L’eruzione solare regala uno spettacolo inatteso alla Gran Bretagna

aurora-boreale-tuttacronacaNei giorni scorsi è stata registrata un’eruzione solare di classe x, la più alta su una scala di 5 gradi di potenza, da rendere visibile il fenomeno dell’aurola boreale anche a latitudini dove di solito non si verifica. E’ il caso delle contee di Norfolk, Essex e Cumbria, nell’Inghilterra del Nord, e Scozia. Qui il cielo si è tinto dei toni verdi e rossi tipici del fenomeno atmosferico caratteristico dei paesi nordici.

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L’eruzione solare da record: la macchia solare sorvegliata speciale

eruzione-solare-tuttacronacaLa Nasa, grazie a Iris, ha osservato un’eruzione solare da record: si è trattato di un evento di classe X, la più alta su una scala di 5 classi di potenza, ed è stata la più violenta e intensa registrata da gennaio 2014 e dall’inizio dell’attuale ciclo solare. Sulla Terra, però, non si temono tempeste magnetiche. Spiegano gli gli scienziati del programma Space Situational Awareness (Ssa) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) : “Gli effetti sono mitigati dalla posizione in cui è avvenuta l’eruzione, vicino al lembo sud-orientale del Sole, e non di fronte alla Terra”. Lo sciame di particelle solari che è stato emesso dall’eruzione si espande alla velocità di 2.000 chilometri al secondo non è quindi diretto verso il nostro pianeta. Se al contrario lo fosse, spiegano gli esperti, le conseguenti tempeste geomagnetiche che si verificherebbero potrebbero causare problemi ai voli, danni seri alle comunicazioni e agli elettrodotti. I meteorologi spaziali continuano comunque a monitorare la zona dov’è avvenuta l’eruzione: potrebbero infatti essercene altre e la macchia solare che l’ha generata, chiamata AR1967, a causa della rotazione del Sole, nei prossimi giorni si troverà di fronte alla Terra.

Per un San Valentino spaziale, ecco i cuori dal cielo!

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Almeno a San Valentino è vietato essere banali, quindi puntate gli occhi al cielo e trovate tra le galassie il vostro cuore. E’ l’Agnezia spaziale europea a pubblicare una serie di cartoline ‘spaziali’ per chi, per la festa degli innamorati, vuole stupire il proprio partner e portarlo nello spazio. Naturalmente frasi e citazioni fanno da corredo alle immagini davvero straordinarie e si può scegliere galassie che si ‘baciano’, scorci del cielo stellato con nebulose a forma di cuore, il “Sole della mia vita” o la Luna, verso la quale volare e “giocare tra le stelle”. Naturalmente non potevano mancare le foto satellitari di isole a forma di cuore, ma c’è sicuramente chi oggi vorrà festeggiare con una nebulosa a forma di anello!

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I tre soli nel cielo di Mosca

tre-soli-mosca-tuttacronacaUscire dalla metropolitana e scoprire “tre soli” in cielo. E’ lo spettacolo che si è offerto ieri, domenica 19 gennaio, a un uomo che a Mosca si è sorpreso vedendo due dischi luminosi alla stessa altezza del sole. Subito la decisione di riprendere lo spettacolo e condividerlo online. Si tratta di un fenomeno noto come parelio o ‘cani solari’, provocato dalla rifrazione della luce solare che avviene nei cristalli di ghiaccio di cui sono costituite le alte nubi (cirri).

A Roma l’arcobaleno… è social!

arcobaleno-roma-tuttacronacaIl temporale ha concesso una tregua alla Capitale e il cielo ne ha approfittato per regalare uno spettacolo inusuale a cittadini e turisti. Nel cielo della Città Eterna, infatti, è spuntato un doppio arcobaleno a illuminare e colorare i tetti e l’orizzonte tra le nuvole grigie e cariche d’acqua. Sembra nessuno si sia lasciato sfuggire l’opportunità di condividere l’evento con quante più persone, visto che sui social è partita una specie di gara per chi postava lo scatto più bello. Quando si verifica questo fenomeno, il doppio arcobaleno, i colori dell’arco esterno (secondario) sono invertiti rispetto a quelli dell’arco primario: il blu è all’esterno e il rosso all’interno.

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La Supernova era esplosa 27 anni fa. Ora, la polvere di stelle

supernova-esplosione-tuttacronacaE’ Matteo Marini, su Repubblica a parlarci di quello che è rimasto a seguito dell’esplosione della Supernova 1987A, che venne osservata nel febbraio di 27 anni fa. Ora, spiega Marini, “gli astronomi dell’European southern observatory hanno puntato il telescopio Alma (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), verso il luogo dove avvenne il gigantesco “botto” che mise fine alla vita di questa stella, distante da noi 168mila anni luce. Nel 1986 il bagliore che arrivò dalla violenta morte di questo astro, situato nella nube di Magellano, una galassia satellite della Via Lattea, fu visibile per diversi giorni anche a occhio nudo. Ora gli astronomi la studiano, a diverse lunghezze d’onda (i dati di Alma sono quelli evidenziati in rosso), per capire quanta polvere si formerà dopo l’esplosione. Le osservazioni sulla Supernova 1987A, nei due anni che seguirono l’evento, mostrarono una quantità di polvere ad alte temperature (milioni di gradi) piuttosto bassa. Grazie alla elevata sensibilità di Alma è invece possibile rilevare le tracce di polvere molto più fredda (che qui risultano pari, come massa, a un quarto del nostro Sole). SN 1987 rappresenta un’occasione unica perché ci sono diverse “candidate” Supernovae abbastanza vicine a noi ma non è possibile prevedere tra quanto quanto tempo esploderanno. Calcolare come avviene la dispersione della polvere a così breve distanza temporale dall’esplosione permetterà di comprendere meglio anche la dinamica della formazione delle galassie nel neonato Universo”.

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L’arcobaleno fa visita a Milano e tinge il Duomo di rosa

arcobaleno-duomo-rosa-tuttacronacaNon solo Matera, dove oggi sono apparsi due arcobaleni. Anche il cielo sopra Milano, dopo la pioggia torrenziale di sabato e il cielo umido della mattinata di domenica, poco prima del tramonto, si è tinto dei sette colori. Ma non è stato l’unico spettacolo che si è offerto ad abitanti e turisti: l’arcobaleno ha infatti tinto di rosa il Duomo.

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Lo spettacolo in cielo: il doppio arcobaleno

macerata-doppio-arcobaleno-tuttacronacaSe è vero quello che racconta la leggenda, che al termine dell’arcobaleno si trova una pentola piena d’oro, allora le foto che circolano in rete dovrebbero essere di buon ausipicio per questo 2014. Oggi lo spettacolo che si è presentato a Macerata è quello di un doppio arcobaleno, quell’affascinante effetto ottico dovuto a condizioni meteo particolari e tra gli spettacoli più suggestivi che la natura ci offre. Non c’è nulla da fare:un arcobaleno riesce sempre a incantare con la sua apparizione. Se poi sono due… non resta che ammirare in silenzio il cielo!

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Gli astrofili senesi hanno scoperto la “Stella di Natale”!

nuova-stella-tuttacronacaIl cielo ci fa un dono speciale, grazie all’Unione astrofili senesi che hanno scoperto una nuova supernova: “Una vera e propria ‘Stella di Natale’, che dopo aver compiuto un viaggio nel cosmo per 370 milioni di anni, si è resa visibile al telescopio”, come spiegano all’Osservatorio provinciale di Montarrenti (Siena). La scoperta “è stata fatta nella notte del 9 dicembre, durante una delle sessioni osservative del programma del Moss (Montarrenti Observatory Supernovae Search), nella galassia NGC4774, detta ‘Fagiolo’, nella costellazione dei ‘Cani da caccia’”. Grazie poi “all’aiuto degli astronomi dell’osservatorio Inaf di Padova è stato possibile confermare l’evento e prontamente ne è stata data comunicazione all’Unione astronomica internazionale che l’ha chiamata SN2013he”. Ad individuare la nuova stella sono stati gli Simone Leonini, Giacomo Guerrini, Paolo Rosi, Luz Marina Tinjaca Ramirez e Massimo Conti. Il corpo celeste è definito “dagli astronomi una ‘core collapse’ in cui il nucleo collassa sotto il peso degli strati esterni della stella ed esplodendo rilascia una quantità di energia pari a quella che una stella comune emette durante tutto l’arco della sua vita”

Lovejoy: la cometa che ci traghetta verso Natale

lovejoy-tuttacronacaAnche le osservazioni più recenti condotte sia con il radiotelescopio di Arecibo che con il telescopio spaziale Hubble hanno confermato il fatto che della cometa Ison non si vedono più nemmeno i resti del suo nucleo. Ma il cielo non ci “abbandona” in queste feste: c’è una cometa che, come spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma, è l’unica che meriti attenzione nel cielo di Natale. Si tratta di Lovejoy, che oggi 22 dicembre raggiungerà la minima distanza dal Sole: ”una distanza comunque abbastanza ampia da favorirne l’osservazione”, rileva Masi. Il Sole infatti la illuminerà, rendendola più visibile. Per trovarla bisogna guardare verso Nord-Ovest, tra le stelle della costellazione di Ercole. ”Dal 22 dicembre in poi è visibile solo all’alba, a partire dalle cinque del mattino”, spiega Masi. Da quel momento comincerà ad abbassarsi progressivamente sull’orizzonte, come spiega anche MediterranNews. Per osservarla al meglio bisogna quindi allontanarsi dalla città, in un luogo dall’orizzonte sgombro. Ma vale davvero la pena: ”è una cometa splendida ed estremamente fotogenica – osserva l’astrofisico – e mostra una notevole attività nell’evoluzione della coda”.

Spettacolo in cielo: la cometa di Natale è arrivata!

lovejoy-tuttacronacaE’ il sito cortinastelle.it a pubblicare le foto che mostrano la nuova cometa Lovejoy mentre solca i nostri cieli. Lovejoy, dopo che la tanto attesa Ison si è sciolta, è diventata il nuovo spettacolo per gli amati dell’astronomia, la nuova cometa natalizia, con la sua “coda” che si estende per oltre 10 gradi in cielo e una chioma di color verde smeraldo. Lovejoy è passata 7mila anni fa e tornerà fra altrettanto tempo, è dunque un’occasione irripetibile. La cometa si vede anche ad occhio nudo, a patto di essere in un ambiente molto buio, in alternativa occorre il binocolo. E’ visibile circa due ore prima dell’alba: va cercata verso nord est a un’altezza di circa 30 gradi.

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La Nasa presenta… le foto dell’eruzione solare

eruzione-solare-tuttacronacaE’ la Nasa, con le sue foto, a dar testimonianza dell’incredibile spettacolo del sole dove, in una regione attiva, si stanno avendo delle eruzioni di “spray” di plasma. Non è l’unico caso: nella stessa regione si sono avute anche altre eruzioni, più piccole, che hanno provocato un flash luminoso e tutta l’attività trae origine dalla turbolenza delle forze magnetiche.

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Addio Ison, benvenuta Lovejoy: ecco la cometa di Natale!

Lovejoy_cometa-tuttacronacaPer tutti gli appassionati delle stelle rimasti “orfani” di Ison, c’è un nuovo motivo per il quale rallegrarsi: arriva, dopo un viaggio durato quasi 10.000 anni, la cometa C/2013 R1 Lovejoy, che attualmente ha una magnitudine apparente di 8.33 e non sarà quindi visibile ad occhio nudo ma potrà esserlo con un buon binocolo verso Nord Est, intorno alle 4 del mattino volgendo lo sguardo verso la grande costellazione di Ercole. Per orientarsi, la grande costellazione di Ercole, si colloca tra la stella arancione Arturo a NE e la brillante stella Vega ad Ovest.

La Cometa Lovejoy è la quarta cometa scoperta da Terry Lovejoy, astrofilo australiano, divenuto famoso con un’altra cometa: la Lovejoy C/2011 W3 che nel dicembre del 2011 ebbe un incontro ravvicinato col Sole sopravvivendo miracolosamente al contrario della recente ISON. Lovejoy passerà al perielio, la minima distanza dal sole, il 22 dicembre, mentre il 19 novembre era transitata vicino alla Terra.
DireGiovani.it ha chiesto a Ivano Bertini, dell’Università degli Studi di Padova, qual’è l’interesse scientifico della C/2013 R1: “anche questa cometa, come la ISON, è una cometa a lungo periodo, precisamente 9.848 anni. Ciò significa che proviene anch’essa dalla lontana nube di Oort dove “abitano” gli oggetti più primitivi del nostro Sistema Solare ed è quindi di esptrema importanza studiarla, comprenderne la natura e la composizone chimica. Inoltre, continua Bertini, questo è sicuramente il suo primo passaggio osservato dall’uomo in epoca storica e il prossimo sarà tra quasi 10.000 anni, risulta quindi evidente come sia un’occasione unica riuscire ad osservarla!”

Ison… la cometa zombie? Potrebbe essere sopravvissuta!

ison-tuttacronacaE’ meglio ricominciare a scrutare il cielo? Sembra proprio che la cometa Ison potrebbe riservarci una sorpresa: dopo la delusione di ieri quando era stata data per “morta”, infatti, secondo le ultime osservazioni non c’è infatti ancora la certezza assoluta che la cometa si sia disintegrata nel passaggio ravvicinato avvenuto giovedì. Anzi, pare proprio che un piccolo frammento ci sia ancora, almeno stando a quanto ipotizzato dagli scienziati. In particolare, è una nuova immagine a mostrarci una “striscia” di luce che potrebbe appartenere proprio ad Ison. Sul suo blog, il ricercatore della Marina Usa Karl Battams ha scritto che “sembra che almeno qualche piccola frazione di Ison ci sia ancora”. Nonostante si teme che, anche in questo caso, non sopravviverebbe ancora a lungo, ha del clamoroso l’annuncio dell’Esa che, dopo averne decretato la morte, ha twittato: “Ison continua a sorprendere. La storia continua”. Qualche astronomo ha scherzato parlando di “ritorno del morto vivente” dopo aver visto l’immagine della nube di polveri catturata da alcuni telescopi spaziali dopo il passaggio ravvicinato al Sole. “Vedere quella scia di polveri è stata una sorpresa e anche l’orbita sembra molto cambiata”, ha detto l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “Il nucleo sembra molto frammentato e adesso si tratta di capire se i frammenti sono consistenti”. A questo punto, secondo l’esperto, le possibilità sono due: potrebbe essere rimasto un frammento del nucleo, ma questo sarà possibile saperlo solo quando la cometa si sarà avvicinata abbastanza da poter essere osservata con un telescopio; oppure, come è accaduto nel 2011 per la cometa Lovejoy, la nube di polveri potrebbe comunque essere visibile dalla Terra.

La delusione che arriva dallo spazio: la cometa Ison non ce l’ha fatta

ison-tuttacronacaCi aspettavamo un Natale speciale, con una cometa a guidarci nel nuovo anno. E non una qualsiasi ma Ison, soprannominata la cometa del secolo e invece sembra proprio che Ison non ce l’abbia fatta e resterà negli annali, forse, solo come la cometa del Ringraziamento. La delusione tra gli studiosi e gli appassionati di tutto il mondo è palpabile, a partire da quelli della Nasa che in Twitter hanno scritto: “È difficile dare l’annuncio. I nostri satelliti non riescono a vedere la cometa Ison dopo il suo passaggio ravvicinato sul Sole. Come Icaro, potrebbe essere volata troppo vicina”.Paolo Candy, astronomo itlaiano, è stato tra i primi a segnalarlo: “Dalle immagini della sonda Soho si vede la cometa che si disintegra. Il nucleo ha avuto un’impennata di luminosità e poi si è come ‘diluito’ lungo l’orbita, quindi non c’è più. Rimarranno i detriti e le polveri, poca cosa”. Pessimisti anche gli scienziati del Solar dynamics observatory: “Non pensiamo che sia sopravvissuta perché non la vediamo nelle rilevazioni e non vediamo nuova polvere”. Le ultime immagini di Soho mostrano una scia che potrebbe essere quello che rimane di Ison, lungo la traiettoria che avrebbe dovuto seguire. Ma sembra non esserci più traccia del suo nucleo. Infine, l’Esa ne ha dato la conferma: “I nostri scienziati dell’Sdo confermano, la cometa Ison è perduta”

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Non avete ancora visto la cometa Ison? Ecco il video che ve la mostra!

cometa-ison-tuttacronacaSono state utilizzati potenti telescopi e apparecchiature speciali per catturare le immagini della cometa Ison, che teoricamente sarebbe possibile osservare vicino all’orizzonte volgendosi a sud est poco prima dell’alba, ma non ad occhio nudo. Nella maggior parte dei casi, gli osservatori che hanno fatto ricorso a dispositivi casalinghi quali binocoli e telescopi riferiscono di aver visto una palla verde con una coda poco visibile. Ma se preferite attendere che il sole sia sorto prima di alzarvi… c’è un video che vi mostra l’astro:

“Aggancia il tuo carro a una stella”

stella-tuttacronacaRalph Waldo Emerson

Occhi al cielo: la Cometa Ison sta per passare e la vedremo a occhio nudo

cometa-ison-tuttacronacaSi torna a parlare della Cometa Ison che, secondo gli astronomi, “comincia a fare sul serio” ed è già visibile ad occhio nudo. Nonostante ci si aspettasse la cometa del secolo, sembra che finora abbia disatteso le aspettative, con la sua luce che non si è rivelata all’altezza delle previsioni. Il telescopio Trappist (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescop), che si trova sulle Ande cilene, ha però osservato un aumento incredibile della produzione di gas e di luminosità, passando da una magnitudo 7 a 4. Questo permetterà di ammirarla anche senza l’ausilio di un telescopio. C/2012 S1, il nome scientifico, si prepara a un passaggio ravvicinato, rasente alla nostra stella. Il perielio, ossia il massimo avvicinamento al Sole, è previsto per il 28 novembre, dopo di che tornerà verso i confini del Sistema solare. Potremo poi ammirarla nel periodo natalizio, ammesso che sopravviava a tale transito. Al momento, gli esperti della Nasa non cantano vittoria visto che la cometa ha sì messo il ‘turbo’ nelle ultime ore, ma non sono ancora in grado di prevedere se questo possa essere un segnale positivo o funesto. 3bmeteo ci spiega nel dettaglio quando sarà possibile osservarla:

18 novembre, apparirà alta circa +6° e in congiunzione stretta con Spica. Il nucleo della cometa si troverà infatti 25′ a est della stella. Un’ora dopo ci sarà forse la possibilità di assistere a uno spettacolo davvero straordinario: circa 12° a est della ISON apparirà nel cielo del crepuscolo un’altra cometa, la 2P/Encke! 21 Novembre: due comete che viaggiano di conserva a pochi gradi l’una dall’altra, in uno scenario arricchito dalla presenza di Mercurio (mag. –0,6), Saturno (mag. +0,6) e da quella di Zuben el Genubi, la stella alfa della Libra (+2,8). L’orario consigliato per tentare la non facile osservazione è quello delle 6:15. -Dicembre- Se tutto andrà per il verso giusto sarà un mese ricco di spettacolo. Qualche giorno prima del 25 dicembre, infatti, la cometa sarà osservabile all’ alba, guardando in direzione est, sul filo dell’orizzonte. La sua coda dovrebbe splendere e alzarsi ogni giorno di più nel cielo. Dopo le festività, Ison dovrebbe essere visibile anche la sera, subito dopo il tramonto, ma questa volta guardando verso nord- est. Dopo Capodanno, la cometa proseguirà il suo cammino fino a lambire quasi la stella Polare. Poi inizierà a diventare sempre più fioca, fino a scomparire del tutto nelle settimane successive.
Secondo gli astronomi, la luminosità di ISON è cresciuta notevolmente negli ultimi giorni. In astrofisica, la luminosità dei corpi celesti viene valutata in magnitudo, e tanto più basso è questo valore tanto più visibile risulta un oggetto: l’occhio umano, senza l’aiuto di altri strumenti, è in grado di distinguere oggetti con una magnitudo inferiore a 6,5. Secondo quanto rilevato dall’astronomo John Bortle, ISON è passata da una magnitudo di 8,5 lunedì 11 a 7,3 mercoledì 13, fino ai 5,4 di giovedì 14. In termini più comprensibili, la cometa è diventata quasi 16 volte più luminosa in 72 ore. Come accennato prima potrebbe così giù domani o al più lunedì essere visibile anche a occhio nudo.

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Le misteriose sfere in cielo: avvistate in Veneto

villorba_strane_sfere-tuttacronacaSfere di luce, più o meno una dozzina, due delle quali ben visibili, nel cielo di Villorba, in provincia di Treviso. A darne testimonianza un agente di commercio 36enne che racconta: “Erano le 16 di mercoledì 16 ottobre e mi trovavo in via Roma. Scendendo dall’auto ho guardato in cielo. Subito ho pensato si trattasse di classici palloni gonfiati con elio o qualche mongolfiera di passaggio: quindi non ci ho dato particolare peso. Sono entrato in un edificio per uscirne dopo circa una ventina di minuti e ho notato, con sorpresa, che le ‘sfere’ erano ancora visibili e non si erano mosse. Ho trovato strana la cosa e ho deciso allora di fare qualche foto il mio cellulare”. A.S. ha quindi spiegato di non sapere quanto sia durato il fenomeno, “Però ho contattato l’esponente provinciale del Cun (Centro Ufologico Nazionale, ndr) e inviato le foto per essere esaminate dai loro esperti”. E Renzo Tomasella, consigliere nazionale, ha confermato: “Con la testimonianza del pievigino e l’esame delle foto con software di elaborazione digitale, possiamo dire che si tratta delle cosiddette sfere di luce, già avvistate anche in Nordest, che sembrano non avere una consistenza materiale. Probabilmente sono una sorta di sonde per monitorare l’ambiente e la loro provenienza ci è ignota. A loro si pensa possano essere attribuiti i famosi ‘crop circles’. Nel corso dell’elaborazione al computer, ci siamo accorti della presenza di altre sfere, circa una decina, non visibili nelle foto originali”.

Una fiammata al tramonto: gli ultimi istanti del GOCE

goce-fine-tuttacronacaHa tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso il satellite GOCE, che nel suo viaggio di ritorno alla Terra minacciava di cadere su un centro abitato.  Anche l’Italia, si era detto, rischiava di essere colpita da un frammento. Invece il satellite dell’Esa ha scelto l’estremo sud del pianeta e l’ha trovato chi era pronto a immortalare i suoi ultimi istanti. Bill Chater, che abita nelle isole Falkland,ha scattato l’immagine che sta facendo il giro del mondo e che è stata dichiarata dall’Agenzia spaziale europea compatibile, per posizione e orario, con il rientro di Goce. Eccolo quindi, il satellite, che somiglia a una meteora mentre brucia entrando nell’atmosfera terrestre. Il suo viaggio è finito così: con una fiammata e una scia di luce.

Cessato allarme: il GOCE si è disintegrato con l’atmosfera

goce-tuttacronacaPer due giorni ci ha tenuti con il fiato sospeso ma ora è certo lo “scampato pericolo”: il satellite europeo GOCE si è disintegrato nell’impatto con l’atmosfera, senza provocare danni. Era stata l’impossibilità di prevedere esattamente data e luogo dell’impatto che aveva generato il timore che i frammenti prodotti potessero cadere su zone popolate nonostante, agli occhi degli esperti, questa potesse essere un’eventualità molto remota. Il satellite da una tonnellata è rientrato nell’atmosfera intorno alle 1,00 del mattino, orario attorno al quale aveva smesso di dare segnali. Nonostante le condizioni estreme, gli  strumenti del satellite hanno continuato a funzionare fino all’ultima orbita, registrata dalla stazione di Terra che si trova in Antartide quando Goce si trovava ad una quota inferiore a 120 chilometri. Si trovava quindi molto vicino alla zona critica chiamata Linea di Karman, situata a quota di 100 chilometri, considerata il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno.

Il GOCE solcherà i nostri cieli, ma niente frammenti sull’Italia

goce-tuttacronacaNuovo aggiornamento dell’Agenzia Spaziale Italiana sul rientro incontrollato del GOCE nel quale si esclude un eventuale impatto dei frammenti del satellite sul territorio italiano. Stando a quanto riportato, il satellite si trova ad un’altitudine di circa 147 km e scende a una velocità di più di 1 km all’ora. Sono in costante aumento le temperature della parte anteriore del veicolo spaziale mentre per quel che riguarda l’orientamento è come dovrebbe essere, con il sistema di controllo dell’assetto che continua a funzionare regolarmente. Heiner Klinkard, responsabile dell’ufficio dell’Esa che si occupa di detriti spaziali, è inutile lasciarsi prendere dal panico ”è 250.000 volte più probabile vincere nella Lotteria tedesca” che essere colpiti da un eventuale detrito del satellite GOCE. La finestra in cui il satellite solcherà i nostri cieli, restano dalle 19.44 alle 20.24 di domenica sui territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre.

Frammenti del satellite GOCE potrebbero piovere sull’Italia del Nord!

goce-tuttacronacaSono gli esperti che stanno monitorando la traiettoria del satellice GOCE, Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer, dell’Agenzia Spaziale Europea, a manifestare la preoccupazione che alcuni suoi frammenti possano precipitare sulle regioni del Nord Italia. L’ultimo aggiornamento fornito dall’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, parla di una finestra temporale ipotizzata per il rientro del satellite che si apre alle 22 di oggi, sabato 9 novembre, e si chiude alle 13 di lunedì 11. Il GOCE sta comunque mantenendo il controllo del suo assetto pur essendo senza carburante e questo fa rimanere alta l’incertezza sia sul suo comportamento che sulla traiettoria che seguirà. La previsione dell’ESA vede il GOCE disintegrarsi, per la maggior parte, nell’atmosfera mentre solo alcune parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre. Al momento non è possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti possano cadere sul suolo italiano. Secondo quanto riporta Adnkronos:

Le finestre di interesse per l’Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di ASI.

Allarme! Il satellite Goce precipiterà sulla terra entro 48 ore

satellite-goce-tuttacronacaIl conto alla rovescia è iniziato: il satellite dell’Esa, Goce, ha terminato la sua missione e precipiterà a terra entro 48 ore. E se anche per la maggior parte si disintegrerà al contatto con l’atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo dei frammenti per un totale di 250 kg. Non si sa però con esattezza dove. Secondo calcoli preliminari, la zona d’impatto sarebbe ampia circa 900 chilometri. L’Inter-Agency Space Debris Coordination Committee, il comitato di coordinamento tra le varie agenzie spaziali, sta cercando di monitorare la caduta del satellite mentre all’interno dell’Esa è lo Space Debris Office a seguirne il comportamento. Goce, costruito con l’apporto di diverse industrie europee ma sotto la guida di Thales Alenia Space Italia e poi integrato a Torino, ha concluso la missione iniziata nel 2009 e ora è in fase di rientro, il primo incontrollato dopo la missione Isee-2.

Sta per caderci un satellite in testa? Protezione civile in allerta!

GOCE_satellite-tuttacronacaLa Protezione civile è in allerta e sta monitorando, assieme tra gli altri anche ad esperti dell’Agenzia spaziale italiana,  la situazione del satellite Goce, (Gravity field and steady state Ocean Circulation Explorer) dell’Agenzia spaziale europea, lanciato il 17 marzo 2009 per produrre una mappa gravitazionale del nostro pianeta. Il problema? Il satellite è “incontrollato” e sta rientrando sulla Terra. Il rientro del Goce dovrebbe fari ritorno sulla Terra tra oggi 3 novembre e il 9 e, come spiega il Mattino di Padova, “con una notevole incertezza legata al fatto che lo stesso satellite, pur essendo senza carburante, non ha ancora perso il controllo del suo assetto. Secondo le informazioni fornite da Asi, inoltre, dal momento in cui questo avverrà, «Goce» impiegherà circa 3 giorni per rientrare sulla Terra, in modo incontrollato, e solo 24 ore prima della sua caduta l’Agenzia spaziale potrà fornire le curve attendibili di un eventuale attraversamento del territorio italiano.” Al momento non è quindi ancora possibile prevedere quando e dove i probabili frammenti del satelline raggiungeranno il suolo. Quello che è noto è che l’area interessata si limiterà sempre di più con il passare del tempo e l’affinamento delle previsioni. L’Agenzia spaziale europea ha previsto che la maggior parte di Goce, che oggi pesa circa 1 tonnellata, è lungo 5 metri e non contiene materiale pericoloso, si disintegrerà nell’atmosfera. Del satellite solo alcune parti minori, la più pesante delle quali non dovrebbe pesare più di 95 kg,  e che solo alcune piccole parti potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre. Sarò proprio l’Esa a rilasciare previsioni periodiche di rientro, aggiornando costantemente sia tutti gli stati membri dell’Unione Europea che le autorità competenti, anche per consentire di informare la popolazione su eventuali pericoli.

Eclissi di Sole domenica, ma dall’Italia sarà difficile ammirarla

Eclisse-anulare-tuttacronacaNon da tutta Italia sarà possibile godere dell’eclissi solare che avrà luogo domenica 3 novembre: l’evento astronomico, che si prospetta come uno dei più spettacolari dell’anno, sarà infatti pienamente visibile solo in nord America e in Africa centrale mentre verrà coinvolto molto marginalmente solo il sud del nostro Paese. Qui, sarà possibile assistere alla copertura di una porzione molto piccola del Sole. In particolar modo, il massimo del fenomeno si registrerà attorno alle 14.10 in Sardegna e alle 14.20 nel meridione, a Palermo il primo contatto sarà alle ore 13,50, il massimo alle ore 14.18. Stessa sorte ben buona parte dell’Europa, dove l’eclissi sarà visibile solo nella Penisola Iberica. Questo a causa della particolare posizione di Sole, Terra e Luna che offriranno agli sguardi una eclissi ibrida, vale a dire sia totale che anulare a seconda delle zone da cui si osserverà. L’eclissi inizierà infatti come anulare nell’oceano Atlantico occidentale per diventare totale nell’Atlantico centrale. Per osservarla nella sua totalità bisognerebbe trovarsi in una stretta striscia di terra, larga appena pochi chilometri, che attraversa diversi stati dell’Africa Centrale.

Naso all’insù nella notte tra venerdì e sabato: arriva l’eclissi penombrale di luna

eclissi_lunare-tuttacronacaE’ l’astronomo Alan MacRobert a parlare dell’eclissi lunare penombrale che potremo ammirare nella notte tra venerdì 18 e sabato​ 19 ottobre. “Ci sarà un’ombreggiatura inusuale della parte meridionale della Luna. Si dovrebbe essere in grado di individuare le tracce dell’ombreggiatura di penombra per circa 45 minuti prima e dopo la metà dell’eclissi”. Il fenomeno sarà visibile a occhio nudo quasi da ogni angolo della Terra. Per quel che riguarda l’Italia, l’apice è previsto per le 01:50 di notte del 19 ottobre. E anche se l’evento non sarà appariscente come un’eclissi totale, per gli astrologi sarà ugualmente degno di nota. Ammesso che il cielo sia sereno e ce lo permetta, potremo osservare la luna parzialmente oscurata dalla terra e caratterizzata da un colore ambrato appena accennato. L’eclissi penombrale di luna, come ricorda il sito meteolive.it, rappresenta in realtà la fascia d’ombra più esterna, che si verifica quando non è presente una perfetta sovrapposizione tra Terra e luna secondo un asse ben delimitato. In frangenti come questo, il disco lunare appare solo lievemente oscurato dalla presenza della luna.

La cometa ci guiderà verso il nuovo anno? Aggiornamenti su Ison

ison-tuttacronacaE’ Meteoweb ad aggiornarci sul viaggio che sta compiendo la cometa ISON, che lo scorso 1 ottobre ha varcato l’orbita di Marte e ora si dirige verso il nostro pianeta, iniziando a fornire le prime indicazioni su come traccia il suo cammino. Il 28 novembre l’astro si troverà a trnasitare a 1.2 km dal Sole e gli astronomi attendono di sapere se ne uscirà indenne. Nel frattempo sono calate le aspettative: non sarà la cometa del secolo, non non brillerà come la Luna piena e non sarà visibile in pieno giorno. Ma gli esperti spiegano comunque che “Uno show spettacolare è certamente possibile, ma non sarà ciò che aspettavamo“. Aggiungono i ricercatori della campagna di monitoraggio CIOC: “E’ molto più probabile che ISON rappresenti una delle comete più brillanti degli ultimi anni, e grazie alla comunità astronomica mondiale, una delle più osservate nella storia. Per quel che riguarda le sue dimensioni, le ultime immagini suggeriscono un nucleo compreso tra 0,2 e 2 Km. La cometa rappresenterà comunque una grande opportunità per quel che riguarda la ricerca scientifica, visto che sarà possibile monitorarne l’evoluzione e conoscerne la composizione. Inoltre, ISON è al suo primo viaggio dalla nube di Oort, rappresentando una cometa radente dinamicamente nuova. Resta il fatto che potrebbe essere possibile osservare ISON già verso la fine di questo mese, servendosi di un binocolo. Non è però ancora possibile stabilire se sarà possibile vederla ad occhio nudo nel mese di Dicembre. In caso di risposta positiva, sarà visibile nel cielo occidentale subito dopo il tramonto. Gli osservatori dell’emisfero settentrionale avrebbero una visione nettamente migliore di quello australe.

La palla di fuoco che ha attraversato i cieli nel Trevigiano

palla-infuocata-treviso-tuttacronacaUn improvviso bagliore nei cieli, dopo di che, un forte boato della durata circa di tre secondi. E’ quando avvenuto questa notte, attorno alle 2.45, a Castello di Godego, in provincia di Treviso, dove metronotte, agenti di polizia e carabinieri sono rimasti sorpresi nell’osservare una grossa palla infuocata che attraversava il cielo sopra di loro. Dopo la forte luce, il boato che ha dato l’avvio a decine di chiamate di cittadini alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco.

La foto del fulmine che colpisce l’aereo fa il giro del web

-aereo-fulmine-tuttacronacaSui social network c’è una nuova immagine che sta impazzando: nello scatto si vede un fulmine attraversa dalla coda alla testa un aereo in volo nei cieli di Londra. Viene spontaneo chiedersi cosa possano aver provato le persone a bordo ma… nulla! Infatti gli aeroplani sono progettati per superare indenni questo tipo di imprevisti. Il velivolo funziona come una gabbia di faraday: l’elettricità si scarica lungo la fusoliera senza fare danni.

E quando usciamo inciampiamo nelle stelle…

camminare tra le stelle

… perché le stelle ormai quasi non le vediamo più… 

-Francesco De Gregori- (da La ragazza e la miniera, 1983)

Google raggiunge il cielo!

Google-wifi-cielo

Ha preso il via il Project Loon di Google, che permetterà di fornire dall’alto la connettività a Internet in zone remote del Pianeta, non raggiungibili con altri sistemi. Il lancio delle prime 30 mongolfiere, del diametro di 15 metri ciascuna e che voleranno a un’altitudine di 20 chilometri,  è stato effettuato in  Nuova Zelanda. In questa fase sperimentale sarà possibile, sebbene a intermittenza, permettere connessioni a velocità 3G a circa 50 sperimentatori presenti in Nuova Zelanda, come ha riferito la Bbc. L’idea di Google è di poter costruire una flotta di mongolfiere tale da garantire, in futuro, connessioni più affidabili e rapide. Nel futuro di questo progetto  attualmente in fase “altamente sperimentale”, ci sarebbe anche l’idea di creare un’applicazione tale che le mongolfiere possano essere guidate sulle zone colpite da disastri e in situazioni dove le comunicazioni terrestri sono rimaste danneggiate.

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L’arcobaleno circolare che ha stupito i piemontesi!

arcobaleno-circolare-torino-cuneo-piemonte-tuttacronaca

E’ un fenomeno raro l’arcobaleno circolare che viene semplicemente chiamato “alone” o arco di ghiaccio e si forma quando la luce riflette sui cristalli di ghiaccio sospesi nell’atmosfera. Di solito questo strano fenomeno atmosferico dura pochi minuti prima di sparire, invece oggi quest’aureola è rimasta nei cieli della provincia compresa tra Torino e Cuneo per oltre un’ora. Il fenomeno ha incuriosito molto gli abitanti che lo hanno anche fotografato.

“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”

futuro

Eleanor Roosevelt

“Voglio credere, credere in eterno, che il cielo è essere, …

infinito - tuttacronaca

… una condizione di essere, e che il solo inferno è l’inferno di me stesso. Voglio bruciare il cielo con le sue stesse fiamme. Voglio vivere e amare ed essere amato; voglio lodare ed essere lodato, voglio dormire e destarmi, e considerare il mio sonno soltanto come un altro risveglio; voglio vivere e morire.”

Dylan Thomas

Lo scontro nel cielo sopra Berlino… 2 elicotteri in collisione, un morto!

elicottero-scontro-berlino

Ecco gli errori tedeschi che costano la vita! Due elicotteri della polizia federale tedesca si sono scontrati “sopra il cielo di Berlino”! Purtroppo nel tragico incidente, uno dei due piloti è morto e altre 4 persone sono rimaste ferite. Sembra che lo scontro sia stato causato dalla forte tempesta che in quel momento si trovava a passare sulla città. Non avevano visto le previsioni meteo? O non hanno calcolato bene i rischi, durante una simulazione? L’esercitazione doveva servire come esercitazione per un possibile intervento da parte degli elicotteri in uno scenario in cui vi erano tafferugli causati dagli hooligan e l’operazione doveva essere coordinata con almeno 400 agenti a terra.

Una cometa arriva per la festa della donna!

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Finalmente visibile! Eccoa  voi C/2011 L4 Pan-STARRS…

L’astro, dopo mesi di permanenza nell’emisfero meridionale, farà la sua apparizione come una stella di prima grandezza, tanto da essere visibile anche ad occhio nudo. Le difficoltà di osservazione saranno però molteplici: dalla sua altezza esigua nel cielo che obbligherà a non avere ostacoli verso l’orizzonte occidentale, al bagliore del crepuscolo, che non consentirà il giusto contrasto che si otterrebbe invece con un cielo scuro. Tuttavia nel corso dei prossimi giorni, la sua altezza sull’orizzonte diverrà sempre un pò più consona, favorendo quindi una visione meno difficoltosa. In queste prime sere osservative, tempo permettendo, la cometa sarà sicuramente visibile in un comune binocolo, puntando lo strumento appena a sinistra e un pò più in alto dal punto in cui tramonta la nostra stella. Naturalmente le località a latitudini più meridionali avranno migliori possibilità di osservazione, quindi ipotizzando due luoghi come Malta e Milano, la prima sarà nettamente favorita. Un’altra difficoltà potrebbe essere determinata dalla foschia nei bassi strati o dall’inquinamento atmosferico, per cui saranno favoriti gli osservatori di cieli extraurbani o posti in località più ventilate.

La cometa PANSTARRS ha raggiunto la sua minima distanza dalla Terra lo scorso 5 Marzo, quando è transitata ad una distanza di circa 164 milioni di chilometri. Quel giorno, gli unici oggetti di più grandi dimensioni nei pressi della Terra erano la Luna, il pianeta Mercurio ed il Sole. L’astro chiomato raggiungerà però la sua massima luminosità nel corso del 10 Marzo, quando sarà alla minima distanza dal Sole, il quale permetterà una sublimazione più intensa del materiale ghiacciato di cui è composta, grazie alle altissime temperature a cui andrà incontro.

Scie intrecciate nei cieli del Kuwait!

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Spettacolare esibizione del team acrobatico «Al Fursan» ovvero i «Cavalieri». La pattuglia nazionale dell’Al-Quwwāt al-Jawiyya al-Imārātiyya solca i cieli sopra Kuwait City, per celebrare il 52esimo anniversario dell’indipendenza del Kuwait dalla Gran Bretagna.

 

METEORE SU CUBA!!! IL CIELO RISCHIARATO DA UN LAMPO.

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Residenti di una località nella regione centrale di Cuba hanno dichiarato aver visto un oggetto che cadeva dal cielo e che è esploso con un grande fragore, che ha fatto tremare le case del posto: lo si apprende da testimonianze raccolte dalla televisione locale.   In un servizio diffuso questa mattina da Rodas, comune della provincia di Cienfuegos, i testimoni hanno descritto una luce molto intensa che è arrivata ad avere dimensioni importanti, paragonabili a quelle di un autobus, prima di esplodere in cielo.

GRILLO IN TV: domenica 17 alle 20.30 su Sky.

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Un’intervista di 30 minuti in diretta dal camper su SKYtg24 alle 20.30 e su Cielo, in chiaro, alle 21”. Lo ha annunciato il leader del M5S, Beppe Grillo, su twitter.

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