Scontri all’Università al Cairo: muore uno studente

egitto_universita-tuttacronacaSono iniziati questa mattina gli scontri tra gli studenti che sostengono il presidente egiziano deposto Mohamed Morsi e le forze di sicurezza presso l’Università di al-Azhar al Cairo. Uno studente è morto negli scontri, come riferisce all’agenzia d’informazione “Anadolu” Mahmoud al-Azhari, portavoce del gruppo “Studenti contro il Golpe”, schierato con il movimento dei Fratelli Musulmani, al quale Morsi appartiene. La vittima è Khalid al-Haddad, ucciso da alcuni proiettili sparati dalla polizia davanti alla Facoltà di Economia e Commercio. Sempre stnado a quanto riferito dal portavoce ha quindi sottolineato che le forze di sicurezza hanno anche sparato lacrimogeni contro gli studenti pro Morsi che chiedevano ai loro colleghi di boicottare la sessione di esami. Con la morte dello studente sale a 6 il numero delle vittime in poco più di 24 ore, all’indomani dell’arresto di oltre 250 manifestanti islamisti. Il quotidiano governativo “al-Ahram” riporta che i disordini hanno preso l’avvio quando gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti, che stavano impedendo agli altri studenti di entrare nell’ateneo. I dimostranti hanno allora reagito scagliando sassi e incendiando cataste di pneumatici. Hanno quindi appiccato il fuoco alle facoltà di Commercio e Agricoltura, come mostrato in diretta dalla televisione statale. A quel punto la polizia ha cominciato a effettuare cariche per disperderli, ma senza grandi risultati. L’incendio, che si è esteso a due piani, è stato in seguito estinto dai pompieri.

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Scontri in Egitto, muore uno studente!

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La protesta finisce nel sangue in Egitto dove uno studente oggi è morto durante gli scontri all’Università del Cairo.  I disordini, stando a quanto riferito da una fonte della sicurezza, sono avvenuti durante una manifestazione indetta dagli studenti pro Fratelli musulmani. Il ministero dell’interno ha fatto sapere che la protesta non aveva ricevuto l’autorizzazione in base alla nuova legge sulle manifestazioni pubbliche, che ha attirato numerose critiche degli attivisti.

 

Infarto in carcere per il leader dei Fratelli Musulani

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Mohamed Badie, leader dei Fratelli musulmani, arrestato in seguito alla deposizione del presidente Mohamed Morsi, è stato colpito da un infarto nel carcere di Tora, ma «è vivo» ed è stato sottoposto a «esami medici». Lo affermano fonti della sicurezza egiziana all’agenzia Ansa. Inizialmente il sito al-Nahar aveva riferito della morte di Badie. Un evento che per i militari, il potere forte del nuovo corso egiziano, si rivelerebbe un incubo perché farebbe esplodere nuovamente l’Egitto dopo le prolungate manifestazioni seguite al cambio di regime, e la loro sanguinosa repressione.

L’Egitto tutela i siti archeologici, arrivano i militari

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Sono in arrivo i blindati e militari in alcuni dei siti archeologici più importanti d’Egitto. Lo ha deciso il ministro delle Antichità Mohamed Ibrahim, disponendo l’utilizzo dei soldati per proteggere i  i templi di Luxor e Karnak, i musei di Nuba, ad Assuan e anche il Malawi National Museum, a Minya, saccheggiato e derubato da vandali. Si teme quindi che i sostenitori pro-morsi o altri gruppi terroristici possano invadere, distruggere e derubare i luoghi più amati dai turisti che ogni anno portano risorse economiche al Paese.

 

Beppe Grillo sostiene la Fratellanza e attacca l’Italia!

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Ecco l’ultimo post di Beppe Grillo, che semplifica la complessa situazione egiziana e attacca ancora una volta l’Italia, che secondo lui, è una comparsa.

In Egitto è avvenuto da tempo un colpo di Stato, ma nessuno sembra volerlo ammettere. L’Occidente, Stati Uniti in particolare, si sono voltati subito da un’altra parte. La loro. Morsi nominato primo ministro in regolari elezioni è stato deposto dopo manifestazioni di piazza nell’indifferenza generale. Con questo metro di giudizio in Europa avrebbero dovuto dimettersi parecchi governi. I militari hanno preso il posto di Morsi senza nuove elezioni. Nessuno ha battuto ciglio. Ora è il tempo delle stragi, l’assassinio da parte dell’esercito di centinaia (forse migliaia) di civili che vogliono ripristinare la democrazia. Ma, ancora una volta, l’Occidente tace. Al più lancia qualche flebile richiamo attraverso quella farsa in campo internazionale che si chiama UE. Gli Stati Uniti sono il salvadanaio d’Egitto. Ogni anno versano alle casse egiziane 1,3 miliardi di dollari. Non è un atto di beneficenza. Questa montagna di denaro serve per lo sviluppo degli armamenti egiziani e a mantenere il trattato di pace tra Egitto e Israele. Il principale interlocutore degli americani in Egitto è sempre stato l’esercito. Se venisse riconosciuto il colpo di Stato, gli Stati Uniti dovrebbero ritirare gli aiuti e perdere gran parte del controllo sugli eventi futuri.
Morsi è stato sostenuto principalmente dai Fratelli musulmani, i cui membri sono massacrati in questi giorni per le strade e i loro corpi ammassati nelle moschee. L’ONU è un fantasma che ricorda per la sua inconsistenza la Società delle Nazioni di prima della guerra. L’Occidente sempre pronto a condannare e a intervenire, anche con la forza, come è avvenuto in Libia, ora in parte sotto il controllo di Al Qaeda, (ma nessuno deve dirlo) o in Mali, per proteggere i suoi interessi, non vede, non sente, non parla. Chi ha ordinato la strage va processato da organismi internazionali come è avvenuto in Serbia. Il governo dei militari va disconosciuto senza alcun distinguo. Nuove elezioni vanno indette al più presto. Per l’Occidente la democrazia è un concetto relativo, che si applica caso per caso, quando gli conviene. Per i militari egiziani non si applica. La polveriera Egitto rischia di travolgere ogni equilibrio in Medio Oriente e in tutto il Mediterraneo mentre l’Italia fa da comparsa. Il ruolo che le riesce meglio.

Al Jazeera OSCURATO!

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Il network egiziano di Al Jazeera, che stava trasmettendo in diretta le manifestazioni dei pro-Morsi in corso nel Paese, è stato oscurato. Intanto a Il Cairo proseguono gli scontri: la polizia ha sparato lacrimogeni in piazza Ramses, a circa 2 chilometri da Tahrir, il luogo principale dove si sono dati appuntamento i manifestanti. Con gli otto dimostranti uccisi nella città di Damietta, il “venerdì di collera” conta già 14 vittime.

Crisi egiziana: a Hurghada c’è un morto nel paradiso dei Resort?

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Secondo ARD Mittagsmagazin ci sarebbe stato almeno un morto nelle manifestazioni islamiche che si stanno tenendo a Hurghada nota località turistica sul Mar Rosso, affollata di turisti stranieri. I manifestanti hanno inneggiando al presidente deposto Mohamed Morsi e hanno denunciando il massacro di Rabaa e Nahda, a Il Cairo. Secondo quanto si legge nella didascalia del video postato da Mittagsmagazin:

“L’Egitto è in una crisi profonda ed è anche sicuro che in Hurghada Beach Resort, ci è stato un morto. Il Foreign Office ha diramato avvisi per la restrizione di viaggi in Egitto. Molti turisti che però vogliono cancellare il viaggio, non hanno avuto ancora chiarimenti su i diritti e le penali che si applicheranno…”

Intanto in quello che è stato definito il “giorno della collera” i Fratelli Musulmani hanno convocato nuove proteste e manifestazioni. Almeno 4 manifestanti sono stati uccisi dalla polizia a Ismailiya, a nordest del Cairo. Mentre un altro morto si registra negli scontri in atto a Tanta e un sesto a Mansoura. Si registrano i primi scontri anche nella capitale, dove i cortei stanno affluendo verso Piazza Ramses. La tensione è altissima, e l’esercito ha schierato decine di blindati in tutto il centro della città. Naturalmente la notizia del morto a Hurghada è da verificare, ma sicuramente sale la tensione nei Resort.

La guerra civile egiziana: arrestato il numero due della Fratellanza

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Sale a 30 il numero dei morti e più di 1000 feriti negli scontri del Venerdì della Rabbia. Il parlamento è sciolto e il coprifuoco è stato dichiarato. La guerra civile dilaga e il  numero due dei Fratelli Musulmani ed ex candidato presidenziale Khairat El-Shater, è stato arrestato. 

L’Italia solo ora si muove e il  presidente del Consiglio Enrico Letta twitta: «Ora riunione d’urgenza con Bonino su Egitto. Angoscia per escalation violenza, auspico transizione rapida, inclusiva di tutte le parti»

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Scontro tra pro e anti Morsi: spari sul corteo, 3 morti

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Lo si era già previsto, ma forse si sperava di scongiurare il peggio. Invece è un venerdì ad alta tensione quello che si sta svolgendo in queste ore in Egitto. I Fratelli Musulmani sono scesi in piazza determinati a far battaglia e a morire, se necessario, per il loro presidente destituito. Così  nei pressi della piazza davanti all’università del Cairo sono avvenuti gli scontri e tre persone sono morte. Nonostante lo stesso Morsi aveva parlato di opposizione pacifica, sembra che i suoi sostenitori  vogliano invece solo ulteriori violenze in nome di una religione dell’odio e dell’intolleranza che ormai è ben distante dai dettami del Corano.

Scontri in Egitto: ucciso un americano

scontri-egittoDurante gli scontri ad Alessandria, in Egitto, fra sostenitori e oppositori del presidente egiziano Mohamed Morsi, un cittadino di nazionalità americana è rimasto ucciso. A renderlo noto fonti sia mediche che della sicurezza: l’uomo è morto per una coltellata al petto, stando a quanto riferito dal dottor Ibrahim al-Roubi, capo dell’unità di emergenza di Alessandria, e tre fonti della sicurezza, tra cui il generale Amin Ezzeddin. Il bilancio degli scontri è di almeno 65 feriti, inclusi sette ufficiali di polizia, come riferiscono fonti locali. Iil sito web del giornale al-Ahram riporta invece che le “forze di sicurezza” hanno lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti nel tentativo di porre fine ai disordini. Nel frattempo è anche stata data alle fiamme la sede dei Fratelli musulmani a Sidi Gaber, il quartiere di Alessandria d’Egitto dove sono in corso scontri da ore fra sostenitori ed oppositori del presidente egiziano Mohamed Morsi. Lo stesso è accaduto a Sharkeyia e a Beheira, nel delta del Nilo. Al Jazira ha diffuso immagini in cui si vedono le fiamme sprigionarsi dall’edificio mentre i manifestanti scandiscono lo slogan “Abbasso il regno della ‘guida’”(della Fratellanza ndr).

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Nasce in Egitto il primo hotel della sharia!

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Cicli e ricicli della storia… in Egitto con la vittoria dei Fratelli Musulmani arriva anche il primo hotel costruito sui dettami della sharia. Nessun alcolico viene bevuto all’interno del 4Win Hotel di Hurghada. Sono bandite anche le foto di stampo occidentale, quindi alle pareti non si troverà nessun divo hollywoodiano o nessuna pubblicità troppo esplicita, poi, nella struttura alberghiera, c’è anche un intero piano dedicato alla e donne così da dividerle dagli uomini. In particolare l’hotel riserva per le donne l’ultimo piano della struttura che è anche controllato da personale di sicurezza. Qui si trova anche il  ristorante a loro dedicato dove possono mangiare lontano dagli uomini.  Peccato che l’hotel, ex Le Rois, rilevato e ristrutturato dia ancora la possibilità di vedere canali pornografici a pagamento sulle televisioni delle camere.

Sono divisi naturalmente anche le piscine e la zona wellness. Sembra che i primi clienti siano molto contenti del servizio offerto dall’hotel e che si dicano soddisfatti che finalmente sia nata una struttura secondo i dettami della sharia… chissà se sono incluse nel prezzo anche le frustate per le donne che “osano” sbagliare piano?

Torna la calma in Egitto dopo gli scontri dei giorni precedenti! Quanto durerà?

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Spari sulla folla in Egitto, 6 vittime e 250 feriti. Bilancio Provvisorio

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Scontri in Egitto, 4 morti a Suez

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Scontri in Egitto, attaccata la sede dei Fratelli Musulmani

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La Giordania vota per un parlamento fedele al Re!

Nonostante il boicottaggio dei Fratelli Musulmani, il popolo ha scelto un parlamento che avesse alla maggioranza il partito tradizionalista da sempre fedele al Re.

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Molotov contro sede dei Fratelli Musulmani al Cairo

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Domani elezioni legislative in Cisgiordania, clima apatico, colpa Fratelli Musulmani

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S’intravede una luce? Alle 18 i risultati del referendum in Egitto

Il referendum riguarda la controversa bozza di costituzione caldeggiata da Morsi.

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Nuova Costituzione per l’Egitto! I Fratelli Musulmani festeggiano.

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Integralismo batte democrazia! Vincono i sì al referendum egiziano

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I Fratelli Musulmani, confermano che il 15 ci sarà il referendum

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Fratelli musulmani aperti al dialogo, ma pronti ai sacrifici. Egitto a rischio!

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Arde la sede dei Fratelli Musulmani al Cairo

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La sagra popolare inizia per Bersani al Teatro Capranica alle 22

Invitati i sudditi al guinzaglio!

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Egitto: nessuna supervisione per i seggi del referendum

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Parole tristi su twitter per Mohamed el Baradei

“La costituzione presentata dal presidente Morsi viola i diritti e le liberta’. E’ un giorno triste, come se la rivoluzione non fosse mai avvenuta e nessun regime fosse stato rovesciato”.

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Piazza Tahrir contro Morsi

Dopo il discorso di Morsi, i manifestanti a Piazza Tahrir hanno gridato “Nullo, nullo, nullo” e si sono levati le scarpe mostrandole al presidente. Nel mondo arabo il levarsi le scarpe è un atto di disprezzo.

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Egitto: scontri in piazza tra pro e anti Morsi

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I manifestanti pro-Morsi arrivano all’Università del Cairo

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I Fratelli Musulmani oggi in Piazza per osannare Morsi

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Egitto: Baradei, Morsi sta attuando un golpe

L’ex candidato presidenziale fa sentire la sua voce su twitter e richiama l’attenzione sulla situazione egiziana.

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Salgono le proteste in Egitto dopo l’approvazione della costituzione

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Egitto pronta bozza della Costituzione: Morsi ha due settimane per il referendum

Egitto, rivolta contro Morsi a Piazza Tahrir

Egitto le proteste continueranno a Piazza Tahrir

100 feriti a Mahalla in manifestazioni contro Morsi

Egitto scontri tra Fratelli Musulmani e oppositori del governo morsi: decine di feriti

La tv di stato riferisce che sono decine i feriti degli scontri a Mahalla, gli oppositori ora stanno cercando di assaltare la sede della polizia di stato.

 

Egitto, Damanhour, attaccata la sede dei Fratelli Musulmani

1 morto e 60 feriti nell’assenza totale delle forze di polizia.

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