“Nessuna violenza”, così i compagni dei 4 studenti accusati di aver stuprato una compagna

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«Ci teniamo a dire ancora una volta che qui non è successo nulla. Nessuno ha stuprato nessuno e quella ragazza si è inventata tutto», queste le parole dei compagni dei ragazzi accusati di aver abusato sessualmente di una compagnia di classe .

«Ci è spiaciuto leggere notizie inesatte e poco aderenti alla realtà rispetto ai fatti asseritamente accaduti a gennaio all’interno dell’istituto di Finale ligure, sui quali abbiamo un’indagine in corso.». Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori di Genova Cristina Maggia all’ANSA, rilevando che «una eccessiva enfatizzazione mediatica» contribuisce a accrescere il disagio e «stimola nei compagni condotte impulsive e non mediate che potrebbero avere anch’esse rilevanza penale».  «In particolare giova precisare che nel medesimo titolo di reato ‘violenza sessuale’ sono ricomprese condotte di diversa natura e portata più o meno grave», ha precisato il pm secondo la quale «una eccessiva enfatizzazione mediatica quale quella in atto contribuisce a accrescere il disagio dei giovani protagonisti e delle loro famiglie».

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Violenza di branco, arrestati gli stupratori di una 14enne

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Sono 4 i giovani arrestati a Molfetta accusati di far parte di un branco, composto forse da una decina di persone, che da tempo abusava sessualmente di una 14enne. I ragazzi sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre la Procura continua a indagare per identificare gli altri componenti del gruppo. Tra questi ci sarebbero anche 3 minorenni, mentre gli altri sono tutti di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Le violenze, da parte della ragazza sarebbero avvenute tra la primavera e l’estate scorsa, ma solo da poco la 14enne avrebbe trovato il coraggio di parlarne, anche perché minacciata dal branco.

 

Compagni di viaggio: l’eccezionale branco di mille delfini

delfini-tuttacronacaUno spettacolo mozzafiato quello che è apparso agli occhi dei passeggeri di un ferry boat che solcava le acque del Canada occidentale, tra Gulf Island a Tsawwassen: un branco di oltre mille delfini. Un fenomeno eccezionale a detta degli esperti dell’acquario di Vancouver, che hanno riconosciuto nei mammiferi una specie tipica di quella zona del Pacifico, abituati a muoversi al massimo in 200 esemplari.

A volte anche le bufale aiutano a far riflettere…

Facebook-bufala-tuttacronacaSta girando in rete la notizia di un 26enne francese, Antoine Garrot, giovane infermiere di Rennes, che ha deciso di fare un esperimento: essere sincero in Facebook per 24 ore. In quest’arco di tempo avrebbe commentato tutti i post che apparivano sulla sua bacheca dicendo esattamente quello che gli passava per la testa. Bando alla diplomazia quindi e alle gentilezze di rito. La “notizia” è stata fatta girare con tanto d’immagine che ne attestasse la veridicità. Una foto con i cognomi cancellati e le foto oscurate. A quanto si legge, quello che è accaduto in seguito è anche stato “largamente ritrasmesso dalla stampa locale”. Solo che leggendo qualche commento sui blog francesi che hanno riportato la notizia, il sospetto che sia tutta una montatura ad arte viene. Anche perchè di Antoine Garrot sul social blu se ne trovano, ma nessuno si è visto dimezzare le amicizie dopo un’intera giornata di “sincerità”. Quello che fa riflettere è che la foto riproposta più che a “commenti sinceri” fa pensare a offese gratuite (difficile tenersi gli add in questo modo), e nonostante questo fa riflettere. Quanti di noi sui social, ma anche nella quotidianità, riesce ad essere completamente sincero nell’arco di 24 ore? Quanto diciamo agli altri? Quanto ci facciamo conoscere? A partire dai personaggi pubblici che calibrano e studiano ogni parola e foto pubblicata, fino al ragazzino che cerca quanta più approvazione per ricevere “like” e sentirsi accettato dagli altri. E quanto siamo anche sinceri con noi stessi, riconoscendo quali idee e convinzioni ci appartengono e quali invece abbiamo mutuato da altri, magari per quel senso di protezione che ci dona il “sentirci uguali agli altri”?

Cipro shock: 13enne violentata per 3 mesi dal branco

stupro-13enne-cipro-tuttacronacaNon era mai avvenuto, o almeno non era mai stato reso noto, nessun caso di violenza sessuale di gruppo a Cipro nella storia moderna e ora l’isola è sotto shock per quanto accaduto a una ragazzina di soli 13anni. La giovane è stata violentata più volte per quasi tre mesi da quattro adolescenti poco più grandi di lei che riprendevano le violenze con i propri cellulari. Sono i media locale a riferire che i quattro, tutti di un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, sono stati arrestati e oggi sono comparsi davanti a un giudice del tribunale distrettuale di Limassol, sulla costa meridionale dell’isola, per essere formalmente incriminati di stupro in un’udienza che si è svolta a porte chiuse. E’ stato invece rilasciato un quinto ragazzino, un 13enne, dopo esser stato interrogato. Gli accusati hanno sostenuto che la giovaner era consenziente. Vista la delicatezza del caso, la polizia ha reso noti pochi particolari. Quello che si è appreso è che dopo aver subito per tre mesi abusi, violenza e minacce, la giovane vittima ha trovato il coraggio di confidarsi con un’insegnante che l’ha convinta a denunciare alla polizia i propri aguzzini.

Arancia Meccanica sotto la metropolitana, vittime tre adolescenti napoletani!

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Basta poco a volte per cadere nella trappola di un aggressione e quello che era stato uno sguardo tra gruppi di ragazzi si è trasformato in rissa. Erano le 18.10 di ieri pomeriggio quando tre adolescenti, due ragazzi e una ragazza, si sono scontrati con un branco di minorenni alla metropolitana della fermata di Dante a Napoli.  Tutto è iniziato con qualche parola di troppo lanciata alla ragazza e difesa dagli amici che stavano con lei. Poi entrati in metro, più o meno all’altezza dei varchi d’ingresso, i tre sono stati aggrediti in stile “Arancia Meccanica”
 In pochi minuti il sangue era ovunque e secondo alcuni passanti sembrava più un mattatoio che una metropolitana. Ma perchè nessuno è intervenuto e tutti si sono, come spesso accade, preoccupati di allontanarsi il prima possibile dal luogo della mattanza? Anche se l’azione del branco è stata breve qualcuno sarebbe dovuto ugualmente intervenire.  Uno dei tre ragazzi aggrediti ha riportato la rottura del setto nasale e gli altri sono stati comunque brutalmente colpiti. Soccorsi dagli agenti, i ragazzi sono stati portati in caserma per sporgere denuncia. Gli agenti cercheranno tra le telecamere di videosorveglianza se ci sono immagini del branco in modo da poter individuare gli autori del gesto.

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