Ci aspettavamo un Natale speciale, con una cometa a guidarci nel nuovo anno. E non una qualsiasi ma Ison, soprannominata la cometa del secolo e invece sembra proprio che Ison non ce l’abbia fatta e resterà negli annali, forse, solo come la cometa del Ringraziamento. La delusione tra gli studiosi e gli appassionati di tutto il mondo è palpabile, a partire da quelli della Nasa che in Twitter hanno scritto: “È difficile dare l’annuncio. I nostri satelliti non riescono a vedere la cometa Ison dopo il suo passaggio ravvicinato sul Sole. Come Icaro, potrebbe essere volata troppo vicina”.Paolo Candy, astronomo itlaiano, è stato tra i primi a segnalarlo: “Dalle immagini della sonda Soho si vede la cometa che si disintegra. Il nucleo ha avuto un’impennata di luminosità e poi si è come ‘diluito’ lungo l’orbita, quindi non c’è più. Rimarranno i detriti e le polveri, poca cosa”. Pessimisti anche gli scienziati del Solar dynamics observatory: “Non pensiamo che sia sopravvissuta perché non la vediamo nelle rilevazioni e non vediamo nuova polvere”. Le ultime immagini di Soho mostrano una scia che potrebbe essere quello che rimane di Ison, lungo la traiettoria che avrebbe dovuto seguire. Ma sembra non esserci più traccia del suo nucleo. Infine, l’Esa ne ha dato la conferma: “I nostri scienziati dell’Sdo confermano, la cometa Ison è perduta”
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Quota 96: a che punto siamo con le pensioni?
Come riporta il sito Uominidonne.net, “I lavoratori del comparto scuola, Quota 96, per la Legge Fornero che si trova nel Decreto Salva Italia del Governo Monti, avranno un allungamento dell’età pensionistica.” Come spiega l’articolo che tratta le ultime novità per quello che riguarda le pensioni Quota 96, “Il calendario scolastico non è stato valutato a sufficienza dall’ex ministro del lavoro, Elsa Fornero. I docenti delle scuole riferiscono il proprio pensionamento all’anno scolastico e non all’anno solare.” Al momento, sono 4mila gli insegnanti che attendono nuove normative presenti nel ddl, che la commissione lavoro alla Camera dei Deputati vaglierà nei prossimi giorni. A differenza degli altri pensionati che si trovano costretti a rassegnarsi, dopo le lunghe speranze di vedere parzialmente rivista la legge Fornero nella legge di Stabilità, i quota 96 sono gli unici a veder muovere qualcosa: il nuovo testo è ancora in fase di rielaborazione. Tale questione andrà affrontata prendendo spunto dall’articolo 24, che affermava che non bastava avere 60 anni di età anagrafica e 36 di contributi versati, articolo che ha attratto molte polemiche e che è stato sottoposto, per effetto della questione di costituzionalità avanzata da un giudice di Siena, al vaglio della Corte Costituzionale. Come ricorda inoltre LeggiOggi.it, “L’ultima tappa, in ordine di tempo, dell’iter in Consulta per l’articolo 24 della legge Fornero, è l’audizione che ha visto protagonisti Avvocatura dello Stato, Inps e rappresentanti legali dei professori ricorrenti contro la legge del governo Monti. Comunque sia, il dilatarsi dei tempi rende quasi impossibile, oramai, l’arrivo di un pronunciamento definitivo sul merito dell’articolo che rendeva insufficienti i 60 anni anagrafici con 36 di contributi, o i 61 con 35 di versamenti o, da ultimo, i 40 anni contributivi”. E proprio per ovviare a questo problema è tornata di attualità la discussione in corso da diverso tempo alla commissione lavoro della Camera dei deputati, dove resta in esame il ddl unificato, il quale, però, negli ultimi giorni ha finito per essere rimpiazzato da un testo nuovo, che dovrebbe contemplare le novità normative per tutti i 4000 insegnanti coinvolti. La bozza in discussione a Montecitorio presenta nuove disposizioni per le quali dovrebbe essere l’Inps a prendersi in carico le domande per l’accesso al trattamento pensionistico avanzate dai prof interessati in questo passaggio strettissimo, con il rischio di diventare esodati.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Arrigo Sacchi “bacchetta” gli azzurri di Benitez
E’ stato Il Mattino ad intervistare Arrigo Sacchi, che nell’occasione ha tenuto una sorta di lezione tattica evidenziando gli errori che il Napoli ha commesso nelle ultime tre gare, con particolare riferimento al match contro il Borussia, che potrebbe rivelarsi fatale per gli azzurri di Benitez.
Il Napoli non è quello di due mesi fa. Non riconosco la squadra di inizio stagione, gli azzurri hanno bisogno di invertire la rotta prima che questa strada diventi senza uscita. Mercoledì sera ci sono delle cose che hanno funzionato ma tante altre non sono andate nel verso giusto. L’avvio mi è piaciuto, nessun timore reverenziale, grande compattezza in campo, possesso palla e giusta mentalità. Ma tutto è durato appena dieci minuti: dopo il rigore non s’è più vista la stessa squadra.
Quello di cui avrebbe bisogno il Napoli, secondo l’ex ct della nazionale italiana, sarebbero maggiori cure da parte dell’allenatore al reparto difensivo:
Ho visto giocatori in grande difficoltà nell’interpretazione della zona, non so se è una questione di posizionamento sbagliato ma è evidente che si tratta di errori gravi che si ripetono frequentemente. Forse parliamo di giocatori che non sono adatti al tipo di gioco che ha in mente Benitez. È la fase difensiva che mi lascia molto perplesso.
Ma non solo: serve lavorare sull’atteggiamento da tenere di fronte alle ripartenze degli avversari, con gli esterni che dovrebbero farsi trovare più puntualmente in linea con la difesa. Ma anche gli attaccanti non sono esenti da colpe:
La seconda rete subìta è pazzesca, in quattro corrono dietro il portatore di palla e nessuno segue l’inserimento del centrocampista tedesco che poi va a segnare. Interpretare male la fase difensiva non significa che a sbagliare sono soltanto i quattro difensori, la fase passiva inizia dagli attaccanti. I due esterni alti rientravano poco e male lasciando scoperta la difesa, Pandev che è rimasto sempre davanti, più di lui ha difeso addirittura Higuain.
Una dura critica, Sacchi l’ha riservata a Lorenzo Insigne:
Insigne va a sprazzi, è come se giocasse con il freno a mano tirato. Lo consideravo il giovane più interessante del nostro campionato, ha perso inventiva e linearità, non so cosa gli stia accadendo.
Se anche le parole sono dure, non sorprendono: già in estate il giudizio complessivo di Sacchi sul club azzurro non era stato particolarmente entusiasta, ritenendo che il Napoli fosse uscito indebolito dalla cessione di Cavani.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Quando i giocatori arrivano in ritardo… ma non per colpa loro!
Davide Astori, Radja Nainggolan e Lorenzo Ariaudo. Sono loro i tre giocatori del Cagliari arrivati in ritardo all’allenamento… causa pecore! I rossoblù si trovavano lungo la strada che porta al centro sportivo di Assemini quando si sono trovati bloccati da un “ingorgo” ed hanno provveduto a postare le foto in Twitter. Ariaudo, sul social, ha anche scherzato cinguettando: “Tra le pecore ho visto Pereg”, cioè Perico. Foto che hanno suscitato l’ilarità dei follower dei giocatori, e non poche battute…
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Beffa MONDIALE per la Nazionale di Prandelli!
L’Italia ha clamorosamente mancato la testa di serie quando si sono tenuti i sorteggi dei gironi dei Mondiali del 2014, sprofondando in seconda fascia a causa dell’ottava posizione condivisa con l’Olanda, comunque avanti di pochi millesimi. Questo quando, nel Ranking Fifa, si trovava al quarto posto a settembre. In seguito, a causa delle prestazioni non brillanti contro Danimarca e Armenia, terminate in due pareggi, si è vista sorpassare da Colombia, Belgio, Uruguay, Svizzera e Olanda. Il tempo dei sorteggi e oggi, nella nuova graduatoria, si ritrova, e sembra davvero una beffa visto che ha mancato l’unico appuntamento davvero importante del quadriennio, in settima posizione. Alle sue spalle, ora, olandesi, belgi e svizzeri. Non si tratta però dell’unica nazionale che ha mutato posto: anche Portogallo e Francia, qualificatesi dopo gli spareggi, sono avanzate. Cristiano Ronaldo e compagni salgono al quinto posto guadagnando ben nove posizione, la Francia torna in Top 20 piazzandosi al in posizione numero 19 e guadagnando due posizione. Inoltre, la Croazia è salita in sedicesima posizione e il Messico in ventesima. Due posizioni guadagnate anche dall’Ucraina mentre sono tre per la Grecia dopo il successo sulla Romania. Nelle zone alte, la situazione resta invariata, con Spagna, Germania, Argentina e Colombia stazionarie così come l’Uruguay. A perdere più posizioni, nella Top 20, il Belgio che ne ha perse sei e Bosnia, passata dalla 16esima alla 21esima. Rientra tra le prime 10 anche il Brasile, al decimo posto.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Papa Francesco comunica… con i fumetti!
Prima un’app per gli smartphone, ora un album per bambini. La personalità di Papa Francesco tocca chiunque e quindi ora si è deciso di creare qualcosa anche per i più piccoli: Papa Francesco a fumetti. La nuova rivista, arricchita con figurine e illustrazioni da colorare è stata ideata da Edizioni Master ed ha lo scopo di avvicinare i più piccoli al pontefice attraverso parole semplici e disegni accattivanti. Dalla casa editrice spiegano: “L’obiettivo è esporre il messaggio del Santo padre in vista del periodo natalizio in un modo accessibile ai bambini. Abbiamo cercato di rendere l’album il più interattivo possibile, introducendo illustrazioni da completare con adesivi, figurine da collezionare e pagine da colorare”
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Iran, terremoto 5,6 vicino a centrale nucleare!
E’ di almeno 7 morti e 30 feriti il bilancio provvisorio di una scossa di terremoto di magnitudo 5,6 gradi della scala Richter è stata avvertita nella regione costiera iraniana vicino all’omonima centrale nucleare di Bushehr. Ad aprile 39 persone morirono a causa di una scossa di 6,3 gradi nella stessa zona.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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De Magistris chiama governo: “non siamo i vostri bancomat”
I sindaci italiani aspettano risposte dal governo e non intendono attendere oltre. Piero Fassino, presidente dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), rinnovando la richiesta di un incontro urgente con il Presidente del Consiglio ha lanciato un appello: ”Il Governo faccia rapidamente chiarezza sulla seconda rata dell’Imu 2013 e onori gli impegni assunti con i contribuenti e i Comuni italiani. I sindaci hanno dimostrato ampiamente responsabilità e spirito propositivo, ma non si può abusare della loro pazienza e tanto meno si puo’ abusare della pazienza dei cittadini”. Ha quindi sottolineato: ”Da troppe settimane e ancora nelle ultime ore -si susseguono da parte di singoli esponenti governativi dichiarazioni contraddittorie e addirittura antitetiche. E’ tempo che cessi questo assurdo balletto di parole che hanno il solo esito di alimentare confusione e sconcerto nei cittadini ed esasperazione negli Amministratori locali”. E poi ha aggiunto: “All’atto della decisione di superare l’Imu sulla prima casa il Governo assunse due espliciti impegni: i contribuenti non avrebbero più pagato l’Imu nel 2013 e ai Comuni sarebbe stato garantito l’identico importo onde poter assicurare l’erogazione di essenziali servizi ai cittadini. E’ troppo chiedere che finalmente si dia corso a impegni così esplicitamente assunti?” A rimarcare la dose il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, anche lui in merito all’abolizione delle seconda rata dell’Imu: ”L’ipotesi che il Governo non dia ai si sono stancati di essere bancomat o esattori del Governo”. Una situazione, quella del reperimento delle risorse che vengono meno in seguito all’abolizione dell’imposta per cui de Magistris ha riferito di essere ”in costante contatto” con il presidente dell’Anci Piero Fassino.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Respiro di sollievo per l’abolizione dell’Imu? Ora arriva la mini-Imu
Liberi dall’Imu (che in realtà ha cambiato nome in Tasi)? Non proprio e non tutti. A parlare della ‘mini-Imu’ è Il Mattino che spiega che, per i residenti nei Comuni che quest’anno hanno deciso aumenti di aliquote, la decisione di far pagare ai contribuenti il 50% dell’aumento delle aliquote Imu sulle prime case decise dai Comuni nel 2013 porterebbe una ‘mini-stangata’ di 42 euro medi a residente. Come spiega il segretario confederale Uil Guglielmo Loy, infatti, ad oggi, anche se c’è ancora tempo per l’approvazione dei Bilanci comunali, sono 873 i Comuni che hanno deliberato aumenti di aliquote dell’Imu sulla prima casa e tra essi 11 Città capoluogo. Il quotidiano così scrive:
In totale, ad oggi (c’è tempo ancora fino al 9 Dicembre per definire le aliquote del 2013), si tratta di 3,4 milioni di prime case che si aggiungono ai 44.785 «nababbi» possessori di una prima casa di lusso (A/1, A/8 e A/9), i quali verseranno il saldo il 16 Dicembre. Nello specifico, rileva lo studio della Uil, a Milano l’aliquota è passata dal 4 al 6 per mille; a Bologna dal 4 al 5 per mille; a Napoli dal 5 al 6 per mille; a Genova dal 5 al 5,8 per mille; ad Ancona dal 5,5 al 6 per mille; a Benevento dal 5 al 6 per mille; a Verona si passa dal 4 al 5 per mille; a Frosinone, Caltanissetta, Cosenza e Vibo Valentia passa dal 4 al 6 per mille.
Ecco allora che l’esenzione totale viene a mancare:
Diversamente, dunque, dalle aspettative, non c’è la propagandata esenzione totale. Secondo i calcoli del Servizio Politiche Territoriali della Uil, il conto a Milano è di 73 euro (nel 2012, però, si sono pagati 292 euro medi); a Bologna di 40 euro medi (321 euro nel 2012); a Napoli di 38 euro medi (379 euro nel 2012); a Genova di 31 euro medi (72 euro nel 2012); ad Ancona di 21 euro medi (341 euro nel 2012) ; a Verona di 31 euro medi (281 euro nel 2012).
Dunque, rileva la Uil, si avrà un risparmio rispetto al 2012, ma la tassa sulla casa si pagherà comunque. In totale, ad oggi (c’è tempo ancora fino al 9 Dicembre per definire le aliquote del 2013), si tratta di 3,4 milioni di prime case che si aggiungono ai 44.785 possessori di una prima casa di lusso (A/1, A/8 e A/9), i quali verseranno il saldo il 16 Dicembre.
Quindi, tra saldo Imu e Tares e acconto Iuc, tra il 16 Dicembre e il 16 Gennaio, si profila un vero ingorgo fiscale per le tasse sulla casa. «Questo incrocio fiscale, insieme agli aumenti delle Addizionali Irpef, rischia di contrarre ancora di più i consumi interni e quindi la ripresa economica ed occupazionale. Sul fisco locale – conclude Loy – servono certezze, perchè con cambi di nome, di regole di scadenze, oltre che ad aumentare il peso fiscale si disorientano i contribuenti».
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Quella casa stregata in provincia di Lecco
Fu il conte Felice De Vecchi a voler costruire, attorno al 1850, una residenza estiva a Cortenova, nel cuore della Valsassina, in provincia di Lecco. E questa villa, “la casa rossa”, è diventata ora una dimora, dicono le leggende, per fantasmi, spettri e orrendi delitti. Nella “casa dei fantasmi”, che sorge ll’interno di un parco di 130 mila metri quadrati, tutto è possibile: “Un pianoforte, certe notti dalla villa si sente suonare un pianoforte, un suono sinistro, un sinistro ritornello”. La villa, rispetto ai progetti del conte, è incompleta: desiderava infatti costruire un osservatorio astronomico al terzo piano, ma i lavori non furono mai completati perchè, spiegano i racconti del paese, la casa venne abbandonata dopo che il conte trovò la moglie orrendamente assassinata e la figlia scomparsa. I documenti, tuttavia, smentiscono questa versione. Quello che è certo è che la casa venne ereditata dal fratello che l’abbandonò al suo delcino. Nel secolo successivo, iniziarono i misteri: prima il crollo del secondo piano, poi il soggiorno, negli anni Venti, di Aleister Crowley, fondatore del moderno occultismo e fonte di ispirazione per il satanismo. Ancora, il primo dicembre del duemila una frana risparmiò la casa rossa, le rocce, raccontano gli abitanti, si fermarono a pochi metri. Come riporta Blitz, ad alcuni commercianti “Spiace che sia ridotta in quello stato. A questo punto, tanto vale demolirla”. Ma mancano i soldi, si lamenta il sindaco, per questo non è possibile fare nulla. Tranne, forse, lasciare che la villa continui ad ospitare i suoi fantasmi…
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/28/quella-casa-stregata-in-provincia-di-lecco/
Maradona e Henry fanno gli arabi!
Per i festeggiamenti a Dubai del 42esimo anniversario degli Emirati Arabi Uniti c’erano anche Diego Armando Maradona e Thierry Henry vestiti in abititradizionali. L’ex Pibe de Oro si è anche divertito a cantare e ballare. Il video è stato soprannominato “Diego bin Armando Al-Maradona”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Brivido Juve: stadio a rischio squalifica per la Champions!
I cori contro il Napoli e i napoletani sembrano ormai essere una caratteristica imprescindibile di qualsiasi partita che la Juve si trovi a disputare e ai tifosi non importa quanto questo possa nuocere alla società. Infatti non li hanno fatti mancare neanche in occasione della sfida Champions contro il Copenaghen. Ieri sera infatti, nei primi venti minuti di gioco, tutto lo stadio si è messo a cantare, compresa la Tribuna Est, quasi a voler sfidare la UEFA a prendere provvedimenti. E se le regole internazionali non contemplano il reato di discriminazione territoriale, si trova comunque quello di razzismo e non c’è dubbio che i delegati presenti ieri allo Juventus Stadium abbiano preso nota di quanto accaduto nel loro rapporto. A questo punto, la decisione potrebbe essere clamorosa. Potrebbe infatti decidere di far disputare il prossimo incontro a porte chiuse ma anche di squalificare lo stadio del club bianconero in occasione della prossima partita, ossia l’eventuale ottavo di finale se i bianconeri riusciranno a qualificarsi.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Scontri in Egitto, muore uno studente!
La protesta finisce nel sangue in Egitto dove uno studente oggi è morto durante gli scontri all’Università del Cairo. I disordini, stando a quanto riferito da una fonte della sicurezza, sono avvenuti durante una manifestazione indetta dagli studenti pro Fratelli musulmani. Il ministero dell’interno ha fatto sapere che la protesta non aveva ricevuto l’autorizzazione in base alla nuova legge sulle manifestazioni pubbliche, che ha attirato numerose critiche degli attivisti.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Quel sibillino tweet di Alex
Del Piero resterà per sempre nei cuori dei tifosi bianconeri, che per l’ex capitano hanno un pensiero ogni volta che si recano allo stadio, come domostrano le sciarpe e le bandiere per lui. Poco importa che sia lontano: quell’addio allo Juventus Stadium resta impresso nei loro cuori. E anche l’ex capitano non dimentica la Juve, tanto che non risparmia una frecciatina su Twitter prendendo spunto da una frase di Kobe Bryant, fresco di rinnovo contrattuale con il Los Angeles Lakers. “Facile accettare il rinnovo, per il Lakers andrei contro un muro”. Ti capisco… Grande Kobe, ottima scelta! Ale – Questo il tweet di Del Piero, che con quei puntini di sospensione vuole probabilmente intendere che anche lui per la Juve sarebbe andato contro un muro, se solo glielo avessero permesso…
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Dubai tra le nuvole ma non sono effetti speciali
Nessun effetto speciale, non è fantascienza, ma solo scienza! La nebbia a Dubai avvolge la città solo due o tre volte l’anno. Per realizzare quindi una foto così bisogna arrivare nella stagione giusta e aver la pazienza di attendere, poi l’abilità con la macchinetta fotografica fa il resto!
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Scarlett Johansson “ineleggibile” per i Golden Globe
Scarlett Johansson, la fresca vincitrice del premio per la migliore interpretazione femminile al Festival Internazionale del Film di Roma per il suo ruolo in Her, è stata decretata ineleggibile per i Golden Globe dall’Hollywood Foreign Press Association. Per l’associazione, infatti, la sola interpretazione vocale non è sufficiente per essere presa in considerazione e proprio in questo consisteva la sua partecipazione nel film di Spike Jonze: interpreta infatti una voce elettronica di cui il protagonista Joaquin Phoenix si innamora.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Valerio Scanu stupisce i fan: lo show in vasca da bagno!
Valerio Scanu alle telecamere è abituato, anche solo per aver frequentato la scuola di Amici, uscendone da vincitore. Ma il cantante passato dalle aule di canale 5 al palco di Sanremo è riuscito a dimostrare che oltre a cavarsela bene con la musica si sente a suo agio anche nei panni dello showman. Attraverso il suo canale VBlog ha infatti improvvisato uno show da vasca da bagno durante il quale imita note showgirl e cantanti, oltre a fare un tuffo nei ricordi d’infanzia. La reazione degli internauti? Promosso!
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Decadenza sì, ma con buonuscita e vitalizi. Quanto incassa Berlusconi?
Cacciato dal Senato a seguito di una condanna definitiva superiore ai quattro anni. Eppure a Silvio Berlusconi, a livello di buonuscita e vitalizi, non è andata poi così male. Poco importa aver commesso reati la cui gravità non permetta di sedere nel Parlamento italiano: i soldi che spettano a chi lascia l’aula di Palazzo Madama o Montecitorio vengono comunque versati. Il leader di Forza Italia avrà perso lo scranno, ma di certo non può lamentarsi del trattamento economico. Come spiega PolisBlog:
167.200 euro di buonuscita, tanto per cominciare, e poi a partire dal prossimo dicembre una pensione di circa 8mila euro (lordi) al mese. La buonuscita viene calcolata moltiplicando l’80% dell’ultima indennità parlamentare lorda percepita per il numero di anni di mandato parlamentare ricoperto. Il Cavaliere di anni di mandato ne ha fatti 19 (alla faccia dell’uomo prestato alla politica), per cui vanno calcolati per 20 (le frazioni di anno valgono come fossero intere) i 4/5 dei 10.450 euro lordi percepiti ogni mese.
Nel day after della decadenza va però detto che Silvio Berlusconi, l’uomo più ricco d’Italia, ha quantomeno sempre avuto il buon gusto di versare quanto ricevuto dal suo mandato di parlamentare in beneficenza. Ed è altamente prevedibile che decida di fare la stessa cosa anche con i soldi che riceverà dallo Stato. Anche se i tempi grigi che lo attendono potrebbero fargli pensare che forse sia meglio metterli sotto al materasso. Non si sa mai.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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240mila birre distrutte da un bulldozer…
In Nigeria, la polizia religiosa, per combattere l’ “immoralità” ha distrutto 240mila bottiglie di birra, 320mila sigarette e 8mila litri di alcol. Il tutto svolto durante una cerimonia a Kano a cui ha assistito una folla di spettatori.
Una lotta contro le “cattive abitudini anti-islamiche” condotta dalla polizia religiosa nel rispetto della sharia, scrive Elmar Burchia sul Corriere della Sera:
“L’alcol era stato confiscato dai camion entrati in città nelle ultime settimane. Durante la cerimonia sono stati distrutti anche fusti contenenti 8 mila litri di alcol di produzione locale, il «burukutu», e 320 mila sigarette. Ora abbiamo «l’ardente speranza che questo porterà fine al consumo di tali sostanze proibite», ha detto il capo di Hisbah, Aminu Daurawa. Da settembre la Hisbah, che conta circa 9 mila agenti e rappresenta un organismo parallelo alla polizia dello Stato nigeriano, ha proceduto, a Kano, a centinaia di arresti per «comportamenti immorali». La sharia è stata introdotta nel 2001 nel nord della Nigeria in un paese spaccato in due sotto il profilo religioso. Nel sud del paese, infatti, a prevalere è la componente cristiana”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Pitone mangia un uomo ubriaco… sarà vero?
Sarà vero? Su Twitter è apparsa una foto molto strana con un post altrettanto assurdo. Ad Attapady, nel Kerala, Stato a sud-ovest dell’India, un uomo ubriaco si sarebbe addormentato sul marciapiede accanto a uno spaccio di liquori e un pitone lo avrebbe mangiato…
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/28/pitone-mangia-un-uomo-ubriaco-sara-vero/
Una vita in catene: la storia del piccolo Zili
Le immagini scattate dal fotografo della Reuters William Hong, che stanno facendo il giro del mondo, hanno fatto sì che le associazioni per la tutela dei diritti dell’infanzia si siano mobilitate a favore di un bimbo cinese che, da anni, vive sempre accompagnato da una catena fissata alla caviglia. Lui è Zili, ha 11 anni e vive a Zhejiang, provincia cinese. La sua è una storia di disagio e povertà, iniziata quando aveva pochi anni ossia da quando, a causa di una caduta durante la quale ha riportato una ferita alla testa dalla quale non si è più ripreso, il bimbo soffre di disturbi mentali. Accudito dal nonno, Zili è diventato aggressivo e la sua gestione è impossibile. Proprio per questo la catena al piede non lo lascia mai. Gli scatti di Hong, che hanno innescato le polemiche, hanno anche contribuito a rilanciare il caso dei bambini dimenticati che in Cina rappresentano numeri da record, anche perché molti casi sono “nascosti, nelle aree delle province più lontane del Paese.
+++ ATTENZIONE, LE IMMAGINI CHE SEGUONO POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ +++
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/28/una-vita-in-catene-la-storia-del-piccolo-zili/
Dopo la decadenza di Berlusconi… chi farà cadere il governo?
Botta e risposta a distanza tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e Angelino Alfano, il giorno dopo la decadenza di Silvio Berlusconi. Il sindaco di Firenze, in un colloquio con il Corriere della Sera, ha affermato: “Oggi il governo delle larghe intese è saltato, con il ritiro di Forza Italia e la decadenza di Berlusconi non c’è più. Allora questo governo non può continuare ad andare avanti facendo finta che tutto sia rimasto uguale. Bisogna dare una svolta. Bisogna fare finalmente le cose che servono”. E osserva: “Il Pd in questi mesi, in queste settimane è stato molto prudente, paziente, responsabile. Ok, siamo stati dei ‘good guys’, dei bravi ragazzi. Però adesso è il momento di chiedere che le cose si facciano, e quindi ci faremo sentire”. E la nuova maggioranza potrà avere la forza per fare le riforme “perché il Pd che è il partito più importante della coalizione ha queste idee in testa, e quindi se noi le abbiamo in testa le tireremo fuori”. Renzi spiega quindi che per creare nuovi posti di lavoro bisogna “rimuovere gli ostacoli alle imprese”, bisogna, “togliere burocrazia, oppressione fiscale e sistema della giustizia” ma “la legge di stabilità non va in questa direzione, è un semplice intervento di tenuta dei conti”. E proprio per quanto riguarda i conti pubblici, per il primo cittadino fiorentino “ridurre il debito è fondamentale” ma “credo che si debbano fare le cose con intelligenza. Oggi se devo dare il 3% di Eni con un’operazione come quella che è stata immaginata, è un errore, non ha senso” perché è “maquillage finanziario che serve al governo per risolvere un problema di cassa”. Ma Renzi non concede nulla neanche al suo sfidante per le primarie del Pd Gianni Cuperlo: “La sinistra che hanno in mente loro è una sinistra che ha sempre perso. Io credo che sia molto di sinistra scommettere sulle donne come stiamo facendo qua a Firenze, investire sugli asili nido, investire in cultura, start-up. Stiamo facendo molte cose che sono di sinistra, che sono l’investimento sul domani. C’è una parte della sinistra che vuole la sinistra vecchia maniera, la sinistra tutta legata al passato. Quella sinistra lì vogliamo sconfiggerla”.
In seguito, dell’intervista di Renzi è stata ripresa dal vicepremier Angelino Alfano in occasione della conferenza stampa in Senato dei ministri del Nuovo centrodestra, quando ha parlato anche del futuro dell’esecutivo legato alla nuova maggioranza, ora che Forza Italia ne è uscita: “Noi abbiamo parlamentari sufficienti per tenere in vita il governo, ma anche viceversa”. I numeri per Letta, soprattutto al Senato sono infatti risicati. “I consensi poi sono sufficienti per far vincere il Nuovo centrodestra non da soli ma sotto un tetto comune dei moderati italiani”. A questo punto, è lo stesso Alfano a proporre un contratto di programma per l’anno che sta per iniziare: “Lo vogliamo chiamare Italia 2014”. Tra i punti di questo programma si trovano anche la riforma della legge elettorale, il taglio del costo del lavoro intervenendo sul salario di produttività e l’immigrazione. Ma in un governo di (non più) Larghe intese, non si possono non fare i conti con gli altri partiti ed è per questo che il ministro degli Interni dice di attendere per vedere le prime mosse del prossimo segretario Dem: “A breve si concluderà il congresso del Pd. Vediamo chi sarà il segretario e se come primo gesto vorrà far cadere il governo per mano di un esponente del Pd”. Ed ha aggiunto: “Spero che il congresso del Pd non ricada sugli italiani, che non siano loro a dovere pagare il conto”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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I guai in casa rossonera non terminano mai!
La festa per la vittoria contro il Celtic, in casa Milan è stata rovinata dalle notizie giunte dall’infermeria: Robinho e Abate non saranno disponibili per le prossime partite e Allegri si vedrà così ulteriormente decimata la rosa. Per quel che riguarda il primo, entrato in campo a Glasgow a soli 10 minuti dal termine del match, in sostituzione di Kakà, si è infortunato in un contrasto con Ambrose riportando una “lussazione acromion clavicolare della spalla sinistra” che lo costringerà a stare fuori per circa un mese. Per Ignazio Abate, invece, che ha riportato una distorsione alla caviglia sinistra che lo ha costretto a chiedere la sostituzione al terzo minuto del secondo tempo, sono ancora incerti i tempi di recupero, con lo staff medico ha che preferito non sbilanciarsi al riguardo avendo preferito rimandare il referto completo di qualche giorno. I problemi per il tecnico livornese, quindi, i problemi in occasione dello scontro con il Catania riguarderanno principalmente la difesa, dove già si contano le assenze di De Sciglio, Zaccardo e Mexes. Situazione più rosea per quel che riguarda il reparto offensivo, con il ritorno di Pazzini ed El Shaarawy, con quest’ultimo che potrebbe già essere inserito nella lista dei convocati per la trasferta in Sicilia di domenica prossima.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Ulisse Di Giacomo, il senatore che siederà sullo scranno che era di Berlusconi
Dopo la decadenza, lo scranno di Berlusconi ospita un nuovo senatore: l’ex Pdl e ora alfaniano Ulisse Di Giacomo, primario di cardiologia, di Isernia. Il posto gli spetta in quanto è il primo dei non eletti del Pdl a Palazzo Madama nella circoscrizione Molise. Ora che è rinata Forza Italia, tuttavia, si schiera con il Nuovo centrodestra del vicepremier. Il presidente della Giunta Stefano ha affermato: “Convalidata la sua elezione”. Da parte sua, in un’intervista a Il Messaggero, l’ex coordinatore regionale Pdl del Molise avevo detto: “Mi limiterò a rappresentare il Molise, questo è il mio dovere, negli ultimi due mesi non ho compreso né condiviso il percorso del Pdl, né le posizioni estremistiche che non fanno parte del nostro Dna”. A La Stampa dichiarava invece: “Non voglio fare l’avvoltoio che volteggia attorno al cadavere”. La moglie, Manuela Petiscia, parlando del neo senatore che era stato tra i partecipanti alla manifestazione davanti al tribunale di Milano a favore del leader di Forza Italia, ha spiegato: “Ha deciso di rompere con Berlusconi. Si iscriverà al gruppo di Alfano del Nuovo centrodestra”. Lo stesso Di Giacomo, infaine, ha assicurato che ora è pronto a sostenere il premier Enrico Letta. “Il mio appoggio al governo sarà senza se e senza ma. Faccio il tifo per Letta”.
Nel frattempo, la decadenza di Silvio Berlusconi è stata già ufficializzata sul sito del Senato, nella parte riservata all’elenco dei senatori. Alla lettera “B”, infatti, compare ancora, nell’elenco di coloro che siedono a Palazzo Madama, il nome di Silvio Berlusconi, ma, tra parentesi, è stata aggiunta la specificazione “fino al 27 novembre 2013”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Il presidente dell’Anm: “critiche di Berlusconi sono offensive”
Il presidente dell’Anm, l’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, dopo le dichiarazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nel giorno della sua decadenza da senatore, ha detto: “Ogni dichiarazione che evochi accostamenti fra Magistratura Democratica e le Brigate rosse è un’inaccettabile mistificazione, offensiva per l’intera magistratura”. Sabelli ha quindi aggiunto che le parole dell’ex premier “alterano la storia di quegli anni, dimenticando il prezzo di sangue che anche i magistrati hanno pagato nel contrasto al terrorismo”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Chiellini e “la partita della vita”
I bianconeri ieri, allo Juventus Stadium, hanno fatto un importante passo in avanti in Champions League, battendo il Copenaghen, per tre reti a una, ma uno scoglio maggiore è all’orizzonte: il Galatasaray di Roberto Mancini. E’ il difensore Giorgio Chiellini a parlare del prossimo match definendolo “la partita della vita”: “Tra quindici giorni giocheremo la partita della vita – le parole del difensore toscano riportate da juventus.com – Potevamo portare a casa più punti nelle altre partite, ora ci giocheremo tutto in Turchia. Oggi abbiamo fatto una buona prova ma niente di eccezionale, anche perché, loro ci hanno limitato e non c’è stato il tiro al bersaglio dell’andata. Dietro però non abbiamo concesso nulla, anche se abbiamo subito gol su palla inattiva, in una situazione nella quale i danesi sono pericolosi perché possono far valere la loro fisicità. In ogni caso siamo stati bravi a rialzarci subito”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Fuori tutti… o quasi! Allegri blinda Milanello
Massimiliano Allegri sulle orme di Rudi Garcia. Se il tecnico giallorosso aveva blindato Trigoria, spiegando che “è come un groviera, piena di buchi. Se vado su internet mentre sono in campo leggo quello che sto facendo. Ma li chiuderemo tutti”, ora è l’allenatore rossonero a ‘chiudere’ Milanello. Certo, la situazione è diversa: della Roma trapelavano gli schemi, del Milan, soprattutto dopo il pareggio con il Genoa, si conoscevano tutti i ritardi dei giocatori agli allenamenti, questione di pettegolezzo insomma, anche se i presunti ritardi di Balotelli e Robinho sono stati bollati come “falsi” da Allegri (“Mi dispiace che qualcun tiri fuori queste cose”), alla lunga potrebbero destabilizzare l’ambiente. E ora, forte del successo contro il Celtic, Allegri ha deciso di ovviare alla presenza di possibili spie mettendo i lucchetti ai cancelli del centro sportivo. Qualcuno, comunque, potrà valicare il cancello. Come spiega la ‘Gazzetta dello Sport’, i tre eventi commerciali previsti da qui a Natale si terranno regolarmente anche se non ne verranno organizzati altri. Mentre per quel che riguarda gli accessi e le visite degli sponsor, spesso per assistere agli allenamenti, saranno drasticamente ridotte. Nessuna restrizione invece per la stampa. La decisione è stata avallata dalla squadra.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Uccise la sorella 17enne della sua ex: non sconterà l’ergastolo
Il 19 ottobre 2012 Samuele Caruso, a Palermo, tese un agguato alla sua ex nell’androne del suo palazzo. Ma a perdere la vita, quel giorno, fu la sorella della ragazza, la 17enne Carmela Petrucci. L’omicida, reo confesso, non sconterà però l’ergastolo. Questo perchè nella perizia degli esperti nominati dal giudice, Daniela Cardamone, si legge che l’imputato, al momento del delitto, “era capace di intendere, ma non di volere”. La Stampa, che cita la perizia, riporta che Caruso sarebbe anche socialmente pericoloso perché in presenza di “situazioni particolari” si potrebbero “riattivare in modo non prevedibile analoghi comportamenti criminosi”. Simili termini sono sinonimo di sconti di pena, che con il rito abbreviato potrebbe scendere sotto i vent’anni, e della possibilità di scontarne una parte in un ospedale psichiatrico.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Addio a Tony Musante, il “detective Toma”
E’ The Hollywood Reporter a dara l’annuncio della morte dell’attore statunitense Tony Musante, deceduto martedì, all’età di 77 anni, al Lenox Hill Hospital di New York dopo un intervento chirurgico. Conosciuto al pubblico italiano per aver recitato in film come la pellicola d’esordio di Dario Argento, L’uccello dalle piume di cristallo, e Metti una sera a cena, di Giuseppe Patroni Griffi, Musante era noto per aver vestito i panni del detective Toma. La serie tv, trasmessa nel 1973 e nel 1974 da ABC, che lo vedeva recitare al fianco di Susan Strasberg, era tratta dalla biografia del detective David Toma, detective del New Jersey.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Dopo la decadenza, la Pascale disperata si appella a Papa Francesco
E’ stata votata la decadenza per Silvio Berlusconi e la sua compagna, Francesca Pascale, ha un’idea sulla prossima mossa da compiere: lanciare un appello al Pontefice. L’ex consigliera provinciale per il Pdl a Napoli ha infatti annunciato, in un’intervista al Corriere della Sera: “Lancio un appello a papa Francesco. Un appello affinchè mi riceva e ascolti la storia di Berlusconi”. Francesca descrive il Cav non ‘depresso’ ma “arrabbiato, ha la rabbia di chi ha subito una sentenza ingiusta”. Per la grazia, dice, “avevo pensato di scriverla io, la lettera. Anche i figli erano d’accordo. Poi abbiamo capito che per lui sarebbe stata come una violenza, visto che è innocente. Avevo pensato di andare al Quirinale da Napolitano. Poi ho capito che avrei trovato le porte chiuse”. Ma “se quelle porte non fossero chiuse ci andrei, a parlare col capo dello Stato. Come andrei di corsa a parlare con papa Francesco del caso Berlusconi”. E sottolinea quindi: “Oggi per me è il giorno di un’amarezza indicibile. Lui vela sempre con l’autoironia anche la sua tragedia personale ma io non ci riesco”. E adesso “vorrei portarmelo via, allontanare il mio uomo da chi lo odia, per preservarlo dai colpi e dall’umiliazione ingiusta. Mi rendo conto però che così non sarebbe lui, non si riconoscerebbe guardandosi il mattino”. Quanto ad Alfano “gli sarebbe bastato aspettare e sarebbe stato lui il leader naturale”, mentre ora “già dal nome, più che un partito, quello di Angelino sembra una società di autonoleggio”. E per quel che riguarda il premier Enrico Letta invece “è un democristiano sbiadito. Anzi, l’indole sua e della sinistra è quella dei comunisti. Ma anche sono peggio dei comunisti perchè negano di esserlo”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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La toilette più estrema del mondo: si trova in Siberia
La toilette più estrema del mondo, com’è stata votata, offre davvero una vista da brividi e indubbiamente non si trova in quella che si possa definire “zona di confort”. Si trova infatti sul cornicione di un picco della Altai Mountain, in Siberia, a 2600 metri di altezza dal livello del mare. I suoi “visitatori”, per lo più, sono gli addetti ad una stazione meteo tra le più isolate, dove giungono esclusivamente un postino e dall’elicottero che trasporta il necessario per sopravvivere, una volta al mese. Ma non si pensi che tale toilette sia solo estrema: può anche essere considerata storica, visto che la sua costruizione risale al 1938 e da quell’anno viene utilizzata costantemente.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Polemica in Australia: Bieber e il suo gesto “davvero, davvero stupido”
Voleva lasciare un ricordo del suo passaggio e così Justin Bieber ha pensato bene di disegnare dei graffiti sulla parete nell’hotel di Gold Coast in cui ha dormito per un concerto a Brisbane, prima tappa del tour oceanico. E non si tratta di un caso isolato: è infatti una replica di quanto il cantante canadese aveva fatto a Rio de Janeiro. Tom Tate, il sindaco che ha inviato una squadra a pulire, ha commentato: “È stato davvero, davvero stupido. Se lo avesse fatto una persona normale si sarebbe beccata dalle 80 alle 100 ore di lavori socialmente utili”. Il tutto è avvenuto mercoledì notte, quando l’idolo delle teenager, al rientro in hotel dopo il concerto, ha disegnato insieme al suo staff un Pacman fantasma e altri personaggi dei cartoni con una vernice fosforescente. E non hanno neanche cercato di celare le loro azioni, infatti le foto sono state postate su Instagram e hanno subito commenti per lo più negativi, con inviti a Bieber “a crescere” e a “non sentirsi al di sopra della legge”. Dall’hotel, tuttavia, i commenti non sono stati così duri, anche per via della pubblicità ricevuta dalla bravata del cantante. I responsabili dell’hotel QT di Surferes Paradise hanno infatti difeso il cantante definendolo “una persona adorabile” e assicurando che aveva chiesto il permesso per disegnare i graffiti. Bieber nel frattempo è partito per Sydney ma il sindaco Tate lo ha invitato a tornare per partecipare alla pulizia della parete.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Freddo e gelo attanagliano l’Italia: siete certi di sapere come indossare la sciarpa?
L’inverno è giunto sulla nostra penisola e per questo week-end si prevede l’arrivo di un nuovo super ciclone. Ma se già neve e pioggia portano innumerevoli disagi, perchè ritrovarsi anche a battere i denti dal freddo nel caso si debbano affrontare le interperie? Meglio allora infilarsi una sciarpa. Ma come indossarla? Ci viene in aiuto Weknowmeme regalandoci 11 modi diversi su come utilizzarla per avere un look sempre diverso. Il sito si riferisce agli uomini, ma anche le donne potrebbero trovare qualche spunto in queste istruzioni!
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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La scoperta inaspettata: l’Arena di Verona è più “vecchia” del Colosseo
Ieri, 27 novembre, il Soprintendente ai Beni Archeologici del Veneto Vincenzo Tinè ha effettuato un sopralluogo che ha avuto un esito inaspettato: l’analisi di reperti trovati in uno scavo, un sesterzio di bronzo dell’epoca di Claudio, che consente di datare la costruzione dell’anfiteatro attorno al 41-42 d.C., indicherebbe che, probabilmente, la sua costruzione sarebbe antecedente a quella del Colosseo. Finanziata dal Comune di Verona, la Soprintendenza ha effettuato un’indagine archeologica che rientra nelle operazioni preliminari per il rifacimento degli impianti tecnologici dell’anfiteatro negli arcovoli 58 e 60. Il vicesindaco della città veneta, Stefano Casali, ha spiegato che “Lo scavo ha messo in luce depositi stratificati ancora ben conservati e leggibili, in grado di illustrare una pluralità di vicende di grande interesse con reperti di straordinaria importanza per conoscere le fasi edilizie del monumento e datarne con precisione il periodo di costruzione. Di fatto siamo di fronte a ritrovamenti straordinari, che nessuno si aspettava”. Tinè ha quindi aggiunto: “L’analisi dei reperti ritrovati rappresenta un’opportunità unica per conoscere le fasi edilizie del monumento e le sue vicende con approccio scientifico: il rinvenimento di un sesterzio di bronzo dell’epoca dell’imperatore Claudio, consente di datare la costruzione dell’Arena intorno agli anni 41-42 d.C., confermandone l’antecedenza rispetto al Colosseo, costruito dalla dinastia dei Flavi”. Come spiega l’Ansa:
La campagna di scavi archeologici attualmente in corso ha aperto un doppio fronte di studi che riguardano da una parte, attraverso il palinsesto stratigrafico, la fruizione dell’Arena in età medioevale e risorgimentale, dall’altra il momento costruttivo dell’anfiteatro stesso. Tra i reperti rinvenuti, oltre alla moneta in bronzo, anche oggetti di uso quotidiano come il manico di un ventaglio, i resti di un pettine in osso, una piccola anfora usata per i rituali augurali in occasione dell’avvio di un cantiere, riconducibile alla prima metà del primo secolo d.C.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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“La ricerca italiana sotto attacco”: l’accusa di Nature
In Italia, gli scienziati si trovano a fare i conti con un grave problema: “Di fronte all’uso dell’emotività non abbiamo strumenti”. Al riguardo, nella rivista Nature è stato pubblicato l’articolo “La ricerca italiana sotto attacco” nel quale viene denunciato il fatto che “Gli ultimi due anni sono stati un periodo molto duro per gli scienziati italiani” aggiungendo che la legge sulla sperimentazione animale è uno degli ostacoli insuperabili, poichè in grado di “minare alle fondamenta quasi tutta la ricerca biomedica del Paese”. Ma gli scienziati non sono immuni dalle critiche, visto che secondo la rivista sono “colpevoli di non aver spiegato in termini adeguati i metodi e i fini della loro ricerca, facendo sì che false informazioni e sfiducia si diffondessero tra la popolazione”. Partendo da questo articolo, la senatrice Cattaneo ha scritto una lettera, pubblicata da Repubblica.it, non tanto per attaccare Nature, come spiega Giornalettismo, “quanto piuttosto per partire dalla denuncia per cercare udienza presso il parlamento e l’opinione pubblica e denunciare a sua volta il problema posto dalla nuova legge e da un Paese che procede sui temi scientifici a furor di popolo”:
Il mondo ci guarda esterrefatto. L’editoriale di Nature Neuroscience addita l’Italia come un esempio negativo a cui gli altri paesi occidentali devono guardare per evitare di fare la stessa fine.
L’oggetto della reprimenda è la legge sulla sperimentazione animale votata dal Parlamento italiano che, di fatto, fermerà ogni sviluppo della ricerca biomedica, nel senso che comporterà un peggioramento delle capacità di lavoro dei nostri gruppi di ricerca. Peggiorerà la loro capacità di attrarre con la forza delle loro idee finanziamenti stranieri: nostri soldi che andranno quindi alle ricerche – anche sugli animali – degli altri Paesi. Ebbene, se si cercano risposte sul perché molti giovani, scienziati ma non solo, fuggono dall’Italia, ecco la risposta.
Con queste leggi, il Paese non solo umilia la scienza e la cultura, ma umilia i nostri figli, suggerendo loro che il loro impegno e i loro studi a questo Paese non servono. Queste “non scelte” politiche lasciano frastornati i colleghi all’estero, abituati a lavorare con scienziati italiani internazionalmente stimati e competitivi. Ci chiedono: ma come è possibile che versi in condizioni così pietose il Paese dove lavorano Luigi Naldini, che a Milano ha messo a punto un’avanzatissima terapia genica che utilizza alcuni virus modificati, o Michele De Luca che con il suo Centro di Medicina Rigenerativa a Modena, insieme al San Raffaele, ha sviluppato trattamenti straordinari con staminali per due condizioni di malattia, oppure Giacomo Rizzolatti, un neuroscienziato che alla soglia della pensione ha sbaragliato la ferrea competizione dello European Research Council e che tutto il mondo ci invidia per la spettacolare scoperta dei neuroni specchio (usando scimmie) e che ora punta a capire l’autismo. Potrei andare avanti a lungo. Forse non tutti si rendono conto di quanto arido sia il nostro deserto.
Gli stranieri che ci offrono opportunità lontano da qui si chiedono perché continuiamo a restare. E si prendono i nostri giovani. Ma noi, meno giovani, continuiamo a sentire il dovere di restare e lottare, anche in nome di una Costituzione che prevede il diritto di fare ricerca. Avendo conosciuto, anche sulla mia pelle, lo sfacelo di leggi antiscientifiche, mi chiedo come l’Italia riesca ancora a dare alla luce a scoperte e scienziati così unici al mondo. Signor Presidente del Consiglio, Signor Presidente della Repubblica, non so dirvi per quanto resisteremo. Bisogna far qualcosa. Il Paese muore.
Pier Paolo Di Fiore, ex direttore dell’istituto di ricerca oncologica Ifom e professore all’università di Milano, spiega che una delle poche leggi approvate dal governo (ex) Larghe Intese va ad ostacolare la ricerca di nuove terapie contro il cancro: “Il problema riguarda gli xenotrapianti, ma anche i test di tossicità dei nuovi farmaci. In Italia un laboratorio su due, fra quelli che effettuano ricerca preclinica, vedrebbero il loro lavoro compromesso”. Il tema è di quelli che scottano, visto che da una parte si schierano gli animalisti e dall’altra gli scienziati. E sono proprio questi ultimi, nella fattispecie tutti i direttori degli Istituti di ricerca oncologica in Italia, ad aver firmato la petizione della Federazione italiana scienze della vita. Ma in Italia si trova anche la raccolta di firme salvalasperimentazioneanimale.it che è stata scritta da migliaia di persone. La legge non è ancora entrata in vigore e l’unica certezza è che molti scontri tra le due fazioni si profilano all’orizzonte.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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La tragedia del porto di Genova: aperto nuovo filone d’inchiesta
Lo scorso 7 maggio il cargo Jolly Nero urtò con violenza il molo Giano, nel porto di Genova, penetrando nella Torre dei Piloti che crollò in acqua. Ora la procura del capoluogo ligure ha aperto un nuovo filone d’indagine su quel drammatico incidente che causò la morte di 9 persone. Il nuovo filone riguarda proprio la Torre e giunge a seguito di una memoria presentata dalla madre di una delle vittime nella quale viene sottolineato che era stata costruita in uno spazio limitato, senza alcuna protezione del pilastro-torre. Il fascicolo è contro ignoti e ipotizza il reato di omicidio colposo.
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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