Un peruviano di 47 anni è stato gambizzato in serata a Roma, nel quartiere di Cinecittà, in piazza San Giovanni Bosco. L’uomo è stato trasportato in codice rosso dal 118 di Roma in Ospedale.
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Spari a Cinecittà, gambizzato un uomo!
Pubblicato da tdy22 in novembre 20, 2013
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Cadavere a Sermoneta, giallo in provincia di Latina
Giallo a Sermoneta. Questa mattina un cacciatore ha trovato in un bosco il cadavere di un ragazzo ed ha immediatamente dato l’allarme. Sul posto si stanno portando gli agenti della squadra mobile della Questura.
Pubblicato da tdy22 in novembre 20, 2013
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Clochard di Arezzo, ucciso per un posto in tenda
Massimo Bosco è stato lapidato a causa di una lite scoppiata tra la notte tra 14 e 15 novembre.Probabilmente al centro della discussione ci sarebbe stata la tenda, dove Massimo Bosco aveva trovato riparo insieme a una ragazza bionda e a un magrebino. Una coppia avrebbe chiesto posto in tenda al diniego dell’uomo sarebbe scoppiata quindi una lite degerata in omicidio. I sospettati sono un romeno di 35 anni e una donna italiana di 45. La donna, amica della vittima, negli ultimi mesi avrebbe causato anche tre principi d’incendio e commesso alcuni furti. I due sospettati di omicidio si trovano adesso in questura: le indagini sono state svolte infatti in coordinamento tra polizia e carabinieri.
Pubblicato da tdy22 in novembre 15, 2013
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Ritrovato il corpo del bambino di 6 anni a Grosseto
Sono cessate le speranze, a dir la verità ormai molto esigue di trovare in vita il bambino svizzero di 6 anni travolto con il padre da un torrente in piena nel Grossetano. Dell’uomo invece ancora nessuna traccia e proseguono le ricerche.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 7, 2013
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Ancora allerta frutti di bosco, Ministero consiglia di cuocerli 2 minuti
Continua l’allerta per l’epidemia di epatite A causata dall’ingestione di frutti di bosco surgelati contaminati. Come riporta il Fatto Alimentare “Negli ultimi cinque mesi il virus ha colpito oltre 400 persone e il picco non sembra diminuire”. Le regioni più colpite sarebbero quelle del Centro-Nord, dove il consumo di frutti di bosco surgelati è più elevato. La task force costituita dal Ministero della salute non ha individuato la causa, la situazione, sempre come rivela il Fatto Alimentare, è complessa:
Ci sono difficoltà logistiche (la documentazione richiesta ad alcuni paesi come la Polonia per definire la rintracciabilità della materia prima è arrivata solo dopo 45 giorni) ma in questo periodo la comunicazione è stata carente. C’è di più le analisi fatte dagli istituti zooprofilattici del Piemonte e della Lombardia sono state centinaia ma nonostante ciò le aziende coinvolte contestano i risultati e dichiarano di non avere riscontrano alcun virus nei loro lotti. Dalle analisi effettuate a Torino dal procuratore Raffaele Guariniello nel mese di agosto emerge un altro dato preoccupante. Se prima le aziende erano tre di piccole medie dimensioni, adesso l’elenco si è arricchito con un lotto di frutti di bosco firmato dai supermercati Picard e da un secondo lotto firmato da Buitoni con un prodotto della linea La Valle degli Orti. La sensazione è che la lista sia destinata ad allungarsi e che il pericolo epatite A sia stato sottovalutato. Che fare? L’unica cosa è non consumare confezioni di frutti di bosco surgelati crudi. Occorre assolutamente farli cuocere per almeno due minuti. Il virus dell’epatite A, infatti, sopravvive a basse temperature, ma viene rapidamente inattivato dal calore.
Il ministero rivolge un appello anche a gelaterie, pasticcerie, artigiani e ristoratori che producono e vendono frullati, preparazioni di frutta o che usano frutti di bosco crudi senza di farli cuocere. L’autorità sanitaria parla anche di “guarnizioni per dolci” un’espressione criptica che dovrebbe indicare i frutti di bosco crudi disposti sopra le torte di pasta frolla già cotte o sopra il gelato quando viene travasato nelle vaschette. Nessun problema invece per lo yogurt a perchè la frutta viene pastorizzata prima di essere utilizzata. Di fronte a questa situazione critica è a dir poco stucchevole la posizione delle catene di supermercati che non hanno mai pubblicato sui loro siti le fotografie dei lotti ritirati dal commercio. Anche il ministero non ha mai pubblicato le fotografie! Gli unici supermercati che hanno informato i clienti sono stati: Auchan, Simply e Sogegross, mentre secondo le nostre fonti le insegne e i punti vendita coinvolti sono 35.
Pubblicato da tdy22 in settembre 30, 2013
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Tossine in cozze spagnole e cadmio in calamari argentini
Dopo il virus dell’epatite A nel mix dei frutti di bosco congelati, che durante la settimana si è esteso anche ai frutti rossi congelati della Polonia provenienti dalla Francia, arrivano le tossine nelle cozze spagnole. Nei mitili vivi spagnoli sarebbe infatti, stata rilevata la presenza di acido okadaico e di tossine (DSP – Diarrhetic Shellfish Poisoning). In oltre sui lotti che sono stati respinti durante la settimana si deve rilevare alcuni trattamenti al monossido di carbonio rinvenuti su tonno fresco proveniente sempre dalla Spagna, eccesso di Escherichia coli in mitili italiani distribuiti in Francia, Austria e nella stessa Italia, presenza di istamina in tonno pinna gialla dello Sri Lanka ed eccesso di cadmio in calamari congelati dall’Argentina.
Tra trattamenti, mari inquinati e spesso la carenza di norme igieniche inadeguate troppo spesso il cibo nasconde insidie pericolose.
Pubblicato da tdy22 in settembre 21, 2013
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Incendio nel Grossetano, evacuate abitazioni.
A fuoco ettari di bosco e di macchia mediterranea. La situazione in località Poggio d’Oro a Castiglion della Pescaia, nel Grossetano è peggiorata nelle ultime ore a causa di un forte vento di maestrale che soffia sulla zona, le autorità hanno deciso di evacuare alcune abitazioni. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco, anche con l’ausilio di un elicottero.
Pubblicato da tdy22 in agosto 17, 2013
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Allarme frutti di bosco surgelati si corre il rischio di epatite A
Dopo il presunto allarme del botulino nel pesto, poi rientrato quando i controlli hanno dimostrato l’infondatezza dell’episodio, sembra che i guai per i supermercati in questa torrida estate 2013 non siano ancora finiti. Ora, come si legge su Il Fatto Alimentare, a finire sotto la lente d’osservazione sono i frutti di bosco surgelati acquistati al supermercato. Ogni giorno, stando a quanto scritto dal sito online, due persone vengono colpite dal virus dell’epatite A in seguito all’assunzione di frutti di bosco. L’epidemia sembrerebbe essere fuori controllo e molti consumatori hanno nel proprio freezer un prodotto che potrebbe danneggiare la salute senza neppure essere stati avvisati. Nei primi sei mesi di quest’anno secondo Epicentro le persone colpite da epatite A sono state 471, mentre l’anno scorso nello stesso periodo erano 123. Si tratta di oltre 300 persone colpite dal virus dell’epatite A per avere mangiato frutti di bosco surgelati.
Il numero di persone che possono contrarre l’epatite A è destinato ad aumentare, lo scrive anche il Ministero della salute oltre a esserci un documento redatto appositamente su questa epidemia italiana dall’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa). La notizia è stata rilanciata dai giornali 40 giorni fa ma poi è caduta nel’oblio, anche se i casi aumentano e nulla lascia pensare ad una fine. È di questi giorni la notizia riportata nel sito La Provincia di Varese, di due ragazzini colpiti da Epatite A in modo grave per avere mangiato cibo contaminato. Il giornale non parla di frutti di bosco, ma il sospetto è lecito visto l’incremento esponenziale dei casi che si stanno registrando in questi mesi nella zona.
Come mai per il botulino nel pesto si è fatto molto clamore e per questa epidemia di epatite A non si è fatto nulla, si chiede il Fatto Alimentare? E ancora perché il ministero non ha pubblicato le fotografie dei quattro prodotti ritirati? Dobbiamo pensare che la macchina organizzativa dell’allerta si attiva solo quando si parla di botulino? Per rendersi conto basta dire che non si riesce a trovare la fotografia della confezione di frutti di bosco Erica ritirata dal mercato!
Pubblicato da tdy22 in luglio 28, 2013
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Femminicidio… con esplosione!
«Voglio fare pace, vieni nel bosco». Con queste parole un uomo russo di 39 anni ha attirato la moglie, con cui non accettava la separazione, in un bosco, per poi farla saltare in aria con una bomba. L’uomo ha invitato la donna in un bosco vicino casa con la scusa di voler far pace e di prendere «dei documenti utili e necessari per risolvere i problemi finanziari del padre».
Il pacchetto però era collegato a un ordigno esplosivo. Aperto il pacco la donna è letteralmente esplosa. L’ex moglie è stata poi trasportata nel vicino ospedale. Ricoverata, ha subìto diverse fratture e ha perso un dito. La commissione d’inchiesta ha affermato che l’uomo sostiene di aver creato l’inganno al fine di convincere la donna a credere «che lui è il suo unico protettore».
Pubblicato da tdy22 in aprile 8, 2013
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Il capriolo di Firenze
Curiosità a Firenze e spavento tra gli automobilisti che dovevano scansare un capriolo che ha vagato sui viali di circonvallazione prima di essere investito da un’auto, entrare nel cortile di una banca e, incastrato in una cancellata, attendere la Polizia Provinciale che lo ha liberato e poi trasferito nella campagna di Roveta, presso Scandicci. L’episodio e’ accaduto nel pomeriggio. Dopo che un veterinario non gli ha trovato ferite l’animale e’ stato riportato in un bosco.
Un episodio analogo era già accaduto ieri, quando un capriolo è rimasto incastrato tra le sbarre di un cancello a Cambiano (Firenze). Liberato dalla polizia provinciale e dai vigili urbani di Castelfiorentino, con l’ausilio dei volontari dell’Arcicaccia è stato portato al centro veterinario della polizia provinciale di Firenze per essere medicato prima di essere liberato sul terreno.
Pubblicato da tdy22 in aprile 4, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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