A Bologna arriva l’Error Day!

error-day-tuttacronacaDal 28 febbraio al 2 marzo a Bologna si celebra l’Error Day, per rendere omaggio a tutti gli abbagli, le sviste, le lacune, le inesattezze e gli inciampi grammaticali. L’idea è di Clelia Sedda e arriva da una sua certezza: “Il comune denominatore dell’umanità è l’errore”. E così l’attrice comica, musicologa e studiosa, con laurea e dottorato al Dams, docente all’università, ha pensato agli sbagli e a chi sbaglia:   “Quando si vive bisogna inciampare, cadere, prendere le botte. Se non fai errori e non li paghi non migliori”, dice l’ideatrice del bizzarro festival ospitato all’Accademia di Belle Arti con la consulenza artistica di Alessandra Berardi e Monica Demattè. Nel sito http://www.errorday.it e in Facebook, oltre al programma, Clelia Sedda ha raccolto divertenti gallerie: amori, musiche, famiglie, acconciature, invenzioni, loghi sbagliati. Ecco, tratta dal sito, una selezione sui messaggi sbagliati. Eccone alcuni esempi:

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Clamorosa gaffe di Google Maps: a Berlino una piazza dedicata a Hitler

google-hitler-tuttacronaca“Adolf Hitler Platz”. E’ questo il nome che Google Maps ha assegnato (o ri-assegnato, visto che così si chiamava durante la dittatura nazista) a una piazza di Berlino. A scoprire la gaffe il quotidiano berlinese BZ, che ha costretto Google a una rapida rettifica.  La piazza in questione si trova a Charlottenburg-Wilmersdorf, nella parte ovest della capitale tedesca. Attualmente porta il nome del primo presidente della Repubblica Federale, Theodore Heuss. Prima dell’avvento del nazismo, il nome era Reichskanzlerplatz (piazza del cancelliere del Reich).

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Si spara al gluteo per errore, cercava il portafoglio!

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E’ accaduto in un negozio di Brighton, in Michigan, dove un 32enne si è recato alla cassa per pagare il conto, ma ha confuso la pistola con il portafoglio e inavvertitamente si è sparato a un gluteo. Secondo l’Huffighton Post l’uomo non ha commesso reato in quanto aveva il permesso di portare armi. Le ferite riportate non sono gravi, l’uomo è stato curato in un ospedale locale e dimesso. 

 

Due “teste” al Milan… e già ci sono i primi problemi!

paolo-maldini-tuttacronacaE’ Diretta news a spiegare che la convivenza Adriano Galliani-Barbara Berlusconi non si prospetta facile. Sembra infatti che Barbara Berlusconi non abbia gradito molto prospettatale, considerato che avrebbe voluto gestire in prima persona anche della parte sportiva, compito che invece resta in mano a Galliani. La divergenza si fa sentire anche sul nuovo Direttore Sportivo, con Lady B. che propende  per Sogliano e Galliani per  Pradè della Fiorentina. E se i presupposti non sembrano buoni, al momento quello che appare è che le strade di Paolo Maldini e del Milan non siano destinate a convergere a breve. Se l’ex capitano fino a qualche giorno fa sembrava a un passo dalla firma per il suo ritorno in società nel ruolo di responsabile dell’area tecnica, dopo l’annunciato addio di Adriano Galliani, con la riconferma dell’Ad l’ex giocatore è stato messo in stand by. Maldini potrebbe quindi, alla fine, scegliere altri club che vorrebbero offrirgli un lavoro, come il Psg.

L’ufficio tributi chiede a un bimbo di 10 anni di pagare l’Imu: risulta sposato

bimbo-imu-tuttacronacaLa notizie è talmente assurda che è difficile da credere sia accaduto, eppure è così. Stando a quanto riporta la Gazzetta del Lunedì del Levante, un bimbo di 10 anni di Sestri Levante, in provincia di Genova, si è visto recapitare una richiesta di pagamento dell’Imu da parte dell’ufficio tributi. Il piccolo risulta infatti sposato e non residente nella stessa casa del coniuge, da qui la richiesta del pagamento dell’imposta sugli immobili. E’ stato il padre del bimbo a raccontare la vicenda spiegando che, probabilmente, l’errore deriva dal fatto che lui e sua moglie hanno residenze differenti. Il genitore chiede quindi che il Comune faccia marcia indietro e intanto ne approfitta per una battuta: “Mio figlio è stato sposato con la sua compagna di banco, ma ora non stanno più insieme. L’unica cosa che possiede sono una bicicletta e una macchina radiocomandata, sempre che risultino tassabili”.

Galliani-Milan: il “matrimonio” si protrae di altri quattro anni

galliani_berlusconi-tuttacronacaSembravano già pronte le valigie invece Galliani non solo resta al Milan, ma lo farà per almeno quattro anni. Questo secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in un pezzo a firma Carlo Laudisa che spiega che la cena di venerdì sera ad Arcore fra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, conclusasi all’una di notte, avrebbe portato a questo accordo, sotto l’etichetta posta il giorno dopo dal presidente: “Il Milan va avanti con due amministratori delegati”. Galliani, appunto, e Barbara Berlusconi. Ognuno con le sue competenze, tecniche e commerciali. E in sintonia. “E’ tornato il sereno”. Il sole è tornato a splendere in casa rossonera dopo le due vittorie contro Celtic e Catania e ora si viene a sapere che una delle colonne della società ha il posto certo per alcuni anni ancora. L’accordo per l’ad prevede quattro anni di delega per la parte sportiva, a quel punto fino alla primavera del 2017: con emolumenti e liquidazione da diluire nel tempo, visto che a un certo punto -come è fatale che avvenga- ci sarà anche un Milan senza Galliani. Il compromesso evita traumi al vertice della società, che in questi mesi sarebbe stato un pericolo e “blinda” anche quei giocatori che avevano confidato a Galliani che anche loro avrebbero lasciato il club nel caso lui se ne fosse andato. Un passaggio di consegne graduale, per sistemare al meglio questa stagione e capire quali saranno le mosse per la prossima, quando (e se) al Milan ci sarà una nuova guida tecnica al posto di Massimiliano Allegri.

Gli parte una chiamata per errore… mentre organizza un omicidio

butt-dialing-tuttacronacaAttenzione quando riponete il cellulare in tasca o nella borsa: potrebbe partire una telefonata per sbaglio e non si sa con quali conseguenze. Qualcuno potrebbe ascoltarvi parlare male di lui, il partner potrebbe scoprire un tradimento o… la polizia potrebbe venire a conoscenza del fatto che state pianificando un omicidio. E’ quanto accaduto a Jonesboro, in Arkansas ed è iniziato con un cellulare che squillava. Quando è andato per rispondere, un commesso 33enne, James Macom, si è reso conto che all’altro capo c’era Larry Barnett, il suo ex boss che gli doveva molti soldi. Sperava di riceve notizie confortanti circa la somma che gli spettava, invece il giovane sente che l’uomo sta negoziando con un sicario, per farlo uccidere. “Non importa come scegli di farlo. Basta che sembri un incidente”.  Macom avverte la polizia, che conosce già Barnett per sospetta truffa fiscale, e gli agenti arrivano a casa dell’uomo, scoprendolo ancora intento a chiacchierarare con il sicario, acoltato sia dalla vittima designata che dagli agenti. Che scoprono anche che Barnett ci aveva già provato: “Ti do 5 mila dollari ora e il resto dopo che hai concluso – dice al sicario -. Non voglio che succeda come con gli altri che non ci sono riusciti”.  Barnett è un rivenditore di automobili e ora è stato arrestato per complotto a scopo di omicidio. Rischia 30 anni di prigione. Il tutto per non ridare i soldi a Macom. Lo afferma chiaramente nella telefonata: “Gli devo un pacco di dollari, così risparmio. E poi mi sta antipatico, non lo posso sopportare”. La polizia ha scoperto tutto questo perchè l’uomo non si era accorto che, dopo aver controllato numero e indirizzo della sua vittima, rimessosi il cellulare in tasca, la pressione contro la tasca ha fatto sì che venisse digitato il numero di Macom.

Una poltrona per due: la nuova “forma” del Milan

barbara-berlusconi-adriano-galliani-tuttacronacaConfermato Galliani e “promossa” Barbara Berlusconi. E’ questo il nuovo aspetto che ha assunto il Milan, ora che è stato deciso che ci saranno due amministratori delegati. E’ stato lo stesso Berlusconi, in una nota a spiegare: “La situazione del Milan è tornata serena – sono le sue parole -. Sono lieto di comunicare che e’ stato trovato pieno accordo su un’organizzazione societaria che prevede due amministratori delegati: Adriano Galliani con la delega al settore sportivo e Barbara Berlusconi con la delega agli altri settori dell’attività sociale. Da parte mia ho promesso di essere più vicino alla società e alla squadra”. Anche se a causa neve non è riuscito a raggiungere l’allenatore e la squadra, Berlusconi ha ugualmente inviato il suo messaggio al Milan in subbuglio di questi giorni. Già un messaggio precedente aveva ricucito i rapporti: “Il Milan va avanti con serenità. Dopo la cena di ieri Adriano Galliani è più sollevato, tutti restano al loro posto e il Milan prosegue all’insegna dell’unità di intenti. La situazione societaria non cambia”, aveva detto all’Ansa. Questo il commento di Galliani: “Quando parla il presidente, parla a nome di tutti. Le parole del presidente sono sacre, per quanto mi riguarda, da 34 anni, prima ancora del Milan”. E ha aggiunto: “Non devo confermare io le parole di Berlusconi, perché non si commentano mai”. Restano in due quindi, con Galliani che, a quanto pare, ha già dimenticato gli screzi con Barbara: davvero è stata ripristinata l’armonia? Quello che è certo è che si arricchirà la galleria delle sue espressioni in tribuna.

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CLAMOROSO! Adriano Galliani torna sui suoi passi!

Galliani-tuttacronacaRisponde “presente” al presidente Berlusconi e così, dopo l’addio al Milan annunciato ieri, Adriano Galliani resta. Mentre andava in onda Sport Mediaset su Italia 1, la clamorosa notizia. Dopo la lunga nottata, iniziata con una cena tra l’ex premier e (si pensava ex) l’ad rossonero, oggi è stato reso noto che Galliani resta al suo posto. “E’ tornata l’unità d’intenti. E’ tornata la serenità”, queste sarebbero state le parole di Berlusconi. L’aspetto societario, alle 13.30 di oggi, sabato 30 novembre, non è quindi cambiato. Ci si interroga quindi sul futuro della “rivoluzione” condotta da Barbara Berlusconi, visto che da qualche ora gira su Twitter la conferma dell’ok a Maldini e di Maldini per il dopo-Galliani. Sarebbe stato addirittura papà Cesare ad Al Jazeera a confermare la notizia. Cambiati per oggi anche i progetti si Berlusconi, atteso oggi a Milanello per parlare con la squadra e con Allegri e riportare un po’ di serenità dopo la bufera-Galliani scoppiata ieri ma che ha dovuto cambiare i suoi programmi e rimandare la visita a un altro momento. La neve che cade su Milano ha infatti impedito all’elicottero presidenziale di decollare e, di fatto, ha lasciato Berlusconi a terra. A Milanello non ci sarà nemmeno Barbara.

Galliani, Berlusconi e quello strappo non ricucibile

berlusconi-galliani-tuttacronacaE’ stata depositata venerdì la motivazione della sentenza del processo Ruby bis dove i giudici sottolineano il bisogno d’indagare Berlusconi per corruzione e come se un simile spettro non bastasse, con tempismo implacabile Galliani ha annunciato le sue dimissioni da amministratore delegato del Milan. La scoccata, secondo l’ex premier, è stata dettata da ragioni “poco nobili”, equivale a dire: soldi. In questo periodo, del resto, non ha mai fatto mancare il appoggio totale alla figlia Barbara per quel che rigurda la rivoluzione a Milanello mentre ci sono problemi con la liquidazione di Galliani. La proposta iniziale di 10 mln non è stata approfondita così come non è decollata la trattativa sulla seconda cifra proposta da Ermolli, il super consulente a cui Berlusconi ha affidato il compito di chiudere l’era dell’ad, trenta milioni di euro. Galliani ne vuole 50. Dopo 34 anni, sembra di essere ormai di fronte a una coppia di separati in casa. Per riassumere come si è giunti a questa situazione: il 3 novembre, Barbara denunciava una gestione i cui risultati sono crollati, Galliani chiamava Berlusconi e quest’ultimo appoggiava la figlia: fanno notare fonti informate di fede berlusconiana, su quelle dichiarazioni di sfiducia non trapela – mai – nessuna correzione della famiglia Berlusconi. Il 9 novembre, faccia a faccia ad Arcore, alla presenza anche di Fedele Confalonieri. Nel corso della riunione fiume Berlusconi mette sul tavolo un’offerta per l’ad che è anche un modo per tastarne la fedeltà: il Cavaliere offre a Galliani un seggio in Parlamento e il ruolo di coordinatore della rinata Forza Italia. Una specie di ad del nuovo partito con pieni poteri col compito di farlo girare come una azienda, selezionando volti nuovi e gente capace, e rimettendo pure a posto i conti disastrati dai politici di professione. La risposta: un rifiuto, salvo poi arroccarsi a difesa del suo ruolo al Milan. Ed è a questo punto della storia che Berlusconi, a cui piace come si sta muovendo la figlia all’interno della società, affida ad Ermolli la trattativa finale. A questo punto, rinnovo dello staff, con l’impasse sulla trattativa che si va a sommare al fatto che Barbara si è presa la scena. Spiega l’Huffington Post che “L’episodio che ha fatto saltare i nervi all’ex ad, raccontano i ben informati nell’inner circle del Cavaliere, è avvenuto nelle ore della trasferta Glasgow, quella che per molti avrebbe segnato la rinascita del Milan di Allegri. Barbara Berlusconi ha fatto visita alla squadra alla vigilia. Mentre Galliani ha evitato di farsi vedere a Milanello presentandosi direttamente a Malpensa. Il Milan ha vinto. Barbara pure. Con una mossa molto berlusconiana.”

Welcome back! Il Milan ritrova il suo ex capitano

Paolo-Maldini-tuttacronacaDopo l’annuncio di dimissioni di Adriano Galliani “per giusta causa”, in casa rossonera non si è perso tempo e già è pronto un nuovo innesto: Paolo Maldini. L’ex difensore della Nazionale ricoprirà il ruolo di responsabile dell’area tecnica e si verrà quindi a creare così una nuova figura all’interno del club  visto che, fino ad ora, la gestione dell’area tecnica, dalla prima squadra ai pulcini, è stata sotto la supervisione di Massimiliano Allegri. Maldini non attendeva altro e ha temporeggiato di proposito con il PSG, club che lo ha corteggiato a lungo e che lo ha invitato più volte nella capitale francese per trattare. In attesa dell’ufficializzazione, Barbara Berlsuconi si augura che il ritorno del campione rossonero aiuti a portare una ventata d’entusiasmo nell’ambiente, anche se il rapporto dell’ex capitano con i tifosi non è dei migliori. Ma il nuovo dirigente, stando a quanto riferisce Sky Sport, avrà anche un ruolo importantissimo per quel che concerne il mercato e dovrebbe già occuparsi delle trattative intavolate per la sessione invernale. Come ricorda Calcioblog, il ritorno di Maldini, sarà solo il primo tassello: nei prossimi giorni altri nomi illustri del Milan del recente passato dovrebbero fare il loro grande ritorno, da Andriy Shevchenko, che dovrebbe avere un ruolo simile a quello di Nedved alla Juventus, a Clarence Seedorf, che potrebbe rimpiazzare Massimiliano Allegri sulla panchina alla ‘prima sconfitta utile’.

Galliani e l’addio al Milan sbattendo la porta: “Mi dimetto entro il 31 dicembre”

adriano-galliani-tuttacronacaQuasi 28 anni e 28 trofei. E’ il lungo curriculum di Adriano Galliani al Milan. Ma l’ad ora è pronto a dire addio. E non in maniera amichevole, visto che Barbara Berlsuconi si è presa la società. “Mi dimetto. Lo farò entro il 31 dicembre, sicuro, anche se non si troverà un accordo sulla mia uscita dal Milan. Ormai nulla riuscirà a trattenermi. Mi dimetto perché ho subìto un grave danno alla mia reputazione. Sì, sono arrabbiato, la pazienza è finita”. Il problema è che se Berlsuconi gli mostra solidarietà in privato, la figlia lo offende pubblicamente con quel comunicato in cui di fatto accusava Galliani di aver sbagliato tutto e annunciava la svolta a livello societario. A Repubblica, il futuro ex ad ha detto: “Sono considerato uno dei manager più importanti a livello internazionale, non posso lasciarmi trattare così. Basta, me ne vado”. Le dimissioni arriveranno dopo la partita contro l’Ajax, a prescidere dalla trattativa per la buonuscita, che può arrivare fino a 50 milioni di euro per i quasi 28 anni di lavoro da ammistratore delegato. Un colpo di scena inimmaginabile fino a poco tempo fa, quando si prospettava un accordo privato con lei per gestire il passaggio di consegne in modo assolutamente soft. Ma la situazione è precipitata con la Berlsuconi che si prende il merito delle vittorie cedendo a Galliani la colpa delle sconfitte. E l’ad non accetta neanche che i modelli di riferimento siano Roma e Fiorentina, da anni fuori dalla Champions. Non vede giustizia nel venir attaccato nel primo campionato sbagliato, nel momento difficile. In quanto al mercato di gennaio, l’ad dimissionario l’ha già fatto: il difensore Rami e il trequartista Honda. E dopo che succederà? “Non lo so, ora devo occuparmi di questa situazione. Il Milan è la mia vita, ma così non ci sto più”.

“I dirigenti passano, il club resta”. I saluti di Galliani

galliani-saluti-tuttacronacaQuesta sera il Milan affronterà il Celtic in Champions League e oggi l’ad Adriano Galliani ha incontrato i dirigenti inglesi in occasione del banchetto Uefa al Clydeport Building, situato nel pieno centro di Glasgow. Prima, ha però parlato del suo addio al club rossonero: “Il Milan è nato prima di tutti noi e continuerà dopo di noi. Dirigenti, allenatori e giocatori passano il testimone, l’importante non è il futuro delle persone ma il futuro del Milan che è il club più titolato del mondo”. Il dirigente rossonero ha rivolto un pensiero anche a Kakà: “E’ sempre stato un leader, non lo è diventato ora. È uno dei pochi palloni d’oro ancora in attivo, è una super persona, per questo motivo sono andato a prenderlo a zero a Madrid”. Per quel che riguarda la sfida in programma: “Stasera sarà una bolgia, ma sarà corretta, un tifo sano. Il Milan è venuto qua tante volte. Sarebbe bello avere questo tifo anche in Italia. Ieri in campo al sopralluogo parlavo con Bonera e Kakà, siamo gli unici reduci del ‘Vietnam’ nel 2007, ci ricordiamo quel momento”.

Cosa pensano i tifosi rossoneri dei giocatori del Milan?

ultras_milanello-tuttacronacaIl Milan sta vivendo un perdiodo negativo come non se ne vedevano da anni e che i tifosi non possono accettare. Da questo, la contestazione di sabato sera dopo il pareggio in casa contro il Genoa. Come riporta CMNews, Luca Lucci, responsabile della Curva Sud rossonera, ha parlato di come i tifosi abbiano ormai perso la pazienza: “La contestazione di sabato sera? Abbiamo fatto presente la situazione. E Kakà e Abbiati sono stati umili a confermare che non ci sono professionisti, che c’è gente che pensa a fare la bella vita, a ballare a far quello che vuole. 4-5 giocatori che arrivano in ritardo all’allenamento dopo una sconfitta: non esiste proprio. Perché come vanno in giro loro va in giro anche il tifoso. Perciò, Abbiati e Kakà sono stati correttissimi, il problema semmai è della società che permette a certi giocatori di fare quello che vogliono. C’è anarchia totale e il Milan non interviene. Non si è mai vista una cosa del genere. Ci sono giocatori che pensano solo al conto in banca e noi di questa gente non sappiamo che farcene. Che se ne vadano! Detto questo non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, perché c’è gente per bene come Bonera, Montolivo, Kakà, Abbiati. Gli altri? A loro non frega nulla. Una volta c’erano i senatori che ti facevano rigar dritto. Ma adesso chi c’è? Sia chiaro, ci sono i più anziani e attaccati alla maglia che sono brave persone, ma evidentemente non hanno il polso, il carattere per prendere in mano la situazione. La contestazione continuerà finché non vedremo un cambio d’atteggiamento della squadra. Non è finita qui e non pensino che basti una vittoria. Perché puoi essere a metà classifica, ma se non sudi la maglia puoi pure andar via. Prendiamo Robinho: può essere forte finché si vuole, ma preferiamo uno della Primavera che dia tutto per la squadra. E se si continua così si perdono i tifosi. Noi chiediamo anche dove sia la società: Berlusconi per i suoi motivi non può dedicarsi al Milan, dall’altra parte Galliani e Barbara Berlusconi pensano alle lotte interne. Constant? Uno che alla prima contestazione fa un gesto ai tifosi del secondo anello arancio. Lui, che non pensa ad altro che postare le foto su Twitter. Ci rendiamo conto che questi invece che calciatori sono diventati personaggi televisivi, che pensano a postare foto dagli spogliatoio. Dove sono i Baresi, gli Ancelotti, i Maldini? Può anche essere che non andavamo d’accordo ma professionalmente non possiamo dire nulla a Maldini, uno che ha dato tantissimo al Milan e questo gli va riconosciuto. Allegri? Anche lui si deve svegliare. Perché abbiamo l’impressione che non sappia tenere lo spogliatoio. Parlare a Balotelli? Cosa dovevamo dire a Balotelli? Non avevamo interesse a parlare con lui. Dico solo che Gattuso non aveva i piedi, ma una gran testa che l’ha portato ad arrivare fin dove è arrivato. Balotelli ha avuto un dono dalla natura ma non usa la testa e non è davvero possibile”.

I giocatori che appoggiano Galliani: “se va via lei, me ne vado anch’io”

milan-tuttacronacaIn casa rossonera regna ormai il caos tra fazioni opposte in lotta per la conquista del potere, tweet in piena notte e ripetuti ritardi agli allenamenti. Dopo l’ennesima occasione mancata contro il Genoa, match terminato in pareggio, la situazione di Allegri si complica anche se per ora resta in panchina. Domani c’è il Celtic a Glasgow, in un incontro valido per la Champions, e in caso di risultato negativo l’allenatore rischia grosso. Tanto più che ormai la squadra non lo segue più e il rapporto con Galliani, che a sua volta è furioso per la situazione venutasi a creare con Barbara Berlusconi, si è logorato. E non si può dimenticare la contestazione dei tifosi sabato sera dopo che la squadra aveva rimediato solo un 1-1.  E qualcuno, stando a quanto riporta il Corriere, ha già sussurrato a Galliani: “Se va via lei, me ne vado anch’io”. Che fra loro ci sia anche Balotelli? Del resto SuperMario, dopo il rigore sbagliato in maniera clamorosa, si sta continuando a mettere in mostra: per la seconda volta di fila, infatti, è arrivato a Milanello in ritardo rispetto all’orario di ritrovo per l’allenamento. L’attaccante del Milan si è presentato con oltre venti minuti di ritardo, circa il doppio rispetto a ieri, sull’appuntamento fissato alle 10.30 in vista della seduta delle 11.30.

“This is the end”: il tweet di Balotelli nella notte

balotelli-tuttacronacaTweet shock nella notte da parte di Mario Balotelli, a poche ore dal rigore sbagliato, il pareggio con il Genoa e la contestazione dei tifosi? L’attaccante mancava dal 16 ottobre sul social network e quando è tornato a cinguettare l’ha fatto in maniera misteriosa. Un “Questa è la fine” che fa pensare al periodo opaco in campo e al poco feeling con Allegri. Era l’alba, quando i suoi followers hanno letto: 1Solo questa mattina, infine, sono giunte le spiegazioni. E il rinnovato appoggio alla sua squadra. 2E poi, la spiegazione del messaggio lasciato all’alba: “Giorgio Petrosyan example of perfaction. My friend you are the best even if this morning you lost! I was watching you and you are dio (simbolo con le mani giunte)”. In sintesi, Balo stava seguendo un incontro di arti marziali. Certo però che SuperMario non è un habitué dei social e la sua apparizione attorno alle cinque del mattino parla di una notte insonne, o di una sveglia anticipata. Oggi, con la squadra, c’è stato l’allenamento in vista della sfida importantissima di Champions League a Glasgow contro il Celtic. Balotelli si è presentato con dieci minuti di ritardo: peggio di lui solo Robinho, 38 minuti rispetto all’orario concordato.

La notte da incubo del Milan: solo Kakà placa gli ultras

ac_milan-tuttacronacaIl Milan ora deve ricompattarsi e proiettarsi a martedì, quando ci sarà la trasferta in Champions, ma per la squadra il momento si fa sempre più critico. Ieri sera, solo Kakà è riuscito a rasserenare un po’ il clima, dopo che 400 ultras hanno bloccato la squadra all’uscita al termine della partita contro il Genoa, terminata con un pareggio. Il colloquio tra il brasiliano, Abbiati e i tifosi si è concluso con un “Ci vediamo alla prossima partita in casa…” dopo che i suppoerters si erano riversati fuori dallo stadio intonando cori insultanti: “Vergogna”, “Siete una squadra di m….”, “ci avete rotto i c…”. Gli ultrà della Curva Sud hanno chiesto un confronto con i giocatori. Kakà, autore della rete al 4 minuto, è stato l’unico applaudito al grido di “Sei l’unico a salvarsi in questa m…”. Anche Balotelli, che nel corso del match ha clamorosamente sbagliato un rigore, voleva uscire ma la polizia lo ha sconsigliato. Al momento Kakà sembra l’unico ad essere rispettato dai tifosi. A Milan Channel, Galliani ha spiegato: “È un anno che le cose vanno storte ma credo che si possa ancora rimediare. Se andrà male l’anno venturo si ripartirà da 0-0. L’Inter è reduce dal nono posto ma i tifosi vanno allo stadio, hanno più abbonati di noi”. Alla fine Allegri ostenta tranquillità. “Ho parlato con il presidente ed era soddisfatto per la prestazione. Questa volta non era semplice giocare e nonostante questo lo abbiamo fatto con grande coraggio, anche in 11 contro 11 – ha notato -. C’è grande amarezza per la vittoria che manca da più di un mese, ma non dobbiamo abbatterci, dobbiamo riflettere sugli errori e migliorare, anche se sul piano del gioco la squadra ha fatto meglio”. Ma il pensiero non può non correre all’Europa: Ci giochiamo tantissimo in Champions. Adesso al Barcellona mancano alcuni giocatori importanti, dovremmo guardare pure la gara di Amsterdam. Queste stagioni sono capitate a tutte. La gente ricorda la storia: questo Milan l’ha fatto Silvio Berlusconi che l’ha presa in un’aula di tribunale. Il Napoli non era in Champions lo scorso anno, quest’anno la Fiorentina gioca in Europa League. Non è che gli altri quando gli è successo sono morti. Il Milan ha 115 anni e poi inizierà il 116esimo.” “La vita è più lunga, è capitato a tutti, non drammatizziamo. Dobbiamo vedere le Champions vinte e le finali giocati. Si può sempre rimediare, arriviamo da un primo, secondo e terzo posto. Chiedo ai tifosi di non drammatizzare. El Shaarawy? Inutile parlare degli infortunati, la gente guarda la classifica. A me non piace avere e dare degli alibi. Abbiamo un punto in meno dello scorso anno. Lo ripeto assolutamente: tutto va misurato in un arco temporale che è più lungo di un anno. Il Milan di Silvio Berlusconi ha vinto 26 trofei, il Milan ha vinto tanto. L’Inter è partita dal nono posto e c’è ancora. Balotelli? I rigori li calcia peggio di prima. Bisogna rialzare la testa ed essere orgogliosi di questo Milan”.

Il Milan pareggia, i tifosi “bloccano” la squadra e Galliani bacchetta Balo

balotelli-rigore-tuttacronacaCi speravano i tifosi, dopo la riconferma di Allegri e la pausa per le nazionali, che il Milan riuscisse a rimettersi in carreggiata. Ma dopo un primo momento di esultanza, il gol al 4′ di Kakà, la doccia fredda: il pareggio del Genoa e l’incapacità di riuscire ad andare nuovamente in rete. Per prendersela ancora di più, mancava giusto l’incredibile errore di Balotelli in occasione del rigore. E così, dopo le contestazioni durante la partita, in seguito al triplo fischio circa quattrocento tifosi hanno occupato la strada all’uscita del garage dello stadio Meazza chiedendo, stando alle voci circolate, un confronto con i giocatori. La situazione ha ritardato l’uscita dei tifosi del Genoa dal settore ospiti mentre fuori dallo stadio decine di poliziotti e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa. Gallini, al termine del match, ha offerto la sua analisi: “Abbiamo subito un tiro in porta, un rigore. La chiave è stata il rigore sbagliato da Balotelli: se avesse e segnato avremmo vinto la partita”, e sottolinea: “Non è che hanno capito come tira Balotelli, è che calcia i rigori peggio di prima”. Galliani ha poi spiegato che ”Muntari si è stirato e non lo avremo per un po’. Mexes ha un problema all’occhio – ha aggiunto -, è una cosa stranissima, un’infiammazione all’occhio. Non so se potrà essere recuperato per Glasgow, ma la mia esperienza mi dice che non ci sarà perché servono giorni per fare controlli. Ma assolutamente non è comparabile alla patologia di Gattuso”.

Il mega-jumbo che sbaglia lo scalo!

jumbo-sbaglia-pista-tuttacronacaErano le 22.20 di ieri sera, l’alba in Italia, quando un Dreamlifter della Atlas Air, l’aereo cargo più grosso del mondo, ha sbagliato di nove miglia il punto dell’atterraggio. Sarebbe dovuto aarrivare alla base militare di McConnell, in Kansas, invece ha toccato terra nel mini-scalo di Jabara a Wichita. Qui, non c’è neanche una torre di controllo. I due piloti, come riportano le registrazioni, hanno chiesto “autorizzazione per l’atterraggio” alla torre di controllo della Air Force americana alle 22.15 ricevendo subito l’ok. Atterrati su una pista larga appena 30 metri, ancora senza alcun sospetto di quanto accaduto, hanno chiesto istruzioni ai controllori per raggiungere il terminal. Solo allora l’equivoco è apparso palese: “Non siete al nostro aeroporto”, hanno detto gli addetti di McConnell. “Yes Sir, siamo scesi nello scalo sbagliato!” la risposta dal maxi jet della Atlas Air. Il fatto più curioso è che lo stesso pilota avrebbe già effettuato l’atterraggio ben 26 volte, negli ultimi mesi, alla base Usa, quindi per lui zona e punti di riferimento non erano certo nuovi.

Per quel che riguarda il Dreamlifter, si tratta di uno dei quattro esemplari di questo aere costruiti dalla Boeing e che vengono principalmente utilizzati per trasportare i pezzi tra le varie fabbriche del gruppo. Il problema ora è che la pista dove si trova è molto più corta rispetto allo spazio necessario al decollo per il colosso che al momento si trova dunque bloccato a terra. Come se non bastasse, il super-muletto spedito ieri da McConnell per provare a trainare via-strada il “bisonte volante” fino alla base, si sarebbe guastato lungo la strada. A questo punto si pensa di svuotare quanto più possibile l’aereo, liberandolo dalle merci e alleggerendolo di buona parte del carburante per poi attendere un giorno di vento sostenuto e provare a “forzare” i parametri del decollo. Alla Boeing serve che l’aereo torni operativo e ora le autorità hanno dato il via libera per fare un primo tentativo di decollo.

Al Qaeda e l’alleato decapitato per errore

al-qaeda-tuttacronaca“Abbiamo sbagliato ad accompagnarlo verso il Paradiso, Allah perdonerà il responsabile per aver decapitato accidentalmente una persona che non era un infedele”. Sono queste le parole del portavoce dell’Isis, lo Stato islamico del Levante e dell’Iraq, che chiede scusa per l’errore commesso: aver decapitato un alleato pensando si trattasse di un nemico. E’ successo ad Aleppo, dove sono in corso intensi combattimenti fra milizie sunnite jihadiste e gruppi militari sostenitori del regime di Bashar Assad e dov’è stato trovato, tra i feriti, un uomo barbuto, portato in ospedale dagli  jihadisti di “Isis”. Il ferito, in condizioni critiche, non riesce a farsi riconoscere ma è in grado d’invocare i nomi di due imam sciiti. Per questo motivo, viene identificato come   un volontario sciita delle milizie pro-Assad, fatto che porta alla decisione di decapitarlo e di esporne la testa mozzata in una piazza di Aleppo. “Isis”, espressione diretta di Al Qaeda, ne pubblica anche il video in rete salvo poi, dopo qualche giorno, scoprire la verità. Si fa infatti viva la formazione fondamentalista sunnita “Ahrar al-Sham”, gruppo sunnita che combatte in Siria contro Assad e che è un alleato dei jihadisti di Al Qaeda, che informa: “Non è uno sciita, si tratta del nostro comandante, Mohammed Fares, del quale avevamo perso le tracce durante i combattimenti”.  Resta ora da vedere se, in base ad un codice tribale che a volte viene invocato in simili casi, la famiglia della vittima chiederà ora delle compensazioni economiche ad Al Qaeda.

Il grillino che scivola sulla Costituzione: chi destituisce il Premier?

grillini-costituzione-tuttacronacaCurioso siparietto ieri in Aula dove Carlo Sibilia, deputato Cinquestelle, è intervenuto nel dibattito sul Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi. Dopo un suo discorso pieno di accuse contro Letta e di denunce contro i suoi conflitti di interessi, il pentastellato se la prende con Napolitano, accusandolo maldestramente di non avere revocato l’incarico a Letta.

Se avessimo ancora un Presidente della Repubblica veramente super partes, l’avrebbe già destituita dal suo incarico.

I colleghi  del deputato applaudono, inconsapevoli del clamoroso errore, mentre Letta si rivolge ai ministri accanto a lui chiedendo “Ma cosa sta dicendo?”. Dopo di che, ride. Reazione non apprezzata dal Cittadino Sibilia.

Mi fa piacere che lei rida: purtroppo le persone sono poco credibili e ridono, giustamente.

Al termine della sua replica, ilpresidente del Consiglio non si lascia sfuggire una battuta con la quale sottolinea l’ignoranza costituzionale di Sibilia.

Le aggiungo anche che il Presidente del Consiglio non può essere destituito dal Presidente della Repubblica, ma soltanto da questo Parlamento, che, se vuole, può votare la mozione di sfiducia nei nostri confronti.

Medaglia per il primo anno di Pontificato di Papa Francesco ritirata: c’è un errore!

medaglia_commemorativa_primo_anno_pontificato_francesco_sbagliata-tuttacronacaE’ stata messa in vendita ieri, dall’Istituto Poligrafico e dalla Zecca dello Stato, una medaglia commemorativa in onore del primo anno di pontificato di Papa Francesco. Ma il Vaticano l’ha già ritirata dal commercio. La scelta è stata obbligata visto che presenta errore grossolano. Spiega il certificato di garanzia che la medaglia dovrebbe riportare incisa la scritta: VIDIT ERGO JESUS PUBLICANUM ET QUIA MISERANDO ATQUE ELIGENDO VIDIT, AIT ILLI SEQUERE ME (Gesù guardò il pubblicano e avendone pietà gli disse Seguimi). Peccato, però, che al posto della “J” di Jesus sia stata incisa la lettera “L”. La frase, tratta dalle Omelie di san Beda il Venerabile e incisa intorno alla raffigurazione della chiamata di Matteo, segnò il giovane Jorge Mario Bergoglio quando nel 1953, ancora 17enne, fece esperienza della presenza di Dio nella sua vita in occasione della festa di san Matteo. In seguito ad una confessione, si sentì toccare il cuore e avvertì la discesa in esso della misericordia di Dio che lo chiamava alla vita religiosa, sull’esempio di sant’Ignazio di Loyola. La medaglia, opera di Mariangela Crisciotti, è stata coniata in oro, argento e bronzo, e ha un diametro di 44 mm. In tutto ne sono stati venduti 4 esemplari, destinati a veder moltiplicato il loro valore originario.
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La malasanità… costa una gamba! Amputano l’arto sbagliato a un paziente

malasanità-amputazione-tuttacronacaAveva una gamba diabetica che doveva essere amputata ma, dopo l’intervento, la terribile scoperto: i medici hanno operato sulla gamba sana. Il grave errore che è costato a un meccanico di 54 anni è stato fatto in Brasile, all’ospedale universitario Pedro Ernesto di Rio de Janeiro. Ora i femiliari del paziente hanno deciso di rivolgersi alla magistratura mentre dall’ospedale si difendono: sostengono infatti di aver chiesto l’autorizzazione per amputare entrambi gli arti.

Garcia determinato: “un derby non si gioca, si vince”

Rudy-Garcia-tuttacronacaVigilia del derby capitolino e Rudi Garcia dimostra di avere le idee chiare: “Un derby non si gioca si vince”. Il tecnico giallorosso spiega: “Sappiamo che è una partita importante, ma è solo una partita. In Francia un derby non si gioca, si vince. La Lazio? Le squadre che giocano 3 partite in una settimana hanno cali fisici, dovremo sfruttare questa cosa”. In Francia, l’allenatore ha dovuto affrontare quattro derby del Nord con il suo Lilla: contro il Lens, non ne ha perso nemmeno uno vincendo tre volte e pareggiando una. “Io uomo derby? Lo dite voi, non io. Lens-Lille è un derby diverso, 45 mila persone allo stadio Bollaert ci sono anche lì, ma di sicuro qui sarà differente. Sono molto contento di vivere questa partita, ma il mio carattere sarà lo stesso. Vincere sarà fantastico, ma prima dobbiamo essere tranquilli. E per farlo, in settimana ci siamo anche divertiti”. Del resto i giallorossi devono anche riscattare anche la finale di Coppa Italia: “L’anno scorso io ero a Lilla, non ho visto questa partita e non mi interessa. La sola cosa uguale rispetto al 26 maggio è che è un derby. È una nuova stagione, con un nuovo allenatore: l’importante è arrivarci con nove punti e tre vittorie. Quando sono arrivato qui, ho trovato un ambiente negativo, ma la squadra ha capito in fretta la mia filosofia di gioco”. Per la prima volta, dopo la squalifica contro il Verona, Garcia si troverà la curva Sud piena: “Giocheremo in casa e sono sicuro che giocheremo in 12, perché dietro avremo i nostri tifosi”.

Il derby con la gaffe! Sky sbaglia lo stemma ufficiale della Roma

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Sky Sport commette una gaffe che per i tifosi romanisti sarà difficile da digerire. L’emittente privata a pagamento che trasmette in diretta le partite di campionato, nell’annunciare il derby previsto per domani tra Roma e Lazio sbaglia lo stemma dei giallorossi e ripropone quello dell’anno precedente. Inoltre la lupa è nera e non parzialmente grigia come in quello originale. Una svista, forse per la fretta che però è stata immediatamente notata dai tifosi e le polemiche sono scoppiate nelle radio sportive della capitale. Il clima di derby è iniziato e l’adrenalina sale, anche su un errore banale.

  

Biglietti gratis per tutti on-line: il pasticcio dell’United

united-bigliettigratis-tuttacronacaGiovedì pomeriggio è apparsa sul sito della United un’offerta imperdibile: biglietti di andata e ritorno tra le principali città americane a costo zero. Unica spesa per i passeggeri le tasse aeroportuali, ossia 10 dollari al massimo. Ovvio che in molti ne hanno approfittato. Quando la linea aerea si è accorta di quanto successo, ha subito provveduto a chiudere le prenotazioni on-line confermando che si trattava di un “errore umano”. Conseguenza: ora in centinaia stanno facendo pressioni sulla compagnia aerea perché mantenga l’impegno preso con la prenotazione on-line: le ricevute delle carte di credito confermano infatti l’acquisto. Nel frattempo, non mancano neanche i commenti in Twitter: “Non capisco perché è costato così poco, ma ora dovrete onorare l’impegno” twitta un passeggero che ha comprato un volo Washington-Austin (Texas) a 2 dollari e mezzo. Certo se la United non rispettasse l’impegno, come ha fatto in passato un’altra compagnia che ha dato così l’avvio a delle indagini del Dipartimento di Giustizia, dovrà fare i conti con la pubblicità negativa che ne deriverebbe e forse la perdita del ricavo di qualche centinaio di biglietti si potrebbe rivelare meno dannosa.

E’ shock! La pubblicità per il Festival di Jazz di Montreux con la foto di un bimbo ucciso

gregory_villemin-pubblicità-tuttacronacaGaffe che ha scatenato non poche polemiche in Svizzera quella della pubblicità per l’asilo messo a disposizione durante il Festival di Jazz di Montreux. Sullo sfondo del manifesto appare il volto sorridente di un bambino: il grafico che ha ideato il cartellone ha origini straniere e non era a conoscenza, però, della tragica morte del piccolo ritratto. Gregory Villamin, di 4 anni, è stato infatti ucciso nel 1984 in circostanze che non sono mai state chiarite. Il 16 ottobre di quell’anno il suo corpo era stato ritrovato nel fiume Vologne, sui Vosges, a neanche dieci chilometri da casa sua, con le mani e i piedi legati. L’inchiesta non è mai stata abbandonata e regolarmente torna sulle prime pagine dei giornali. S’ipotizza che l’omicidio fosse legato a lettere anonime di minacce che i genitori del bambino, Christine e Jean-Marie, ricevevano da alcuni anni. Il padre e la madre del piccolo continuano a cercare la verità e ora si sono detti “scandalizzati” dal fatto che la foto del figlio sia stata utilizzata per una pubblicità. La scoperta è stata fatta dopo che un internauta francese ha pubblicato l’immagine in questione su Twitter. Il grafico si sarebbe limitato a cercare in Google immagini con il termine “bambino” e nessuno si era accorto del fatto perchè la foto era stata leggermente sfocata. I genitori di Gregory hanno minacciato un’azione giudiziaria se non fossero arrivate “scuse immediate” per un errore “commesso in buona fede”. Un portavoce del festival, presentando le pronte scuse, ha dichiarato: “È uno spiacevole errore, di cui misuriamo tutta la gravità”.

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Pietro D’Amico scelse il suicidio assistito per un errore medico

d'amico-suicidio-assisstito-tuttacronacaAveva richiesto il suicidio assistito, l’ex magistrato calabrese di 62 anni Pietro D’Amico, di Vibo Valentia, morto in una clinica di Basilea, in Svizzera. L’uomo aveva scelto la dolce morte perchè convinto di essere affetto da una malattia incurabile. Stando a quanto emerso dall’autopsia voluta dalla figlia e dalla vedova e disposta dalla magistratura elvetica, però, questa patologia non esisteva, così come dimostrato anche dai “sofisticati e approfonditi esami di laboratorio dei reperti prelevati dal corpo”, che “hanno escluso perentoriamente l’esistenza di quella grave e incurabile patologia dichiarata da alcuni medici italiani e asseverata da alcuni medici svizzeri”, come rende noto l’avvocato Michele Roccisano, amico del magistrato morto e legale della vedova. In una nota si legge quindi del fatale errore medico: “D’Amico non era affetto da quella grave patologia che lo aveva convinto a chiedere il suicidio assistito. Un errore scientifico che ha portato a conseguenze fatali, poiché D’Amico, già depresso e convinto di essere gravemente malato, ebbe purtroppo quella terribile conferma che lo spinse a richiedere il suicidio assistito a Basilea. Furono proprio quelle errate diagnosi a convincere alcuni medici svizzeri, soprattutto Erika Preisig, dell’Associazione Eternal Spirit lifecircle, ad assisterlo in quel suicidio”. La nota prosegue quindi spiegando che sarà ora la magistratura italiana a stabilire se i medici italiani siano responsabili dell’errata diagnosi e se lo sbaglio sia dipeso da negligenza, imperizia, imprudenza, “tenuto anche conto del fatto che per poter accertare l’esistenza di quella patologia, avrebbero dovuto sottoporre il paziente ad esami strumentali specifici” che a D’Amico non furono mai prescritti. “La stessa magistratura – si legge poi – dovrà accertare il nesso di causalità fra l’errata diagnosi e il triste evento. Tanto più che in precedenti tentativi, non ancora provvisto di quelle errate certificazioni, D’Amico non aveva ottenuto dai medici svizzeri il suicidio assistito.” Ma un’indagine è stata aperta anche in Svizzera, dove ai medici è imposto “di accertarsi che sia affetto da una patologia terminale, non potendo gli stessi accogliere acriticamente i referti presentati dal paziente e/o i sintomi descritti dal paziente che spesso, specie se depresso, tende a somatizzare disturbi a volte dovuti a malanni molto più benigni. La legge svizzera prescrive anche che la diagnosi sia fatta da almeno due medici svizzeri diversi da quello che poi assiste il paziente al suicidio, mentre, nel caso, ciò sembra non essere avvenuto poiché uno dei medici che ha confermato la malattia era la stessa Erika Presig, ovvero la ‘dottoressa Morte'”.

La gaffe del Belfast Telegraph: Enrico Letta confuso con lo zio Gianni!

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Inizia il G8 e il Belfast Telegraph, giornale dell’Irlanda del Nord, dedica uno speciale all’evento. Con tanto di schede dei partecipanti. E la gaffe è servita. Al posto della foto del premier italiano Enrico Letta ecco che spunta quella dello zio Gianni. Come se non bastasse, il giornale gli aumenta anche l’età, di otto anni: nel boxino dedicato alla biografia si legge infatti che avrebbe 56 anni.

Lapsus in casa Samsung? Presentato in rete il Galaxy S4 mini

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Errore o no? La Samsung ha caricato sul sito che raccoglie le app due immagini del suo nuovo prodotto, il Galaxy S4 mini, presentandolo prima di quanto fosse stabilito, ossia nell’evento a lui dedicato che si svolgerà a Londra il prossimo 20 giugno. Ad accorgersi della pubblicazione è stato il blog TgSpot, ma la notizia ha subito iniziato a circolare in rete, permettendo così agli utenti di controllare il sito dov’è possibile scegliere e scaricare applicazioni compatibili con il proprio dispositivo con una suddivisione per telefoni. C’è anche la possibilità che Samsung presenti la nuova linea di tablet Galaxy e Ativ, ovvero i prodotti equipaggiati con Windows 8. A una prima analisi, sembrerebbe che il “mini” abbia un display di 4.3 pollici, che salgono a 5 nella versione grande.

Errori da campioni. Hamilton sbaglia box!

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L’abitudine di tanti anni e la concentrazione della corsa hanno giocato un brutto scherzo a Lewis Hamilton. Al settimo giro del Gran Premio di Malaysia, seconda sua gara con la Mercedes dopo una vita in McLaren, il pilota britannico e’ entrato ai box per il pit stop, infilandosi senza tentennamenti tra i suoi ex meccanici gia’ schierati per attendere Peres. Accortosi dell’errore, Hamilton ha ottenuto strada libera ed ha raggiunto il suo box, tra gli sguardi stupiti e divertiti dei presenti.

Fiaccole a lutto

 

Fiaccolata silenziosa e lenzuola bianche alle finestre di Soriano Calabro, nel vibonese. La manifestazione è in ricordo di Filippo Ceravolo, il ragazzo 19enne ucciso per errore in un agguato a Pizzoni. Mentre i genitori fanno appello alla giustizia, il paese si stringe attorno a loro per non dimenticare la vita spezzata.

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