Ma quale ombrello? Ecco il video della manganellata al sindaco.

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C’è un operaio indagato, in concorso con ignoti, su quale pendono sette capi d’accusa tra cui lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lancio pericoloso di cose… ma probabilmente non è stato l’uomo con l’ombrello in mano a colpire il sindaco di Terni. L’affermazione del 37enne narnese “Non ho sferrato alcun colpo”,  sembra essere confermata dal video mandato in onda dal Tg3 regionale dell’Umbria, dove appare chiaramente che l’ombrello è lontano dal sindaco che invece viene colpito da un manganello.

Anche se il colpo sferrato non si riesce a vedere perché è impallato dietro i caschi e gli scudi dei poliziotti, appare difficile che un ombrello che si trova a molta distanza dal sindaco lo possa colpire in piena testa, mentre sarebbe inspiegabile come i colpi delle manganellate inferti dai poliziotti a pochi passi dal primo cittadino non abbiano colpito proprio Di Girolamo. Il giallo c’è, ma sembra che si stia dipanando anche grazie alle riprese che il Tg3 ha mandato in onda.

I testimoni della manifestazione avevano sempre asserito che il sindaco fosse stato colpito da un manganello, il primo fra tutti era stato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi che torna a parlare dopo la diffusione del nuovo video: “Ero a un passo dal sindaco, e non ho visto nessun ombrello. Quel che è successo è chiarissimo. Il video Rai non fa altro che confermarlo. Singolare che i media nazionali, che hanno dato grande e immediato risalto al famoso filmato dell’ombrello diffuso mercoledì sera, mostrino così poco interesse per quest’altro. Detto ciò, la questione più importante è quella della gestione della situazione da parte delle autorità. Non si doveva arrivare a quel punto”.

Di Girolamo intanto chiarisce la sua posizione: “Il problema è prima di tutto politico e riguarda la gestione dell’ordine pubblico. Vanno accertate le responsabilità: occorre scoprire se qualcuno ha dato degli ordini sbagliati. Non sporgo denunce o esposti. Ci sono dei funzionari del ministero dell’Interno che stanno indagando, facciamoli lavorare”.

Ombrello o manganellata sul sindaco di Terni? E giallo!

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“Ci spiace umanamente per quanti sono rimasti feriti negli scontri, compreso il sindaco di Terni, anche se occorre accertare bene la dinamica dell’accaduto perchè il ferimento del primo cittadino potrebbe non essere stato causato da una manganellata di un operatore di polizia, ma dall’ombrello di un manifestante”: ad avanzare l’ipotesi sono il segretario regionale del Sap Claudio Senese e quello provinciale del Siulp, Sandro Donnola.

In una nota congiunta, i sindacati di polizia “esprimono rammarico e preoccupazione per i fatti avvenuti oggi in città che sono sfociati in violenze”.

In ogni caso, come si può vedere dal filmato la reazione dei poliziotti sulla folla c’è stata e anche se non ha colpito il sindaco ha colpito sicuramente altri cittadini.

Pochi minuti prima che si diffondesse la notizia che potrebbe essere stato un ombrello di un operaio e non il manganello di un poliziotto a colpire il sindaco di Terni, Letta a Otto e mezzo’ commentava “Stamattina è successo un fatto grave, non può assolutamente accadere, ho parlato con il sindaco e mi sono scusato con lui. “. Il capo del governo ha annunciato che Il ministro degli interni Alfano ha ordinato un’ispezione per capire cosa è successo “perché -ha aggiunto Letta – non dovrà più accadere”.

Ferito il sindaco di Terni… dalla polizia!

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Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, questa mattina è rimasto ferito in seguito a una manganellata che ha ricevuto da un poliziotto durante il corteo dei lavoratori dell’Ast per lo sciopero di 4 ore deciso dopo l’esito non soddisfacente degli ultimi incontri con la proprietà del sito siderurgico, la multinazionale finlandese Outokumpu, che aveva considerato “non accoglibili” le offerte presentate sinora per l’acciaieria, minacciando di allungare i tempi per la vendita.

Secondo l’assessore allo Sviluppo economico, Sandro Piermatti, che era vicino al sindaco al momento dei tafferugli, ” i lavoratori erano a mani alzate ma è partito l’ordine di manganellare, senza ragioni evidenti”. E continua: “Una cosa del genere non è mai successa, decine di volte la stazione è stata occupata pacificamente e poi lasciata libera. L’ordine di caricare dato alle forze dell’ordine è molto grave – ha sostenuto nella stessa nota l’assessore allo Sviluppo Economico Sandro Piermatti – e ricade interamente sui vertici della questura e della prefettura. La lotta che stanno portando avanti i lavoratori dell’Ast è una lotta che riguarda tutta la città di Terni e tutta la regione dell’Umbria ed ha una rilevanza nazionale in quanto si stanno decidendo le sorti di uno stabilimento strategico per le politiche industriali del Paese. In questo clima di grandissima preoccupazione per il lavoro e per le sorti economiche di Terni tutto serve meno che interventi repressivi che acuiscono una tensione già alta e creano un clima torbido. I lavoratori e le organizzazioni sindacali di questa città hanno sempre dimostrato un grande senso civico e responsabilità nel portare avanti le lotte che sono a cuore a tutti i ternani. Sono decenni – conclude Piermatti – che non si registra un episodio che denota una così elevata insesibilità e grande difficoltà nel gestire l’ordine pubblico”.

Si dice indignato anche il senatore del Pd Gianluca Rossi, anche lui presente stamani, che annuncia che chiederà conto di quanto successo al governo.

Dopo l’episodio c’è stata una telefonata tra il prefetto di Terni Vittorio Saladino e il sindaco Di Girolamo. Il prefetto ha ricordato la “lunga tradizione democratica della città”. “Ci sono state già diverse manifestazioni in passato – ha detto – e non è mai successo niente”.
Saladino non è voluto entrare nel merito della dinamica dell’episodio.

Siamo al caos. Un sindaco che viene ferito dalla polizia? Un fatto inaudito per una protesta che poi ha come scopo ultimo quello di tutelare i lavoratori in una situazione italiana che sta esplodendo proprio per la mancanza di lavoro… può un agente colpire un primo cittadino che porta pacificamente avanti una manifestazione?

Questa mattina, intorno alle 10, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo è stato ferito alla testa nel corso di una carica delle forze dell’ordine avvenuta all’ingresso della stazione: è la ricostruzione fornita dal Comune in una nota sul suo sito. Di Girolamo – si legge ancora nella ricostruzione – ha riportato una ferita lacero contusa, con perdita ematica, recandosi al pronto soccorso per accertamenti.

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