Quella bella estate romana… che finisce sotto la lente della Procura. La denuncia parte dal consigliere uscente del I Municipio Nathalie Naim che aveva accusato la subconcessione delle banchine tiberine a prezzi d’oro… ora arriva la conferma dei tre fascicoli che sono stati aperti contro le società che gestivano gli eventi romani. Sono le associazioni “Gli amici di Trastevere”, la “XIII Società cooperativa sociale” e la ditta “Alessandro Buzzi” nel mirino dei pm Francesco Dall’Olio, Santina Lionetti e Simona Marrazza che dovranno verificare se sono state rispettate tutte le modalità di concessione. Quello che sicuramente desta qualche perplessità sono i prezzi di assegnazione bassi e la successiva decisione degli organizzatori di subappaltare la concessione ad altri imprenditori. Ed è stato proprio questo il terreno di scontro su cui insiste il consigliere Naim: “I concessionari in questione non possono subaffittare i loro spazi. Le banchine tra l’altro, pagate a prezzi da elemosina, sono state date in subconcessione a decine e decine di altre società o associazioni a prezzi esorbitanti, con guadagni considerevoli”. E poi continua: “Finalmente la magistratura si è attivata – prosegue Naim – ma lo hanno fatto anche alcuni imprenditori che ho denunciato e che hanno deciso di querelarmi. Le mie segnalazioni si basano sulle carte acquisite che attestano le subconcessioni in questione, su quanto comunicatomi dalla polizia giudiziaria che ha svolto le indagini e su quanto accertato nei sopralluoghi con testimoni”.
Eppure il verbale del tavolo tecnico della Regione Lazio del 24 aprile 2012 era stato chiaro. Aveva delineato dettagliatamente in materia di autorizzazioni, permessi e nulla osta che sarebbero dovuti essere “inderogabilmente accordati dai competenti organi preposti – si legge – unicamente in capo al titolare della concessione rilasciata dalla Regione Lazio, configurandosi altrimenti la subconcessione o la sublocazione a terzi o il subentro non autorizzato nella titolarità della concessione assentita, con il consequenziale immediato avvio del procedimento di decadenza”.
E questa estate che succederà?
Le concessioni sembra che non siano state revocate e le stesse manifestazioni sulle banchine del Tevere sono state nuovamente autorizzate. La decisone è stata presa al tavolo congiunto Mibac-Comune.
Si spera almeno che però non venga più superato il limite acustico che spesso a disturbato l’ospedale che sorge a pochi metri dalla kermesse. I rilevamenti fonetici operati dalla stessa consigliera hanno registrato lungo tutto il fiume valori che oscillavano tra i 70 e i 90 decibel, violando sistematicamente il tetto massimo previsto di 55. Valori confermati anche dall’Arpa Lazio per l’estate 2011: un documento attestava che molti locali erano senza il nulla osta per l’impatto acustico.