“Bagni di umiltà per tutti” così i tifosi contro Conte

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Uno striscione nella Curva Sud è apparso a inizio partita allo Stadium durante Juventus-Chievo: “Bagni di umiltà per tutti: giocatori, dirigenti, tifosi e società”. Il riferimento è alla frase di Antonio Conte al termine di Verona-Juventus, quando aveva detto che la Juventus avrebbe fatto meglio a fare un bel bagno di umiltà.

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Due “teste” al Milan… e già ci sono i primi problemi!

paolo-maldini-tuttacronacaE’ Diretta news a spiegare che la convivenza Adriano Galliani-Barbara Berlusconi non si prospetta facile. Sembra infatti che Barbara Berlusconi non abbia gradito molto prospettatale, considerato che avrebbe voluto gestire in prima persona anche della parte sportiva, compito che invece resta in mano a Galliani. La divergenza si fa sentire anche sul nuovo Direttore Sportivo, con Lady B. che propende  per Sogliano e Galliani per  Pradè della Fiorentina. E se i presupposti non sembrano buoni, al momento quello che appare è che le strade di Paolo Maldini e del Milan non siano destinate a convergere a breve. Se l’ex capitano fino a qualche giorno fa sembrava a un passo dalla firma per il suo ritorno in società nel ruolo di responsabile dell’area tecnica, dopo l’annunciato addio di Adriano Galliani, con la riconferma dell’Ad l’ex giocatore è stato messo in stand by. Maldini potrebbe quindi, alla fine, scegliere altri club che vorrebbero offrirgli un lavoro, come il Psg.

Galliani-Milan: il “matrimonio” si protrae di altri quattro anni

galliani_berlusconi-tuttacronacaSembravano già pronte le valigie invece Galliani non solo resta al Milan, ma lo farà per almeno quattro anni. Questo secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in un pezzo a firma Carlo Laudisa che spiega che la cena di venerdì sera ad Arcore fra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, conclusasi all’una di notte, avrebbe portato a questo accordo, sotto l’etichetta posta il giorno dopo dal presidente: “Il Milan va avanti con due amministratori delegati”. Galliani, appunto, e Barbara Berlusconi. Ognuno con le sue competenze, tecniche e commerciali. E in sintonia. “E’ tornato il sereno”. Il sole è tornato a splendere in casa rossonera dopo le due vittorie contro Celtic e Catania e ora si viene a sapere che una delle colonne della società ha il posto certo per alcuni anni ancora. L’accordo per l’ad prevede quattro anni di delega per la parte sportiva, a quel punto fino alla primavera del 2017: con emolumenti e liquidazione da diluire nel tempo, visto che a un certo punto -come è fatale che avvenga- ci sarà anche un Milan senza Galliani. Il compromesso evita traumi al vertice della società, che in questi mesi sarebbe stato un pericolo e “blinda” anche quei giocatori che avevano confidato a Galliani che anche loro avrebbero lasciato il club nel caso lui se ne fosse andato. Un passaggio di consegne graduale, per sistemare al meglio questa stagione e capire quali saranno le mosse per la prossima, quando (e se) al Milan ci sarà una nuova guida tecnica al posto di Massimiliano Allegri.

Una poltrona per due: la nuova “forma” del Milan

barbara-berlusconi-adriano-galliani-tuttacronacaConfermato Galliani e “promossa” Barbara Berlusconi. E’ questo il nuovo aspetto che ha assunto il Milan, ora che è stato deciso che ci saranno due amministratori delegati. E’ stato lo stesso Berlusconi, in una nota a spiegare: “La situazione del Milan è tornata serena – sono le sue parole -. Sono lieto di comunicare che e’ stato trovato pieno accordo su un’organizzazione societaria che prevede due amministratori delegati: Adriano Galliani con la delega al settore sportivo e Barbara Berlusconi con la delega agli altri settori dell’attività sociale. Da parte mia ho promesso di essere più vicino alla società e alla squadra”. Anche se a causa neve non è riuscito a raggiungere l’allenatore e la squadra, Berlusconi ha ugualmente inviato il suo messaggio al Milan in subbuglio di questi giorni. Già un messaggio precedente aveva ricucito i rapporti: “Il Milan va avanti con serenità. Dopo la cena di ieri Adriano Galliani è più sollevato, tutti restano al loro posto e il Milan prosegue all’insegna dell’unità di intenti. La situazione societaria non cambia”, aveva detto all’Ansa. Questo il commento di Galliani: “Quando parla il presidente, parla a nome di tutti. Le parole del presidente sono sacre, per quanto mi riguarda, da 34 anni, prima ancora del Milan”. E ha aggiunto: “Non devo confermare io le parole di Berlusconi, perché non si commentano mai”. Restano in due quindi, con Galliani che, a quanto pare, ha già dimenticato gli screzi con Barbara: davvero è stata ripristinata l’armonia? Quello che è certo è che si arricchirà la galleria delle sue espressioni in tribuna.

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CLAMOROSO! Adriano Galliani torna sui suoi passi!

Galliani-tuttacronacaRisponde “presente” al presidente Berlusconi e così, dopo l’addio al Milan annunciato ieri, Adriano Galliani resta. Mentre andava in onda Sport Mediaset su Italia 1, la clamorosa notizia. Dopo la lunga nottata, iniziata con una cena tra l’ex premier e (si pensava ex) l’ad rossonero, oggi è stato reso noto che Galliani resta al suo posto. “E’ tornata l’unità d’intenti. E’ tornata la serenità”, queste sarebbero state le parole di Berlusconi. L’aspetto societario, alle 13.30 di oggi, sabato 30 novembre, non è quindi cambiato. Ci si interroga quindi sul futuro della “rivoluzione” condotta da Barbara Berlusconi, visto che da qualche ora gira su Twitter la conferma dell’ok a Maldini e di Maldini per il dopo-Galliani. Sarebbe stato addirittura papà Cesare ad Al Jazeera a confermare la notizia. Cambiati per oggi anche i progetti si Berlusconi, atteso oggi a Milanello per parlare con la squadra e con Allegri e riportare un po’ di serenità dopo la bufera-Galliani scoppiata ieri ma che ha dovuto cambiare i suoi programmi e rimandare la visita a un altro momento. La neve che cade su Milano ha infatti impedito all’elicottero presidenziale di decollare e, di fatto, ha lasciato Berlusconi a terra. A Milanello non ci sarà nemmeno Barbara.

Galliani, Berlusconi e quello strappo non ricucibile

berlusconi-galliani-tuttacronacaE’ stata depositata venerdì la motivazione della sentenza del processo Ruby bis dove i giudici sottolineano il bisogno d’indagare Berlusconi per corruzione e come se un simile spettro non bastasse, con tempismo implacabile Galliani ha annunciato le sue dimissioni da amministratore delegato del Milan. La scoccata, secondo l’ex premier, è stata dettata da ragioni “poco nobili”, equivale a dire: soldi. In questo periodo, del resto, non ha mai fatto mancare il appoggio totale alla figlia Barbara per quel che rigurda la rivoluzione a Milanello mentre ci sono problemi con la liquidazione di Galliani. La proposta iniziale di 10 mln non è stata approfondita così come non è decollata la trattativa sulla seconda cifra proposta da Ermolli, il super consulente a cui Berlusconi ha affidato il compito di chiudere l’era dell’ad, trenta milioni di euro. Galliani ne vuole 50. Dopo 34 anni, sembra di essere ormai di fronte a una coppia di separati in casa. Per riassumere come si è giunti a questa situazione: il 3 novembre, Barbara denunciava una gestione i cui risultati sono crollati, Galliani chiamava Berlusconi e quest’ultimo appoggiava la figlia: fanno notare fonti informate di fede berlusconiana, su quelle dichiarazioni di sfiducia non trapela – mai – nessuna correzione della famiglia Berlusconi. Il 9 novembre, faccia a faccia ad Arcore, alla presenza anche di Fedele Confalonieri. Nel corso della riunione fiume Berlusconi mette sul tavolo un’offerta per l’ad che è anche un modo per tastarne la fedeltà: il Cavaliere offre a Galliani un seggio in Parlamento e il ruolo di coordinatore della rinata Forza Italia. Una specie di ad del nuovo partito con pieni poteri col compito di farlo girare come una azienda, selezionando volti nuovi e gente capace, e rimettendo pure a posto i conti disastrati dai politici di professione. La risposta: un rifiuto, salvo poi arroccarsi a difesa del suo ruolo al Milan. Ed è a questo punto della storia che Berlusconi, a cui piace come si sta muovendo la figlia all’interno della società, affida ad Ermolli la trattativa finale. A questo punto, rinnovo dello staff, con l’impasse sulla trattativa che si va a sommare al fatto che Barbara si è presa la scena. Spiega l’Huffington Post che “L’episodio che ha fatto saltare i nervi all’ex ad, raccontano i ben informati nell’inner circle del Cavaliere, è avvenuto nelle ore della trasferta Glasgow, quella che per molti avrebbe segnato la rinascita del Milan di Allegri. Barbara Berlusconi ha fatto visita alla squadra alla vigilia. Mentre Galliani ha evitato di farsi vedere a Milanello presentandosi direttamente a Malpensa. Il Milan ha vinto. Barbara pure. Con una mossa molto berlusconiana.”

Welcome back! Il Milan ritrova il suo ex capitano

Paolo-Maldini-tuttacronacaDopo l’annuncio di dimissioni di Adriano Galliani “per giusta causa”, in casa rossonera non si è perso tempo e già è pronto un nuovo innesto: Paolo Maldini. L’ex difensore della Nazionale ricoprirà il ruolo di responsabile dell’area tecnica e si verrà quindi a creare così una nuova figura all’interno del club  visto che, fino ad ora, la gestione dell’area tecnica, dalla prima squadra ai pulcini, è stata sotto la supervisione di Massimiliano Allegri. Maldini non attendeva altro e ha temporeggiato di proposito con il PSG, club che lo ha corteggiato a lungo e che lo ha invitato più volte nella capitale francese per trattare. In attesa dell’ufficializzazione, Barbara Berlsuconi si augura che il ritorno del campione rossonero aiuti a portare una ventata d’entusiasmo nell’ambiente, anche se il rapporto dell’ex capitano con i tifosi non è dei migliori. Ma il nuovo dirigente, stando a quanto riferisce Sky Sport, avrà anche un ruolo importantissimo per quel che concerne il mercato e dovrebbe già occuparsi delle trattative intavolate per la sessione invernale. Come ricorda Calcioblog, il ritorno di Maldini, sarà solo il primo tassello: nei prossimi giorni altri nomi illustri del Milan del recente passato dovrebbero fare il loro grande ritorno, da Andriy Shevchenko, che dovrebbe avere un ruolo simile a quello di Nedved alla Juventus, a Clarence Seedorf, che potrebbe rimpiazzare Massimiliano Allegri sulla panchina alla ‘prima sconfitta utile’.

Galliani e l’addio al Milan sbattendo la porta: “Mi dimetto entro il 31 dicembre”

adriano-galliani-tuttacronacaQuasi 28 anni e 28 trofei. E’ il lungo curriculum di Adriano Galliani al Milan. Ma l’ad ora è pronto a dire addio. E non in maniera amichevole, visto che Barbara Berlsuconi si è presa la società. “Mi dimetto. Lo farò entro il 31 dicembre, sicuro, anche se non si troverà un accordo sulla mia uscita dal Milan. Ormai nulla riuscirà a trattenermi. Mi dimetto perché ho subìto un grave danno alla mia reputazione. Sì, sono arrabbiato, la pazienza è finita”. Il problema è che se Berlsuconi gli mostra solidarietà in privato, la figlia lo offende pubblicamente con quel comunicato in cui di fatto accusava Galliani di aver sbagliato tutto e annunciava la svolta a livello societario. A Repubblica, il futuro ex ad ha detto: “Sono considerato uno dei manager più importanti a livello internazionale, non posso lasciarmi trattare così. Basta, me ne vado”. Le dimissioni arriveranno dopo la partita contro l’Ajax, a prescidere dalla trattativa per la buonuscita, che può arrivare fino a 50 milioni di euro per i quasi 28 anni di lavoro da ammistratore delegato. Un colpo di scena inimmaginabile fino a poco tempo fa, quando si prospettava un accordo privato con lei per gestire il passaggio di consegne in modo assolutamente soft. Ma la situazione è precipitata con la Berlsuconi che si prende il merito delle vittorie cedendo a Galliani la colpa delle sconfitte. E l’ad non accetta neanche che i modelli di riferimento siano Roma e Fiorentina, da anni fuori dalla Champions. Non vede giustizia nel venir attaccato nel primo campionato sbagliato, nel momento difficile. In quanto al mercato di gennaio, l’ad dimissionario l’ha già fatto: il difensore Rami e il trequartista Honda. E dopo che succederà? “Non lo so, ora devo occuparmi di questa situazione. Il Milan è la mia vita, ma così non ci sto più”.

“I dirigenti passano, il club resta”. I saluti di Galliani

galliani-saluti-tuttacronacaQuesta sera il Milan affronterà il Celtic in Champions League e oggi l’ad Adriano Galliani ha incontrato i dirigenti inglesi in occasione del banchetto Uefa al Clydeport Building, situato nel pieno centro di Glasgow. Prima, ha però parlato del suo addio al club rossonero: “Il Milan è nato prima di tutti noi e continuerà dopo di noi. Dirigenti, allenatori e giocatori passano il testimone, l’importante non è il futuro delle persone ma il futuro del Milan che è il club più titolato del mondo”. Il dirigente rossonero ha rivolto un pensiero anche a Kakà: “E’ sempre stato un leader, non lo è diventato ora. È uno dei pochi palloni d’oro ancora in attivo, è una super persona, per questo motivo sono andato a prenderlo a zero a Madrid”. Per quel che riguarda la sfida in programma: “Stasera sarà una bolgia, ma sarà corretta, un tifo sano. Il Milan è venuto qua tante volte. Sarebbe bello avere questo tifo anche in Italia. Ieri in campo al sopralluogo parlavo con Bonera e Kakà, siamo gli unici reduci del ‘Vietnam’ nel 2007, ci ricordiamo quel momento”.

Cosa pensano i tifosi rossoneri dei giocatori del Milan?

ultras_milanello-tuttacronacaIl Milan sta vivendo un perdiodo negativo come non se ne vedevano da anni e che i tifosi non possono accettare. Da questo, la contestazione di sabato sera dopo il pareggio in casa contro il Genoa. Come riporta CMNews, Luca Lucci, responsabile della Curva Sud rossonera, ha parlato di come i tifosi abbiano ormai perso la pazienza: “La contestazione di sabato sera? Abbiamo fatto presente la situazione. E Kakà e Abbiati sono stati umili a confermare che non ci sono professionisti, che c’è gente che pensa a fare la bella vita, a ballare a far quello che vuole. 4-5 giocatori che arrivano in ritardo all’allenamento dopo una sconfitta: non esiste proprio. Perché come vanno in giro loro va in giro anche il tifoso. Perciò, Abbiati e Kakà sono stati correttissimi, il problema semmai è della società che permette a certi giocatori di fare quello che vogliono. C’è anarchia totale e il Milan non interviene. Non si è mai vista una cosa del genere. Ci sono giocatori che pensano solo al conto in banca e noi di questa gente non sappiamo che farcene. Che se ne vadano! Detto questo non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, perché c’è gente per bene come Bonera, Montolivo, Kakà, Abbiati. Gli altri? A loro non frega nulla. Una volta c’erano i senatori che ti facevano rigar dritto. Ma adesso chi c’è? Sia chiaro, ci sono i più anziani e attaccati alla maglia che sono brave persone, ma evidentemente non hanno il polso, il carattere per prendere in mano la situazione. La contestazione continuerà finché non vedremo un cambio d’atteggiamento della squadra. Non è finita qui e non pensino che basti una vittoria. Perché puoi essere a metà classifica, ma se non sudi la maglia puoi pure andar via. Prendiamo Robinho: può essere forte finché si vuole, ma preferiamo uno della Primavera che dia tutto per la squadra. E se si continua così si perdono i tifosi. Noi chiediamo anche dove sia la società: Berlusconi per i suoi motivi non può dedicarsi al Milan, dall’altra parte Galliani e Barbara Berlusconi pensano alle lotte interne. Constant? Uno che alla prima contestazione fa un gesto ai tifosi del secondo anello arancio. Lui, che non pensa ad altro che postare le foto su Twitter. Ci rendiamo conto che questi invece che calciatori sono diventati personaggi televisivi, che pensano a postare foto dagli spogliatoio. Dove sono i Baresi, gli Ancelotti, i Maldini? Può anche essere che non andavamo d’accordo ma professionalmente non possiamo dire nulla a Maldini, uno che ha dato tantissimo al Milan e questo gli va riconosciuto. Allegri? Anche lui si deve svegliare. Perché abbiamo l’impressione che non sappia tenere lo spogliatoio. Parlare a Balotelli? Cosa dovevamo dire a Balotelli? Non avevamo interesse a parlare con lui. Dico solo che Gattuso non aveva i piedi, ma una gran testa che l’ha portato ad arrivare fin dove è arrivato. Balotelli ha avuto un dono dalla natura ma non usa la testa e non è davvero possibile”.

I giocatori che appoggiano Galliani: “se va via lei, me ne vado anch’io”

milan-tuttacronacaIn casa rossonera regna ormai il caos tra fazioni opposte in lotta per la conquista del potere, tweet in piena notte e ripetuti ritardi agli allenamenti. Dopo l’ennesima occasione mancata contro il Genoa, match terminato in pareggio, la situazione di Allegri si complica anche se per ora resta in panchina. Domani c’è il Celtic a Glasgow, in un incontro valido per la Champions, e in caso di risultato negativo l’allenatore rischia grosso. Tanto più che ormai la squadra non lo segue più e il rapporto con Galliani, che a sua volta è furioso per la situazione venutasi a creare con Barbara Berlusconi, si è logorato. E non si può dimenticare la contestazione dei tifosi sabato sera dopo che la squadra aveva rimediato solo un 1-1.  E qualcuno, stando a quanto riporta il Corriere, ha già sussurrato a Galliani: “Se va via lei, me ne vado anch’io”. Che fra loro ci sia anche Balotelli? Del resto SuperMario, dopo il rigore sbagliato in maniera clamorosa, si sta continuando a mettere in mostra: per la seconda volta di fila, infatti, è arrivato a Milanello in ritardo rispetto all’orario di ritrovo per l’allenamento. L’attaccante del Milan si è presentato con oltre venti minuti di ritardo, circa il doppio rispetto a ieri, sull’appuntamento fissato alle 10.30 in vista della seduta delle 11.30.

“This is the end”: il tweet di Balotelli nella notte

balotelli-tuttacronacaTweet shock nella notte da parte di Mario Balotelli, a poche ore dal rigore sbagliato, il pareggio con il Genoa e la contestazione dei tifosi? L’attaccante mancava dal 16 ottobre sul social network e quando è tornato a cinguettare l’ha fatto in maniera misteriosa. Un “Questa è la fine” che fa pensare al periodo opaco in campo e al poco feeling con Allegri. Era l’alba, quando i suoi followers hanno letto: 1Solo questa mattina, infine, sono giunte le spiegazioni. E il rinnovato appoggio alla sua squadra. 2E poi, la spiegazione del messaggio lasciato all’alba: “Giorgio Petrosyan example of perfaction. My friend you are the best even if this morning you lost! I was watching you and you are dio (simbolo con le mani giunte)”. In sintesi, Balo stava seguendo un incontro di arti marziali. Certo però che SuperMario non è un habitué dei social e la sua apparizione attorno alle cinque del mattino parla di una notte insonne, o di una sveglia anticipata. Oggi, con la squadra, c’è stato l’allenamento in vista della sfida importantissima di Champions League a Glasgow contro il Celtic. Balotelli si è presentato con dieci minuti di ritardo: peggio di lui solo Robinho, 38 minuti rispetto all’orario concordato.

La notte da incubo del Milan: solo Kakà placa gli ultras

ac_milan-tuttacronacaIl Milan ora deve ricompattarsi e proiettarsi a martedì, quando ci sarà la trasferta in Champions, ma per la squadra il momento si fa sempre più critico. Ieri sera, solo Kakà è riuscito a rasserenare un po’ il clima, dopo che 400 ultras hanno bloccato la squadra all’uscita al termine della partita contro il Genoa, terminata con un pareggio. Il colloquio tra il brasiliano, Abbiati e i tifosi si è concluso con un “Ci vediamo alla prossima partita in casa…” dopo che i suppoerters si erano riversati fuori dallo stadio intonando cori insultanti: “Vergogna”, “Siete una squadra di m….”, “ci avete rotto i c…”. Gli ultrà della Curva Sud hanno chiesto un confronto con i giocatori. Kakà, autore della rete al 4 minuto, è stato l’unico applaudito al grido di “Sei l’unico a salvarsi in questa m…”. Anche Balotelli, che nel corso del match ha clamorosamente sbagliato un rigore, voleva uscire ma la polizia lo ha sconsigliato. Al momento Kakà sembra l’unico ad essere rispettato dai tifosi. A Milan Channel, Galliani ha spiegato: “È un anno che le cose vanno storte ma credo che si possa ancora rimediare. Se andrà male l’anno venturo si ripartirà da 0-0. L’Inter è reduce dal nono posto ma i tifosi vanno allo stadio, hanno più abbonati di noi”. Alla fine Allegri ostenta tranquillità. “Ho parlato con il presidente ed era soddisfatto per la prestazione. Questa volta non era semplice giocare e nonostante questo lo abbiamo fatto con grande coraggio, anche in 11 contro 11 – ha notato -. C’è grande amarezza per la vittoria che manca da più di un mese, ma non dobbiamo abbatterci, dobbiamo riflettere sugli errori e migliorare, anche se sul piano del gioco la squadra ha fatto meglio”. Ma il pensiero non può non correre all’Europa: Ci giochiamo tantissimo in Champions. Adesso al Barcellona mancano alcuni giocatori importanti, dovremmo guardare pure la gara di Amsterdam. Queste stagioni sono capitate a tutte. La gente ricorda la storia: questo Milan l’ha fatto Silvio Berlusconi che l’ha presa in un’aula di tribunale. Il Napoli non era in Champions lo scorso anno, quest’anno la Fiorentina gioca in Europa League. Non è che gli altri quando gli è successo sono morti. Il Milan ha 115 anni e poi inizierà il 116esimo.” “La vita è più lunga, è capitato a tutti, non drammatizziamo. Dobbiamo vedere le Champions vinte e le finali giocati. Si può sempre rimediare, arriviamo da un primo, secondo e terzo posto. Chiedo ai tifosi di non drammatizzare. El Shaarawy? Inutile parlare degli infortunati, la gente guarda la classifica. A me non piace avere e dare degli alibi. Abbiamo un punto in meno dello scorso anno. Lo ripeto assolutamente: tutto va misurato in un arco temporale che è più lungo di un anno. Il Milan di Silvio Berlusconi ha vinto 26 trofei, il Milan ha vinto tanto. L’Inter è partita dal nono posto e c’è ancora. Balotelli? I rigori li calcia peggio di prima. Bisogna rialzare la testa ed essere orgogliosi di questo Milan”.

Il Milan pareggia, i tifosi “bloccano” la squadra e Galliani bacchetta Balo

balotelli-rigore-tuttacronacaCi speravano i tifosi, dopo la riconferma di Allegri e la pausa per le nazionali, che il Milan riuscisse a rimettersi in carreggiata. Ma dopo un primo momento di esultanza, il gol al 4′ di Kakà, la doccia fredda: il pareggio del Genoa e l’incapacità di riuscire ad andare nuovamente in rete. Per prendersela ancora di più, mancava giusto l’incredibile errore di Balotelli in occasione del rigore. E così, dopo le contestazioni durante la partita, in seguito al triplo fischio circa quattrocento tifosi hanno occupato la strada all’uscita del garage dello stadio Meazza chiedendo, stando alle voci circolate, un confronto con i giocatori. La situazione ha ritardato l’uscita dei tifosi del Genoa dal settore ospiti mentre fuori dallo stadio decine di poliziotti e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa. Gallini, al termine del match, ha offerto la sua analisi: “Abbiamo subito un tiro in porta, un rigore. La chiave è stata il rigore sbagliato da Balotelli: se avesse e segnato avremmo vinto la partita”, e sottolinea: “Non è che hanno capito come tira Balotelli, è che calcia i rigori peggio di prima”. Galliani ha poi spiegato che ”Muntari si è stirato e non lo avremo per un po’. Mexes ha un problema all’occhio – ha aggiunto -, è una cosa stranissima, un’infiammazione all’occhio. Non so se potrà essere recuperato per Glasgow, ma la mia esperienza mi dice che non ci sarà perché servono giorni per fare controlli. Ma assolutamente non è comparabile alla patologia di Gattuso”.

Intimidazioni al Meazza “sputate sangue,iniziate ad aver paura”

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Il calcio in mano alle frange estreme? Dopo il caso di Nocerina ora arriva quello della Curva Sud del Milan. Alcuni minuti prima della partita al Meazza del Milan contro il Genoa, uno striscione di minacce è stato esposto dagli ultras: “Rosso come il sangue, nero come l’inca***tura: se non sputate sangue iniziate ad avere paura”. Il concetto è stato ribadito anche con un altro lenzuolo su cui gli ultrà hanno scritto: “Tirate fuori i co****ni”.

La corte rinvia la decisione: per Milan-Udinese stadio aperto ai tifosi

stadio-aperto-tuttacronacaAudizione presso la Corte di Giustizia per la squalifica di San Siro oggi, al termine della quale Cantamessa, avvocato del Milan, ha detto: “Un rinvio? Non c’è stata nessuna richiesta da parte nostra”. Il legale ha quindi aggiunto: “In caso di conferma della sentenza, potremmo fare ricorso all’Alta corte di Giustizia del Coni, ma spero non ce ne sia bisogno”. Su due ore di udienza, l’arringa dell’avvocato è durata appena 15 minuti: “Potresti essere anche Demostene ma quando hai parlato dieci minuti non ti ascolta più nessuno. Gli argomenti c’erano e ci sono e sono ben tre”. Anche Lubrano, legale degli abbonati rossoneri, ha preso la parola: anche i tifosi infatti hanno fatto ricorso per la chiusura di San Siro. Secondo indiscrezioni, il Milan spera di convincere la Corte ad annullare la squalifica del campo puntando tutto sul fatto che l’arbitro non abbia sentito e refertato nulla, presentando anche la registrazione audio dello stadio in cui non si sentirebbe nessun coro razzista. La corte ha comunque rinviato la sentenza: è stata infatti chiesto un supplemento d’indagine.

Felice Evacuo e il videomessaggio di scuse

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La scorsa domenica il capitano del Benevento, il 31enne Felice Evacuo, al termine di un incontro con la Nocerina, si era recato presso la curva avversaria, per salutare i suoi ex supporters. I beneventani non hanno però gradito il gesto e, immediatamente, è scattata la richiesta che il suo contratto venisse rescisso. Ora il calciatore ha diramato un video nel quale si dice “dispiaciuto per aver creato un problema alla società, ai tifosi e ai miei compagni di squadra”. Il giocatore spiega quindi come si sono svolti i fatti, spiegando che non aveva intenzione di offendere nessuno. I tifosi torneranno a invocare il suo nome dagli spalti?

Saluta gli ex tifosi al termine di un match: la curva sud chiede la testa di Evacuo

Felice-Evacuo-recissionecontratto-tuttacronacaUn “peccato” imperdonabile quello del giocatore del Benevento Felice Evacuo. In occasione del derby in Lega Pro contro la Nocerina, al termine del match, l’ormai ex capitano sannita si è recato a salutare i tifosi della Nocerina, squadra nella quale ha militato la scorsa stagione. Ma il gesto di affetto rivolto ai suoi ex sostenitori ha scatenato la rabbia della curva sud beneventana dalla quale è partito un comunicato-ultimatum: “Il signor Felice Evacuo ENTRO STASERA deve effettuare la RESCISSIONE DEL CONTRATTO senza attendere decisioni altrui; contestualmente alla rescissione è pregato di LASCIARE LA CITTA’ entro lo stesso termine. Non solo. L’eventualità che Felice Evacuo possa presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà considerato un AFFRONTO ALLA CURVA SUD e come tale sarà trattato”. E’ stato lo stesso giocatore a richiedere la rescissione del contratto. Forse un po’ rimpiange gli ex sostenitori, che l’hanno salutato nonostante “l’abbandono”…

Stadio chiuso a San Siro? Dopo la manifestazione di ieri… è possibile

tifosimilanrazzisti-anteprima-tuttacronacaNon è stata sufficiente la chiusura di una parte della Curva Sud per cori di stampo razzista in occasione della partita del Milan contro la Sampdoria. Ieri i tifosi rossoneri sono tornati a farsi sentire con slogan ancori più pesanti all’esterno dello stadio. Cè infatti stata una contestazione contro la decisione di chiudere il secondo anello verde del Meazza e durante la quale sono stati anche appesi striscioni contro il Napoli e i suoi tifosi. Anche il Vesuvio è stato tirato in ballo: stando ai cori degli ultrà rossoneri dovrebbe bruciare tutti gli abitanti della città campana. E ancora: “La chiusura del settore non cancella l’odore. Napoli m…”. All’interno dello stadio, anche lo speaker si è appellato ai tifosi chiedendo fossero evitati cori discriminatori, ma per tutta risposta è stato fischiato. Ora però chi rischia di andarci di mezzo è la società: San Siro potrebbe chiudere per una giornata: tutto è in mano al giudice sportivo e la possibilità non appare certo remota.

Curva Sud chiusa? I tifosi manifestano in segno di protesta!

milan-tifosi-protesta-tuttacronacaIl giudice sportivo ha deciso di chiudere per una giornata il secondo anello blu di San Siro a seguito dei cori razzisti contro i napoletani e i tifosi della Curva Sud, dopo che il ricorso è stato respinto, fanno sentire le loro voci di protesta. Nella notta San Siro è stato tappezzato con 3mila manifesti con stampato il coro anti-Napoli alla base della squalifica e hanno già avvisato che oggi, prima dell’avvio dell’incontro con la Samp, terranno una manifestazione all’ingresso 14 dello stadio. Si legge nel comunicato: “In tanti si chiedono come reagiremo di fronte alla chiusura della nostra amata Curva. Il ritrovo per la Curva Sud è alle 19.00 davanti al cancello 14, porteremo colore, cori e tutta la nostra rabbia davanti allo stadio nel momento in cui più sarà importante farci sentire, quando la gente starà affluendo agli ingressi. Distribuiremo un volantino con un comunicato che riguarderà tutta la tifoseria, perché quello che sta accadendo è assurdo. Chiunque abbia a cuore la Curva Sud, chiunque abbia a cuore il Milan, chiunque pensa che questa decisione sia folle, è invitato ad esserci per far sentire la sua voce: facciamo sentire tutti insieme quanto tutto questo ci faccia schifo! Resteremo davanti ai cancelli fino al fischio d’inizio, dopodiché lasceremo lo stadio nella tristezza e la desolazione ovvia e unica conseguenza di queste decisioni che calpestano ogni diritto. Un’ora e mezza per NOI un’ora e mezza per la NOSTRA LIBERTA’!!! C’erano una volta, megafoni tamburi e colore… C’era un tifo fatto di passione e non di televisione… Quello che ci avete tolto… Quello che ci riprenderemo!!! USURPATORI BAST***I!!!!”

Ricorso respinto al Milan, chiusa per un turno la Curva Sud

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E’ stato respinto il ricorso presentato dal Milan contro la chiusura della Curva Sud. La decisione del Giudice sportivo che aveva sanzionato la curva dopo i cori razzisti verso i tifosi  napoletani viene confermata e durante la sfida contro la Samp non ci potrà essere il supporto dei tifosi milanisti costretti fuori dallo stadio a vedere la partita.

Roma e Inter multate per i cori razzisti

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Roma e Inter pagheranno per i loro tifosi. Condannate per i cori di stampo razzista indirizzati a Mario Balotelli dovranno pagare 50 mila euro di multa e per la curva Sud della Roma c’è anche la squalifica per un turno. L’Inter aveva ricevuto la stessa punizione in occasione del derby quando – con le medesime motivazioni – le fu comminata un’altra super multa da 50 mila euro.

La curva non ci sta… fischia il minuto di silenzio per Andreotti

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Fischi e lanci di petardi durante il minuto di silenzio all’Olimpico, prima di  Roma e Chievo,  dedicato alla memoria di Giulio Andreotti. I romani non hanno apprezzato quell’imposizione per un politico dalle mille ombre e in odor di brutte frequentazioni. Finalmente qualcuno non osanna e protesta… la curva esprime il suo giudizio impietoso anche quando sul maxischermo appare la foto di Andreotti con la maglia della roma in mano… anche se grande tifoso giallorosso Andreotti resta una figura storicamente controversa e la curva romanista non ci sta… i fischi della Curva Sud pian piano coinvolgono tutti i tifosi e l’Olimpico protesta anche contro il Coni che ha imposto il ricordo nelle manifestazioni sportive… la casta deve autoreferenziarsi ovunque e dovunque anche negli eventi sportivi?

 

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