Cosa ci fa un cannolo siciliano a spasso nello spazio? E’ l’idea di tre ragazzi di Enna, Antonella Barbera, Fabio Leone e l’informatico Paolo Capasso, che hanno deciso di lanciare un pallone sonda pieno di elio nello spazio non prima di averbi posizionato il dolce tipico della Sicilia. Una microcamera posizionata a sua volta nel pallone ha documentato il successo dell’impresa. Prima di effettuare il lancio, i tre hanno richiesto l’autorizzazione al 41/o Stormo di Sigonella. Hanno poi messo in pratica la loro idea effettuando il lancio dalla Rocca di Cerere, la montagna che sovrasta Enna. Il cannolo ha raggiunto quasi 30 mila metri d’altezza. E ora il video sta facendo rapidamente il giro della rete!
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La Nasa “copia” Gravity: niente effetti speciali!
Il film “Gravity” di Alfonso Cuaron ha sbancato agli Oscar, anche se non è riuscito ad aggiudicarsi la statuetta come miglior film, andata invece a “12 anni schiavo”. Ma la pellicola, tra le sette categorie dove ha trionfato, tra cui miglior regia, ha conquistato anche l’Oscar per gli effetti speciali. Che tolgono il fiato ma, sottolinea la Nasa, un film non può competere con la realtà. E per testimoniarlo pubblica sul web una favolosa galleria fotografica che ripercorre, con veri scatti dallo spazio, la trama del film di cui sono protagonisti George Clooney e Sandra Bullock:
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/03/la-nasa-copia-gravity-niente-effetti-speciali/
L’eruzione solare regala uno spettacolo inatteso alla Gran Bretagna
Nei giorni scorsi è stata registrata un’eruzione solare di classe x, la più alta su una scala di 5 gradi di potenza, da rendere visibile il fenomeno dell’aurola boreale anche a latitudini dove di solito non si verifica. E’ il caso delle contee di Norfolk, Essex e Cumbria, nell’Inghilterra del Nord, e Scozia. Qui il cielo si è tinto dei toni verdi e rossi tipici del fenomeno atmosferico caratteristico dei paesi nordici.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/28/leruzione-solare-regala-uno-spettacolo-inatteso-alla-gran-bretagna/
L’eruzione solare da record: la macchia solare sorvegliata speciale
La Nasa, grazie a Iris, ha osservato un’eruzione solare da record: si è trattato di un evento di classe X, la più alta su una scala di 5 classi di potenza, ed è stata la più violenta e intensa registrata da gennaio 2014 e dall’inizio dell’attuale ciclo solare. Sulla Terra, però, non si temono tempeste magnetiche. Spiegano gli gli scienziati del programma Space Situational Awareness (Ssa) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) : “Gli effetti sono mitigati dalla posizione in cui è avvenuta l’eruzione, vicino al lembo sud-orientale del Sole, e non di fronte alla Terra”. Lo sciame di particelle solari che è stato emesso dall’eruzione si espande alla velocità di 2.000 chilometri al secondo non è quindi diretto verso il nostro pianeta. Se al contrario lo fosse, spiegano gli esperti, le conseguenti tempeste geomagnetiche che si verificherebbero potrebbero causare problemi ai voli, danni seri alle comunicazioni e agli elettrodotti. I meteorologi spaziali continuano comunque a monitorare la zona dov’è avvenuta l’eruzione: potrebbero infatti essercene altre e la macchia solare che l’ha generata, chiamata AR1967, a causa della rotazione del Sole, nei prossimi giorni si troverà di fronte alla Terra.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/26/leruzione-solare-da-record-la-macchia-solare-sorvegliata-speciale/
Il video dell’impatto del meteorite di 400 Kg con la Luna
E’ stato l’astronomo spagnolo Jose Maria Madiedo a individuare il meteorite che ha provocato il più grande schianto avvenuto sulla superficie lunare. Lo studioso dell’università di Huelva ha descritto l’impatto sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Il bagliore prodotto dall’impatto sul suolo lunare è durato otto secondi ed è stato luminoso quasi quanto la stella polare. La Società di Astronomia britannica ritiene che l’impatto dovrebbe essere stato visibile ad occhio nudo dalla Terra. Secondo i calcoli, l’asteroide aveva un peso di circa 400 chilogrammi e un diametro compreso tra 60 centimetri e 1,40 metri. Avrebbe colpito la Luna a oltre 60 mila chilometri all’ora, vaporizzandosi al momento dello schianto e scavando un cratere di 40 metri di diametro. La collisione è avvenuta l’11 settembre del 2013 nel Mare delle Nubi ed è stata catturata da due telescopi nel Sud della Spagna nell’ambito del progetto di monitoraggio della superficie lunare Midas. Spiega Madiedo: “Continueremo a osservare la Luna. In questo modo ci aspettiamo di identificare asteroidi minacciosi anche per la Terra”. Gianluca Masi, astrofisico responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma, ne ha parlato come di un avvistamento “molto importante”. Ha quindi aggiunto: “I crateri lunari ci raccontano che la Luna dall’alba dei tempi è colpita dagli asteroidi. Ma è molto raro registrare questi impatti perchè bisogna trovarsi ad osservare specificamente la regione colpita”. Ancora Masi ha spiegato che osservare questi eventi sulla Luna aiuta a comprendere meglio il rischio che oggetti simili e più grandi colpiscono la Terra. Secondo Madiedo e il suo gruppo, asteroidi del diametro di circa un metro possono colpire il nostro pianeta dieci volte più spesso rispetto alle stime precedenti. Fortunatamente l’atmosfera terrestre ci protegge dai ‘sassì cosmici di queste dimensioni, disintegrandoli e dando origine solo a spettacolari meteore.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/24/il-video-dellimpatto-del-meteorite-di-400-km-con-la-luna/
Buone nuove dallo spazio: ha ripreso vita il veicolo lunare cinese
Lo scorso lunedì il veicolo lunare per le esplorazioni che era stato inviato dalla Cina sul satellite terrestre aveva smesso di dare segni di vita. Ora, come ha affermato il portavoce del programma lunare di Pechino Pei Zhaoyu, il veicolo ha ripreso a dare segnali dopo l’interruzione. L’agenzia Nuova Cina riporta le parole di Pei: “Almeno abbiamo una possibilità di salvarlo”, ha detto. La missione è un momento importante del programma spaziale di Pechino, che ha tra i suoi obiettivi quello di inviare uomini sulla Luna entro i prossimi 10-15 anni
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/13/buone-nuove-dallo-spazio-ha-ripreso-vita-il-veicolo-lunare-cinese/
Se il detenuto non ha lo spazio vitale, risarcito con 100 euro al giorno
I magistrati degli uffici di sorveglianza di Venezia, che hanno parzialmente accolto i reclami giurisdizionali presentati da una quindicina di detenuti veneziani (all’esame c’è anche quello di un trevigiano), hanno stabilito che il carcere di Venezia Santa Maria Maggiore dovrà trovare celle più ampie, assicurando a ciascun detenuto almeno 7 metri quadri di spazio vitale. Qualora non lo facesse, dovrà risarcire i carcerati con 100 euro al giorno. Il pronunciamento dà applicazione a quanto previsto dal “decreto svuotacarceri”, il 146 del dicembre 2013. I dirigenti del tribunale di sorveglianza sottolineano: “Queste ordinanze sono tra le prime in Italia in materia”. Il reclamo può essere presentato quando inosservanze dell’amministrazione comportano “attuale e grave pregiudizio” ai diritti dei detenuti. Primo fra tutti il pregiudizio derivante dal sovraffollamento delle carceri, riconosciuto dalla Corte europea e dalla Corte Costituzionale. La Sorveglianza ha quindi accolto i reclami dei detenuti e ora il ministero può impugnare le ordinanze tramite l’Avvocatura dello Stato, entro il termine di 15 giorni. Se non lo farà la decisione “passerà in giudicato”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2014
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L’italiano che “cattura” la ragnatela cosmica che collega le galassie
E’ stato l’italiano Sebastian Cantalupo, che lavora negli Stati Uniti presso l’università della California a Santa Cruz, a osservare per la prima volta una ragnatela cosmica di gas che collega fra loro le galassie. L’impresa è stata possibile grazie alla luce diffusa da un quasar distante che ha illuminato i filamenti. A renderlo possibile il telescopio Keck I nelle Hawaii. Il quasar è un nucleo galattico attivo che emette radiazioni intense alimentate da un buco nero gigantesco al centro di una galassia e illumina come un faro la rete di filamenti di gas che si estende per circa 2 milioni di anni luce.
”Si tratta di un oggetto molto eccezionale: è enorme, almeno due volte più grande di qualsiasi nebulosa rilevata prima, e si estende ben oltre l’ambiente galattico del quasar” ha rilevato Cantalupo. Il modello cosmologico standard, che descrive la formazione delle strutture nell’universo, prevede che le galassie siano incorporate in una ragnatela cosmica di materia, la maggior parte della quale (circa l’84%) sarebbe costituita da materia oscura invisibile. Questa ragnatela risulta dalle simulazioni al computer sull’evoluzione della struttura dell’universo, che mostrano la distribuzione della materia oscura su larga scala, compresi gli aloni di materia oscura in cui le galassie si formano e la rete cosmica di filamenti che le collegano. La gravità fa in modo che la materia ordinaria segua la distribuzione della materia oscura, in modo che i filamenti di gas diffuso e ionizzato siano tenuti a seguire un modello simile a quello visto nelle simulazioni. Fino ad ora, tuttavia, questi filamenti non erano mai stati osservati. ”Abbiamo studiato altri quasar in questo modo senza rilevare tale gas esteso”, ha detto Cantalupo. ”La luce del quasar ? ha aggiunto – è come un fascio luminoso e in questo caso siamo stati fortunati che la ‘torcia’ sia rivolta verso la nebulosa e illumini il gas”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 19, 2014
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Fuochi d’artificio dallo spazio: appuntamento a marzo
E’ stato denominato Sagittarius A* ed è un buco nero che potrebbe regalarci la più spettacolare collisione con una nube di gas mai vista. Il buco nero, di massa 4 milioni di volte più grande del Sole e situato al centro della nostra galassia dovrebbe scontrarsi con la nube di gas G2, di massa circa tre volte superiore a quella della Terra e in viaggio verso di essa, dando origine a una sorta di fuochi d’artificio spaziali. La collisione dovrebbe avvenire a marzo e generare una serie di effetti visivi sensazionali, oltre a fornire preziose informazioni sugli effetti gravitazionali del buco nero. Sagittarius A* è infatti un buco nero appartenente alla categoria dei supermassicci, tipicamente difficilmente visibili, e la sua collisione potrebbe rappresentare quindi un’occasione da sfruttare al meglio. Jon Miller, professore di astronomia presso l’Università del Michigan, ha spiegato: “Sarei felice se Sagittarius A* diventasse improvvisamente 10mila volte più luminoso. Ma è anche possibile che ciò non avverrà”. Se la G2 si rivelerà composta completamente da gas, la regione intorno al buco nero sarà illuminata da una banda di raggi-X per alcune decine di anni, mentre il buco nero divorerà lentamente la nube. Ma c’è anche la possibilità che la G2 copra una vecchia stella. In quel caso l’esposizione dovrebbe essere meno spettacolare. Gli astronomi hanno anche realizzato un video con la simulazione dell’evento:
Pubblicato da tdy22 in gennaio 15, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/15/fuochi-dartificio-dallo-spazio-appuntamento-a-marzo/
La “Mano di Dio” catturata dai telescopi della Nasa
Sono stati i telescopi spaziali della Nasa, Nustar e Chandra, a catturare ai raggi x un’immagine che ricorda una mano e che è stata battezzata “Mano di Dio”. L’immagine è apparsa al centro di una nebulosa di materiale generata dall’esplosione di una stella. nel dettaglio, l’immagini si riferisce a una stella di neutroni, una pulsar, e vi appare un mano di colore blu le cui dita si perdono in una nuvola rossa. La potente pulsar è nota con il nome di PSR B1509-58 e la relativa nebulosa che prende la forma di una mano risulta composta da un flusso incessante di elettroni e ioni creatisi dal collasso della stella. “Non sappiamo se la forma della mano è un’illusione ottica”, ha detto Hongjun An, della McGill University di Montreal. “Con Nustar la mano sembra più un pugno”. Era il giugno 2012 quando la Nasa lanciava il telescopio Nustar, Nuclear Spectroscopic Telescope Array, con lo scopo primario d’individuare e studiare i buchi neri supermassicci. Chandra fu invece portato nello spazio nel luglio ’99.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/10/la-mano-di-dio-catturata-dai-telescopi-della-nasa-2/
La Supernova era esplosa 27 anni fa. Ora, la polvere di stelle
E’ Matteo Marini, su Repubblica a parlarci di quello che è rimasto a seguito dell’esplosione della Supernova 1987A, che venne osservata nel febbraio di 27 anni fa. Ora, spiega Marini, “gli astronomi dell’European southern observatory hanno puntato il telescopio Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), verso il luogo dove avvenne il gigantesco “botto” che mise fine alla vita di questa stella, distante da noi 168mila anni luce. Nel 1986 il bagliore che arrivò dalla violenta morte di questo astro, situato nella nube di Magellano, una galassia satellite della Via Lattea, fu visibile per diversi giorni anche a occhio nudo. Ora gli astronomi la studiano, a diverse lunghezze d’onda (i dati di Alma sono quelli evidenziati in rosso), per capire quanta polvere si formerà dopo l’esplosione. Le osservazioni sulla Supernova 1987A, nei due anni che seguirono l’evento, mostrarono una quantità di polvere ad alte temperature (milioni di gradi) piuttosto bassa. Grazie alla elevata sensibilità di Alma è invece possibile rilevare le tracce di polvere molto più fredda (che qui risultano pari, come massa, a un quarto del nostro Sole). SN 1987 rappresenta un’occasione unica perché ci sono diverse “candidate” Supernovae abbastanza vicine a noi ma non è possibile prevedere tra quanto quanto tempo esploderanno. Calcolare come avviene la dispersione della polvere a così breve distanza temporale dall’esplosione permetterà di comprendere meglio anche la dinamica della formazione delle galassie nel neonato Universo”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/07/la-supernova-era-esplosa-27-anni-fa-ora-la-polvere-di-stelle/
La “Testa di cavallo” che ci osserva dallo spazio
E’ stato l’astrofotografo californiano Mike Hankey, con il suo telescopio, a scattare un’istantanea di una nebulosa dalla forma peculiare e che si trova nella costellazione Orione, a circa 1500 anni da noi. Per realizzarla si sono rese necessarie quasi 38 ore di esposizione in 20 notti, tra novembre e dicembre 2013, oltre a un lungo processo in postproduzione per mettere insieme tutte le immagini ricavate a diverse lunghezze d’onda della nebulosa “Testa di cavallo”. Quello che ha ottenuto è un ‘ritratto’ straordinario di uno tra gli oggetti più conosciuti e ammirati del cosmo.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/04/la-testa-di-cavallo-che-ci-osserva-dallo-spazio/
Gli astrofili senesi hanno scoperto la “Stella di Natale”!
Il cielo ci fa un dono speciale, grazie all’Unione astrofili senesi che hanno scoperto una nuova supernova: “Una vera e propria ‘Stella di Natale’, che dopo aver compiuto un viaggio nel cosmo per 370 milioni di anni, si è resa visibile al telescopio”, come spiegano all’Osservatorio provinciale di Montarrenti (Siena). La scoperta “è stata fatta nella notte del 9 dicembre, durante una delle sessioni osservative del programma del Moss (Montarrenti Observatory Supernovae Search), nella galassia NGC4774, detta ‘Fagiolo’, nella costellazione dei ‘Cani da caccia’”. Grazie poi “all’aiuto degli astronomi dell’osservatorio Inaf di Padova è stato possibile confermare l’evento e prontamente ne è stata data comunicazione all’Unione astronomica internazionale che l’ha chiamata SN2013he”. Ad individuare la nuova stella sono stati gli Simone Leonini, Giacomo Guerrini, Paolo Rosi, Luz Marina Tinjaca Ramirez e Massimo Conti. Il corpo celeste è definito “dagli astronomi una ‘core collapse’ in cui il nucleo collassa sotto il peso degli strati esterni della stella ed esplodendo rilascia una quantità di energia pari a quella che una stella comune emette durante tutto l’arco della sua vita”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/25/gli-astrofili-senesi-hanno-scoperto-la-stella-di-natale/
Tragedia natalizia: coppia di coniugi 66enni precipita mentre sistema gli addobbi
Tragedia oggi in provincia di Novara, ad Arona, dove una coppia di coniugi 66enni sono precipitati dal balcone di casa, al settimo piano del condominio La Rocca, che affaccia su piazzale Barberi. Erano le 15.30 e la coppia stava allestendo gli addobbi natalizi: sono morti sul colpo. Inutili i soccorsi. Da una prima ricostruzione, sembra che a precipitare per primo sia stato il marito, forse a causa di un malore o di una distrazione mentre si trovava in cima ad una scala sul balcone di casa. La moglie ha tentato di afferrarlo ma è precipitata con lui. Si chiamavano Paolo Pedrizzetti e Raffaella Mattia. Lui, architetto, il 14 maggio 1977, in via De Amicis a Milano, scattò la foto che poi diventò il simbolo degli Anni di Piombo: un autonomo col volto coperto e la pistola tenuta a due mani che spara contro la polizia. Quel giorno un ragazzo di 25 anni, Antonio Custra, sottufficiale della Polizia, viene colpito alla testa da un proiettile. Morì il giorno successivo.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/16/tragedia-natalizia-coppia-di-coniugi-66enni-precipita-mentre-sistema-gli-addobbi/
Lo spettacolo dell’Etna… toglie il fiato anche dallo spazio!
Disagi per i trasporti aerei e paura nella popolazione a causa dei boati emessi dal vulcano attivo più alto d’Europa, certo, ma anche uno spettacolo che toglie il fiato. L’etna, con la sua colonna di fumo che si origina dal cratere sud-est del vulcano siciliano offre uno show che non può passare inosservato neanche dallo spazio, come testimoniano le immagini satellitari, scattate dalla sonda Terra durante il passaggio sopra l’isola negli ultimi giorni.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/16/lo-spettacolo-delletna-toglie-il-fiato-anche-dallo-spazio/
La Nasa presenta… le foto dell’eruzione solare
E’ la Nasa, con le sue foto, a dar testimonianza dell’incredibile spettacolo del sole dove, in una regione attiva, si stanno avendo delle eruzioni di “spray” di plasma. Non è l’unico caso: nella stessa regione si sono avute anche altre eruzioni, più piccole, che hanno provocato un flash luminoso e tutta l’attività trae origine dalla turbolenza delle forze magnetiche.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/11/la-nasa-presenta-le-foto-delleruzione-solare/
Dalle stelle… all’acqua! Continua il viaggio della torcia olimpica
E’ stata tra le stelle, poi si è tuffata tra le gelide acque. Dopo aver fatto ritorno sulla Terra a bordo della navetta russa Soyuz, la fiamma olimpica si è trovata ad affrontare il fiume Yenisei, che bagna la città di Krasnojarsk, in Russia. A reggerla, alta sopra le scque siberiane, trenta membri del club locale di nuoto invernale, che hanno trasportato la fiamma olimpica da una sponda all’altra
Pubblicato da tdy22 in novembre 26, 2013
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L’eruzione dell’Etna: il vulcano innevato
Spettacolare l’Etna questa mattina quando, dal vulcano innevato, si è levata una colonna di fumo di circa tre chilometri di altezza, accompagnata da una fontana di lava. L’eruzione però ha destato non poche preoccupazioni, non solo nel Messinese, dov’è caduta la cenere, ma soprattutto a Pidimonte, Linguaglossa e Fiumefreddo, i comuni più colpiti da una pioggia di lapilli alcuni dei quali hanno raggiunto un diametro di 3 cm. Chiusi per alcune ore i settori 1 e 2 dello spazio aereo sopra Catania, mentre lo scalo di Fontanarossa è rimasto in piena operatività. Per una mezz’ora è stata chiusa anche l’autostrada Catania-Messina in entrambe le direzioni, tra i caselli di Giarre e Giardini Naxos, a scopo precauzionale in seguito alla pioggia di cenere lavica.
Pubblicato da tdy22 in novembre 23, 2013
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Registrata una nuova attività sull’Etna
E’ iniziata ieri alle 17 una nuova attività stromboliana dal Nuovo cratere di sudest dell’Etna. Sono stati gli istrumenti dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, a registrare la nuova fase che non è però stata finora visibile dalle telecamere a causa delle nubi che avvolgevano il vulcano. Dal cratere non emergono colate laviche e non c’è, finora, emissione di cenere.
Pubblicato da tdy22 in novembre 23, 2013
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Spettacolare Etna: nuova colata di lava nella notte
L’Etna torna a infrangere il cielo con una nuova, spettacolare eruzione. Delle fontane di lava hanno infatti zampillato dal nuovo cratere di Sud-Est. Si è trattato della sedicesima eruzione dell’anno, con la più recente che risale ad appena cinque giorni fa. Dalla bocca del vulcano, che qualche giorno fa ha offerto lo spettacolo dei suoi anelli di fumo, è emersa anche una colata lavica il cui braccio si riversa nella desertica Valle del Bove.
Non si può escludere l’emissione di cenere ma nella notte non ci sono stati problemi per l’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania.
Pubblicato da tdy22 in novembre 17, 2013
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Una fiammata al tramonto: gli ultimi istanti del GOCE
Ha tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso il satellite GOCE, che nel suo viaggio di ritorno alla Terra minacciava di cadere su un centro abitato. Anche l’Italia, si era detto, rischiava di essere colpita da un frammento. Invece il satellite dell’Esa ha scelto l’estremo sud del pianeta e l’ha trovato chi era pronto a immortalare i suoi ultimi istanti. Bill Chater, che abita nelle isole Falkland,ha scattato l’immagine che sta facendo il giro del mondo e che è stata dichiarata dall’Agenzia spaziale europea compatibile, per posizione e orario, con il rientro di Goce. Eccolo quindi, il satellite, che somiglia a una meteora mentre brucia entrando nell’atmosfera terrestre. Il suo viaggio è finito così: con una fiammata e una scia di luce.
Pubblicato da tdy22 in novembre 14, 2013
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Cessato allarme: il GOCE si è disintegrato con l’atmosfera
Per due giorni ci ha tenuti con il fiato sospeso ma ora è certo lo “scampato pericolo”: il satellite europeo GOCE si è disintegrato nell’impatto con l’atmosfera, senza provocare danni. Era stata l’impossibilità di prevedere esattamente data e luogo dell’impatto che aveva generato il timore che i frammenti prodotti potessero cadere su zone popolate nonostante, agli occhi degli esperti, questa potesse essere un’eventualità molto remota. Il satellite da una tonnellata è rientrato nell’atmosfera intorno alle 1,00 del mattino, orario attorno al quale aveva smesso di dare segnali. Nonostante le condizioni estreme, gli strumenti del satellite hanno continuato a funzionare fino all’ultima orbita, registrata dalla stazione di Terra che si trova in Antartide quando Goce si trovava ad una quota inferiore a 120 chilometri. Si trovava quindi molto vicino alla zona critica chiamata Linea di Karman, situata a quota di 100 chilometri, considerata il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno.
Pubblicato da tdy22 in novembre 11, 2013
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Nuovo spettacolo dell’Etna e stavolta l’eruzione è breve, ma intensa!
L’Etna ha dato spettacolo. Durante la notte una breve eruzione, seguita dalla consueta “attività stromboliana”, ha illuminato il cielo. L’Ingv ha previsto con una mappa la ricaduta della cenere vulcanica, che potrebbe creare problemi all’aeroporto di Fontanarossa. Attualmente due settori dello spazio aereo sono stati chiusi ma lo scalo sarà comunque operativo con atterraggi e decolli regolari.
Pubblicato da tdy22 in novembre 11, 2013
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Il GOCE solcherà i nostri cieli, ma niente frammenti sull’Italia
Nuovo aggiornamento dell’Agenzia Spaziale Italiana sul rientro incontrollato del GOCE nel quale si esclude un eventuale impatto dei frammenti del satellite sul territorio italiano. Stando a quanto riportato, il satellite si trova ad un’altitudine di circa 147 km e scende a una velocità di più di 1 km all’ora. Sono in costante aumento le temperature della parte anteriore del veicolo spaziale mentre per quel che riguarda l’orientamento è come dovrebbe essere, con il sistema di controllo dell’assetto che continua a funzionare regolarmente. Heiner Klinkard, responsabile dell’ufficio dell’Esa che si occupa di detriti spaziali, è inutile lasciarsi prendere dal panico ”è 250.000 volte più probabile vincere nella Lotteria tedesca” che essere colpiti da un eventuale detrito del satellite GOCE. La finestra in cui il satellite solcherà i nostri cieli, restano dalle 19.44 alle 20.24 di domenica sui territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre.
Pubblicato da tdy22 in novembre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/10/il-goce-solchera-i-nostri-cieli-ma-niente-frammenti-sullitalia/
Frammenti del satellite GOCE potrebbero piovere sull’Italia del Nord!
Sono gli esperti che stanno monitorando la traiettoria del satellice GOCE, Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer, dell’Agenzia Spaziale Europea, a manifestare la preoccupazione che alcuni suoi frammenti possano precipitare sulle regioni del Nord Italia. L’ultimo aggiornamento fornito dall’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, parla di una finestra temporale ipotizzata per il rientro del satellite che si apre alle 22 di oggi, sabato 9 novembre, e si chiude alle 13 di lunedì 11. Il GOCE sta comunque mantenendo il controllo del suo assetto pur essendo senza carburante e questo fa rimanere alta l’incertezza sia sul suo comportamento che sulla traiettoria che seguirà. La previsione dell’ESA vede il GOCE disintegrarsi, per la maggior parte, nell’atmosfera mentre solo alcune parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre. Al momento non è possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti possano cadere sul suolo italiano. Secondo quanto riporta Adnkronos:
Le finestre di interesse per l’Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di ASI.
Pubblicato da tdy22 in novembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/09/frammenti-del-satellite-goce-potrebbero-piovere-sullitalia-del-nord/
Quattro passi tra le stelle per la fiamma olimpica!
A febbraio, in Russia, si terrà a Sochi, in Russia, la 22esima edizione dei Giochi olimpici invernali e nel frattempo la torcia olimpica continua il suo viaggio. Alla fiamma è stata fatta fare anche una “passeggiata tra le stelle”: dopo aver raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale grazie all’equipaggio della Soyuz TMA-11M, decollato il 7 novembre dalla base russa di Baikonur, è stata portata fuori dalla Iss dal russo Sergei Ryazanskij. Per rivedere la fiamma olimpica sulla Terra bisognerà attendere l’11 novembre, quando tornerà in mano agli organizzatori dei giochi. Nel frattempo, nei quattro giorni di permanenza nello spazio, la torcia compità il giro del nostro pianeta una sessantina di volte circa. Dell’equipaggio della capsula Soyuz che rientrerà a Terra, farà parte anche l’astronauta italiano Luca Parmitano. Si tratta della terza volta che la torcia “decolla”: sia nel 1996 per i giochi olimpici di Atlanta sia nel 2000 per quelli di Sydney, infatti, gli astronauti dello shuttle della Nasa portarono con loro le torce delle rispettive Olimpiadi che però, in quelle occasioni, non furono fatte uscire nello spazio aperto.
Pubblicato da tdy22 in novembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/09/quattro-passi-tra-le-stelle-per-la-fiamma-olimpica/
Allarme! Il satellite Goce precipiterà sulla terra entro 48 ore
Il conto alla rovescia è iniziato: il satellite dell’Esa, Goce, ha terminato la sua missione e precipiterà a terra entro 48 ore. E se anche per la maggior parte si disintegrerà al contatto con l’atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo dei frammenti per un totale di 250 kg. Non si sa però con esattezza dove. Secondo calcoli preliminari, la zona d’impatto sarebbe ampia circa 900 chilometri. L’Inter-Agency Space Debris Coordination Committee, il comitato di coordinamento tra le varie agenzie spaziali, sta cercando di monitorare la caduta del satellite mentre all’interno dell’Esa è lo Space Debris Office a seguirne il comportamento. Goce, costruito con l’apporto di diverse industrie europee ma sotto la guida di Thales Alenia Space Italia e poi integrato a Torino, ha concluso la missione iniziata nel 2009 e ora è in fase di rientro, il primo incontrollato dopo la missione Isee-2.
Pubblicato da tdy22 in novembre 9, 2013
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Sta per caderci un satellite in testa? Protezione civile in allerta!
La Protezione civile è in allerta e sta monitorando, assieme tra gli altri anche ad esperti dell’Agenzia spaziale italiana, la situazione del satellite Goce, (Gravity field and steady state Ocean Circulation Explorer) dell’Agenzia spaziale europea, lanciato il 17 marzo 2009 per produrre una mappa gravitazionale del nostro pianeta. Il problema? Il satellite è “incontrollato” e sta rientrando sulla Terra. Il rientro del Goce dovrebbe fari ritorno sulla Terra tra oggi 3 novembre e il 9 e, come spiega il Mattino di Padova, “con una notevole incertezza legata al fatto che lo stesso satellite, pur essendo senza carburante, non ha ancora perso il controllo del suo assetto. Secondo le informazioni fornite da Asi, inoltre, dal momento in cui questo avverrà, «Goce» impiegherà circa 3 giorni per rientrare sulla Terra, in modo incontrollato, e solo 24 ore prima della sua caduta l’Agenzia spaziale potrà fornire le curve attendibili di un eventuale attraversamento del territorio italiano.” Al momento non è quindi ancora possibile prevedere quando e dove i probabili frammenti del satelline raggiungeranno il suolo. Quello che è noto è che l’area interessata si limiterà sempre di più con il passare del tempo e l’affinamento delle previsioni. L’Agenzia spaziale europea ha previsto che la maggior parte di Goce, che oggi pesa circa 1 tonnellata, è lungo 5 metri e non contiene materiale pericoloso, si disintegrerà nell’atmosfera. Del satellite solo alcune parti minori, la più pesante delle quali non dovrebbe pesare più di 95 kg, e che solo alcune piccole parti potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre. Sarò proprio l’Esa a rilasciare previsioni periodiche di rientro, aggiornando costantemente sia tutti gli stati membri dell’Unione Europea che le autorità competenti, anche per consentire di informare la popolazione su eventuali pericoli.
Pubblicato da tdy22 in novembre 3, 2013
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Il ragazzo che sfregia l’opera di Bansky
Se a Roma i fondamentalisti cattolici imbrattano le opere d’arte che parlano di diritti degli omosessuali ed emancipazione femminile, a New York un ragazzo ha preso di mira le opere di Bansky, che in questo mese sta decorando gli spazi della Grande Mela con la sua serie di graffiti Better Out Than In (Meglio fuori che dentro). La mostra a cielo aperto sembra non riscuotere il successo sperato e non sono stati risparmiati gli atti vandalici. Alcuni scatti hanno infatti immortalato un giovane che si avvicina a una delle opere dell’artista simbolo della street-art e scrive con una bomboletta spray sulle figure con l’intento d coprire l’opera. Sono i passanti a notare il gesto, avventarsi su di lui per fermarlo e chiamare la polizia. Ma nonostante la solerzia dei cittadini, il ragazzo riesce a svincolarsi e darsi alla fuga: lo sfregiatore ha così riconquistato la sua libertà.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 18, 2013
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Naso all’insù nella notte tra venerdì e sabato: arriva l’eclissi penombrale di luna
E’ l’astronomo Alan MacRobert a parlare dell’eclissi lunare penombrale che potremo ammirare nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 ottobre. “Ci sarà un’ombreggiatura inusuale della parte meridionale della Luna. Si dovrebbe essere in grado di individuare le tracce dell’ombreggiatura di penombra per circa 45 minuti prima e dopo la metà dell’eclissi”. Il fenomeno sarà visibile a occhio nudo quasi da ogni angolo della Terra. Per quel che riguarda l’Italia, l’apice è previsto per le 01:50 di notte del 19 ottobre. E anche se l’evento non sarà appariscente come un’eclissi totale, per gli astrologi sarà ugualmente degno di nota. Ammesso che il cielo sia sereno e ce lo permetta, potremo osservare la luna parzialmente oscurata dalla terra e caratterizzata da un colore ambrato appena accennato. L’eclissi penombrale di luna, come ricorda il sito meteolive.it, rappresenta in realtà la fascia d’ombra più esterna, che si verifica quando non è presente una perfetta sovrapposizione tra Terra e luna secondo un asse ben delimitato. In frangenti come questo, il disco lunare appare solo lievemente oscurato dalla presenza della luna.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 16, 2013
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Bansky, i graffiti e un camion di peluche al macello
Ha fatto la sua apparizione per la prima volta lo scorso giovedì pomeriggio nella zona di South Brooklyn, a New York, un camion che non passa certo inosservato: trasporta peluche che si affacciano per urlare il dolore degli animali condotti al macello. L’ideatore è l’artista di strada inglese Bansky, che in questo mese d’ottobre sta vivacizzando la già caotica città di New York. Era stato lo stesso artita ad annunciare, in un post datato 11 ottobre, l’arrivo di Sirens of the Lambs, “un camion di consegna dei mattatoi che girerà per la zona dove si confeziona la carne e poi per tutta la città per le prossime due settimane”.
In visita nella Grande Mela per tutto il mese, Bansky si è però lamentato del velocissimo sviluppo edile di New York che starebbe rovinando i suoi piani: realizzare un’opera al giorno fino alla fine del mese. “La maggior parte degli spazi vuoti che avevo pensato di usare per i miei graffiti sono stati occupati da costruzioni”, ha scritto in una mail al tabloid Village Voice. Ma perchè scegliere proprio questa metropoli? “L’ho scelta per il traffico e per la grande quantità di posti nascosti. Potrei essere in posti diversi, a Mosca o a Beijing, ma lì la pizza non è buona come qui”. La serie dei graffiti s’intitola Better Out Than In (Meglio fuori che dentro) e fa riferimento a una dichiarazione di Cézanne secondo il quale “Tutti i dipinti realizzati all’interno, in uno studio, non saranno mai belli come quelli realizzati all’esterno”. C’è solo da incrociare le dita e augurarsi che continui a trovare i luoghi adatti alle sue opere, che già fanno impazzire i newyorkesi.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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Per prepararsi ad andare nello spazio… scendono nella grotta!
Il progetto Caves, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), porterà sei astronauti a vivere per sei giorni in una grotta della Sardagne. Questa “esclusione dal mondo” servirà loro come addestramento per andare nello spazio. Tra coloro che scenderanno nel complesso della Sa Grutta si trova anche un italiano, Paolo Nespoli. Gli astronauti coinvolti in questo progetto sono rappresentanti di tutti i partner della Stazione Spaziale Internazionale: Mike Fincke e Drew Feustel per gli Stati Uniti, David Saint-Jacques per il Canada, Nikolai Tikhonov per la Russia, Soichi Noguchi del Giappone e il danese Andreas Mogensen, che rappresenta l’Esa insieme a Nespoli. I sei giorni da trascorrere in una grotta s’inseriscono in un corso intensivo di sopravvivenza che durerà due settimane e che comprende anche un corso di addestramento di base prima dell’isolamento. Scopo dell’esperienza è vedere come un gruppo di persone è in grado di cavarsela in situazioni estreme, con pochi oggetti personali e sporadici contatti con il mondo esterno, ossia le situazioni che si creano quando ci si trova in orbita. E’ Nespoli a raccontare: “Quando mi sono addestrato per la mia prima missione nello spazio la Nasa portò l’intero equipaggio prima in Alaska e poi in Wyoming. Due settimane vissute in isolamento per testare le nostre capacità di collaborazione e per cementare lo spirito di gruppo, condizioni essenziali quando si lavora a stretto contatto in ambienti stressanti come quando si è nello spazio”. C’è da dire che i “cavernauti”, per certi aspetti, si troveranno a lavorare in un ambiente ancora più remoto e ostile rispetto a quello della Stazione Spaziale Internazionale: ci si impiega meno tempo, in caso di emergenza, a tornare sulla Terra che non a risalire in superficie. “Da ragazzo – continua Nespoli – ho fatto parte di alcune spedizioni speleologiche con dei vecchi amici e per me questa nuova avventura è un pò come tornare indietro nel tempo. E poi, visto che la simulazione ci farà sembrare nello spazio, aspetto con vero piacere il momento di iniziare questa spedizione”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 13, 2013
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SCOPERTO IL PIANETA ROSA!
Esiste davvero il pianeta rosa, lo ha scoperto la Nasa. La stella Gj 504 G0, come viene chiamato dagli scienziati, si trova a 57 anni luce da noi, ha una temperatura di 237 gradi centigradi e orbita intorno a un altro sistema. Il pianeta rosa scoperto grazie al telescopio Subaru, alle Hawaii, è il pianeta con la massa minore trovato fin’ora nell’orbita di una stella usando questa tecnica. Il pianeta rosa ha una massa quattro volte più grande di quella di Giove e dovrebbe avere più o meno 160 milioni anni. Questo ne fa un pianeta ‘giovane’ e spiega, almeno, in parte il colore magenta.
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
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Hollywood e lo studio nello spazio
Nei prossimi anni si attende il boom del turismo nello spazio e allora perché non aprire uno studio che potrebbe richiamare milioni di turisti oltre che avere la possibilità di girare film “spaziali”? Hollywood è al lavoro per creare lo studio in orbita e avere così in mano una carta vincente in anticipo su altre industrie cinematografiche che altrimenti potrebbero battere sul tempo gli americani. D’altra parte nei prossimi anni il calo di prezzi per volare nello spazio darà la possibilità a tanti di accedere agli hotel in orbita. Ma se Hollywood è pronta a investire in questa avventura, sicuramente ci saranno altre aziende e industrie pronte a seguirla… Buon viaggio a tutti!
Pubblicato da tdy22 in giugno 27, 2013
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Ashton e Mila… pronti a un matrimonio spaziale?
Sembra che Ashton Kutcher e Mila Kunis abbiano in programma un matrimonio in stile hollywoodian-fantascientifico, almeno da quanto riporta The Sun. La coppia vorrebbe infatti convolare a nozze durante un volo nello spazio, spazio organizzato dal magnate britannico Sir Richard Branson che ha messo a punto un progetto con cui sarà possibile intraprendere un viaggio di due ore oltre l’atmosfera. Il costo sarebbe di 124mila sterline, pari a circa 146mila euro, ma sembra che i promessi sposi abbiano già versato la cifra in modo da prenotare il loro tour spaziale. Il viaggio inaugurale è previsto per il giorno di Natale di quest’anno e vari sono i vip presenti all’evento: da Justin Bieber a Leonardo di Caprio, ma anche il fisico Stephen Hawkin. Tutto pronto dunque? Non proprio, visto che Ashton è ancora in attesa del divorzio da Demi Moore con una battaglia legale che impazza e non sembra troverà una risoluzione a breve.
Pubblicato da tdy22 in giugno 16, 2013
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La Soyuz è decollata: Parmitano è nello spazio!
E’ iniziata l’avventura nello spazio per l’astronauta italiano Luca Parmitano: partita alle 22.31 dalla base russa di Baikonur, in Kazakhstan, la Soyuz ha completato il suo secondo viaggio “rapido” verso la stazione orbitale, alla quale è arrivata in meno di sei ore anziché in due giorni e si è così agganciata alla Stazione spaziale internazionale (Iss). Il primo a entrare nella stazione è stato il comandante della Soyuz, Fyodor Yurchichin. Quindi è stata la volta dell’astronauta italiano, sorridente e felice di essere a bordo, poi è entrata l’americana Karen Nyberg. I tre sono andati a completare l’equipaggio della Stazione spaziale, unendosi a Pavel Vinogradov, Aleksandr Misurkin e Christopher Cassidy. La Souyz è partita dalla stessa rampe dalla quale decollò, nel 1961, la Vostok con a bordo il primo cosmonauta della storia, Yuri Gagarin. Quello della navicella è stato un viaggio record, un vero e proprio inseguimento rapido che ha permesso agli astronauti per la seconda volta, di agganciarsi alla Stazione spaziale poche ore dopo il decollo.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 29, 2013
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166 giorni a spasso nello spazio: al via domani la missione di Luca Parmitano
Countdown a -1 per Luca Parmitano, l’astronauta 36enne di Paternò, che domani salirà a bordo della navicella Soyuz, dal cosmodromo di Baikonour, in Kazakistan, diretto verso la Stazione spaziale internazionale. Il siciliano è sposato con Kathy e ha due figlie, di 3 e 6 anni. Diplomato al liceo scientifico Galilei di Catania e laureato in Scienze Politiche a Napoli frequentando al tempo stesso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, nell’Arma azzurra ha raggiunto il grado di maggiore e conta oltre 2.000 ore di volo con abilitazione al pilotaggio di 20 modelli tra aerei ed elicotteri ed è, dal 2009, nel novero degli astronauti dell’Agenzia spaziale europea. Ma soprattutto, sarà il primo italiano a poter vantare una passeggiata nello Spazio. In missione, però, Parmitano troverà un po’ d’Italia, considerato che ormai più della metà dei moduli abitativi pressurizzati del laboratorio è “made in Italy” dalla progettazione alla costruzione. E’ lui stesso a raccontarlo: “Mi ritroverò in orbita circondato da tecnologia italiana, segno che il nostro settore della ricerca e dell’industria e il coordinamento dell’Agenzia spaziale italiana hanno sempre più crediti nel ristretto club dei paesi che si occupano di spazio. Il ruolo dell’Italia, evidente anche nell’ideazione degli esperimenti, è importante sia nella realizzazione dall’A alla Z di parti della stazione, sia quale paese guida di molti progetti dell’Agenzia spaziale europea, ad esempio la Cupola, il luogo più spettacolare dell’Iss”.
Ma gli astronauti non avranno troppo tempo per godersi la bow window, la più grande finestra mai costruita nello spazio. Dovranno infattti “seguire oltre 150 esperimenti sceintifici, curare e sviluppare la parte tecnologica della stazione e infine ci sono compiti legati ai futuri scenari esplorativi che già adesso creano i presupposti per raggiungere nei prossimi anni altri pianeti”. Gli investimenti sono ingenti, per questa missione che prende il nome di “Volare”, ma sono tutti giustificati. “Con queste missioni contribuiamo a costruire un futuro migliore e non solo perché con il lavoro di oggi qualcuno domani potrà andare su Marte. Grazie agli esperimenti sulla Stazione spaziale si stanno raccogliendo importanti risultati ad esempio per la medicina, vedi le cure per l’osteoporosi, dato che in assenza di peso le ossa si indeboliscono. E poi si lavora per migliorare la lotta all’inquinamento, per scoprire nuovi carburanti ecologici con test che possono essere eseguiti solo in assenza di gravità. Per i frutti di tanti di questi esperimenti sarà necessario attendere anni, forse decenni, ma è questo il modo di procedere della ricerca che non si può fermare”. Iss, la Stazione spaziale internazionale, è in orbita, con il suo nucleo primario, dal 1998. Dal 2000 è abitata senza soste (fino a 8 astronauti) e l’anno prossimo dovrebbe essere completata per restare in esercizio fino al 2028. Visibile a occhio nudo dalla Terra, viaggia a una velocità media di quasi 28mila chilometri orari ad un’altezza che varia tra i 278 e il 460 chilometri. Compie 16 volte al giorno un’orbita completa. Alla realizzazione e al funzionamento del grande laboratorio di ricerca scientifica contribuiscono Nasa (Usa), Rka (Russia), Esa (Europa, ovvero Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Svizzera), Jaxa (Giappone) e Csa (Canada). I costi stimati dell’Iss sono di circa 100 miliardi di euro nei 30 anni di attività.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/27/166-giorni-nello-spazio-al-via-domani-la-missione-di-luca-parmitano/
Il pianeta degli anelli… questa notte è dedicata a lui!
Saturno il pianeta degli anelli è magico. Da sempre ha attratto l’occhio di astronomi e poeti proprio per la sua unicità e la notte che si appresta ad arrivare lo vedrà protagonista in una serie di eventi in tutta Italia (circa 100). Saranno organizzate osservazioni astronomiche, mostre, conferenze, attività per bambini per dare la possibilità a tutti di scoprirne le meraviglie. Perchè proprio questa notte? Perchè in questi giorni Saturno si trova a passare a una distanza minima dalla Terra, per cui maltempo permettendo, la sua osservazione diventa unica e irripetibile.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 18, 2013
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