Piero Grasso interviene al festival Internazionale a Ferrara, per l’incontro “La democrazia e il potere”, ma non appena prende la parola fa rumoreggiare il pubblico. Appena qualcuno gli chiede infatti quanto dovrebbe guadagnare un parlamentare, il presidente del Senato si limita a un laconico “quel tanto che basta per renderlo indipendente”. Ma quale dovrebbe essere la cifra incalzano i giornalisti e Grasso ribatte “tra i 5 mila e i 7 mila euro”. Il pubblico in sala non la prende bene e lui ribatte “ci sono dirigenti d’azienda che percepiscono anche 30mila euro al mese” e poi aggiunge che non è qui per “difendere una categoria” ma solo il riconoscimento del “mio tenore di vita medio” che “mi permette di essere indipendente”.
Quindi meno stipendio e più possibilità di “dipendenza”? E cosa intendiamo con “dipendenza”? I soldi limitano davvero i rischi di “dipendenza” o forse potrebbe essere il potere e l’uso distorto che se ne fa a non rendere indipendenti i politici?