“Sempre camminerò per queste spiagge …

spiaggia-tuttacronaca… tra la sabbia e la schiuma dell’onda. L’alta marea cancellerà l’impronta e il vento svanirà la schiuma. Ma sempre spiaggia e mare rimarranno.”

-Khalil Gibran-

L’Arena conquistata da Morandi e una pioggia di Big

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Nemmeno una goccia dal cielo dell’Arena di Verona, ma una pioggia di Big che si sono susseguiti al fianco di Gianni Morandi in diretta tv. Da Cher che ha duettato sulle note di  ‘Bang bang’ e poi si è esibita da sola nel nuovo  singolo ‘Woman’s world’, estratto dal nuovo album ‘Closer to the truth’ presentato ieri a Milano, alla sorpresa di Riccardo Cocciante che ha  intonato l’assolo della celebre “Margherita”, l’appuntamento con l’eterno ragazzo della musica italiana è riuscito a battere anche una certezza per lo share come Montalbano. Il film su Rai1 ha infatti registrato 21,33 di share e 5632 spettatori contro Gianni Morandi live su Cavale 5 23,76 di share e 5704 spettatori. E non c’è dubbio che anche la seconda serata, l’8 ottobre, avrà lo stesso successo. La prima parte dell’evento ha visto Gianni unico protagonista, impegnato a proporre i suoi successi di tutti i tempi. Ma c’è stato tempo anche per le risate, con Fiorello che ha ironizzato sui travagli di Berlusconi e sull’antimeridionalismo della Lega. Fiorello ha aperto la serie dei duetti con Morandi (‘Si può dare di più’ dove i due hanno imitato le voci di Tozzi e Ruggeri, e ‘Se perdo anche te’), proseguito con ‘C’era un ragazzo che come me…’ con accompagnamento virtuoso di Amy Stewart e culminando con l’esibizione di Raffaella Carrà. Finale, dovuto, con l’Oscar Ennio Morricone a dirigere l’orchestra per ‘Tema di Deborah’ (da ‘C’era una volta in Americà), aprendo le esecuzioni a due sue creazioni: ‘In ginocchio da te’ e ‘Se non avessi più te’. A 68 anni Morandi sale sul palco e si diverte. E fa divertire.

Prime prove tecniche… di ruggito!

leoncina-ruggisce-tuttacronacaLo zoo di Belgrado, in Serbia, ha una nuova attrazione, una leoncina bianca. Chi si prende cura di lei ha girato un video per immortalare i suoi tentativi per imparare a ruggire, anche se bisogna ammettere che al momento fa paura tanto quanto il peluche con cui gioca. La leoncina, nata poco più di due settimane fa, aveva anche un fratellino, che però è morto prima di nascere.

Stando a quanto riporta Reuters, nello zoo si trovano 11 leoni bianchi, razza in via d’estinzione e che riescono a sopravvivere solo in zoo e riserve naturali. Si stima che restino solo circa 500 esemplari in tutto il mondo e, come spiega l’organizzazione in difesa di questa specie, White Lions Homeland, non si tratta di esemplari albinis: presentano infatti una “rarità genetica” che è stata riscontrata solo in una regione africana, Timbavati.

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Il mare “sposta” la Concordia.

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Sono già passate tre settimane da quando la Concordia è stata rimessa in asse, ma ancora i lavori di messa in sicurezza non sono terminati nonostante proseguano contemporaneamente anche le ricerche dei due dispersi in mare. E’ notizia di poco fa che il Commissario per l’emergenza Franco Gabrielli nel consueto incontro con gli abitanti dell’Isola del Giglio abbia confermato la notizia che la Costa Concordia si sia mossa: “La nave ha subito un leggerissimo spostamento”  ha detto Gabrielli “Al momento non desta particolari preoccupazioni e anzi può essere considerato fisiologico. – ha aggiunto – Questo però ci dice, se mai ce ne fosse bisogno, che c’è l’urgenza di fare le opere di messa in sicurezza della nave quanto prima“. Anche il responsabile del progetto di rimozione della Costa Concordia Franco Porcellacchia ha aggiunto “Lo sbandamento della nave è di circa 2 gradi” e poi ha sottolineato “L’angolo di sbandamento di 1,5 gradi dopo la rotazione  è aumentato di mezzo grado a causa delle mareggiate di sabato scorso con un’onda di 4 metri” e ha continuato “La nave – ha rassicurato – ha avuto un movimento ondulatorio e ha trovato la sua esatta posizione sulle piattaforme. In vista dell’inverno ci sono ancora attività da svolgere per mettere in sicurezza la nave” e ha poi concluso “Posizioneremo una serie di tiranti o puntoni tra i cassoni. Il purbackling è perfettamente riuscito e la nave e’ stabile. La carena e’ in condizioni tutto sommato migliori di come immaginavamo. La nave ha ruotato in modo solidale e questo vuol dire che la struttura è solida”. Secondo Gabrielli poi  “La condizione della fiancata – ha detto Gabrielli – è sicuramente migliore delle ipotesi peggiori e comunque in quella indicazione che ci si aspettava dal Consorzio di imprese” che ha poi chiarito “questa nave non sta in una bacinella, sta in mezzo al mare e quindi subisce tutte le vicende che il mare ogni volta presenta. La macchina non si è fermata, le attività stanno andando avanti e traguardiamo il primo semestre del prossimo anno per realizzare il sogno del Giglio. Ma non ci innamoriamo delle date. E’ stato vinto il gran premio della montagna – ha concluso Gabrielli – ma il traguardo non e’ ancora alla vista e anche se fosse alla vista e’ un tratto di strada che deve essere fatto con molta attenzione senza facili trionfalismi”.

Il tornado minaccia New York e il New Jersey

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Da ore la città di New York, il New Jersey e Washington sono sotto minaccia tornado. In particolare qualche momento di apprensione si è avuto sulla 57esima strada dove il vento ha causato un guasto a una gru che stava lavorando a quello che sarà il più alto grattacielo di appartamenti.

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Nello stesso luogo, durante l’uragano Sandy, un’altra gru si ruppe in due causando il blocco di due isolati e l’evacuazione di due appartamenti per il fine settimana. Allo stato attuale la polizia di New York ha chiuso la strada fra la Sesta e la Settima Avenue in attesa di capire se il guasto rappresenti un un pericolo e richieda l’evacuazione della zona.

Anche Pep Guardiola ha un lato debole… una bionda!

pep-guardiola-tuttacronacaL’Oktoberfest è probabilmente l’evento più atteso dagli amanti della birra e neanche Pep Guardiola, allenatore del Bayern Monaco, è riuscito a resistere alla tentazione di una bionda: in compagnia della moglie e degli uomini della sua squadra, a loro volta accompagnati dalle famiglie. L’ex tecnico del Barcellona ha perfino indossato la caratteristica ‘divisa’ formata dal cappello e dai pantaloncini Lederhosen. Bayern Karl-Heinz Rumenigge, presidente del club tedesco, ha esortato i suoi: “Festeggiate liberamente. Il nostro prossimo incontro non è che tra due settimane. Possiamo goderci la birra”.

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Forever Bicycles, l’installazione “inguardabile” di Weiwei

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Forever Bicycles, ovvero l’installazione “inguardabile” di Weiwei. Provate infatti a metterla a fuoco e non ci riuscirete, il vostro occhio e poi il cervello non possono rielaborare e dare una visione perfetta delle 3144 biciclette argentate sovrapposte che ora – su richiesta degli organizzatori della Scotiabank Nuit Blanche – sono state ricreate a Toronto dopo il successo al Fine Arts Museum di Taipei nel 2011 (dove le biciclette all’epoca erano solo 1000). L’installazione, posizionata a Nathan Phillips Square e aperta al pubblico, rimarrà in piedi fino al prossimo 14 ottobre. Notevoli le misure dell’opera: è lunga 30 metri e alta circa 10 metri.

 

L’ultimo regalo di Bieber, un video appello per le sue fan!

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Dopo aver pubblicato l’audio di “Heartbreaker”, il nuovo singolo della teen star canadese Bieber posta un video su Instagram per le sue fan. Mentre sta in auto lancia infatti il suo appello e termina con uno “You”, indirizzato a ogni belieber… chi sarà la prima? Le stazioni radio inizieranno a bollire!

Intanto arriva anche il primo brano dell’accattivante progetto #MusicMondays che per dieci lunedì consecutivi, a partire da oggi 7 ottobre, vede il rilascio di altrettante canzoni del nuovo album di Bieberla cui uscita è prevista tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. “Heartbreaker” (“Spezzacuore”) è un brano dedicato a tutti coloro che hanno il cuore infranto: “È una canzone per le persone che stanno soffrendo per amore – come lo ero io quando l’ho scritta. È davvero molto importante per me riuscire a condividere con tutti i miei fan quello che stavo vivendo allora e che ancora provo oggi. Sono davvero orgoglioso di questa canzone e spero tanto che possa trasmettere ai miei fan anche solo una parte di quello che provo, del mio cuore”, ha detto Justin Bieber presentando il singolo sul suo sito ufficiale.

Alitalia vola in Francia! Non abbiamo più una compagnia di bandiera.

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Non si trova l’accordo tra Alitalia e Governo e la compagnia di bandiera tricolore vola in Francia, nel migliore dei casi. La riunione, durata circa due ore, ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’a.d. Gabriele Del Torchio, del presidente, Roberto Colaninno, dell’a.d. Unicredit, Federico Ghizzoni, del d.g. di Intesa Sanpaolo, Gaetano Micciché, del ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, e di quello dei Trasporti, Maurizio Lupi. A Palazzo Chigi oggi c’era anche Mauro Moretti delle Ferrovie dello Stato che sarebbe potuto entrare in Alitalia. Ma l’ipotesi salta e l’unica certezza resta il rifiuto categorico della Cassa Depositi e Prestiti.  In tarda serata poi si arriva alla dichiarazione ufficiale, l’Italia non avrà più una compagnia di bandiera e si accompagnerà Alitalia a integrarsi ad Air France. La situazione di Alitalia, per la quale non è stato trovato un accordo per il rifinanziamento a Palazzo Chigi, è ”seria, grave e tesissima”. Lo indicano fonti vicine al dossier e riportate dall’Ansa. Bancarotta o Alitalia… cala la notte sulla bandiera tricolore.

 

Sprofonda Rocca Salimbeni: 8000 licenziamenti

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Rocca Salimbeni sprofonda e ricorre ai licenziamenti. La riduzione di personale, circa 8000 i dipendenti che saranno ridotti sino al 2017. Tale operazione garantirà un taglio di spese di almeno 500 milioni di euro. Fino a oggi sono state circa 2700 unità a essere state interessate dai tagli e si provvederà quindi ad altre 5300. Questo piano sarà affiancato alla cessione  delle attività non strategiche e di esternalizzazione. Si attingerà anche al fondo di solidarietà per il raggiungimento degli obiettivi con il minor impatto occupazionale possibile nell’ambito di fasi già previstedove sarà fondamentale il confronto con le organizzazioni sindacali. Il rafforzamento patrimoniale sarà ottenuto attraverso un aumento di capitale per un ammontare di 2,5 miliardi di euro (anziché di 1 miliardo del precedente piano industriale), da effettuarsi entro dicembre 2014. Previsto poi il rimborso di un ammontare pari a 3 miliardi di euro dei nuovi strumenti finanziari nel corso del 2014 (pari a più del 70% del totale), subordinato all’autorizzazione preventiva di Banca d’Italia. C’è poi il rimborso dell’ammontare residuale entro fine 2017 mediante generazione interna di capitale in base alle azioni del Piano di Ristrutturazione e miglioramento della riserva AFS.

Come scrive poi l’Huffington Post:

L’aumento di capitale e il conseguente rimborso anticipato presentano notevoli benefici per la Banca, in particolare: miglioramento della qualità del capitale sostituendo i Nuovi Strumenti Finanziari con capitale primario; accelerazione del ritorno ad una redditività sostenibile ed in linea con il costo del capitale, mediante riduzione degli interessi sui Nuovi Strumenti Finanziari; possibili benefici con le agenzie di rating, riduzione del costo di finanziamento e miglioramento dell’accesso al mercato istituzionale; rimozione del vincolo al pagamento dei dividendi richiesto dalla Commissione Europea (DG Comp), subordinato al completamento dell’aumento di capitale. L’aumento di capitale dovrà essere sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Banca che sarà convocata dal Consiglio di Amministrazione una volta ottenuta l’approvazione del Piano di Ristrutturazione da parte della Commissione Europea.

Nel caso in cui le condizioni di mercato non dovessero consentire il completamento del suddetto aumento di capitale entro i tempi stabiliti, il Piano di Ristrutturazione prevede la conversione dei Nuovi Strumenti Finanziari in nuove azioni della Banca. Con riguardo ai titoli subordinati “Upper Tier 2” la Banca ha la facoltà di procedere al pagamento degli interessi dovuti nel corso del 2013, senza obbligo di ricorrere alla clausola di deferral. La possibilità di pagare le cedole successive è subordinata alla sottoscrizione di un contratto di garanzia vincolante relativo all’aumento di capitale.

La nuova moda del web: gli amici a quattro zampe “svergognati”

cane-svergognato-tutttacronacaIn Italia esistono blog dove i padroni degli amici a quattro zampe si scambiano consigli su come contenere l’irruenza dei piccoli di casa, all’estero… li svergognano! L’ultima moda del web prevede infatti di mettere alla gogna i propri cuccioli postando una foto “compromettente” della marachella. Esistono siti come dogshaming.com; shameyourpet.com e www.petshaming.net che diventano così bacheche per raccontare l’ultima “prodezza”. Con 153.600 “mi piace” su Facebook, Dogshaming è diventato uno dei blog preferiti dove poter iscrivere il proprio animale e poter postare una sua immagine “imbarazzante”. Letteralmente, dogshaming significa “umiliare il cane” e sul sito è possibile pubblicare foto del proprio animale con un cartello che racconta la marachella: la “vendetta” arriva così prendendo in giro pubblicamente il combinaguai peloso. Tra le altre cose si leggono le “confessioni” del genere “ho ingurgitato un’intera scatola di gessetti” o “ho mangiato il pranzo del mio papà”. Ma si possono trovare anche pesci che ammettono di essere dei bulli con le pinne. L’unico animale che si è salvato dalla vergogna fin’ora? Una tartaruga che confessa… di non aver fatto nulla!

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A Roma un autista di bus sospende il servizio per 20 minuti dopo lamentele

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Un video che ha quasi dell’incredibile e che documenta il disagio che si vive giornalmente sui mezzi di trasporto della Capitale. Il bus 628 che compie la tratta Baronio-Maresciallo Giardino (cioè dall’Appio-Latino allo Stadio Olimpico) arriva alla fermata di Baronio con circa mezz’ora di ritardo nell’ora di punta. Un passeggero infastidito, in prossimità di Porta Metronia protesta animatamente nei confronti  dell’autista per il ritardo. Il dipendente Atac sceglie di sospendere il servizio.  L’autobus, ricolmo di passeggeri, è fermo. Non si può né scendere né salire: i viaggiatori sono in trappola. Solo dopo un po’ la porta centrale è riaperta. Come documentato nel video la vettura “sciopera” per oltre un quarto d’ora, scatenando – come è ovvio – l’ira di studenti e lavoratori a bordo, bloccati mentre cercano di raggiungere il luogo di lavoro o la scuola. L’autista sceglierà di ripartire solo alle 9.20, sotto pesante pressione della folla.

Alessia Polita e l’incidente alla sua ultima gara: “Avevo scelto di terminare”

polita-lamarra-tuttacronacaAlessia Polita e Eddi La Marra. Due piloti, un’unica passione. Quelle due ruote lanciate a folle velocità che li fanno incontrare, conoscere, innamorare e condividere tutto, anche quel circuito di Misano dove entrambi finiscono disarcionati dalle loro moto. Il 15 giugno Alessia cade e da là inizia la lotta all’ospedale Bufalini di Cesena. Lui le sta sempre accanto e combatte con lei. Il 27 agosto è Eddi a cadere. I ruoli d’invertono. Alessia gli sta vicino e gli infonde coraggio e speranza. Perchè quel loro legame non si spezza, è molto più forte di ogni avversità. “C’è che la pioggia ci mette un po’ del suo, che la realtà si presenta ogni mattino anche senza mettere la sveglia, sì, perché l’ultima sveglia che ho messo è stata quella del 15 giugno, alle ore 7.47 precisamente. Mi piaceva mettere il 47 dappertutto (anche sul mio casco la sera prima, avevo messo il suo adesivo Eddi 47), si viveva in simbiosi, 47 di qua 51 di lá…”. ​ Racconta lei, la 27enne che in un istante ha visto la sua vita cambiare per sempre e che ora è tornata a casa, mentre Eddi si trova nella clinica Santa Lucia di Roma. “Certe volte ci si guardava negli occhi e nemmeno ci si parlava, perché ci capivamo al volo – scrive Alessia nel profilo Facebook Lady Polita – fatto sta che spesso mi viene in mente quel maledetto giorno…. Quel 15 che messo al contrario sarebbe un 51; ma sì che poi questi sono piccoli dettagli che vuoi guardare per trovare il calcolo matematico del tuo incidente e dire che era tutto scritto e non si poteva evitare. Quelle piccole e maledette coincidenze che ti danno un perché a quanto successo”. Ricordare fa male, ma ora deve farlo perchè si è fatta spiegare l’accaduto da chi ha visto i fotogrammi dell’incidente. “Io ricordo fino al momento che la moto mi si è impennata davanti e mi ha disarcionato, poi più nulla…. Solo dopo essere entrata nella clinica dell’autodromo che mi hanno rianimato mi ricordo poi tutto… 9 spaccate entro in pit lane, lo trovo lì – scrive riferendosi a Eddi – davanti al suo box che mi guarda passare, mi saluta con uno dei suoi unici meravigliosi sorrisi e con senso di ‘mi raccomando’ mi lascia scorrere davanti ai suoi occhi… Il ‘mi raccomando’ aveva il suo significato, perché avevamo parlato ore la sera prima di addormentarci, sui piccoli problemi di assetto che non avevo risolto, e che finalmente era la mia ultima gara. Ero stanca di fare conti con soldi che non c’erano più, se si cadeva, avevo problemi anche per cambiare i pezzi, era diventato pesante, amavo le moto, ma avevo scelto di terminare. La mia ultima gara e poi lo avrei seguito ovunque”. Ma la corsa non l’ha vista tagliare il traguardo. La curva era la 16. Le ore le 9.07. Altri numeri che non potrà dimenticare. “Quel terribile volo che mi ha rovinato la vita davanti ai suoi occhi – conclude Alessia – pagherei per non avergli fatto vedere il mio incidente in diretta, tutto, pur di sentire di nuovo quell’adrenalina che ti toglie il fiato dietro quella griglia di partenza; altrettanti soldi pur di vedere quel semaforo spegnersi e ammucchiarsi in 40 dentro una curva… Pagherei l’oro del mondo anche per una semplice passeggiata tra il paddock… Ormai completi io e lui… Un pilota deve essere pronto a tutto… Ma questo scusatemi è surrealismo! E sapete perché”.

La giornata nera dei pendolari romani: allarme bomba su treno a Tiburtina

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Dopo lo scontro di questa mattina ora è scattato l’allarme bomba su un treno in partenza da Tiburtina. Una giornata nera per il trasporto ferroviario a Roma in particolare per quello che riguarda i pendolari. Una chiamata anonima al 113, infatti ha segnalato la presenza di un ordigno alla Stazione Tiburtina all’interno di un treno diretto ad Avezzano, la cui partenza era prevista per le 17:33. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha fatto scendere tutti i passeggeri, mentre si sta effettuando la bonifica da parte degli artificieri e dei cinofili.

Giornate amare per i rossoneri: stadio chiuso una giornata e Mexes fuori 4

mexes-pugno-chiellini-tuttacronacaI cori di discriminazione territoriale da parte dei tifosi costano cari alla società rossonera: il giudice sportivo ha infatti deciso “l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse ed un’ammenda di 50mila euro per il Milan”. La decisione è stata presa da Tosel “per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell’inizio della gara, al 6° ed al 43° del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società”. Stadio Meazza chiuso dunque in occasione di Milan-Udinese, che si disputerà il 20 ottobre, alla ripresa del campionato dopo l’interruzione per gli impegni della Nazionale. Dal canto suo il Milan ha già reso noto che “Il Giudice Sportivo ha stabilito che l’AC Milan dovrà disputare la prossima gara casalinga a porte chiuse. Il provvedimento, che è privo di giustificazione, sarà oggetto di ricorso”. Ma Allegri, reduce dalla sconfitta contro la Juve, dovrà fare i conti anche con l’assenza di Mexes, squalificato per un totale di 4 giornate, una delle quali a seguito dell’espulsione per doppia ammonizione nell’incontro allo Juventus Stadium. Sanzionato invece con tre turni il pugno che il giocatore ha inflitto a Chiellini. Secondo il giudice sportivo, “le immagini televisive documentano che nelle circostanze segnalate il calciatore rosso-nero, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio d’angolo, con un repentino movimento in avanti del braccio destro, colpiva da tergo con un pugno all’altezza del collo il calciatore bianco-nero, che cadeva dolorante al suolo. L’azione proseguiva senza che l’arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come precisato su richiesta di questo ufficio con mail pervenuta alle ore 15,18 odierne, l’episodio non era stato notato ne dal Direttore di gara ne dai suoi Collaboratori”. Inoltre Tosel ritiene “che il riprovevole gesto compiuto dal Mexes, del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui entrambi i protagonisti si trovavano, integri per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona (collo) attinta dal colpo, gli estremi della ‘condotta violenta’ sanzionabile ex art. 19, n. 4 lettera d) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva”. “Ne consegue l’ammissibilità della ‘prova televisiva’ e la sanzionabilità del segnalato comportamento che appare equo quantificare nei termini precisati nel dispositivo”.

Il Suv scomparso nella notte che ha inghiottito la Ragusa! Chi è attendibile?

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Sempre più nebbia sul caso Ragusa in cui ora si sta cercando di vagliare quali siano i testimoni attendibili da coloro invece che hanno, forse, solo sentito mezze parole che poi avrebbero rielaborato nella speranza di avere popolarità e facili guadagni dai media. Un lavoro quindi da svolgere attentamente senza tralasciare particolari importanti, ma anche scartando quei testimoni poco attendibili.

 Il nuovo testimone entrato nel caso Ragusa ha affermato che avrebbe visto la donna, la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, salire a bordo di un Suv, ma non avrebbe visto il marito Antonio Logli. Ma questo “testimone” sembrerebbe che non fosse presente quella sera nel luogo dove fu vista la Ragusa, ma che i fatti li avrebbe conosciuti attraverso il racconto di un conoscente e poi si sarebbe impossessato della storia. Il teste da alcuni giorni si trova in carcere, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti in famiglia dopo le reiterate violenze ai danni di suo padre e della sua compagna.

”In realtà – ammette il procuratore Ugo Adinolfi – crediamo che questa persona nulla abbia visto ma abbia solo raccolto qualche confidenza e poi abbia storpiato la verità. L’altro teste invece transitò nei pressi della casa di Roberta Ragusa la notte della sua scomparsa e ci ha raccontato di averla vista salire su un Suv”.

Gli investigatori stanno in questi giorni cercando riscontri al racconto fatto da questo nuovo testimone che comunque nelle scorse settimane e venti mesi dopo quanto avvenuto la notte tra il 13 e 14 gennaio 2012.

Per un pugno di slip! Tentano di rubarli a Liam Payne e Louis Tomlinson.

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Per un pugno di slip! Ovvero l’avventura di cui sono stati vittime due membri dei One Direction, Liam Payne e Louis Tomlinson che stavano rilassandosi facendo surf in spiaggia a Sydney.  Mentre erano a volteggiare fra le onde, una delle tante fan che stavano assistendo alla scena ha tentato di rubare gli slip dei ragazzi della boy band. I bodyguard che stavano in spiaggia, l’hanno però beccata costringendola a restituire i boxer trafugati.

Far west al Pigneto a Roma, giovane spara in strada

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Terrore al quartiere Pigneto, zona ovest di Roma, vicino al Ponte Casilino. Un giovane di 20 anni è stato fermato dalla polizia dopo aver esploso diversi colpi di pistola. Il ragazzo ha mirato alla palina dell’autobus e i passanti, terrorizzati hanno chiamato il 113. Il giovane è stato poi fermato a Porta Maggiore dove aveva ancora la pistola in mano e un caricatore quasi pieno. Il ragazzo si è giustificato dicendo che voleva solo provare la pistola.

Il quartiere Pigneto, a Roma, è un melting pot di cultura. Molti i migranti che abitano nei sottoscala o in appartamenti dove sono costretti a dividere la stanza con molti altri connazionali. Accanto a questa realtà in evoluzione, c’è quella poi di una cultura alternativa che vorrebbe esplodere, ma che si trova soffocata non avendo spazi adeguati dove esprimersi, spesso circondata anche dal degrado di realtà come lo spaccio che si annidano in un quartiere che invece dovrebbe essere rivalutato e portato a essere il Village di Roma.

Purtroppo invece, nell’ultimo periodo il Pigneto è nelle cronache romane per la criminalità e per il degrado frutto di una politica di abbandono e disinteresse da parte delle istituzioni.

L’Arena di Verona caccia fuori dalla sua cornice i concerti rock!

arenadiverona-rock-tuttacronacaPer avere l’autorizzazione a suonare nella splendida cornice dell’Arena di Verona, gli artisti dovranno presentare il progetto di palco, luci e immagini. A deciderlo la Soprintendenza veronese, che ha fissato limiti ben precisi: nessuna autorizzazione senza aver prima preso “visione delle caratteristiche tecniche delle soluzioni scenografiche che si prevede di utilizzare in ciascuno degli eventi programmati, ai fini della necessaria verifica e approvazione”. Ma il rischio a cui si va incontro è che, posti di fronte a simili richieste, siano proprio gli artisti a cambiare idea e optare per altre città, come spiega anche il sindaco di Verona Flavio Tosi: “i concerti con gli artisti vengono programmati con un anno di anticipo. Come faccio io a dire loro ‘se non mi fai vedere il progetto del palco non ti do l’autorizzazione?'”. I limiti che sono stati comunicati via lettera lo scorso 3 ottobre dal Soprintendente per i Beni Archeologici di Veneto, Vincenzo Tinè, al Comune e alla Fondazione Arena si basano sul piano estetico e sembra che l’idea tragga origine dai concerti di Ligabue, apparso dell’Arena sei volte dal 16 al 23 settembre. In quelle occasioni, stando alla Soprintendenza, il palco era “palesemente in contrasto con le caratteristiche di decoro e con le esigenze di fruizione monumentale dell’edificio”. In un altro passaggio del testo si legge anche che l’incremento dei concerti all’Arena ne condiziona “la piena leggibilità”. Frase contro la quale punta il dito il sindaco: “Come se chi viene a vedere i concerti vuole avere la leggibilità dell’Arena”. Niente più autorizzazioni preventive ai concerti organizzati da 2Arena Extra”, la società della Fondazione Arena che si occupa degli eventi extra-lirici, dunque. E questo perchè, rimarca la Sopritendenza, “non esiste alcuna regolamentazione” in merito alla valutazione dell’impatto delle strutture sceniche e che “non viene esercitato da parte del Comune alcun ruolo autorizzativo nella predisposizione degli allestimenti”. A Tosi non resta altro che sfoderare le armi, perchè, come lui stesso dice, “Questa burocrazia deve cambiare”.

Muore la prima notte di nozze: la storia di Fortuna

fortuna-morta-nozze-tuttacronacaUna vera tragedia che si è abbattuta su due famiglie che avevano appena trascorso uno dei giorni più belli. La 32enne Fortuna F, di Casalnuovo, in provincia di Napoli, si era sposata quel giorno, a Castellammare, festeggiando il suo matrimonio con familiari e amici. La notte, però, il sogno si è infranto, trasformandosi in incubo. Raggiunta con il neo marito la stanza dell’albergo che aveva ospitato il ricevimento, la donna si è sentita male e il consorte ha immediatamente chiamato il 118. Quando i soccorsi sono giunti sul luogo, però, ai medici non è rimasto altro che constatarne il decesso. Al momento sembra che a causare la morte della donna sia stato un arresto cardiaco.  La salma di Fortuna, che lavorava come sarta in una nota aziensa del suo paese oggi rimasta chiusa per lutto, ora si trova presso l’obitorio di Castellammare, dove verrà effettuata l’autopsia disposta dal giudice.

Pop art all’hotel, meglio del pop corn al cinema!

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Un hotel di lusso ad Hong Kong ha deciso di accogliere le idee proposte dall’Asia Contemporary Art Show. D’altra parte è stato un modo originale di esporre l’arte e lasciare che si ambienti nella struttura dell’hotel, dall’altra anche un’esigenza economica visto che a Hong Kong ormai è impossibile noleggiare spazi nei musei e nelle gallerie se non a costi elevatissimi visto che ormai intorno a Hong Kong gravitano mostre d’arte a livello internazionale… pop art all’hotel, meglio del pop corn al cinema?

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Condannato Cecchi Gori: 7 anni al produttore

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Cecchi Gori è stato condannato a 7 anni dalla VI sezione penale del tribunale di Roma per il crac da 600 milioni della società Finmavi. I giudici hanno inflitto 5 anni e sei mesi anche a Luigi Barone, storico braccio destro di Cecchi Gori. I due imputati, secondo i pm, avrebbero distratto o comunque dissipato i beni del patrimonio sociale della Finmavi. Oggetto della vicenda sono una serie di operazioni il cui esito ha determinato il dissesto della società e tra queste finanziamenti alle controllate mai restituiti. Il primo febbraio scorso il produttore era, inoltre, stato condannato a 6 anni per il crac da 24 milioni di euro della Safin Cinematografica, società del gruppo fallita nel febbraio 2008.

Si apre l’istruttoria contro Crimi e il post di Facebook

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“Come ho detto è iniziata un’istruttoria che cercherà di chiarire come si sono svolti i fatti, dopo di che si convocherà il consiglio di presidenza”, così Pietro Grasso a margine di un convegno Amintore Fanfani a palazzo Giustiniani parlando con i giornalisti a proposito del post su Facebook di Crimi, apparso nel giorno della seduta pubblica della giunta delle Elezioni e delle Immunità del Senato.

 

Schettino ripeteva “Ho fatto un guaio”: così il primo teste al processo

schettino-processo-tuttacronacaSono riprese le udienze stamattina a Grosseto per il processo sul naufragio della Concordie ed è stato ascoltato il primo teste, Giovanni Iaccarino, primo ufficiale di coperta, capo guardia della nave al momento del naufragio del 13 gennaio 2012 al Giglio e diretto assistente di Schettino nelle operazioni di bordo. Fu proprio Iaccarino, compaesano del Capitano, a recarsi ad accertare che sale motori e pompe di sentina erano allagati e a comunicare alla plancia di comando le irreparabili avarie causate dall’urto contro gli scogli. Tra le prove dell’accusa vi è materiale video girato sulla Costa Serena, nave gemella della Concordia, dove i testi furono interrogati per ricostruire i momenti del naufragio. In quell’occasione, Iaccarino raccontava cosa accadde in plancia dopo l’urto con gli scogli del Giglio. Il primo ufficiale di coperta ricorda di essere andato “nella plancia di comando” dopo l’urto e di aver notato che gli strumenti indicavano che la nave “era passata da 16 nodi di velocità a nove”. “Guardai la carta nautica e vidi che eravamo su un fondale vicino agli scogli del Giglio. Ho guardato il pannello ed era pieno di lucine rosse. Poi il comandante Schettino si è messo le mani ai capelli ed ha detto: ‘Ho fatto un guaio'”.  Al momento dell’urto il teste era a riposo “in cabina”, assieme all’ufficiale cartografo Simone Canessa: “giocavamo alla playstation mentre avvertimmo una sbandata della nave a dritta, poi a sinistra. Caddero materiali, la sensazione era di aver preso una secca o di aver fatto una collisione. Fu questa l’impressione che ebbi all’istante”. Così Giovanni Iaccarino testimoniando al processo ha ricordato il momento dell’impatto.

“E se qui allaga? ‘Dobbiamo portar via il belin (ndr, dobbiamo andarcene)’: mi ricordo questo commento, in dialetto genovese, di un ufficiale di macchina durante una discussione circa due mesi prima quando fu fatta un’esercitazione a bordo della Costa Concordia, simulando la rottura di un portellone a poppa per un colpo di mare”. Iaccarino, ricordando la simulazione a qui aveva preso parte anche Schettino assieme al gruppo di ufficiali dibordo, riferisce che il comandante credeva che “se non abbiamo il generatore 1, 2, 3, abbiamo il 4, 5 e 6. Ma non era così. E infatti Schettino diceva: ‘Qua non c’abbiamo niente, ma la nave non è ridondante?'”. “Schettino – ricorda il teste – paragonava le navi” su cui aveva navigato ipotizzando che “sulla Costa Atlantica la nave avrebbe galleggiato” mentre la Costa Concordia, avendo i compartimenti motori concentrati, non l’avrebbe potuto fare. “A questo punto l’ufficiale genovese se ne uscì con la frase scurrile chiosando così la discussione”. In aula, il primo ufficiale di coperta ha anche portato il confronto con la nave Costa Atlantica “dove i compartimenti elettrici sono separati, sono a poppa e a prua” spiegando che, a differenza della Costa Concordia, questo significa che la nave, in caso di avaria su un lato, avrebbe comunque mantenuto possibilità di propulsione e quindi sarebbe rimasta governabile. Ma Schettino e i suoi ufficiali, nel corso dell’esercitazione, avevano potuto verificare che questo non era possibile per la Costa Concordia. Iaccarino ha anche detto che “Schettino voleva fare il passaggio ravvicinato al Giglio già la settimana prima. Ma non fu possibile perchè non c’erano le condizioni adatte, c’era troppo mare e l’idea fu abbandonata”. Il giorno del naufragio, però, l’inchino non compariva negli avvisi ai passeggeri. Stessa cosa, ha riferito, era successa la settimana prima: “Anche quel giorno lì il passaggio non era nel programma di attività comunicato ai passeggeri ma fu deciso la sera stessa”. “Il passaggio venne pianificato la sera stessa, non era nei programmi ufficiali”. Per effettuare il passaggio ravvicinato, Schettino ordinò una variazione di rotta che la sera del 13 gennaio 2012 comportò di navigare a 0,5 miglia dall’isola anzichè a 5 miglia, come normalmente previsto nei programmi, al centro del canale dell’Argentario. Il teste ha riferito anche che furono gli ufficiali a bordo a farsi carico della nuova rotta. Ufficiali tra cui era presente anche il cartografo Simone Canessa che la tracciò sulle carte nautiche a disposizione, tenendo anche presente l’ordine di dover chiamare il comandante, che si sarebbe recato a cena in uno dei ristoranti presenti, appena la nave fosse nei pressi dell’isola.

Nella sua ricostruzione su quanto accadde, aveva raccontato: “Scesi ai ponti inferiori e di corsa feci i controlli in sala macchine. Vidi che i generatori diesel 1, 2 e 3, la centrale elettrica e i Pem, i propulsori elettrici della nave, alimentati dai generatori a diesel, erano allagati. Dentro di me ebbi la sensazione che la nave era persa. Dissi la situazione per telefono a Canessa, l’avrebbe detto al comandante. La situazione era grave”. I controlli furono fatti undici minuti dopo l’urto. “Fu il comandante in seconda Bosio a dirmi di andare a vedere sotto – ha detto Iaccarino -, Schettino credo che non si oppose, se no non ci sarei andato”. Durante l’ispezione il teste vide che “dall’altra parte” delle paratie “c’era il mare” e si convinse che anche “i generatori diesel 4, 5 e 6 erano allagati” e perduti. Mentre l’ufficiale scendeva i ponti “ci fu un blackout, c’erano solo luci di emergenza”. “L’acqua continua a salire”, diceva Iaccarino al comandante in seconda Bosio, raggiunto via radio. Iaccarino nel video ricorda di aver però sentito un annuncio tranquillizzante. L’annuncio fu diramato a bordo alle 22.04. Alla procura di Grosseto è giunta, da parte del Codacons, una denuncia relativa ai file consegnati da Costa Crociere ai periti nel corso delle operazioni peritali in sede di incidente probatorio. “Nello specifico – spiega il Codacons – si tratta dei file relativi ai test obbligatori di collaudo del generatore di emergenza, da compiersi settimanalmente e che – proprio quelli relativi alle 10 settimane prima del naufragio – risultano modificati due mesi dopo l’incidente, in data 13 marzo 2012, e tutti nello stesso momento, ossia nell’arco di poche decine di secondi, per giunta con l’inserimento di valori tutti identici, come per la temperatura dell’acqua e per la temperatura dell’olio”. “Proprio il malfunzionamento del generatore di emergenza quale possibile causa o concausa del tragico epilogo del naufragio in termini di vite umane – aggiunge l’associazione – è uno dei principali aspetti sui quali il Codacons si sta battendo sin dall’inizio del processo, ed evidentemente non è un caso che alterazioni dei dati riguardino proprio tale fronte”. L’associazione ha chiesto alla Procura di Grosseto di aprire una indagine urgente, accertando i fatti e le relative responsabilità e disponendo il sequestro immediato della documentazione.

Giallo al Prenestino a Roma, precipita una donna dall’ottavo piano

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Una donna è morta sul colpo precipitando dall’ottavo piano di uno stabile in via del Trifoglio al Prenestino a Roma. L’appartamento della 57enne è risultato poi chiuso dall’interno, si suppone quindi che si sia trattato di un suicidio le cui cause ancora non sono state rese note. Tuttavia al momento stanno ancora indagando i carabinieri della compagnia Casilino.

 

L’Iva frena l’Italia e cala il gettito!

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L’Iva frena l’Italia e la ripresa. Bloccato il mercato economico italiano a causa della pressione fiscale che pesa su aziende e cittadini. Lo afferma il Ministero dell’Economia e delle Finanze che nei primi otto mesi del 2013 ha registrato un calo dell’Iva del 5,2% pari a -3.724 milioni di euro. Il dato, secondo il Ministero è un riflesso della riduzione del gettito della componente relativa “agli scambi interni (-2,0%) e del prelievo sulle importazioni (-22,1%) che risentono fortemente dell’andamento del ciclo economico sfavorevole”.

 

Niente Nazionale per De Rossi: tendinopatia per il giallorosso

derossi-nazionale-tuttacronacaIniziato il ritiro a Coverciano per la Nazionale di Prandelli in vista delle sfide contro Danimarca e Armedia valide per i Mondiali e già un giocatore dovrà fare ritorno a casa. Si tratta del centrocampista giallorosso Daniele De Rossi al quale, durante la visita dal  medico degli azzurri Enrico Castellacci, è stata riscontrata “una tendinopatia all’inserzione dell’adduttore sinistro”. Il Ct ha deciso di lasciarlo a riposo in via precauzionale. Ancora assente Gigi Buffo, che gode di un permesso di qualche ora e raggiungerà il gruppo in serata mentre i tre giocatori del PSG, Sirgiu, Thiago Motta e Verratti, arriveranno domani. Questa la lista dei convocati da Prandelli:

Portieri
Buffon (Juventus), Marchetti (Lazio), Sirigu (Paris Saint Germain); 

Difensori
Abate (Milan), Astori (Cagliari), Balzaretti (Roma), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), De Silvestri (Sampdoria), Pasqual (Fiorentina), Ranocchia (Inter);

Centrocampisti
Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Florenzi (Roma), Giaccherini (Sunderland), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Poli (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Verratti (Paris Saint Germain);

Attaccanti
Balotelli (Milan), Cerci (Torino), Gilardino (Genoa), Insigne (Napoli), Osvaldo (Southampton), Rossi (Fiorentina).

Eurostat i numeri parlano chiaro, l’Italia ventesima nel rischio povertà

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2011 anno nero per l’europa e per la crisi economica che ha attanagliato i Paesi del Vecchio Continente. Ben 121 milioni di persone nell’Eurozona sono state a rischio povertà o esclusione sociale. Si tratta quindi del 24% della popolazione dei 28 Paesi dell’Unione. Nel nostro Paese il dato è al 28% ben sopra quindi la media Europea. Peggio di noi Irlanda con il 29,4%, la Grecia con il 31% e l’Ungheria con 32,4%. Dove invece il dato è molto più basso è la Repubblica Ceca con 15,4%, l’Olanda con 15,7 e la Svezia con il 16,1%.

 

A Treviso aperta la caccia alla volpe: ce ne sono troppe

volpe-treviso-tuttacronacaLa Provincia di Treviso ha deciso di riavviare un programma triennale per tenere sotto controllo il numero delle volpi che si aggirano in quelle zone, creando danni nei campi e compiendo, sporadicamente, stragi di galline. Il piano prevede di abbattere gli animali che, con i loro circa 4mila esemplari, sono troppi, nonostante non siano inseriti nella lista delle specie protette. La normale stagione di caccia non sarebbe infatti sufficiente per tenere sotto controllo il numero della popolazioni delle volpi. Il progetto è di uccidere 350 esemplari all’anno all’interno delle zone di ripopolamento e cattura, dove maggiore è la concentrazione, anche se in caso di necessità si potrà uscire dai confini pur non superando il raggio di mezzo chilometro. Gli animali potranno essere uccisi sparando direttamente nella loro tana con l’aiuto di cani appositamente addestrati. Arriverà una qualche Mary Poppins a salvarle?

Crolla palazzina, un uomo è sotto le macerie, soccorsi a lavoro

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Una palazzina è crollata in via Diaz a Cancello e Arnone, in provincia di Caserta. Sul posto i soccorritori hanno estratto vivo un uomo, probabilmente un indiano, che era rimasto sotto le macerie. Ancora scarse le notizie su cosa abbia provocato il crollo. Secondo una prima ricostruzione a crollare è stato il tetto di un casolare di campagna che si trovava in una zona isolata.

Londra stregata dal Commissario Montalbano, nasce “Vigata Burger”

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Il Commissario Montalbano non è solo seguito in televisione o sui libri tradotti per il mercato inglese ma diventa un trend anche a tavola, tanto da fa nascere un panino in onore al mitico paese immaginario del Commissario: Vigata. “Vigata Healthy Burger” è un panino “soffice e leggero, fatto a mano artigianalmente e cotto nel forno a pietra”, si trovano come ingredienti carne tritata di manzo, lattuga, pomodoro e cipolla rossa. Sono disponibili però altre versioni (vegetariano, al formaggio, al pollo).

L’idea è di un ristoratore di origini siciliane trapiantato a Londra da 30 anni, Salvo Di Betta, che conduce il “Vigata”. Oltre a offrire i panini, il ristorante offre anche i  i Vigata Drinks e la Vigata Pizza. Il ristorante in pieno centro a Londra vicino alla fermata di King’s Cross, non è l’unico sorto in Europa. A Parigi c’è “Casa Vigata” e a Porto Empedocle c’è la “Grotta di Vigata”, dove si può assaporare i primi, i secondi e i dolci del commissario: da una pasta alla norma o con i broccoli, alle famose alici di scoglio fritte o i polipetti, alla caponatina o il coniglio alla cacciatora… naturalmente non mancano i dessert: granita al limone e cassata siciliana!

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Guarda chi s’incontra per strada! Il lupo che vaga alle porte di Arezzo

lupo-arezzo-tuttacronacaE’ un lettore di Arezzo Notizie ad aver inviato al sito di news della città toscana la foto di un lupo che ha fatto la sua apparizione in località La Pace. Nell’immagine si vede l’animale che si aggira in un ambiente urbanizzato e sede di attività artigianali e commerciali. Nonostante sia nota la presenza di lupi sulle montagne della zona, Gianni Brunaschi, autore dell’articolo, spiega che “Non abbiamo memoria di segnalazioni simili ad Arezzo”. Ovviamente come ogni notizia ha due risvolti: l’aspetto positivo è che sembra i lupi, dati per scomparsi fino a una decina d’anni fa, abbiano finalmente fatto ritorno, d’altro canto, il fenomeno desta preoccupazione in relazione alle attività legate alla pastorizia e alla sicurezza dei cittadini.

Una notte… da vampiro! In Inghilterra si cerca di battere il record

vampiri-maschere-tuttacronacaIl Tulleys Farm è un parco a tema che s’ispira alla notte più da brivido dell’anno: Halloween. Proprio qui, nella contea meridionale inglese del West Sussex, si sono ritrovate, lo scorso sabato, 500 persone travestite da vampiro. Scopo: battere un Guinness dei primati che è stato stabilito negli Stati Uniti il 30 settembre 2011 al King’s Dominion in Virginia. L’obiettivo non è stato raggiunto: in quell’occasione infatti si erano riuniti ben 1039 aspiranti succhiasangue. Ma l’evento è stato comunque di rilievo: ha segnato infatti il nuovo primato nazionale.

Volare negli abissi ora è possibile!!!

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Chi ha detto che non si può volare negli abissi? Arrivano le ali in fibra che permettono di volare sotto il pelo dell’acqua. Si vola piano il subwing, tra i 2 e i 4 nodi e la profondità consigliata non supera i 10 metri. Il dispositivo però consente notevoli evoluzioni e ha un grande successo sulle spiagge spagnole.

 

Frasi shock “Un barcone di stupratori… ecco per chi, il lutto nazionale”

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Parole forti quelle indirizzate ai danni delle vittime e dei sopravvissuti di un naufragio a Lampedusa. Un articolo indegno che continua a girare nel web e che invece dovrebbe essere solo ignorato. E’ strano che si gridi alle “bufale” o “presunte tali” e poi si lasci invece che un articolo come questo che è profondamente offensivo venga divulgato e lasciato sul web senza che nessuno lo censuri.

 «Viaggio della ‘speranza’? Ma ancora con queste idiozie? Un barcone di stupratori. Ecco chi andiamo a salvare in mezzo al mare, ecco per chi, il lutto nazionale».

Grave anche che venga messa la dichiarazione di un medico per giustificare la falsità del titolo:

A confermare la tesi è stato Romano Tetamo, direttore dell’unità operativa di Rianimazione dov’è ricoverata la giovane. «C’è stato un aumento del volume degli organi – ha detto – e in particolare dell’utero, apparentemente contraddittorio. In realtà la giovane avrebbe subìto un’interruzione di gravidanza durante il tragico trasferimento nel deserto perché, da quello che abbiamo capito, tutte le donne hanno subito violenza».

Infatti come si può rilevare in un’altra parte dell’articolo «In realtà la giovane avrebbe subìto un’interruzione di gravidanza durante il tragico trasferimento nel deserto perché, da quello che abbiamo capito, tutte le donne hanno subìto violenza». Non si parla di stupri sul barcone, ma durante la traversata del deserto da parte delle eritree e non si dice che sono state stuprate dai loro compagni di viaggio.

Stalking all’università: lo studente 52enne che pedina e perseguita la prof

stalker-prof-tuttacronacaUn 52enne che si era recentemente iscritto all’università di Firenze, si è “innamorato” di una professoressa che ha iniziato a pedinare e perseguitare fino al punto di seguirla in vacanza, alloggiando nel suo stesso albergo. Ora per l’uomo si è disposto un ricovero obbligatorio presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino. Stando alle ricostruzioni dagli agenti della divisione anticrimine, il maturo studente ha trascorso oltre sei mesi dedicando attenzioni morbose alla donna, della quale aveva scoperto indirizzo e numero di cellulare, fatto che gli permetteva di presentarsi nella sua abitazione e inviarle sms. In un’ccasione, riferendosi al marito della docente, le ha scritto: “Ci sono altre persone che impediscono la nostra storia d’amore, ma tu sei pazza di me”. Il 52enne era anche stato colpito da un ammonimento del questore affinché mettesse fine agli atteggiamenti persecutori, ma senza alcun effetto. In occasione di un primo ricovero coatto, avvenuto nei mesi scorsi, aveva continuato a inviare sms alla donna.

Ritrovato il corpo del bambino di 6 anni a Grosseto

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Sono cessate le speranze, a dir la verità ormai molto esigue di trovare in vita il bambino svizzero di 6 anni travolto con il padre da un torrente in piena nel Grossetano. Dell’uomo invece ancora nessuna traccia e proseguono le ricerche.

Saluta gli ex tifosi al termine di un match: la curva sud chiede la testa di Evacuo

Felice-Evacuo-recissionecontratto-tuttacronacaUn “peccato” imperdonabile quello del giocatore del Benevento Felice Evacuo. In occasione del derby in Lega Pro contro la Nocerina, al termine del match, l’ormai ex capitano sannita si è recato a salutare i tifosi della Nocerina, squadra nella quale ha militato la scorsa stagione. Ma il gesto di affetto rivolto ai suoi ex sostenitori ha scatenato la rabbia della curva sud beneventana dalla quale è partito un comunicato-ultimatum: “Il signor Felice Evacuo ENTRO STASERA deve effettuare la RESCISSIONE DEL CONTRATTO senza attendere decisioni altrui; contestualmente alla rescissione è pregato di LASCIARE LA CITTA’ entro lo stesso termine. Non solo. L’eventualità che Felice Evacuo possa presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà considerato un AFFRONTO ALLA CURVA SUD e come tale sarà trattato”. E’ stato lo stesso giocatore a richiedere la rescissione del contratto. Forse un po’ rimpiange gli ex sostenitori, che l’hanno salutato nonostante “l’abbandono”…

Saviano chiede una fake identity: “non ce la faccio più”

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«Non c’è la faccio più», così Saviano appare provato dagli ultimi anni e si sfoga nel corso del processo a carico dei boss di Gomorra.

«Sono anni che vivo sotto scorta, vivo sotto un regime di protezione che è aumentato nel corso degli anni».

E’ sotto giuramento da due ore e sta ripercorrendo le fasi della sua carriera, scandita da minacce sempre più pressanti. Si torna con la mente a quel 13 marzo del 2008 quando nel corso del processo d’appello di Spartacus venne letta la richiesta di trasferimento dell’inchiesta, un documento in cui Saviano e la giornalista Capacchione, ora senatrice, vengono indicati come pedine della Procura per condizionare le inchieste.

Che successe?

Quel giorno, nell’aula in cui si svolgeva il processo, l’avvocato Santonastaso lesse una lettera di trenta pagine firmata dai due boss, che non partecipavano all’udienza: il primo all’epoca era in carcere, il secondo ancora latitante. I capiclan chiedevano di trasferire il processo in un’altra città per legittima suspicione esprimendosi con un linguaggio formalmente rispettoso ma sostanzialmente intimidatorio. Il nostro, scrivevano, “è solo un invito rivolto al signor Saviano e ad altri come lui a fare bene il proprio lavoro e a non essere la penna di chi è mosso da fini ben diversi da quello di eliminare la criminalità organizzata”. La richiesta fu respinta dai giudici, che interpretarono le parole rivolte alla Capacchione e a Saviano come una minacciosa delegittimazione del loro lavoro.

La lettera conteneva espressioni minacciose anche nei confronti dei magistrati Raffaele Cantone e Federico Cafiero de Raho, inquirenti del processo Spartacus, accusati dai boss di essere “magistrati in cerca di pubblicità”: per questo è stato istruito un altro procedimento, trasmesso alla Procura di Roma.

La procura indagò sull’episodio e scoprì che l’avvocato D’Aniello seguiva l’udienza collegato in videoconferenza nello stesso luogo in cui si nascondeva Bidognetti. Per questo il legale fu poi condannato per favoreggiamento in un processo specifico.

Oggi Saviano continua: «Ho la sensazione di essere un reduce dopo una battaglia. Vivevo a Napoli e immaginavo la possibilità di una carriera universitaria. I rapporti con i miei familiari sono diventati complicati. Il progressivo aumento della scorta rende difficilissima la vita quotidiana. Non esistono passeggiate, nessuna forma di vita normale, non posso prendere il treno nè la metropolitana o scegliere un ristorante senza concordarlo con la scorta».

Saviano ha aggiunto: «Voglio lasciare l’Italia, andare all’estero, magari in un paese disposto ad accogliermi sotto falsa identità. Una fake identity. Terza sezione penale, dopo le domande del pm Ardituro, arrivano le domande di parte civile, degli imputati Iovine, Zagaria e dell’avvocato Santonastaso. Nel corso della sua deposizione, lo scrittore paragona la richiesta di trasferimento del processo letta in aula a marzo del 2008 a un proclama delle brigate rosse: «Mai nella storia della mafia – spiega il teste – si era arrivati a tanto con la lettura di un testo da parte di un avvocato di un proclama ricondotto a due boss della camorra casalese».

“Capace di volere”: Kabobo verrà processato per gli omicidi a Milano

kabobo-processo-tuttacronacaMada Kabobo potrà essere processato. Questo perchè la perizia psichiatrica disposta dal gip di Milano ha dato come esito che la capacità d’intendere del ghanese, che a maggio scorso aggredì a picconate e uccise tre persone nel capoluogo lombardo, “era grandemente scemata, ma non totalmente assente”. Gli esiti della perizia, disposta con la formula dell’incidente probatorio, rivelano quindi che Kabobo ”è capace di coscientemente partecipare al procedimento”, stando a quanto scritto da il collegio dei periti, lo psichiatra Ambrogio Pennati e la criminologa Isabella Merzagora, nominati dal gip di Milano Andrea Ghinetti. Sempre secondo i periti il ghanese quell’11 maggio, data dei fatti, la capacità di volere ”era sufficientemente conservata”. Quello che si sostiene è quindi che Kabobo era capace “di volere” nonostante si parli anche di un possibile vizio parziale di mente. Infine, negli esiti si parla anche di una ”pericolosità sociale, psichiatrica” che è presente ”in forma elevata”.

Studentessa italiana precipita da un dormitorio in Università cinese

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Sembrerebbero accidentali le cause che hanno portato alla morte di una studentessa italiana di 23 anni in un dormitorio dell’Università di Lingue e cultura di Pechino. La ragazza proveniente da San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia, frequentava un biennio di specializzazione dopo la laurea triennale in lingue conseguita a Roma. La 23enne sarebbe caduta dall’ottavo piano del suo dormitorio.

La polizia cinese sta indagando sul tragico episodio e al momento non sarebbero emersi elementi che facciano pensare che non si sia trattato di un incidente. L’ambasciata d’Italia a Pechino sta fornendo tutta l’assistenza possibile ai familiari della giovane, giunti nella capitale cinese nei giorni scorsi.

Aggiornamento ore 17:20

Secondo quanto avrebbero riferito alcune fonti dell’Ambasciata italiana alla famiglia, Vittoria Scarano, questo il nome della 23enne, era stata trasportata in ospedale ancora viva e avrebbe fornito anche le proprie generalità ai soccorritori. Le stesse fonti avrebbero rivelato alla madre che la studentessa presentava un taglio sotto il mento ed alcuni ematomi sul torace.

Ping pong sì… ma con coltelli al posto della pallina!

coltelli-ping-pong-tuttacronacaArriva dalla Svezia un video che sta spopolando in rete facendo sorgere l’amletico dubbio: fake o non fake? Nel filmato si mostra l’abilità di due quantomeno originali giocatori di ping pong che, al posto delle palline, usano degli affilati coltelli da cucina. Un ragazzo alla battuta, una ragazza che riceve, parando i lanci ancora una volta con le palette. I dubbi sorgono a causa della precisione millimetrica dei lanci mentre il sito “tumba ping pong show”, la performance sarebbe stata eseguita da un gruppo di “acrobati” della racchetta.

Roma-Napoli si gioca venerdì, alle 20.45!!!

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Risolto il caso: Roma-Napoli sarà anticipata da sabato 19 a venerdì 18 ottobre e si giocherà all’Olimpico alle ore 20.45.
Questa la decisione sulla partita dopo la decisione del prefetto di Roma, Pecoraro, di non farla disputare quel giorno per la contemporanea manifestazione dei No Tav. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha insistito affinché la gara non venisse spostata di due mesi per la regolarità del campionato.

Tre biologi vincono il Nobel per la Medicina

nobel-medicina-tuttacronacaSono gli americani James Rothman e Randy Schekman, insieme al tedesco Thomas Südhof i vincitori del Premio Nobel per la Medicina 2013. Come ha spiegato il Comitato dei Nobel di Stoccolma, il premio è stato assegnato per la scoperta del “traffico vescicolare, ovvero il sistema di trasporto delle nostre cellule, che aiuta gli scienziati a capire come un carico viene recapitato nel posto giusto al momento giusto all’interno delle cellule. Un cattivo funzionamento di questo sistema può portare a malattie neurologiche, diabete o disturbi immunologici”. I vincitori hanno effettuato uno studio definito “ricerca di base”: la loro scoperta non ha portato a cure vere e proprie ma mira a svelare i fondamenti del funzionamento dell’organismo umano e di quello degli altri animali. I tre studiosi hanno infatti scoperto il meccanismo che regola il trasporto di molecole dentro le cellule, una modalità di “controllo estremamente preciso” con cui le cellule organizzano il sistema di “trasporto e distribuzione del proprio carico”, si legge nella motivazione. Dal trasporto cellulare dipendono funzioni fondamentali, come l’attivazione delle fibre nervose o il ruolo degli ormoni nel metabolismo. A Rothman, Schekman e Südhof è stato assegnato il premio di 8 milioni di corone svedesi, pari a circa 900mila euro, che si suddivideranno.

Killer a pagamento, ora c’è un sito

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E’ possibile richiedere un killer a pagamento ormai da mesi sul sito russo zakazat – killera.com. I prezzi sono più che abbordabili: per una “conversazione in una zona remota del bosco” basta sborsare 300 euro, e con una tariffa aggiuntiva è possibile includere nel pacchetto mascelle o rotule rotte. un dito spezzato costa 50 euro e per bendare la vittima con uno straccio sporco di feci vi è un supplemento di 30 euro. La notizia è stata riportata da Spiegel Online.

Il sito offre una vasta gamma di servizi. L’omicidio costa 2500 euro ed è possibile scegliere il modo con cui compiere il delitto: la vittima infatti può essere sepolta viva, immersa nel cemento o bruciata. Il sito è online dal febbraio 2013, ma nonostante le indagini ancora non si è capito chi lo abbia creato. Ultimamente non era più raggiungibile, poi però è tornato online con la scritta in homepage che specificava che il sito era stato creato solo per raccogliere statistiche sulla criminalità in Russia. Alcuni parlamentari sostengono che il sito potrebbe essere uno scherzo ai danni della polizia, oppure potrebbe essere una trappola per riuscire a fare luce su alcuni casi di omicidio, naturalmente, la polizia ha negato qualsiasi collegamento con il sito web.

Stuprata l’arte, sospetti di tangenti

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L’inchiesta della procura della Repubblica di Torino è iniziata nel 2011 e sono state arrestate cinque persone tra cui l’ex sovrintendente Francesco Pernice e Ezio Enrietti, che agli inizi degli anni ’80 ricopriva la carica di presidente della giunta regionale del Piemonte. Entrambi accusati di turbativa di diverse gare d’appalto.

Un primo filone ha riguardato alcuni appalti di ristrutturazione di edifici appartenenti al complesso della Venaria Reale o comunque di appalti gestiti dal Consorzio La Venaria, di cui l’ex soprintendente dei Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte Francesco Pernice è stato direttore del settore Conservazione Beni Architettonici e Impianti del Consorzio di Valorizzazione La Venaria Reale.

Da questa indagine si è sviluppato un secondo filone dell’inchiesta – precisa una nota della Procura di Torino – che ha ad oggetto appalti relativi alla ristrutturazione di altri immobili, come i Giardini Reali di Torino e la Certosa di Valcasotto, banditi e gestiti dalla Direzione Patrimonio della Regione Piemonte. In questo caso sono state accertate collusioni tra un funzionario regionale ed esponenti di due ditte private. In contemporanea all’esecuzione delle misure cautelari sono state eseguite diverse perquisizioni presso le abitazioni degli indagati, uffici pubblici e società coinvolte nell’inchiesta.

Indycar: drammatico scontro per Franchitti, feriti anche 15 spettatori

Dario-Franchitti-indycar-incidente-tuttacronacaMancavano pochi metri al traguardo quando lo scozzese di origine italiana Dario Franchitti ha tentato di sorpassare Takuma Sato al GP di Houston, in Indycar. Ma il giapponese ha stretto la strada all’avversario la cui auto è decollata sulle reti laterali di protezione della pista, carambolando per diverse centinaia di metri e coinvolgendo nell’incidente di Ej Viso, che non ha potuto evitare di investire la monoposto di Sato. Paura sulle tribune, dove sono rimasti feriti 15 spettatori, tre dei quali in modo serio, colpiti da detriti della monoposto e dai frammenti metallici delle reti di protezione. Per quel che riguarda Franchitti, tre volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, le sue condizioni sono apparse da subito serie, avendo il pilota riportato diverse fratture. Le squadre di soccorso l’hanno estratto dalla monoposto e trasportato al Texas Medical Centre, dove i medici hanno riscontrato la frattura di due vertebre lombari e della caviglia destra, oltre a contusioni varie. Franchitti non dovrà comunque essere sottoposto a interventi chirurgici, ma resterà in ospedale in osservazione.

L’attacco di Magdi Cristiano Allam contro il lutto nazionale

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E’ Magdi Cristiano Allam con un articolo dal titolo “Gli immigrati sono un lusso” a ergersi come voce fuori dal coro dopo la giornata di lutto nazionale.

Questo l’articolo del giornalista, politico e scrittore egiziano naturalizzato italiano:

“1 miliardo e 668 milioni di euro: le risorse nazionali e comunitarie spese tra il 2005 e il 2012 per il programma di contrasto dell’immigrazione «irregolare» in Italia. 1,3 miliardi stanziati dallo Stato italiano e oltre 280 milioni erogati dall’Unione Europea che sono stati fino ad oggi investiti. 331,8 milioni di euro: controllo delle frontiere esterne per gli anni 2007-2012 (anno 2012, 105.575.880,00 mil. di euro) di cui: 165.545.212,05 euro (anno 2012, 52,787,940,00) contributi dell’Unione Europea; 166.303.268,90 euro (anno 2012, 52.787.940,00) confinanziamento Stato italiano. 111 milioni euro: piano Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno. Acquisto di nuove tecnologie, sistemi di identificazione e comunicazione a supporto delle attività svolte dalle Forze dell’Ordine per il controllo delle frontiere, l’avvistamento dei migranti e la loro identificazione. 60.754.218,86 euro: Fondo Europeo per i Rimpatri (anni 2008-2012; anno 2012: 14.514.432,93). 34.654.527,39 euro: contributo Unione Europea (nel 2012, 9.066.985,00). 26.099.691,47 euro: confinanziamento Italia (nel 2012, 5.447.447,94).

Risorse stanziate per i rimpatri forzati: 6.490.000,00 euro: operazioni di rimpatrio con e senza sorta con voli di linea e/o charter (anno 2012); 230.000,00 euro: voli charter congiunti con altri stati membri o con Frontex (anno 2012); 110.000,00 euro: formazione personale di scorta (anno 2012); 6.899.074,33 euro: risorse per i rimpatri volontari (anno 2012). 158.601.586,56 euro: impegno di spesa per Cda, Cpsa, Cie, Cara (totale anno 2011). 139.460.145,56 euro: spese per l’attivazione, la locazione e la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri irregolari. Spese per interventi a carattere assistenziale, anche al di fuori dei centri stessi. Spese per studi e progetti finalizzati all’ottimizzazione ed omogeneizzazione delle spese di gestione: 42.177.463 euro: spese per la costruzione, l’acquisizione, il completamento e l’adattamento di immobili destinati a centri di permanenza temporanea e assistenza, di identificazione e di accoglienza, per gli stranieri irregolari e richiedenti asilo. Spese relative ad acquisto di attrezzature per i centri o ad essi funzionali e per compiti di studio e tipizzazione. 979.622,21 euro: spese manutenzione Cie (totale anno 2011). 509.383,21 euro: manutenzione ordinaria, 470.230,00 euro: manutenzione straordinaria. 45.422.981 euro: progetti di cooperazione con i Paesi terzi in materia di immigrazione (totale anno 2012).
Passiamo a quanto ci costano gli stranieri che finiscono nelle nostre carceri. Innanzitutto chiariamo che costituiscono circa la metà del totale dei detenuti, pari a quasi 23 mila detenuti stranieri. Se consideriamo che per l’Osapp (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), un carcerato costa quanto un deputato, ovvero 12 mila euro al mese, il costo complessivo dei detenuti stranieri ammonta a circa 3.312.000.000 di euro. Ebbene teniamo presente che ben il 95% dei detenuti stranieri sono o clandestini o risiedono irregolarmente nel nostro Paese, finendo per diventare facili prede della criminalità organizzata o comunque per delinquere. Mi auguro che il ministro dell’Interno Alfano attui la richiesta da lui formulata lo scorso agosto: «Gli Stati di provenienza paghino vitto e alloggio agli immigrati in Italia che delinquono».
Tutto ciò è troppo! Troppo anche per un popolo generosissimo e sempre pronto ad auto-colpevolizzarsi! Troppo per tutti gli italiani che vivono una drammatica crisi economica! Troppo anche per il Papa che predica la Chiesa dei poveri tra i poveri e l’accoglienza dei senzatetto nei monasteri! Non possiamo continuare a predicare bene senza fare i conti con quanto ci costano questi clandestini!

Licheni e tumore. La scienza finisce nel mirino: inesattezze e bufale

licheni-tuttacronaca

Oggi il web si riempie di quelle annoverate ormai sotto il nome di “bufala”. Spesso tale epiteto viene gettato in rete con la stessa facilità con cui circolano le vere notizie errate. Sembra quasi che ci sia una “guerra virtuale” tra coloro che mettono sul web notizie pseudo-scientifiche e coloro che prontamente le smentiscono. Ma se da una parte è vero che la divulgazione di alcune notizie a volte si basa su elementi non scientifici o errati, è anche vero che alcuni invece vogliono smentire a tutti i costi notizie che potrebbero essere scomode o sconvenienti e non si soffermano a leggere neppure la discussione nata intorno a determinate tematiche.

Ma forse la colpa non è dell’open access o, meglio, possiamo dire che la responsabilità di alcune divulgazioni non sia solo attribuibile alla possibilità di accesso gratuito alle informazioni, ma piuttosto bisogna verificare come mai sia in atto questa vera e propria “guerra virtuale” tra i presunti autori di bufale e i presunti “puri” antibufale. Se è vero infatti che una bufala può portare lucro e “notorietà” a chi la mette in circolo, non avviene lo stesso per chi sconfessa anche senza vagliare i dati spesso discordanti sull’argomento?

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Non è questo il caso però della bufala scientifica fatta emergere da La Repubblica, che invece sembrerebbe essere stata postata e ripostata anche su autorevoli giornali specializzati e in realtà si basa su uno studio scientifico privo di fondamento, secondo quanto riportato dal quotidiano.

Un autentico Far West fra le riviste accademico-scientifiche online cosiddette open access. I cui contenuti sono cioè disponibili più o meno gratuitamente al pubblico, specializzato o meno. Una situazione in mano al lucro, fatta di tante ombre e pochissime sicurezze, portata alla luce da un’inchiesta basata su uno studio scientifico del tutto privo di fondamento. A firmare sia l’inchiesta che l’operazione sotto copertura, il collaboratore di Science e biologo molecolare John Bohannon. La finta ricerca, dedicata al presunto effetto di alcune molecole estratte dai licheni sulle cellule tumorali, è stata volontariamente costellata di errori elementari. Tanto che qualsiasi recensore “con non più di una conoscenza in chimica da scuola superiore e l’abilità di capire lo sviluppo dei dati” avrebbe dovuto cestinarla in un batter d’occhio. Peccato non sia andata così: negli ultimi otto mesi, fra gennaio e agosto, ben 157 riviste online su 304 hanno accettato di pubblicare la clamorosa bufala scientifica. Spesso senza richiedere alcuna modifica al misterioso autore. La ricerca fittizia architettata dal cronista del magazine è stata infatti respinta da soli 98 comitati scientifici mentre devono ancora rispondere all’appello 49 testate. Di queste, 29 sembrano abbandonate a sé stesse e la restante ventina ha fatto sapere al giornalista di essere ancora in fase di valutazione.

L’inchiesta, pubblicata su Science, non ha lasciato nulla al caso. Bohannon ha realizzato versioni superficialmente diverse dello stesso paper  –  così si chiamano i documenti scientifici che vengono sottoposti all’approvazione delle riviste specializzate  –  pur tenendo fermi i contenuti, le conclusioni e i dati. “Il paper  –  spiega nel suo lungo servizio  –  ha preso questa struttura: la molecola X estratta dalle specie Y di licheni inibisce la crescita delle cellule tumorali Z. Per sostituire queste variabili ho creato un database di molecole, licheni e cellule cancerogene e ho scritto un programma per computer al fine di generare documenti diversi fra loro. A parte queste differenze, il contenuto scientifico di ogni paper è identico”. Il documento contiene in particolare un paio di esperimenti segnati da stravaganti inesattezze: uno è pieno di errori, l’altro, in teoria dedicato ad approfondire come l’uso di quelle molecole renda più sensibili le cellule alla radioterapia, perfino privo di conclusioni. Fra l’altro, Bohannon ha curato nel dettaglio ogni aspetto dell’operazione, visto che ha inoltrato le centinaia di proposte di pubblicazione, al ritmo di una decina a settimana, sotto falsa identità. Ha ideato infatti un ricercatore africano di fantasia, battezzato  Ocorrafoo M. L. Cobange, in forze all’altrettanto fantomatico Wassee Institute of Medicine. Come se non bastasse ha curato anche l’aspetto linguistico, dando al documento  –  grazie a una serie di risciacqui su Google Translate  –  un tono grammaticalmente corretto ma che desse l’idea di un autore non madrelingua inglese. Insomma: c’erano tutti i segnali per sbugiardarlo a una prima e perfino parziale lettura della sua proposta.

Quanto ai destinatari, sono finite nel mirino riviste formalmente dedicate alle scienze farmaceutiche o alla biologia, alla medicina generale e alla chimica. Nomi come European Journal of Chemistry o Journal of International Medical Research. Testate all’apparenza affidabili e spesso legate, a scorrere la catena di controllo, a titanici gruppi industriali come Elsevier,  il più grande editore mondiale in ambito medico, Sage o Wolters Kluwer. E invece spesso contraddistinte da board scientifici piuttosto oscuri, sedi misteriose e magari localizzate nei Paesi del Terzo mondo. Un terzo addirittura in India, che sembra il vero motore di questo genere di business della bufala, o almeno dell’imprecisione. Uffici e persone con cui è difficile entrare in contatto. Se non, questo il dato che accomuna il settore, nel caso del pagamento della tassa di pubblicazione. Quando una ricerca viene ritenuta affidabile e ne viene dunque deliberata la pubblicazione, il ricercatore è infatti tenuto a pagare un obolo che, nel caso di Bohannon, oscilla fra i 150 e i 3100 dollari. D’altronde è il modello finanziario sul quale si regge la Babele della scienza open access: “Dalle umili e idealistiche origini, circa un decennio fa, le riviste scientifiche open access si sono trasformate in un’industria globale, sorretta dalle tasse di pubblicazione richieste agli autori piuttosto che dai tradizionali abbonamenti  –  ha scritto Bohannon  –  molte di queste sono torbide. L’identità e la residenza dei direttori e dei revisori, così come i finanziamenti dei loro editori, sono spesso appositamente oscurati”. In sostanza, mentre le riviste scientifiche tradizionali si affidano a salati e spesso inaccessibili abbonamenti, quelle a libera consultazione vivono di questo scivoloso meccanismo. Che conduce a una facile equazione: più pubblicazioni uguale più guadagni.

“Se fossero finite nel mirino le classiche riviste in abbonamento  –  ha detto David Ross, biologo dell’università della Pennsylvania che più di un anno fa ha dato a Bohannon lo spunto per l’indagine  –  credo fortemente che si sarebbero ottenuti gli stessi risultati. Ma senz’altro l’open access ha moltiplicato questa sottoclasse di riviste e il numero delle ricerche che pubblicano. Tutti pensiamo che la consultazione libera sia un’ottima cosa, la questione è come arrivarci davvero”. Risultati sconfortanti, dunque, dal test: per il 60 per cento dei paper sottoposti al giudizio delle varie riviste non sembra esserci stata infatti alcuna revisione collettiva. In caso di rigetto la notizia può essere magari letta positivamente, ma nei tanti via libera collezionati  –  la regola, non l’eccezione  –  significa davvero che nessuno ha neanche letto lo sconclusionato documento. Anche quando qualche modifica è stata richiesta, ha raccontato il biologo, si è trattato spesso di spicciole questioni di formattazione, modifiche testuali, allungamento dell’abstract o di fornire qualche immagine in più. Appena 36 comitati hanno mosso obiezioni sulla sostanza scientifica della ricerca firmata dal professor Ocorrafoo Cobange.

Polemiche sui soccorsi di Giuliano Gemma, parla la moglie

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Ancora polemiche sui soccorsi a Giuliano Gemma. Stavolta a chiedere chiarimenti è la moglie Baba Richerme che a un’intervista a SkyTg24 ha affermato: “L’ambulanza è arrivata un’ora e venti dopo l’incidente, dopo che Giuliano mi aveva telefonato per rassicurarmi. Non è morto per infarto ma per un’emorragia interna mentre finalmente veniva trasportato in ospedale” e poi aggiunge “Dobbiamo ancora fare chiarezza sulla dinamica, perché non abbiamo ancora capito se i soccorsi sono arrivati in tempo. Forse sarebbe morto lo stesso perché ha avuto delle lesioni interne molto forti….”    

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