Non si voterà più per il Senato: arriva il sì di Berlusconi alla legge elettorale

legge-elettorale-tuttacronacaAlla fine è arrivato anche il sì di Silvio Berlusconi: l’Italicum riceve il via libera ma solo per l’elezione della Camera. Per quel che riguarda il Senato, eventualmente si voterebbe con la legge elettorale uscita dalla sentenza della Corte Costituzionale. Il che significa che, fino a quando non ci sarà la riforma di Palazzo Madama, esisterebbero due sistemi di voto distinti per le due camere. E di conseguenza le urne si allontanano. Il presidente di Forza Italia, in una nota scrive: “Prendiamo atto con grave disappunto della difficoltà del presidente del Consiglio di garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi pubblicamente realizzati. Come ulteriore atto di collaborazione, nell’interesse del paese, a un percorso riformatore verso un limpido bipolarismo e un ammodernamento dell’assetto istituzionale, manifestiamo la nostra disponibilità ad una soluzione ragionevole che, nel disegnare la nuova legge elettorale, ne limiti l’efficacia alla sola Camera dei deputati, accettando lo spirito dell’emendamento 2.3”. Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria nazionale del Pd, ha detto: “Positivo che abbiamo trovato l’accordo sulla legge elettorale, segno che il cammino delle riforme può proseguire”. E ancora: “Siamo determinati a portare avanti questa battaglia per il cambiamento. È un’occasione che non possiamo permetterci di perdere per il bene del paese”. Il presidente del Consiglio, da Tunisi, ha assicurato che non si voterà più per il Senato. “Credo che sia importante che ci sia un vincitore certo, e questo è garantito dall’ Italicum”, ha detto in conferenza stampa. “Il fatto che il Senato abbia o meno una propria legge elettorale è secondario, perchè il Senato verrà abolito”.

Si guarda nella stessa direzione per l’Italicum… tra 12 mesi?

italicum-tuttacronacaIl presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe avanzato, tramite Verdini e Gianni Letta, un’offerta a Silvio Berluscuni: ok l’Italicum ma con un emendamento che ne posticiperebbe l’entrata in vigore di 12 mesi. Secondo fonti di Palazzo Grazioli, quindi, si sarebbe infine raggiunta l’intesa con Forza Italia: via libera di massima all’Italicum, anche se resterebbero forti criticità per i vertici azzurri sulle nuove modifiche. Questo, dunque, il risultato del vertice convocato nella sua residenza romana da Silvio Berlusconi. In un primo momento la proposta di Renzi non era stata gradita da Berlusconi, tanto che Toti, suo consigliere politico, aveva detto ieri: “Noi stiamo ai fatti e ai patti: Renzi aveva detto che la legge elettorale sarebbe stata la sua prima riforma già nel mese di febbraio. Febbraio è finito, siamo al 4 di marzo. A questo punto, la riforma così come è stata sottoscritta deve essere approvata. E subito, senza ulteriori tentennamenti. Piccoli correttivi sono possibili, ma certo non provvedimenti che snaturino il senso dell’accordo siglato da Berlusconi e Renzi”. A quel punto, l’ex premier ha riunito il suo stato maggiore e, stando a quanto riferito, Verdini starebbe cercando di arrivare a una mediazione che ‘salvi’ la tela dell’accordo che lui stesso ha tessuto. Scrive Repubblica: Una delle ipotesi allo studio è che Forza Italia accetti la clausola dei 12 mesi a patto che il testo dell’Italicum non subisca ulteriori modifiche, e cioè che venga votato nella formulazione approdata in aula.
Per le 16 è convocato il ‘comitato dei nove’ che ha il compito di esaminare i nuovi emendamenti all’Italicum presentati ieri. Successivamente il provvedimento dovrebbe essere esaminato dall’aula ma non sono esclusi slittamenti ai prossimi giorni.
Stamani, intanto, Renzi aveva dato il via alla giornata diffondendo ottimismo sulla legge elettorale. Su Twitter il presidente del Consiglio aveva risposto alle domande – formulate in una chiave cinematografica dettata dal trionfo italiano agli Oscar – del direttore di Vanity Fair, Luca Dini. Il quesito chiave: Forza Italia frena sulla riforma del Senato vincolata alla legge elettorale: “Io ti salverò o Irreversible?”, aveva chiesto il direttore di Vanity Fair ponendo come opzioni di risposta i titoli delle due celebri pellicole. “Irreversible”, era stata la risposta del premier che poi aveva sottolineato: “Ce la facciamo, la portiamo a casa. E sarà una vera rivoluzione” per il Paese.
Alla domanda se il rapporto tra Alfano e Berlusconi fosse paragonabile al film “Quasi amici” o a “12 anni schiavo”, il premier aveva replicato: “Questa è cattiva, direttore. Diciamo quasi amici dai. Stesso giochino sulla difficile situazione del bilancio di Roma. Cosa descrive meglio la situazione: “Prendi i soldi e scappa” o “Roma città aperta”?, aveva chiesto ancora il giornalista. “Roma città aperta – era stata la risposta – nel senso di trasparenza e responsabilità in questa città così straordinaria”.
Da Nuovo centrodestra, tuttavia, sempre stamani era giunto l’avvertimento di Gaetano Quagliariello: una replica a Luigi Zanda che di fatto è suonato come un monito indiretto a Renzi: “Non vi è dubbio che per fare le riforme si debba andare oltre la maggioranza. Ma non è possibile per fare le riforme creare un’altra maggioranza contro la propria maggioranza”.
La replica era arrivata da Lorenzo Guerini, portavoce della segreteria del Pd: “L’accordo che abbiamo realizzato queste settimane è un accordo il cui impianto è ancora valido, necessita di alcuni aggiustamenti” tra cui “ci possono essere anche particolari interventi che tengono insieme il processo di riforma costituzionale con la riforma della legge elettorale”. Certo è “che gli aggiustamenti possono essere fatti” soltanto “con l’accordo di tutti i contratenti compresa Forza Italia”.
L’operazione appare dunque complicata. Sul tavolo, inoltre, restano sempre due emendamenti che risultano indigesti a Forza Italia: il lodo Lauricella, che prevede il collegamento diretto tra l’entrata in vigore della riforma e la cancellazione del Senato. E la proposta del deputato Pd Alfredo D’Attorre che punta a togliere il Senato dalla legge elettorale (con la conseguenza, in caso di un voto anticipato, di un ritorno alle urne con sistemi elettorali differenti).

Che fine ha fatto l’accordo sull’Italicum?

italicum-tuttacronacaProseguono le trattative sulla legge elettorale ma un punto sembra chiaro: non c’è più l’accordo sull’Italicum inteso come quello che era stato siglato tra Renzi e Berlusconi prima delle dimissioni di Enrico Letta. Proprio per questo motivo il neo premier ha preferito rinviare la riunione, prevista per la serata di lunedì, del gruppo Pd: non ha molto da dire. Vuole però offrire un’infusione di ottimismo: “Siamo alla stretta finale, l’accordo è vicino. Ma bisogna superare varie difficoltà”. Si avvicina il momento della discussione in aula, ma le difficoltà non sono di quelle d’immediata soluzione. Spiega l’Huffington Post:

Il problema – e non è un dettaglio – è che le difficoltà, alla vigilia della discussione in Aula, non sono banali. E l’accordo è affidato ai più classici consigli che porta la notte. E allora conviene provare a fissare qualche punto fisso nel labirinto per ricostruire il complesso negoziato. Ad esempio partire da quando, nel corso di una serie di telefonate dirette tra Renzi e Verdini, si capisce che con la formazione del governo tutto è cambiato. Il plenipotenziario di Berlusconi si dice disposto ad aggiustamenti piccoli perché, come ama dire, i numeri sono “birichini” e tutto dipende da come “li incolonni”, ma questo è il massimo del gioco possibile. Bene dunque a ragionare di algoritmi, per risolvere quelle criticità che il professor D’Alimonte ha illustrato al Corriere. Epperò Forza Italia non può accettare né il famoso emendamento Lauricella, né l’emendamento D’Attorre, ovvero: applicare l’Italicum solo per la Camera dei deputati, ma non per il Senato, dove resterebbe in vigore il Consultellum (la legge uscita dalla Consulta).

Per evitare l’emicrania diciamola semplice: sia l’uno che l’altro rappresentano dei deterrenti rispetto alla prospettiva del voto anticipato e legano la legge elettorale alle riforme istituzionali. Detto ancora più direttamente: si vota nel 2018 quando Silvio Berlusconi avrà 81 primavere. Si capisce allora il no, senza se e senza ma di Verdini. E pure il malumore del Cavaliere, in costante contatto telefonico da Arcore affiancato da Giovanni Toti. Insomma, spiega con Renato Brunetta, col Lauricella o affini “salta tutto”. Legge elettorale e riforme devono andare “parallelamente”.

Il problema è che Renzi, critico col Lauricella ai tempi in cui al governo c’era Letta, stavolta cerca una mediazione. Riforme e legge elettorale vanno collegate. Un azzurro di rango spiega: “Renzi ha fatto la politica dei due forni. Prima ha fatto l’accordo con noi sulla legge elettorale, poi con Alfano sul governo dando garanzie sui tempi lunghi. Ora si è incartato”. Il sospetto del Cavaliere però è che il tempo sia foriero di brutte sorprese. E cioè che l’Italicum o si approva adesso o non si approva più: “Il vero obiettivo di Alfano e sinistra Pd – prosegue l’azzurro di rango – è prima prendere tempo, poi cambiare l’Italicum. A quel punto Renzi è incastrato”.

È un sospetto che alberga anche nei pensieri del premier. Il quale sta cercando una mediazione, una sorta di “lodo Renzi. Una mediazione che consenta di non rompere con Forza Italia e, al tempo stesso, di non far saltare il governo. Tra la l’Italicum subito e l’emendamento Lauricella, l’idea è fissare un tempo “determinato” per le riforme. Un Lauricella a tempo, in sostanza: riforme istituzionali e legge elettorale vanno legate ma va fissato un tempo per non arrivare al 2108. Un anno, due. Una qualunque scadenze. Alfano all’inizio ha detto di no. La trattativa è lunga…

Avanti con l’Italicum… e con i franchi tiratori

legge elettorale-tuttacronacaLe pregiudiziali di costituzionalità delle opposizioni, così come quelle di merito, sono state respinte dall’aula della Camera e per questo la legge elettorale non tornerà in commissione. I sì sono stati 154, 351 i no. Cinque deputati si sono astenuti. Ma in occasione del voto è stata evidenziata la presenza di una ventina di “franchi tiratori” che hanno votato in dissenso con i colleghi, contro il progetto di legge. Soddisfatto Renzi: “Bene, abbiamo tenuto, ora avanti, si fa”. A seguito della bocciatura del rinvio in commissione della legge elettorale, il Movimento 5 Stelle ha abbandonato l’aula e spiega Giuseppe Brescia: “Non saremo mai complici di questo ennesimo scempio e abbandoniamo immediatamente l’Aula”. Si è detta “dispiaciuto” la presidente Boldrini: “Questa vostra decisione mi dispiace. Qui tutti possono dibattere ed esprimere il proprio pensiero”, ha osservato. Brescia, prima di annunciare l’uscita dall’Aula dei componenti del suo gruppo, aveva accusato i colleghi del Pd e di FI di essere “telecomandati dall’esterno”.La Camera ha respinto, stavolta a scrutinio palese, anche la pregiudiziale di merito presentata da M5S sulla riforma della legge elettorale. Il documento è stato bocciato dall’Assemblea con 377 sì e 120 no: numeri diversi per una ventina di voti rispetto a quelli riportati a scrutinio segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità.  Nel voto segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità contro la legge elettorale sono spuntati dunque una ventina di franchi tiratori in Aula alla Camera. Tabulati alla mano, sono tra i 21 e i 30 i deputati che, nel segreto dell’urna, hanno votato per bocciare la legge elettorale, in dissenso dal loro gruppo.

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Il trucco dell’Italicum per non far eleggere le donne!

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Esiste un trucco? C’è chi sostiene che la nuova legge elettorale, rivista e corretta, che sta per passare in Parlamento nasconderebbe una trappola che porterebbe un massiccio numero di uomini alla Camera e al Senato, cancellando di fatto le quote rosa che non sarebbero state garantite. C’è anche chi dice che è solo uno stuolo di donne che vuole ancora una volta demolire il lavoro fatto per garantire invece un posto in parlamento proprio al gentil sesso, ma volendo il trucco c’è e si vede anche chiaramente come spiega una petizione lanciata nei giorni scorsi sul sito Change.org da un gruppo trasversale di donne: politiche, attiviste, imprenditrici, donne comuni.

I media non hanno rilevato infatti che l’Italicum, partorito da Renzi e Berlusconi, stabilisce sì l’obbligo di garantire uguale rappresentanza di uomini e donne nelle liste,  ma prevede solo un’alternanza binaria. Che significa? In parole povere la legge obbliga a non avere più di due candidati di fila dello stesso sesso. Quindi se i capolista dovessero essere due uomini, al terzo posto ci dovrebbe essere una donna… peccato che ad essere eletti nella maggior parte dei collegi sono i primi due, il terzo spesso non riesce ad approdare in Parlamento. Perché quindi non si è pensato di introdurre una norma che garantisse un’alternanza uomo-donna tra i capolista? Perché si è scelta una formula binaria e non un’alternanza 1 a 1? E se c’è chi risponde che i primi due nomi potrebbero essere due donne, viene largamente smentito dall’andamento delle ultime elezioni… speriamo che questo “trucco” non vada davvero a scapito delle donne, anche se il rischio resta elevato! Questa è l’ultima ciliegina sulla torta?

“L’ho vista lì”, altra supertestimone nel caso Ragusa!

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L’ennesimo capitolo della storia della misteriosa scomparsa di Roberta Ragusa è andato in onda oggi, 30 gennaio, alle ore 17  durante il collegamento d’apertura della trasmissione Mediaset, Pomeriggio 5, condotta da Barbara d’Urso, che ha mostrato il video che ritrae un nuovo supertestimone del caso Ragusa. Il pubblico ha potuto vedere solo una donna che, seduta in motorino con in testa il casco, rilascia dichiarazioni all’inviata del programma di Canale 5. Barbara d’Urso, prima di mandare in onda il video, ha voluto specificare che è la prima volta che qualcuno riesce a intervistare la donna che sostiene di aver visto delle chiazze di sangue in Via Gigli mentre, col suo motorino, si recava in farmacia per prendere delle medicine che servivano al figlio. La nuova supertestimone afferma di aver visto il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, quella notte in Via Gigli. Inoltre la signora ha detto di aver visto una signora con un pigiama rosa, lo stesso pigiama rosa della Ragusa sparito quella stessa notte del 13 gennaio 2012.

Le dichiarazioni della nuova supertestimone vanno dunque ad arricchire quella che era stata la tesi del primo supertestimone del caso Roberta Ragusa, Loris Gozi. Quest’ultimo nel settembre scorso ha rivelato di essere stato oggetto di pesanti insulti verbali da parte di Sara Calzolaio, l’amante di Antonio Logli, che avrebbe invaso la corsia stradale sulla quale viaggiava col proprio scooter costringendolo a compiere una manovra per poter evitare l’impatto con la macchina.

Roberta Ragusa, spunta un’altra super testimone. Anche lei abita nella stessa strada della mamma scomparsa, come l’altro super testimone. La teste ha detto a Pomeriggio 5, la trasmissione pomeridiana di Mediaset condotta da Barbara D’Urso, di aver visto una donna che correva con indosso un pigiama rosa nella via e ha parlato di uno scambio di auto.

“Era in un vicolo dove c’erano degli alberi. Ma io l’ho vista, lì ferma, questa signora”.

Il mistero del Lago rosa!

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Un posto misterioso che nasconde un segreto. Lake Hillier è un lago salato dell’Australia occidentale – privo di affluenti situato a 600 metri dall’oceano e separato da esso da una stretta striscia di terreno – è famoso per il suo insolito color rosa. Ma se il colore è famoso le cause di ciò che ne provoca tale colorazione è ancora un mistero. Di ipotesi ce ne sono, ma di certezze nessuna. A metà del ventesimo secolo alcuni esperti si sono occupati di studiare e analizzare la composizione delle acque del lago, per comprendere se esse contenessero una particolare sostanza in grado di donare alle stesse l’insolita tonalità accesa. Si è ipotizzato che la colorazione sia dovuta alla presenza di alghe appartenenti alla specie Dunaliella salina. Tali alghe presentano una colorazione rosso acceso e sono ricche di carotenoidi. La colorazione del lago potrebbe essere dunque imputata alla loro presenza, ma si tratta al momento di una correlazione che non è stata ancora confermata. Essa potrebbe essere dovuta anche alla presenza di particolari batteri ed alla loro eventuale reazione rispetto alla salinità del lago.

Il royal baby avrà presto una sorellina?

kate-incinta-tuttacronacaI rumors che arrivano dall’Inghilterra raccontano che il Principe George potrebbe diventare presto fratello maggiore. Almeno è l’idea che i sudditi inglesi si sono fatti notando, in occasione della prima di “Natural history museum alive 3D”, che Kate Middleton sfoggiava un pancino sospetto. Alcune fonti vicine alla famiglia reale, inoltre, avrebbero riportato che Kate e il principer William desiderano dare presto al loro primogenito una sorellina. Ancora, le voci vogliono William estremamente premuroso in questi ultimi tempi verso Kate che, a sua volta, trascorrerebbe diverso tempo toccandosi l’addome. Sembra che la duchessa, che ha dato alla luce il piccolo George il 22 luglio scorso, sia al terzo mese ma la coppia, al momento, ne avrebbero parlato solo con i parenti più stretti, tra i quali anche la Regina Elisabetta che avrebbe appreso la notizia con grande gioia. E’ possibile che l’annuncio ufficiale venga dato dalla casa reale all’inizio dell’anno nuovo.

In tutù rosa per strappare un sorriso alla moglie malata

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Fotografo di professione, ballerino per hobby, ma soprattutto per strappare un sorriso alla moglie Linda malata di cancro e in chemioterapia. Così Bob Carey ha deciso di fotografarsi in tutù rosa in diversi luoghi: dalla campagna alla montagna, dalla città alla neve. Il tutto ha un nobile scopo, riuscire a formare una fondazione per raccogliere fondi per la ricerca.

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Nella nuova mensa crolla il soffitto, si mangia in classe

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E’ successo ieri alla scuola “Giovanni Pascoli” di Rosà, nel Vicentino, quando alcune travelle del soffitto della nuova mensa scolastica sono cadute in mattinata. La colpa sarebbe stata attribuita alle forti piogge. Come mai però è crollato un soffitto di una mensa appena fatta rinnovare? Il dirigente scolastico ha preferito far restare tutti gli scolari nelle rispettive aule anche per il pranzo di mezzogiorno, fornito da una ditta di refezione. Sul posto è arrivata la squadra degli operai del Comune, che hanno provveduto a coprire subito la terrazza del tetto della struttura con delle assi e con del nylon, in attesa di sistemare il soffitto interno.

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Bufera sull’Eredità, sospetti che il quiz sia truccato

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E’ truccato? I sospetti aleggiano sul Quiz condotto da Carlo Conti su Rai1: l’Eredità. E’ stata Striscia la Notizia ha puntare il dito contro la trasmissione e in un servizio ha mostrato che due concorrenti che si affrontano nella “Scalata”, , un gioco che consiste nel rispondere a sei domande le cui risposte iniziano tutte per la stessa lettera, il concorrente risponde alla domanda giusta che però sarebbe stata la successiva. Infatti alla domanda su quale sia il colore fra rosa e lilla, l’uomo risponde Cincillà, che invece è la risposta della domanda numero 2: “roditore dalla pelliccia ricercata”. Una coincidenza incredibile, per cui il programma dovrà dare delle spiegazioni. ECCO IL VIDEO. 

Chiude il museo della bicicletta… non si pedalerà più per vederlo!

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Chiude domani 3 novembre 2013 il Museo alla Madonna del Ghisallo, a Magreglio, nel Comasco, dedicato al ciclismo. Le biciclette, le maglie, le borracce, gli attrezzi e le foto non saranno più visibili e non ci saranno più visitatori, per lo più stranieri che salivano da Canzo o da Bellagio. Il motivo della chiusura è sempre lo stesso, quello che ha già portato alla chiusura altri musei. Poche entrate e molte spese. Per ora quindi il personale va a casa. C’è chi dice che riaprirà forse, ma solo forse, a marzo. Bisognerà attendere minimo la primavera? Saranno di nuovo visibili le maglie rosa indossate da Bartali, Coppi, Moser, Pantani?  Per il momento certezze non ci sono anche se sembra che alcuni sportivi e politici si siano sensibilizzati: Antonio Rossi e Cristina Cappellini, assessori della Regione Lombardia, con deleghe rispettivamente allo Sport e alle Cultura, vogliono che la Regione «assuma il ruolo di regia e coinvolga associazioni, enti locali, Coni e sponsor privati ». I due assessori hanno inoltre annunciato una loro visita al Ghisallo «nei prossimi giorni per toccare con mano la situazione del Museo, fare una prima analisi delle necessità e delle possibili soluzioni».

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Parma in rosa per i diritti delle bambine e delle ragazze

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Un anno fa il sindaco Stefania Bonaldi accese una candela a forma di rosa e la mise sulla finestra del proprio ufficio. Fu i suo modo di aderire alla Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze. I più recenti studi, come il dossier realizzato da Terre des Hommes riferiscono dati allarmanti circa abusi e maltrattamenti subiti anche in Italia da bambine e ragazze, per non parlare delle troppe discriminazioni di natura sociale in ogni ambito di vita e di attività ancora presenti e di tutti gli episodi di violenza anche psicologica in Italia e nel mondo.

“Il rischio di dedicare una specifica Giornata ad un tema – osserva il sindaco – è che dopo l’enfasi che viene data in quel giorno, ci si dimentichi rapidamente. In questo caso non è possibile perché chiunque abbia a che fare con una bambina od una ragazza, come mamma o per altri motivi affettivi o professionali, non può che condividere lo stimolo ‘prendiamoci cura delle bambine e penseranno loro a fare il resto”.

Da domani e per tutto il weekend i portici del Palazzo Comunale saranno illuminati di luce rosa per tenere viva la luce dei diritti delle bambine e delle ragazze di tutto il mondo.

 

La “favola rosa” da 60 milioni di dollari

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La chiamano Pink Star ed è stata la vera stella della casa d’aste Sotheby’s. Presentato alla stampa, il diamante rosa da 59,60 carati, estratto nel 1999 in Africa da De Beers, è stimato intorno ai 60 milioni di dollari. Secondo Sotheby’s è il diamante più caro mai messo all’asta, una vera e propria favola rosa.

SCOPERTO IL PIANETA ROSA!

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Esiste davvero il pianeta rosa, lo ha scoperto la Nasa. La stella Gj 504 G0, come viene chiamato dagli scienziati, si trova a 57 anni luce da noi, ha una temperatura di 237 gradi centigradi e orbita intorno a un altro sistema. Il pianeta rosa scoperto grazie al telescopio Subaru, alle Hawaii, è il pianeta con la massa minore trovato fin’ora nell’orbita di una stella usando questa tecnica. Il pianeta rosa ha una massa quattro volte più grande di quella di Giove e dovrebbe avere più o meno 160 milioni anni. Questo ne fa un pianeta ‘giovane’ e spiega, almeno, in parte il colore magenta.

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Scoppia la polemica sugli ovetti kinder. Sono sessisti?

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Gli Ovetti Kinder “vestiti” di rosa e azzurro sarebbero chiaramente, secondo alcuni inglesi, una discriminante sessista. A denunciarlo sono stati un gruppo di genitori dell’associazione “Let toys be toys”, che lanciano una petizione affinché la casa dolciaria italiana ritiri dal mercato inglese i 5,3 milioni di Ovetti. L’intento della Ferrero però, era solo quello di dare una giusta indicazione in base alla sorpresa che si sarebbe trovata all’interno e quindi di non deludere i bambini che avrebbero preferito trovare una macchinina o le bambine che volevano una bambola.

“Incredibile che continuino a promuovere l’identità dei giocattoli, suggerendo che il rosa contenga bamboline e l’azzurro macchinine. Hanno intenzione di continuare ad alienare i propri clienti con questi suggerimenti. Sono rimasta molto delusa quando ho sentito del lancio di questo nuovo prodotto. Perderanno clienti”. Lo afferma Trisha Lowther, fondatrice del movimento, all’Independent.Per il portavoce della Ferrero Uk, Charlie Cayton, “non era intenzione della società urtare la sensibilità di nessuno”; anzi è stata proprio un’indagine di marketing che ha rilevato che il 66,6% dei genitori inglesi avrebbe preferito una merendina “sessuata”. In Germania dove gli Ovetti sono stati già messi nel mercato – tiene a precisare la Ferrero- non hanno scatenato alcun tipo di protesta.

Insomma anche l’Ovetto Kinder fa discutere!

Gaffe di William? Sua moglie è principessa o duchessa?

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Giallo al Buckingham Palace  e grande imbarazzo tra i membri della famiglia reale dopo che è stato fatto circolare il certificato di nascita di George Luis Alexander. Sul documento infatti c’è scritto che l’occupazione della madre del piccolo è “principessa del Regno Unito”. Il daily News non ha tardato a muovere i primi passi e a ricordare che Kate è “solo” la  “duchessa di Cambridge”. I funzionari si sono affrettati a dire che Kate è anche principessa, in quanto ha preso il titolo sposando William nel 2011.

 

Strade insanguinate in Veneto: perdono la vita 3 motociclisti, 2 feriti

-moto-incidente-tuttacronacaSono morti tre motociclisti, e altri due sono rimasti feriti, sulle strade venete nell’arco di sole 40 ore. La prima vittima delle due ruote è stata Michele Lunardi, 32enne di Rosà, in provincia di Vicenza. Alle 7.30 di venerdì mattina, mentre si trovava in sella al suo scooter per recarsi a lavoro, non ha visto un fuoristrada che si era fermato per girare a sinistra. La Yamaha del giovane si è schiantata sulla fiancata della Mercedes. Il 23  è volato in aria per poi sbattere contro un palo della luce e finire4 ore più tardi, nonostante gli sforzi dei sanitari, è morto all’ospedale di Bassano. Nello stesso giorno, alle 23, ha perso la vita il 28enne Diego Giacometti, a Meledo di Sarego, sempre nel Vicentino. Il giovane cuoco stava percorrendo la provinciale “500” sulla sua Kawasaki 1000, quando si è trovato di fronte una Ford Fiesta, guidata da una albanese di 21 anni, che stava svoltando a sinistra per immettersi in una laterale. Il motociclista è piombato sull’asfalto spegnendosi sul colpo. Solo poche ore dopo, alle 10 di sabato, un 22enne albanese residente a Rosà ha sbattuto contro una Peugeot, non avendo visto che l’auto stava svoltando. Il giovane è stato portato al San Bassiano e ricoverato in Rianimazione in prognosi riservata con un trauma cranico e uno sfondamento toracico con vasta lesione ai polmoni. Ancora nel Vicentino, a Rossano Veneto, tre ore più tardi il 43enne B.C., di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, in sella a una moto e con un passeggero, S.P., 17, di Bassano, si è scontrato con un’auto. L’uomo è poi finito contro un muro, riportando diverse lesioni: successivamente è stato trasferito nell’Unità di terapia intensiva di Vicenza, in prognosi riservata. Solo contusioni per il 17enne. L’ultima vittima di questo week-end di strade sanguinate si è avuta alle 23.30 di sabato sera, sempre sulla Sp 500, a Pedocchio di Brendola, il 47enne Luca Grison, di Schio, con la sua Harley Davidson, forse in sorpasso, ha toccato lo specchietto retrovisore di un’Alfa Romeo condotta da un immigrato, ha perso il controllo della moto, ed è precipitato nel fosso che costeggia l’arteria e si è schiantato contro il muro di sostegno di un ponticello: morte istantanea.

Il principe Harry promette: farà divertire il royal baby

Prince-Harry-royalbaby-tuttacronacaHa fatto una promessa il principe Harry: il suo ruolo sarà quello di far divertire il royal baby. Ma, oltre a parlare dell’emozione di avere un nuovo arrivato in famiglia, si è anche offerto come babysitter: “Spero che mio fratello sappia che costo molto come babysitter”, ha detto il reale scherzando. Il primo incontro tra Harry e il neonato principe George si è tenuto mercoledì scorso a Kensington Palace e tra i due, ha raccontato, si è subito stabilito un certo ‘feeling’. Come ha sottolineato, con qualche ironia, più di un giornale britannico, la speranza è che Harry non porti sulla cattiva strada il nipotino visto che le sue bravate in passato hanno causato qualche grattacapo alla famiglia reale.

Il nuovo tifoso dell’Aston Villa è… il royal baby!

royalbaby-astonvilla-tuttacronacaTra le tante iniziative clamorose per i festeggiamenti in onore del royal baby, in campo sportivo sicuramente quella che più colpisce è l’idea dell’Aston Villa, il club di Birmingham che annovera tra i suoi tifosi anche il principe William. La società ha infatti regalato all’erede al trono una mini divisa ufficiale dei Villans con la scritta “HRH” (acronimo per “his royal highness”, “sua altezza reale”) e il numero uno, ma anche un ciuccio e anche delle ciabattine con il logo della squadra. E non poteva mancare un biglietto: “Congratulazioni al duca e alla duchessa di Cambridge. È venuto al mondo un nuovo tifoso dell’Aston Villa”.

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Il royal baby ha un nome: George Alexander Louis

royal-baby-nome-tuttacronacaE’ stato annunciato oggi il nome del piccolo principe di Cambridge, nato ieri a Londra: si chiama George Alexander Louis. Nel frattempo, in Inghilterra impazzano i gadget e ora arriveranno anche le porcellane reali che celebrano la nascita dell’erede al trono. La produzione dei pezzi commemorativi, infatti, era rimasta ferma in attesa di conoscere il nome del figlio di William e Kate. Verranno realizzati dalla Royal Collection Trust, fondazione a scopo benefico dei reali, nella stessa ditta inglese che ha prodotto i souvenir ufficiali del matrimonio di William e Kate nel 2011.

Kate e William raggianti con il loro primogenito!

royal_boy_kate_william-tuttacronacaHanno lasciato la Lindo Wing Kate e Willia,, reggendo in braccio il figlioletto mato ieri pomeriggio al St. Mary’s Hospital di Londra. All’uscita una folla di sudditi ha salutato il piccolo principe che al momento non ha ancora un nome. I genitori hanno mostrato il bambino alla folla per pochi minuti, poi il duca di Cambridge ha portato il figlio in auto per allontanarsi, non prima di aver dichiarato: “Per fortuna ha le labbra di Kate”. La neomamma, arrossendo, ha risposto: “No, no, no, non sono sicura che sia così”. Il bebè è stato salutato con un boato dai suoi sudditi, al quale è stato presentato per la prima volta.

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Il royal baby “è proprio bellissimo”… e le cascate del Niagara si tingono per lui

cascate_niagara_blu_tuttacronacaAnche dall’altra parte dell’Oceano si festeggia la nascita del royal baby. Anche le famose cascate del Niagara si sono unite alle celebrazioni e, grazie a un sistema d’illuminazione creato appositamente per l’occasione, si sono tinte d’azzurro. La prima volta che le loro acque furono illuminate risale al 1860, in concomitanda con la visita di Albert Edward, il principe di Wales che divenne Re Eduard VII.

A Londra, intanto, sia i genitori di Kate che il principe Carlo in compagnia della moglie Camilla, hanno fatto visita al nipote. Carole Middleton ha riferito che il bambino “è proprio bellissimo” e i genitori del bebè “stanno favolosamente”. Carlo ha invece dichiarato che il piccolo “È meraviglioso, lo vedrete tra poco”. Nel frattempo, all’esterno, la folla attende. Migliaia di persone che, incuranti dell’afa e del rischio acquazzone, aspettano davanti alla Lindo Wing di Londra che escano William e Kate per mostrare a tutti il royal baby. La presenza delle forze di polizia è aumentata rispetto a ieri, quando c’era stata la lunga attesa nelle ore del travaglio della duchessa. Non è chiaro quando usciranno i duchi di Cambridge ma la gente continua ad attendere con pazienza. Quasi tutta la via è stata transennata in attesa che altre persone arrivino per questo momento storico. Vengono distribuite bandierine britanniche a tutti e ci si prepara per una nuova festa anche se il rischio pioggia è molto forte.

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Il royal baby… si chiama Filippo Giorgio?

royal-baby-nome-tuttacronacaE’ toto-nome in Inghilterra, con i sudditi di Sua Maestà che scommettono su come si chiamerà l’erede al trono. Sembra però che in Italia sia già pronta l’indiscrezione: il figlio dei duchi di Cambridge, il Principe William e Kate Middleton, si chiamerà Filippo Giorgio (Philip George). La notizia in esclusiva la dà Social Channel riportando quanto riferito da fonti di Buckingham Palace. Intanto una nota del Buckingham Palace rivela ai cittadini inglesi che “il padre, la madre e il bambino stanno tutti bene”.

In onore del Royal Baby… il Sun si ri-battezza!

theson-royalbaby-tuttacronacaE’ terminata l’attesa che sembrava infinita, a causa anche dell’errore sulla data prevista per la nascita del royal baby, atteso dai medici per il 19 ma da media e popolazione fin dal 13 luglio. Ieri pomeriggio l’erede al trono è venuto al mondo e, in onore della sua nascita, il tabloid “The Sun” si è “ri-battezzato”: nella sua testata si legge infatti “The Son” (il figlio, ndr.), Nell’edizione odierna, il giornale è uscito con la prima pagina dedicata al lieto evento, con tanto di foto del certificato di nascita rilasciato dall’ospedale.

Royal Baby: IT’S A BOY!

royal-baby-boyE’ nato alle 16.24, le 17.24 ora italiana, il tanto atteso Royal Baby: è un maschietto! Il figlio di William e Kate pesa otto libbre e 6 once, poco meno di 4 kg. A renderlo noto Kensington Palace. Kate e il figlio, il cui nome verrà comunicato “a tempo debito”, “stanno bene” e resteranno in clinica almeno fino a domani, secondo quanto riferiscono fonti di palazzo. Ora a migliaia attendono che la notizia sia portata a palazzo ma appena la notizia è stata resa nota la folla riunita all’esterno della Lindo Wing di Londra ha iniziato a gridare “viva il royal baby”. Il piccolo è terzo in ordine di successione al trono, mentre lo zio Harry è passato alla quarta linea.

L’erede è il terzo pronipote della regina, il primo nipote di Carlo d’inghilterra, e un giorno sarà re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Re di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone, Santa Lucia e Tuvalu. Capo del Commonwealth e governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra, comandante in capo delle forze armate e signore dell’Isola di Man.

Auto contro un bar: un morto e un ferito!

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Pino Rosa, 52 anni, è rimasto ucciso al tavolo di un bar dove era seduto insieme al figlio Valerio, dopo che un’auto è piobata sui tavoli dell’American Bar di Ispica, in provincia di Ragusa. L’auto avrebbe perso il controllo a causa del malore del conducente, travolgendo l’uomo e ferendo il figlio 21enne. I soccorsi sono stati immediati, ma nonostante la corsa verso l’Ospedale di Modica, per Pino Rosa non c’è stato nulla da fare. Il figlio invece è stato ricoverato, ma non è in pericolo di vita. Pino e Valerio stasera si sarebbero dovuti esibire con la banda musicale del paese: in segno di lutto il concerto è stato sospeso.

Strage di Erba: Olindo e il diario in codice

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Olindo Romano, che sta scontando la condanno all’ergastolo per la strage di Erba a Opera, trascorre le giornata compilando un diario in cui riporta parole e frasi misteriose e criptiche. E mentre un nuovo pool di avvocati sta lavorando alla riapertura del processo, l’uomo incontra la moglie Rosa per due ore a settimana per tre venerdì su quattro. Gli incontri avvengono a Opera nella cella di “transito” dove il 50enne trascorre le sue giornate da solo, ormai da sei anni, mentre Rosa sconta la pena nel carcere di Bollate. La coppia è stata condannata per gli omicidi commessi l’11 dicembre 2006 in cui morirono Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la nonna del bambino Paola Galli, e la vicina di casa Valeria Cherubini. Tra le frasi trovate nel “codice Olindo”, che si pensano dedicate alla sua metà, “Fimine Romixsmecu meficumixs” o “fine xs Romi cufiRome Ro” mentre sulla Bibbia, in stampatello, si legge invece: “La vita e l’amore non hanno una sola unità di misura” e poi altre frasi criptiche, perchè Olindo si sente un perseguitato. Nel frattempo, in rete ogni giorno aumentano gli iscritti al comitato “Rosa-Olindo: giustizia giusta”, guidato dall’avvocato Diego Soddu.

Roberta Ragusa è stata cremata?

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Secondo quanto sostiene la criminologa  Immacolata Giuliani, fondatrice dell’associazione “Per Roberta”, il corpo della Ragusa, scomparsa dalla sua casa nel gennaio 2012 potrebbe essere stato cremato dal marito Antonio Logli, dopo averla uccisa.  A sostenere le ipotesi della Giuliani ci sarebbero numerosi indizi  Antonio Logli ha ammesso pubblicamente di essere andato al cimitero di Orzignano il giorno dopo la scomparsa di Roberta Ragusa, dicendo che stava cercando la moglie e che pensava potesse essere al cimitero a piangere sulla tomba della madre; in quell’occasione Antonio Logli lasciò la macchina nei pressi del cimitero di Orzignano e tornò a casa con un amico, proprio il giorno in cui gli inquirenti con i cani cercavano le tracce ematiche di Roberta.

 Inoltre secondo la criminologa, per Logli non è difficile aver accesso al cimitero di Orzignano poiché è dipendente di una cooperativa che fa anche sevizi cimiteriali.

La teoria della cremazione del corpo di Roberta Ragusa è al vaglio degli inquirenti, che ritengono a ragione assolutamente necessario risalire ai resti del corpo della donna, per poter formalizzare un’accusa fondata verso Antonio Logli.

Caso Ragusa: tra testimonianze e la telefonata ricevuta da Sara

roberta ragusa - tuttacronaca

Gli inquirenti sono convinti di riuscire arrivare ad una verità sul caso Ragusa e determinati a raggiungerla. Nel frattempo prende corpo l’ipotesi che, oltre a Gozi, ci potrebbe essere un’altra persona che ha visto qualcosa, come il supertestimone aveva affermato, tra le righe, la settimana scorsa durante la trasmissione Quarto Grado: “Chi sa, che si faccia avanti”. Tra i possibili testimoni ci potrebbero essere gli abitanti di una casa accanto al luogo in cui Loris aveva visto, la fatidica notte, prima Logli e poi una coppia che litigava. L’abitazione sorge però vicino alla ferrovia ed i vetri spessi alle finestre potrebbero aver impedito di sentire qualcosa avvenuto all’esterno. Un altro elemento che chi conduce le indagini sta prendendo in considerazione è il fatto che, il giorno successivo alla scomparsa, il marito di Roberta si è recato a casa del testimone cercando di scoprire se l’uomo avesse in mano qualche informazione ma sembra non abbia interpellato nessun altro, nonostante a Gozi avesse manifestato la sua preoccupazione per la scomparsa della donna. Si continua quindi ad auspicare che qualcun altro possa fornire nuovi dati, speranza che anche i magistrati nutrono in attesa di sentire, prossimamente, Sara, l’amante di Logli. La donna ha infatti ricevuto una telefonata, della quale dovrà rispondere, della durata di pochi secondi prima della scomparsa di Roberta. Di fronte ad una tale prova, non può continuare ad affermare di non sapere nulla se non vuole rischiare un’accusa di favoreggiamento. Nel frattempo gli inquirenti hanno anche fatto richiesta di acquisizione delle immagini dei satelliti scattate quella notte. Ancora una volta, si cerca la verità, augurandosi che possa venire a galla al più presto donando la meritata pace alla vittima.

Nel frattempo è arrivata una nuova notizia: Logli ha chiesto al tribunale di Pisa di essere il curatore speciale dei due figli visto che la moglie è scomparsa. Il ruolo è andato però ad una persona terza, estranea alla famiglia, un legale. Una decisione che fa sorgere diversi interrogativi per la decisione di escludere dalla nomina i parenti dei bambini.

Gozi, il supertestimone del caso Ragusa, si è sentito minacciato

Loris Gozi-ragusa - tuttacronaca

Dopo l’apparizione a volto scoperto alla trasmissione Quarto Grado, Loris Gozi è tornato a parlare a Chi l’ha visto, dove era già intervenuto senza mostrarsi. L’uomo ha raccontato di essersi sentito minacciato da quando ha dato pubblicamente la sua testimonianza circa i fatti avvenuti la notte del 14 gennaio 2012, la stessa in cui è scomparsa Roberta Ragusa. Come avevamo già riportato (Il racconto del supertestimone del caso Ragusa), Gozi, in quell’occasione, ha visto una prima volta Logli a bordo della sua auto e, in seguito, ha assistito al litigio di una coppia. Il giorno successivo ha poi ricevuto una visita del marito di Roberta che, mostrando una foto della donna, chiedeva informazioni affermando che fosse scomparsa in seguito ad una caduta che le aveva causato la perdita di memoria.

Roberta Ragusa. L’appello del supertestimone: chi sa, parli!

roberta ragusa - tuttacronaca

Loris Gozi termina la sua prima apparizione in tv con un appello: “Chi sa, parli”. Secondo l’uomo, infatti, stando alle voci che circolano in paese, c’è qualcun altro che ha visto qualcosa quella notte. “Siamo alla fine ormai, che parli”. Questo è l’appello rivolto ai concittadini che già da tempo puntano il dito contro Antonio Logli, come dimostra anche il netto calo di affari dell’autoscuola dell’uomo. Anche l’amante Sara Calzolaio, seppur non indagata, è vista come “colpevole” per essersi introdotta nella coppia dopo che la stessa Roberta l’aveva fatta entrare in casa prima come baby sitter e poi come segretaria all’autoscuola. La coppia ormai vive in semi clandestinità con un rapporto sempre più stretto, tanto che ormai non si parla più “dell’amante di Logli” quanto dell’amata.

Il racconto del super testimone del caso Ragusa!

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Il supertestimone del caso Ragusa, Loris Gozi, questa sera è intervenuto a Quarto Grado, per raccontare le vicende intercorse nella notte in cui si son perse le tracce di Roberta. Dopo essere andato a prendere la moglie al lavoro, tornando a casa in auto, ha notato una station wagon ferma lungo la strada, a bordo della quale ha riconosciuto Antonio Logli prima che lo stesso si coprisse il volto con la mano. Poco dopo, uscendo di casa per portar fuori il cane, ad una settantina di metri, ha visto una piccola auto e, poco distante, una coppia che litigava. Non è riuscito a cogliere le parole, ma ha sentito il rumore di una botta. Rientrati entrambi in auto, la donna avrebbe tentato di scendere, impedita dall’uomo. Il giorno seguente Logli si sarebbe quindi presentato a casa sua con una vecchia foto della moglie, affermando che la donna aveva battuto la testa a seguito di una caduta dalle scale perdendo la memoria e chiedendo di poter visitare i terreni adiacenti la casa per assicurarsi che non si fosse persa negli stessi. Il supertestimone ci tiene però a precisare che, pur essendo certo di quello che ha visto, nel caso del secondo avvistamento era troppo distante per riconoscere le persone coinvolte. Gli avvistamenti sono avvenuti dopo la mezzanotte e mezza, orario in cui Logli affermava di essere in casa.

Secondo i magistrati il racconto dell’uomo è attendibile.

Antonio Logli è in “malattia”

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Il marito di Roberta Ragusa è ‘in malattia’,  ha infatti presentato un certificato medico e per tutta questa settimana non andrà a lavorare a Geste, la società dei servizi del Comune di San Giuliano Terme. secondo Studio Aperto, Antonio Logli, sarebbe rimasto vittima di un incidente stradale. L’investimento che sarebbe stato provocato da un fotografo che lo stava seguendo, avrebbe avuto come conseguenza alcune contusioni alle gambe. Ma sembra che ci sia un’altra versione dei fatti.

« E’ accaduto sabato scorso, a metà pomeriggio — racconta il reporter di un’agenzia fotografica — ero in via Consani, quartiere i Passi, dove stavo eseguendo un servizio fotografico richiestomi dall’agenzia, quando allontanandomi in macchina ho sentito un forte stridere di pneumatici (come una improvvisa frenata) e mi sono reso immediatamente conto di essere stato raggiunto dall’auto di Antonio Logli che, all’imbocco del Brennero, mi ha superato e poi mi ha tagliato bruscamente la strada costringendomi a una manovra improvvisa e alquanto forzata. Dall’auto è sceso il Logli visibilmente eccitato e con le pupille fuori dalle orbite il quale con il cellulare in mano ha iniziato a fotografarmi il viso insultando me e la mia famiglia con parole molto forti. Poi è risalito sulla vettura allontanandosi bruscamente».

Questo accade a pochi giorni di distanza da quando i  fotografi hanno documentato Logli che stava buttando biglietti, quaderni, appunti e capi di vestiario gettati in un cassonetto, appartenuti a Roberta Ragusa.

I fotografi, insospettiti dal fatto che l’uomo andasse a gettare la spazzatura a 10 chilometri da casa, hanno avvertito le forze dell’ordine.

E’ probabile quindi che Logli era alterato per quelle foto che hanno ulteriormente aggravato al sua posizione.

La colluttazione e l’orologio di Roberta… nuovi particolari!

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La prima indiscrezione sarebbe che l’orologio ritrovato, anche se non ci sono da parte degli inquirenti conferme sul ritrovamento, possa essersi sfilato dal braccio di Roberta durante una colluttazione.  Chi l’ha visto ha mostrato in tarsmissione due foto una è di un orologio elegante che la donna usava nelle occasioni importanti e l’altro quello che metteva quotidianamente. E’ probabile che la sera della scomparsa utilizzasse proprio il secondo.

C’è poi un testimone che racconta un’altra indiscrezione: la mattina dopo aver visto e sentito ha ricevuto la visita di Antonio Logli che voleva sapere se avevano sentito o visto qualcosa. Logli ha raccontato dell’amnesia della moglie: “Era pallido e voleva sapere. Noi abbiamo detto di non aver visto niente e non si è più presentato”. Questo episodio è avvenuto ancora prima della formalizzazione della denuncia in caserma. Di Roberta Ragusa ancora non si sa niente, le indagini continuano e ci si chiede il perché dell’urgenza di gettare tutto quel materiale, anche se gli agenti non ne confermano l’utilità relativa all’avanzamento delle ricerche.

Il procuratore capo  di Pisa Ugo Adinolfi spiega: “Abbiamo continuato a cercare in quella direzione” e ritiene plausibile che il corpo possa essere stato trasportato nella Tenuta di San Rossore e invita eventuali testimoni a parlare per arrivare “a una convalida”. Le testimonianza raccolte da Chi l’ha visto sono importanti: due persone sono passate alle 2 del mattino il 14 gennaio del 2012 che avrebbero visto “un uomo sbucare da un campo”, un conoscente al telefono racconta l’evento: “È passata questa persona di notte che veniva fuori dal campo” e spiega che il testimone “passa ogni notte lì”. Il testimone chiave ha visto Antonio Logli fermo a mezzanotte e mezzo nella sua auto ferma e poi ha visto una coppia litigare in un auto simile a quella di Roberta ma il super testimone non è così convinto di quello che ha visto per “via della nebbia”, ha sentito in modo distinto “urlare” ma non ha capito bene le parole e non sa dire se la voce fosse di Roberta. È proprio il marito, Antonio Logli, a confermare le parole del testimone che dopo la notizia del testimone e della perquisizione del 20 febbraio si reca sul luogo indicato dal testimone, pur non sapendo quale fosse perché non è stato rivelato: come ha fatto Logli a conoscere il luogo esatto dell’avvistamento? Le parole del testimone sono state confermate dalla moglie e dalla posizione del telefono che lo localizza proprio sul posto dichiarato e il capo della Procura di Pisa ha confermato l’importanza del super testimone nelle indagini: “Non ha assistito a un fatto di sangue ma ha assistito ad altre circostanze”. Adesso il testimone non si sente sicuro, qualcuno tenta di screditarlo dicendo che è stato pagato e precisa che è falso.

Nuovo scoop sul caso Ragusa! Uomo spuntò dal bosco.

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Chi l’ha visto lancia la caccia all’uomo che la notte del 14 gennaio 2012, giorno della scomparsa di Roberta Ragusa, è spuntato all’improvviso da un bosco sulla strada per San Giuliano, rischiando di essere investito da un auto. A raccontarlo alla redazione del programma è proprio il conducente dell’auto che dice di essersi spaventato molto visto l’orario improbabile per una passeggiata in pieno inverno, le due di notte. Federica Sciarelli ha chiesto a quell’uomo di farsi vivo, per smentire il sospetto che si possa trattare di Antonio Logli, marito della Ragusa e principale indiziato della sua sparizione, impegnato a sbarazzarsi del corpo.

Scoop su Logli… Butta gli oggetti di Roberta!

Ecco la foto che “incastra” Logli?

logli va a riprendere la figlia a casa di un'amica

A 14 mesi dalla scomparsa di Roberta Ragusa, il marito Antonio Logli è stato fotografato mentre getta una montagna di oggetti appartenenti alla moglie in un cassonetto alla periferia di Pisa. Si tratta di biglietti, quaderni, appunti e capi di vestiario che la sera del 10 marzo il marito della Ragusa, Antonio Logli, ha gettato in un cassonetto alla periferia di Pisa, vicino alla casa dove ora vive l’amante, ex dipendente della scuola guida di famiglia, che l’uomo continua a frequentare.

Due fotografi, insospettiti dal comportamento di Logli che portava i rifiuti a dieci chilometri da casa sua, hanno avvertito i Carabinieri che hanno immediatamente portato in caserma l’intero contenitore, il cui contenuto ora è al vaglio degli inquirenti.

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L’orologio di Roberta Ragusa e i brandelli di pigiama

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L’orologio sarebbe stato ritrovato da un passante in un campo vicino all’abitazione di Roberta, proprio il luogo dove un testimone ha raccontato di aver visto, intorno alle 1.30 della notte della scomparsa della Ragusa, il marito litigare furiosamente con una donna. In altre battute di ricerca rinvenuti alcuni brandelli del pigiama rosa.

Il rinvenimento dell’orologio di Roberta in quel posto, quindi, sarebbe davvero importante perché fugherebbe ogni dubbio sull’identità della persona in lite con Logli. Il quale – sempre secondo il supertestimone – si sarebbe poi allontanato a bordo dell’auto a gran velocità dopo aver costretto la donna a salirci.

Invece  il secondo reperto, cioè quei brandelli del pigiama rosa, che la donna indossava la sera della scomparsa, sarebbe stato trovato nel corso di una delle tante battute di ricerca svolte da gruppi di volontari – esperti in questo tipo di attività – affiancati da uomini delle forze dell’ordine. Ben nascosti a circa 200 metri da una strada sterrata che si dirama quella asfaltata che sale sul Monte Serra (versante pisano).

Morto il primo divo del cinema porno: Harry Reems, fece Gola Profonda!

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È scomparso all’età di 65 anni Harry Reems, il primo divo del cinema porno. Si è spento per via di un grave cancro al pancreas, l’attore che nel 1972, fu il protagonista di “Gola Profonda” accanto alla celebre Linda Lovelace. Ma non fu una carriera tutta rosa e fiori, Reems nel 1974 ebbe a che fare con l’Fbi da cui venne arrestato senza mezzi termini con l’accusa di cospirazione per distribuzione di materiale osceno. Il processo, che si concluse giustamente con la sua assoluzione, fu preso a modello e divenne lo stendardo di battaglia per la libertà di espressione, supportato da molte altre star di Hollywood.

Prima di approdare al cinema hard “d’autore”, Reems aveva girato numerosi filmini destinati al mercato clandestino del porno, che già negli anni ’60 vantava un pubblico enorme, prima delle exploit negli anni successivi. Dopo il successo di “Gola Profonda“, tra gli anni ’70 e ’80, l’attore è stato protagonista di oltre 140 pellicole ma visse comunque degli anni estremamente difficili, complicati dall’uso di alcol e droghe e sempre sul filo del rasoio. Riuscì a disintossicarsi nel 1989, l’anno in cui decise di convertirsi al cristianesimo, di sposarsi e di abbandonare una volta per tutte il mondo dell’intrattenimento hard. Tornò sotto i riflettori per un breve lasso di tempo, nel 2005, in occasione del lancio del documentario “Inside Deep Throat“, incentrato sulla realizzazione di “Gola Profonda” e sull’impatto che il film ebbe sulla società americana degli anni ’70.

Il cane “modella”! Storie di follie giapponesi

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Un uomo che pretende di avere un cane che faccia, non da miglior amico, ma da compagna. E’ la triste storia che si ripete di padroni ceh trattano gli animali da esseri umani e pretendono atteggiamenti innaturali, invece di amarli per quello che sono. La notizia viene dal Giappone e l’animale nel video cammina come una modella, ammirato dai passanti increduli. Vestire il padrone da cane e farlo andare a 4 zampe per tutta la città a fiutare un posto dove poter fare un bisognino?

Uno sguardo all’… haggis!

La ricetta puoi trovarla QUI!

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Sean Connery sulla scena di… Finding Forrester di Gus Van Sant

Sean Connery sulla scena di… The Untouchables di Brian de Palma

Sean Connery sulla scena di… Dr. No di Terence Young

Gente di Fountainbridge… Sir Thomas Sean Connery

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Uno sguardo a Fountainbridge… the castle!

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Uno sguardo a Fountainbridge… the union canal!

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Uno sguardo a… FOUNTAINBRIDGE, Edinburgh!

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ORLANDO E IL SUO BOA ROSA!

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Fuori programma alla presentazione del Palermo Pride 2013, al teatro Massimo: durante la conferenza stampa del sindaco Leoluca Orlando, il pioniere palermitano delle nozze gay, Massimo Milani, gli si è avvicinato e gli ha avvolto intorno alle spalle un boa di struzzo fucsia, il colore simbolo del Pride. Il sindaco ha accolto il dono di buon grado e ha continuato a parlare con un look davvero insolito. Accanto a lui, divertita, Maria Grazia Cucinotta, testimonial della manifestazione che a giugno trasformerà Palermo nella capitale nazionale gay.

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Slip rosa e profumati per l’uomo 2.0!

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Micro-capsule di profumo incastonate nelle fibre tessili del cotone. Un’innovazione unica al mondo, ad alto tasso tecnologico, che servirà a produrre fragranti mutande da uomo al profumo di rosa. “Basterà camminare affinché l’aroma si sprigioni nei pantaloni” spiega il giovane fondatore del marchio “Slip francais”, Guillaume Gibault, che per finanziare il suo progetto sta ricorrendo a una piattaforma di crowdfounding on-line.

“Abbiamo creato il prodotto per l’uomo elegante e attento al comfort – aggiunge – mettendo insieme la tradizione della profumeria francese alla tecnologia”. Il marchio esiste dal 2011 e commercializza intimo da uomo e donna che vanta come caratterisctica principale la fabbricazione che avviene interamente in Francia.

Per reprire i soldi necessari a lanciare la commercializzazione l’imprenditore ha deciso di non ricorrere a forme di finanziamento tradizionali, preferendo una moderna piattaforma di crowdfounding online. Tutti gli utenti possono effettuare una donazione per vedere realizzato il progetto. Dei 10mila euro necessari, per il momento ne sono stati raccolti la metà.

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