E’ stato uno studio pubblicato dalla rivista Nicotine and Tobacco Research a mettere in evidenza quanto oggi sia molto più pericoloso rispetto a 50 anni fa fumare. La notizia poi è stata ripresa anche dal New York Times. Ma a cosa attribuire questo peggioramento? Agli additivi presenti nelle sigarette: oggi sono molto più pericolosi e numerosi, tanto che il rischio di un cancro ai polmoni e di malattie croniche, oggi risulta più elevato.
Cosa fanno in sostanza questi additivi sempre più presenti nelle sigarette? Portano più nicotina e favoriscono la dipendenza. I dati d’altra parte parlano chiaro: secondo i ricercatori del Dipartimento di Salute Pubblica del Massachusetts e della Medical School dell’Università del Massachusetts i produttori hanno aumentato gli additivi proprio per favorire la dipendenza e quindi il consumo. Chi inizia oggi a fumare avrà molta più difficoltà rispetto a 50 anni fa di smettere.
Sotto accusa anche i più alti livelli di nicotina. Questa sostanza attiva dei processi biologici che aumentano il rischio di malattie, con conseguenze pericolose soprattutto per lo sviluppo cerebrale degli adolescenti e del feto, nel caso di donne incinte. La presenza di nicotina nel sangue, poi, può anche aumentare il ritmo cardiaco e la pressione sanguigna, favorendo il rischio di infarto.