Lo scandalo della Regione Abruzzo: spunta un’altra amante?

Palazzo_Silone-abruzzo-tuttacronaca“Mutandopoli”. E’ questo il termine che inizia a circolare per indicare lo scandalo abruzzese sui rimborsi regionali e che si arricchisce di nuovi particolari. Come riporta Repubblica, infatti, dopo Giovanni Chiodi ora è il tempo di Nazario Pagano, coordinatore per l’Abruzzo i Forza italia, di finire sotto i riflettori. Anche per lui, si tratta di una donna e di una stanza d’albergo. La Procura di Pescara sta infatti vagliando anche la sua posizione, come quella delle altre cinque ospiti delle missioni d’oro della giunta regionale abruzzese, per capire se alle notti in camera ha fatto poi seguito qualche vantaggio non dovuto ottenuto dalla Regione. Nel frattempo, tuttavia, si continua a seguire anche il filone d’indagine su Letizia Marinelli, l’amante del governatore Chiodi nominata consigliera per la parità sempre dalla Regione Abruzzo. Spiega il quotidiano:

Dalle carte sequestrate presso gli uffici dell’assessorato al Lavoro salta fuori che non è stata una commissione a scegliere la Marinelli per quell’incarico. Non c’è stata alcuna selezione e nemmeno una commissione giudicante. La donna che ha trascorso una notte con il governatore Gianni Chiodi è stata scelta direttamente dalla giunta regionale. Una giunta presieduta — anche quel giorno — dallo stesso Chiodi. La delibera in questione è datata 16 maggio 2011, esattamente due mesi dopo la notte in hotel. E tra le carte sequestrate c’è anche il verbale del “gruppo di lavoro” formato da tre dipendenti della Regione. Dipendenti che hanno semplicementeistruito la pratica, eliminando le domande che non presentavano i requisiti richiesti.
Per questo le ventidue concorrenti sono poi diventate la metà. Ma è stata poi la giunta regionale presieduta da Chiodi a scegliere, tra le 12 domande pervenute, proprio il nominativo della Marinelli. Ma non è finita qui. Grazie all’incarico di consigliera di parità la Marinelli è diventata un dipendente pubblico in permesso permanente. Già perché sulla carta, lei è un dipendente dell’Inail e dovrebbe lavorare nella sede di Pescara. Invece usufruisce grazie all’incarico di 80 ore di permessi su 144. 50 ore di permesso come consigliera regionale e 30 ore di permesso come consigliere supplente per la provincia di Pescara (ente sempre amministrato dal centrodestra). In pratica lavora per l’Inail solo8 giorni al mese.
E il paradosso è che sul fronte dell’inchiesta invece la posizione di Chiodi si alleggerisce solamente per la vicenda dell’hotel del Sole a Roma dov’era in compagna della Marinelli. Il governatore avrebbe dimostrato carte alla mano di non aver nascosto nelle ricevute la presenza dell’amante. Se responsabilità c’è, è solo un problema da Corte dei Conti, almeno per questo caso. Questione diversa invece per le altre ricevute di ristoranti e alberghi. La Procura di Pescara intende comunque chiudere l’indagine in tempi brevi. La settimana prossima si svolgeranno gli ultimi interrogatori e poi i pm Giampiero Di Florio e Peppe Bellelli metteranno a confronto le prove documentali con le memorie difensive presentate durante gli interrogatori.
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Nuovi guai per Chiodi: il governatore fece assumere la sorella dell’amante

giovanni-chiodi-tuttacronacaE’ Repubblica a parlare della nuova bufera che si addensa sulla testa del governatore della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi. Stando a quanto riporta il quotidiano, infatti, avrebbe fatto assumere la sorella dell’amante per un incarico pubblico, a tempo determinato, come addetta alla segreteria dell’assessorato al Personale. Le accuse che pendono sul governatore, e su altri 24 tra consiglieri e assessori, sono di truffa, peculato e falso nell’ambito dell’indagine sui rimborsi spese, tra cui quelle per una notte in hotel con l’amante. Gli investigatori si sono concentrati sul periodo che va dal 2009 al 2012, con la Procura di Pescara che contesta spese indebite per 80mila euro, tra cui biglietti aerei in business class pagati ai parenti, hotel di lusso senza motivazioni o camere pagate per più persone mentre si era soli in missioni e pranzi luculliani. Il governatore da sempre respinge le accuse tra le quali anche quelle di aver affidato alla sua amante, dopo la famosa notte in albergo, i fondi (un milione e mezzo di euro) del terremoto a L’Aquila per ricostruire in città un centro anti-violenza. La donna, in qualità di consigliera alle Pari opportunità, secondo le norme avrebbe dovuto però occuparsi delle discriminazioni nel mondo del lavoro e non di ricostruzioni edili. “Non ho mai causato danno alla Regione Abruzzo”, ha dichiarato Chiodi.

La donna che dormì con Chiodi poi gestì fondi post terremoto dell’Aquila

giovanni-chiodi-tuttacronacaEra il 2011 e Giovanni Chiodi dormiva in una stanza di hotel con Letizia Marinelli. In seguito, la stessa donna avrebbe gestito parte dei fondi per la ricostruzione post terremoto de L’Aquila. Repubblica e Il Fatto Quotidiano tornano sulla vicenda arricchendola di nuovi dettagli: pur offrendo due versioni divergenti, i due quotidiani convergono sulla cifra che Chiodi avrebbe affidato alla Marinelli: 1,5 milioni di euro. Secondo Antonello Caporale de La Repubblica

 

l’amante non fu in grado di spederli e questi soldi sono tornati indietro quando Gianni Chiodi ha lasciato l’incarico di commissario alla ricostruzione. Ma la Marinelli in base alle norme previste dalla legge avrebbe dovuto occuparsi solo delle discriminazioni nel mondo del lavoro e non avrebbe dovuto gestire i fondi della ricostruzione.

 

Su Il Fatto Quotidiano, invece, Antonio Massari scrive:

 

fu la corte dei Conti a fermare l’amante di Chiodi. I fondi sarebbero stati assegnati l’8 novembre 2011, nove mesi dopo la notte trascorsa dai due nella stanza 114 dell’hotel Del Sole di Roma che, secondo la procura e i carabinieri, è stata poi rimborsata al presidente della Regione. E il 14 agosto 2012 Chiodi inserisce “la realizzazione del centro antiviolenza” nel decreto 134. Tuttavia il 17 settembre sarebbe arrivato lo stop della corte dei Conti.

 

Massari dà per certo la cadenza temporale degli eventi che riguardano la donna e il suo rapporto con il governatore:

 

E quindi: l’amante consigliera Letizia Marinelli o ex amante, poiché non abbiamo contezza delle evoluzioni del rapporto – avrebbe dovuto presentare, all’amato governatore Chiodi, un “progetto di massima”. Il suo valore: 1,5 milioni di euro. Soldi stanziati dal governo Berlusconi per l’emergenza post sisma. Progetto destinato alla realizzazione di un “centro poliedrico per le donne”.

Il 18 febbraio Letizia Marinelli spedisce in Regione Abruzzo la sua lettera raccomandata: aspira –con altre 22 candidate –a essere nominata consigliera di parità. Il 9 marzo la Regione costituisce il “gruppo di lavoro” che valuterà le istanze. Il 15 marzo – appena sei giorni dopo l’istituzione del gruppo di lavoro regionale – la Marinelli trascorre una notte con Chiodi nell’hotel con vista Pantheon. Il 16 maggio la giunta designa Letizia Marinelli per il ruolo di consigliera di parità.

Chiodi e “la debolezza” di aver portato una ragazza in hotel

Un morto e un ferito grave: slavina a Campo Imperatore

campo_imperatore-tuttacronacaDue fratelli sono stati travolti da una slavina caduta a Campo Imperatore, in Abruzzo. Stando alle prime informazioni, uno dei due ha perso la vita mentre i soccorritori sono riusciti ad estrarre vivo il fratello, che però ora vesserebbe in gravissime condizioni. Sul posto stanno operando il soccorso alpino, il 118, i vigili del fuoco e la polizia. Si cercano eventuali altri dispersi.

Anche in Abruzzo scoppia lo scandalo: 25 indagati

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Non bastava il Lazio, la Liguria, la Lombardia…. ora anche l’Abruzzo viene messo sotto la lente della magistratura con 25 avvisi di garanzia, tra cui quello per il presidente della Giunta, Gianni Chiodi e  quello per il presidente del Consiglio, Nazario Pagano. I reati contestati a Chiodi, Pagano e altri 23 tra assessori e consiglieri sono sempre gli stessi: peculato, truffa aggravata e falso ideologico.

Ad occuparsi dell’inchiesta sono i sostituti procuratori Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli. Le indagini sono iniziate un anno e mezzo fa riguardano il triennio 2009-2012.

Super ciclone arriverà sabato ed è allerta al centro-sud

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E’ confermato il super ciclone che mette in allarme il sud Italia è previsto per il prossimo weekend e continuerà fino a lunedì 2 dicembre. Si temono altri eventi calamitosi come quelli che hanno già colpito la Sardegna, le Marche, Abruzzo e i violenti nubifragi che hanno sconvolto la Calabria. I siti meteorologici già parlano di un super ciclone che si abbatterà sul Mediterraneo e che creerà una voragine barica.

Ad alto rischio tutta l’Italia centro/meridionale e in modo particolare le Regioni del medio/basso Adriatico (Abruzzo, Molise e Puglia), tutto il Sud (Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia) e anche la Sardegna. Le prime forti piogge tra Calabria e Sicilia si verificheranno già dalla mattinata di sabato 30, secondo gli ultimi aggiornamenti, con le prime precipitazioni intense che poi si intensificheranno su tutte le zone joniche tra sabato sera e domenica mattina. Forti piogge e temporali anche in Sicilia. Non mancheranno tempestosi venti ciclonici e mareggiate su tutte le coste esposte. E’ alto anche il rischio che si formino altre trombe d’aria (o tornado, che dir si voglia: sono sinonimi!). Le temperature si alzeranno in alcune località di oltre 10°C rispetto al gelo di questi giorni, tornando addirittura sopra le medie del periodo, e sui rilievi appenninici la neve sarà nuovamente confinata sulle vette più alte, oltre i 2.000 metri di quota. Per questo motivo, la tanta neve presente al suolo alle quote medio/basse si scioglierà rapidamente andando ad aggiungersi alle piogge alluvionali che si riverseranno improvvisamente sui corsi d’acqua, che rischieranno così di esondare in molti punti. La situazione è preoccupante, l’incubo alluvione rischia di diventare di nuovo realtà. A Catanzaro, ad esempio, le autorità si stanno già attrezzando per affrontare al meglio l’emergenza. E fanno bene, perché evoluzione meteo e la situazione del territorio non promettono nulla di buono…

Scie chimiche? No, spider balooning!

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I “misteriosi filamenti bianchi” e gli  “inspiegabili fiocchi” caduti dal cielo in Abruzzo, per molti sono stati l’occasione per la dimostrazione di teorie assurde, fantasiose e a volte incredibili. Si è parlato di residui di “scie chimiche”, quindi si è arrivato ad affermare che quelle fossero ormai “prove”  inconfutabili che esistevano  aerei in transito utilizzati per modificare il clima e poi ancora gli Ufo o residui di prodotti inquinanti. Allarme, preoccupazione e un po’ di strumentalizzazione prima che il Wwf chiamasse con il proprio nome quei filamenti e cioè spider balooning. Il fenomeno è noto e si ripete nelle zone di campagna tra ottobre e novembre essendo associato alla migrazione dei ragni. Quei filamenti sono proprio ragnatele “utilizzati nelle calde giornate d’autunno da diverse specie di ragni per lasciarsi trasportare dal vento e colonizzare nuovi territori”. Sui filamenti, spiega ancora il Wwf, “sono presenti infatti uno o più spesso numerosi ragnetti”.

L’associazione del Panda ha poi dichiarato “ogni anno genera allarme in qualche parte d’Italia benché si tratti di un fenomeno noto da oltre 2000 anni e del quale aveva parlato persino Aristotele individuando correttamente l’origine dei filamenti”

“Stiano tranquilli i cittadini, almeno per questo fenomeno (noto come ‘spider balooning’): sono ben altri- dichiara il presidente del Wwf Abruzzo Luciano Di Tizio – gli inquinanti che devono preoccuparci, dal traffico eccessivo nelle città alle raffinerie petrolifere, dalle industrie che non rispettano le norme di legge alla proliferazione dei rifiuti… Per tutte queste cose sì che vale la pena di preoccuparsi e di chiedere alle autorità di intervenire, I ragni in migrazione, almeno quelli, problemi non ne danno di sicuro”

 

Chi difende i pensionati?

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L’autunno caldo, o meglio l’inverno di fuoco. C’è chi in Italia ha iniziato a puntualizzare e a far venire al pettine i nodi, ma soprattutto le differenze tra pensioni d’oro e pensioni sudate, tra chi ha usufruito di scivoli e chi invece ha costruito anno dopo anno la propria pensione. Così Franco Abruzzo nominato presidente del “Movimento nazionale pensionati per l’Italia”, prova a chiarire il concetto:

Lo sport nazionale è quello di colpire i pensionati, che hanno costruito il loro reddito con il lavoro, mentre il Governo Letta/Alfano e il Pd afflitto da populismo e demagogia nulla dicono sullo Stato che riesce a incassare solo 69 miliardi dei 737 miliardi di tasse accertate e notificate.

L’ultima è di queste ore.

Aumenteranno benzina e gasolio perché lo Stato non è il grado neppure di farsi pagare dai bicazzieri legalizzati concessionari di slot machine il dovuto di multe su cui Enrico Letta e Fabrizio Saccomanni avevano già fatto lo sconto del 70%, accontentandosi di 233 milioni invece del miliardo e 165 milioni dovuti.

La cifra cui ha rinunciato lo Stato, oltre 900 milioni, in un colpo solo è ben superiore a qualsiasi contributo di solidarietà eppure i biscazzieri non sono contenti e vogliono lo sconto dell’80%.

Cosa fa Letta senza attributi? China la testa e sevizia i pensionati che non si sanno difendere. Altro che palle d’acciaio, qui siamo a canne al vento.

Invece serve una politica “MANETTARA” contro evasori, mafiosi e percettori di redditi clandestini, che succhiano ogni anno 500 miliardi di euro ai cittadini onesti. Gli espropri proletari sono una brutta pagina della cronaca italiana”.

Mentre il Tribunale di Palermo ha dichiarato non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del blocco della perequazione automatica delle pensioni superiori a tre volte il minimo Inps ordinando la immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale, il Governo Letta/Alfano e il Pd si apprestano a colpire le pensioni costruite con il lavoro con un prelievo bocciato dalla Corte costituzionale, mentre nulla decidono sul fronte della battaglia contro gli evasori/ladri, contro i mafiosi e contro i percettori di redditi clandestini, una miniera calcolata dalla Banca d’Italia in almeno 500 miliardi di euro.

Il Governo e i gruppi parlamentari nulla hanno previsto sul fronte repressivo contro chi ruba al Popolo italiano. L’ultimo scandalo romano dell’Atac e il contemporaneo aumento del costo delle pensioni della casta suggeriscono una politica altamente repressiva. Servono una politica “MANETTARA” contro chi succhia miliardi di euro ai cittadini onesti e una politica di scelte concrete e di immediata efficacia in direzione del potenziamento al cubo delle attività della Direzione delle entrate, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato. I gruppi parlamentari non dicono nulla sullo Stato che riesce a incassare solo 69 miliardi dei 737 miliardi di tasse accertate e notificate”.

La Corte costituzionale, con la sentenza 116/2013, ha cancellato i tagli alle pensioni sopra i 90 mila euro, perché la normativa rappresentava “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini (i pensionati)”. In sostanza se lo Stato ha bisogno DI RISORSE ECONOMICHE devono pagare tutti, pensionati e lavoratori attivi.

Non è più possibile mettere sotto torchio soltanto i pensionati. L’assunto è semplice e chiaro. E’ una perdita di tempo, quindi, discutere su quali e quanti tagli effettuare in danno dei pensionati. Lo Stato deve scegliere gli obiettivi per far cassa utilizzando soprattutto l’arma della confisca in tempi rapidissimi. Qualcuno dovrebbe sottolineare al Governo Letta/Alfano e al Pd:

a) che l’uguaglianza di trattamento è un valore costituzionale fondamentale tra cittadini in quiescenza e cittadini in attività;

b) che LO STATO PUO’ RECUPERARE I QUATTRINI UTILI AL RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE E DELLO SVILUPPO COLPENDO LE MAFIE E I LADRI (=EVASORI).

I signori parlamentari del Pd non HANNO DISTINTO LE pensioni costruite con il lavoro da quelle frutto di leggi e leggine ad personas. Sparare sul mucchio è molto facile, ma non è equilibrato e giusto. Gli espropri proletari sono una brutta pagina della cronaca italiana.

La maxi truffa de L’Aquila arriva in Europa, quanto peserà?

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Ultima tegola sul precario equilibrio italiano. Gli uffici della Commissione Ue infatti stanno rivedendo e setacciando una serie di presunte irregolarità che si sarebbero verificate in una serie di opere pubbliche nell’ambito della ricostruzione de L’Aquila e degli altri centri colpiti dal terremoto del 2009. Le opere sono costate 306 milioni di euro e ora l’Europa vuole fare chiarezza anche perché l’Italia sarebbe stata avvertita, proprio con una segnalazione dell’Ue, ma “avrebbe pagato regolarmente”, almeno secondo quanto denuncia Roberto Galtieri, consulente dell’eurodeputato danese Soren Sondergaard. La relazione della Commissione Europea, con dettagli che vengono già definiti “scottanti”, è stata secretata, ma nelle prossime ore dovrebbe diventare pubblica. Secondo quanto è emerso questo pomeriggio nell’audizione al Parlamento europeo del vice direttore della Direzione generale Regio dell’esecutivo Ue, Normund Poppens, l’Italia aveva presentato all’Ue i capitoli di spesa da coprire con fondi di Bruxelles, in particolare, i soldi, come avviene in questi casi, sono stati reperiti attraverso il Fondo europeo di solidarietà. E tra questi ci sono anche le famose opere costate 306 milioni di euro. La Commissione però vede che qualcosa non è chairo, non quadra. Ora cosa accade quando si solleva la protesta da parte dell’Ue? Il governo viene informato di una possibile indagine da parte di Bruxelles e sposta i fondi europei verso “spese pulite”, evita quindi che l’Olaf,  l’ufficio anti frodi dell’Ue, possa fermare i pagamenti o che possa recuperare le somme già erogate.

Secondo l’Huffington Post, che cita fonti di Bruxelles,  sembra che i progetti “poco puliti” siano stati pagati regolarmente e a farsene carico sarebbe stato il governo italiano. All’epoca il Premier era ancora Silvio Berlusconi e la Protezione Civile era nelle mani di Guido Bertolaso. Nulla è cambiato quindi dai propositi iniziali? Si sono solo utilizzati altri fondi per quelle operazioni che presumibilmente irregolari. Ma perché tale perseveranza? Perché la ricostruzione dell’Abruzzo che sarebbe servita come propaganda politica di certo non si sarebbe potuta arrestare.

Secondo quanto poi riporta l’Huffington:

Il risultato è che, oggi, ci sono diverse inchieste della magistratura che stanno mettendo a nudo le diverse falle della gestione della ricostruzione. Sono quelle, per esempio, che sono state riportate nel dossier redatto dall’europarlamentare danese Soren Sondergaard. Un dossier che è stato reso noto la scorsa settimana in una conferenza stampa all’Aquila e che contesta soprattutto tre aspetti: la maggiorazione delle spese (ogni nuova casa è costata il 158 per cento in più del valore di mercato, come accertato dalla Corte dei Conti europea), infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti (in particolare nei subappalti), sistemi elettrici e isolatori sismici difettosi. L’elenco delle presunte irregolarità messe nere su bianco sul dossier di Sondergaard è lungo. Ma non manca chi lo contesta.

L’eurodeputato del Pdl, Crescenzio Rivellini, ha presentato oggi a Bruxelles una contro-relazione che smentirebbe punto per punto le tesi del collega danese: “Il dossier è stato redatto in maniera confusa e rischia di provocare un danno d’immagine pericoloso per la stessa ricostruzione – dice – In questi mesi, infatti, stiamo chiedendo che le spese per la ricostruzione dell’Aquila non siano conteggiate nel patto di stabilità da parte dell’Ue. Guarda caso, questo dossier rischia di far saltare questa trattativa, fondamentale per il futuro delle opere in città”.

Anche la Commissione europea ha ribadito le sue critiche al dossier. Per esempio, sull’aumento dei costi per la costruzione delle case rispetto ai normali prezzi di mercato, l’esecutivo oggi ha ripetuto la tesi già espressa nei giorni scorsi: “Si tratta di un effetto della situazione d’emergenza in cui si è operato. Se gli operai lavorano 24 ore su 24 è normale che ci sia un aumento dei costi, ma lo si doveva fare”.

L’Ue ha impegnato in tutto 493 milioni. Di questi 350 per il progetto CASE. Su queste somme, la Commissione Ue ha assicurato che al momento non ci sono notizie di irregolarità o, peggio, di infiltrazioni mafiose. In due casi, comunque, l’Olaf starebbe indagando. Come a dire, anche se le spese “sporche” sono state a carico dell’Italia, non è detto che nei prossimi mesi l’Ue non scopra frodi anche su quei capitoli di spesa che finora ha considerato “puliti”. In questo caso, scatterebbe la richiesta all’Italia di restituire le somme. Per i 306 milioni “macchiati” da presunte frodi, invece, l’Ue non può far nulla. Solo la magistratura italiana può intervenire, come del resto sta già facendo.

A 14 anni si prostituivano per una ricarica!

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A 14 anni si prostituivano per una ricarica telefonica.

«All’Aquila c’è un fenomeno allarmante di cui sono venuto a conoscenza da poco: quello della prostituzione minorile, ragazzine anche al di sotto dei 14 anni che si vendono per qualche euro e a volte anche solo per una ricarica». la dichiarazione choc rilasciata questa mattina dal vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Giovanni D’Ercole, nel corso della conferenza stampa di presentazione del rapporto sulle povertà in Abruzzo e Molise che si è tenuta nella sede della Caritas Diocesana a Coppito.

«Al di là dei numeri allarmanti relativi all’aumento di richieste di aiuto economico alla nostra diocesi da parte delle famiglie aquilane – ha proseguito D’Ercole – è questo ovviamente il dato che preoccupa maggiormente. A parlarmene è stato un medico dell’ospedale aquilano, che conosce casi di famiglie in difficoltà in cui bambine, anche di 12 anni, sono arrivate a prostituirsi».

Secondo le parole di D’Ercole il medico ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine che stanno «già indagando e agendo con discrezione sui casi di prostituzione minorile all’Aquila». Quindi l’appello del vescovo ausiliare affinché «si incoraggino i ragazzi a parlare con gli adulti, gli insegnanti, i sacerdoti, gli educatori in modo tale che si possano prevenire certi fenomeni». «Il disagio deve essere – prosegue il prelato – una delle più grandi preoccupazioni per noi adulti».

Maxi-cresta su New Town, ecco quanto si rubò all’Aquila secondo la Corte Europea

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I conti tornano ed è proprio per questo che si può parlare di una maxi cresta effettuata ai danni della New Town, progetto fortemente voluto dall’ex premier Silvio Berlusconi, che con il progetto C.a.s.e. consegnò il giorno del suo compleanno 4.449 appartamenti agli aquilani. Quanto costarono? 123 mila euro ad alloggio in media 1510 euro a metro quadro ovvero 158% in più del valore di mercato… un caso simile a quegli 80 euro al chilo per i fagiolini di Palazzo Grazioli. Il 42% dei 185 edifici sono stati finanziati con i fondi europei, con un aumento del solo calcestruzzo pagato circa 4 milioni di euro in più rispetto al normale prezzo di mercato.

Un numero su tutti: si pensava che il terremoto dell’Irpinia fosse rimasto come il paradigma definitivo dello spreco per la ricostruzione, ma a fronte dei 7.889 euro pagati dallo Stato per ogni sfollato del sisma del 1980, dopo il terremoto del 2009 sono stati spesi 23.718 euro per ogni abruzzese rimasto senza casa.

Repubblica ha fatto una cronologia degli eventi:

Il terremoto scuote l’Abruzzo e in particolare L’Aquila il 6 aprile 2009 alle 3.32. Magnitudo 5,9: 308 vittime, 1600 feriti e 10 miliardi di danni.
Dei 67mila sfollati, 23mila restano in tenda otto mesi: saranno sistemati in alberghi, caserme e abitazioni. Il progetto Case ne ospita 6.700
Si parla subito della costruzione di una New town in periferia ma il Comune si oppone.
Il 15 settembre 2009 il premier Berlusconi inaugura a Onna le prime 93 villette destinate agli sfollati: sono moduli abitativi provvisori in legno.

Il report della Cont, la commissione di controllo del bilancio di Bruxelles, è stato elaborato dal danese Soren Sondergaard insieme all’italiano Roberto Galtieri, che dall’ottobre del 2010 hanno avviato una lunga istruttoria per capire dov’erano finiti i 350 milioni di stanziamenti comunitari per il progetto C.a.s.e..

Il rapporto finirà giovedì 7 novembre sotto la lente del Parlamento Europeo. Riporta Bolzoni:

«La situazione del centro storico rimane sostanzialmente invariata. In quattro anni solo un paio di edifici (uno pubblico e uno privato) sono stati ricostruiti nella cosiddetta zona rossa…». Poi informa la sua commissione dei sopralluoghi negli edifici del progetto CASE (Complessi Antisimici Sostenibili ed Ecocompatibili) e in quello dei MAP (Moduli Abitativi Provvisori), dove ha verificato con il suo «ispettore» Galtieri cosa c’era cosa e cosa non c’era: «Nelle case e nelle scuole non ci sono pannelli a indicare che sono state costruite con i fondi Ue… ma al contrario ci sono pannelli che specificano “edifici realizzati con donazioni da enti privati e amministrazioni locali”. Ciò è in contraddizione con le norme europee… ». Poi ancora segnala alla commissione la qualità delle costruzioni dei MAP: «Il materiale è generalmente scarso… impianti elettrici difettosi… intonaco infiammabile… alcuni edifici sono stati evacuati per ordine della magistratura perché “pericolosi e insalubri”… Quello di Cansatessa è stato interamente evacuato (54 famiglie) e la persona responsabile per l’appalto pubblico è stato arrestato e altre 10 persone sono sotto inchiesta».

Un intera parte del rapporto si concentra sulla criminalità organizzata e sulle infiltrazioni nei lavori dellaricostruzione.

“Primo punto: «Un numero di sub appaltatori non disponeva del certificato antimafia obbligatorio».
Secondo punto: «Il Dipartimento della Protezione civile ha aumentato l’uso del sub appalto consentito dal 30 al 50 per cento».
Terzo punto: «Un latitante è stato scoperto nei cantieri della Edimo, che è una delle 15 imprese appaltatrici».
Quarto punto: «Una parte dei fondi per i progetti CASE e MAP sono stati pagati a società con legami diretti o indiretti con la criminalità organizzata… ma le competenti autorità italiane non hanno ancora reso pubblici questi dati… ».
Quinto punto: «La commissione bilancio Ue ha dichiarato di avere scoperto casi di frode, ha comunicato tali risultati al Dipartimento della Protezione Civile, che successivamente ha scambiato questi progetti connessi con la frode con progetti nei quali non è stata scoperta alcuna frode…».

Un caso scoperchiato dopo anni di sospetto silenzio:

“Nel report Søren Søndergaard elenca le denunce dell’associazione Libera e di Site.it (la testata online che ha sollevato fin dai primi giorni lo scandalo della ricostruzione) e poi bacchetta il governo europeo dopo l’ispezione di una delegazione in Abruzzo nel 2010: «Nella sua relazione non menziona nessuno dei problemi che sono stati portati alla sua attenzione da diversi deputati. Un caso di evidente negligenza». È un’accusa di omesso controllo.
E infine, il deputato danese ricorda come la commissione bilancio Ue abbia anche elaborato una propria valutazione dei conti, tenendola però segretissima. Solo i deputati della Cont l’hanno potuta conoscere — e solo il 15 luglio del 2013 — con divieto di prendere appunti e divieto anche di commentare citare il contenuto di quanto avete appena letto. Tutto top secret. Per quattro anni, i contribuenti europei non hanno avuto il diritto di sapere come era stato speso il loro denaro.

[…] E riferendosi alla corte di giustizia europea, ribadisce quale è stata la sua «raccomandazione » al governo di Bruxelles: «È la richiesta all’Italia di rimborsare i fondi europei in caso, nel futuro, derivasse profitto dai progetti finanziati dall’Ue».

 

Scossa di terremoto in Abruzzo alle 10:28

terremoto-l'aquila-tuttacronacaL’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto alle 10:28 nel distretto sismico del Gran Sasso, in Abruzzo. L’evento, di magnitudo 2, ha avuto ipocentro a 12.1 km di profondità. L’epicentro è stato localizzato tra il comune di Campotosto, in provincia de L’Aquila, e Crognaleto, nel Teramasco.

La buca che diventa orto e da problema locale diventa curiosità nazionale

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Ancora da accertare se sia vero, ma sembra che i presupposti ci siano visto che anche il quotidiano La Repubblica ha ripreso la notizia: una buca, apertasi nel maggio 2012, sarebbe diventato un orto, con tanto di piante di zucca e pomodori. Nata come buca, a via del Porto, a Vasto, in Abruzzo, con il tempo poiché nessuno ci metteva una “toppa” la buca ha cambiato “destinazione” ed è diventata un orto.

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Una settimana fa l’amministrazione comunale, tramite Marco Marra, assessore ai Servizi del Comune di Vasto, ha annunciato che la questione sarà risolta a breve e la Sasi eseguirà le riparazioni.

Scossa di terremoto tra le province di Frosinone e L’Aquila

terremoto-frosinone-tuttacronacaAlle ore 15:35 l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 tra le province di Frosinone e L’Aquila, nel distretto sismico dei Monti della Meta Le Mainarde. L’evento si è verificato a una profondità di 13,8 chilometri mentre l’epicentro è stato localizzato tra i comuni di Picinisco, San Biagio Saracinesco e Settefrati in Ciociaria, mentre in provincia dell’Aquila Barrea, Civitella Alfedena, Villetta Barrea e Pizzone. Un’altra lievissima scossa, di magnitudo 1.5 sulla scala Richter, aveva interessato la stessa zona alle ore 14:59.

Lieve scossa di terremoto in Abruzzo, in provincia de L’Aquila

terremoto-tuttacronaca-marsicaL’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2 alle ore 6:03 nel distretto sismico della Marsica, in Abruzzo. L’epicentro dell’evento, che ha avuto ipocentro a una profondità di 10.1 km, è stato localizzato tra i comuni di Bisegna, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Ortucchio e Villavallelonga, tutti in provincia de L’Aquila.

Terremoto in Abruzzo, sui monti della Laga

terremoto-abruzzo-tuttacronacaL’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2 nel distretto sismico dei Monti della Laga, in Abruzzo, alle ore 19:06. L’evento si è verificato a una profondità di 9 km mentre l’epicentro è stato localizzato tra i comuni di Campotosto, in provincia de L’Aquila, e Cortino, Crognaleto e Fano Adriano, in provincia di Teramo.

Arrivano le “loving zone” in Abruzzo

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La prostituzione dilaga e non conosce crisi in Abruzzo così il sindaco  di Montesilvano Attilio di Mattia prova a prender spunto dal  «Box del sesso» di Zurigo e apre un «Love parking»: «Un parcheggio dove consumare il rapporto sessuale in sicurezza: molti penseranno che sia un incitamento al fenomeno ma non lo è. E’ solo un ulteriore tentativo di puntare sullo zoning per autoregolamentare la situazione», ha detto il primo cittadino. 

Il sindaco poi ha precisato «Me lo chiedono a gran voce le mamme, che non vogliono uscire con i loro bambini e mostrare loro questo degrado: cosa devo fare? Abbiamo provato a multare i clienti ma il fenomeno non è diminuito».

Le circostanze sono simili anche a Controguerra dove l’ex sindaco Mauro Scarpantonio ha iniziato puntando sullo zoning, intensificando i controlli in alcune aree e lasciandone scoperte altre meno vicine al centro abitato, dove indurre il fenomeno a spostarsi: «Ho dovuto smettere perché sono stato convocato dal prefetto di Teramo che mi ha avvisato che potevo essere perseguito per favoreggiamento». L’amministrazione ha allora lanciato delle convenzioni partecipate con cittadini e aziende per concedere loro di chiudere come strade private delle vie pubbliche in corrispondenza delle loro abitazioni o fabbriche. Poi nel 2007 l’amministrazione ha emesso un’ordinanza comunale grazie alla quale è possibile sanzionare chi pratica contrattazione per prestazioni sessuali: «Le circa 80 multe del valore di 500 euro date ogni anno hanno contribuito a migliorare la situazione». E a spostare le prostitute negli appartamenti, come accade anche a San Salvo: «Nel nostro Paese il fenomeno è diverso – racconta il sindaco Tiziana Magnacca – perché si concentra nelle case vacanza sul lungomare che d’inverno vengono affittate a ragazze che chiedono compenso in cambio di prestazioni sessuali. Non ci va bene: dobbiamo tutelare la popolazione e anche le ragazze dallo sfruttamento». L’amministrazione comunale si sta rivolgendo alle forze dell’ordine per condurre indagini su eventuali organizzazioni criminali che le gestiscono: «La prostituzione non è reato perseguibile, lo sfruttamento della stessa sì, ma non è facile liberarsene». Insomma, una piaga che si può spostare, confinare in alcune aree ma non debellare. Per questo il fine ultimo delle amministrazioni dei paesi colpiti è uno solo: abrogare alcuni comma o invalidare e riscrivere da zero la legge Merlin per dare una regolamentazione seria alla prostituzione.

Trema l’Abruzzo: scossa di terremoto in provincia de L’Aquila

terremoto-laquila-tuttacronacaL’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un terremoto di magnitudo 2.2 in Abruzzo, nel distretto sismico della Marsica. L’evento si è verificato alle 10.04 con ipocentro a una profondità di 8.4 Km. Le località in un raggio di 10 km dall’epicentro sono quattro comuni in provincia de L’Aquila: Barrea, Civitella Alfedena, Opi e Villetta Barrea.

Avviso meteo della Protezione civile: arrivano nuovi, violenti temporali

temporale-allerta-tuttacronacaLa Protezione civile ha emesso un avviso meteo: sono attesi, da oggi pomeriggio, nuovi tempoarli. Gli eventi sono attesi in particolare sulle regioni centro-meridionali e specie sulle zone interne e appenniniche: Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. Quello che ci si può aspettare sono rovesci di forte intensità, possibili grandinate, frequente attività elettrica e forte vento. Continua dunque il maltempo che tanto sta imperversando su quest’estate.

Anomalie d’estate… torna il maltempo!

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Estate bagnata questa del 2013! E’ attesa infatti nelle prossime ore una perturbazione proveniente dall’Europa centrale che si abbatterà sull’Italia centrale abbassando le temperature e portando piogge. In particolare sarà interessata la parte adriatica della penisola, dove il Dipartimento della Protezione Civile ha già lanciato l’allarme per le prime ore di domani mattina. Venti forti, grandinate locali, forti acquazzoni che potrebbero creare disagi inizialmente in Emilia-Romagna e successivamente in estensione ad Abruzzo, Molise e Umbria, ma non sarà risparmiato neppure il Lazio.

 

L’Italia che trema: terremoti in Umbria, Abruzzo e Sicilia

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato, nella notte, due scosse di terremoto avvenute tra l’Umbria e l’Abruzzo. Il primo sisma, di magnitudo 2 sulla scala Richter, si è verificato alle 3.46 sui monti reatini tra Rieti e L’Aquila con ipocentro a 12.3 chilometri. La seconda, registrata alle 4.20 tra Orvieto e Spoleto, ha avuto una magnitudo 2.4 con profondità a 9.4. Successivamente, altre due scosse sono state segnalate sul Gran Sasso e a Lipari, isola dell’arcipelago delle Eolie. Nessuno degli eventi ha fatto segnalare danni a persone o cose.

L’Aquilano trema ancora

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L’Istittuo nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato, nella notte, una scossa di magnitudo 2.4 nel distretto del Gran Sasso, in provincia de L’Aquila. Il sisma ha avuto ipocentro a 9,9 chilometri di profondità mentre i comuni interessati, che si trovano entro i 10 km dall’esl’epicentro, sono Arete, Campotosto, Capitignano e Pizzoli. Al momento, non sono arrivate segnalazioni danni a persone o cose.

Terremoti in Puglia, Umbria e Abruzzo!

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Sono diverse le scosse che hanno colpito la nostra penisola nelle ultime ore. Nella giornata di venerdì 31 maggio si sono registrate 5 scosse di magnitudo superiore a 2.0 della scala Richter. Si è iniziato con la lieve scossa delle ore 00:19 nelle Murge, magnitudo 2.2 della scala Richter, ad una profondità di 19.8 km dell’ipocentro.  Solo 10 minuti più tardi, alle ore 00:29, vi è stato un sisma in Umbria nel distretto della Valle del Topino, a nord di Spoleto, con magnitudo 2.2 ad una profondità di 6.4 km dell’ipocentro. Erano invece le ore 09:34 quando a tremare è stato il Sannio investito da una scossa di magnitudo 2.3 della scala Richter ad una profondità di 22.6 km dell’ipocentro. A seguire, alle ore 10:54, evento registrato nel distretto del Pollino con magnitudo 2.3 e profondità dell’ipocentro pari a 10.1 km. Infine ultima scossa over 2.0 registrata in Abruzzo, nel distretto Aquilano, di magnitudo 2.3 ed ipocentro con profondità 10.3 km. Pur trattandosi di scosse lievi, che non provocano danni e che difficilmente sono avvertite dalla popolazione, è interessante seguire il susseguirsi delle scosse sul nostro territorio anche al fine di redigere una corretta archiviazione che può essere utile nel caso di scosse di maggior entità e per capire quali sono le placche in movimento in Italia.

Alle amministrative italiane si vota anche il candidato morto

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E’ morto il 15 maggio scorso a causa di un infarto fulminante il candidato sindaco Fulvio Di Benedetto. Gli elettori di Sulmona, in provincia di L’Aquila, l’hanno votato ugualmente e il morto ha ottenuto 3.255 consensi, pari a una percentuale del 21,8%. Forte di questi voti, il candidato – un ingegnere molto conosciuto e amato nella zona – si piazza secondo nella corsa alla poltrona di sindaco e dovrebbe prendere parte al ballottaggio, ma al suo posto sarà in lizza il terzo qualificato nella corsa. Sulmona Unita rimpiange il suo candidato di punta anche con gruppi di sostegno creati ad hoc su “Facebook”, mentre la contesa politica prosegue tra il candidato del centrosinistra Peppino Ranalli e quello del centrodestra Luigi La Civita, in base a quanto prevede la legge elettorale italiana.

In ottobre salvò una famiglia, ora scappa da domiciliari per spacciare

Revocato permesso di soggiorno di 6 mesi per motivi umanitari per il marocchino Abderrahim Adoiou, ora in carcere.

Halloween – Cap V – Zucca a Km 0 in Abruzzo

L’Abruzzo è terra di leggende, culti e credenze. Fra paganesimo e cristianesimo, tra anime dei defunti ceh chiedono cibo e zucche intagliate per accoglierle.

Tra futuro e passato, la zucca sarà la vera protagonista nella notte di halloween. Accanto ai ristoranti e locali che offronto feste a tema, ci saranno le fiere e le sagre in cui sarà servita la zucca “a km zero”,  per valorizzare il territorio e per far assaggiare tipiche ricette locali.

Maltempo nella Penisola per 18 ore

Il maltempo festeggerà Halloween in Italia. E’ prevista una perturbazione di 18 ore…

8 le regioni a rischio: Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Veneto, Friuli e Puglia. Sono previste precipitazioni da 50 mm con punte che potrebbero  arrivare a 80 mm.

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