Senza i pantaloni nella metro: lo show di Jessica a Napoli

jessica-napoli-metro-tuttacronacaIeri, nel mondo, si festeggiava la giornata del ‘No Pants Subway Ride‘ e una ragazza americana, Jessica, ha voluto prendervi parte. Solo che si trovava a Napoli ed è stata l’unica persona ad aderire all’iniziativa, entrando in metropolitana, prendendo posto e sfilandosi i pantaloni sotto gli occhi attoniti degli altri passeggeri. La ragazza, una cantante, ha anche pensato d’improvvisare un piccolo show per i suoi compagni di viaggio. Il video della sua performance è stato rilanciato da Zoomin tv che l’ha postato su Youtube.

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La corsa in metro… senza pantaloni!

metro-slip-tuttacronacaSe vi è capitato di viaggiare in metro e incrociare qualcuno che prendeva tranquillamente posto in biancheria intima… non preoccupatevi! E’ il giorno “senza pantaloni in metropolitan”, un evento durante il quale s’invita i passeggeri a presentarsi in slip. L’occasion è infatti il ‘No Pants Subway Ride‘, evento che si celebra a livello internazionale a inizio gennaio fin dal 2002. Non vuole rivendicare nulla solo cerca di “rompere gli schemi, la monotonia e la quotidianità del viaggio per sorprendere gli altri passeggeri”. L’unico requisito per partecipare è non indossare biancheria intima offensiva. I partecipanti sono infatti invitati a “non usare tanga o slip stretti” e tanto meno con scritte o disegni “inappropriati”. I partecipanti devono far finta che non stia accadendo nulla di particolare, non fingono di conoscersi tra di loro e sono tenuti a togliersi tutti gli abiti invernali.

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Alla sexy ladra il colpo non riesce, prova a scappare con slip e reggiseno, denunciata

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Si era recata in un supermercato di Foligno e aveva insospettito la sicurezza per il suo modo di fare. Lei, una 40enne, straniera, è stata trovata in possesso di slip e reggiseno che aveva tentato di rubare, ma erano prontamente intervenuti i carabinieri e la donna è stata denunciata. La sua refurtiva era di circa 70 euro. Alla sexy ladra il colpo non è riuscito!

Gli slip antistupro… ecco come funzionano!

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Slip normali di cotone? No, sofisticatissimi slip antistupro o meglio la versione moderna della cintura di castità, in quanto possono essere sfilate solo da chi le indossa. Gli slip, prodotti dalla società americana AR, hanno infatti degli speciali elastici sui bordi. Elastici che si bloccano, rendendo impossibile sfilare gli slip, e che possono essere allentati solo dalla proprietaria, l’unica a detenere una sorta di chiave che apre la piccola serratura nascosta sul bordo superiore. Una volta sbloccata le serratura l’elastico si allenta ed è possibile sfilare le mutande.

Lo spot degli slip garantisce il risultato: gli elastici non si rompono nemmeno se tirati con forza o forzati con forbici o coltello. Lo stesso spot riporta un dato secondo cui rendere un tentativo di violenza complicato per lo stupratore non aumenta le possibilità di far scaturire ulteriore violenza, ma anzi induce l’aggressore a desistere. L’idea è piaciuta e le mutande anti stupro hanno già raccolto 30.000 dollari in una campagna di crowdfunding su IndieGogo.com.

La testimonianza dell’Angelina Jolie di Bari e i dettagli intimi a processo

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Era il 30 settembre scorso e a essere convocata nell’ambito del processo a carico di Gianpaolo Tarantini è Graziana Capone , ovvero la cosiddetta Angelina Jolie di Bari. La testimonianza è riportata sulle pagine di Libero

GIUDICE: «Con quante persone? Più o meno ricorda quante persone c’erano?»

CAPONE: «Sì, beh, eravamo parecchie, non so se trenta o quaranta».

G: «Chi sono gli altri?»

C.: «Gli altri erano tutti gli altri invitati. Dei quali io però conoscevo soltanto Tarantini. Siamo rimasti lì fino alle… siamo rimasti tutti insieme fino alle tre e poi dopo via via la gente andava via, fino a che siamo rimasti veramente in pochi, tipo in quattro o cinque. Erano già le quattro e mezza, così. Poi io mi allontano per andare in toilette, quando rientro non c’era più nessuno, neppure Giampaolo, era andato via, tra l’altro senza neppure darmene avviso»

G.: «E quindi chi è rimasto?»

C: «Sono rimasta io e Berlusconi».

G.: «Alle quattro del mattino?»

C.: «Sì».

G.: «E poi fino alle sette del mattino che lei è andata via che cosa è successo?»

C: «Beh, ci siamo… lui mi ha raccontato tante cose, abbiamo, insomma, condiviso un momento, insomma, così, di intimità in camera sua, ma non abbiamo avuto rapporti sessuali. Per intimità intendo, insomma, un… così, un raccontarsi, io naturalmente ho raccontato di me, di quello che mi piaceva fare, ma senza francamente nessuna ambizione. Insomma, non mi aspettavo nulla da quell’incontro. In realtà era più lui a propormi, insomma, cose, ma io ero felice così».

G.: «Cioè lei dice che è stata solo una conversazione?»

C: «Beh, c’è stata una conversazione affettuosa, non so come dire».

G.: «Cioè che cosa intende per affettuosa?»

C: «Beh, nel senso che ci sono state delle carezze, ci sono state… insomma, non so che cosa vuole sapere».

G.: «Cioè non c’era nessun atto sessuale, secondo lei?»

C: «No».

G.: «Niente?»

C.: «No, assolutamente no, non ci sono atti sessuali».

G.: «Diciamo, le ha messo una mano sulla spalla così, amichevolmente?»

C: «Beh, no..».

G.: «Che cosa è successo?»

C.: «Beh, ci sono state delle… insomma, delle effusioni così, un po’ più che la pacca sulla spalla ecco, però, insomma..».

G.: «Vabbè, e lei come le definisce? Diciamo, è una cosa che lei fa normalmente quando le persone le capita…?»

C.: «E’ una cosa che faccio normalmente se un uomo mi piace».

G.: «Ah! Quindi – diciamo – c’era…?»

P.M.: «Giudice, vogliamo chiedere che cosa sono queste effusioni? Perché sennò non riusciamo neanche a capire di che cosa stiamo parlando».

GIUDICE: «C’è un concetto giuridico di queste situazioni ed un concetto materiale diverso. Lei che cosa intende? Così cerchiamo di intenderci prima sul piano materiale, poi vediamo sul piano giuridico».

CAPONE: «Beh, ci sono state delle carezze, non so, però io..».

G.: «Seduti, in piedi, su un divano?»

C.: «Sì, eravamo seduti sul letto».

G.: «Sul letto?»

C.: «Eravamo seduti sul letto, sì».

G.: «Vestiti?»

C.: «Beh, io ammetto che avevo..».

G.: «Eravate vestiti o vi siete alleggeriti?»

C.: «Ci siamo… sì, ci siamo alleggeriti».

G.: «Quanto vi siete alleggeriti?»

C.: «Beh…»

G.: «Si renda conto che la materia del processo è questa purtroppo».

C.: «Sì».

G.: «Siamo a porte chiuse, ma..».

C.: «Beh, ci siamo alleggeriti, ma è durato abbastanza poco, perché… insomma, io non ero particolarmente e propriamente a mio agio, diciamo così, perciò in qualche modo così, ci siamo coccolati».

G.: «Ed a che punto siete arrivati?»

C.: «…»

G.: «Cioè lei era vestita?»

C.: «Ero… ero… no, proprio vestita… si, insomma, avevo degli slip ed avevo un accappatoio…»

Poi la rivelazione GIUDICE: «Quindi lei dal 2008 al 2010 è stata assunta nell’ufficio stampa di Berlusconi? E lo ha frequentato?»

CAPONE: «Assolutamente sì, l’ho frequentato, abbiamo trascorso delle vacanze insieme, siamo stati parecchio tempo insieme. Poi devo ammettere che lui, insomma, desiderava convivere con me ed io devo ammettere invece che mi sono resa conto che era… c’era una differenza di età sensibile per la quale non sarebbe stato possibile provare un sentimento che non fosse quello dell’amicizia o quello della stima, quello della… non so, così. Lui voleva delle cose da me che io non gli potevo dare».

Per un pugno di slip! Tentano di rubarli a Liam Payne e Louis Tomlinson.

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Per un pugno di slip! Ovvero l’avventura di cui sono stati vittime due membri dei One Direction, Liam Payne e Louis Tomlinson che stavano rilassandosi facendo surf in spiaggia a Sydney.  Mentre erano a volteggiare fra le onde, una delle tante fan che stavano assistendo alla scena ha tentato di rubare gli slip dei ragazzi della boy band. I bodyguard che stavano in spiaggia, l’hanno però beccata costringendola a restituire i boxer trafugati.

Beckham resta in mutande… e se ne va a spasso sui tetti!

beckham-slip-tuttacronacaChe ci fa David Beckham, in underwear, sui tetti di Londra? Nessun mistero, l’ex calciatore è semplicemente stato sorpreso sul set di un nuovo spot che sta girando in questi giorni nella City. Forse un modo per guadagnare un po’ dopo il flop del ristorante aperto assieme con lo chef tv più famoso del tubo catodico: Gordon Ramsay. E forse anche una trovata per far ammenda con la signora Beckham, con la quale aveva litigato proprio per l’apertura del locale.

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Putin in lingerie, scatta lo scandalo e la censura

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Una mostra davvero originale quella realizzata pittore Konstantin Altunin, che mostrava ritratti dedicati alle personalità russe, tra cui lo stesso presidente e il primo ministro Dimitri Medvedev… mostrati in slip e reggiseno. La polizia dopo appena una settimana dall’apertura dell’esposizione è intervenuta facendo chiudere il museo di di San Pietroburgo dichiarando che si trattava di “attività estremistiche” e non di opere d’arte. Oltre il quadro con Putin e Medvedev, nella mostra erano presenti altri ritratti che avevano scatenato polemiche e scandali come ad esempio il quadro dedicato al capo della Chiesa ortodossa russa, il Patriarca Kirill. Mostrato in bianco e nero, a torso nudo, con i tatuaggi di Lenin, Stalin, della Vergine Maria, con due teschi stampati sulle spalle.

 

Nudi alla meta? No, in slip a Times Square!

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In un estate torrida, nella piazza forse più famosa del mondo, si sono dati appuntamento i partecipanti al  National underwear day…

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Tutti in slip e per un giorno la moda la detta la biancheria intima immortalata nelle foto dei turisti e dei curiosi che ieri hanno assistito a una vera e propria sfilata dei più strani indumenti intimi… dagli slip con Hello Kitty da uomo a “Sweet, Sexy and Ready”.

Tenta di suicidarsi viene afferrato per gli slip!

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Ha tentato il suicidio dal sesto piano un uomo cinese, della provincia dello Changchun,  affetto da una grave forma di stress. In preda alle allucinazioni avrebbe tentato di lanciarsi dalla sua abitazione, ma grazie all’intervento della moglie e dei vicini è stato tratto in salvo, trattenuto solo per gli slip! Un ringraziamento andrebbe anche alla ditta di mutande che è stata capace di realizzare un tipo slip a tenuta straordinaria!

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La statua dei Divini Bronzi Olimpici… con le mutande

statua-mutande-abano-tuttacronacaSono stati scoperti i “Divini bronzi Olimpici” del maestro Walter Pugni ieri mattina, nell’isola pedonale di Abano Terme, in provincia di Padova. Ma non del tutto. E’ stato infatti lasciato un panno che cinge i fianchi di una delle statue. Non quindi a coprire la prestanza e potenza virile, ma che dà l’impressione di sorreggere. Ma non ci sono state proteste: nessuno che si sia lamentato di scandalo, arte censurata o di parti genitali maschili in bella vista. Nessuno che possa puntare il dito contro il Comune perbenista perchè, ha spiegato il sindaco Luca Claudio, la decisione è stata dell’artista. In fin dei conti l’Italia è il Paese che face indossare i pantaloni anche ai nudi maschili del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina. Pugni, noto in tutto il mondo, ha esposto opere nei musei delle maggiori città europee e, ieri mattina, ha spiegato che la sua arte, semplicemente, gli nasce da dentro. Non ha studiato, nè visitato musei o gallerie. Nonostante questo ha realizzato un corpus imponente di opere scultoree che descrive l’uomo dall’apparire della vita sulla terra e che lui non ha nemmeno mai voluto commerciare. L’artista che vive da decenni in un camper in giro per il mondo ha dichiarato: “Ho speso 3,5 milioni di euro per realizzarle,- se vi chiedete come ho fatto vi dico che ho 95 brevetti”. Ai Divini Bronzi ha iniziato a mettere mano negli anni ’80 e saranno portati all’Expo 2015 di Milano come simbolo e messaggio di pace universale. Proseguiranno quindi il loro viaggio facendo apparizione nel 2016 a Rio de Janeiro ai giochi olimpici.

La manifestazione… porta in piazza gli slip!

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In Venezuela continuano le proteste dopo il risultato delle elezioni che hanno fatto seguito alla morte di Chavez e durante le quali Henrique Capriles ha perso contro Nicolas Maduro la cui vittoria non è però stata riconosciuta dalla coalizione all’opposizione. Ora è il momento per le donne di scendere in strada, in modo… femminile. Il partito del leader dell’opposizione, infatti, ha organizzato un flashmob e ne ha sparso la voce tramite social networks. Quella di domani però non sarà una protesta come se ne vedono molte: la “gran smutandata nazionale”, ideata dall’ex direttrice del Consiglio Nazionale Elettorale Ana Mercedes Díaz. Il programma è semplice: le donne devono riunirsi nella piazza principale della propria città e depositare delle mutande, a rappresentare ulteriori voti per Capriles.Per chi non potesse essere presente, c’è noltre la possibilità di appendere un paio mutandine al finestrino della propria auto o alla porta di casa. Ancora una volta, quindi, si vuole ridicolizzare le forze armate venezuelane e denunciare così la mancanza di “uevos” della classe dirigente. Una simile protesta era già avvenuta in precenza, quando delle donne hanno “affrontato” i militari mostrando loro delle uoma e affermando che i loro frigoriferi ne avessero più degli uomini armati. Ma la protesta di domani sarà anche un modo per rendere omaggio alle donne che hanno lottato per la libertà del Venezuela e per le madri che hanno perso i propri figli in nome della democrazia.

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Arriva la biancheria intima per “toccarsi” a distanza!

Fundawear-tuttacronaca

Il virtuale che diventa reale e lo diventa nelle parti intime!

L’idea sembrerebbe quella di un sito di curiosità fake in internet e invece è proprio la Durex, nota marca di preservativi e specializzata nel settore, a lanciare gli slip con i sensori per toccarsi anche a distanza. Il tutto sarà poi possibile attraverso un app per smartphone dal nome inequivocabile:  Fundawear. Toccando lo schermo del proprio cellulare verranno inviate vibrazioni al sensore degli slip (per le donne sono previsti anche reggiseni) che dovrebbero assicurare il piacere.

La biancheria non è ancora in commercio ma chi vuole può partecipare al contest sulla pagina Facebook australiana del marchio leader in campo di preservativi.

 

Gli slip che cancellano gli odori!

 

mutande- cancella-odori-tutatcronacaUn paio di slip che soffocano gli odori sgradevoli. L’invenzione appartiene a un’azienda giapponese. La compagnia, fondata dal professor Hiroki Ohge, ha sviluppato uno speciale sistema di filtraggio degli odori che permette di creare tessuti con la particolare capacità di neutralizzare gli odori derivanti dalle flatulenze o da altri cattivi odori di natura umana, come ad esempio il sudore o l’odore di anziano. Il prototipo finale è composto con microparticelle di ceramica in grado di eliminare fino al 99% degli odori. Gli acquirenti si dicono soddisfatti.

Linea sexy per le giovanissime! Sotto accusa Victoria’s Secret

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Ha fatto scalpore lo slogan “Bright Thing Young” di PINK, la linea per giovanissime lanciata da Victoria’s Secret. Il noto marchio americano di lingerie è stato criticato da molti genitori e da tante mamme blogger, turbate dall’immagine che la linea di abbigliamento possa imprimere nell’immaginario delle loro figlie. “Non voglio che mia figlia pensi di diventare popolare e attraente solo perché indossa un marchio”, scrive in una lettera aperta un papà turbato.

Ma non è l’unico. Tanti genitori hanno protestato e continuano a farlo.”Bright Thing Young promuove la sessualizzazione delle più giovani”, scrive ancora una mamma sul suo blog. E anche la pagina Facebook di Victoria’s Secret ormai straripa di commenti di forte critica.

Messaggi come “Sexy little geisha” o “Pink Loves consent” o “Kiss me”: sono invece le parole inscritte sui tessuti dei costumi e delle mutandine della nuova linea, che ha mandato su tutte le furie i genitori più accorti. Il noto marchio ha già ribadito che PINK non è destinato alle 12enni ma alle ragazze collegiali, che hanno un’età compresa tra i 15 e i 22 anni, e che lo slogan che lo promuove “non è un inno alla sessualitàma uno slogan utilizzato in combinazione con la tradizione collegialedella pausa di primavera”.

Slip per il David!

Le copie delle statue del David di Michelangelo e della Venere di Milo stanno agitando la cittadina giapponese di Okuizumo, in Giappone. Le statue sono poste in un parco pubblico e le madri hanno chiesto degli slip perché ‘I bambini hanno paura’. Non è che le madri inducono i bambini ad aver paura???

BENVENUTI IN GIAPPONE!

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