Quando in diretta va in onda… il litigio tra le giornaliste Rai

litigio-diretta-tuttacronacaMentre si svolgeva l’incontro tra Renzi e Napolitano, prima che il nuovo premier ufficializzasse la nuova squadra di governo, su La7 andava in onda la diretta con la giornalista Alessandra Sardoni che commentava, con Claudio Cerasa de Il foglio, le prime indiscrezioni sulla lista. Alle loro spalle, nel frattempo, aveva luogo un inaspettato siparietto: due giornaliste Rai, probabilmente del Tg1 e del Tg3, stavano infatti discutendo animatamente. Il video è stato rilanciato dalla stessa La7 su YouTube con il titolo “due giornaliste si accapigliano dietro Alessandra Sardoni”.

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Milly Carlucci vs gli utenti di Internet: si parla ancora della Oxa!

carlucci_oxa_tuttacronacaE’ probabile che l’attuale edizione di Ballando con le Stelle rimarrà impressa per le continue polemiche sul “caso” Anna Oxa. Di fronte alle nuove critiche giunte, Milly Carlucci prende la parola scagliandosi contro gli utenti del web: “Le accuse non mi hanno scossa, anche perché la maggior parte oggi arriva via Internet. Lì si leggono spesso sfoghi di, bile che nulla hanno a che vedere con opinioni legittime”. A ‘Vero’ la presentatrice ha detto: “È partita una polemica legata alle famose scarpe e al fatto che lei ballasse scalza. In realtà, se qualcuno si prendesse la briga di rivedere le puntate, si accorgerebbe che la Oxa ha ballato anche con le scarpe. Inoltre, anche nelle sue coreografie, il suo insegnante Samuel Peron ha inserito passi precisi e tecnica. È stato l’incontro tra un mondo accademico e uno più trasversale. Sono rimasta estasiata dal fatto che ci siamo ritrovati a parlare di arte in una trasmissione del sabato sera. Il mio è un programma orgogliosamente per famiglie, alle quali, però, abbiamo potuto offrire anche riflessioni e considerazioni diverse dal solito”. Il suo desiderio è quindi spegnere le polemiche: “Come accade magari tra fidanzati, a volte per una sciocchezza nasce un battibecco. La polemica con Arma rischiava di prendere una piega che non appartiene a nessuno, per questo ho cercato di farla rientrare. È stata un po’ una commedia degli equivoci, gli animi si sono surriscaldati e c’è stata un’incomprensione dietro l”altra. Poi, fortunatamente, tutto è stato chiarito, Anna è tornata in pista, ma purtroppo si è infortunata”.

Anna Oxa a Ballando con le stelle: parla il suo compagno e maestro Peron

oxa-peron-tuttacronacaNelle ultime settimane la partecipazione di Anna Oxa a “Ballando con le stelle” è costantemente al centro dell’attenzione mediatica e ora è il turno di Samuel Peron, compagno e maestro dell’artista nel talent. “Mi sarebbe dispiaciuto troppo dovere interrompere anzitempo il lavoro con Anna. Senza nulla togliere alle altre, lei è la partner migliore che io abbia mai avuto a Ballando con le Stelle. L’intesa fra noi è stata magica, fin dall’inizio”. Lui stesso racconta che dal loro primo incontro le cose sono andate per il meglio: “Lei imparava all’istante anche i passi più complicati. E, subito dopo averli imparati, li ‘trasformava’, ci lavorava su, suggeriva a getto continuo coreografie che trasformassero i nostri balli in veli spettacoli teatrali in miniatura, ciascuno con una storia da raccontare. Io, ascoltandola, sono rimasto a lungo senza spiccicare una parola. E, appena sono riuscito ad aprire la bocca, le ho detto: ‘Fantastico! Sento che con te mi divertirò moltissimo!’. E così è stato. Anzi, ‘divertirsi’ non rende l’idea. Anna, in un certo senso, mi sta cambiando la vita”. Il loro legame, tuttavia, non resta ritretto tra le pareti della trasmissione: “Con la sua creatività: io ho studiato per tanti anni danza moderna e teatro e ora, con lei al mio fianco, posso finalmente approfondire le mie antiche passioni. Ma non è solo questo, c’è molto di più. Anna e io, quando non balliamo, parliamo tantissimo: lei ha una cultura sconfinata, mi parla di tutto, dalla filosofia all’economia, dalla spiritualità orientale allo stile di vita vegetariano di cui lei è seguace. E i suoi discorsi mi spalancano un mondo nuovo, mi fanno pensare”.

L’accusa di Crespi a Ballando con le stelle: tutto già scritto

Ballando-con-le-stelle-Lorenzo-Crespi-tuttacronacaL’attacco di Lorenzi Crespi arriva direttamente via Twitter: 140 caratteri per esprimere la sua idea riguardo alla caduta di Anna Oxa durante la sua esibizione, a una settimana di distanza dalle critiche della cantante nei confronti della giuria e il suo rifiuto di tornare ad esibirsi. E nonostante l’infortunio e l’uscita di scena con la barella, la trasmissione di Milly Carlucci non è riuscita a battere, a livello di ascolti, la finale di Italia’s got Talent. Fatto che Crespi ha così commentato:

1 Ma se il soprannome “Lady Flop” l’ha coniato domenica mattina, la sera precedente, durante la trasmissione, è tornato a rivangare nel passato: l’ex concorrente di Ballando con le stelle era uscito tra le polemiche e aveva accusato il programma di essere “combinato” e ora è tornato a parlare di uno spettacolo “già scritto”:

2E se Codacons si era scagliato contro la scelta di mandare in onda tutte le fasi dei soccorsi alla Oxa invece che mandare la pubblicità, Crespi fa notare come l’incidente sembra arrivare quasi al momento giusto per permettere l’uscita di scena ad Anna Oxa.

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Anna Oxa cade in diretta: il Codacons si scaglia contro la Carlucci

Caviglia-Anna-Oxa-tuttacronacaEra tornata ad esibirsi sul palco di Ballando con le stelle, nonostante le polemiche della settimana prcedente, Anna Oxa, infortunatasi durante l’esibizione. Caduta a terra, la cantante è stata seguita da vicino dalle telecamere con Milly Carlucci che, in nome delle trasparenza, dirigeva le operazioni d’intervento in diretta fino a quando l’artista non è stata trasportata fuori in barella. In molti hanno pensato che la scelta di conduzione fosse dettata da una necessità di veridicità, ma diverse persone hanno piuttosto riconosciuto in tutto questo una sorte di strategia pro-audience, anche considerando che la trasmissione era in contemporanea alla finale di Italia’s Got Talent. Chi non ha gradito il proseguimento della diretta è stato il Codacons, che ha diramato attraverso il sito ufficiale un breve comunicato stampa:

Come noto ai molti telespettatori che hanno seguito il programma, l’esibizione della concorrente Anna Oxa è stata caratterizzata da uno spiacevole infortunio per la cantante, che a seguito un movimento sbagliato si è accasciata a terra dolorante. Subito è stato chiesto l’intervento del personale medico in studio ma il programma, anziché mandare la pubblicità come generalmente avviene in simili situazioni, ha proseguito la diretta seguendo passo passo le fasi dei soccorsi.

Ha quindi aggiunto:

Così le telecamere hanno indugiato per lunghissimi minuti sulla Oxa a terra e sulle espressioni di dolore della cantante, mostrando ai telespettatori uno spettacolo poco gradevole e decisamente inopportuno. La conduttrice avrebbe dovuto subito interrompere la diretta chiedendo alla regia di mandare in onda la pubblicità, per rispetto della concorrente ma soprattutto degli utenti che da casa seguivano la trasmissione. Al contrario l’insistenza delle telecamere su Anna Oxa a terra e sul suo dolore potrebbe sembrare finalizzata ad aumentare l’audience del programma, sfruttando una situazione di emergenza e di sofferenza di cui la tv italiana avrebbe fatto volentieri a meno.

Caduta sul palco di “Ballando con le stelle”, la Oxa s’infortuna!

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Percorso difficile quello di Anna Oxa a “Ballando con Le Stelle”. Dopo le polemiche dell’ultima puntata, quando la cantante si era rifiutata poi di ballare per la seconda volta dopo la prima esibizione che non era stata apprezzata dai giudici, questa sera arriva una caduta. C’è anche un po’ di sfortuna di mezzo. La Oxa durante l’esibizione della puntata di questa sera si è fatta male a un ginocchio. Incidente in studio e in diretta.

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Anche in questo caso, come nel precedente Milly Carlucci ha saputo far fronte al fuori programma e si è immediatamente preoccupata di assistere l’artista rimasta a terra. L’esibizione è stata sospesa e sono intervenuti i medici. Alla fine la cantante è stata portata fuori dallo studio in barella. La conduttrice Milly Carlucci ha poi ha dichiarato: “Anna Oxa ha una lesione ad un legamento però sta tornando in trasmissione, col tutore, per salutare il pubblico”.

L’Arena conquistata da Morandi e una pioggia di Big

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Nemmeno una goccia dal cielo dell’Arena di Verona, ma una pioggia di Big che si sono susseguiti al fianco di Gianni Morandi in diretta tv. Da Cher che ha duettato sulle note di  ‘Bang bang’ e poi si è esibita da sola nel nuovo  singolo ‘Woman’s world’, estratto dal nuovo album ‘Closer to the truth’ presentato ieri a Milano, alla sorpresa di Riccardo Cocciante che ha  intonato l’assolo della celebre “Margherita”, l’appuntamento con l’eterno ragazzo della musica italiana è riuscito a battere anche una certezza per lo share come Montalbano. Il film su Rai1 ha infatti registrato 21,33 di share e 5632 spettatori contro Gianni Morandi live su Cavale 5 23,76 di share e 5704 spettatori. E non c’è dubbio che anche la seconda serata, l’8 ottobre, avrà lo stesso successo. La prima parte dell’evento ha visto Gianni unico protagonista, impegnato a proporre i suoi successi di tutti i tempi. Ma c’è stato tempo anche per le risate, con Fiorello che ha ironizzato sui travagli di Berlusconi e sull’antimeridionalismo della Lega. Fiorello ha aperto la serie dei duetti con Morandi (‘Si può dare di più’ dove i due hanno imitato le voci di Tozzi e Ruggeri, e ‘Se perdo anche te’), proseguito con ‘C’era un ragazzo che come me…’ con accompagnamento virtuoso di Amy Stewart e culminando con l’esibizione di Raffaella Carrà. Finale, dovuto, con l’Oscar Ennio Morricone a dirigere l’orchestra per ‘Tema di Deborah’ (da ‘C’era una volta in Americà), aprendo le esecuzioni a due sue creazioni: ‘In ginocchio da te’ e ‘Se non avessi più te’. A 68 anni Morandi sale sul palco e si diverte. E fa divertire.

“Per noi è sì”: Letta incassa la fiducia

letta-fiducia-tuttacronacaFiducia confermata al governo Letta da parte del Senato: vincono i sì, 235, mentre si ferma a 70 la conta dei no. Il premier ha ricevuto il via libera dall’Aula dopo aver presentato la sua proposta a Palazzo Madama: “L’Italia è a un bivio”. Nella tarda mattinata era intervenuto anche Berlusconi per comunicare il suo orientamento: sì all’esecutivo da parte del Pdl. Non hanno preso parte al voto sei senatori del Popolo della Libertà, tra cui Sandro Bondi.

Il tramonto del Cav: tra i fischi e gli insulti

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“Vai via, vai via! Buffone, buffone!” e poi fischi, tante le persone fuori Palazzo Madama che hanno atteso l’uscita di Silvio Berlusconi per contestarlo da dietro le transenne.

Poco prima il presidente era stato rincorso da Pierferdinando Casini: “Silviooo, Silviooo, Silviooo…” e poi si stringono la mano e si sorridono. Casini, impietoso: “Bravo, io avevo capito tutto, io da quella scuola ci vengo, ieri avevo capito tutto. E poi l’ho detto: Silvio si è invecchiato, ma non è rincoglionito!”. Berlusconi sorride, stringe la mano all’ex alleato e concede una rapida frase: “Grazie del bel giudizio”, poi tra le risate dei presenti s’infila nell’ascensore e se ne va.

BERLUSCONI: VOTIAMO LA FIDUCIA. L’ultima mossa di Lupin?

berlusconi-fiducia-tuttacronaca“Abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni di Letta. Abbiamo ascoltato i suoi impegni. Mettendo insieme tutte queste aspettative, il fatto che l’Italia ha bisogno di un governo e di riforme, abbiamo deciso non senza interno travaglio di esprimere un voto di fiducia”.

Berlusconi cambia idea 4 volte e alla fine annuncia la fiducia e spiazza il Pd!!!  Ma molti senatori non sono più con Berlusconi nel momento in cui dà la fiducia, primo fra tutti Nitto Paola e Vincenzo D’Anna.

All’una e mezzo inizia a parlare il presidente del Pdl Berlusconi: “L’interesse del Paese era quello di un governo che mettesse insieme le due forze del centrodestra e del centrosinistra. Su 23 componenti del governo, nonostante il fatto che al voto eravamo arrivati quasi alla pari col Pd, accettammo di aver soltanto 5 ministri nostri. Abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità”.

“Avevamo la speranza che cambiasse il clima del Paese, che si andasse verso la fine della “guerra civile fredda”, verso la pacificazione di cui il Paese aveva bisogno. Non l’abbiamo riposta, quella speranza. Abbiamo ascoltato con attenzione il discorso del presidente del Consiglio, lo abbiamo sentito impegnarsi a intervenire sulla riforma della giustizia, sulla riduzione della pressione fiscale e imposte sul lavoro, nonché a dare seguito al terzo richiamo Ue sulla responsabilità civile dei giudici. Abbiamo deciso, non senza interno travaglio, di esprimere un voto di fiducia a questo governo“.

Il Cavaliere dimezzato, porta alla fiducia. Si apre il toto ministri!

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La destra si spezza e regala la fiducia al governo Letta. “Abbiamo verificato che il nome Pdl è e resta nelle disponibilità del segretario e quindi di Angelino Alfano. Il Pdl a questo punto siamo noi”. Lo dice Roberto Formigoni precisando: “Questo è un fatto importante perché dice che siamo e restiamo nel centrodestra. Non siamo una costola di Scelta Civica o di altro”. La fiducia a questo punto sembra scontata, ma si apre il toto ministri.

TUTTO IL PDL pronto a VOTARE LA FIDUCIA: il parricidio di Alfano?

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Succede di tutto, dalla sfiducia alla fiducia in pochi minuti. Silvio Berlusconi secondo quanto annunciato da Sky Tg24 che ha citato fonti interne al partito sarebbe entrato in aula per votare la fiducia a Letta. Durante il discorso il Cavaliere avrebbe detto: “Ascoltiamo e poi decidiamo”.

 La notizia di una clamorosa vittoria del fronte di Alfano e Quagliariello che, in extremis, avrebbe convinto tutto il partito a votare per la sopravvivenza del governo. Al momento le firme per Letta sono 27. Ma la situazione è ovviamente in via di definizione. Il parricidio è avvenuto?

Aggiornamento 2 ottobre 2013 ore 11:58. Il Partito della libertà ha annunciato che non voterà la fiducia al governo Letta, valutando l’ipotesi di uscire dall’aula.

Aggiornamento 2 ottobre 2013 ore 12:02. Il Pdl voterà in aula la sfiducia.

L’attimo fuggente! Letta al Senato, i video della giornata!

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LE DICHIARAZIONI DI ALCUNI PROTAGONISTI PRIMA DELL’AULA:

E’ Luca Cordero di Montezemolo, intervistato da La Repubblica a lanciare l’appello e l’allarme per la crisi di governo:

“Voglio fare un appello alle persone serie che militano nel centrodestra: questo appuntamento con la responsabilità e con la dignità non potete mancarlo”, il presidente Ferrari e di Italia Futura, ha poi sottolineato “il rischio di un commissariamento dell’Italia è più concreto, assumerne la responsabilità vuol dire tradire le famiglie, le imprese e i lavoratori”.” Comprendo la lealtà politica, ma nessuno potrebbe giustificare la slealtà verso una nazione che rischia una caduta che non merita”.

E’ poi la volta di Giovanardi che porta i numeri dei parlamentari che voteranno la fiducia a Letta: circa 40.

Intanto Silvio Berlusconi, intervistato da Panorama ha dichiarato: “Non muoio neanche se mi ammazzano” e parla dell’accusa che gli è stata mossa, quella di una sua presunta ossessione per la giustizia “Più che altro” dichiara a Panorama “è la giustizia ad essere ossessionata da me e mi fa uno stalking infinito. Io penso che la giustizia sia l’architrave principale su cui poggia la civile convivenza. Se come da noi è corrosa e politicamente corrotta, uccide la pace di tutti. E’ la politica che deve riparare la trave”.

Dopo una notte passata con i falchi, un tentativo estremo di Alfano, al Senato c’è il discorso di Letta e l’attimo fuggente da cogliere!

Si parte con il lungo applauso dei senatori del centrosinistra tributato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, citato all’inizio del suo intervento in Aula dal premier Enrico Letta.

Nel suo discorso in Senato il presidente del Consiglio Enrico Letta, intervenendo al Senato per la fiducia ha detto:

“L’Italia corre un rischio irrimediabile e fatale sventarlo dipende da noi e dalle scelte che assumeremo in aula, dipende da un si o da un no”.

“L’italia cambia se siamo solidi al punto da non temere che l’incontro con l’avversario sporchi o annacqui la nostra reputazione”.

“Io stesso sono in grado di testimoniare la passione che alberga in tutti i settori della politica italiana. Settori che non sono il mio, ma che hanno dato testimonianza di vitalità. Solo chi non ha le spalle larghe finisce per essere ostaggio della paura del dialogo”.

In uno Stato democratico “le sentenze si rispettano e si applicano, femro restando il diritto intangibile ad una difesa efficace”, ma no a trattamenti “ad personam o contra personam”.

“Il governo è nato in parlamento e se deve morire deve farlo qui. In parlamento”.

“Questo governo può continuare a vivere in un vero e proprio patto con la prospettiva focalizzata sui problemi veri delle persone”.

“Tutto il resto, come le minacce, genera solo caos”.

‘Il tempo per le riforme e’ scaduto” e ricorda che tutte le forze di maggioranza si erano impegnate a vararle.

“Oggi in poco tempo possiamo riformare la politica. I provvedimenti varati dal governo sono in Parlamento e se verranno approvati rapidamente ci riavvicineremo ai cittadini”, ma “il tempo è scaduto”

“Nessun golpe, nessun attentato alla Carta costituzionale”. Così il premier Enrico Letta nel corso del suo intervento in aula al Senato, dove chiederà la fiducia.

Silvio Berlusconi entra in Senato  pochi minuti prima delle 10.00, dove Letta sta già tenendo il suo discorso e dichiara “Vediamo che succede… Sentiamo il discorso di Letta e poi decidiamo”.  

“Questi 5 mesi di governo hanno già determinato un primo significativo sollievo fiscale agli italiani. A chi polemizza, faccio presente che grazie al governo sono state pagate meno tasse per 3 miliardi. Anche questi sono fatti, non rinvii”.

Intanto alla Borsa di Milano lo spread  Btp-Bund è in calo. Il differenziale si attesta a  254 punti nei primi scambi di oggi contro i 260 punti della chiusura di ieri.

La Lega non sembra convinta dal discorso di Enrico Letta al Senato. Roberto Maroni, mentre Letta sta ancora parlando afferma che “Ho ascoltato l’intervento del presidente Letta e non mi pare che abbia detto cose significative che possano farci cambiare idea: confermeremo il voto contrario al governo”.

L’urlo di Bondi in aula:

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Intanto Letta prosegue il suo discorso parlando”Si può morire di austerità, ma anche di timidezza”

Nella parte conclusiva Letta dice “Il paese è stremato da politica delle risse” e “il paese si sta stancando di chiedere risposte”

Letta chiede “coraggio e fiducia” e “chiede la fiducia non contro qualcuno, ma una fiducia per l’Italia” e per dare “speranza ai propri figli”.

Il discorso finisce citando Benedetto Croce: “Abbiamo il dovere di restituire ai nostri figli la speranza. L’11 marzo del 1947 un grande liberale, Benedetto Croce, si rivolse in parlamento ai suoi colleghi dell’assemblea costituente con queste parole: ‘ciascuno di noi ora si ritiri nella sua profonda coscienza e procuri di non prepararsi, col suo voto poco meditato, un pungente e vergognoso rimorso'”.

Il discorso di Letta il 29 aprile 2013 quando iniziò il suo mandato fu questo:

Sono 27 i sostenitori della risoluzione della maggioranza per sostenere il governo Letta. Le firme – a quanto si apprende – sono quelle di senatori del Pdl e del gruppo Gal. non è escluso – sempre secondo quanto si apprende – che potrebbero aggiungersi altri senatori.

Circa 50 su 91. Tanti sono i Senatori del Pdl che sarebbero, secondo l’agenzia Dire, riuniti in questo momento con Silvio Berlusconi e il suo cerchio di fedelissimi. Al termine del discorso di Enrico Letta, il cavaliere si è diretto verso la sala Koch, dove è ora riuniti con gli uomini a lui più vicini. A questi Berlusconi avrebbe chiesto di prendere una decisione comune per non tradire il popolo. 

Qauglieriello tiene in mano le firme dei parlamentari del Pdl pro Letta:

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“Siamo pronti già nel pomeriggio a dar vita ad un nuovo gruppo, probabilmente chiamato ‘i Popolari'”. Lo ha detto il senatore Roberto Formigoni, fra i favorevoli del Pdl al governo Letta, parlando con i giornalisti a palazzo Madama.

Le dichiarazioni di voto di alcuni parlamentari:

Casini “non mi stupisco se qualcuno sospende la seduta perché un gruppo parlamentare ha indetto un’assemblea” Casini chiede la sospensione, ma alla risposta negativa di Grasso risponde “obbedisco” e poi continua “Il governo letta non è il secondo tempo della campagna elettorale e noi ammazziamo il governo letta e l’Italia” con “l’amnesia collettiva” che rischia di metterci fuori gioco con il popolo italiano.

Mario Michele Giarrusso del M5S ricorda il dimezzamento della tribunali, la responsabilità nel caso Shalabayeva e della figlia e la No Tav. Il M5S non voterà la fiducia al Governo Letta.

IL DRAMMA DEL PDL NELLE PAROLE DI BONDI: “Avete spaccato il Pdl ma fallirete. Potete avere tutto, formare il governo, estromettere Berlusconi e riuscire a spaccare il nostro partito ma io, noi, non assisterò a questa umiliazione dell’Italia”.

Silvio Berlusconi starebbe valutando la possibilità di intervenire in aula per le dichiarazioni di voto sulla fiducia al senato. È quanto si apprende da fonti Pdl. Nessuna decisione è però stata finora ufficializzata.

Intanto si annuncia che il Partito della libertà non voterà la fiducia al governo Letta, valutando l’ipotesi, però, di uscire dall’aula. Pochi minuti dopo arriva la smentita e si comunica che il Pdl in aula voterà compattamente per la sfiducia.

La replica di Letta verso la nuova maggioranza: 

“Stanotte non ho dormito, perché avevo la percezione che oggi sarebbe stata una giornata dai risolti storici, per certi versi drammatici”.

E’ “una giornata dai risvolti storici, importante per la nostra democrazia. Siamo davanti a un passaggio che cambia la natura di quanto stiamo facendo, perché cambiano i numeri”.

“Meglio cadere in piedi che andare incontro a soluzioni di basso profilo”

“Ringrazio anche tutti quelli che hanno votato questa maggioranza e oggi non la voteranno”

“L’Italia deve guidare da protagonista il percorso dell’Europa”

Le rassicurazioni di Alfano: 

L’assemblea del Pdl si è conclusa con 32 voti per la sfiducia, 25 per la fiducia e 24 escono dall’aula.

Con due partite d’anticipo… L’ITALIA VOLA IN BRASILE! 2-1!

prandelli-italia-repceca-tuttacronacaGiocano per l’accesso ai Mondiali in Brasile gli uomini di Prandelli che scendono in campo in una formazione 3-4-2-1 formata da Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Pirlo, Montolivo, Pasqual; Candreva, Giaccherini; Balotelli. La Repubblica Ceca di Bilek risponde con un 4-4-2 con in campo Cech; Gebre Selassie, Sivok, M. Kadlec, Limbersky; Darida, Hubschmann; Plasil, Rosicky, Jiracek; Kozak.

italia-repubblicaceca_tuttacronacaSi tingono di azzurro i primi minuti allo Juventus Stadium quando è l’Italia ad avanzare conquistando fin da subito due angoli. I cechi si fanno pericolosi all’8′, ma Gebre Selassie tira alle stelle. Balotelli risponde tre minuti dopo, ma Cech ribatte in angolo. SuperMario pericoloso anche al 14′ ma l’estremo difensore ceco in qualche modo riesce a recuperare. Un minuto dopo arriva un contatto in area tra Balotelli e Sivok, l’arbitro non lo reputa da rigore. Al 19′ la Repubblica Ceca passa in vantaggio: Rosicky tocca profondo per Jiracek che scende sulla sinistra, palla in mezzo e Kozak tutto solo può battere Buffon in acrobazia. 0-1!

Al 24′ è ancora una volta Balotelli a cercare il gol ma la palla colpisce la traversa.

Ci riprova subito dopo, ma questa volta il tiro è troppo alto. Al 29′ per lui arriva un cartellino giallo, il primo dell’incontro: ha rifilato un pestone a Sivok che lo aveva anticipato in scivolata. Subito dopo arriva un’altra buona occasione per l’Italia, ma De Rossi si sente fischiare un fuorigioco che non c’era. Al 36′ Pirlo crossa per Balo che colpisce bene di testa: Cech fa il miracolo e para. Al primo minuto di recupero la Repubblica Ceca sfiora il raddoppio: velo di Limbersky, conclusione fuori misura di Kozak. Al fischio dell’arbitro, le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0 a 1.

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Alla ripresa Prandelli prova la carta Osvaldo, l’ex romanista entra in campo a sostituzione di Giaccherini. Balo ci prova fin da subito con un destro fuori area ma è Chiellini al 6′ che riesce ad annullare il vantaggio ceco: angolo dalla destra, Cech esce a vuoto e lo juventino incorna di testa! 1-1!

Al 7′ Balotelli viene atterrato in area: l’arbitro concede il rigore. E’ il 2-1 per l’Italia!

I Cechi cercano di agguantare il pareggio: al 18′ c’è un’iniziativa di Kolar che crossa in mezzo ma Kozak lo manca di poco. Gli azzurri hanno abbassato il baricentro dopo essersi portati in vnataggio e ora tocca a Buffon salvare le sorti dell’incontro. Al 22′ Jiracek tira ma il portiere bianconero risponde con una bella parata a terra. Al 32′ Pasqual è costretto a lasciare il campo in barella: Kozak gli ha dato una gomitata e il terzino della Fiorentina è ridotto a una maschera di sangue. Per il ceco un cartellino giallo.

Al 35′ l’arbitro grazia Balotelli che, per un’entrata dura, rischiava il secondo giallo. Quattro minuti dopo è invece Kozak a venire espulso per doppia ammonizione: fallo su Balotelli. L’arbitro concede 4 minuti di recupero durante i quali i cechi tentano il tutto per tutto, ma non c’è storia contro la difesa italiana. Gli azzurri sono ufficialmente qualificati per i Mondiali del 2014 con due partite di anticipo. Non era mai successo nella storia.

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L’Italia che sogna i mondiali: destinazione Mangaratiba

italia-mangaratiba-tuttacronacaOggi l’Italia si scontra contro la Repubblica Ceca con l’obiettivo di centrare la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, ma già gli uomini di Prandelli sono in viaggio con la mente verso la prossima destinazione: Mangaratiba, 100 km da Rio de Janeiro. Qui sorge il resort immerso nella natura dove alloggeranno durante il Mondiale in Brasile. La mossa tattica, per far sentire i giocatori a casa, è di lasciare le porte aperte alle famiglie, almeno in fase iniziale. Nell’intera struttura già opzionata dalla federazione, tremila ettari di area safari, campi e piscine di ogni tipo, un chilometro di spiaggia bianchissima, 152 camere lusso che affacciano sull’Oceano. In Brasile i posti dove alloggiare sono già esauriti per tutto il periodo del Mondiale, a partire da 12 giugno. La speranza: arrivare a quel fatidico 13 luglio, per la finale al Maracanà!

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Arrivano gli ultimi rumors sugli iPhone 5S e 5C: stasera la presentazione

iphone5s-tuttacronacaQuestione di poco ormai: alle 19, ora italiana, l’Apple presentarà nel suo quartier genrale di Cupertino il nuovo sistema operativo mobile, iOS 7, gli iPhone 5S e 5C. Nel frattempo si susseguono i rumors sulle sue caratteristiche. Un sito cinese, CTech, ha riportato che l’iPhone 5S dovrebbe avere una fotocamera posteriore di 8 megapixel (quella frontale dovrebbe essere di 1,2) con doppio flash a Led, in grado di registrare video a 1080p e 120 frame per secondo. Anche la batteria dovrebbe aver subito delle modifiche e la sua durata sarebbe stata incrementata a 250 ore in standby. CTech conferma anche l’introduzione del sensore di impronte digitali: sul tasto home vi sarebbe una sottile corona tattile destinata a leggere il nostro pollice.

Ma certezze al momento non ce ne sono, in effetti neanche sul nome 5S. Anche se per quello che riguarda il 5C sembra che la “C” stia per “Color”, visto che arriverà in più colori diversi: previsti bianco, giallo, verde, blu e rosa. Riguardo il low cost vociferato, sembra probabile che verrà venduto a basso costo solo in Cina. Almeno stando ai siti specializzati. L’iPhone 5C dovrebbe essere, più o meno, un iPhone 5 con una scocca in plastica.

Pronti per scoprire le novità?

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L’Italia non brilla, ma conquista 3 punti: 1-0 contro la Bulgaria!

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Non ci sono nè Osvaldo nè Balotelli per questa sfida che sulla carta non è tra le più semplici. Gli azzurri di Prandelli scendono in campo nello stadio Renzo Barbera di Palermo per una partita che è decisiva per centrare la qualificazione a Brasile 2014. Lo stesso dicasi per l’incontro a Torino della settimana prossima, dove l’avversario sarà la Repubblica Ceca.

Queste le formazioni che i due ct hanno schierato:

Italia (4-3-2-1): Buffon, Abate, Bonucci, Chiellini, Antonelli, Thiago Motta, Pirlo, De Rossi, Candreva, Insigne, Gilardino

Bulgaria (4-1-4-1): 13 Mihaylov; 6 Minev Y., 5 Boudrov, 15 Ivanov, 14 Minev V.; 21 Dyakov; 2 Manolev, 17 Nedelev, 18 Gadzhev, 9 Popov, 10 Tonev

Italia-Bulgaria-Inni-tuttacronacaI primi, timidi tentativi per avanzare, partono dalla Bulgaria, che gli azzurri riescono a gestire senza difficoltà. Dopo i primi minuti di gioco è l’Italia che prova ad avanzare. All’11’ Gilardino viene messo giù da un avversario con una spinta evidente per tutti, tranne che per l’arbitro. Si continua a giocare. Il minuto successivo la Bulgaria conquista una punizione che però non ha esito mentre l’Italia è pronta a ripartire. Allo scoccare del primo quarto d’ora arriva un’azione insistita dei bulgari che non riescono a concretizzare mentre al 17′ arriva un tiro in porta firmato da Manolev che Buffon gestisce senza problemi. Due minuti dopo è invece Tonev a cercare lo specchio, con l’estremo difensore azzurro obbligato a fermare la palla in due tempi. Gli azzurri tentano di ripartire: Pirlo batte un angolo mentre Abate stoppa un contropiede avversario riportando l’Italia nell’aria avversaria. Pirlo tenta di lanciare a Candreva, ma è la volta degli uomini di Prandelli di essere intercettati. Al 24′ Pirlo tira in porta: la palla va fuori. L’Italia prova a pressare maggiormente ma sembra che le due squadre non ci credano fino in fondo: dopo i primi 30′ minuti, non ci si è entusiasmati. Gli azzurri non preoccupano come dimosta, al 33′, un cross di Candreva con il pallone che va direttamente sul portiere Mihaylov. E’ il 38′ quando finalmente la situazione si sblocca grazie a un gol di Gilardino servito da un cross di Candreva: 1-0!

Al 42′ c’è un fallo di Dyakov su De Rossi e Pirlo va a tirare il calcio di punizione: è l’ultimo sussulto del primo tempo. Senza minuti supplementari, le squadre rientrano negli spogliatoi.

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Nella ripresa, le formazioni scendono in campo invariate. E’ subito Gilardino, rinvigorito dalla rete siglata sul finire del primo tempo, a partire all’attacco rendendo pericoloso in due occasioni nei primi minuti. Per la Bulgaria, ci pensa Popov a preoccupare Buffon, ma il portiere azzurro non si fa cogliere impreparato. All’11’ Candreva tenta il tiro, fuori di poco. La Bulgaria fa girare la palla, ma non si avvicina alla rete di Buffon. Dopo 17 minuti arriva il primo cambio tra le fila italiane: Antonelli, a cui un avversario era caduto addosso, cede il posto ad Astori.

Nel frattempo i bulgari cercano il pareggio, ma il portiere azzurro salva tutto. Al 19′ altro cambio per l’Italia: Giaccherini sostituisce Insigne. I ragazzi di Prandelli soffrono. Al 23′ una buona occasione per Pirlo, pericolosissimo da calcio di punizione: Mihaylov para. Quattro minuti e arriva un’occasione per Gilardino su un pasticcio di Mihaylov: Boudourov riesce a salvare la situazione. Al 34′ arriva il terza sostituzione per Prandelli: entra Maggio per Abate che si è fatto male e ha chiesto il cambio. Il primo cartellino giallo arriva a 6 minuti dal fischio finale, e colpisce Giaccherini. Negli ultimi minuti l’Italia cerca con insistenza il raddoppio, con Thiago Motta che cerca di creare delle buone azioni ma senza esito. Dopo 4 minuti di recupero, con la Bulgaria in attacco fino all’ultimo secondo, termina l’incontro: 1-0!

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Esplosioni in cielo, lo spettacolo è visibile anche in Italia. Diretta alle 22

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In città basta un binocolo e il naso all’insù per poter vedere l’esplosione stellare di agosto che anche nel nostro Paese è visibile senza troppi macchinari sofisticati. La “nuova luce” è dovuta a una costellazione del Delfino che dista circa 97 anni luce dalla Terra e si  può osservare a destra di Vega, una delle stelle più brillanti del cielo di agosto.  La luce, la Nova appunto, è il risultato di un’esplosione non distruttiva della stella, proprio per questo si differenzia dalla Supernova che invece presuppone un’esplosione devastante che distrugge la stella da cui proviene. Secondo gli esperti: «l’esplosione della Nova del Delfino è stata generata da un sistema di due stelle, una delle quali è una nana bianca». Quest’ultima è stata gradualmente privata dalla compagna della sua riserva di idrogeno e ciò ha generato una forte instabilità che ha portato all’esplosione.

Approfittando della graduale uscita di scena delle stelle cadenti, la stella è la nuova protagonista delle notti di agosto. La scoperta, fatta dall’astrofilo giapponese Koichi Itagaki, è stata confermata da più gruppi nel mondo e descritta in dettaglio dal gruppo italiano del Virtual Telescoper, coordinato dall’astrofisico Gianluca Masi e del quale fanno parte Francesca Nocentini e Patrick Schmeer. «Si tratta di una Nova – spiega Masi – e brilla intorno alla magnitudine 4 – 4.5, dunque è visibile già ad occhio nudo, purché si osservi da fuori città».

Per saperne di più è possibile seguire l’osservazione della Nova del Delfino condotta da Gianluca Masi in diretta streaming sul canale ANSA Scienza e Tecnica con il Virtual Telescope. L’evento, in italiano e in inglese, è in programma lunedì 19 agosto alle ore 22,00 e la durata prevista è di 90 minuti.

 

Italia – Argentina nel segno di Francesco: 1-2

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In una calda serata estiva le nazionali di Italia e Argentina si sono presentate così schierate all’Olimpico:

Italia: Buffon, Maggio, De Rossi, Chiellini, Antonelli, Montolivo, Marchisio, Verratti, Giaccherini, Candreva, Osvaldo.

Argentina: Andujar, Campagnaro, Garay, Fernandez, Basanta, Di Maria, Biglia, Mascherano, Higuain, Lamela, Palacio.

Pirlo quindi in panchina, perché Prandelli gli ha preferito Verratti.

Prima di dare inizio alla gara viene “simbolicamente” piantato l’ulivo regalato ieri dagli azzurri al Papa. I capitani, Buffon e Mascherano, partecipano alla “cerimonia”. E’ poi l’Argentina a battere il calcio d’inizio e subito si concretizza una punizione a favore dei biancocelesti. Batte Garay tentando di provare il colpo di potenza, ma la palla volo lontanissimo dalla porta. Riparte quindi l’Italia con Giaccherini, ma l’azione s’interrompe per un fallo si Campagnaro. Manovra ancora l’Italia e dopo un tocco in verticale per Verratti, la palla finisce sul fondo. Al 5′ Bello spunto di Higuain che mette al centro, De Rossi riesce a fermare il cross, poi dribbla un avversario e fa subito ripartire l’azione. Passaggio in verticale lungo per Osvaldo, ma è stato bravo il centrocampista giallorosso. Al 7′ ancora Giaccherini sulla sinistra, dribbling e cross per Osvaldo, ma anche in questo caso il suggerimento non è preciso. Al 10′ ancora Italia in affanno e De Rossi efficace nel ruolo di difensore centrale, il suo rinvio non è pulitissimo, ma evita guai peggiori.

Al 12′ c’è la prima grande occasione della partita ed è per l’Argentina. Palacio va via in area di rigore, dal fondo il cross per Di Maria che arriva in corsa ma non riesce a stoppare e concludere con precisione venendo anticipato dai difensori a rischio, pericolo per l’Italia. Ma la palla resta fuori dalla rete. Al 14′  l’Argentina viene fermata in fuorigioco, ma l’Italia non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Un minuto più tardi ci prova Osvaldo che ruba palla sulla trequarti e appoggia per Giaccherini che prova a calciare dal limite, tiro respinto. Dopo le fiammate dei primi minuti di gioco il ritmo si abbassa dopo il primo quarto d’ora. Al 17′ punizione per l’Italia per un fallo su Verratti, Stark lo sanziona con un calcio di punizione. Candreva calcia, ma la palla va alta.

Al 19′ arriva il gol per l’Argentina firmato HIGUAIN. Errore di De Rossi in impostazione, Di Maria riceva, suggerisce per l’attaccante del Napoli che si accentra e con il destro mette in rete dai 16 metri!

L’Italia prova una reazione, ma sin qui l’Argentina è stata nettamente superiore e alla prima occasione ha saputo mettere in rete la palla del vantaggio meritatissimo.

Ci prova al 24′ Candreva che si porta sulla destra, ma la palla finisce in angolo dopo il tackle di Palacio. Poco spettacolo in campo, soprattutto dopo il gol dell’Argentina. Gli azzurri di Prandelli sembrano sottotono nella prima parte della gara. Dopo cinque minuti in cui l’Argentina amministra e l’Italia è in affanno, finalmente arriva una buona manovra con Montolivo, Candreva e Maggio che dialogano fra loro e portano il napoletano sul fondo per il cross, ma ne viene fuori una traiettoria innocua per Andujar che blocca.

Al 33′ brutto contrasto tra  Basanta e Maggio, il napoletano resta a terra qualche secondo lamentando un colpo al costato, ma si rialza con le sue gambe. Una buona occasione potrebbe esserci al 35′ quando l’Italia conquista un corner, Chiellini arriva a colpire di testa, ma la palla è alta. Negli ultimi minuti del primo tempo, l’Italia riprende fiducia in se stessa e ruba due volte palla, riesce, anche ad impostare una buona manovra offensiva, alla fine  Verratti allarga per Candreva che con un cross profondo cercava Osvaldo sul secondo palo. L’attaccante della Roma non arriva di un soffio. Poi la grande ccasione per l’Italia al 39′, Candreva con un cross trova Marchisio sotto porta che colpisce con il destro in scivolata, sicuramente non la scelta migliore, anche se di più era difficile chiedere al giocatore italiano, in ritardo su pallone.  Scontro sotto aerea azzurra al 41′ e Chiellini rischia il calcio di rigore, contatto con Higuain sulla progressione dell’argentino, alla fine cadono entrambi e l’attaccante del Napoli protesta chiedendo inutilmente la massima punizione.

Al 44′ Calcio di punizione per l’Italia. Lo batte Candreva, l’Argentina ha un attimo di difficoltà, ma il laziale prova un dribbling di troppo. Contropiede dei sudamericani che volano e sfiorano il gol con Palacio che non arriva per una frazione di secondo in scivolata sull’assist di Di Maria. Dal possibile pareggio al rischio concreto di subire il 2-0, tutto in una manciata di secondi. Finale da brivido all’Olimpico.

Finisce il primo tempo, sicuramente una bella prova degli argentini, molto meno quella dell’Italia anche se sul finale gli azzurri stavano trovando il ritmo giusto.

Fotogallery del Primo Tempo:

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Il secondo tempo riprende con tre cambi per l’Italia: fuori Candreva, Montolivo, Marchisio dentro Insigne, Florenzi e Aquilani. Cambio anche nelle file argentine: Entra Ever Banega, giocatore del Valencia, fuori Lamela.

Dopo il fischio d’inizio è Giaccherini ancora una volta fermato sulla trequarti, che però non molla e riconquista palla a sua volta. Al 3′ Florenzi guadagna un calcio d’angolo, lo batte Insigne, senza successo. Andujar esce bene.

Al 4′ contropiede veloce dei sudamericani, Higuain appoggia per l’accorrente BANEGA, stop a tiro dai 16 metri. Buffon non può nulla, 2-0 per gli “ospiti”. Il gol di Banega è una doccia fredda per gli azzurri che si ritrovano sotto di due gol e con poche energie per trovare la rimonta.

Prova a cambiare la squadra Prandelli, fuori Giaccherini per Diamanti, ma entra anche Marchetti per Buffon che si accomoda in panchina. Al 10′ Argentina scatenata, ancora un contropiede condotto dalla coppia Higuain – Palacio, poi De Rossi riesce a mettere fuori. Al 11′ sulla conclusione di Palacio deviata da Marchetti l’attaccante del Napoli con il piatto trova ancora l’intervento del portiere. Si rischia il 3-0.  HIguain sbaglia un gol fatto. L’Italia sembra tramortita.

Al 15′ Cambio nell’Argentina, il passato e il futuro del Napoli: dentro Lavezzi, esce Higuain. Dopo il primo quarto d’ora della partita gli azzurri abbozzano un possesso palla che per ora si rivela sterile. Non arrivano conclusioni, in realtà non ne sono mai arrivate, nello specchio della porta difesa da Andujar. Tre calci d’angolo consecutivi ottenuti dall’Italia, Diamanti non li batte benissimo e non arrivano vere occasioni da gol. Scocca il 22′ e arriva la traversa di Diamanti. Il fantasista del Bologna guadagna una punizione e la calcia alla grande, la palla deviata leggermente da Andujar batte sul legno. Sullo sviluppo dell’azione Aquilani mette in rete, ma era in fuorigioco. Al 26′ per l’Argentina c’è spazio anche per  Coloccini, che entra al posto di Garay. Altro cambio anche per l’Italia dove esce Maggio ed entra Cerci. Torna così la difesa a tre per gli azzurri. Al 27′ Biglia fa un fallo su Aquilani, Stark fischia, ma Campagnaro (atteggiamento ingiustificato) protesta fino a farsi ammonire. Sul calcio di punizione la difesa argentina libera male, Osvaldo potrebbe calciare con il sinistro da posizione defilata, non trova la porta. Al 30′ altro cambio per l’Argentina fuori Mascherano, dentro Maxi Rodriguez. 31′ INSIGNE va in gol! L’attaccante azzurro di prima intenzione mette la palla all’incrocio dei pali battendo Andujar, rete episodica frutto di un grande colpo di Lorenzo. 1-2 gli azzurri accorciano le distanze.

Al 34′ Palacio manda in angolo, Insigne batte per Chiellini che non trova un buon impatto con il pallone ma guadagna il corner dalla parte opposta. 35′ fa un miracolo Marchetti che nell’uno contro uno con Di Maria riesce a bloccare un pallone destinato a entrare in rete. Subito dopo quest’azione esce proprio Di Maria ed entra  l’interista Ricky Alvarez. Al 40′ Antonelli con un tunnel su Campagnaro entra in area e guadagna un corner. Nella di fatto sullo sviluppo del calcio d’angolo, ma bravo il genoano. Al 45′ Altro miracolo di Marchetti in controtempo sulla botta di destro di Maxi Rodriguez il portiere della Lazio dice di no alla rete del 1-3!

Una partita giocata sottotono nel complesso dagli azzurri, con solo dei buoni spunti individuali, tra cui le splendide parate di Marchetti. L’Argentina invece ha saputo mostrare un bel gioco. Una vittoria meritata quella degli argentini che rispecchia ciò che si è visto in campo.

Flash Storm sul Governo mentre Grillo e Casaleggio salgono al Colle.

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Mentre si abbatte il Flash Storm sul governo dopo che la Cassazione fissato la sentenza Mediaset per il 30 luglio, Grillo e Casaleggio salgono al Quirinale per l’incontro con Napolitano. In una Roma assolata, ma sotto i fulmini del Pdl, Grillo è arrivato a bordo di un’auto, sedendo sul lato del passeggero con largo anticipo. Con lui c’è anche il cofondatore del M5S Gianroberto Casaleggio. Riccardo Nuti e Nicola Morra sono giunti a bordo di un van a noleggio con conducente insieme all’operatore M5S che riprendeva la scena dell’arrivo. In  twitter ieri il M5S Roma aveva dato appuntamento ai suoi attivisti: “Alle 11 al Quirinale insieme vicini a Grillo, Nuti, Morra. Inizia il Movimento con noi, diventa attivista 5 stelle”.

Una volta concluso l’incontro con Napolitano, la delegazione del Movimento 5 Stelle raggiungerà Sala Nassirya al Senato della Repubblica dove dalle ore 13 in poi, si svolgerà una conferenza stampa.

Un salto generazionale durato un’ora e mezza: l’incontro tra Beppe Grillo e Giorgio Napolitano, potrebbe essere sintetizzato così. Grillo non è un uomo da mezzi termine e così anche in quest’occasione punta il dito sulla ferita aperta:

“La situazione è oggettiva e soggettiva. Siamo un Paese in macerie. Non c’è più l’ottimismo. Chi è oggi al governo è responsabile dello sfacelo. La classe politica è essa stessa il problema. La nazione è una pentola a pressione che sta per saltare”.”.

In conferenza stampa dopo l’incontro al Quirinale, insieme al co-fondatore del Movimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio e ai due capigruppo 5 Stelle alla Camera e al Senato, Riccardo Nuti e Nicola Morra, Grillo ha ribadito le richieste e le critiche, in particolare al governo Letta e alla politica economica e fiscale.

“Ho toccato centinaia di Comuni, ho parlato con migliaia di persone. – ha detto il Semplice Portavoce del MoVimento – Ho ringraziato il Presidente anche se mi ha accolto in una sala dove non c’era nemmeno il segnale telefonico”.

I problemi urgenti del Paese per Grillo sono sempre quelli di tre mesi fa: disoccupazione, crollo della produzione industriale, continua crescita del debito pubblico, fallimento delle imprese, tassazione altissima su imprese e persone fisiche, stipendi tra i più bassi, crollo dei consumi, indebitamento delle famiglie.

“E’ una Caporetto, il Piave non mormora perché non c’è più nessuno. Sono tutti nei Palazzi a fare annunci. La legge elettorale è incostituzionale. Il governo fa i decreti legge senza che siano esaminati. Non siamo più una Repubblica parlamentare e forse nemmeno una democrazia”.

“Non possiamo fallire in nome dell’euro. Nessuno può imporcelo. Le nostre banche grazie al prestito della Bce si sono ricomprate circa 300 mld dall’estero invece di dare credito alle imprese. E’ il miglior modo per fallire. Quando ci saremo ricomprati tutto il debito estero e le imprese saranno fallite. Dobbiamo aiutare le imprese con il taglio dell’Irap. Urgente il reddito di cittadinanza. Ci preoccupiamo dei problemi del mondo quando non curiamo i nostri anziani e non riusciamo a dare un lavoro ai nostri giovani”.

Shock in Germania: va in diretta l’incesto!

 Cathleen -germania-incesto

Choc in Germania dopo che il quotidiano ‘Die Bild’ ha pubblicato il segreto di Andreas, 43 anni, e Cathleen, 31, una delle tante coppie che ha deciso di partecipare al programma 7 Days Sex su una delle principali rete tedesche, RTL. “Andreas e Cathleen non sono solo innamorati ma anche fratellastri”. Il giornale ha anche accusato la televisione tedesca di aver trasmesso in diretta un incesto.
A svelare tutto è stata un parente con una chiamata a RTL. La coppia ha provato a difendersi: “Non è detto che la nostra conoscenza di lunga data abbia per forza a che fare con un legame di sangue”.
Anke Eickmeyer, portavoce RTL, ha dichiarato a Die Bild: “Hanno fornito poche informazioni personali e non ne eravamo a conoscenza”.

E venne il giorno che il Pd si convertì alla rete!!!

youdem-tuttacronaca

La direzione di mercoledi’ del Pd sara’ con molta probabilita’, a quanto si apprende, sarà ‘aperta’ attraverso la diretta streaming sul sito del Pd e su Youdem tv. Il Pd apre e si converte… i primi risultati Grillo li ha ottenuti!

Piccoli disturbatori crescono!

paolini-disturbatore-giornalisti-tv_tuttacronaca

Tempo di crisi e il lavoro non si trova. La gente le pensa tutte anche a intraprendere la carriera di disturbatore televisivo. Gabriele Paolini, non è più solo: ha un nuovo concorrente nel presenziare, e spesso distrurbare con il lancio di slogan o offese, lo stand up dei giornalisti tv. Sguardo crucciato, guance paffutelle e capelli corti. Con le braccia strette al petto. Tutto l’opposto di Paolini. Ma anche lui da qualche tempo non perde l’occasione per mettersi in mostra, rigorosamente alle spalle di una giornalista, per poter apparire nelle dirette tv. Il ragazzotto ha imparato la lezione di Paolini: sempre alle spalle dei giornalisti, in favore di camera, per apparire nel piccolo schermo corso dei collegamenti esterni in diretta di programmi televisivi.

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