Amara sorpresa per una bimba: ogiva di proiettile nel succo

succo-frutta-tuttacronacaIn una scuola elementare di Aversa, in provincia di Caserta, una piccola alunna di 8 anni ha trovato l’ogiva di un proiettile all’interno di un succo di frutta. La maestra ha immediatamente avvertito la polizia e i genitori della bimba, subito accompagnata  in ospedale per motivi precauzionali. Il commissariato di Aversa indaga per capire come il proiettile sia finito nel tertrapak contenente la bevanda.

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Yogurt avvelenato a scuola: 19 bimbi ricoverati

yogurt-tuttacronacaNella provincia cinese dell’Hunan, secondo quanto riferisce l’agenzia Nuova Cina, diciannove alunni di una scuola elementare sono finiti in ospedale dopo aver ingerito dello yogurt avvelenato. Ad aver messo il velono, per poi consegnare l’alimento alla scuola, sarebbe stata una donna di 34 anni che pare soffra di disordini mentali. La polizia ha reso noto che la donna ha confessato di aver aggiunto allo yogurt del veleno per topi e dell’erbicida.  Tre dei bimbi sono in gravi condizioni, ma i medici hanno fatto sapere che non sono in pericolo di vita. Sono in corso ulteriori indagini per chiarire le motivazioni del gesto della donna.

“Basta dare del tu alle maestre”: parla Luca Zaia

zaia-maestre-tuttacronacaE’ intervenuto all’inaugurazione di una nuova scuola elementare a Badoere di Morgano, nel Trevigiano, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che, nel suo discorso, ha fatto notare come “Una volta si aveva paura anche del vigile urbano, adesso i bambini non hanno più paura di niente. Per forza, se anche le maestre si lasciano dare del tu”. Per il presidente, è una questione di rispetto dei ruoli: “Non è un ‘amarcord’, io sono per la modernità, ma vorrei porre la questione. Nella lingua inglese dare del ‘tu’ alla regina è una cosa normale, in italiano usare il ‘tu’ o il ‘lei’ è un segnale di rispetto dei ruoli. Fossi un formatore mi chiederei se sia più corretto nella formazione primaria dei bambini far dare del ‘tu’ a un insegnante, che rappresenta prima di tutto un’istituzione importante, oppure del lei. Forse varrebbe la pena di approfondire”.

“Si beva una camomilla”: così i vigili al padre di un disabile

camomilla-disabile-tuttacronacaNon solo ha parcheggiato sul posto riservato ai disabili ma quando il padre di un bimbo portatore di handicap gli ha chiesto di spostare l’auto, un uomo ha insultato e strattonato chi chiedeva, semplicemente, rispetto per la segnaletica stradale. E’ accaduto giovedì mattina all’ingresso della scuola elementare Madonna Assunta di Bagnoli, in provincia di Napoli. L’accesa discussione ha poi visto il coinvolgimento di altri genitori presenti ed è degenerata in rissa davanti agli occhi dei piccoli alunni dell’istituto di via Pozzuoli. Il tutto si è concluso con una donna caduta malamente a terra e l’intervento della polizia municipale. A scatenare la rissa, il fatto che Roberto Marcone, padre di un disabile, aveva chiesto a chi aveva parcheggiato impropriamente di cedergli il posto che gli spettava. Racconta l’uomo: “Il plesso accoglie quasi 600 bambini di cui una ventina disabili, abbiamo ottenuto i due stalli dopo una lunga lotta cinque anni fa, ma la cattiva abitudine di occuparli senza diritto non è mai cessata, nonostante le numerose segnalazioni alla X Municipalità e alle forze dell’ordine. L’anno scorso per lo stesso motivo mi sono preso un pugno in faccia, adesso si è arrivati alla rissa”. Roberto è solo il portavoce dei molti genitori degli alunni disabili della scuola, impegnati in una battaglia quotidiana e le cui denunce sono supportate da una ricca documentazione fotografica delle violazioni al codice stradale. Continua l’uomo: “Ma siamo soli in questa lotta per la civiltà: ciò che mi ha rattristato di più, oltre all’ennesimo gesto di arroganza di chi si ostina a fermarsi sui posti per disabili anche solo per i famosi 5 minuti, è il fatto che alla fine i vigili non hanno elevato nessuna multa e mi hanno consigliato di andare a prendere una camomilla”. Ora si stanno mobilitando anche i genitori degli altri bimbi. “Stiamo pensando ad iniziative di protesta per sensibilizzare sulla vicenda – dicono – prima che si arrivi ad altri e più gravi atti di violenza”.

Il naufragio a Lampedusa visto con gli occhi dei bambini

disegno-lampedusa-tuttacronacaLa tragedia del naufragio attraverso gli occhi dei bambini. E’ quello che appare nelle foto di Tullio M. Pugli, per l’agenzia Getty, che ha immortalato i disegni degli alunni della scuola elementare di Lampedusa. Al momento sono stati recuperati 232 cadaveri e si pensa che siano almeno altri cento quelli che il mare nasconde.

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Strage di bambini in Iraq, kamikaze in una scuola elementare

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Iraq shock! Il kamikaze,  entrato nel cortile di una scuola elementare nel nord del Paese, con un camion imbottito di esplosivo si è fatto saltare in aria uccidendo 14 alunni e il direttore dell’istituto. L’attentato alla scuola di Tel Afar, circa 70 km a nordest di Mosul è giunto pochi minuti dopo un simile attacco contro una stazione di polizia. In precedenza un funzionario locale aveva detto che nei due attentati erano morte almeno 10 persone:

“Oggi siamo stati colpiti da due grandi esplosioni che hanno provocato decine di vittime e feriti – ha detto il sindaco di Tel Afar, Abdul Al Abbas -. La prima era un camion bomba che ha colpito una stazione di polizia e la seconda una scuola elementare”.

Madre denuncia il figlio di 13 anni per atti vandalici a scuola

girgenti,scuola,elementare,tuttacronaca

Quando ha scoperto che suo figlio insieme a due suoi compagni era stato uno degli autori di un atto vandalico alla scuola elementare «Girgenti» di via Grotte a Bagheria, in provincia di Palermo, la madre ha preso il ragazzo e lo ha condotto in commissariato a costituirsi. Durante il loro raid teppistico i tre compagni avevano rovesciato banchi, danneggiato i distributori automatici di bibite e caffè, divelto l’impianto telefonico ed elettrico e rubato materiale didattico. La donna così ha denunciato suo figlio (che non è comunque punibile perché a solo 13 anni) e gli agenti stanno cercando di rintracciare i suoi compagni.

Disabile in classe e i genitori ritirano i figli

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A nord Italia, i genitori avevano deciso di ritirare i figli dopo aver saputo che vi erano alcuni ragazzi stranieri in classe, al sud i famigliari dei bambini della Gennaro Sequino, scuola a nord di Napoli, ritirano i figli da scuola perché in classe c’è un disabile. Padri e madri si sono recati nei giorni scorsi dalla direttrice dell’istituto e hanno chiesto il nullaosta per il trasferimento dei figli in altre sezioni, dove non fossero presenti bambini affetti da autismo. Richieste che sono state respinte dalla dirigente scolastica Maria Loreta Chieffo che però alla fine ha dovuto cedere al trasferimento degli alunni in altre scuole del territorio. I ragazzi che hanno lasciato al scuola sono stati al momento 6 su 20, ma molti sono pronti a fare nuove richieste.

  

Salta il primo giorno di scuola: ci sono i topi nell’edificio

topi_in_classe-sanzio-tuttacronacaMarco Giudici, consigliere e presidente della commissione trasparenza del Municipio XII, ha “ricevuto numerosi reclami da partedi genitori costretti a cambiare i loro programmi”. Perchè? Il ritorno sui banchi, per i bambini della scuola elementare ‘Raffaello Sanzio’ a Roma, è stato posticipato a causa della presenza di alcuni topi avvistati all’interno del plesso in via del Casaletto. La dirigente della scuola ha quindi annunciato alle famiglie, via mail, l’apertura tardiva. Nella nota di Giudici si legge ancora: “Il fatto assume una gravità senza precedenti se si considera che l’assessore municipale alla scuola Tiziana Capriotti era stata convocata per giovedì scorso in commissione trasparenza per riferire sullo stato delle scuole, ma ha declinato l’invito e non si è presentata”. I roditori sono stati avvistati mercoledì. Quando il fatto è venuto alla luce, è stata immediata la protesta dei genitori che hanno annunciato azioni a tutela dei ragazzi, minacciando di no farli entrare neppure in aula la prossima settimana se non sarà garantita la completa deratizzazione. Non è la prima volta che un edificio scolastico viene chiuso a causa della presenza dei topi. Nel corso del precedente anno scolastico, a novembre, il nido comunale al Trullo, sempre nella capitale, era stato chiuso l’istituto comunale “La bussola d’oro”, dove escrementi dei roditori erano stati trovati nelle aule e in cucina. Il problema dell’invasiva popolazione di topi a Roma era stato sollevato, tempo fa, anche nel popolare quartiere di Trastevere, dove l’assessore all’ambiente del I Municipio aveva denunciato “topi, sacchetti aperti, rifiuti sparsi, odore nauseabondo” dietro alla scuola Regina Margherita.

Mangiano alla mensa scolastica: morti 20 bambini in India

india-scuola-mensa-tuttacronacaLa tv Cnn-Ibn ha riferito della tragica morte di almeno 20 bambini tra i 4 e gli 8 anni avvenuta dopo aver consumato un pasto gratuito in una scuola elementare del villaggio di Jajauli nello stato del Bihar, nel nord dell’India. Dopo aver mangiato, i piccoli hanno iniziato a mostrare gravi segni di avvelenamento e sono stati immediatamente trasportati in ospedale. Per molti di loro, però, l’intossicazione si è rivelata fatale. Sono ancora una trentina, inoltre, i bimbi ancora ricoverati, alcuni in condizioni gravi. La protesta dei genitori ha avuto luogo questa mattina, quando sono scesi in strada e mostrato la loro rabbia vandalizzando alcuni veicoli. Per combattere la malnutrizione, il governo ha introdotto da alcuni anni il midday meal scheme, un programma nazionale di mensa gratuita, nelle aree più povere.

Sparatoria nella scuola Pappalardo: malore per il marito della vittima

giovanna-nobile
Salvatore Lo Presti ha ucciso ieri, con cinque colpi di pistola sparati nei locali della scuola scuola elementare “Pappalardo” di Vittoria, nel Ragusano, l’insegnante di religione 53enne Giovanna Nobile. I proiettili hanno raggiunto la donna all’addome mentre un sesto è stato sparato in aria: è infatti intervenuto un collega e gli ha alzato il braccio facendo cambiare la traiettoria al proiettile, che si è conficcato sul tetto. Il bidello, noto come “il poeta”, ha commesso il folle gesto a pochi giorni dalla pensione, strappando la vita a una moglie e madre di due figli. Un collega, Salvatore Gallo, che ha bloccato il braccio dell’assassino, ha commentato: “Poteva fare una strage. Mi sono buttato su di lui e l’ho bloccato d’istinto, ma non chiedetemi come ho fatto perché non lo so neanch’io. Sono stanco e provato da questa assurda giornata”. Un altro bidello, Biagio Cirica, spiega che era “uno che ce l’aveva com il mondo intero”. Poi aggiunge: “Ma non andava al di là dello sproloquio. In fondo era uno tranquillo, mai e poi mai avrei pensato che gli scattasse questo raptus. Scriveva anche poesie, non a caso lo chiamavano tra i colleghi il poeta”. L’omicidio sarebbe un delitto passionale, sembra infatti che Lo Presti si sentisse attratto dalla donna, anche se non aveva mai espresso i suoi sentimenti e la donna ne era all’oscuro. Per questo motivo, ritengono gli inquirenti, Lo Presti si sentiva ferito da una simile (involontaria) indifferenza. “Anche stamattina stava facendo i soliti discorsi – racconta ancora Cirica -. Quando è arrivata la professoressa Nobile, l’ha seguita per le scale e appena dentro la segreteria ha cominciato a sparare. Che nascondesse odio verso la professoressa o avesse un debole per lei come si fa a dirlo? E’ tutto così assurdo”. In ospedale non è stato possibile fare nulla per la donna, che presentava una vasta emorragia addominale. La sua morte è stata anche causa di un malore al marito, sentitosi male una volta rientrato a casa dopo averla vegliata. Il marito della vittima, che gestisce con il suocero un box al mercato ortofrutticolo, è stato rianimato e si è ripreso solo dopo qualche minuto. Ma le sue condizioni sono tenute sotto osservazione dal medico di famiglia.

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Il bidello con la pistola: sparatoria in una scuola elementare

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Alla scuola elementare “Pappalardo” di Vittoria, nel Ragusano, un bidello 69enne ha aperto il fuoco contro un’insegnante di 53 anni dello stesso istituto. La donna, Giovanna Nobile, docente di religione, è stata portata d’urgenza in ospedale con gravi ferite al torace, e qui è morta poco dopo . Ancora sconosciuto il movente dell’accaduto. Salvatore Lo Presti, l’autore del gesto, è già stato fermato dalla polizia.

Il coraggio di una maestra salva i suoi allievi. Prendiamo esempio?

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Rhonda Crosswhite, maestra alla Plaza Tower Elementary a Moore, sobborgo di Oklahoma City, ha solo pochi graffi che lei stessa definisce «irrilevanti, considerando quello che sarebbe potuto succedere. Non ho mai pensato che stessi per morire – ha detto -. Per tutto il tempo ho continuato a urlare ai ragazzi: “Smettetela di preoccuparvi, stiamo bene, stiamo bene. Gridavo per tranquillizzarli, cercavo di superare con la mia voce quel frastuono orribile, sperando che mi potessero sentire. Una ragazza singhiozzava e le ho detto: “Va tutto bene, va tutto bene, ti proteggo io”. E poi ho detto qualche preghiera: “Dio, ti prego di prenderti cura dei miei figli”. E noi stiamo bene».

In questa scuola sono morti 9 bambini, ma nessuno della sua classe. Lei li ha protetti tutti, alcuni anche con il suo corpo. «Quando tutto è iniziato a venire giù, mi sono messa su di loro. Tutto qui. Uno dei miei ragazzini mi diceva: “Ti amo, ti amo, ti prego non morire con me…”». Con queste parole semplici racconta il suo gesto d’amore verso la sua classe, verso quei bambini che le devono la vita. Ma per lei è stato normale, è nell’ordine delle cose… è questo lo spirito americano. Ci sono dei ruoli nella società che richiedono coraggio, ci sono le insegnanti che per i loro bambini morirebbero, perché è quella solidarietà innata, è quella spinta che ti porta a essere un eroe per caso. E’ successo a Newton dove un’insegnante è morta per proteggere i suoi allievi dalla follia omicida di Lanza… succede durante il tornado con l’insegnante Crosswhite che non ci pensa due volte e si sdraia sui suoi allievi , li protegge. Cosa succede in queste menti? Succede che le insegnanti sanno proteggere il futuro, sono a contatto quotidianamente con quelli che saranno gli uomini e le donne del domani… sanno quanto sia importante non rubare a nessuna generazione quel domani… forse sanno quello che i nostri politici dovrebbero imparare… a tutelare i loro cittadini, a proteggerli… dovrebbero pensare che ogni individuo, da quello che nascerà fra qualche mese a quello che ha 90 e più anni, è un bene prezioso, ognuno è indispensabile (perchè nel bene o nel male è un esempio) e ognuno ha diritto a vivere e a farlo dignitosamente… Ognuno ha bisogno di essere tutelato, sostenuto quando porta avanti un progetto che può essere utile alla comunità… proprio come un bambino che cresce, l’imprenditore ha bisogno di essere supportato nel suo sviluppo, non castigato con tasse sempre più insostenibili, con una burocrazia kafkiana o con l’indifferenza. Se poi sbaglia allora la punizione deve arrivare e deve essere esemplare, in modo da far capire che lo Stato punisce i criminali e premia gli onesti… oggi in Italia sembra che sta succedendo il contrario, perciò la storia di Rhonda, oggi è più importante che mai!

Rapite e stuprate dal preside di una scuola!

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E’ orrore! Il preside di una scuola primaria della città di Wanning, in Cina, e un funzionario governativo sono indagati con l’accusa di aver rapito e stuprato 6 allieve. La settimana scorsa era stata denunciata la scomparsa delle ragazzine e oggi arriva invece la sconvolgente notizia. Quanto le allieve sono state ritrovate sono sembrate immediatamente turbate e presentavano segni di violenza. Poi è arrivato a conferma il filmato delle telecamere di sicurezza che hanno mostrato la sconvolgente realtà. Le ragazzine entravano in due stanze distinte di un albergo locale. In una di queste stanze è stato ripreso mentre entrava anche il preside che si è fermato fino alla mattina successiva. E’ iniziata così una cordata su i social network cinesi chiedendo per il preside e per tutte le persone coinvolte pene severissime per questa ennesima violenza minorile perpetrata ai danni di ragazzine di 6/7 anni.

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Foto inedita della bomba di Hiroshima. Ritrovata in scuola elementare!

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