. Il Faraone, un minuto dopo, prova ad allungare le distanze: Muslera para. Dopo due primi di recupero, le squadre vanno agli spogliatoi.

Alla ripresa, le formazioni restano invariate. Dopo aver tentato un tiro in porta, Suarez viene atterrato a 20 metri dall’area guadagnando così una punizione che lui stesso calcia sulla barriera. Nel frattempo, Gonzalez ha sostituito Rodriguez. Al 12′ minuto, approfittando anche dell’evidente stanchezza italiana, Cavani batte Buffon: 1-1! E’ l’Uruguay la formazione più agguerrita in questo frangente e al 22′ Buffon compie un doppio miracolo bloccando per due volte l’attacco di Forlan. Prandelli tenta di correre ai ripari mandando in campo Aquilani al posto di De Rossi. Al 26′ il Faraone guadagna una punizione: Diamanti segna il suo primo gol in nazionale e riporta gli azzurri in vantaggio: 2-1! Trascorrono solo 5 minuti prima che siano i ragazzi di Tabarez a guadagnarsi un calcio di punizione: Cavani realizza. 2-2! Subito dopo El Shaarawy tenta un tiro di testa: nulla da fare. A 10′ cambio tra le fila uruguaiane: Alvaro Pereira entra al posto di Maxi Pereira. Anche Prandelli effettua una sostituzione: Diamanti esce a favore di Giaccherini. Al 2′ di recupero calcio di punizione per gli azzurri, ma Candreva supera la porta.  Sul risultato di 2-2, l’Italia va nuovamente ai supplementari.

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Nessuna delle due formazioni brilla nei cinque minuti iniziali del primo supplementare e Prandelli decide si schierare Bonucci al posto di Astori. Al 9′ pericoloso Suarez, ma la palla termina sul fondo anche per una difesa non proprio pulita di Chiellini. Al 12′ ci prova Cavani, che sbaglia i tempi e la difesa azzurra riesce a neutralizzare l’azione. Anche l’Uruguay effettua l’ultimo cambio: entra Perez per Arevalo Rios. Al 4′ del secondo supplementare, Candreva sfiora il palo: è una delle poche azioni italiane in questo frangente. Un minuto dopo secondo cartellino giallo per Montolivo: gli azzurri restano in 10 e perdono un possibile rigorista. Al 6′, Cavani tira una punizione: sfreccia sopra la traversa. Poco dopo, pericoloso Suarez ma la sfera vola ancora una volta sopra la traversa. A un minuto dal termine, volo di Buffon che salva la rete da un calcio potente di Gargano: sarebbe comunque stato fuorigioco. Anche i supplementari si termina in situazione di parità: per la seconda volta si va ai rigori.

Inizia l’Uruguay con Furlan: Buffon para! Aquilani porta l’Italia in vantaggio. Cavani non sbaglia e lo stesso fa El Shaarawy: Italia in vantaggio di uno. E’ il turno di Suarez di battere l’estremo difensore italiano. De Sciglio angola poco: facile la parata. Parità. Buffon ferma la palla anche di Caceres mentre Giaccherini realizza: 4-3. Gargano è l’ultima possibilità per l’Uruguay: Buffon non lo lascia passare! Per l’Italia è bronzo!

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La Nazionale italiana a dieta: prosciutto e parmigiano bloccati in aeroporto!

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La Nazionale Italiana arriva in Brasile e l’accoppiata Balotelli – El Shaarawy non manca di dare subito spettacolo: una partita a futvolley, su richiesta di alcuni brasiliani mentre i ragazzi si godevano una passeggiata sulla spiaggia di Barra da Tijuca, scortati a distanza da due uomini della sicurezza. Ma la simpatia è stata manifestata a tutti i ragazzi di Prandelli, con i tifosi in attesa davanti all’hotel per scattare alcune foto.
Ma non solo “momenti di festa”, una brutta notizia è arrivata già all’arrivo in aeroporto domenica nella tarda serata: una buona parte delle scorte alimentari è infatti stata momentaneamente sequestrata alla dogana visto che la legislazione brasiliana richiede permessi particolari per l’importazione di alcune derrate. I ragazzi scenderanno quindi in campo questa sera al Maracanà contro Haiti senza aver potuto assaggiare prosciutto crudo e cotto, bresaola e per l’adorato parmigiano. Via libera invece per olio, pasta e pelati. Ma gli azzurri non si sono abbattuti e la gioia per lo sbarco a Rio la manifestano via Twitter e postando foto in Instagram.

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E dopo lo sfogo… Balotelli twitta le scuse

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Passo indietro di SuperMario: dopo aver scritto a tutti quelli che l’hanno criticato per l’espulsione da doppio cartellino giallo e il successivo sfogo anche a suon di pugni e calci: “Cambiate squadra”, aggiungendo l’invito a rivedersi la partita per giudicare, evidentemente, falli e provocazioni subìte, dopo qualche ore è di nuovo attivo in Twitter per scusarsi della reazione esagerata: “Buon giorno… Ieri la mia reazione non è stata giusta, chiedo scusa… SCUSA… Alla mia squadra… Devo imparare… Ancora…”

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La rabbia di SuperMario viaggia su Twitter: “Cambiate squadra”

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L’Italia pareggia contro la Repubblica Ceca al sesto match valido per l’ingresso ai Mondiali di Brasile 2014 e Balotelli, per doppio cartellino giallo, si fa espellere quando mancano circa 15 minuti al termine dell’incontro. Dopo le critiche ricevute sia dagli addetti ai lavori che dai tifosi e fan e sbollita la rabbia a pugni e calcio nel tunnel dello spogliatoio, Mario affida i suoi pensieri a Twitter e lancia la sua replica: un’invito a cambiare squadra e un suggerimento: che chi critica si riveda la partita per giudicare, evidentemente, falli e provocazioni subìte.

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Buffon salva l’Italia: 0-0 contro la Repubblica Ceca

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Che non fosse una partita facile si era già detto, quello che è certo ora è che è stato Gigi Buffon a salvare la nazionale di Prandelli arginando l’irrruenza della Repubblica Ceca. Gli azzurri hanno sofferto per 90 minuti in questo sesto match del girone di qualificazione ai Mondiali del 2014. Il portiere azzurro è stato decisivo su Kozak e Jiracek, che colpisce un palo all’83 mentre l’Italia non ha avuto nessuna occasione e, anzi, è rimasta in dieci al 73′ per l’espulsione di Balotelli per doppio giallo.

Il Papa e la maglia bianconera: la Juve incontra Francesco!

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Papa Francesco ha ricevuto una delegazione bianconera in udienza privata al termine della quale ha ricevuto in dono una riproduzione della Coppa dello Scudetto e la maglia di Buffon firmata da  dal capitano e da tutta la squadra. Assieme al portiere presenti il presidente Agnelli, gli amministratori delegati Marotta e Mazzia, e il tecnico Antonio Conte. “Ci ha spiegato l’umiltà – ha riferito il presidente Agnelli dopo la visita – E’ stata una grande emozione. Provo grande orgoglio, tra l’altro noi perseguiamo il valore dell’umiltà”. Intato un messaggio è arrivato al club dall’ex capitano Del Piero che rinnova i suoi complimenti: “Ho seguito i miei ex compagni dall’Australia, sono molto felice per il bis scudetto, hanno fatto una grande impresa, sono stati fantastici”, prima di aggiungere una frecciatina alla società: “Non sono riuscito ad andare allo stadio per la partita scudetto, non ho trovato il biglietto, ho telefonato ma i telefoni erano tutti spenti…”.”Non so quanto manchi alla Juve per colmare il gap con le grandi d’Europa – ha proseguito Del Piero. – Per vincere una competizione come la Champions League servono non solo grandi giocatori e una grande società, ma anche una chimica diversa. Basta vedere il Borussia Dortmund, che a un minuto dalla fine era eliminato, ci vogliono altri fattori. Confermo, anche dall’Australia si ha la sensazione che il calcio italiano si sia impoverito, che altri ci abbiano superato. Ma il calcio fa parte di questa nazione, mi auguro che troveremo il nuovo Del Piero, il nuovo Totti. Quale calciatore mi assomiglia adesso? Ma no, ora hanno tutti le creste…”. Cresta o non cresta… difficilmente un giocatore riuscirà a entrare nel cuore dei tifosi come ha fatto Pinturicchio!

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Buffon a Roma per inaugurare il Puma store.

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Il portierone della Juventus e della Nazionale ha fatto un blitz a Roma come testimonial per il nuovo Puma store.  Al party per l’inaugurazione del negozio  sono intervenuti nomi celebri dello spettacolo e dello sport, come gli attori Vinicio Marchioni, Giorgio Pasotti, Giordano de Plano, Davide Iacopini ed Alessandro Sperduti. Oltre ad una grande selezione dei prodotti più celebri firmati Puma (dalle numerose sneakers alle proposte per l’abbigliamento e gli accessori), lo Store offre dei camerini molti divertenti, resi unici dall‘unione di iscrizioni murali in latino con il logo Puma per immergere il cliente nella leggenda della ‘città eterna’.

Ecco il vero Buffon… felino!

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Nyasuke è un gatto molto sportivo. Ha la passione per il gioco con la palla e i suoi riflessi sono invidiabili. Questo piccolo gatto “portiere” para meglio di Gigi Buffon. Le sue performances sono state immortalate in un video. Il filmato, realizzato in Giappone, ha già ottenuto migliaia di visualizzazioni.

Juve e Napoli… la vittoria si conquista su altro campo! 1 -1

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La sfida finisce 1 a 1. Mazzarri contro Conte, hanno messo in campo sue belle squadre che hanno regalato una notte avvincente, in uno degli stadi più caldi, ulteriormente ‘riscaldato’ dalla visita di Maradona. I goal ci sono stati entrambi nel primo tempo. Prima aveva esultato il pubblico juventino sentendosi già lo scudetto in tasca, poi la rimonta del Napoli che ha fatto sognare il pubblico di casa… la vittoria poteva davvero arrivare!

Alla fine il pareggio lascia tutto in sospeso, con la Juve sempre a 6 punti di vantaggio dal Napoli.

Ora la Juve aspetta il Catania, mentre il Napoli dovrà andare in casa Chievo!

Fine primo tempo Napoli-Juve! Ma è già partita d’emozioni!

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Anticipo della 27/a giornata di Campionato che può valere lo scudetto!

I bianconeri in vantaggio subito con un goal di Chiellini al 10°: Cross di Pirlo sul secondo palo dove Chiellini svetta sopra a Britos e segna di testa.

Al 29° un brutto scontro aereo tra Britos e Inler che resta a terra quasi privo di sensi.

Al 44° grande destro di Inler dalla distanza, Bonucci devia leggermente e inganna Buffon.

In tribuna c’è Maradona a tifare per la sua ex squadra.

La Vecchia Signora non invecchia mai!

I bianconeri ci credono fino all’ultimo! Dopo il vantaggio al 53′ siglato da Quagliarella, ed il pareggio al 70′ firmato da Taider, in extremis (al 92′) Pogba segna il gol di chiusura. Juventus 2 – Bologna 1. Ai microfoni di Mediaset Premium, Quagliarella ha poi commentato così la prestazione della squadra: “Il calcio è cosi, un minimo errore ti punisce, poi fare un gol così a Buffon non è facile. Siamo stati bravi a crederci fino alla fine, credo che la vittoria sia meritata.”

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