I padovani la mattina, quando scendono in strada, devono trovare una città pulita e in ordine. Proprio per questo i vigili urbani sono tenuti a dare la sveglia ai senza tetto prima dell’alba. A loro volta, i clochard devono ripulire il luogo dove dormono prima di allontanarsene. Se non danno retta all’intimazione, tuttavia, spetta alla polizia comunale raccattare cartoni, coperte e altro materiale. Nella città del Santo, i vigili del turno serale e quelli della notte sono stati addestrati per eseguire tale compito. La sveglia per i senza fissa dimora scatta tra le quattro e le cinque: alle sei potrebbe essere tardi: qualcuno potrebbe vedere i barboni e infastidirsi. Nel mirino dei vigili urbani non ci sono solo i barboni, ma anche gli accattoni dell’Est Europa.

Lui un capoufficio 50enne trevigiano e lei una 40enne sposata costretta a subire prima l’intrusione tra le sue cose, poi l’avance dell’uomo e infine scoprire di essere costantemente spiata con microtelecamere nascosti negli oggetti più comuni. Dalla penna, alla chiavetta usb, ma soprattutto quella telecamera nascosta nell’orologio da polso dell’uomo che filmava le gambe e il décolleté dell’impiegata. I primi sospetti erano giunti quando la donna aveva notato che durante la pausa caffè le sue cose venivano manomesse. Impronte sul cellulare e borsa in disordine erano state le prime avvisaglie che l’avevano portata poi a chiedere un cassetto personale dove riporre i suoi oggetti personali. Poi la situazione era diventata insostenibile: il capo ufficio aveva cercato degli approcci e la donna aveva anche pensato di cambiare lavoro, ma in tempo di crisi era stata costretta a desistere dall’idea di abbandonare il suo posto. Poi con il passare del tempo si era fatta sospettosa al punto di avere la sensazione di essere spiata. Sensazione che ben presto è stata confermata quando un gesto del polso dell’uomo ha svelato una terribile verità. La 40enne è andata in internet dove ha scoperto che l’orologio del suo capo ufficio contiene una microtelecamera nascosta, così come le penne o la chiavetta usb. Ha quindi sporto denuncia per interferenze illecite nella vita privata e molestie.