Si chiama Berlusconi Burger e costa sei sterline. Il panino che prende il nome dal senatore decaduto lo si trova in un camioncino-bar di Londra che lo propone come specialità. A raccontarlo è il sito drivingline.com. The Cheeky Italian “ha catturato la mia attenzione – scrive John Brooks sul sito web – in particolare il Berlusconi Burger”. Che ” fortunatamente non ha nulla a che fare con il Bunga Bunga, ha assicurato l’affascinante chef JT”. Tuttavia, la ricetta del panino intitolato all’ex primo ministro italiano e leader di Forza Italia resta un segreto, “più di quanto si possa dire delle orge del Cavaliere”, scherza Brooks.
Tutti gli articoli con tag Cavaliere
Il Cav finisce in un panino: a Londra puoi mangiare il Berlusconi Burger!
Pubblicato da tdy22 in dicembre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/27/il-cav-finisce-in-un-panino-a-londra-puoi-mangiare-il-berlusconi-burger/
Lucia Annibali e l’abbraccio della folla in tribunale
Applausi e un coro di “Brava Lucia!” E’ stata accolta così l’avvocatessa Annibali alla sua uscita dal tribunale di Pesaro. Sfigurata dall’acido per una vendetta dell’ex fidanzato, lei continua a metterci la faccia e oggi, con il volto in parte coperto da occhiali da sole e da un cappello, ha accennato a un saluto. Per quel che riguarda il processo ai due sicari albanesi ingaggiati dal suo ex Luca Varani, il gip ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato, ma non condizionato, fatta dai legali degli imputati. Il prossimo appuntamento è per il 21 febbraio, quando si svolgerà il processo che si giocherà solo sulle carte finora acquisite, e non su altre perizie o consulenze. La sentenza dovrebbe essere emessa già il 22 febbraio. Francesco Coli, l’avvocato che assiste la Annibali, ha commentato ai giornalisti presenti, che la presenza della donna “testimonia che è più forte del male che le hanno fatto”, e che sicuramente la sua assistita sarà presente al processo. Durante l’udienza l’avvocato di Varani ha ribadito che l’uomo aveva solo ordinato ai due albanesi di danneggiare con l’acido l’auto della ex.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/09/lucia-annibali-e-labbraccio-della-folla-in-tribunale/
Decaduto in Senato e sfrattato da Palazzo Grazioli: i guai del Cavaliere
Lo racconta Carlo Tecce su Il Fatto Quotidiano. Silvio Berlusconi decaduto dalla carica di senatore ora rischia anche lo sfratto da Palazzo Grazioli, infatti il Pdl, ormai partito morto e sepolto non avrebbe pagato l’affitto per sette mesi e così i proprietari, il conte Emo Capodilista e Saverio Caravita di Sirignano hanno denunciato i parlamentari per morosità.
Tecce scrive:
Non è senatore neanche a casa sua. Il decaduto Silvio Berlusconi lo sfrattano pure dal “parlamentino” di palazzo Grazioli, un emiciclo di legno intagliato che ha ospitato memorabili conferenze stampa, riunioni plenarie e simulazioni di governo. Perché il morosità: abusivi, non pagano l’affitto da sette mesi, occupano l’aula di un finto Montecitorio, l’ex redazione del Mattinale (Primo Piano) compreso l’ufficio di Paolo Bonaiuti e spergiurano di aver disdetto il contratto. E poi il fatidico 27 novembre dopo le fatidiche 17: 42 e 30 secondi, il sofferente Berlusconi ha radunato le truppe di Forza Italia proprio nel “parlamentino”. Il tribunale civile di Roma dovrà valutare il danno.
(…) Ora va scoperto il Cavaliere parsimonioso, che non vuole saldare arretrati di un partito gestito da un tale Angelino Alfano e che la fidanzata Francesca Pascale ha iniziato al risparmio casalingo: inaccettabili i fagiolini a 80 euro per un chilogrammo. E così Berlusconi ha spedito l’architetto Gianni Gamondi in missione per le residenze più blasonate di Roma: caccia alla nuova magione, riservata, immune ai fotografi e ai giornalisti.
Berlusconi starebbe cercando una nuova sede per non mischiare più politica e vita privata, visto come sono andate a finire certe serate con i falchi a Palazzo Grazioli e Francesca Pascale che non gradiva.
Scrive ancora Tecce:
Il fidatissimo Gamondi, scultore di ville berlusconiane da Antigua a Lampedusa sino a Villa Certosa, non ha trovato il pezzo giusto più che il prezzo: adesso ha occhi solo per Palazzo Taverna. Per un po ’ di pigrizia, raccontano gli amici di Fininvest, Silvio s’è fatto sfuggire il Pecci-Blunt, il palazzo con lo sguardo al Campidoglio. Dove Denis Verdini, anni fa, riuniva avventurieri e (Marcello Dell’Utri) per cercare di condizionare la Consulta sul prezioso Lodo Alfano. Ma il Cavaliere, forse, avrà preferito ignorare quei mattoni pregiati e storici che sanno di sconfitta. Le ispezioni di Gamondi vanno avanti, piano: il decaduto non vuole abbandonare la Capitale, anche se non vuole più confondere politica e Pascale. (…) Per i servizi sociali o i domiciliari, anche su suggerimento di Francesca, Berlusconi ha indicato Roma. Il prossimo palazzo dovrà avere un cancello molto imponente, numerose entrate, più verde (chissà se sintetico) e, soprattutto, tanta erba per Dudù. Dismesso da senatore e dismesso il “parlamentino”, il Cavaliere parsimonioso ricomincia da Roma 2.
Pubblicato da tdy22 in novembre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/30/decaduto-in-senato-e-sfrattato-da-palazzo-grazioli-i-guai-del-cavaliere/
“Non chiamatemi poveretta”: parla il Cavalier Lucia
Ieri la nomina a Cavaliere della Repubblica, oggi la lettera aperta al Corriere della Sera. Lei è Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l’acido per volere del suo ex fidanzato. Nella missiva si legge: “Per favore non dite ‘poveretta’. Sforzatevi di pensarmi come Lucia e basta, non solo e sempre come Lucia la sfigurata, appunto. È vero, è impossibile guardarmi in faccia e non vedere quello che mi hanno fatto”, ma lei vuole andare avanti, scrivere una nuova pagina della sua vita ora. “Se potrò essere un esempio, se potrò aiutare anche soltanto una di loro a venirne fuori ne sarà valsa la pena. Oggi (ieri, ndr) ho parlato a una platea di ragazzini per la prima volta nella mia vita. La loro attenzione mi ha commosso, sentivo i loro pensieri girare attorno a me, capivo che dentro ciascuno di loro c’era una speranza per il futuro. Spero che nessuno di quei ragazzi diventi mai il problema di una donna, che nessuno scelga di non avere rispetto”, conclude.
Pubblicato da tdy22 in novembre 26, 2013
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Cavalier Lucia, l’Annibali sfregiata dall’ex viene insignita da Napolitano
Nella Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Lucia Annibali, l’avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido per ordine del suo ex fidanzato.
«Sono molto, molto orgoglioso di lei, Lucia in questi mesi è sempre stata molto forte. Ora è anche ‘cavaliere’, il secondo in famiglia, anche mio padre lo era». L’avv. Luciano Annibali ha appreso da poco che sua figlia Lucia, sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato il 16 aprile scorso a Pesaro, è stata nominata da Napolitano Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, nella Giornata contro la violenza sulle donne. «Lucia è a Parma con la madre, – spiega -: deve subire un nuovo intervento chirurgico nel centro dove è in cura, per tentare di recuperare il più possibile. L’8 novembre ha dovuto fare anche il laser, di interventi ne fa quasi uno al mese, ma è una persona forte, e la nomina l’ha resa felice».
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2013
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“Noi abbiamo fatto una scelta diversa”, così Alfano sulla manifestazione del 27
Parole nette quelle di Alfano, a proposito della protesta prevista per il 27 novembre in occasione del voto sulla decadenza di Silvio berlusconi da senatore. Il vicepremier a ‘L’arena’, ribadisce infatti “Non partecipiamo alla manifestazione. Guardiamo al futuro e non siamo coinvolti”. ‘ a proposito della protesta prevista per il 27 novembre in occasione del voto sulla decadenza di Silvio berlusconi da senatore. “Penso che un uomo con la carriera e la biografia di Silvio Berlusconi meriterebbe di non essere sottoposto ai servizi sociali e meriterebbe la grazia”, anche se non l’ha richiesta, ha aggiunto il vice premier Alfano, precisando poi di non volersi addentrare nelle “procedure” che attengono al Colle.
Alfano tiene a rimarcare di avere ancora buoni rapporti con il Cavaliere. Con Berlusconi “capita di sentirsi. Il rapporto personale e anche politico all’interno della coalizione prosegue, quello che ci ha diviso è il giudizio sulla tenuta del governo dopo la decadenza e anche la visione, con il prevalere di una linea estremista nel partito”. “E’ la linea che consideriamo sbagliata di fare cascare tutto e mettere gli interessi del Paese dopo l’egoismo di partito. C’è accanto a Berlusconi chi lo spinge in una direzione estrema”, ha aggiunto il vice premier nel suo intervento.
Uno stop alla possibilità di rivedere la data, prevista per il 27, per il voto di decadenza è arrivato oggi Dario Stefano, presidente della Giunta per le elezioni del Senato. “Il provvedimento sulla mancata convalida dell’elezione di Berlusconi è uno dei pochi provvedimenti che possono essere affrontati dall’Aula del Senato anche in sessione di bilancio. Tecnicamente, non c’è alcun elemento che porti a riconsiderare la data – ha detto Stefano, intervistato dal Quotidiano di Puglia – . Essendo uno Stato di diritto dobbiamo applicare la legge che è in vigore e che peraltro pone anche il tema della tempistica. Penso al famoso avverbio ‘immediatamente’ della legge Severino, che indica una strada”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/24/noi-abbiamo-fatto-una-scelta-diversa-cosi-alfano-sulla-manifestazione-del-27/
Il Pd mette il naso in casa Forza Italia. Imbarazzo per Alfano?
Guglielmo Epifani esulta per la scissione in casa Forza Italia e afferma “da un certo punto di vista si fa chiarezza. Ora il governo può operare al meglio e con più efficacia “, il segretario del Pd poi aggiunge “Non ci potranno essere spinte e ricatti se si applica la legge. Non c’è più il rischio che cada un governo se si applica solo la legge”. Forse queste parole metteranno in imbarazzo Alfano che si era comunque dichiarato leale al Cavaliere e che avrebbe portato avanti la sua battaglia per la giustizia?
Pubblicato da tdy22 in novembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/16/il-pd-mette-il-naso-in-casa-forza-italia-imbarazzo-per-alfano/
Quella segnalazione al Cavaliere chiesta da Ligresti
Al centro della vicenda ci sarebbe Giancarlo Giannini, ex presidente dell’Isvap con il mandato scaduto ed ecco quindi che Salvatore Ligresti si sarebbe attivato contattando il presidente del Consiglio, allora Silvio Berlusconi, per far ottenere a Giannini l’incarico dell’antitrust. Questo è quanto riportato dal pm di Milano Luigi Orsi nell’avviso di chiusura indagini nei confronti di Salvatore Ligresti e Giancarlo Giannini, accusati entrambi di corruzione. Giannini, inoltre, deve rispondere anche del reato di calunnia, perché il 18 aprile 2012 ha presentato una denuncia nei confronti degli allora amministratori di fondiaria-sai, accusandoli di ostacolo all’autorità di vigilanza “sapendoli innocenti”.
Secondo quanto riporta La Stampa:
L’ ex presidente dell’Isvap eseguì nei confronti di Fonsai un controllo «tardivo e inefficiente» in cambio della promessa, da parte di Salvatore Ligresti di ottenere, una volta scaduto il suo incarico, «l’incarico di presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato: promessa cui Ligresti faceva seguire contatti con il presidente del Consiglio pro tempore». È quanto si legge nel documento sulla chiusura indagine da parte del pm di Milano Luigi Orsi.
Nel testo si legge ancora che Giannini con una denuncia in Procura a Milano nell’aprile 2012 «incolpava» del reato di ostacolo all’attività dell’organismo di vigilanza sulle assicurazioni gli allora amministratori di Fonsai «sapendoli innocenti», quando invece fu lui stesso, tra il 2002 e l’agosto del 2010, a disporre «che l’Isvap non effettuasse alcuna ispezione» sul gruppo se non «tardivamente nell’ottobre 2010».
Pubblicato da tdy22 in novembre 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/13/quella-segnalazione-al-cavaliere-chiesta-da-ligresti/
Le ardite dichiarazioni di Razzi “io sono solo proprietà di Berlusconi”
Antonio Razzi, senatore del Pdl, ospite al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’ ha fatto oggi affermazioni ardite dichiarando:
“Io non sono né falco e né colomba nel Pdl, sono solo di proprietà di Berlusconi, quello che lui mi dice io faccio. Ce ne vorrebbero altri due di Berlusconi”
In che senso dice che ci vorrebbero altri due Berlusconi?
“Siccome l’Italia è divisa tra nord, centro e sud, ci vorrebbe un Berlusconi al nord, uno al centro e uno al sud. Così sicuramente diventeremo la prima nazione al mondo, l’Italia diventerebbe il giardino del mondo”. Se il Cavaliere le chiedesse di far cadere il governo, lei cosa farebbe? “Io sto con lui”. E per Berlusconi lei farebbe qualunque cosa? “Farei qualsiasi cosa”. Si getterebbe anche sotto un treno? “Certo, perché no? Per salvare l’Italia lo farei”, ha detto il senatore a Radio2. Sarebbe anche disposto a morire per Berlusconi? “Senz’altro, se serve per il bene del Paese”. In quale modo sarebbe disposto a morire? “Un infarto, in modo veloce”. Quindi non lo tradirebbe mai? “Mai. Piuttosto che tradirlo preferirei morire”, ha concluso Razzi a ‘Un Giorno da Pecora’.
Pubblicato da tdy22 in novembre 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/04/le-ardite-dichiarazioni-di-razzi-io-sono-solo-proprieta-di-berlusconi/
La guerra del Cavaliere non è finita, nuove battaglie?
La guerra di Silvio Berlusconi non è finita, anzi sembra quasi che sia alle prime battaglie che sicuramente il Cavaliere ha perso, ma che ora, è pronto a guidare in prima persona, senza lasciarsi influenzare da colombe o falchi. In un’intervista a Bruno Vespa per il suo nuovo libro, l’ex premier annuncia guerra aperta: «La partita è ben lontana dal fischio finale, perché la sentenza che mi ha condannato è fondata su delle falsità, e sarà ribaltata molto presto», ha detto Berlusconi nel libro Sale, zucchero e Caffè. «Troppi giornali – continua – hanno titolato ‘L’ira di Berlusconi’. Io posso essere preoccupato, deluso, amareggiato ma l’ira proprio non mi ha mai posseduto». Interpellato sulla decisione della giunta del Senato di far votare la sua decadenza a scrutinio palese, Berlusconi risponde: «Mi pare tutto chiaro. Come dice una vecchia canzone di De Gregori, Non c’è niente da capire. L’atteggiamento della sinistra, e non solo, è ormai sotto gli occhi di chiunque abbia anche soltanto un minimo di onestà intellettuale. Ma hanno commesso un autogol; gli italiani hanno capito che vogliono eliminarmi per sempre dalla vita politica perché mi considerano l’ultimo ostacolo alla loro definitiva presa del potere».
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/31/la-guerra-del-cavaliere-non-e-finita-nuove-battaglie/
Il periodo no della Santanchè
Decisamente un periodo no per la Pitonessa: si augurava la crisi di governo e invece ha incassato una “sconfitta” quando al suo partito è giunto l’ordine di votare la fiducia, dei ragazzini l’hanno insultata sotto casa, ora, come spiega un articolo a firma Marco Lillo su il Fatto, si ritrova con dei grattacapi anche nell’ambito degli affari. Visibilia, concessionaria di pubblicità di cui è amministratrice unica e azionista di controllo, non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori. La società che vende spazi pubblicitari per il Giornale, infatti, presenta un indebitamento finanziario corrente di 12 milioni e 74mila euro, composto per 8 milioni e 325mila euro da debiti verso le banche dovuti ad anticipi fatture per altri 3 milioni e 748mila. A causa di questa non facile situazione di bilancio, le banche avevano dimezzato le linee di credito sull’anticipo delle fatture. Nel tentativo di tirarsi fuori da una simile situazione, la Santanchè ha deciso di rivolgersi all’ex marito Canio Mazzaro, proprietario della Bioera, azienda di prodotti biologici quotata in borsa. Spiega Lillo che, per convincere gli azionisti di Bioera a credere in lei, aveva promesso di incassare, con Visiblia, 5 milioni di euro all’anno con la pubblicità su 50 emittenti radio. Mazzaro ci aveva creduto e ricambiato: vende alcune quote (il 14 per cento poi diventato 9) all’ex compagna e in cambio compra il 40 per cento della Visibilia. In gergo tecnico viene definita un’operazione a parti correlate. Operazione che non aveva soddisfatto la Consob per le informazioni fornite dai due ex coniugi. E così, spiega Lillo sul Fatto, a fine settembre ci sarebbe stato un incontro tra la Pitonessa e il presidente dell’ente che vigila sulle operazioni di borsa Vegas per capirne di più: la Santanchè ha però smentito: “Tutto falso, non ci siamo mai visti”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/30/il-periodo-no-della-santanche/
La Santanché contro Mattia Mor, imprenditore renziano!
A Piazzapulita volano parole e anche pesanti tra Daniela Santanché, che si scaglia contro l’imprenditore renziano, ex partecipante al Grande Fratello e Uomini e Donne, Mattia Mor che affermava: “Io mi vergogno quando sento dire che Berlusconi è il più grande imprenditore italiano” e ricordava “Il 90 percento dell’export italiano – prosegue Mor – è fatto da piccole e medie imprese. Quando io e i miei colleghi andiamo all’estero per esportare con difficoltà dobbiamo scontare un doppio fattore che è dato dall’effetto Berlusconi. L’effetto Berlusconi altro non è che quella risatina di scherno che Merkel e Sarkozy si fecero al vertice di Cannes. Era una risata verso tutto il popolo. Il primo ministro che rappresenta l’Italia rappresenta il popolo. Quindi, quando un’azienda piccola come la mia o anche più grandi cercano di esportare, quando un giovane va a Londra per cercare lavoro dopo la laurea deve fare una doppia fatica da questo punto di vista anche per togliersi quest’aura di ridicolo che gli è messa addosso. Il bello è che la maggior parte delle volte a fare questo doppio lavoro ci riesce perché noi italiani siamo i migliori al mondo come singoli individui. Noi ce la facciamo però non grazie al Paese, ma nonostante il Paese. Nonostante Silvio Berlusconi sia il politico più conosciuto in assoluto. Quando io vado a vendere negli Stati Uniti, in Germania, in Russia, comunque mi trovo di fronte a dei partner che, se si parla di politica, sorridono. Garbatamente, ma sorridono. Questa è una cosa che va valutata bene”. “L’immoralità e l’inaffidabilità che Berlusconi ha portato nella politica – attacca ancora Mor – non sono soltanto un fatto moralista di sinistra, ma sono un danno economico per le imprese che devono esportare” “Lei non si vergogna di niente – la difesa al Cav della Santanché – No! Lei deve imparare da Berlusconi! Si sciacqui la bocca! Ha inventato la televisione commerciale!”. Secca risposta finale di Mor: “La televisione commerciale l’ha copiata dagli Stati Uniti”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 29, 2013
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Santanchè: “Le donne devono permettersi il lusso di essere come gli uomini”
Daniela Santanchè è intervenuta ai microfoni di La Zanzara su Radio 24 dove ha parlato dell’emancipazione femminile approfittandone per schierarsi dalla parte di Berlusconi mentre parla dell’ex moglie del leader di Forza Italia: “Veronica Lario? Io preferisco pagare gli uomini e non essere pagata. Per me le donne devono lavorare e permettersi il lusso di essere come gli uomini e pagare gli alimenti”. Il riferimento è al mega assegno che il Cav deve pagare all’ex consorte, la cui cifra è stata ridotta a 1.4 milioni di euro al mese lo scorso luglio. Inizialmente la cifra era di 3 milioni. Ha continuato la Pitonessa: “Come donna preferisco pagare gli alimenti a un uomo. Dobbiamo abituarci a pensare che gli uomini non sono dei bancomat. Mi sembra chiaro che ho un concetto molto diverso dalla Lario. Questa cosa dei 46 mila euro al giorno non riesco neanche a comprenderlo, è fuori dal mondo”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/24/santanche-le-donne-devono-permettersi-il-lusso-di-essere-come-gli-uomini/
“Chi tocca Berlusconi muore”, minacce a Giarrusso
“Chi tocca Berlusconi muore”. Il messaggio agghiacciante che ha ricevuto il senatore del M5S Mario Giarrusso, e che era indirizzato anche a tutti i colleghi che insieme a lui hanno votato la decadenza del Cavaliere nella giunta delle elezioni del Senato, è stato subito stigmatizzato con queste parole dal capogruppo del Sel al senato, Loredana De Petris: “Al Presidente Stefano, già vittima di numerose e ripetute minacce, al senatore Giarrusso e a tutti i colleghi ai quali è stata rivolta questa vigliacca intimidazione va la mia solidarietà personale e quella dei senatori e delle senatrici del partito”.
Da parte sua Mario Giarrusso ha dichiarato: “Ho contattato gli altri componenti della Giunta, ma al momento la lettera l’ho ricevuta soltanto io. Ho già sporto denuncia, il mio collaboratore in questo momento e’ dai carabinieri e appena terminata la seduta dell’Aula lo raggiungerò per firmarla. Spaventato? Assolutamente no, nella mia vita ho affrontato ben altre cose di cui aver paura”.
La missiva, che l’Huffingtonpost ha pubblicato mostra le foto degli interessati. Sotto vi si legge: “Chi vive per l’odio e pregiudizio di odio perisce”. Poi “State pronti, che da questa fine non vi salva nemmeno il padreterno” e l’inquietante foto di Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 23, 2013
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“Solo” 46mila euro al giorno per Veronica Lario: dimezzato l’assegno
Più che dimezzato l’assegno di mantenimento che Berlusconi dovrà passare all’ex moglie Veronica Lario: da 3 milioni si passa quindi a 1,4 milioni al mese. A decidere di dimezzare l’assegno è stato il Tribunale di Monza, dove è in corso la causa di divorzio avviata dal Cavaliere. In precedenza l’assegno di mantenimento invece era stato deciso dal Tribunale di Milano in base alla richiesta di “separazione consensuale”. In quell’occasione il Cavaliere aveva accusato le tre giudici della nona sezione civile di Milano essere «femministe e comuniste» aggiungendo, ospite di una trasmissione televisiva, di sperare comunque «in un accordo bonario e sensato con Veronica». Così in seguito a un incontro tra le parti alla presenza dei legali che si sarebbe svolto nella «casa coniugale» di Macherio, si sarebbe deciso che la villa andasse alla moglie e che i 3 milioni al mese diventassero “solo” 1,4, ovvero 16,8 milioni l’anno.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/22/solo-46mila-euro-al-giorno-per-veronica-lario-dimezzato-lassegno/
Chi è fascista?
Lucia Annunziata nel suo editoriale sull’Huffington Post scrive “Non infierirò sul destino di Berlusconi”. Il motivo è profondo e trova le sue radici in quell’atteggiamento che la giornalista definisce da “fascistello”. Con tale termine l’Annunziata punta il dito contro chi “ci induce a sfoggiare i muscoli, a esercitarci contro quelli più deboli di noi – i vecchi, gli stupidi, i brutti, i poveri, i neri, le donne, i gay… la lista è infinita”.
E possiamo condividere il senso profondamente civico della frase, in fondo infierire su un uomo e sul suo declino è sempre un segno di arcaico e inutile machismo. Oggi però sorge il problema, che su posizioni come quelle dell’Annunziata o a esse simili, si sta costruendo la figura del personaggio-vittima che sta sostituendo il pregiudicato Berlusconi. Dobbiamo, dunque, bilanciare il giudizio, anche per rispetto a quanti non sono “fascistelli” ma invece sono state “vittime di una politica scellerata”: cioè le generazioni bruciate. I quarantacinquenni e i trentenni senza lavoro, l’immagine della donna mercificata fra la pubblicità e gli spettacoli di intrattenimento, la mancanza di etica civica, le lacune nelle politiche per gay e coppie di fatto, l’eutanasia, etc…
Ancora l’Annunziata scrive:
“Il fascista più fascista di tutti è a mio parere quella pulsione interiore che ci fa infierire sui nemici vinti. Credo di non avere bisogno di patenti per dimostrare da che parte sono stata in questi venti anni, ma davanti alla conclusione giudiziaria e politica di questo periodo non mi metterò fra chi affonda la lama dell’insulto, della soddisfazione, e ancor meno della volgarità,contro Silvio Berlusconi. Non trarrò piacere dalla condanna di nessuno”.
Non vogliamo infierire quindi, ma non dobbiamo permettere la strumentalizzazione che si può fare del nostro senso etico nel momento in cui non sferriamo l’ultimo colpo fatale… Non dobbiamo permettere che il Cavaliere diventi vittima, ma che sia, lui come altri, solo il soggetto di una condanna per un reato che la magistratura ha ritenuto di dover punire. Per questo, in nome di quanti invece vittime sono, la decadenza dalla carica di Senatore è un atto dovuto. E’ giusto ricordare che avendo completamente ignorato quelle che erano politiche del lavoro o diritti sociali abbiamo costretto una generazione a rimandare forse per sempre la possibilità di costruirsi un avvenire o una famiglia e abbiamo invece favorito un’emigrazione disperata portando via dall’Italia risorse e intelligenza.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/06/chi-e-fascista/
Il Cavaliere umiliato, così Berlusconi e l’Italia sui giornali stranieri
Di sito in sito si segue anche all’estero e non solo in Europa, la crisi di Governo italiano e in particolare si tengono gli occhi puntati sulla spaccatura ormai inevitabile della destra italiana.
Ecco alcune prime pagine online
Pubblicato da tdy22 in ottobre 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/02/il-cavaliere-umiliato-cosi-berlusconi-e-litalia-sui-giornali-stranieri/
Il trasloco del Cavaliere!
Silvio ha forse scelto la sua “prigione”? Il Cavaliere ha trasferito la sua residenza da Arcore a Roma e negli ambienti politici si sussurra che tale trasferimento sia stato dovuto alla decisione di trascorrere il periodo degli arresti domiciliari a Roma, vicino alla sede del suo “nuovo” partito Forza Italia e a un passo dai “Palazzi del Potere”. Così la residenza abituale di Silvio Berlusconi è diventata Palazzo Grazioli. Questo secondo alcuni sarebbe stato anche dettato dalla scelta del Cavaliere di preferire i domiciliari ai servizi sociali, ma al momento sono solo ipotesi. Silvio Berlusconi ha tempo fino al 15 ottobre per decidere e comunque la residenza a Via del Plebiscito non lo obbligherebbe a trascorrere il periodo di condanna a Roma, potrebbe sempre indicare un diverso domicilio nel quale scontare la pena. Ora comunque B. è diventato romano!
Pubblicato da tdy22 in settembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/25/il-trasloco-del-cavaliere/
Fiorello spina nel fianco del Cavaliere?
E’ Vittorio Feltri a usare l’inchiostro come se fosse un fioretto per attaccare Fiorello che aveva diffuso nelle ore scorse un finto videomessaggio imitando Berlusconi. Con un editoriale intitolato “Di governo e di Fiorello”, Feltri accusa il comico pubblicamente:
“Ieri sulla 7 (e ieri l’altro su Rai 1) è andato in onda un filmato in cui Fiorello, il fenomeno, faceva il verso a Silvio Berlusconi in chiave satirica. In sintesi, una presa in giro di pessimo gusto. Il Cavaliere presentato come un fesso che reagiva con rabbia alla condanna della Cassazione a versare una montagna di denaro a Carlo De Benedetti. Di norma scherzare è lecito o addirittura opportuno per sdrammatizzare certe situazioni. Ma sfottere un uomo in procinto di scontare una pena detentiva, di abbandonare la politica attiva, il seggio senatoriale e a svenarsi finanziariamente è un’operazione disgustosa.
Se un tuo avversario crolla, è buona norma aiutarlo a rialzarsi; sferrargli un calcio mentre è a terra è da vigliacchi. D’altronde quando Fiorello era schiavo della droga, pieno zeppo di cocaina, e rischiava di scomparire, nessuno di noi ha osato colpirlo alla schiena né al petto. Siamo stati zitti sperando che egli si riprendesse. Si è ripreso e ce ne rallegriamo. Ci aspettavamo che Fiorello si comportasse con Berlusconi come noi ci comportammo con lui. Con un minimo di stile.“
Pubblicato da tdy22 in settembre 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/20/fiorello-spina-nel-fianco-del-cavaliere/
A volte basta il pensiero, altre 1 milione e 400mila! Caso Began.
I regali fanno piacere a tutti. A volte basta il pensiero, altre, invece, serve 1 milione e 400mila euro fatti recapitare con bonifico bancario che finirà dopo qualche giro sul conto di Sabina Began. Ora, come si legge dall’articolo di Repubblica, le procure di Roma e Bari stanno cercando di ricostruire quell’operazione bancaria che ha sollevato tante polemiche e tanti sospetti.
Il bonifico, secondo quanto è possibile ricostruire dall’informativa del Nucleo speciale di polizia valutaria, sarebbe stato emesso dal Cavaliere nell’ottobre del 2011. È un momento particolarmente difficile per l’Ape Regina: qualche giorno prima (il 15 settembre) aveva ricevuto un avviso di chiusura delle indagini dalla procura di Bari con l’accusa di aver procurato prostitute proprio a Berlusconi.
Oggi rischia una condanna durissima (lunedì la prossima udienza preliminare a Bari), le accuse sono pesanti e circoscritte. Ma ciò nonostante, nel pieno dello scandalo, l’attrice sembrava avere le idee chiare: «È un complotto contro Berlusconi – confessava ai giornali a ottobre del 2011 – Altro che prostitute, io ero pazza di lui. Io per amore di Silvio rifiutai George Clooney. Io ho agito con amore verso Berlusconi, l’ho amato e lo amo tuttora. Vorrei essere una geisha per il presidente »…..
Pubblicato da tdy22 in giugno 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/30/a-volte-basta-il-pensiero-altre-1-milione-e-400mila-caso-began/
La Santanchè prevede: dopo la sentenza Unipol, l’esercito di Silvio insorgerà!
Oggi è stato il giorno della sentenza Unipol, un anno per Silvio Berlusconi e questa sera Saniela Santnchè, ospite a Otto e Mezzo con Marco Travaglio, ha tenuto a ribadire la posizione sua e del partito di cui fa parte. L’accusa è per la magistratura politicizzata, perchè “il problema non e’ la tenuta del governo, il problema sono gli otto milioni di persone che hanno votato Silvio Berlusconi e che reagiranno”. Ha poi aggiunto: “Sappiamo che il popolo italiano è sostanzialmente moderato, quindi non andrà di certo a spaccare le vetrine per questo, ma probabilmente, se una cosa del genere dovesse realmente accadere, credo potrebbe rifiutarsi di rispondere allo stato, ad esempio non pagando le tasse”. C’è da chiedersi se davvero l’esercito di Silvio sia davvero così moderato, considerato che ieri il suo ispiratore, Diego Volpe Pasini, è arrivato ad affermare che “Esiste il diritto alla sberla o a tirare un calcio nel c**o”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/04/la-santanche-prevede-dopo-la-sentenza-unipol-lesercito-di-silvio-insorgera/
Unipol. Berlusconi decisivo: voleva danneggiare Fassino
Nella vicenda dell’intercettazione Fassino-Consorte, quella della fatidica domanda “abbiamo una banca?”, il ruolo di Berlusconi fu decisivo: “Senza l’apporto in termini di concorso morale di Berlusconi, non si sarebbe realizzata la pubblicazione”. E ancora: “La qualità di capo della parte politica avversa a quella di Fassino, rende necessario il suo benestare alla pubblicazione della famosa telefonata”. E’ quanto si legge nelle motivazioni della condanna dell’ex premier a un anno di reclusione. Stando alle motivazioni, infatti, Berlusconi, la sera della vigilia di Natale del 2005, ad Arcore, ascoltò “attraverso il computer, senza alcun addormentamento”, la registrazione audio della telefonata, poi pubblicata sulle pagine del “Giornale”. Non viene quindi accettata la versione secondo la quale il leader del Pdl aveva gli occhi chiusi nel momento in cui si ascoltava la telefonata stessa. “Deve ritenersi – scrivono i giudici – che Berlusconi abbia ricevuto quella sera a casa sua, ad Arcore, la visita di Favata e Petessi (coloro i quali gli portarono materialmente il nastro registrato), insieme col fratello, essendo ben consapevole del motivo per cui si svolgeva quella visita, in parte destinata a fargli sentire la famosa telefonata, nella chiara prospettiva della sua pubblicazione, di peculiare interesse in quel periodo pre-elettorale, tenuto conto della già sottolineata portata politica di quella conversazione”. In quanto “pubblico ufficiale” e considerata la “lesività della condotta nei confronti della Pubblica amministrazione”, i giudici non hanno ritenuto di concedere le attenuanti generiche. Oltre a questo, “va considerato il periodo in cui venne effettuata la pubblicazione, a 4 mesi dalle elezioni e nel pieno delle vacanze natalizie, periodo di scarsa affluenza di notizie politiche più importanti: l’interesse politico delle intercettazioni era pertanto evidente così come la volontà di darvi risalto”. “Il ruolo precipuo del premier – proseguono i giudici – era collegato certamente alla strenua richiesta di Raffaelli di incontrarlo per potergli presentare personalmente il suo progetto e ottenere l’appoggio, atteso che, secondo quanto lui stesso ha affermato, non avrebbe ceduto la chiavetta se non in quella occasione. Inoltre la sua qualità di capo della parte politica avversa a quella di Fassino, rende logicamente necessario il suo benestare alla pubblicazione della famosa telefonata, non potendosi ritenere che, senza il suo assenso, quella telefonata, che era stata per altro a casa sua, fosse poi pubblicata, a prescindere dalle espressioni di soddisfazione riferite da Favata a Petessi all’epoca dei fatti”.
La replica dei legali di Berlusconi, Ghedini e Longo, è stata secca: “Le motivazioni della sentenza dimostrano ancora una volta la impossibilità di celebrare dei processi a Silvio Berlusconi a Milano. Tale decisione appare ancor più straordinaria visto che a un incensurato si negano non solo le attenuanti generiche ma anche la sospensione condizionale, confermando vieppiù il pregiudizio”. Secondo gli avvocati “il Presidente Berlusconi viene condannato per concorso morale e quindi non già per aver posto in essere qualche condotta specifica ma per aver rafforzato il proposito del fratello Paolo proprietario ed editore del Giornale. Mai nessuno ha potuto prospettare alcunché in proposito e anzi colui che ha consegnato l’intercettazione ha affermato che il Presidente Berlusconi non l’ha mai ascoltata. Parimenti Paolo Berlusconi ha ripetutamente ribadito che Silvio Berlusconi mai se n’era interessato. E’ una sentenza dunque basata sull’incredibile principio del ‘cui prodest’, che non potrà che essere riformata nei gradi successivi”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/04/unipol-berlusconi-decisivo-voleva-danneggiare-fassino/
Il PdL che prova in tutti i modi a salvare Berlusconi
Mentre i cittadini del Popolo della Libertà si organizzavano per formare “l’esercito di Silvio”, Francesco Nitto Palma ha presentato un ddl che prevede sei mesi di sospensione per i procedimenti in corso se, a causa delle dichiarazioni rese, i magistrati che lo ‘dirigono’ sono passibili di azione disciplinare da parte del Guardasigilli e del Procuratore generale della Cassazione. Stando al testo, diventerebbe illecito disciplinare per le toghe “rendere dichiarazioni che, per il contesto sociale, politico o istituzionale in cui sono rese, rivelano l’assenza dell’indipendenza, della terzietà e dell’imparzialità richieste per il corretto esercizio delle funzioni giurisdizionali”. Oltre a questo, nei tre articoli del dd, viene previsto come illecito anche “ogni altro comportamento idoneo a compromettere gravemente l’indipendenza, la terzietà e l’imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell’apparenza, nel contesto sociale o nell’ufficio giudiziario in cui il magistrato esercita le proprie funzioni”. Stabilisce inoltre che tutti i procedimenti pendenti “alla data di entrata in vigore della presente legge” siano “rimessi al ministro della Giustizia e al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione per le proprie determinazioni in ordine all’eventuale esercizio dell’azione disciplinare e restano, conseguentemente, sospesi per il periodo di sei mesi”. Secondo l’agenzia Dire, il senatore Felice Casson, Pd, sarebbe già stato nominato relatore del ddl, ma, interprellato dall’Huffington Post, afferma di “non saperne niente” aggiungendo: “Escludo di relazionare qualsiasi norma pro Berlusconi”. Considerato che Nitto Palma prende di mira le toghe politicizzate, è lo stesso Bondi, però, a schierarsi contro l’autore del ddl che rischia di “creare ulteriori problemi al presidente Silvio Berlusconi”. Il coordinatore Pdl ha infatti spiegato che “c’è qualcosa che non mi convince nella presentazione del disegno di legge sui processi presentato dal presidente della commissione Giustizia”. “Non è questa – avverte – la strada maestra per riformare la giustizia per cui esiste una sempre più estesa coscienza e condivisione”. “Semmai – è la bacchettata finale di Bondi – è la strada più facile per creare ulteriori problemi al Presidente Silvio Berlusconi”.In seguito, è arrivata una precisazione dello stesso Nitto Palama: “Nel mio ddl non c’è nessun riferimento ai processi penali in corso, è falso il blocco dei processi”. E aggiunge: “Riguarda solo i procedimenti e i trasferimenti d’ufficio dei magistrati”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/29/il-pdl-che-prova-in-tutti-i-modi-a-salvare-berlusconi/
Berlusconi: se il PD voleva correre da solo, perchè non l’ha fatto?
Dopo le recenti proposte dei democratici in materia di legge elettorale, Berlusconi ribatte colpo su colpo: “Sono dei geni perché vogliono eliminare in un solo colpo Grillo e il sottoscritto. Così correrebbero da soli, ma perché non l’hanno fatto prima?”. Ne approfitta anche per un suo personale spot a favore del governo: “il centrodestra continuerà a dare il suo sostegno più forte e leale al governo. Approfittiamo dell’occasione che abbiamo”. Del resto per lui “Questo governo viene fuori da un’occasione storica ed epocale, per la prima volta dal 1947 a oggi, il centrodestra ed il centrosinistra hanno un accordo e una maggioranza che in Parlamento può approvare di tutto ed un governo che può operare per il bene del Paese. Si può mettere fine alla guerra fredda e civile e alla contrapposizione dura tra la sinistra e la destra”.A Studio Aperto, il Cav ha anche tenuto a specificare la sua posizione di forza: “Sono venute fuori delle ipotesi divertenti mi sembra che qualcuno abbia portato avanti l’ipotesi di ineleggibilità del sottoscritto dopo 20 anni di voti di milioni di italiani e dopo tanti parlamenti che hanno approvato la mia eleggibilità”. Sullo stesso tono prosegue con il suo programma: “A Giugno deve esserci anche un dl con tutte le misure che sono indispensabili per riavviare lo sviluppo come l’azzeramento tasse, assunzioni giovani, cambiamento dei poteri di Equitalia e sono il non aumento iva oltre alla sburocratizzazione dello Stato”. Come sempre, non manca l’accento sulla questione a lui più cara, il cavallo di battaglia delle scorse elezioni: “Il nostro non è un puntiglio o un ossessione, ma una delle tante misure che il governo deve attuare per rilanciare lo sviluppo e la crescita. Questa è una prima mossa del governo, è solo un’anticipazione ma i primi di giugno ci sarà l’abrogazione dell’Imu per il futuro”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/21/berlusconi-se-il-pd-voleva-correre-da-solo-perche-non-lha-fatto/
Il Pdl in crisi peggio del Pd?
Il presidente di una commissione alla Camera, pidiellino di ferro, in pieno anonimato si sfoga dicendo all’Huffington Post: “Sa quale è la verità? Che noi stiamo peggio del Pd. La crisi della sinistra ha oscurato la nostra, che è più profonda, ma nelle prossime settimane questo sarà evidente. Berlusconi è appannato dai processi, il partito è in mano alle tribù, Alfano si fa gli affari suoi”.
Ma cosa macera Silvio Berlusconi? Il processo sicuramente, l’esclusione dal governo, perchè in fondo a prendere i voti erano stati lui e Bersani… ma ci sono Letta ed Alfano. I rampanti 40enni che fedeli solo a loro stessi stanno cercando pian piano di staccarsi da quei partiti ingombranti che hanno alle spalle. Letta un Pd da ricostruire e Alfano un Pdl intriso dagli scandali del Cavaliere.
“Il problema è che, nonostante quello che possiamo urlare alla luna, non si riuscirà a votare. Se noi ci liberiamo le mani, uscendo dal governo, Napolitano si dimette, ci troviamo un altro capo dello Stato alla Rodotà o Prodi, e un governo che vota l’ineleggibilità di Berlusconi mentre nelle procure passa l’interdizione”.
Un Berlusconi che ha bisogno del governo e del Pdl, ma quanto il Pdl ha bisogno del Cav.? E’ ancora dipendente perchè l’elettore di centro-destra vota la sua faccia, sposa le sue cause e s’immedesima nel suo eroe che, pur avendo fatto qualche “ragazzata di troppo”, è un punto fermo su cui poter contare. Il carisma incontestabile che ha il leader del Pdl è quel “surplus” (per usare un termine mutuato dai bilanci aziendali) al momento irrinunciabile. Se Alfano “tradisce” lo deve fare avendo alle su spalle un partito solido e capace di raccogliere consensi senza il Cav cosa che al momento sembra fantapolitica… L’indispensabile Berlusconi ha probabilmente ancora una volta vinto la sua partita e può dormire “incubi tranquilli”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/14/il-pdl-in-crisi-peggio-del-pd/
Le contestazioni a Brescia provocano un malore a Berlusconi
‘Il comizio è un mezzo disastro, il leader è furente per “la gestione fallimentare dell’ordine pubblico””. Scrive così Carmelo Lopapa sulle pagine di Repubblica, spiegando che il Cavaliere ha anche avuto un piccolo malore causato dalla rabbia che ha fatto seguito al comizio a Brescia ed ai fischi rimediati:
Ma è anche un leggero malore, una crisi di disidratazione, a costringerlo al ritiro anticipato e poi, in serata, a disertare fino alle 23 la cena di finanziamento, alla quale i seicento ospiti (mille euro a coperto) ancora lo attendevano. Nulla di grave, né di preoccupante, dirà chi gli è stato vicino in quei momenti, ma una di quelle crisi che in passato gli ha causato dei mancamenti. Meglio evitare e riparare in un albergo fino a tardi.
E’ Alfano, a fianco di Berlusconi ma non sul palco, ad assumersi la responsabilità di “strigliare” i responsabili:
I due erano insieme ad Arcore e da lì hanno raggiunto Brescia in elicottero. Quando i tafferugli e poi le contestazioni costringono il Cavaliere a ritardare di quasi due ore l’inizio del comizio, Alfano chiama su tutte le furie il prefetto Narcisa Brassesco Pace e, soprattutto, il questore, Luigi De Matteo. Chiede conto e ragione di quanto sta avvenendo, loro assicurano di fare quel che devono e possono, il ministro li striglia, raccontano fonti Pdl.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 12, 2013
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Una lettera indirizzata a Berlusconi conteneva proiettili!
E’ stata intercettata a Milano, al centro smistamento delle Poste, una lettera contenente oggetti simili a proiettili. La missiva, indirizzata a Silvio Berlusconi, è stata bloccata dagli addetti dell’ufficio dopo che, al controllo dei raggi x, la sagoma degli oggetti è apparsa distintamente.
Non è la prima volta che il Cavaliere riceve simili lettere. Già a gennaio del 2010 era stata recapitata, alla sede del quotidiano “Il Giornale”, una busta con dentro due proiettili accompagnati da una lettera di avvertimento rivolta all’editore, Paolo Berlusconi, e all’allora leader di Forza Italia. Il messaggio “Basta campagne antiislam vi spareremo e poi vi faremo saltare in aria come la Bhutto in Pakistan” reso noto dallo stesso giornale, aveva scatenato le manifestazioni di solidarietà da tutto il mondo politico, compreso Palazzo Chigi. All’epoca, le pallottole a salve erano “il preavviso per i fratelli Berlusconi: una per Silvio e una per il fratello, responsabili delle porcate che scrivono sul giornale e della loro politica antiislam. Alla prima occasione propizia, con o senza predellino, faremo come hanno fatto in Pakistan con la Bhutto: un colpo con pallottole vere in testa e poi un kamikaze, all’italiana, per essere certi della loro scomparsa da questo mondo. Le guardie del corpo e i servizi di sicurezza non potranno fermarci perché non siamo prevedibili. Allah è grande”. Ma non solo Berlusconi era finito nel mirino: il dicembre precedente era stata recapitata una busta gialla alla redazione de Il Giornale, dentro cui c’erano tre buste più piccole e bianche contenenti ogive di proiettili destinati agli allora ministri dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e dello sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, e al viceministro dell’Economia Vincenzo Visco. Mentre la settimana precedente un analogo episodio di intimidazione era avvenuto ai danni del quotidiano Libero.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/02/64104/
Nuova guerra tra Lario e Berlusconi!
Lario e Berlusconi ormai è lotta sino all’ultima “memoria”… legale. Nuova battaglia su quei 36 milioni l’anno! La sentenza era stata impugnata dai legali del Cav, ma Veronica non è stata a guardare. L’ex ‘premiere dame’, nella memoria, si è opposta al blocco dell’appannaggio decretato in primo grado e che è stato ritenuto dal Cavaliere troppo oneroso. Un appannaggio su cui, pare, siano franati per l’ennesima volta i tentativi di trovare un accordo. Inoltre, i legali degli ex coniugi in questi giorni si sarebbero recati dai giudici della Corte d’appello per sapere se è necessario che i due ex compaiano o meno all’udienza relativa all’assegno di mantenimento prevista per le prossime settimane e che dovrebbe tenersi nel più stretto riserbo.
Pubblicato da tdy22 in aprile 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/10/nuova-guerra-tra-lario-e-berlusconi/
DEI DELITTI E DELLE PENE… SILVIO BERLUSCONI!
Tra un condono tombale, tra l’elogio alla corruzione e le spese per l’ex moglie, Veronica, il Cavaliere d’Italia sembra essere finito nelle sabbie mobili. Eppure c’è chi è pronto a scommettere su di lui, chi si augura che vinca le elezioni e faccia “piazza pulita” della sinistra oltransista. Il populismo avanza e la crisi si continua a sentire così il cavaliere parla di ricchezza e si mette nella schiera dei poveri, condannando “la ricca, straricchissima Veronica”, che si può permettere di alzarsi a pomeriggio inoltrato e avere come unico grattacapo 100 mila euro al giorno da spendere.
Parlando della patrimoniale che vuole introdurre Bersani ”e che gli ha suggerito la Cgil”, Silvio Berlusconi dice che ”a pagare 40 miliardi dovrebbero essere solo i ricchi, ma a guadagnare sopra il milione di euro sono 2.633 persone, 29 quelle sopra i 10 mln anzi 28 perche’ io sono diventato piu’ povero”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/16/dei-delitti-e-delle-pene-silvio-berlusconi/
Monti apre a PDL, l’accordo è possibile senza il Cav.
Il Pdl “magari – afferma a ‘Radio Anch’io’ – non sarà sempre guidato dall’on. Berlusconi” e si “potrebbe benissimo immaginare una collaborazione con quella parte una volta mondata ed emendata dal tappo che impedisce le riforme”. Quanto ad una alleanza con il Pd, dipenderà dalle politiche di Bersani: “Se sono quelle che vengono espresse con piena legittimità dalle componenti più massimaliste non ci sarà possibilità”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/25/monti-apre-a-pdl-laccordo-e-possibile-senza-il-cav/
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