Il bambino che vola a 9 anni da Minneapolis a Las Vegas

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Scoppia la polemica sulla sicurezza degli scali aeroportuali statunitensi dove un bambino di 9 anni è riuscito a imbarcarsi senza biglietto su un volo Delta da Minneapolis-St.Paul diretto a Las Vegas. Solo in volo le hostess si sono insospettite e hanno quindi contattato le autorità. La Delta si è dichiarata disponibile a dare la propria collaborazione con la polizia sul caso che ha scatenato di nuovo paure e ansie per la possibilità di attentati.

«È una storia a lieto fine perché gli assistenti di volo hanno preso le decisioni necessarie e il bambino è tornato sano e salvo a casa. La cosa che preoccupa di più è sapere come il piccolo sia riuscito a superare i controlli», ha affermato il portavoce dello scalo di Minneapolis, Pat Hogan.

Il Milan ci prova ma non ce la fa: esulta lo Juventus Stadium!

juventus-milan-tuttacronacaGiocano sotto la pioggia Juventus e Milan in quello che è il match più atteso della settimana. Conte schiera un 3-5-2 mandando in campo Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Quagliarella. Allegri risponde con un 4-3-1-2 formato da Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; Nocerino, De Jong, Muntari; Montolivo; Matri, Robinho. Prima del fischio d’inizio, come accaduto in tutte le partite di questa settima giornata, le squadre manterranno un minuto di silenzio per ricordare la tragedia di Lampedusa.

juve-milan-tuttacronacaSolo 20 secondi per il primo gol della partita: Muntari, in posizione defilata, riceve palla e di prima insacca di destro alle spalle di Buffon. 0-1!

Il Milan fa possesso di palla per i primi minuti, con i bianconeri che cercano di uscire dall’enpasse del gol subito. Ci prova Quagliarella all’8′ con un tiro in porta, ma la palla va alta sopra la traversa. Per lo juventino la colpa è del terreno. Al minuto successivo è il turno di Asamoah, molto centrale, Abbiati devia in angolo. Giocano a ritmi altissimi entrambe le formazioni. All’11’ arriva un altro tiro in porta degli uomini di Conte: Chiellini molto centrale e Abbiati non ha problemi a controllare la sfera. Al 14′ cartellino giallo per De Jong che ha steso Tevez poco prima che entrasse in area. La punizione è da una buona posizione e al 15′ Pirlo non sbaglia: 1-1!

Al 16′ altro giallo: Constant per fallo su Tevez. Ancora un minuto e Abbiati salva il suo specchio, Tevez da due passi non riesce a mettere dentro: forse era in fuori gioco. Al 23′ prima ammonizione tra le fila juventine: Bonucci per una testata a Robinho che si è poi buttato esagerando. Dopo due minuti Zapata tira in porta, ma Buffon allunga in calcio d’angolo. Altri 10 minuti di gioco e Montolivo tenta un tiro da lontanissimo: il pallone schizza alle stelle. Al 40′ un pasticcio in area bianconera regala un corner al Milan che si risolve in un nulla di fatto. I rossoneri aumentano il ritmo ma non hanno gioco facile contro i difensori avversari. Al 41′ il numero 10 di Conte cade in area rossonera: per l’arbitro è spalla contro spalla, ma Constant ha allargato un po’ il braccio. Altri 2 minuti e il capitano milanista si avvicina pericolosamente alla porta di Buffon, ma è falloso sui difensori avversari. Al primo minuto di recupero Muntari commette fallo su Padoin e l’arbitro assegna un calcio di punizione. L’intervento era da dietro in scivolata, ci poteva stare anche il giallo. Un altro minuto di gioco e Rocchi manda le squadre negli spogliatoi sull’1-1.

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Ripartono determinati i rossoneri all’inizio del secondo tempo. Dopo quattro minuti di gioco Chiellini rimane a terra dopo un duro contatto con Mexes in area di rigore: il rossonero ha colpito con un pugno la spalla dell’avversario, fallo da espulsione che Rocchi non ha visto: è un caso da prova tv.

Entrano in campo i medici della Juventus. Dopo tre minuti di gioco Buffon compie il miracolo: in uscita bassa riesce a deviare in angolo il sinistro di Robinho da due passi. Al 10′, cambio tra le fila di Conte: entra Pogba al posto di Padoin. Un minuto dopo splendida azione di Asamoah che però termina di poco sopra la traversa. Al 18′ ci prova di potenza De Jong, che però non inquadra lo specchio. Al 21′ rischia forte Abbiati che non riesce a trattenre un destro tagliato di Pogba. Il francese poi la mette al centro per Asamoah che però non inquadra la porta. Occasione sprecata per i bianconeri! Ancora un minuto di gioco e secondo cambio per i padroni di casa: entra Giovinco al posto di Quagliarella. Al 24′ i rossoneri sbagliano il disimpegno, Vidal trova Giovinco che mette a sedere Zapata e segna: 2-1!

Allegri cerca di correre ai ripari: entra Niang per Nocerino. Nel frattempo un cartellino giallo ha colpito Mexes per la brutta entrata ai danni di Vidal prima che questi potesse fornire l’assist vincente a Giovinco. Solo 5′ e al giocatore arriva il secondo giallo per aver abbattuto Giovinco sui 20 metri: espulso il francese, Milan in 10. Al 30′ allungano le distanze i bianconeri: punizione a giro di Pirlo che s’infrange sulla traversa, il più rapido è Chiellini che insacca al volo. 3-1!

Al 31′ altro cambio per il Diavolo: Zaccardo rimpiazza il compagno Robinho. Due minuti di gioco e Vidal tira dentro per Tevez: l’Apache è in fuorigioco. A 9 minuti dal termine Pogba serve Vidal in area, il cileno si crea lo spazio per un sinistro a giro ma la sfera vola alta. Al 40′ cambio in entrambi gli schieramenti: entra Llorente al posto di Tevez per i padroni di casa mentre Poli rimpiazza De Jong in un Milan che non riesce a reagire, non fino al 45′: Muntari calcia di sinistro, Bonucci devia: 3-2!

Due minuti di gioco e il marcatore rossonero viene ammonito: fallo da dietro ai danni di Giovinco. Al 4′ di recupero occasione per gli uomini di Allegri: tutti gli uomini in area per un corner: Niang crossa a giro per Zapata che manda alto di testa. Arriva il triplo fischio: i bianconeri si sono distratti sul finale, ma non tanto da permettere al Milan il recupero!

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Nulla di fatto allo Stadio Olimpico: Lazio-Fiorentina termina sullo 0-0

lazio-fiorentina-tuttacronacaPosticipo serale all’Olimpico dove la Lazio ospita i viola, per una sfida fondamentale per entrambe: hanno iniziato con il giusto ritmo ma sono in cerca di conferme. Tutte e due, inoltre, sono reduci dal giovedì di Europa League: i biancocelesti vengono da un sofferto pareggio ottenuto in rimonta contro il Trabzonspor; i viola hanno invece superato il Dnipro. Questa sera Petkovic schiera 4-3-3 con Marchetti, Cavanda, Ciani, Cana, Lulic; Biglia, Onazi, Hernanes; Felipe Anderson, Candreva, Perea. Risponde Montella che manda in campo un 4-3-2-1 composto da Neto, Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual, Ambrosini, Pizarro, Aquilani, Borja Valero, Cuadrado, Rossi.

squadre-tuttacronacaDopo un lungo possesso di palla laziale bisogna attendere il 4′ per un’incursione della Fiorentina, ma la palla si spegne sul fondo. Al 7′ primo brivido del match, con Felipe Anderson che pressa su Neto, che, anche se in difficoltà, rilancia. Al 9′ cerca d’impostare l’azione Pasqual con un cross dalla sinistra per Valero che non riesce a toccare: la sfera finisce la corsa tra le mani di Marchetti. La Lazio pressa ma non riesce a realizzare mentre la Fiorentina sta giocando una pessima partita. Al 30′ primo giallo dell’incontro: Perea entra in ritardo e abbatte Rodriguez. Dopo 3′ altro giallo, a colpire Ambrosini falloso su Cavanda. Al 36′ tornano a farsi preicolosi i biancocelesti, prima con Candreva poi con Biglia il cui tiro finisce altissimo. Fino a questo momento è Perea il più scatenato in campo, ma neanche lui riesce a preoccupare eccessivamente l’estremo difensore viola. Al 41′ giallo per Tomovic che si vendica del precedente tocco con la mano subito in faccia da Hernanes: l’Olimpico fischia. Allo scoccare del 45′ l’arbitro manda negli spogliatoi le due squadre che fin qui non sono state in grado di dare spettacolo. Più pressante la Lazio, le cui azioni sono però troppo confuse per arrivare a conclusione.

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Non ci sono sostituzioni quando le squadre tornano in campo alla ripresa. Dopo due minuti di gioco arriva una bella punizione battuta da Pasqual dal limite: la palla non si abbassa e termina alta sopra la traversa. Dopo 2 minuti tentativo di Perea di testa: alto anche il suo colpo. Al 14′ arriva il primo cambio per i biancocelesti: esce Felipe Anderson entra Floccari. Dopo tre minuti sostituzione anche per i viola: esce Giuseppe Rossi entra Juan Vargas. Bisogna attendere il 22′ per avere il primo brivido dell’incontro: sinistro a incrociare di Floccari, Neto si distende e devia in angolo. Al 28′ altro cambio per Montella: Matos entra al posto di Pizzarro. A 9′ minuti dal termine, occasione per Candreva che si accentra dalla destra e va alla conclusione di potenza: palla di pochissimo a lato. Il risultato è ancora bloccato sullo 0-0 e non ci sono segnali che la situazione possa cambiare. Una partita fin’ora deludente da parte di entrambe le squadre. Al 38′ entrambe le formazioni tentano di mescolare le carte: esce Onazi che cede il posto a González nella Lazio mentre nella Fiorentina Iakovenko sostituisce Cuadraro. Al 41′ nuova occasione per la Lazio, cross dalla sinistra di Hernanes sul primo palo, ma Floccari viene anticipato all’ultimo. Al minuto successivo cambio tra le fila biancocelesti: esce Hernanes entra Ederson. I cinque minuti di recupero concessi non cambiano le sorti della partita: si chiude sullo 0-0! Migliore la Lazio, ma disorganizzata in attacco.

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Acqua alta a Venezia, domani potrebbero essere 105 cm

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Potrebbe essere il primo giorno di acqua alta a Venezia. Per domani 7 ottobre infatti si stima che l’acqua potrebbe arrivare a 105 cm alle 12.25. Il comune di Venezia ha già divulgato il meteo con un codice giallo. Previsti 110 cm anche a Chioggia.

Centauro contro guard rail, perde un braccio

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Ennesimo incidente sulla Statale 195 nel Cagliaritano, dove un motociclista di 43 anni, di Iglesias,  ha perso un braccio dopo che la sua moto è andata contro il guard rail. Immediata la richiesta di soccorsi e l’arrivo del 118. L’uomo è stato portato in ospedale dove le sue condizioni sono state dichiarate gravi.

Grasso e il suo tenore di vita medio!

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Piero Grasso interviene al  festival Internazionale a Ferrara, per l’incontro “La democrazia e il potere”, ma non appena prende la parola fa rumoreggiare il pubblico. Appena qualcuno gli chiede infatti quanto dovrebbe  guadagnare un parlamentare, il presidente del Senato si limita a un laconico “quel tanto che basta per renderlo indipendente”. Ma quale dovrebbe essere la cifra incalzano i giornalisti e Grasso ribatte “tra i 5 mila e i 7 mila euro”. Il pubblico in sala non la prende bene e lui ribatte “ci sono dirigenti d’azienda che percepiscono anche 30mila euro al mese” e poi aggiunge che non è qui per “difendere una categoria” ma solo il riconoscimento del “mio tenore di vita medio” che “mi permette di essere indipendente”.

Quindi meno stipendio e più possibilità di “dipendenza”? E cosa intendiamo con “dipendenza”? I soldi limitano davvero i rischi di “dipendenza” o forse potrebbe essere il potere e l’uso distorto che se ne fa a non rendere indipendenti i politici?

Terremoto sconvolge Città del Messico, magnitudo 5

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Una scossa di terremoto di magnitudo 5 gradi Richter è stata avvertita oggi in tutto il Messico centrale, compresa la capitale. Lo rivela il Servizio sismologico nazionale, che ha fatto scattare l’allarme. Alcuni edifici di Città del Messico sono stati evacuati ma non si registrano danni nè feriti.
Tre elicotteri si sono alzati in volo per ispezionare la metropoli dall’alto in cerca di eventuali crolli.

 

L’Amoroso “muta” a Domenica In

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Un guasto tecnico e Alessandra Amoroso nello studio di Domenica In resta “muta”. Lei canta ma non si sente la voce, Mara Venier fa intervenire i tecnici per ovviare il problema. Ma durante l’intervista alla cantante un’altra svista tecnica ed è proprio l’Amoroso a farla notare. Per un banale errore di regia infatti mentre Mara Venir chiede all’Amoroso di dettagliare la collaborazione avuta con Tiziano Ferro, sullo schermo compare la foto di Gianni Morandi. A quel punto la cantante ride e la Venier afferma:

“Tu ridi? A me viene da piangere” e poi commenta la Venier, ma “in fondo siamo solo alla seconda puntata”.

Paesi fantasmi: la vita che non c’è attorno a Fukushima

fukushima-tuttacronaca“L’energia nucleare – L’energia per un futuro migliore”. E’ quanto recita il cartello sotto cui transita una donna che sta andando a visitare la sua casa. E’ una delle circa 160mila persone che sono state costrette ad abbandonare la propria casa per ordine del Governo. L’evacuazione, che ha colpito i residenti in un raggio di 20 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima, era arrivata dopo lo tsunami del marzo 2011 e la successiva fuga radiattiva. Ancora oggi, due anni e mezzo dopo, agli abitanti è permesso tornare alle loro dimore una volta al mese, una visita per la quale sono necessari dei permessi speciali e che esclude la possibilità di fermarsi per la notte. Il fotografo di Reuters Damir Sagolj si è accodato a uno di questi viaggi e ha realizzato le foto che seguono. Immagini che parlano di paesi abbandonati, case in attesa del ritorno dei proprietari dei quali conservano i ricordi più cari, strade le cui luci servono per illuminare solo l’asfalto. E a tutte quelle persone, che una casa ce l’hanno ma non vi possono fare ritorno, non restano che i centri d’accoglienza per gli evacuati, con le loro fredde case prefabbricate, senza un passato.

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Lo striscione “Napoli Colera” che fa la sua apparizione al San Paolo

napoli_colera-tuttacronacaSono stati gli stessi supporters azzurri a esporre in curva uno striscione con la scritta “Napoli Colera”, chiara provocazione per quanto accaduto nelle ultime partite, con i cori razzisti rivolti proprio a loro. I tifosi partenopei hanno poi anche allusivamente avanzato la proposta: ora chiudeteci la curva. L’iniziativa degli ultras ha suscitato non poche polemiche, nonostante fosse loro intenzione dimostrare solidarietà ai supporters del Milan e dell’Inter che si sono visti squalificare le proprie curve per discriminazione territoriale.

Soccorsi 400 migranti nel Canale di Sicilia, 3 morti

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Nel primo pomeriggio è scattato l’allarme e l’imbarcazione è stata raggiunto dai soccorritori due unità della Guardia costiera e tre navi mercantili che erano in navigazione a 45 miglia a sud di Siracusa. Il barcone aveva a bordo 400 migranti e forse, tre morti.

 Ancora non si sa con certezza nemmeno la nazionalità delle persone a bordo del barcone che, come accaduto nei giorni scorsi e nelle passate settimane, potrebbe essere di paesi mediorientali, in particolare la martoriata Siria. La “rotta” che porta direttamente sulle coste della Sicilia, e perfino della Calabria, è stata infatti battuta in queste settimane proprio da migranti di quelle aree.

Una volta a bordo dei mezzi di soccorso, i migranti saranno trasferiti a Porto Palo di Capo Passero e a Pozzallo, nella parte sud est della Sicilia. Appena ieri a Porto Palo, con due differenti sbarchi, erano giunti 325 migranti.

C’è una jeep in pista! I pompieri irrompono al GP della Corea

Pompieri_GP_Corea_tuttacronacaE’ stata la FIA ad aver richiesto il mezzo dei pompieri che è giunto sulla pista del GP della Corea per spegnere l’incendio sulla vettura di Mark Webber, come ha ammesso la stessa Federazione. Inaspettato è stato il fatto che la jeep sia entrata in pista davanti alle auto in gara. La monoposto di Webber è andata in fiamme dopo essere stata urtata da Sutil nella ripartenza dopo un primo periodo di safety. A quel punto la direzione di gara ha richiesto lo spegnimento del fuoco e il mezzo dei pompieri è piombato in gara prima che sopraggiungesse la safety car. Il GP è stato vinto da Vettel, che ipoteca la vittoria al Mondiale.

Acque gialle e moria dei pesci cresce l’ansia a Pistoia

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L’Arpat, l’azienda regionale per l’ambiente di Pistoia sta monitorando le acque nel torrente Bure in cui si è verificata un’anomalia di colorazione (giallognola o rossiccia) e una moria di pesci. In particolare il tratto sotto osservazione è quello da Ponte alla Trave giunge alla confluenza del Bure con il Calice, nei comuni di Agliana e Montale.  L’Arpat ha accertato che l’inquinamento proviene dall’Agnaccino, un corso d’acqua affluente del Bure, che purtroppo è difficilmente ispezionabile sia per la folta vegetazione sia perché intubato per lunghi tratti. Bisogna quindi attendere il prosieguo delle indagini per capire a cosa sia imputabile la strana colorazione e la moria… nel frattempo nella zona cresce l’ansia per sapere cosa sia stato sversato nelle acque.

Vanessa Ferrari vola al corpo libero: medaglia d’argento ai Mondiali

vanessa-ferrari-tuttacronacaAlla sbarra aveva sfiorato il bronzo ma, dopo il ricorso dell’americana Simone Biles, Vanessa Ferrari è slittata al quarto posto. Persa la medaglia per un soffio, oggi la 22enne di Orzinuovi e membro della Nazionale di ginnastica è riuscita ad aggiudicarsi uno splendido argento al corpo libero ai Mondiali di ginnastica che si stanno tenendo ad Anversa in Belgio. Alla trave, quinta Carlotta Ferlito che paga un paio di sbilanciamenti sul montone e sulla serie di salti. La Ferrari ha in seguito dichiarato: “Dedico la medaglia alle vittime del naufragio di Lampedusa”.

Lampedusa e la storia della 15enne incinta

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Sono salpate per andare a recuperare i naufraghi, in una tragedia seguita da tutto il mondo, ma le vedette 322 e 304 non avevano a bordo la strumentazione necessaria per il pronto soccorso, neppure per quella ragazzina di 15 anni tirata su dalle acque, magrissima in preda a crisi di nausea che non riusciva più a reggersi in piedi. Una profuga siriana che era insieme ad altre tre persone di cui uno ferito da arma da fuoco. Il capitano si è reso immediatamente conto della situazione critica e ha chiamato il Cirm,  il Centro internazionale radio medico, la fondazione che da quasi ottant’anni, h24, presta soccorso medico gratuito a tutte le navi, le imbarcazioni, i natanti del mondo.

«Abbiamo prestato soccorso come sempre facciamo, nonostante le difficoltà rappresentate dalla quasi totale mancanza di presidi medici o farmaci a bordo delle motovedette che stavano cercando di salvare i migranti di Lampedusa», così spiegano i medici del Cirm che aggiungono  «Il naufrago a bordo della Cp 304 soffriva di difficoltà respiratorie che si sarebbero risolvere in fretta grazie alla somministrazione di ossigeno che, purtroppo, non era disponibile sull’imbarcazione.»

Sempre i medici del Cirm spiegano: «Stavano davvero male. E quindi l’allarme era alto sia a bordo, che presso la nostra centrale operativa. Poi grazie all’esperienza maturata sul campo, ce la siamo cavata tutti. Un po’ di acqua e zucchero per il primo dei 3 superstiti del disastro, una fasciatura per il secondo e un semplice cucchiaio di acqua e sale per la ragazza disidratata hanno consentito agli sventurati di proseguire il viaggio verso la terra ferma in maniera migliore. Gli episodi – continuano dal Centro Internazionale Radio Medico che ha sede a Roma – pongono l’accento sulla necessità, stante la frequenza di operazioni in favore di profughi e naufraghi, di dotare i mezzi di soccorso di adeguate scorte di medicinali e di addestrare il personale a fare fronte ad emergenze mediche, magari sotto la guida del Cirm, da sempre custode della salute dei naviganti».

Così anche la 15enne probabilmente incinta è riuscita ad arrivare a riva grazie all’intervento dei “medici del mare”.

«Alcuni cittadini stranieri alle prese con queste traversate terribili e dolorose ci conoscono. Hanno il nostro numero e, se necessario, lo usano. Noi, pur essendo poco conosciuti dal grande pubblico e tanto scarsamente supportati da chi dovrebbe, continuiamo ad essere una eccellenza italiana e uno dei Centri di soccorso in mare più noti al mondo. Si potrebbe fare tanto di più», concludono dal Cirm.

La malasanità… costa una gamba! Amputano l’arto sbagliato a un paziente

malasanità-amputazione-tuttacronacaAveva una gamba diabetica che doveva essere amputata ma, dopo l’intervento, la terribile scoperto: i medici hanno operato sulla gamba sana. Il grave errore che è costato a un meccanico di 54 anni è stato fatto in Brasile, all’ospedale universitario Pedro Ernesto di Rio de Janeiro. Ora i femiliari del paziente hanno deciso di rivolgersi alla magistratura mentre dall’ospedale si difendono: sostengono infatti di aver chiesto l’autorizzazione per amputare entrambi gli arti.

Arriva a Roma il super-portiere… ma è un robot!

robokeeper-para-un-rigore-tuttacronacaLa fiera dell’Innovazione, Maker Faire, al Palazzo dei Congressi di Roma il 5 e il 6 ottobre, ha aperto le porte alle scuole e per l’occasione gli studenti hanno potuto sfidare un portiere pressochè imbattibile: un robot. Il portiere pararigori aveva già messo in difficoltà Vincent Candela, che era riuscito ad andare in rete all’11 tiro. Meglio di loro l’ex Lazio Giuseppe Pancaro, che è riuscito a batterlo all’ottavo tentativo. “Non mi aspettavo un robottino pararigori così bravo – dice Pancaro – per fare gol bisogna mettere la palla in un piccolissimo spazio e non è semplice. Ad un certo punto pensavo anche di non riuscire a segnare. Solitamente nei rigori ad essere avvantaggiato è chi calcia il pallone; invece in questo caso, non essendo vittima delle finte ma andando direttamente a coprire la palla, questo robot è più forte di un portiere”.   Lo stesso “portiere” aveva parato anche Leo Messi, a segno al terzo tentativo: “Funziona con due telecamere – dice Stefano Silvera, ingegnere e fondatore di Arneis – poste sopra la porta, che vedono il pallone, di colore arancione, seguendo la sua traiettoria e muovendo di conseguenza il portiere. Quindi è impossibile fare finte. In tanti hanno provato a batterlo, da Luca Toni a Daniele Massaro, a Mauro Tassotti e alcuni hanno tirato rigori per un’ora e mezza. Il migliore è stato senza dubbio un bambino di 4 anni: lo abbiamo fatto avvicinare, dandogli un piccolo aiutino e poi ha messo la palla in rete”.

Attenzione al salame alla salmonella

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Il salame del Salumificio Val d’Ongina di Monticelli, in provincia di Piacenza, può essere contaminato da salmonella e per questo motivo il produttore ha ritirato da tutti i punti vendita gli insaccati ancora esposti sugli scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero aver esposto un cartello per avvisare i clienti dopo che ieri dal Servizio Ausl di Piacenza è stato diffuso il comunicato che tutti i lotti in commercio possono essere stati colpiti. La Ausl inoltre ha riscontrato la stessa contaminazione anche in lotti confezionati a maggio, giugno e luglio.

 

Dal cimitero all’ospedale: anziana aggredita mentre prega sulla tomba della figlia

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Antonia Milani, 79 anni, di Padova, da circa 30 anni va al cimitero tutte le mattine a dire una preghiera sulla tomba della figlia prima di iniziare la giornata.

«…Che sorprese riserva la vita, chi poteva immaginare un colpo del genere…». afferma l’anziana stesa su una barella all’ospedale con la testa fasciata:  «Stavo dicendo una preghiera sulla tomba di mia figlia quando ho sentito una bastonata in testa, ma non so dire se davvero fosse un bastone o cos’altro. Sta di fatto che ho sentito un colpo pazzesco – racconta, Antonia – e mi sono ritrovata a terra. Mi hanno aiutata la fioraria del cimitero e Gianni, il proprietario delle pompe funebri che proprio in quel momento stava entrando in camposanto per un funerale. Sono stati loro a chiamare i soccorsi». Antonia Milani ha un sospetto. «Ho visto in faccia due giovani entrare in cimitero, ma non so dire se sono stati loro perché sono stata assalita alle spalle, quindi quei due per aggredirmi avrebbero dovuto fare il giro da dietro. Tutt’intorno non c’era nessun altro: non so se sono stata una vittima predestinata o casuale».

A volte anche le bufale aiutano a far riflettere…

Facebook-bufala-tuttacronacaSta girando in rete la notizia di un 26enne francese, Antoine Garrot, giovane infermiere di Rennes, che ha deciso di fare un esperimento: essere sincero in Facebook per 24 ore. In quest’arco di tempo avrebbe commentato tutti i post che apparivano sulla sua bacheca dicendo esattamente quello che gli passava per la testa. Bando alla diplomazia quindi e alle gentilezze di rito. La “notizia” è stata fatta girare con tanto d’immagine che ne attestasse la veridicità. Una foto con i cognomi cancellati e le foto oscurate. A quanto si legge, quello che è accaduto in seguito è anche stato “largamente ritrasmesso dalla stampa locale”. Solo che leggendo qualche commento sui blog francesi che hanno riportato la notizia, il sospetto che sia tutta una montatura ad arte viene. Anche perchè di Antoine Garrot sul social blu se ne trovano, ma nessuno si è visto dimezzare le amicizie dopo un’intera giornata di “sincerità”. Quello che fa riflettere è che la foto riproposta più che a “commenti sinceri” fa pensare a offese gratuite (difficile tenersi gli add in questo modo), e nonostante questo fa riflettere. Quanti di noi sui social, ma anche nella quotidianità, riesce ad essere completamente sincero nell’arco di 24 ore? Quanto diciamo agli altri? Quanto ci facciamo conoscere? A partire dai personaggi pubblici che calibrano e studiano ogni parola e foto pubblicata, fino al ragazzino che cerca quanta più approvazione per ricevere “like” e sentirsi accettato dagli altri. E quanto siamo anche sinceri con noi stessi, riconoscendo quali idee e convinzioni ci appartengono e quali invece abbiamo mutuato da altri, magari per quel senso di protezione che ci dona il “sentirci uguali agli altri”?

Paura per la presidente argentina Kirchner, ha un ematoma al cervello

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Ore di paura e apprensione per la residente dell’Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, a cui è stato riscontrato un ematoma al cervello provocato da un trauma cranico. Il problema di salute, che obbliga la Kirchner a un mese di assoluto riposo, avviene in un momento particolarmente importante per la storia politica argentina che è nel pieno della campagna elettorale per le cruciali elezioni legislative del 27 ottobre, che porteranno al rinnovo di metà della Camera e un terzo del Senato. A dover prendere il posto della Kirchner sarà il suo vice , Amado Boudou, la cui popolarità è in calo per un presunto scandalo di corruzione. L’annuncio ufficiale del portavoce del governo, Alfredo Scoccimarro, è giunto alle 22.00 di ieri sera (ora locale), dopo ore d’incertezza. A quanto è stato reso noto, la presidente è stata sottoposta ad esami in seguito a forti cefalee e le è stato riscontrato un ematoma subdurale cronico, ovvero un accumulo di sangue fra il cervello e la calotta cranica. L’ematoma, ha spiegato il portavoce è la conseguenza di un trauma alla testa provocato da una caduta il 12 agosto.

Lettera a Marino: gli abusivi impediscono di posteggiare davanti l’ospedale

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La storia è raccontata da Leggo e da Il Messaggero. Entrambi i quotidiani riportano la lettera di Silvana C. un’anziana di 72 anni che doveva accompagnare al policlinico Umberto I l’amica di 91 anni. Fuori dall’ospedale, secondo quanto afferma la 72enne, le è stato negato dagli ambulanti anche solo di appoggiare un attimo l’auto per poter accompagnare all’interno della struttura ospedaliera l’amica che da tempo attendeva una visita. Leggo e Il Messaggero hanno pubblicato la lettera che la signora Silvana ha inviato, a  mezzo stampa, al sindaco di Roma:

Il giorno 4 ottobre alle 10.30 stavo accompagnando una anziana di 91 anni al policlinico Umberto I per una visita che attendeva da sei mesi. Io, 72 anni, mi sono trovata a girare un’ora e mezza per un parcheggio vicino all’ospedale.

Fuori dall’ospedale decine e decine di ambulanti e immigrati con i teloni e le borse per terra occupavano tutto un marciapiede, i camioncini pieni di merce invadevano tre posti ciascuno parcheggiati non a spina di pesce ma per lungo. Appena avvistato finalmente un posto libero vado per fare manovra quando un uomo mi dice “questo
posto ci serve per lavorare” e quando ho chiesto di pazientare giusto il tempo di far scendere la mia anziana amica per accompagnarla in sala d’attesa mi sono sentita rispondere “vai da un’altra parte qui’ ci siamo noi, forza cammina!”. Caro Sindaco, proprio lei che e’ medico e consapevole del diritto alla salute, ha intenzione di tollerare le vessazioni verso gli anziani da parte di venditori abusivi fuori da un ospedale pubblico?

Il video del calamaro gigante arenatosi in Spagna

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E’ lungo circa 9 metri e supera i 180 kg il calamaro che hanno ritrovato sulla spiaggia La Arena, nella Cantabria spagnola. L’esemplare dovrebbe appartenere alla famiglia degli Architeuthis dux, detti anche “calamari giganti dell’Atlantico”. Il suo occhio misura quasi 40 cm di diametro ed è simile a quello avvistato lo scorso gennaio in Giappone quando, per la prima volta, una telecamera era riuscita a filmarlo fino a novecento metri di profondità nelle acque del Pacifico. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo “El Diario Montanes”, il calamaro gigante è stato successivamente trasportato al Maritime Museum of Cantabria.

Campionato alla settima sfida: tutti i gol della domenica

7a-campionato-tuttacronacaIniziano con 1 minuto di silenzio le partite della settima giornata di campionato, in segno di rispetto per la tragedia di Lampedusa. L’anticipo di oggi ha visto il Parma piegare il Chievo per tre reti a una mentre questa sera si sfideranno Lazio-Fiorentina ed è molto attesa la sfida Juve-Milan.

bolognaBologna-Verona: inizia con 20 minuti di ritardo a causa degli scontri tra tifosi il match che non si disputava in serie A da 11 anni. I rossoblù sono reduci dalla sconfitta contro l’inarrestabile Roma, mentre i veronesi si sono dimostrati la squadra rivelazione di questo campionato. Nel primo tempo i bolognesi fanno più gioco ma sono i veronesi a portarsi in vantaggio al 22′ con un’azione sviluppata sulla destra, il pallone arriva sul sinistro di Cacciatore appena dentro l’area: tiro in diagonale che batte Curci: 0-1! Sette minuti dopo raddoppio per l’Hellas con Iturbe che parte da metà campo, supera tre uomini e tira un bellissimo sinistro dal limite. La palla s’infila alle spalle di Curci. 0-2! Termina su questo risultato il primo tempo al Dall’Ara, con il Bologna che ha giocato meglio fino al gol di Cacciatore che ha gelato il poco pubblico presente allo stadio e di fatto ha stordito la banda di Pioli. Dopo di che, il match è stato gestito dai veneti. Al 6′ della ripresa Moscardelli viene steso in area da Gonzalez: Valeri concede il rigore che Damianti realizza dal dischetto: 1-2!  Il Bologna ricomincia a crederci ma il Verona smorza le speranze: al 12′ Iturbe esalta con una serpentina, scambia benissimo con Gomez e serve un pallone a Toni che deve solo appoggiare a porta vuota. 1-3! Gli ultimi minuti scorrono con entrambe le squadre in attesa del triplo fischio. Ci pensa però Jorginho a regalare un ultimo brivido: servito da Romulo in contropiede batte Curci! Il Bologna infilzato in casa: 1-4!

cataniaCatania-Genoa: era la stagione 1983-1984 quando il Genoa vinse l’ultima volta in casa dei rossazzurri. Per quel che riguarda i liguri, conclusa l’esperienza Liverani, riabbracciano il loro ex condottiero Gasperini. Il Catania si è risollevato con il 2-0 inflitto al Chievo. Nei primi 45′ il Genoa convince e rende difficile il gioco per il Catania, più volte costretto a difendere la propria metà campo. L’intervallo trova le squadre ancora sullo 0-0. La situazione si blocca al 15′ della ripresa quando il Catania approfitta del primo vero errore difensivo del Genoa: Barrientos s’invola verso la porta e di destro fulmina Perin. 1-0! Al 42′ il Catania si beffa da solo: da un cross di Stoian Legrottaglie, nel tentativo di anticipare Gilardino, mette dentro di testa nella propria porta. Nel Massimino cala il gelo! La partita termina in pareggio a causa dell’autogol a partita quasi terminata!

napoli-livornoNapoli-Livorno: gli uomini di Benitez si sono lasciati alle spalle la delusione in Champios e ora non possono fallire l’incontro con un Livorno che gioca un buon calcio e potrebbe riservare sorprese. Già al 3′ gli azzurri passano in vantaggio: Mertens fugge in mezzo al campo, avanza e serve sulla sinistra Pandev che si presenta tutto solo davanti a Bardi: diagonale mancino debole ma preciso che batte Bardi siglando: 1-0!

Al 26′ arriva il raddoppio del Napoli: Inler tira dalla distanza, la conclusione è abbastanza centrale ma Bardi si lascia superare in maniera abbastanza imbarazzante. 2-0!

Il primo tempo termina con il Napoli in vantaggio dopo aver messo in campo un maggiore spessore tecnico e dimostrando di essere in grado di rialzarsi in fretta dopo la brutta caduta contro l’Arsenal. Al 9′ della ripresa Callejon riceve un filtrante da Pandev, l’attaccante spagnolo controlla bene e calcia in maniera debole ma precisa: palla alla sinistra di Bardi: 3-0!

Al 38′ angolo per il Livorno, riparte il Napoli con Insigne che porta palla, scambia con Mertens e conclude col mancino. ci arriva Bardi ma Hamsik arriva sulla ribattuta e va a segno a porta sguarnita: 4-0!

Inafferrabile il Napoli per il Livorno: gli uomini di Benitez sono tornati a mostrare un grande gioco.

sampdoriaSampdoria-Torino: al Ferraris arrivano due squadre che non possono fallire dopo aver piegato la testa contro le grandi. Contro il Milan i blucerchiati hanno deluso mentre i granata, pur sconfitti per un gol in fuorigioco, non hanno brillato in fase offensiva. La Samp ha assoluto bisogno di punti: al momento è all’ultimo posto appaiata al Sassuolo. La Samp passa in vantaggio al 41′ con Sansone che si dimostra micidiale in contropiede: il numero 12 fa partire dal limite un sinistro basso indirizzato all’angolino destro della porta di Padelli che non ci arriva. 1-0! Al 3′ di recupero decisione dell’arbitro che farà discutere: Pozzi segna mandando in reta la respinta di Padelli sulla punizione di Palombo, Gervasoni annulla sostenendo che il gioco era finito dopo la respinta del portiere. La Samp torna comunque negli spogliatoi in vantaggio. Pareggia il Toro al 21′ della ripresa: corner battuto da Cerci, deviazione di Obiang sulla quale arriva Immobile che di destro mette in rete. 1-1! Al 30′ D’Ambrosio supera mezza Samp. Conclude la sua corsa sulla sinistra quando Palombo lo stende in area. Cerci realiza il rigore che porta il Toro in vantaggio: 1-2! Al 2′ di recupero Gervasoni fischia il rigore per un fallo di Glik su Eder che farà discutere. Eder realizza: la partita chiude 2-2!

udineseUdinese-Cagliari: allo stadio Friuli i padroni di casa sono chiamati a reagire per cercare di riavvicinarsi alle zone medio-alte della classifica, con Guidolin che deve cancellare dalla memoria i recenti fischi ricevuti in casa. Da parte loro i sardi arrivano da un 1-1 contro l’Inter che ha confermato il buon lavoro di Lopez. Nonostante nella prima frazione di gioco siano i cagliaritani a giocare maggiormente in fase offensiva, è l’Udinese a rompere gli indugi al 33′: Di Natale batte una punizione, Danilo è prontissimo in mezzo all’area a raccogliere il rimpallo e va in rete di destro da distanza ravvicinata: 1-0! I primi 45′ non hanno visto creare molte occasioni da gol, con squadre che non brillano e non sono riuscite a creare azioni pericolose. I bianconeri sono comunque in vantaggio ma devono essere attenti a giostrarselo. All’8′ della ripresa Di Natale mette in rete direttamente su punizione con un destro a giro a battere Agazzi: 2-0! Non ci sono altre emozioni fino al termine dell’incontro. La partita è stata brutta, ma ha portato 3 punti importantissimi per la squadra di Guidolin.

Sagra della polpetta per restaurare la Chiesa

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A Frattaminore, nel Napoletano, quest’anno una parte dei proventi della «Sagra della polpetta» in onore di San Simeone profeta, patrono della città andranno per restaurare la parrocchia. Tutto è pronto per martedì 8 ottobre quando, dopo la celebrazione eucaristica officiata dal parroco, verranno poste all’esterno del sagrato gli stand per degustare le storiche polpette. Una tradizione che si rinnova da altre trent’anni, il cui impasto condito con carne macinata di prima scelta, uova, pane, sale, pepe e alcune anche con formaggio, prezzemolo e canditi, impanate con pane grattugiato è tipica della zona e inimitabile.

Tra una polpetta e l’altra si può fare una visita alla chiesa parrocchiale di san Simeone profeta, costruita alla fine del XV secolo, che conserva numerose testimonianze artistiche del secolo XVII, tra cui una tela attribuita alla scuola Massimo Stanzione, un affresco pare del tempo delle crociate, ritrovato in seguito a lavori di restauro effettuati sul lato destra della chiesa e raffigurante Papa Gregorio VII, il primo libro battesimale che risale al 5 agosto 1599.

Tisana allucinogena, gravissimi tre giovani!

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Si sono preparati una tisana con erbe allucinogene… ma purtroppo l’effetto non è stato quello sperato. Tre giovani di  Pianzano di Godega (Treviso), di 23, 20 e 19 anni, durante una festa in una casa privata hanno bevuto la tisana che si erano preparati e sono rimasti gravemente intossicati. I loro amici preoccupati hanno chiamato il 118, sulla vicenda indagano le forze dell’ordine.

 

Alfano bacchetta Letta ed Epifani e il circo ricomincia?

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Alfano bacchetta Letta ed Epifani: “Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro movimento politico! E questo vale anche per il presidente del Consiglio e per il segretario del Partito Democratico”. E’ ricominciato il circo di attacchi incrociati? Quanto è durata la tregua “democristiana”? Il segretario del Pdl afferma “Stiamo lavorando, ciascuno secondo il proprio modo, per l’unità del partito e quello è per tutti noi l’obiettivo strategico”.

Arrivano le “loving zone” in Abruzzo

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La prostituzione dilaga e non conosce crisi in Abruzzo così il sindaco  di Montesilvano Attilio di Mattia prova a prender spunto dal  «Box del sesso» di Zurigo e apre un «Love parking»: «Un parcheggio dove consumare il rapporto sessuale in sicurezza: molti penseranno che sia un incitamento al fenomeno ma non lo è. E’ solo un ulteriore tentativo di puntare sullo zoning per autoregolamentare la situazione», ha detto il primo cittadino. 

Il sindaco poi ha precisato «Me lo chiedono a gran voce le mamme, che non vogliono uscire con i loro bambini e mostrare loro questo degrado: cosa devo fare? Abbiamo provato a multare i clienti ma il fenomeno non è diminuito».

Le circostanze sono simili anche a Controguerra dove l’ex sindaco Mauro Scarpantonio ha iniziato puntando sullo zoning, intensificando i controlli in alcune aree e lasciandone scoperte altre meno vicine al centro abitato, dove indurre il fenomeno a spostarsi: «Ho dovuto smettere perché sono stato convocato dal prefetto di Teramo che mi ha avvisato che potevo essere perseguito per favoreggiamento». L’amministrazione ha allora lanciato delle convenzioni partecipate con cittadini e aziende per concedere loro di chiudere come strade private delle vie pubbliche in corrispondenza delle loro abitazioni o fabbriche. Poi nel 2007 l’amministrazione ha emesso un’ordinanza comunale grazie alla quale è possibile sanzionare chi pratica contrattazione per prestazioni sessuali: «Le circa 80 multe del valore di 500 euro date ogni anno hanno contribuito a migliorare la situazione». E a spostare le prostitute negli appartamenti, come accade anche a San Salvo: «Nel nostro Paese il fenomeno è diverso – racconta il sindaco Tiziana Magnacca – perché si concentra nelle case vacanza sul lungomare che d’inverno vengono affittate a ragazze che chiedono compenso in cambio di prestazioni sessuali. Non ci va bene: dobbiamo tutelare la popolazione e anche le ragazze dallo sfruttamento». L’amministrazione comunale si sta rivolgendo alle forze dell’ordine per condurre indagini su eventuali organizzazioni criminali che le gestiscono: «La prostituzione non è reato perseguibile, lo sfruttamento della stessa sì, ma non è facile liberarsene». Insomma, una piaga che si può spostare, confinare in alcune aree ma non debellare. Per questo il fine ultimo delle amministrazioni dei paesi colpiti è uno solo: abrogare alcuni comma o invalidare e riscrivere da zero la legge Merlin per dare una regolamentazione seria alla prostituzione.

Scontri tra Verona e Bologna, tre feriti tra i tifosi del Verona

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Domenica di sangue sulla tangenziale di Bologna dove la tifoseria di casa avrebbe atteso il pullman dell’Hellas Verona insieme ai pullman della tifoseria ospite scortato dalla polizia e dai carabinieri, qui si sarebbero verificati gli scontri nei quali tre tifosi dell’Hellas Verona sarebbe rimasti feriti. Uno di loro ha ricevuto una coltellata in un braccio, un altro una bottigliata in testa. Contusi ci sarebbero anche tra i tifosi del Bologna. Gli episodi sono avvenuti nella zona fra via Andrea Costa e via della Barca, a circa 550  metri dallo stadio. La polizia ha caricato la tifoseria rossoblù per impedire che entrasse in contatto con quella veronese e che gli scontri potessero essere ancora più violenti. La partita fra Bologna e Verona comincerà con venti minuti di ritardo. La decisione è stata presa perché il pullman del Verona è arrivato in ritardo allo stadio Dall’Ara

Il big match visto dalla Cremaschi: altro sexy pronostico

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Laura Cremaschi, dopo la Roma arriva il big match e la regina dei pronostici sexy su Twitter e Facebook, ha voluto fare la sua previsione. Secondo la showgirl la Juventus vincerà per 2-1 e terrà in questo modo il passo della Roma capolista.

 

Bobby Solo in ospedale, ma sta bene

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Il cantante si trovava a Città di Castello per ritirare in uno dei paesi dell’Alto Tevere umbro un premio, quando nella notte tra il 5 e il 6 ottobre ha accusato un forte dolore al torace. E’ stato lo stesso artista a recarsi presso l’ospedale locale e a chiedere di essere visitato. E’ stato sottoposto ad accertamenti che hanno dato esito negativo. Per precauzione il personale medico ha comunque deciso per il ricovero.

Gangemi, giornalista 79enne arrestato a Reggio Calabria

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Francesco Gangemi, giornalista 79enne e direttore responsabile del mensile ”Dibattito News” di Reggio Calabria è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica di Catania. Secondo la stampa locale il giornalista deve scontare due anni di carcere per una serie di condanne per falsa testimonianza e diffamazione diventate definitive.

Ecco il racconto della vicenda raccontato attraverso la lettera del figlio Maurizio pubblicata Il Reggino.IT:

Stamane, due uomini ed una donna della Polizia di Stato di Reggio di Calabria (garbatissimi ed al contempo sconcertati per il dover adempiere a simile ordine ricevuto), proprio nel giorno della visita in Città del loro Capo dr. Alessandro Pansa, dando esecuzione ad un “Provvedimento di esecuzione di pene concorrenti con contestuale ordine di esecuzione per la carcerazione” (artt. 663 segg. C.P.P.) (in basso) emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania ed a firma del Sostituto Procuratore Generale Elvira Tafuri, hanno dapprima accompagnato in Questura e, poi, alla Casa Circondariale “San Pietro”, il pericolosissimo giornalista reggino Francesco Gangemi. Colpevole di cosa? Associazione a delinquere, truffa, estorsione, omicidio colposo o premeditato? Rapina, stupro, molestie e maltrattamenti? Rapina, corruzione, abuso d’ufficio o traffico di rifiuti radioattivi? Nulla di tutto questo, ovviamente. La pericolosità sociale del Gangemi, che impone al Tribunale di emettere tale provvedimento e che lo relega il reo in una cella delle patrie galere è dovuta all’aver commesso nientepopodimeno che il reato di… diffamazione a mezzo stampa (art. 595 C.P.). Minchia, signor Tenente (come cantava Giorgio Faletti)! In sostanza non un reato “veniale” come potrebbe essere l’omicidio colposo (magari commesso guidando sotto l’effetto di alcol e/o droga per il quale al reo sono concessi gli arresti domiciliari) o l’abuso d’ufficio (magari commesso in ambienti istituzionali per il quale al reo è comunque garantita la libertà fino a dopo il terzo grado di giudizio e, fors’anche, dopo). No, il reato gravissimo di cui si è macchiato il Gangemi è addirittura “diffamazione a mezzo stampa” durante la propria direzione de “Il Dibattito”. Oddio, in verità ne ha commesso anche un altro di reato (quello specificato al punto 1) del provvedimento: quello di cui all’art. 372 C.P. (“falsa testimonianza”).
A proposito di quest’ultimo, sapete perché è stato condannato? Perché non ha rivelato, dinnanzi al Giudice, le proprie fonti. Gli ultraquarantenni come me ricorderanno certamente il cosiddetto “scandalo delle fioriere” o “tangentopoli reggina” che investì la Città della Fata Morgana nel 1992. In quell’epoca, l’intera Giunta Licandro venne arrestata (tranne il Licandro che si pentì e collaborò finendo anche tra la letteratura con il libro a 4 mani “La città dolente”) per aver preso tangenti da una ditta per la fornitura di fioriere del valore di 90 milioni di vecchie lire. Mio padre, all’epoca Consigliere comunale, se non ricordo male ancor prima che scattassero le manette alla Giunta, in aula a Palazzo San Giorgio, si alzò dallo scranno ed affermò che in qualche stanza le valigette entrano piene (di soldi) e ne uscivano vuote. Al processo che ne seguì, interrogato dal Giudice, si rifiutò categoricamente di rivelare chi ed in che circostanza gli diede la notizia. Reato gravissimo, quello commesso da mio padre. Vero? Adesso so che vi stupirò scrivendo, consapevolmente, che le sentenze si rispettano! Si discutono e si commentano, certo, ma si rispettano. Chiunque ne sia il soggetto destinatario, anche mio padre!
Detto questo, con la convinzione di chi ha avuto in eredità dal padre proprio rettitudine, onestà e, soprattutto, dignità, a me non resta che discuterne un po’. Posso, per esempio, dire che per reati molto più gravi si rimane liberi (magari di reiterarli); posso, per esempio, dire che mio padre ha da poco compiuto 79 anni; posso, per esempio, elencare tante di quelle patologie gravi che affliggono mio padre da riempire cartelle cliniche di quasi tutte le specializzazioni mediche esistenti; posso, per esempio, dire che mio padre è stato riconosciuto invalido civile al 100% (senza diritto di accompagnatore e, quindi, senza indennizzo economico – diciamo l’opposto di qualche onorevole, ecco!); posso, per esempio, dire che ho difficoltà a credere che il regime carcerario sia compatibile con tutto quello di cui soffre e con tutte quelle medicine che io e mia madre gli abbiamo scrupolosamente preparato non dimenticando di appuntarli dosi ed orari.
E’ una vicenda grottesca quella che vede protagonista mio padre. E’ così tanto grottesca che solo in Italia poteva verificarsi. In nessun altro Paese civile, un giornalista che ha nel DNA la sete di Giustizia che ognuno di noi dovrebbe avere è, da oggi, recluso in un carcere! Che sia chiaro a tutti (a scanso di equivoci e qualora non lo si fosse colto): oggi, più di ieri, sono fiero ed orgoglioso di MIO PADRE!!!

Maltempo: l’Italia danza con pioggia e freddo

maltempo-italia-tuttacronacaLa perturbazione numero 1 di ottobre, che ha provocato disagi lungo lo Stivale in questi ultimi giorni, avrà la fase più acuta fino a stesera, con le piogge intense in movimento verso le coste adriatiche e il sud. Fino a metà della settimana prossima un vortice di bassa pressione a ridosso dell’Italia porterà tempo variabile: ci saranno alcune schiarite ma non mancheranno nubi e rovesci. A Roma la Protezione civile ha messo in campo 800 persone per allerta meteo. Stando a ilmeteo.it, il ciclone Penelope continuerà la sua azione fino a martedì, portando piogge intense in attenuazione a partire dal giorno successivo. Le violente piogge hanno già causato svariati danni: rami pericolanti e black out nel Pisano, qualche allagamento soprattutto su litorale romano, in Campania, nel livornese e nel nuorese, dove sono stati numeriosi gli interventi dei vigili del fuoco e si hanno avuto rallentamenti di treni. Le temperature, secondo 3BMeteo.com, subiranno un calo ovunque e al Nord le massime saranno comprese fra 14 e 18 gradi. Domani e’ previsto cielo nuvoloso con piogge quasi dappertutto, con la perturbazione che poi cambiera’ rotta: dopo qualche rovescio in Umbria, Toscana e alto Lazio si spostera’ nelle regioni del Sud e in Sicilia dove ci potranno essere deboli piogge, e sulle coste di Romagna, e Marche, dove i rovesci saranno invece intensi. Secondo il Centro Epson Meteo qualche schiarita ci sara’ soltanto in Sardegna, mentre sono previste piogge anche su Piemonte e deboli piovaschi sparsi nel resto del Nord. Le temperature subiranno un ulteriore calo al Sud e i venti spireranno anche tesi. Giovedi’ ilmeteo.it si attende ”un nuovo colpo di scena: una fredda perturbazione dal nord Europa che potrebbe portare la prima neve sotto i mille metri sulle Alpi orientali”.

Il big match Juventus Milan, tra attese e conferme!

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Può essere davvero il giorno in cui si decidano le sorti delle due squadre e di Allegri. Una partita che non è un big match solo per i protagonisti che affolleranno il campo, ma è un simbolo delle difficoltà che, ognuno a suo modo, stanno affrontando i due team.

Dalla squalifica di Balotelli per il Milan al momento non esaltante di Allegri che in conferenza stampa ha dichiarato

«Sarà una partita difficile, da giocare con testa e cuore», dice Allegri, sicuro che un risultato negativo non impedirebbe al suo Milan, di puntare in alto in campionato. «I sogni non vanno riposti – ha detto l”allenatore rossonero -. Ho fiducia, faremo una grande partita. L’anno scorso eravamo molto più indietro rispetto a ora. Sarà un campionato più equilibrato perché chi lotta per i primi tre posti si è rinforzato».

Più rilassata l’atmosfera in casa Juve dove Antonio Conte serra le fila, difende la sua squadra, anche perché confortato dai risultati, «dal nemico che si nasconde dappertutto», e respinge le critiche. «Io preoccupato? Ci sono stati degli errori individuali, bisogna cercare di farne meno possibile – rileva il tecnico della Juventus -, con i ragazzi ormai ci conosciamo, non c”è bisogno di toccare corde particolari».

JUVENTUS-MILAN ore 20.45 PROBABILI FORMAZIONI

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Quagliarella
A disp: Storari, Rubinho, Ogbonna, Motta, De Ceglie, Peluso, Isla, Pogba, Llorente, Giovinco. All.: Conte
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Caceres, Pepe, Vucinic, Lichtsteiner

Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; Poli, De Jong, Muntari; Montolivo; Robinho, Matri

A disp.: Amelia, Gabriel, Emanuelson, Zaccardo, Nocerino, Saponara, Niang. All.: Allegri

Squalificati: Balotelli (1)
Indisponibili: Bonera, Pazzini, De Sciglio, Silvestre, El Shaarawy, Kakà, Birsa

Gli schemi tattici e le formazioni tra Napoli e Livorno

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Che partita sarà? Sicuramente il Napoli sente la pressione della Roma e della schiacciante vittoria conquistata ieri sera a Milano e si prepara allo scontro frontale con i giallorossi nel prossimo turno. Nel frattempo lungo il suo percorso arriva il Livorno di Nicola. Il Napoli deve anche riscattarsi dal pareggio subito con il Sassuolo e quale migliore occasione può essere incontrare oggi il teorico 3-5-2 toscano che quasi sicuramente però si trasformerà in un 3-5-1-1 per chiudere i varchi ai micidiali attaccanti azzurri? Il Livorno ha dimostrato nelle ultime partite di saper chiudere i varchi e ripartire di slancio, forse con qualche ingenuità di troppo ma pronti a giocare le partite sino all’ultimo secondo. Il Napoli, oggi è anche orfano di  Higuain, dovrà affidarsi ancora a Pandev nel ruolo di prima punta. Sarà ancora più necessario ritrovare il vero Hamsik per avere quel punto di forza che l’anno scorso ha deciso molte partite contro gli avversari ermetici. Non si esclude che si possa partire anche  subito con Zapata. Il colombiano è acerbo tatticamente ma può tenere impegnati più avversari con la sua stazza a favore dei trequartisti di Benitez.

Solo il campo dirà se il Napoli è davvero quest’anno una delle squadre che può ambire alla vetta del campionato. Oggi è probabile che le due squadre schierino i seguenti giocatori:

Napoli (4-2-3-1): Reina; Mesto, Fernandez, Britos, Armero; Inler, Behrami; Callejon, Hamsik, Mertens; Pandev
A disp.: Rafael, Colombo, Uvini, Cannavaro, Dzemaili, Bariti, Zapata, Insigne. All.: Benitez
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Maggio, Albiol, Higuain, Zuniga

Livorno (3-5-1-1): Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Schiattarella, Luci, Emerson Duncan, Greco; Paulinho, Emeghara
A disp.: Anania, Aldegani, Valentini, Gemiti, Mbaye, Mosquera, Piccini, Lambrughi, Belingheri, Benassi, Borja, Siligardi. All.: Nicola
Squalificati: De Lucia (31/12/2013)
Indisponibili: Botta, Biagianti

Il Parma fa abbassare la testa al Sassuolo: 3-1!

parma-sassuolo-tuttacronacaAnticipo domenicale all’Ennio Tardini dove va in scena il derby della Via Emilia dove il Parma reduce dal 2-2 in extremis a Firenze affronta il Sassuolo che ha rialzato la testa dopo l’umiliante 0-7 casalingo contro l’Inter ed è riuscito a rallentare la folle corsa del Napoli nel capoluogo campano. Nessuna delle due squadre, dunque, può permettersi di fallire. La partita va in scena sotto una pioggerella che bagna il campo già da ore e con le squadre, pur combattendo, non regalano spettacolo. C’è molto Parma nel primo tempo, con Palladino che al 32′ porta in vantaggio la sua squadra grazie a un cross millimetrico di Cassano che aveva appena soffiato palla ad Acerbi. 1-0! Al 47′ retropassaggio di Gobbi per Mirante, uscita dell’estremo diensore del Parma che si scontra con Berardi, poi la palla finisce a Magnanelli che si vede ribattere la conclusione: l’arbitro De Marco si consulta con i suoi assistenti, concede il rigore ed espelle l’estremo difensore del Parma. Tra le fila dei Ducali entra Bajza ed esce Palladino. Berardi dal dischetto realizza il rigore: 1-1 alla fine dei primi 45′ con Donadoni che si lamenta per la decisione aribtrale! Alla ripresa è il Sassuolo il primo a ripartire, forte del pareggio appena conquistato. Al 20′ Sassuolo vicino al raddoppio: Floro Flores colpisce la traversa. Al 25′ è invece il Parma a portarsi in vantaggio: cross di Cassano dalla sinistra, Rosi di testa anticipa Ziegler e insacca nell’angolino fulminando Pegolo. 2-1! I Ducali allungano le distanze sei minuti dopo: Gargano verticalizza con una punizione battuta in fretta per Cassano che da due passi non sbaglia. 3-1! Il Sassuolo prova a rispondere a sua volta, ma non riesce a costruire azioni efficaci. Al 43′ arriva un altro cartellino rosso: fuori Mancanelli per doppio giallo. Dopo tre minuti di recupero termina la partita al Tardini: 3-1 per i padroni di casa.

Anziana cade dal letto troppo alto: ospedale condannato a pagare il risarcimento

anziana-cade-letto-ospedale-tuttacronacaEra il 2002 quando una 78enne sarda, ricoverata nel Policlinico Universitario di Cagliari, si fratturò il bacino e il femore cadendo dal letto dell’ospedale. La donna morì in seguito per le complicazioni. Gli eredi dell’anziana avevano presentato ricorso e ora il Tribunale di Cagliari ha obbligato l’ospedale e la sua assicurazione a pagare il risarcimento, 80mila euro più gli interessi, nonostante i letti rispettassero comunque le norme europee. Secondo il giudice, infatti, la struttura ospedaliera non poteva non tenere conto della paziente, di 154 centimetri, altezza diffusa in Sardegna soprattutto tra le persone anziane. Nelle motivazioni della sentenza si legge: “Il letto di degenza attesa la bassa statura della paziente, peraltro non eccezionale ma, al contrario, piuttosto ricorrente fra la popolazione sarda, tanto più fra quella anziana, era certamente inadeguato a garantire la sua incolumità”. Secondo quanto riporta l’Unione Sarda, il tribunale ha inoltre riscontrato anche un concorso di colpa: la paziente era stata invitata a rimanere a letto e ad avvalersi dell’ausilio del personale infermieristico a sua disposizione. Il procedimento penale a carico di madici e infermieri è stato archiviato, mentre il caso verrà comunque discusso in Appello.

Iniziata distruzione delle armi chimiche in Siria

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E’ iniziata oggi la distruzione degli arsenali e dei centri di produzione di gas tossici in Siria. Sono gli esperti dell’Organizzazione per la proibizione della armi chimiche (Opac) insieme alle Nazioni Unite a Damasco a darne notizia e precisare che questa prima fase dell’operazione per essere completata avrà bisogno almeno di 30 giorni.

Strage di bambini in Iraq, kamikaze in una scuola elementare

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Iraq shock! Il kamikaze,  entrato nel cortile di una scuola elementare nel nord del Paese, con un camion imbottito di esplosivo si è fatto saltare in aria uccidendo 14 alunni e il direttore dell’istituto. L’attentato alla scuola di Tel Afar, circa 70 km a nordest di Mosul è giunto pochi minuti dopo un simile attacco contro una stazione di polizia. In precedenza un funzionario locale aveva detto che nei due attentati erano morte almeno 10 persone:

“Oggi siamo stati colpiti da due grandi esplosioni che hanno provocato decine di vittime e feriti – ha detto il sindaco di Tel Afar, Abdul Al Abbas -. La prima era un camion bomba che ha colpito una stazione di polizia e la seconda una scuola elementare”.

Dalle contestazioni alle ovazioni: i successi della Roma festeggiati a Fiumicino

inter-roma-tuttacronacaDalle contestazioni alle ovazioni: è questo il cambiamento della Roma nel giro di una sola estate. Se fino a pochi mesi fa la squadra veniva duramente contestata, allo stadio e a Trigoria, ora si cambia musica, complice l’ottimo lavoro di Rudi Garcia che ha riportato la squadra in vetta alla classifica ridonando ai fans l’orgoglio di tifoare giallorosso. Se la scorsa estate il clima era questo:

La sera della schiacciante vittoria sull’Inter (nonostante le polemiche per un rigore che non c’era) gli uomini di Garcia, guidati da Capitan Totti autore di una personale doppietta, hanno trovato i loro tifosi pronti ad applaudirli a Fiumicino.

Il Premier “Potter” dopo la fiducia, infonde ottimismo all’Italia!

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Enrico Letta ha intascato la fiducia e ora sul futuro dell’Italia è ancora più ottimista. Pronto a sguainare la bacchetta magica come Harry Potter e al Tg24 di Sky News dichiara”Penso che si sia chiusa una stagione politica, ritengo si siano chiusi 20 anni con un confronto politico molto forte. Belusconi ha provato a far cadere il governo ma non c’è riuscito perché l’opinione pubblica non ha voluto, tra cui anche gli elettori del Pdl. Ho preso un rischio perché non ho accettato mediazioni”. Insomma contro Cavalier Voldemort sembra che la guerra ormai sia finita “la pagina è stata voltata. Alfano mi pare che oggi abbia assunto una leadership molto forte e molto marcata. E’ stato sfidato e ha vinto la partita”. Alfano-Severus ha rischiato la vita, ma alla fine è nata una rivoluzione nel Pdl, destinato forse a trasformarsi, tramite incantesimo, in Popolo di Letta… La formula magica sarà inserita nella Legge di Stabilità: “Ora c’è bisogno di fare le cose: l’Iva è stata aumentata nel 2011 dal governo Berlusconi – ha detto il Premier – era già nel bilancio dello Stato, adesso nelle prossime settimane presenteremo la legge di stabilità e attorno a quello lavoreremo per mettere ordine nelle aliquote dell’Iva”. Grazie a una magia la disoccupazione scenderà, i lavoratori avranno più soldi in busta paga e le imprese il cuneo fiscale? Sembrerebbe di si perché, prosegue Letta,! “Nel 2014 i lavoratori avranno un beneficio in busta paga e le imprese avranno un vantaggio che sarà una spinta ad assumere e capitalizzare le loro imprese” ma solo se “assumeranno con contratti a tempo indeterminato”. il premier poi ha aggiunto “Ovviamente ne discuteremo con le parti sociali e sono misure che riguardano il 2014”. Mancano solo i mini pony, ma il governo si sta attrezzando! Letta ha intenzione di metterli accanto all’Alitalia? “Sono sicuro – ha ribadito il Premier – che Alitalia non può stare da sola, gli altri hanno sbagliato. Nei prossimi giorni lavoreremo per integrare la compagnia dentro una grande alleanza internazionale e tutelare lavoratori e passeggeri”. E poi ha sancito il patto con Ron-Renzi “Io e Renzi siamo caratterialmente diversi, ma abbiamo responsabilità che esulano dai nostri caratteri. In questi ultimi giorni ha dimostrato un carattere positivo”. Che per la scuola, pardon per l’Italia, abbia inizio per un nuovo avvincente anno?

Teocoli abbandona lo spettacolo, troppo brusio in sala

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Teo Teocoli non ha terminato il suo ultimo show nel bergamasco a causa del forte brusio in sala durante l’esibizione alla discoteca-ristorante Charleston di Treviglio. Si è concluso a sorpresa quindi lo spettacolo quando il comico milanese infastidito, ha ringraziato e ha lasciato il palco con mezz’ora d’anticipo. Le polemiche e proteste degli spettatori hanno in breve tempo assalito la direzione del locale  e alla fine il pubblico è stato risarcito del prezzo del biglietto.

Le geishe che fanno pubblicità alla città di Kyoto

geishe-spot-tuttacronacaE’ La Repubblica a raccontare l’iniziativa del sindaco di Kyoto, Daisaku Kadokawa, volta ad attirare turisti i nella città giapponese che tre settimane fa è stata sferzata da un violento tifone che ha allagato e danneggiato alcuni dei siti più famosi e visitati. Addentrandosi nelle colline circostanti, infatti, il tempo sembra essersi fermato a 1200 anni fa e siti e templi rendono questa zona una “culla dell’arte” nipponica, dove anche la figura della geisha resta attuale. Ed è proprio a cinque “maiko”, apprendiste geishe, che il sindaco è ricorso per organizzare una singolare campagna pubblicitaria. Le donne distribuiscono cartelli che recitano “Siamo vivi e in ottima salute”, facendo riferimento sia alla città in sé che alle sue tradizioni, invitando così le persone a tuffarsi nel loro mondo, magari approfittando della stagione autunnale, la migliore per visitare la città e i suoi dintorni.

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Biancofiore nera di rabbia!

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“Sono furibonda, ma voglio verificare la notizia prima di commentare, a me nessuno ha comunicato alcunché” ma “sarebbe un incredibile autogol di Letta. Rifiuta le dimissioni di tutti i ministri e non le mie? Certo, questi non brillano per cortesia ed educazione, ma almeno una telefonata potevano farmela”. Questa è l’esternazione del sottosegretario Michela Biancofiore, che avendo rassegnato le dimissioni, seguendo l’indicazione di Berlusconi,  poi non è stata reintegrata nel suo ruolo quando la crisi di governo è stata superata.

Un vero e proprio mistero aleggia però su questa vicenda in quanto Michela Biancofiore  afferma di non aver avuto nessuna comunicazione, ma secondo quanto riferisce Il Messaggero, quelle di Vicari (anche lei, infatti, aveva rassegnato le dimissioni insieme alla Biancofiore) sarebbero state respinte perché, come dicono fonti di Palazzo Chigi, “ha fatto sapere che avrebbe preferito ritirarle” ed “evidentemente le valutazioni sono state diverse”.

Perché in effetti “le dimissioni di Biancofiore – confermano al Messaggero sempre da Palazzo Chigi – sono state accettate. Quelle dei ministri no. Di più non c’è da sapere”. Ma stamattina, il premier Enrico Letta, in un’intervista a Maria Latella su Sky Tg24, ha detto: “Ho accettato le dimissioni del sottosegretario Biancofiore perché dopo che i ministri le avevano ritirate lei le ha mantenute. Quindi le ho accettate per far capire che sono cambiate le cose”.

Donna segregata in Chiesa: “mi hanno violentato”, s’indaga

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Una 39enne nigeriana è stata liberata dalla polizia all’interno di una struttura ecclesiastica: «The Apostolich Church» di via delle Amazzoni, nella zona Casilino a Roma. La polizia era stata allertata dalla stessa vittima che aveva approfittato di un attimo di distrazione dei carcerieri e aveva preso un cellulare per chiamare il 113. La donna sarebbe rimasta all’interno della Chiesa per 10 giorni rinchiusa da un pastore nigeriano perché si è rifiutata di avere rapporti sessuali con lui. Tra i carcerieri anche due connazionali uno di 39 anni e l’altro di 31 e due donne poste ora agli arresti domiciliari.   I poliziotti hanno suonato ripetutamente al portone della chiesa ma non ricevendo risposte hanno scavalcato il muro e sono entrati nel giardino. Alla fine è stata una coppia che vive in un locale adiacente alla chiesa ad aprire la struttura. Lì, gli agenti hanno trovato anche altre due persone, marito e moglie, che abitavano nella struttura religiosa. Davanti a una porta chiusa gli agenti hanno chiesto spiegazioni e gli è stato detto che viveva una connazionale con problemi e che dovevano tenere la porta chiusa per non farla fuggire di notte. Gli agenti hanno chiesto di aprire la porta e lì hanno trovato la vittima visibilmente scossa. I poliziotti hanno chiamato il 118 e la 39enne è stata ricoverata in ospedale dove ha dichiarato di essere stata violentata dagli uomini presenti nella struttura religiosa. La polizia sta indagando sull’intera vicenda.

 

Non pagano il contributo alla parrocchia: ragazzini esclusi dal corso per la Cresima

cresima-parroco-tuttacronacaE’ il giornale La Prealpina a riportare il racconto di una delle madri dei ragazzini fatti uscire dall’aula durante il corso per la preparazione alla Cresima perchè i genitori non avevano pagato il contributo economico per il Catechismo. E’ accaduto a Rescaldina, paese della provincia di Varese, dove Don Enrico ha escluso dei bambini dall’ora di lezione. Il parroco ha preferito non commentare la vicenda. I genitori hanno reagito con durezza, minacciando anche di rivolgersi alla curia. Il Sindaco, che ha tentato la mediazione, ha spiegato che “i problemi economici sono ormai un’emergenza quotidiana” e ha promesso di chiedere a Don Enrico di rivedere la sua decisione. Quello che non è ancora chiaro è se i genitori dei ragazzini esclusi dal Catechismo non abbiano pagato il contributo alla parrocchia perchè impossibilitati o se, piuttosto, se ne siano dimenticati.

Le registrazioni shock dei poliziotti accusati di stupro

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Registrazioni shock. Le voci registrate sul nastro sono quelle dell’assistente capo della Polizia di Stato Sandro Contardo e del collega Alessandro Stronati, durante lo stupro ai danni di una 26enne cubana detenuta agli arresti domiciliari per un giro di prostituzione che avrebbe gestito insieme al marito. Non era la prima volta che i poliziotti andavano in quell’abitazione e, come ha riferito la vittima, in sede di denuncia, anche 20 giorni prima i due poliziotti avevano scherzato e avevano fatto battute a sfondo sessuale.

Sul nastro è inciso: «Mi piace violentarti», e poi, «Sandrì io la vojo violentà!». Ma cosa è accaduto?

E’ il 2 giugno quando, secondo una prima ricostruzione, i poliziotti bussano alla porta della ragazza alle 21.15 e s’intrattengono pochi minuti, poi tornano dopo mezzanotte. La 26enne prima di aprire la porta accende il registratore e lo mette in uno stivale che poi posiziona sotto il letto. Così la voce di Contardo che chiama Stronati s’imprime nel nastro: «Ti muovi! Do stai tu? Muoviti che stiamo qua!». I poliziotti avevano ammesso di aver consumato un rapporto sessuale con la detenuta. «E’ stato un attimo di scelleratezza», aveva detto Stronati, «una stupidaggine», aveva ribadito Contardo.

Alla fine però sul nastro si incide anche la voce della ragazza che chiede ripetutamente di ottenere l’obbligo di firma e Contardo che dice:

«Non ti preoccupare, ci mettiamo noi una buona parola».

La Roma travolge l’Inter… ma quel rigore non c’era!

inter-roma-rigore-tuttacronacaI giallorossi, al comando della classifica, ieri hanno travolto l’Inter al Meazza per 3 reti a 0 e sicuramente un peso importante l’ha avuto il rigore che Tagliavento ha concesso alla Roma, poi realizzato da Totti. Ma come dimostra la foto pubblicata da FcInter1908, il fallo che Pereira ha commesso su uno scatenato Gervinho era, seppur di poco, fuori area. Clamoroso errore arbitrale quindi. Anche il Corriere dello Sport ammette che “Di poco, ma l’intervento di Pereira au Gervinho è appena fuori dall’area, sbaglia di grosso l’arbitro d’area Guida (annataccia la sua…) che pure è piazzato a cavallo della linea, Tagliavento fischia (con qualche esitazione) il rigore, che non c’è”.

Marocchino grattugia un braccio alla sorella

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L’ennesima crudeltà contro le donne. Questa volta a grattugiare il braccio di una ragazza di 23 anni è il fratello che prima la minaccia per farsi consegnare 25 euro poi, al rifiuto della giovane, prende una grattugia da formaggio e le graffia il braccio. Lei chiama gli agenti che intervengono immediatamente. Il marocchino tenta anche di picchiare le forze dell’ordine, ma viene arrestato per tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.

 

Chi è fascista?

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Lucia Annunziata nel suo editoriale sull’Huffington Post scrive “Non infierirò sul destino di Berlusconi”. Il motivo è profondo e trova le sue radici in quell’atteggiamento che la giornalista definisce da “fascistello”. Con tale termine l’Annunziata punta il dito contro chi “ci induce a sfoggiare i muscoli, a esercitarci contro quelli più deboli di noi – i vecchi, gli stupidi, i brutti, i poveri, i neri, le donne, i gay… la lista è infinita”.

E possiamo condividere il senso profondamente civico della frase, in fondo infierire su un uomo e sul suo declino è sempre un segno di arcaico e inutile machismo. Oggi però sorge il problema, che su posizioni come quelle dell’Annunziata o a esse simili, si sta costruendo la figura del personaggio-vittima che sta sostituendo il pregiudicato Berlusconi.  Dobbiamo, dunque, bilanciare il giudizio, anche per rispetto a quanti non sono “fascistelli” ma invece sono state “vittime di una politica scellerata”: cioè le generazioni bruciate. I quarantacinquenni e i trentenni senza lavoro, l’immagine della donna mercificata fra la pubblicità e gli spettacoli di intrattenimento, la mancanza di etica civica, le lacune nelle politiche per gay e coppie di fatto, l’eutanasia, etc…

Ancora l’Annunziata scrive:

“Il fascista più fascista di tutti è a mio parere quella pulsione interiore che ci fa infierire sui nemici vinti. Credo di non avere bisogno di patenti per dimostrare da che parte sono stata in questi venti anni, ma davanti alla conclusione giudiziaria e politica di questo periodo non mi metterò fra chi affonda la lama dell’insulto, della soddisfazione, e ancor meno della volgarità,contro Silvio Berlusconi. Non trarrò piacere dalla condanna di nessuno”.

Non vogliamo infierire quindi, ma non dobbiamo permettere la strumentalizzazione che si può fare del nostro senso etico nel momento in cui non sferriamo l’ultimo colpo fatale… Non dobbiamo permettere che il Cavaliere diventi vittima, ma che sia, lui come altri, solo il soggetto di una condanna per un reato che la magistratura ha ritenuto di dover punire. Per questo, in nome di quanti invece vittime sono, la decadenza dalla carica di Senatore è un atto dovuto. E’ giusto ricordare che avendo completamente ignorato quelle che erano politiche del lavoro o diritti sociali abbiamo costretto una generazione a rimandare forse per sempre la possibilità di costruirsi un avvenire o una famiglia e abbiamo invece favorito un’emigrazione disperata portando via dall’Italia risorse e intelligenza.

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