I Simpson alle prese con i problemi elettorali. Homer è indiciso sino all’ultimo e riflette su  “Ho già mia moglie che mi dice di mangiare sano”, ragiona Homer sull’eventuale conferma del presidente con l’immancabile salutista Michelle. Meglio Romney, dopo tutto. Se non che, espresso il voto, la macchina del seggio proietta la dichiarazione dei redditi del candidato repubblicano: “Per cinque anni ha goduto di benefit fiscali?!! Ma devo dirlo alla stampa!”, esclama Homer. Troppo tardi, però, perché viene subito risucchiato e catapultato dall’altra parte del pianeta, in Cina, in una fabbrica che produce bandierine americane.

Molto meno incerto il suo datore di lavoro alla centrale nucleare, l’ineffabile Montgomery Burns: nonostante gli “orribili” dati sulla ripresa dell’occupazione in America, Romney ce la farà sicuramente, anche perché “c’è solo una cosa che potrebbe negarci la presidenza, la proprietà del partito repubblicano data da Dio”. E’ chiamato a scegliere anche il cane, Seamus, che i Romney una volta portarono in vacanza sul portapacchi dell’auto: “Dici che ami viaggiare legato sul tetto perché così vedi meglio questo nostro meraviglioso Paese e le sue risorse naturali?”, aggiunge ancora Burns.
Ma Seamus, chiamato a scegliere fra una bistecca offerta da Romney e “uno degli spuntini salutari della moglie” di Obama, se la dà a gambe levate…