Decidono Vidal e Osvaldo: battuto il Trazbonsport e Juve agli ottavi di finale

juve-europa-tuttacronacaI bianconeri tornano in Turchia dopo la batosta contro il Galatasaray, quando furono eliminati dalla Champions. Ora però l’uomore è diverso anche grazie a Pogba e alla sua rete allo Juventus Stadium al termine di un match particolarmente intenso. Gli uomini di Conte possono gestire il vantaggio mentre per il Trabzonspor la situazione si fa più complicata. I bianconeri passano in vantaggio al 19′ quando Giovinco trova Osvaldo in area che torna a servirlo: il 12 conclude potentemente a rete, Kivrak non trattiene e arriva Vidal che la mette sotto la traversa: 0-1!

La Juve continua a fare la partita e al 34′ arriva il raddoppio: Giovinco crossa in mezzo da sinistra e Osvaldo tutto solo di testa batte KIvrak. 0-2!

Il primo tempo termina con il meritato vantaggio degli 11 di Conte che hanno dominato in questa frazione. La squadra ha tirato 9 volte nello specchio contro le 0 del Trazbonspor nascondendo palla ai turchi ogni volta che ha voluto. Nel secondo tempo non arrivano altre reti ma la Juve è agevolmente qualificata per gli ottavi di finale: troverà i viola di Montella sulla sua strada, che stasera ha eliminato i danesi dell’Esbjerg.

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La Fiorentina centra la qualificazione! 1-1 al Franchi!

fiorentina-esbjerg-tuttacronacaIl match in casa contro i danesi dell’Esbjerg per la Fiorentina non è altro che una formalità dopo la vittoria in trasferta per 3 reti a 1. Al Franchi i viola possono perciò godersi una partita tranquilla, contro degli avversari che già si sono superati arrivando ai sedicesimi e oggi giocheranno soprattutto per mettersi in mostra in una vetrina così importante. Il fatto che le sorti siano già decise influisce però negativamente sul primo tempo dove non si sono registrate molte emozioni, con ritmi di gioco blandi e nessuna occasione da gol. Gli uomini di Montella comunque ci provano i colpi di testa di Compper e Rodriguez e qualche buona iniziativa di Ilicic, Pizarro e Matos. Esbjerg non pervenuto oltre la propria metà campo. Al 2′ della ripresa i viola guadagnano una punizione che s’incarica di battere Ilicic: il suo sinistro dai 20 metri non perdona e lo sloveno, che aveva siglato una rete anche all’andata, porta in vantaggio la squadra: 1-0!

Al 1′ di recupero i danesi riescono a pareggiare: Vestergaard punta Compper, lo supera con un tunnel e batte Rosati con un perfetto diagonale! 1-1! il pareggio non cambia la situazione: i viola volano agli ottavi di finale di Europa League.

La Lazio si ferma al 3-3: non riesce a passare il turno!

ludogorets-lazio-tuttacronacaUna settimana fa la Lazio di Reja soccombeva a Ludogorets allo Stadio Olimpico per una rete a zero: per i biancocelesti, quindi, il riscatto è d’obbligo. E la squadra non perde tempo: già al 1′ arriva una percussione di Keita a sinistra e tocco maligno a battere Stoyanov. 0-1! Quello siglato dallo spagnolo è il secondo gol più veloce della storia dell’Europa League. Il primo tempo termina con i laziali meritatamente in vantaggio, dopo 45 minuti di pressing alto che hanno messo in seria difficoltà gli avversari che appaiono una squadra diversa rispetto a quella di una settimana fa. Al 9′ della ripresa arriva il raddoppio per gli uomini di Reja: Onazi guida il contropiede e serve in profondità a sinistra Perea che aspetta l’uscita del portiere e lo trafigge con un sinistro rasoterra. 0-2! Al 23′ il Ludogorets accorcia le distanze: Bezjak, l’attaccante che aveva siglato la rete al Roma, segna ancora e rimette in bilico la qualificazione. Al 33′ arriva anche il pareggio: tiro da distanza siderale di Zlatinski, Marchetti fa rimbalzare la palla oltre la linea bianca e regala il 2-2 agli avversari. Al 37′ gli 11 di Reja riescono a passare nuovamente in vantaggio: lancio dalla retrovie e Biglia incorna da due passi. Stoyanov respinge e Klose è il più veloce di tutti a ribadire in rete! 2-3! Incredibilmente il Ludogorets riesce a pareggiare al 44′: lancio della disperazione di Moti, sul quale Marchetti e Ciani bucano l’intervento. Juninho la tocca e la manda in rete. 3-3! La Lazio non riesce così a passare il turno e sono invece i bulgari a gioire: ammirevole la concentrazione e il non darsi mai per vinti. La Lazio paga gli errori difensivi stasera ma avrebbe meritato. Partita davvero spettacolare comunque con le due squadre che passavano dall’inferno al paradiso nel giro di pochi minuti, peccato che a godere alla fine sono i bulgari.

Il Napoli ce la fa! Batutto lo Swansea per 3 reti a 1!

napoli-swansea-tuttacronacaDopo lo zero a zero in terra gallese, gli azzurri di Benitez non possono permettersi ulteriori passi falsi e al San Paolo c’è solo un risultato che può essere preso in considerazione: la vittoria. Lo Swansea, da parte sua, è una squadra buona ma non trascendentale, la sfida non è quindi improba, soprattutto considerando a quello che è stato in grado di dimostrare nel recente passato il club partenopeo. Per l’occasione, Benitez sceglie di schierare Reina; Maggio, Henrique, Albiol, Ghoulam; Inler, Behrami; Insigne, Pandev, Callejòn; Higuain. Lo Swansea risponde con Vorm, Tiendalli, Chico Flores, Williams, Davies, Canas, de Guzman, Hernandez, Routledge, Emnes, Bony. Al 16′ il Napoli passa in vantaggio grazie a Insigne ma la gioia del San Paolo dura poco: al 29′ De Guzman trafigge Reina in contropiede: 1-1! Il primo tempo termina su un risultato che rischia seriamente di infrangere i sogni partenopei per quel che riguarda l’Europa. Nella ripresa, al 33′ è Higuain che insacca e porta in vantaggio il Napoli: gol importantissimo che arriva al momento più opportuno per gli uomini di Benitez. Al 48′ ci pensa Inler, servito da Hamsik, a chiudere definitivamente il capitolo: 3-1! Partita non brillantissima ma che permette comunque al Napoli di festeggiare l’accesso agli ottavi di finale!

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E’ emergenza al Napoli: AAA, portiere cercasi!

Rafael-Santos-tuttacronacaSi fa critica la situazione del Napoli, per quel che riguarda la protezione della porta, ora che Rafael è stato vittima di un bruttissimo infortunio. Reina è spesso ai box a causa di acciacchi vari mentre il 38enne Colombo è ormai disabituato a giocare. La soluzione che si prospetta, quindi, è che il ds dei partenopei, Bigon, peschi dal mercato degli svincolati come già successo con Reveillere. Come spiega Calciomercato.it, in tale ottica il più appetibile sembra essere Tim Wiese, estremo difensore tedesco che è stato nel giro delle Nazionale e che è rimasto senza contratto dopo l’esperienza all’Hoffenheim.

Lotito per i tifosi diventa… Peppa Pig!

lotito-peppa-pig-tuttacronacaLa Lazio di Reja ha subito una brutta sconfitta, ieri sera, in occasione dell’andata dei 16esimi di finale di Europa League, e i tifosi biancocelesti non mancano di trarne nuovo spunto per un attacco al patron del club. Quello che viene contestato a Lotito sono i mancati acquisti nella scorsa sessione di mercato. L’ultima trovata dei supporters laziali è stato uno striscione sarcatico: “Lotito Peppa Pig” accompagnato dai cori come “Liberiamo la Lazio da Lotito” o “C’è solo un presidente, noi Lotito non lo vogliamo… Te ne devi annà…”

La trasferta in terra danese… che termina in manette per i tifosi viola

tifosi-viola-arresti-tuttacronacaDopo il tifoso arrestato e liberato ieri mattina dopo un processo e il pagamento di una sanzione pecuniaria, ecco un’altra notizia che parla di supporter viola finiti in manette. La polizia danese ha infatti arrestato tre tifosi italiani rimasti coinvolti in una rissa con gli steward al termine della partita, valida per i 16esimi di finale dell’Europa League, Esbjerg-Fiorentina. Due di loro, che dovranno pagare una multa, sono stati processati per direttissima e poi rilasciati. Il terzo, anche lui rilasciato, sarà processato a marzo. Il personale della Digos di Firenze, presente ad Esbjerg per il match, ha seguito la vicenda dei tre. Stando alle ricostruizioni, al termine dell’incontro, quando i giocatori della Fiorentina hanno gettato le maglie verso gli spalti, i supporter viola si sono sporti per raccoglierle facendo cadere un tabellone pubblicitario, invadendo il campo e innescando la reazione degli steward. Da qui la rissa.

Il Napoli a Swansea non ce la fa: indispensabile vincere al San Paolo!

napoli-europa-tuttacronacaTempo instabile a Swansea, in Galles, dove nel pomeriggio è stato registrato un terremoto di magnitudo superiore a 4. Per gli azzurri si tratta dell’esordio in Europa League, dopo la clamorosa eliminazione dalla Champions. Squalificato Fernandez, Rafa Benitez punta tutto sul brasiliano Henrique. In avanti Higuain sarà la prima punta, supportato da Insigne, Hamsik e Callejon. Al termine del primo tempo il risultato è ancora sullo zero a zero, con due squadre che hanno regalato un bellissimo primo tempo ma senza riuscire a infrangere la porta avversaria. I padroni di casa avrebbero meritato di chiudere in vantaggio la frazione di gioco, ma le grandissime parate di Rafael hanno impedito agli avanti gallesi di gonfiare la rete della porta difesa dal portiere brasiliano. Anche nella ripresa le reti restano inviolate e in Galles il match termina zero a zero. Ora agli uomini di Benitez non resta che vincere al San Paolo per passare il turno. I partenopei non si possono tuttavia lamentare, visto che i gallesi hanno più volte sfiorato la rete, specialmente nei primi quarantacinque minuti.

La Lazio di Reja non ce la fa: il Ludogorets vince per una rete a zero

lazio-europa-tuttacronacaAndata dei sedicesimi di finale all’Olimpico dove la squadra di Reja ospita il Ludogorets. Il tecnico biancoceleste sceglie il modulo 3-4-3, difesa a tre con Radu centrale di sinistra; a centrocampo la coppia centrale è formata da Onazi e Biglia mentre in attacco gioca Klose. 4-2-3-1 invece per i bulgari di Razgrad. La Lazio graziata dagli avversari già a inizio partita, al 9′, quando il Ludogorets sbaglia clamorosamente un calcio di rigore! Al termine del primo tempo la squadra di Reja è in svantaggio per una rete. A realizzare il gol, al 45′, Roman Bezjak: l’attaccante ha condotto il contropiede per poi scagliare una sassata di destro dai 20 metri: Berisha non può fare nulla: 0-1. la Lazio non riesce a dare velocità al proprio gioco mentre il Ludogorets forte di un eccellente palleggio si è resa pericolosa più volte. Al 9′ della ripresa il Ludogorets resta in 10: espulso Dyakov per doppia ammonizione. Restano in 10 anche i biancocelesti al 28′, dopo che Cavanda ha dato un calcio in faccia a Minev anticipandolo praticamente sulla linea di out sinistra a metà campo. Nel finale di gara Candreva avrebbe potuto pareggiare ma Stoyanov gli ha detto no con una grande parata che si è aggiunta a quella sul rigore di Andreson: il Ludogorets vince meritatamente a Roma.

Lo Juventus Stadium esulta: battuto lo Trabzonspor per 2 reti a 0!

juve-europa-tuttacronacaDopo esser stata eliminata dalla Champions League, la squadra di Conte ripiega in Europa League e a questo punto l’obiettivo è giocarsi la finale. Nel match d’andata dei sedicesimi di finale i bianconeri ospitano i turchi del Trabzonspor e per l’occasione Conte schiera un 3-5-2 composto da Buffon; Caceres, Bonucci, Ogbonna; Isla, Pogba, Pirlo, Marchisio, Peluso; Tévez, Osvaldo. Risponde Hami Mandirali mandando in campo un 4-2-3-1 che vede sul rettangolo di gioco Onur Kivrak; Bosingwa, Yumlu, Aykut Demir, Kadir Keles; Zokora, Bourceanu; Olcan Adin, Colmani, Ozer Hurmaci; Emre Gural. Osvaldo festeggia l’esordio in Europa con il suo nuovo club siglando una rete al 16′: lancio di Tevez che diventa un assist per l’ex Roma grazie al tocco involontario di un difensore turco. Il centravanti da solo contro Onur Kivrak non sbaglia. 1-0! Il primo tempo, combattuto, si chiude su questo risultato.

Al 26′ della ripresa un’azione dei turchi che ha del clamoroso: vanno in rete, ma l’arbitro ferma il gioco perché al momento del tocco di Yusuf Erdoğan verso il centro dell’area il pallone aveva superato la linea di fondo campo. Juve ancora in vantaggio ma sempre sotto assedio degli avversari che cercano in tutti i modi di raggiungere il pareggio. Ma i bianconeri non mollano e anche Giovinco, entrato in sostituzione di Marchisio e accolto dagli applausi del pubblico, fa del suo meglio in cerca del raddoppio. Clamorosamente, al 4′ di recupero, i bianconeri centrano il raddoppio: Tevez pesca al centro dell’area avversaria Pogba che di prima col destro non sbaglia. 2-0! Al triplo fischio la Juve festeggia la vittoria: inizia nel migliore dei modi l’avventura in Europa League degli uomini di Conte!

La Fiorentina trionfa in casa dell’Esbjerg: 3-1!

Fiorentina-europa-tuttacronacaAndata dei 16esimi di finale di Europa League in trasferta in terra danese per la sfida contro l’Esbjerg per i viola di Montella, che hanno trovato una sorpresa al loro arrivo. Ad attenderli c’era infatti Martin Jorgensen, alla Fiorentina dal 2004 al 2010, che si è messo alla guida del pullman che appartiene alla sua la ditta di trasporti e ha traghettato la squadra nella sede del ritiro. A soli 9 minuti dal calcio d’avvio è stato Matri a siglare il primo gol della giornata di Coppa, portando la squadra sull’0-1.

Ma la gioia è durata poco: dopo solo un minuto, infatti, Pusic ha firmato il pareggio: 1-1. Ancora una volta, il risultato cambia rapidamente: è il 15′ quando Ilicic riporta i toscani in vantaggio: 1-2! Agli 11 di Montella ancora non basta e al 37′ arriva anche la terza rete, su rigore: la firma Aquilani. 1-3! Su questo risultato le squadre guadagnano gli spogliatoi per l’intervallo.

Nella ripresa non arrivano altre reti, ma gli uomini di Montella hanno di che festeggiare per la splendida vittoria!

La Fiorentina impegnata in Europa: scontri e arresti per i tifosi

Fiorentina-europaleague-tuttacronacaInizia con gli scontri tra i supporters viola e quelli danesi la trasferta per l’Europa League della Fiorentina. Una rissa scoppiata presso un pub di Esbjerg ha portato, la scorsa notte, all’arresto di un tifoso della Fiorentina e di alcuni supporter del club danese. A renderlo noto fonti di polizia a Firenze, che segue le tifoserie delle squadre impegnate nelle partite valide per le coppe internazionali. Il tifoso viola è stato processato questa mattina davanti a un giudice danese che lo ha condannato al pagamento di una sanzione pecuniaria, quindi è tornato in libertà.

Terremoto a Swansea! La terra trema prima del match del Napoli

swansea-napoli-terremoto-tuttacronacaIl Napoli di Benitez scenderà in campo alle 21.05 ora italiana per i sedicesimi di finale dell’Europa League contro lo Swansea e proprio nella città gallese è stato registrato un terremoto di magnitudo 4.1. L’epicentro dell’evento è stato individuato nel canale di Bristol. Gli azzurri, attualmente in ritiro, non è stava avvertita nè dai giocatori nè dallo staff e il match si svolgerà regolarmente.

Aspettando Swensea-Napoli… ecco i partenopei in Galles!

gallos-napoli-tuttacronacaSi giocano i sedicesimi di Europa League e il Napoli vola in Galles, dove affronterà lo Swansea. Un impegno molto atteso da tutti i tifosi partenopei… e da una famiglia in particolare. Si tratta dei Gallo, napoletani trapiantati proprio a Swansea 24 anni fa. Franco, con la moglie, i figli e i due fratelli, si è trasferito qui nel 1990, riuscendo ad aprire il suo ristorante nel 2004. Pasquale, uno dei figli, ha raccontato al Mattino:

«Qui stiamo bene. Swansea è una città di mare che somiglia molto a Napoli, solo che manca il Vesuvio». A parlare è Pasquale, il primo dei due figli di Franco e Angelina. Trentaquattro anni, una compagna gallese e 3 figli, il ristoratore anglo-napoletano ha belle parole anche per gli abitanti della città che l’ha adottato: «La gente è gentile e cordiale, ma sentiamo la mancanza di Napoli tutti i giorni».

La famiglia Gallo, nel frattempo, è diventata famosa su Youtube grazie al suo canale dove appaiono i filmati girati da una webcam messa sopra il televisore e che i “Gallos” mentre guardano le partite del Napoli. Le esultanze, le imprecazioni, il dialetto napoletano che si mescola all’inglese (o meglio al gallese, accento fortissimo al pari di quello partenopeo): tutto finisce in video. Questa volta, però, niente tv per loro:

«Abbiamo acquistato i biglietti per la tribuna vip a 120 euro l’uno. Un po’ cari, ma non potevamo perderci l’occasione di vedere da vicino il nostro amato Napoli». E non potrà mancare il solito video: «Sarà lunghissimo perché per noi non è una partita come le altre e vogliamo raccontare tutte le emozioni».

Ecco uno dei loro tanti video:

Paura per il Valencia: trasferta per l’Europa League nella Kiev della violenza

kiev-tuttacronaca-partitaNel centro di Kiev la città è messa a ferro e fuoco: impazzano gli scontri tra i manifestanti oppositori del presidente Yanukovych e le forze dell’ordine e la situazione è precipitata in una guerriglia urbana, con già 25 persone morte e innumerevoli feriti. Proprio in questo contesto si giocherà, giovedì, il match dei sedicesimi di finale di Europa League tra la Dinamo Kiev e il Valencia. Gli spagnoli sono chiaramente preoccupati per il clima che troveranno al loro arrivo, previsto per oggi alle 18, nella città ucraina e già ieri mattina i responsabili del club iberico hanno avviato una serie di contatti con i colleghi ucraini della Dinamo, con la Uefa e con l’ambasciata spagnola a Kiev per capire se fosse il caso di annullare la trasferta. Spiega Calcioblog:

In primo momento il Valencia aveva avanzato la proposta di giocare la prima partita al Mestalla per poi temporeggiare in vista del ritorno (magari da disputare in un’altra città ucraina), ma i vertici del calcio europeo hanno insistito nel voler rispettare il calendario tranquillizzando i valenciani; anche l’ambasciata ha dato parere positivo affinché la gara venisse giocata senza problemi, al che dalla Spagna non hanno potuto che confermare il viaggio e domani saranno regolarmente in campo. Nonostante questo hanno preso delle precauzioni, una su tutte non effettueranno nessuna rifinitura della vigilia allo Stadio Olimpico, ma rimarranno asserragliati nell’hotel Opera Kiev, a due chilometri dal centro caldo della rivolta, dove il tecnico Pizzi terrà anche la consueta conferenza stampa; dopo la partita prenotato un volo immediato per Valencia, con rientro a casa nella notte.

Juve già all’attacco: ecco come cambierà la squadra di Conte

juve-nuovo-schema-tuttacronacaI bianconeri corrono a perdifiato verso il terzo scudetto consecutivo e Antonio Conte ha ben chiaro il suo obiettivo: tornare a gareggiare in Champions ed essere competitivi su un simile palcoscenico. E proprio per questo il tecnico potrebbe dettare le linee guidea per il prossimo mercato, a seconda delle sue esigenze. Secondo La Gazzetta dello Sport, l’allenatore salentinopersiste nella sua idea di passare al 4-3-3, soprattutto per migliorare il rendimento europeo. Così facendo, si renderebbero però necessari A degli esterni offensivi e almeno uno di questi deve essere un top player. Potrebbe quindi essere Cuadrado della Fiorentina, giocatore che piace tantissimo a Conte. Con lui in attacco, come punta centrale potrebbe essere confermato Osvaldo, se farà bene, il quale si giocherà il posto con Llorente, mente dall’altra parte ecco Tevez. Difesa a 4 e centrocampo solito con Pogba (se rimarrà), Pirlo e Vidal. juve-tuttacronaca

Marcello Lippi pronto a far spese in casa Juve?

Fabio-Quagliarella-tuttacronacaE’ Tuttosport a tornare su un tema caldo di questi ultimi due giorni: la tensione tra Fabio Quagliarella e il club bianconero, con il giocatore che non è stato convocato per i prossimi impegni in Europa League della squadra. Anche Sky non lascia spazio a dubbi: “Fabio Quagliarella è fuori rosa. Si allenerà in orari diversi da quelli della prima squadra.” L’attaccante della Juve non ha digerito l’esclusione dalla lista Uefa per l’Europa League e la società ha risposto così, mettendolo fuori squadra. L’arrivo di Osvaldo non era dunque solo un’occasione di mercato ma un’operazione legata all’uscita di Eta Beta. Operazione che potrebbe già essere nell’aria, visto che l’ex attaccante del Napoli piace al Guangzhou di Marcello Lippi.

Tensioni in casa Juve: vicini a un addio?

quagliarella-tuttacronacaAsamoah, Barzagli, Bonucci, Buffon, Caceres, Chiellini, Giovinco, Isla, Lichtsteiner, Llorente, Marchisio, Ogbonna, Osvaldo, Padoin, Peluso, Pepe, Pirlo, Pogba, Rubinho, Storari, Tevez, Vidal, Vucinic. E’ questa la lista dei nomi che la Juventus ha consegnato all’Uefa: si tratta dei 23 giocatori che potranno scendere in campo in Europa League il 20 e il 27 febbraio per i sedicesimi di finale contro il Trabzonspor. La novità riguarda l’attacco, dove è presente il neo acquisto Osvaldo ma anche Vucinic, a un passo dall’Inter durante l’ultima sessione di mercato. Antonio Conte ha invece deciso di escludere Quagliarella, non presente nella lista. L’Uefa impone alle società che almeno tre dei 24 giocatori della lista provengano dal settore giovanile. Della lista bianconera i tre provenienti dal vivaio erano Giovinco, Marchisio e De Ceglie, ma quest’ultimo è stato ceduto al Genoa. Ecco perché la Juventus è stata obbligata a fornire una lista con soli 23 giocatori. E la scelta di escludere un nome è caduta su Quagliarella. Ma la decisione di Conte non è andata giù all’agente dell’attaccante napoletano, e del resto ha sorpreso anche molti addetti ai lavori. Beppe Bozzo, procuratore del giocatore, ai microfoni di TuttoSport ha detto: “Mi chiedete come l’ha presa… Beh, non benissimo, ma Fabio è sereno. Anzi, serenamente arrabbiato perché forse avrebbe meritato più rispetto dopo tutto quello ha fatto per la Juve…”. Forse il futuro di Quagliarella è lontano da Torino.

4 italiani ancora in carcere a Varsavia: c’è anche un operatore de Le Iene

ultras-laziali-tuttacronacaMatteo, Alberto e Daniele, con tutta probabilità, trascorreranno il Natale nel carcere di Bialoleka, come ha confermato all’Adnkronos l’abasciatore italiano a Varsavia Riccardo Guariglia, che ha assicurato di essere “pronto ad andare a visitarli in carcere il giorno di Natale“. Guariglia ha poi precisato che 18 dei 22 tifosi che erano “fisicamente in carcere” sono già tornati in Italia, mentre “l’ultimo arriverà domani (oggi, ndr)“. Non è ancora finita, quindi, la vicenda degli ultrà laziali arrestati in Polonia a causa degli scontri prima del match di Europa League. L’ambasciatore ha anche ricordato che dodici tifosi, tra quelli arrestati, non erano ancora stati condannati e “hanno potuto patteggiare e poi sono stati rilasciati pagando delle multe“, mentre dei “dieci già condannati in primo grado: 7 sono usciti, sono stati messi in libertà sotto cauzione“. Di altri tre tifosi, invece, “il giudice ha respinto l’istanza di conversione della pena detentiva in libertà sotto cauzione. Oggi ne rimangono tre nel carcere di Varsavia, ma gli avvocati sono al lavoro“. Ma c’è anche un quarto italiano ancora detenuto. Si tratta dell’operatore televisivo de Le Iene Riccardo Messa, condannato a sei mesi di reclusione perchè, al momento dell’arresto, aveva con sè un bite dentale, ossia un apparecchio che viene utilizzato durante il sonno dalle persone affette da bruxismo. Messa è stato così accusato pensando che fosse un paradenti da rissa, motivo per cui gli è stata aumentata la pena.L’operatore, tifoso interista, nonostante l’accettazione da parte del Tribunale della scarcerazione dietro il pagamento di una cauzione di 30.000 szlote (circa 7.200 euro), non è stato ancora rilasciato. Davide Parenti, l’ideatore della trasmissione televisiva, ha spiegato la situazione in un’intervista a “Il Tempo”:

 

Non appena ricevuta la notizia della possibilità di tirare fuori Riccardo dalla galera, non ci abbiamo pensato un attimo e, utilizzando un fondo costituito da tutti noi de “Le Iene”, abbiamo dato mandato alla banca di effettuare un bonifico alla cancelleria del tribunale polacco, ma venerdì ci è stato comunicato che i soldi non erano ancora arrivati e che, quindi, Riccardo veniva trattenuto in cella come “garanzia”. A quel punto ci siamo subito attivati contattando l’agenzia dell’Istituto di Credito al quale ci eravamo rivolti che, dopo una serie di verifiche, ci ha assicurato invece che il bonifico era giunto a destinazione. Abbiamo cercato di raccogliere altri soldi contanti. Operazione non facile, in quanto le banche erano chiuse e abbiamo dovuto fare una colletta tra tutti i dipendenti. Ma ce l’abbiamo fatta. Uno zio del giovane operatore televisivo è volato a Varsavia con un bagaglio a mano contenente ottomila euro in contanti. Come un mafioso, ora voglio proprio vedere se troveranno qualche altro cavillo per continuare a tenere “sequestrato” Riccardo.

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Ancora sei tifosi laziali in carcere a Varsavia

laziali-varsavia-tuttacronacaEra il 28 novembre quando 120 tifosi laziali venivano fermati a Varsavia a seguito atti di violenza contro la polizia locale avvenuti prima della partita di Europa League della loro squadra contro il Legia. Sei di loro sono tuttora nel carcere nei pressi della capitale polacca. A darne conferma, la Farnesina. Il portavoce della procura della capitale polacca Przemyslaw Nowak aveva poco prima dato la notizia che gli ultimi 12 tifosi fermati erano stati liberati. La Farnesina era intervenuta da subito con il governo d Varsavia per chiedere un resoconto dell’accaduto nonchè la scarcerazione dei connazionali.

Incredibile! I sorteggi per l’Europa League… che sbeffeggiano la Juve!

sorteggi-europa-league-tuttacronacaTerminati i sorteggi per la Champions League, a Nyon si è proceduto con quelli per i sedicesimi di finale di Europa League, ai quali prenderanno parte quattro squadre italiane. Il primo club ad esser stato estratto è stato quello bianconero il cui abbinamento altro non è se non un’ironica coincidenza: dopo la sconfitta di Istanbul in Champions, con il campo impraticabile per neve del Galatasaray, gli uomini di Conte si ritroveranno a sfidare un’altra squadra turca, il Trabzonspor per i sedicesimi di finale. Pavel Nedved, presente a Nyon in rappresentanza della Juventus, ha incassato con stile lo scherzo del destino: “Perché della Turchia ne abbiamo abbastanza – ha commentato – e speriamo non ci sia la neve quando andremo lì…”. Ma le sorprese non sono terminate: il percorso della Vecchia Signora s’intreccia infatti con quello della Fiorentina: in caso di qualificazione, le due squadre infatti si troveranno a sfidarsi. Prima, però, i viola dovranno battere i danesi dell’Esbjerg. L’andata, per i bianconeri, verrà disputata giovedì 20 febbraio 2014 a Torino, mentre il ritorno in Turchia si terrà una settimana dopo. Percorsi più o meno complicati anche per Napoli e Lazio. La squadra di Benitez ripartirà dal Galles contro lo Swansea e in caso di promozione affronterà la vincente di Porto-Eintracht Francoforte. La Lazio, invece, incontra i bulgari del Ludogorets e sulla strada ha un ottavo di finale contro Dinamo Kiev o Valencia. Ecco tutte le sfide:

– Dnipro-Tottenham

– Betis Siviglia-Rubin Kazan

– Swansea-Napoli

Juventus-Trabzonspor

– Maribor-Sivilgia

– Viktoria Plzen-Shakhtar

– Odessa-Lione

Lazio-Ludogorets

– Esbjerg-Fiorentina

– Ajax-Salisburgo

– Maccabi Tel Aviv-Basilea

– Porto-Eintracht Fracoforte

– Anzhi-Genk

– Dianmo Kiev-Valencia

– Paok-Benfica

– Slovan Liberec-Az Alkmaar

Banditi… e scoppia il caso diplomatico per i tifosi laziali!

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Sulla questione dei tifosi laziali ancora detenuti in carcere a Varsavia, dopo l’azione di Emma Bonino, interviene anche il presidente del Consiglio Enrico Letta e una partita si trasforma in caso diplomatico. Il premier polacco Donald Tusk ha risposto così all’appello del capo del governo italiano: «Farò di tutto per accelerare le procedure nel rispetto delle regole e farò un appello al procuratore generale e al ministro della Giustizia affinché seguano personalmente la vicenda al fine di evitare lungaggini».  Molto più duro è stato il ministro dell’Interno  Barlomiej Sinkiewicz che pur comprendo il dolore dei familiari dei tifosi laziali arrestati in Polonia, ha messo in evidenza che “la verità è che una parte di loro si trova a Varsavia per assistere i propri figli «banditi»”. Il ministro poi sempre parlando alla tv polacca ha anche sottolineando che «la legge è uguale per tutti, sia per i polacchi sia per gli stranieri»

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Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, al termine della bilaterale con il primo ministro Donald Tusk si è recato all’ambasciata italiana a Varsavia per incontrare i familiari dei tifosi laziali arrestati in Polonia. Dopo aver saluto i parenti dei 22 supporter, il premier ha avuto un colloquio con una delegazione per discutere di quanto sta avvenendo.

Queste le armi sequestrate ai tifosi laziali:

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E i marò? Restano in India anche a Natale?

Il caso dei tifosi laziali arrestati a Varsavia passa al Parlamento Ue

tifosi-lazio-tuttacronacaInformativa urgente, oggi alla Camera, sui tifosi italiani arrestati a Varsavia, com’è stato richiesto da Fratelli d’Italia. Nel frattempo in una nota di Emma Bonino, ministro degli Esteri, si legge: “Ho chiesto oggi al mio omologo polacco Sikorski chiarimenti su una vicenda che presenta contorni ancora da approfondire pienamente e che vede al momento 22 nostri concittadini detenuti nel carcere di Varsavia. Gli ho anche chiesto di adoperarsi affinché vengano messi in libertà, anche dietro cauzione, in attesa del processo. Sikorski mi ha promesso il suo personale interessamento e si è impegnato ad aggiornarmi tempestivamente”. Il ministro ha quindi aggiunto: “Ho parlato oggi anche con il Presidente della Lazio Lotito cui ho espresso la mia solidarietà per quei tifosi pacifici che si sono trovati coinvolti in situazioni che non hanno nulla a che vedere con lo spettacolo del calcio. L’ho anche rassicurato illustrando tutte le azioni che il governo sta mettendo in atto per giungere alla liberazione di tutti i connazionali tratti in arresto”. Ma la questione ha varcato i confini nazionali approdando in Europa: il vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Angelilli, infatti, ha presentato alla Commissione e al Consiglio Ue una interrogazione in merito alla vicenda degli oltre cento tifosi laziali fermati dalla polizia polacca prima della partita svoltasi a Varsavia.Nell’interrogazione si chiede che venga fatta luce: “Questa vicenda, a distanza di giorni presenta ancora diverse zone d’ombra, su cui è doveroso fare piena luce al fine di accertare che non siano stati lesi i diritti fondamentali dei nostri connazionali all’estero. Molti episodi legati al fermo e al rinvio a giudizio dei cittadini italiani risultano poco chiari e connotati da evidenti abusi e atteggiamenti sproporzionati da parte delle autorità della Polonia. Vi sono aspetti da chiarire sia sul fronte delle modalità che delle motivazioni di questa ‘azione preventivà da parte delle Autorità polacche. In queste ore, infatti, sto continuando a ricevere segnalazioni di diversi casi di cittadini italiani che sarebbero stati coinvolti in gravi episodi, subendo maltrattamenti, rispetto ai quali si devono delle spiegazioni all’Italia e all’Europa. Ho chiesto pertanto alla Commissione e al Consiglio di fare piena luce sul comportamento delle autorità di polizia e giudiziarie della Polonia e accertare se siano stati rispettati, per i nostri connazionali, tutti i diritti alla difesa e a un processo equo come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha preso la parola in occasione della consegna dei premi Coni-Ussi svoltasi nel Salone d’Onore di Palazzo H: “I fatti di Varsavia? Il tutto è estremamente spiacevole e anche sgradevole. Sto aspettando un rapporto completo perché mi sembra che qui addirittura c’è il ministero degli Esteri coinvolto. A prescindere dal comportamento di qualche singolo, c’è stato un atteggiamento delle forze dell’ordine che sicuramente ha mancato di rispetto alle norme più basilari. Non mi sento di sbilanciarmi ma appena saremo a conoscenza di tutto, un secondo dopo sarà giusto esprimere la propria opinione al riguardo”.

Confermato il fermo a 22 ultras laziali in Polonia: la parola ai tifosi

ultras-laziali-varsavia-tuttacronacaDue giorni fa, prima e dopo il match valido per l’Europa League tra Legia Varsavia e Lazio, circa 200 tifosi laziali erano stati fermati a causa dei violenti scontri in una delle piazze del centro della capitale polacca. Di questi, a 22 persone e’ stato confermato lo stato di fermo in Polonia in attesa del giudizio. Secondo l’ambasciata gli altri 115 italiani bloccati dalla polizia sono già liberi. Molti di loro hanno subito condanne, con la condizionale, che vanno da due a sei mesi di prigione. Ieri, a molte ore di distanza dagli scontri, Ignazio Marino è intervenuto al riguardo:

“Ho contattato telefonicamente il Ministro degli Esteri, Emma Bonino, per conoscere la situazione dei 107 cittadini romani trattenuti a Varsavia. Il Ministro mi ha confermato che è attiva l’unità di crisi alla Farnesina. Proseguono, intanto, in maniera costante i contatti tra l’ambasciata italiana e le autorità polacche. Il ministero degli Esteri mi ha fornito notizie confortanti sulle condizioni dei tifosi della Lazio e mi ha rassicurato sul fatto di aver attivato tutte e procedure necessarie per favorire il loro rientro a Roma nelle prossime ore”.

Nel frattempo, alcuni tifosi sono riusciti a rientrare nella Capitale. Uno di loro, Riccardo, intervistato da Radio Capital, e come riporta sslaziofans.it, racconta: “Ci hanno trattato come prigionieri di guerra, senza diritti, ammassati a fine partita vicino ad un fiume con i cani della polizia che ci saltavano addosso. Noi siamo andati all’appuntamento fissato e come siamo arrivati la polizia ci ha fermato in un vicolo. Ci hanno tenuti lì per 40 minuti per controlli, poi ci hanno portati allo stadio. Ma sono stato solo fortunato, perché tra i 120-150 fermati ci sono alcuni amici, ragazzi che non hanno mai girato con coltelli o bastoni ma che sono stati portati via solo perché stavano nel gruppo che marciava con il corteo”.

Ma Riccardo non è stato l’unico a raccontare. Stefano, ai microfoni di ‘Radiosei’, riporta:

“Mercoledì sera ci hanno intimato di non uscire dall’albergo. Sono andato con degli amici in un locale, e per strada dei tifosi in macchina ci hanno insultati e fatto dei gestacci. Siamo tornati all’hotel e lì ci sono stati degli scontri. Giovedì sono andato a vedere la partita, non ho partecipato al corteo, ma eravamo controllati e ci stavano aspettando. I poliziotti avevano il lanciafiamme, caschi protettivi e maschere stile Batman. Il tifo polacco è violento ma noi non stavamo facendo nulla. Nel punto d’incontro c’erano persone tranquillissime: donne, bambini, ragazze. Ma tutte sono state portate in caserma”.

Anche Alessandro spiega quanto ha vissuto:

“Ti assicuro che non avevo mai visto nulla del genere. Noi ci siamo salvati solo perché nel nostro gruppo c’erano molte donne e quindi abbiamo evitato il corteo. Ma non è successo nulla di grave, te lo assicuro. E il clima era ostile fin dall’inizio. Perquisizioni ovunque, test su alcol e droga fatti prendendo le persone a caso in mezzo al gruppo, pensa che a mia sorella hanno sequestrato addirittura gli adesivi della Lazio e a me lo stendardo ‘brigata Santa Klas’ solo perché all’interno c’è un teschio. Una follia, arresti di massa che neanche al G8 di Genova e lì successe di tutto, mentre a Varsavia non è successo nulla, non c’è stato neanche un ferito tra i tifosi del Legia o tra le forze dell’ordine. E questo la dice lunga”.

Un impiegato romano che vive a Como, Claudio, aggiunge:

“Siamo stati trattati da animali. Cose che in Italia sarebbero classificate come violazione dei diritti fondamentali e della libertà personale. Perquisizione in albergo e occhi addosso ovunque. Noi siamo nell’occhio del ciclone e in alcuni casi ce la siamo anche voluta, ma da nessuna parte mi era mai capitato un trattamento del genere. Quattro perquisizioni in 3 metri prima di entrare allo stadio, etilometro, all’uscita scortati per step a gruppi di cinque verso i taxi, insultati dai poliziotti e poi abbandonati per la città, come se non fosse bastato quello che era successo prima, dopo alcuni ragazzi sono stati portati in bocca agli ultras del Legia a prendere le botte. Quelli del Legia si sono permessi quello che hanno visto tutti a Roma, hanno imperversato in città completamente ubriachi e nessuno ha fatto nulla, mentre noi per una birra venivamo fermati. È vero che c’è stato qualcuno che da sotto l’Hard Rock Café ha tirato dei sassi contro una camionetta, ma siamo stati fermati tutti, ci hanno buttato per strada come bestie, ammanettati. E solo alcuni sono riusciti a vedere la partita. Un trattamento disumano in quel freddo assurdo. E poi devo anche leggere sui giornali che siamo stati noi a creare casini per la città! Spero che darete la voce anche a noi che abbiamo la bocca tappata da questo sistema che ci considera scomodi”.

Mirco, 37enne romano di nascita, ma milanese di adozione ha 37 anni:

“E’ stata una vera e propria retata, un’azione di stampo militaresco. Presi, buttati a terra e caricati sui cellulari e portati via. Alcuni più fortunati sono riusciti a scappare, tanti no, tra cui un mio amico che fino alle 21 era ancora in stato di fermo e che poi non sono più riuscito a sentire. Allo stadio all’ingresso ci hanno fatto l’alcol test, il droga test con un tampone, alcuni sono stati costretti anche a spogliarsi all’aperto, con la temperatura sotto zero. All’uscita non ti dico, ha iniziato pure a piovere ed eravamo tutti li al freddo. Ci hanno portati fuori dallo stadio e ci hanno fatto fermare in una stradina. E da li ci ‘liberavano’, perché il termine esatto è proprio questo: 4/5 alla volta e caricati su un taxi. Noi siamo stati tra i primi 150/200 forse e siamo andati via alle 23.20, qualcuno è rimasto li fino all’1 di notte. Ed è continuata questa mattina all’aeroporto, dove appena scoprivano che eri italiano e non polacco ti facevano spogliare. Mai vista una cosa del genere, […] di un paese che si definisce civile. Poi le bestie siamo noi”.

Ma c’è anche chi ancora si trova a Varsavia e non capisce cosa stia accadendo, come Federico:

“Qui non si capisce nulla, non si sa cosa dobbiamo fare. Non ho notizie di due miei amici da 24 ore. Sono andato tre volte in ambasciata ma non si sbilanciano sui tempi e non ti dicono nulla su come stanno le persone in stato d’arresto. In tibunale oggi hanno finito i processi di alcuni dei 17, trattenuti perché non hanno da pagare i 1600 zloty di multa. Mentre altri ragazzi sono usciti pagando soltanto 200 zloty di multa. In caserma non mi rilasciano informazioni perché non sono un familiare. Risultato: sto da solo a Varsavia, con un volo spostato e due persone che non so quando possono uscire”.

Un utente del forum Lazionet, Alvin, racconta ancora:

“Siamo rientrati da poco più di tre ore da Varsavia. Due giorni che ora dopo ora si sono trasformati in un incubo.
Partire da Roma con molte persone e alcune di loro non vederle con il volo di ritorno. E’ stato veramente duro.
Un’atmosfera pesante, triste, sembrava quasi che ci contassimo tra di noi per vedere se ci fossimo stati tutti. Ci cercavamo, scambiandoci le notizie e cercando di sapere dagli altri qualche informazione in più. E’ stata un’azione premeditata; ha dato l’impressione che tifosi del Legia e polizia avessero operato insieme come nei fatti che hanno preceduto la giornata di ieri. E’ stato vergognoso! Siamo stati intimiditi, provocati, insultati, trattati come delinquenti, dati quasi in pasto a una tifoseria che, come dimostrano i dati, è tra le più violente. Noi siamo stati fortunati, perchè avevamo prenotato un taxi provato e, partiti in ritardo dall’hotel, l’autista ci ha portato direttamente nel settore ospiti, dove siamo stati subito portati dentro dalla polizia; dove abbiamo subito, come tutti, due perquisizioni, il controllo del tasso alcolemico, ci hanno fatto togliere le scarpe, ci hanno ripreso e sempre con atteggiamento niente affatto socievole, coadiuvati da qualche agente della polizia italiana, come testimoniava il chiaro accento romano. All’uscita il copione non è cambiato, anzi. Ore di attesa al freddo; usciti a gruppetti di cinque/sei, nuove riprese e perquisizioni, cani chiaramente aizzati apposta mentre si passava per un nuovo sbarramento che ti constiva solo di uscire se c’era un taxi o se c’era quello che avevi prenotato, ovviamente senza scorta. Ma le testimonianze dei ragazzi, delle persone, che hanno vissuto un pomeriggio da incubo nelle strade di Varsavia sono agghiaccianti. Fermi preventivi e indiscriminati, violenze gratuite, provocazioni continue. Tassisti che lasciavano gruppetti isolate davanti alla curva dei tifosi del Legia… e che dire delle persone che segnalavano nei vari alberghi la presenza dei tifosi? Se poi qualcuno non è riuscito a mantenere la calma, non sorprende davvero!
E poi bastava vedere qualche prima pagina dei giornali di Varsavia questa mattina per rendersi conto di quella che è stata un’azione premeditata. Un signore di Catania, incontrato in aeroporto, che lavora da qualche tempo in Polonia, mi diceva che la polizia non aspettava altro. E’ vero, qualche volta gruppetti di tifosi in trasferta hanno dato adito a qualche azione della polizia, ma stavolta è andata in maniera completamente diversa.”

Scontri a Varsavia, fermati 120 tifosi della Lazio!

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Violenti scontri alla vigilia della partita di Europa League tra Legia e Lazio. 120 tifosi laziali sono stati fermati attorno alle 16.30 in una delle piazze del centro della capitale polacca.  Lì gli oltre 700 sostenitori biancocelesti arrivati a Varsavia si stavano radunando per essere poi scortati dalla polizia locale verso lo stadio del Legia dove alle 19 è in programma la partita tra Legia e Lazio. Ma alcuni sostenitori laziali si sono resi protagonisti di tafferugli prima verbali, poi fisici con le forze dell’ordine. La situazione è presto degenerata e i fan laziali hanno lanciato alcune bottiglie versi i poliziotti polacchi che a quel punto hanno fatto scattare la retata che ha appunto riguardato un centinaio di persone. La situazione è poi tornata tranquilla, tra le due tifoserie non c’è stato alcun contatto, gli altri tifosi laziali stanno regolarmente raggiungendo lo stadio.

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L’episodio di oggi pomeriggio, peraltro, si aggiunge a quello della scorsa notte quando altri 17 sostenitori biancocelesti erano stati arrestati dalla polizia presso un albergo della capitale polacca in seguito ad una rissa con altri clienti (polacchi) dello stesso albergo. E già nella gara di andata, lo scorso settembre, la vigilia era stata piuttosto agitata. A parti invertite, però. Perché i circa due mila tifosi polacchi giunti a Roma si erano resi protagonisti di parecchi episodi di vandalismo nel centro di Roma e poi si erano scontrati con la polizia italiana (un paio di agenti feriti) nei pressi dello stadio Olimpico.

La notizia degli scontri, data dall’emittente radiofonica Polskieradio, è stata smentita dal ds laziale, Igli Tare: “Non ci risultano scontri, ma soltanto che circa 80 tifosi laziali hanno chiesto di essere scortati per sicurezza in centro e tutti sono stati fermati per un controllo dei documenti. Senza un motivo. Non sappiamo altro”.

LA SQUADRA — La maggior parte dei 700 tifosi biancocelesti, però, è qui solo per un motivo. La vittoria della Lazio. Perchè battere il Legia Varsavia, prima in classifica in Polonia, vale la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. E vale soprattutto a cancellare i malumori di spogliatoio, già abbastanza minato di incertezze in quest’ultimo mese e mezzo. Se a tutto questo si aggiungono le voci che vogliono Petkovic come primo candidato alla panchina della nazionale svizzera, la necessità di una svolta è evidente.

1-0 contro il Legia Varsavia: vittoria della Lazio all’esordio europeo

lazio-varsavia-tuttacronacaEsordio europeo per la Lazio ma i problemi a Roma iniziano ben prima del calcio d’avvio. Nel pomeriggioa una cinquantina di tifosi polacchi del Legia Varsavia sono stati scortati da polizia e carabinieri all’Olimpico dopo aver creato tensione per le vie del centro della Capitale. In seguito, radunati ai tornelli del settore distinti sud dello stadio Olimpico di Roma, hanno tentato di sfondare gli ingressi lanciando anche qualche torcia di segnalamento all’indirizzo di forze dell’ordine e steward. Gli agenti hanno effettuato una leggera carica e la situazione è stata riportata alla normalità. Il bilancio è stato di tre ospiti femrati e un tifoso leggermente contuso.

lazio-legia-tuttacronacaPartita equilibrata nei primi 15 minuti con il Legia che si fa davvero pericoloso solo al 18′: incursione di Radovic fermato con un pò di affanno dalla retroguardia biancoceleste. Due minuti dopo l’occasione è per la Lazio dall’angolo: incorna Konko ma la sua spizzata termina di poco a lato. Altri due minuti ed è Marchetti che fa il miracolo: Kosecki aggancia in area di rigore e prova la gran botta di destro ma l’estremo difensore devia in angolo. Dopo un altro tentativo del polacco, torna a farsi avanti la Lazio con Ederson che pesca Konko tra le maglie della difesa del Legia, ma il cross del terzino francese è deviato in calcio d’angolo. Ci riprovano ancora i laziali, ma la difesa avversaria riesce sempre ad anticipare. Il primo tempo termina senza supplementari. Fino a qui il Legia Varsavia che è sembrato invece più tonico e determinato.

Alla ripresa le squadre tornano in campo a formazioni invariate e la Lazio è la prima a salire. All’8′ arriva il gol che sblocca la situazione e porta i biancocelesti in vantaggio: Keita arriva sul fondo e di sinistro serve un cross per Hernanes che incorna di prepotenza battendo Skaba: 1-0!

Al 21′ i biancocelesti sfiorano il raddoppio: contropiede con Keita che serve Hernanes che salta un uomo e scarica un tiro che s’infrange sul palo esterno alla destra di Skaba. Al 31′ vicino al pareggio il Legia per una punizione battuta da Dominik Furman: Marchetti riesce a repingere con i pugni il suo destro a rientrare. Due minuti dopo Dossa Junior non calibra un colpo di testa su calcio d’angolo ma i polacchi non demordono. Al 36′ Radovic entra in area di rigore, bloccato da Ciani prima e Cana. A sette minuti dal termine entra Novaretti che subito prende un applauso per un’azione che sfuma dopo che il giocatore ha attraversato il campo: una buona prestazione. Al 43′ è sempre lui a impegnare l’estremo difensore polacco, costretto a deviare in angolo. Dopo tre minuti di recupero arriva il triplo fischio: la Lazio supera con uno sforzo minimo la sua prima prova europea della stagione.

La Fiorentina al debutto europeo: spettacolare 3-0!

fiorentina-pacos-tuttacronacaSi tinge di viola il primo quarto dell’avvio di partita al Franchi di Firenze, esordio della Fiorentina in Europe League. Gli uomini di Montella partono subito forte e serve un po’ di tempo ai portoghesi per entrare in partita. Il Paços de Ferreira pressa molto sui portatori di palla viola, ma lascia spazio a Gonzalo: il difensore argentino ha quindi il compito di impostare, provando spesso il lancio lungo. Al 28′ arriva la prima conclusione realmente pericolosa della Fiorentina: Rossi sfrutta una torre di Joaquin e da posizione defilata calcia a rete. Degra para. Dopo appena due minuti però i viola non si lasciano sfuggire l’occasione: Gonzalo Rodriguez su corner di Rossi anticipa tutti sul primo palo e con freddezza si testa insacca alle spalle di Degra. 1-0! I portoghesi provano a spostare il baricentro, ma la Fiorentina gioca bene a centrocampo. All’ultimo minuto del primo tempo i viola sfiorano il raddoppio con Ambrosini dal fondo crossa al centro: Degra pasticcia ma riesce a salvare. Le squadre tornano agli spogliatoi sull’1-0.Alla ripresa è il Paços il primo a reagire, con una gran botta di Tony. Al 5′ paura per i viola: Rossi in un contrasto da terra prende una pericolosa ginocchiata sulla tempia, l’ex Villarreal rimane a terra e il Paços de Ferreira mette in out. Per fortuna della Fiorentina e del giocatore non ci sono problemi. Al 17′ gol annullato a Joaquin che riceve al volo da Marco Alonso, trova la botta di destro che batte Degra: fuorigioco. Al 25′ raddoppio dei viola: lancio di Gonzalo per Borja Valero, cross al centro per Matos che sottoporta insacca! 2-0 grazie al giocatore che ha sostituito Joaquin da appena un minuto.I portoghesi si aprono e tentano il tutto per tutto, ma Rossi chiude definitivamente la partita al 31′: Borja Valero serve Mati Fernandez, palla all’accorrente Aquilani che con un tocco serve Pepito: 3-0!Per l’ultimo quarto d’ora la Fiorenztina continua a dilagare con Batik che si mette in mostra anche se non riesce a raggiungere il gol. La vittoria dei viola è più che meritata!

Tensione al massimo e tutto pronto per Milan-Psv anche le formazioni!

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Milan-Psv (ore 20.45), formazioni della partita valida per il ritorno dei preliminari di Champions League. 1-1 nella gara d’andata in virtù dei gol di El Shaarawy e Matavz.

Milan (4-3-3): 32 Abbiati, 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexes, 2 De Sciglio, 18 Montolivo, 34 De Jong, 16 Poli, 10 Boateng, 45 Balotelli, 92 El Shaarawy.

(1 Amelia, 21 Constant, 26 Silvestre, 4 Muntari, 23 Nocerino, 37 Petagna, 7 Robinho). All.: Allegri.

Psv Eindhoven (4-3-3): 21 Zoet, 26 Brenet, 5 Bruma, 3 Rekik, 15 Willems, 10 Wijnaldum, 8 Schaars, 6 Maher, 33 Park, 9 Matavz, 22 Depay.

(1 Tyton, 2 Zanka, 13 Arias, 7 Toivonen, 14 Jozefzoon, 19 Bakkali, 11 Locadia). All.: Cocu. Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).

Massimiliano Allegri giura di non sentirsi affatto in pericolo. ”Dopo tre anni al Milan, non può bastare un secondo tempo sbagliato per farmi sentire sulla graticola”, sorride l’allenatore due giorni dopo la figuraccia con l’Hellas Verona, ma sa bene che ”giocare la Champions è differente dall’Europa League” e che i prossimi 90 minuti indirizzeranno il futuro, suo e della squadra.

Per questo ha chiesto ai suoi di mettere da parte ogni presunzione contro il Psv Eindhoven (1-1 all’andata una settimana fa) e ”pedalare”, per poi ripartire con almeno un paio di rinforzi, Matri in attacco e Astori in difesa sarebbero l’ideale.

”E’ inutile raccontare chiacchiere, attraverso la partita di stasera passa anche il mercato del Milan”, ha ammesso Allegri, che alla vigilia a Milanello sfoggia serenità e ottimo umore dopo aver messo in riga i suoi giocatori ed essersi parte delle responsabilità per la falsa partenza in campionato.

”Sicuramente ho commesso errori anche io, perché dopo tre anni per la prima volta la squadra è partita con l’atteggiamento sbagliato – ha ammesso alla vigilia del ritorno del playoff di Champions -. Ho ragazzi responsabili, hanno capito che il loro atteggiamento a Verona è stato sbagliato, non deve succedere più. La presunzione è sinonimo di ignoranza, siamo una squadra giovane ma bisogna crescere e in modo veloce, altrimenti si diventa vecchi e non si è combinato nulla. Balotelli? Non mi rivolgo solo a lui, a Verona per lui è stata una partita difficile a livello mentale”.

Il discorso non vale solo per i ventenni, come ha sottolineato Riccardo Montolivo, che forse per la prima volta deve far valere il suo ruolo di capitano nello spogliatoio. Della sconfitta di Verona ”abbiamo iniziato a parlare dal fischio finale – ha raccontato l’erede di Ambrosini – eravamo delusi e arrabbiati con noi stessi, non siamo stati all’altezza della situazione: abbiamo sbagliato tutti, giovani e veterani, io per primo. E’ stata una partita troppo brutta per essere vera, soprattutto per l’atteggiamento. C’è poco da fare proclami, bisogna dimostrare sul campo ciò che sappiamo fare, è l’unica cosa che conta”. In ballo ci sono 30 milioni di euro: con o senza, il futuro prossimo del Milan cambia sensibilmente.

”Ci rendiamo conto di tutto, non siamo scemi – ha chiarito Montolivo -. Sentiamo la responsabilità ma dobbiamo giocare soprattutto per il nostro orgoglio, per dimostrare che non siamo quelli di Verona e per giocare la Champions League. Al di là delle dinamiche economiche e di mercato dobbiamo dimostrare quello che abbiamo dentro”.

L’esperienza in questi casi ”conta e non conta” a sentire Allegri, che medita qualche cambiamento. Muntari o Poli a centrocampo, El Shaarawy o Robinho in attacco sono i dubbi principali dell’allenatore, che è ottimista:

”I ragazzi non tradiranno le aspettative di tutti, mie, della società e dei tifosi. Poi, ci vuole un po’ di fortuna”.

 

Il dramma del mondo calcistico: Anin rischia la paralisi

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Il Nizza stava festeggiando la qualificazione alla prossima Europa League quando la società è stata raggiunta da una notizia drammatica: il centrocampista, Kevin Anin, è stato vittima di un gravissimo incidente automobilistico. Il 26enne era seduto sul sedile posteriore dell’auto quando l’autista è stato vittima di un colpo di sonno a sessanta chilometri da Rouen. Il calciatore ha riportato diversi danni alla colonna vertebrale, la lesione del midollo spinale e svariate fratture alle braccia. Operato d’urgenza, Anin si trova ora  in rianimazione presso l’ospedale di Rouen, ma le notizie che arrivano non sono incoraggianti. Alcune persone a lui vicine hanno dichiarato a Le Monde che ha perso l’uso delle gambe e il rischio di paralisi totale non è ancora scongiurato. Fournier, direttore sportivo del Nizza, ha spiegato: “La situazione è molto grave. Non siamo tranquilli, sono personalmente in contatto con la famiglia di Kevin e aspettiamo con ansia il bollettino medico”.

Il Chelsea batte il Benfica 2-1: l’Europa League va ai Blues

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Sono i Blues ad alzare al cielo la coppa dopo la finale di Europa League contro il Benfica e può esser fiero di sè Benitez: per lui settimo premio in bachecha che si somma, tra gli altri, al trofeo Champions dell’anno scorso, sempre ottenuto con i ragazzi del Chelsea. Un bel modo di salutare una panchina che sta per cedere a Mourinho. Per il Benfica, all’opposto, dopo la settima finale persa, s’inizia a temere che la “maledizione” lanciata da Bela Guttman nel ’62, “Non vincerete più una finale per altri 100 anni”, si stia avverando, soprattutto se si considera la sconfitta nello scontro contro il Porto dello scorso finesettimana. Ancora una volta viene infatti beffata nel recupero, quando al 92′ Ivanovic sigla di testa la rete della vittoria. I ragazzi di Jesus probabilmente non si meritavano un simile risultato, dopo che per 90′ hanno dominato l’incontro contro una squadra remissiva.

All’Amsterdam Arena il primo tempo si è concluso a reti inviolate e, nella ripresa, è il Chelsea a sbloccare il risultato al 60′ con Torres, servito da Cech, che scappa Luisao e salta Moraes in uscita. 0-1.

Dopo soli 8′ Cardozo, su rigore, annulla il vantaggio. 1-1.

Fatali sono gli ultimi minuti, quando il Chelsea mette in campo la sua esperienza e, con sangue freddo, si aggiudica l’incontro diventando la quarta squadra, assieme a Ajax, Bayern e Juventus a vincere Coppa dei Campioni, Coppa UEFA/Europa League e Coppa delle Coppe.

La lotta per il sogno: Lazio-Fenerbahce. S.T.: 1-1

Lazio-Fenerbahce 1-0 - tuttacronaca

Il secondo tempo si apre su una costante azione offensiva dei biancocelesti che al 3′ hanno un’ottima occasione con un cross di Candreva per Kozak che colpisce di testa mandando la sfera alta di poco. Petkovic incita all’azione offensiva ed esegue il primo cambio al 10′ con Klose che sostituisce Biava. Al 15′ Candreva prova un altro cross, questa volta a favore di Lulic che stacca di testa superando la disorganizzata difesa turca: 1-0. Il gioco inizia a farsi teso le ammonizioni fioccano: al 16′ cartellino giallo per Caner Erkin falloso su Candreva, due minuti dopo è il turno di Lulic per fallo in area su Yobo. I turchi cercano di farsi avanti e la partita si gioca su un maggiore equilibrio di possesso di palla attorno al 23′ mentre Klose viene ammonito per un fallo di foga mentre Petkovic manda in campo forze nuove sostituendo Ederson con Floccari. Al 28′ il Fenerbahce raggiunge il gol che cerca dal primo minuto: realizza Caner Erkin complice una pessima copertura di Ciani. 1-1.  La Lazio deve assolutamente recuperare: ci provano Radu e Floccari che mandano fuori di poco mentre Rozzi scende in campo in sostituzione a Kozak. Al 33′ è Webò che sciupa un’occasione partita dal contropiede: poco dopo cede il posto in squadra a Topuz. I biancocelesti si spostano in avanti e Cana tenta il colpo di testa, deviato da Volkan. Al 38′ il Fenerbahce sfiora l’autogol con Yobo che cerca di anticipare Floccari al limite dell’area. Lulic tenta il raddoppio ma la palla vola alle stelle. La squadra di casa, stremata, sbaglia tantissimo nei minuti conclusivi ma Ledesma e Candreva continuano a provarci fino all’ultimo. Dopo tre minuti di recupero il sogno laziale sfuma, il Fenerbahce conquista per la prima volta una qualificazione per una semifinale di coppa europea.

La lotta per il sogno: Lazio-Fenerbahce. P.T.: 0-0

Lazio-Fennerbahce-Olimpico-tuttacronaca

Ritorno dei quarti di finale di Europa League in un Olimpico vuoto: l’ha deciso l’Uefa per punire il ’saluto romano’ di un piccolo gruppo di ultrà della Curva Nord, rivolto proprio nei confronti del delegato inviato a Roma per controllare il comportamento dei tifosi nel ritorno dei sedicesimi contro i tedeschi del Borussia Moenchengladbach. Arbitrata da Pavel Kralovec, Lazio-Fenerbahce è l’ultima opportunità per i biancocelesti di continuare la loro corsa nel torneo europeo dopo aver perso, la settimana scorsa, per 2-0 ad Istanbul. Le squadre scendono in campo così schierate: la Lazio di Petkovic prova con un 4-4-1-1 con Marchetti estremo difensore, Ciani, Biava, Cana, Radu; Candreva, Ledesma, Hernanes, Lulic; Ederson; Kozak. All. Petkovic. Il Fenerbahce di Kocaman solca l’Olimpico con un 4-2-3-1 composto da Volkan Demirel; Gonul, Korkmaz, Yobo, Ziegler; Sahin, Meireles; Kuyt, Cristian, Erkin; Webò. All. Kocaman. Anche se gli spalti sono vuoti, i tifosi seguono l’incontro su un maxischermo appena fuori dallo stadio.

Anche se è Candreva a provare il primo tiro al 3′, calciando la sfera direttamente tra le braccia del portiere, è chiaro che il Fenerbahce è arrivato a Roma con l’idea di chiudere presto i giochi segnando un’altra rete: la squadra non ci sta a difendersi, parte forte in attacco. Dal canto loro, i biancocelesti non sono disposti a lasciar loro gioco facile: al 7′ ci prova Ederson dal limite dell’area mentre, pochi minuti dopo, è Hernanes a mettere in difficoltà l’estremo difensore turco. Dopo qualche lotta al centrocampo, che mostrano chiaramente gli errori di impostazione di entrambe le squadre, un’azione della Lazio sfuma per un cross sballato di Radu. Al 27′ Candreva sfiora il gol: tiro al volo dal limite dell’area e palla che sfreccia di poco sopra la traversa. Il minuto successivo ci prova Hernanes, ma Yobo rimpalla. Al 31′ Kralovec estrae il primo cartellino giallo per Ziegler che cercava di ritardare la ripresa del gioco: i turchi cercano di ricompattare le fila. Subito dopo la stessa sorte tocca a Cristian: fallo su Ederson al limite dell’area. Tocca ad Hernanes battere la punizione subito respinta, ma il laziale non aspetta molto per riprovarci: al 34′ tira a giro: sfera fuori di poco. E’ sempre la squadra di casa a farsi sotto in questo frangente ma sembra che la fretta di recuperare porti a sprecare ottime palle. Al 41′ Ederson si fa pericoloso: Volkan riesce a respingere con il piede destro. Al 44′ è Hernanes a mettere in difficoltà il portiere turco: para in due tempi e viene calciato al piede da Kozak che cercava di raggiungere la palla. L’estremo difensore cerca di prender tempo rimanendo a terra. Dopo 2 minuti di recupero le squadre vanno agli spogliatoi. Ottima prova fin’ora dei biancocelesti che però non sono riusciti a concretizzare.

Non c’è storia per l’Inter: il Tottenham vince 3-0

tottenham inter - tuttacronaca

Trasferta difficile per i neroazzurri in uno stadio, il White Hart Lane, tana degli Spurs, che nessuna squadra italiana ha mai violato. Il Tottenham si è dimostrato aggressivo fin dalle prime battute giungendo a conclusione già al 6′ con Bale. Inizio in salita per un’Inter in costante affanno che tira un respiro di sollievo solo quando Bale viene ammonito al 14′: essendo il giocatore in diffida, non potrà scendere in campo al ritorno quando la gara si disputerà al Meazza. I nerazzurri ci provano con Cambiassa ma gli avversari puniscono l’iniziativa: al 18′ Sigurdsson segna la rete del 2-0. A metà del primo tempo l’Inter inizia a creare problemi alla retroguardia inglese appena gli avversari abbassano i ritmi ma ancora lascia troppo spazio agli attaccanti che s’inseriscono facilmente.

Il primo tempo si conclude con il netto vantaggio della squadra ospite.

Nella ripresa Stramaccioni sostituisce Juan Jesus con Palacio ma sono subito gli inglesi a partire all’attacco ed a segnare ancora: all’8′ arriva la rete firmata Vertonghen. Il tecnico nerazzurro tenta una nuova sostituzione all’11’ della ripresa, mettendo in campo Guarin al posto di Kovacic, ma sembra non avere esiti con una squadra che non riesce ad approfittare delle crepe difensive degli avversari giungendo anche, con Palacio, a giocarsi delle buone occasioni. Troppi errori compromettono non solo il risultato, ma la possibilità di una qualificazione. I tre minuti di recupero non servono all’Inter a recuperare lo strappo, nonostante i ritmi si siano vertiginosamente abbassati.

Termina 3-0  la trasferta interista per l’andata degli ottavi di Europe League.

2-0 in Russia contro l’Anzhi Makhachkala: Udinese fuori da Europa League

Inter perde 3-0 contro il Rubin Kazan. E’ comunque qualificata per il prossimo turno di Europa League

 

Aik-Napoli 1-2: Napoli qualificato per i 16/i di Europa League

 

Lazio-Tottenham 0-0: i biancocelesti si qualificano per i 16/i di finale di Europa League

 

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