Si masturba davanti a collega cieca, condannato

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Un uomo di 60 anni era stato denunciato dalla vittima, una sua collega non vedente che come lui prestava servizio in un ospedale della provincia di Brindisi. I fatti si sono verificati nel luglio dello scorso anno quando l’uomo approfittando del fatto che la sua collega fosse ipovedente si era masturbato davanti a lei. Ora l’uomo ha patteggiato la pena a 1 anno e 2 mesi per violenza sessuale. Decisive  sono state le telecamere di sorveglianza posizionate negli uffici dai carabinieri dopo la denuncia della donna. Il legale della parte offesa aveva chiesto un risarcimento pari a 100 mila euro all’atto della costituzione di parte civile. Proseguirà ora con la rivendicazione della somma in sede civile.

 

“Harry Potter” condannato a 4 anni e mezzo di carcere

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Da vittima a carnefice questa l’evoluzione di Ryan Walker, un 19enne che spesso veniva preso di mira per quegli occhiali spessi e i capelli pettinati da bravo ragazzo. “Harry Potter” lo chiamavano a scuola, fin quando il ragazzosi accanito contro due ragazzine, Emma Keeble, 15 anni, e Leah Pearce, 16 anni, con un coltello in mano e le ha aggredite sfigurandole in volto. Poi ancora furioso ha preso la testa delle due teenagers e l’ha sbattuta ripetutamente contro un calcello urlando “Morite, dovete morire”. Walker poi è stato fermato dalla polizia e ha definito il suo comportamento mostruoso. Nonostante la provocazione delle ragazzine, il giudice ha condannato “Harry Potter” a 4 anni e mezzo di carcere.

Clamoroso! Il Milan rischia di essere cacciato da San Siro

san-siro-milan-tuttacronacaIl Milan rischia l’esclusione da San Siro. Tutto per colpa del suo presidente onorario Berlusconi, della sua condanna e della decadenza dal Senato. Questo perchè la bozza del nuovo ‘Codice etico dello sport’ che Palazzo Marino sta mettendo a punto e che prevede che chi ha subìto condanne a più di due anni o presenta motivi di ineleggibilità alle cariche pubbliche non possa gestire strutture sportive comunali. Sulle spalle di Berlusconi pesa una condanna a quattri anni per frode fiscale a seguito del processo Mediaset. Il Corriere della Sera riporta che la bozza è stata per il momento fermata per sottoporla a ulteriori valutazioni perché mezza città, quella di fede rossonera, potrebbe scagliarsi contro Giuliano Pisapia. Le ipotesi al vaglio di Palazzo Marino sono due. La prima, richiamando la legge 267 del 2000 del Testo unico degli enti locali, escluderebbe dalla gestione di impianti comunali chi ha condanne superiori a due anni. La seconda, ancora più severa, andrebbe a colpire chi ha condanne anche di primo grado o è stato interdetto dai pubblici uffici. Il Cavaliere a questo punto potrebbe dimettersi dalla squadra.

Il genio matematico condannato perchè gay riceve la grazia postuma

alan-turing-tuttacronacaDurante la Seconda Guerra Mondiale fu il genio matematico Alan Turing l’uomo in grado di decodificare il codice delle macchine Enigma usate dalle forze armate naziste. Il suo successo sul codice permise di modificare il corso della guerra e oggi Turing è considerato il padre dell’informatica e della crittografia moderna. La sua storia, tuttavia, è di persecuzione. Nato nella capitale inglese nel 1912, dove l’omosessualità è stata ritenuta illegale fino al 1967, si tolse la vita a soli 41 anni, dopo essere stato condannato e obbligato alla castrazione chimica dalle autorità britanniche perchè gay. Ora, 60 anni dopo la sua morte, la Regina Elisabetta II, accogliendo la richiesta del ministro della Giustizia Chris Grayling, ha concesso a Turing la grazia. Il ministro ha parlato del matematico come di “uomo eccezionale con uno spirito brillante”, la cui vita “è stata oscurata dalla condanna per omosessualità, condanna che consideriamo oggi come ingiusta e discriminatoria e che è ormai annullata”. Come ricorda l’Huffington Post, già nel 2009, l’allora primo ministro Gordon Brown aveva presentato delle scuse postume, riconoscendo che il grande matematico era stato trattato in modo orribile. Nel 2012, anno del centenario dalla nascita di Turing, undici scienziati britannici, tra cui Stephen Hawking, avevano chiesto l’annullamento della condanna del “matematico più brillante dell’epoca moderna”. Era arrivato in suo onore anche un francobollo della Royal Mail.

10 mesi al killer di Savona evaso la settimana scorsa

gagliano-evaso-tuttacronacaIl 18 dicembre era evaso dal carcere Marassi di Genova, approfittando di un permesso premio, il serial killer Bartolomeo Gagliano. L’uomo è stato in seguito catturato a Nizza e ora, secondo quanto riportato dal sito internet di Nice Matin, sconterà dieci mesi di prigione senza condizionale. Il killer di Savona era stato arrestato venerdì scorso dalla polizia francese a Mentone, in Francia.

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Condannato Cecchi Gori: 7 anni al produttore

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Cecchi Gori è stato condannato a 7 anni dalla VI sezione penale del tribunale di Roma per il crac da 600 milioni della società Finmavi. I giudici hanno inflitto 5 anni e sei mesi anche a Luigi Barone, storico braccio destro di Cecchi Gori. I due imputati, secondo i pm, avrebbero distratto o comunque dissipato i beni del patrimonio sociale della Finmavi. Oggetto della vicenda sono una serie di operazioni il cui esito ha determinato il dissesto della società e tra queste finanziamenti alle controllate mai restituiti. Il primo febbraio scorso il produttore era, inoltre, stato condannato a 6 anni per il crac da 24 milioni di euro della Safin Cinematografica, società del gruppo fallita nel febbraio 2008.

Dopo la condanna Manning vuole diventare donna!

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Si farà chiamare Chelsea e diventerà donna questo è il desiderio di Bradley Manning, condannato a 35 anni di carcere per aver passato documenti segreti a Wikileaks. Lo ha scritto in una dichiarazione inviata al programma Today della Nbc. “Sono Chelsea Manning. Sono una donna. Considerando come mi sento, e come mi sono sentita sin dall’infanzia, voglio iniziare al più presto la terapia ormonale. Spero che mi appoggerete in questo passaggio. Chiedo che a partire da oggi mi chiamiate con il mio nome femminile, Chelsea”.

 Il suo avvocato, David Coombs, ha detto anche che il suo assistito si aspetta la grazia dal presidente Barak Obama.

Durante il processo la difesa di Manning ha messo in evidenza le forti pressioni psicologiche sul ragazzo durante l’era del “don’t ask don’t tell”, la politica in base alla quale nelle forze armate Usa non si chiedeva e non si diceva nulla riguardo agli orientamenti sessuali dei militari.

Manning condannato a 35 anni. Uscirà a 60 anni.

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Bradley Manning, il soldato americano di 25 anni reo confesso di essere la ‘talpa’ di Wikileaks, è stato condannato a 35 anni di carcere. La sentenza è stata emessa dalla Corte Marziale di Fort Meade, che ha ridotto la richiesta del Procuratore di 60 anni. Questo significa che Manning uscirà dal carcere quando avrà ormai 60 anni.

 

Manning e Snowden i destini incrociati di due eroi o di due delatori?

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Come da sempre ci insegna la storia occorrono anni prima che si possa poi, quando ormai il tempo fa prendere la giusta distanza dagli eventi e gli interessi economici e politici vanno via via scemando, fare un’analisi oggettiva. Ci sono argomenti, invece, sui quali nonostante passano decenni  un oggettività non si raggiunge mai e gli schieramenti tra sostenitori e contrari restano a dividere l’opinione pubblica. Sarà forse il caso di Snowden e Manning? Probabilmente lo sarà… Nessun europeo riuscirà, nel profondo a capire perchè un crimine di guerra denunciato possa diventare invece un atto di spionaggio. Per assurdo,  nel caso del militare americano, le vittime che hanno subito soprusi sembra quasi che siano diventati i carnefici che hanno costretto Manning al carcere. Eppure c’è chi è pronto a sostenere che Manning non avrebbe mai dovuto rivelare alcune informazioni, neppure se si trattava di 12 civili disarmati uccisi da due Apache americani. Perché? Perché è un problema di fedeltà alla patria, di rispetto per il proprio paese, di lealtà… ma quale paese civile, democratico e leale ucciderebbe su un territorio straniero martoriato da una guerra 12 civili indifesi?  Improvvisamente però, scoppia il caso Snowden, un nuovo delatore che stanco dei soprusi questa volta perpetrati dagli americani, anche contro i propri stessi cittadini, si ribella e fa scoppiare il datagate… dopo mesi di incertezza passati all’aeroporto Sheremetevo di Mosca ottiene finalmente un asilo temporaneo in Russia. Ora Snowden sarebbe diretto «in un luogo sicuro», ma «segreto», che non sarà rivelato.

E’ notizia delle ultime ore che la talpa del Datagate si pronuncerà oggi sul caso del soldato Bradley Manning, giudicato «traditore» da un tribunale Usa per il caso Wikileaks. Lo riferisce il sito web di Julian Assange che pubblica cablogrammi diplomatici segreti.

E’ salvo Manning o è solo una farsa verso l’opinione pubblica?

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Non è facile spiegare i meccanismi che potrebbero portare Bradley Manning a passare il resto della sua vita in carcere anche se assolto dall’accusa più grave, cioè quella di connivenza con il nemico, per aver rivelato documenti diplomatici e militari segreti americani a Wikileaks. Manning è stato trovato colpevole di 19 capi d’imputazione su 21 per cui era incriminato, tra cui 5 per violazione della legge sullo spionaggio del 1917.  Potrebbe quindi essere il cumulo di condanne alla fine a tradursi in ergastolo e quindi assolvere Manning dall’accusa più grave in tal caso sarebbe stato forse solo per far leva sull’opinione pubblica? In particolare su chi sostiene che Manning è un eroe americano e come tale dovrebbe essere trattato e non condannato? Nella sostanza quindi anche se sollevato dal capo d’accusa peggiore Manning rischia ancora l'”ergastolo”.

Il mostro di Cleveland condannato all’ergastolo

castro-condannato-tuttacronacaIl mostro di Cleveland, Ariel Castro, l’uomo che ha rapito e tenuto prigioniere per 10 anni tre ragazze – Amanda Berry, 27 anni, Gina DeJesus, 23 anni, e Michelle Knight, 32 anni – si è dichiarato colpevole accettando un accordo con i procuratori per evitare la pena di morte. Ora sarà condannato all’ergastolo e a mille anni di prigione. A suo carico 900 capi d’imputazione, tra i quali sequestro e stupro. Non si svolgerà quindi il processo e le tre vittime non saranno così tenute a testimoniare in aula. Il 52enne ha dichiarato ai giudici di aver compreso i termini dell’accordo e della sentenza, aggiungendo che ci sono cose che “non capisce” a causa dei suoi problemi sessuali. L’accordo prevede anche che Castro non possa richiedere la libertà condizionata.

Er Batman condannato: 3 anni e 4 mesi per Fiorito

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Il gup Rosalba Liso ha stabilito per l’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, Franco Fiorito, è stato condannato a tre anni e quattro mesi mentre sono cinque quelli d’interdizione dai pubblici uffici. Ma questa seconda condanna non dovrebbe preoccuparlo più di tanto se è vera la sua dichiarazione: ”Mai più in politica, lo giuro. Mi metto a fare il filantropo. Una cosa deve essere chiara: non ho rubato nulla, quei soldi mi sono stati assegnati tramite delibera. Per questa storia ho fatto fin troppo carcere. Ho dimostrato, documenti alla mano, di non aver commesso alcun peculato. Spero che la sentenza venga ribaltata in appello”. L’ex Tesoriere era accusato di peculato per essersi appropriato di oltre un milione di euro dai fondi del gruppo regionale del Pdl. I suoi due ex capo segreteria hanno invece patteggiato: Bruno Galassi sconterà una pena ad un anno e cinque mesi, un anno e due mesi in vece per Pierluigi Boschi.

Finisce quindi in carcere Er Batman che, come spiega Nonciclopedia ha questo soprannome perchè “un pomeriggio fu aiutato da quattro amici a salire sulla sua nuova, fiammante Harley-Davidson: appena lo mollarono, non riuscì a ingranare la prima e, con un tonfo sordo, cadde su fianco bestemmiando. Da quel momento fu “Er Batman”. Soprannome che ha fatto sbizzarrire la rete!

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Ruba per sfamare il figlio: ora lo attende il carcere

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La crisi che riduce gli italiani alla fame, il lavoro che non c’è che obbliga un padre a rubare pur di poter sfamare il figlio. Ormai gli italiani non sognano più, il desiderio più grande sembra non essere neanche più quello di arrivare a fine mese, ma di riuscire a far mangiare un boccone ai propri figli ogni giorno. In uno Stato dove non si è tutelati, però, un piccolo furto per disperazione porta al carcere. E’ quanto è capitato al 34enne romano Filippo, padre di un bimbo di soli quattro anni. Con una giustizia che riesce a far uscire dal carcere un assassino, che ha confessato, per decorrenza dei termini, lui due settimane fa era stato processato per direttissima per essere stato sorpreso a rubare del pane e poco altro. Allora, la pena è stata di cinque mesi con la condizionale. Ma mangiare è una necessità e così l’uomo, disperato da quando ha perso il lavoro, è tornato a rubare. Questa volta si trattava di una fetta di arrosto, un pezzo di formaggio e una bottiglia d’olio. La nuova denuncia ha però fatto salire la condanna a sei mesi, da scontare a Regina Coeli.

Joseph Romano è stato graziato…

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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha concesso la grazia a uno dei cittadini statunitensi condannati per il rapimento dell’imam egiziano Abu Omar. In un comunicato, il Quirinale ha annunciato che il capo dello Stato ha graziato il colonnello Joseph L. Romano III, dopo la domanda avanzata dal suo avvocato, a cui comunque la procura di Milano si era opposta. La decisione è arrivata nel giorno in cui il tribunale di appello di Milano ha reso noto le motivazioni della sentenza per il processo. Secondo i giudici l’ex direttore del Sismi, Nicolò Pollari, ha consentito agli uomini della Cia “che venisse concretizzata una grave violazione della sovranità nazionale dell’Italia, fornendo appoggio al sequestro di Abu Omar”.

Ciò è stato possibile anche grazie all’elezione di Barack Obama, che ha impresso nella politica estera, un sostanziale  cambiamento in materia di pratiche ritenute dall’Italia e dall’Europa non compatibili con i principi di uno stato di diritto.

Il Quirinale aggiunge però, citando le motivazioni della Cassazione che aveva condannato gli imputati il 19 settembre dello scorso anno, che va ricordato “il dramma dell’abbattimento delle torri gemelle a New York e il clima di paura e preoccupazione che rapidamente si diffuse in tutto il mondo”. E anche “‘la consapevolezza che ben presto maturò di reagire energicamente a quanto accaduto e di individuare gli strumenti più idonei per debellare il terrorismo internazionale e quello di matrice islamica in particolare’, consapevolezza alla quale conseguì l’adozione da parte degli Stati Uniti di ‘drastici’ provvedimenti”.
Infine, Napolitano ha ricordato che dal marzo scorso un decreto consente al ministero della Giustizia di rinunciare alla giurisdizione italiana sui reati commessi da militari Nato, e che negli Usa l’operazione di “rendition” era considerata legittima sulla base dei provvedimenti adottati dopo gli attacchi dell’11 settembre 2011.

L’ex direttore del Sismi ha violato la sovranità dell’Italia!

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L’ex direttore del Sismi permise alla Cia, con il sequestro di Abu Omar sul territorio italiano, la violazione della sovranità dell’Italia. Lo scrivono i giudici della corte d’appello di Milano per motivare la condanna a 10 anni di reclusione per l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, a 9 anni per il funzionario dello stesso servizio Marco Mancini, a 6 per altri tre 007, tutti riconosciuti colpevoli di aver parteciato insieme agli agenti della Cia al sequestro dell’imam Abu Omar.
“La collaborazione al sequestro da parte di soggetti stranieri nel territorio del nostro Stato ha di fatti permesso che venisse concretizzata una grave violazione della sovranità nazionale. Ed è particolarmente riprovevole la partecipazione al reato di persone che avrebbero dovuto per il ruolo rivestito tutelare la sovranità del nostro paese”, è la motivazione della sentenza.
Abu Omar venne rapito il 17 febbraio del 2003 e trasferito in Egitto dove benne torturato e sodomizzato. Al momento del sequestro l’imam della moschea di via Quaranta era indagato dai pm di Milano per terrorismo internazionale.

Corona gira libero per il web!

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Fabrizio Corona prova a reinventare se stesso e lo fa mettendo on line da oggi il suo nuovo portale, coronachannel.it. Il fotografo dei vip, condannato a cinque anni per estorsione ai danni del calciatore Trezeguet, sta scontando la pena nel carcere di Opera dove è stato trasferito da quello di Busto Arsizio. Con il portale Corona non rinuncia a far sentire la propria voce e a mantenere un occhio sul mondo dello spettacolo e del gossip che è stato la sua vita.

Occhio alla truffa! Condannato Alessandro Di Pietro

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Un ‘occhio’ attento alle pubblicità occulte andate in onda durante la trasmissione “Occhio alla Spesa” è costato al conduttore Alessandro Di Pietro una condanna. Di Pietro è stato condannato per aver fatto pubblicità occulta, dietro lauto compenso, alla pasta di soia Aliveris. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha censurato il conduttore televisivo e segnalato ben tre puntate del 2012, durante le quali sono state esaltate le caratteristiche benefiche di un tipo di pasta, indicata come adatta per i diabetici.  Alessandro Di Pietro si sarebbe fatto pagare dall’azienda tra i 10.000 e 20.000 euro. La stessa autorità ha dichiarato che oltre la presenza di pubblicità occulta ci sono tante violazioni del Codice del consumo. Inoltre le diciture che si trovano sulla “pasta al germe di grano” in questione sono ingannevoli e l’azienda è stata multata per un valore di 85.000 euro. L’Autorità ha deciso inoltre di condannare la Rai al pagamento di una multa di 25.000 euro per il comportamento del conduttore che ha deciso di arrotondare il compenso pattuito facendo pubblicità occulta ad un prodotto.

Giustizia è fatta! Soria condannato per il premio letterario e abusi al domestico

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È stato condannato a 14 anni e sei mesi Giuliano Soria, l’ex patron dell’associazione culturale Grinzane Cavour. Era accusato di uso illecito di finanziamenti pubblici nella gestione del premio letterario e di maltrattamenti a un maggiordomo. Soria era conosciuto nell’ambito dell’editoria, essendo considerato un letterato e uno scrittore. Oltre al premio Grinzane ha gestito anche in veste di consigliere di indirizzo, la Fiera internazionale del libro di Torino. Inoltre ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Antenna Culturale Europea in Italia e di presidente del Museo nazionale del Cinema. Nel 2009 fu al centro di uno scandalo sessuale, dopo che il suo domestico lo aveva accusato di molestie sessuali e ora arriva la condanna anche per i maltrattamenti che il giovane ha dovuto subire.

CONDANNATO LAVITOLA: ESTORSIONE A BERLUSCONI. 2 ANNI!

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Ricatto a Silvio Berlusconi, Valter Lavitola condannato a 2 anni e 8 mesi. Lo ha deciso il giudice di Napoli Francesco Cananzi, al termine del processo celebrato con rito abbreviato.

Lavitola, ex editore dell’Avanti, era imputato di tentata estorsione per la somma di cinque milioni chiesta all’ex premier durante la latitanza in America Latina.

Le indagini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza sono state condotte dai pubblici ministeri Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Greco.

Commenta l’avvocato Gaetano Balice, legale di Lavitola: «Non condividiamo la sentenza, anche se rispetto alla pena di 4 anni chiesta dal pubblico ministero la decisione ridimensiona il fatto entro limiti molto meno allarmanti rispetto a quelli prospettati dall’accusa. Resta una contestazione a mio avviso fantasiosa priva di qualsiasi ancoraggio nella realta’ e nel tenore dei rapporti tra Lavitola e Berlusconi».

Nell’ambito dello stesso procedimento è stato assolto con la formula «perche’ il fatto non costituisce reato» l’imprenditore italo argentino Carmelo Pintabona, accusato di aver fatto da intermediario tra Lavitola e Berlusconi, difeso dagli avvocati Mario Papa e Alfredo Serra, che affermano: «Eravamo certi che il ruolo attribuito a Pintabona non potesse avere alcun rilievo penale».

Amish condannato a 15 anni di carcere…

… l’accusa è di incitamento all’odio, aggressione e occultamento di prove. Mullet, poi, secondo le indagini, avrebbe anche avuto rapporti sessuali con donne sposate per “pulirle dal demonio”. Condanne minori, fra uno e sette anni di reclusione, per altri 15 membri della setta.

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